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UNA PITTRICE
CHE RINGRAZIA
Ho appena letto il bell’articolo che Roberta Coccoli mi ha
dedicato sull’ultimo numero
di “Zona Nove”. Ringrazio la
redazione del giornale e il direttore Luigi Allori per lo
spazio che mi avete riservato
e per aver pubblicato la foto
di uno dei miei quadri che
più mi rappresenta. Buon lavoro a tutti i giornalisti di
questo organo di informazione di grande qualità!
Stefania Favaro (settembre)
CARDIOLOGIA
RIABILITATIVA AL CTO
Non ho alcun interesse ad alimentare una polemica sterile e
tediosa; il mio obiettivo è chiarire a cittadini e utenti come la
Cardiologia Riabilitativa del
Cto operi nel contesto e nel rispetto dell’attuale normativa in
tema di sanità della Regione
Lombardia (vedi Tazebao di
settembre, ndr).
Paola Centeleghe (settembre)
CARTELLONISTICA
STRADALE
Con la presente vorrei segnalare un posizionamento di car-
tellonistica stradale diciamo
“curioso”. Faccio riferimento
alla percorrenza in auto del
tratto di Piazza XXV Aprile
che è stato reso percorribile
solo alle auto autorizzate (residenti all’altezza del numero
civico 5 o altre autorizzazioni)
per l’attraversamento dai Bastioni di Porta Nuova a Viale
Pasubio. Il divieto di percorrenza di tale tratto, infatti, risulta esposto in postazione
non visibile in quanto: collocato longitudinalmente (e non
frontalmente) al senso di marcia; seminascosto dalle fronde
dell’albero (foto 1); nel frattempo la vegetazione ha reso
ancora più nascosto il cartello.Tale collocazione del segnale di divieto di fatto risulta
non leggibile per il conducente
(da qui il passaggio da parte
mia, con relativa sanzione, per
recarmi alla Casa di Riposo S.
Giorgio); aggiungo che mai è
stata riscontrata la presenza
di una pattuglia (ma forse è
pretendere troppo) a segnalare la non percorribilità di tale
tratto compensando la impossibilità di una identificazione
del divieto.
Gianluca Bossi (settembre)
1
I giardinetti di via Racconigi
eggo su “Zona Nove” di settembre che i giardinetti di via
L
Racconigi saranno ripristinati come prima dell'apertura del
cantiere. Questo significa che avremo ancora una carreggiata a
senso unico che irrompe in modo asimmetrico sull'incrocio
Suzzani-Santa Monica continuando a creare ingorghi. Ma soprattutto che il traffico proveniente da Sarca-Bicocca diretto verso il pronto soccorso di Niguarda e via Enrico Fermi sarà ancora
costretto ad avventurarsi tra le vie Monterotondo e D'Anzi andando a intasare la modesta rotatoria. Va bene osteggiare una invasiva Gronda Nord (peraltro sul suo percorso, riservato fin dagli anni '40, c’è chi ha inspiegabilmente edificato), ma non guasterebbe qualche salutare intervento per snellire il traffico, quando
è possibile. O i disagi del traffico devono sempre gravare sui soliti malcapitati?
Giovanni Sgarbossa (settembre)
IN VIA CESARI
CORSE FOLLI
Ma é mai possibile che la via
Cesari con una scuola, il Siloe,
tante case e tante famiglie con
bambini debba essere percorsa
da criminali a folle andatura?
Inconcepibile! Come inconcepibile é che nessuno ci pensi.
Lettera firmata (settembre)
ALL’OSPEDALE
SI DANNO I NUMERI
Per un problema circolatorio
2
sono da più di 2 anni diventata paziente del Centro Tao
(Trattamento Anticoagulante
Ospedaliero) presso l’Ospedale di Niguarda cosa che,
mediamente, ogni 3 settimane mi obbliga a sottopormi a
prelievi di sangue e conseguenti prescrizioni sulla base
dei risultati. I prelievi vengono effettuati presso il “Centro
Prelievi” ove i pazienti trovano un totem che dalle ore 7
numericamente regola l’af-
flusso nelle varie salette ad
essi adibiti. Il problema nasce dal fatto che coloro che
debbono effettuare un prelievo per il trattamento Tao non
possono ottenere il proprio
numero fino alle ore 10 poiché le prime tre ore sono utilizzate esclusivamente per i
prelievi generici. Nulla di
particolarmente grave in ciò
se non per il fatto che dalle
9.30 alle 10 impazzano le litigate e le discussioni per la coda. C’è da tener presente che
il numero dei pazienti medi
giornalieri Tao è intorno ai
100/150 quindi è ovvio il caos
che ogni volta dobbiamo affrontare. La vigilanza interna interviene pressoché quotidianamente per cercare di
mantenere la calma ma più
di una volta ho dovuto assistere a scene francamente
vergognose che purtroppo
stanno diventando quotidianità. Proteste sono state fatte
al personale dell’Ospedale
presente ma nulla, nonostante la loro comprensione, è
mai cambiato. La mia proposta è semplice: basterebbe
permettere ai pazienti Tao di
poter ottenere dal totem il
proprio numero non alle ore
10 ma, come per gli altri assistiti, dalle ore 7 in poi, qualsiasi sia la loro ora di arrivo.
Contemporaneamente un avviso a lato del totem indicante che l’inizio dei prelievi Tao
è dalle ore 10 farebbe cadere
il problema disgustoso delle
discussioni sulla precedenza.
È così difficile per le menti
organizzative dell’ospedale
modificare una situazione così umiliante per un ammalato? Sono stupita che un tanto
sbandierato centro di eccellenza sanitaria come l’Ospedale di Niguarda non voglia
affrontare e risolvere un problema che tocca persone, anche con diversi tipi di handicap, che, per la maggior parte
di esse, non sono certo di giovane età.
Lettera firmata (settembre)
BICI DEL COMUNE
ABBANDONATA
4 settembre, abbandonata in
via Paolo Rotta una bicicletta
di quelle noleggiate dal Comune, rimossa a tempo di record dal personale Bike
Sharing (foto 2 e foto 3).
Antonio Squeo (settembre)
3
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“Abc” compie 20 anni
Memoria di una comunità
Il mercato immobiliare
Fattori e vendita intelligente
Luca Orlando (Gabetti Niguarda)
Giovanni Russo (direttore editoriale di “Abc”)
a stampa locale è considerata, spesso solo a parole, un bene prezioso per le
comunità strette
che sono i quartieri o intere Zone della città. “I
giornali di quartiere sono una risorsa per la città
di Milano e hanno un ruolo insostituibile
nella crescita di quel senso civico dei cittadini che contribuisce a far più forte la democrazia di un Paese”. Firmato: Ordine dei
Giornalisti della Lombardia.
Belle parole, molte volte isolate, visto lo
scarso sostegno che ricevono queste testate
anche dalle Istituzioni cittadine. Influenza
questa sottovalutazione il fatto che le redazioni hanno un basso tasso di professionismo (giornalistico) e sono perlopiù formate
da persone colte o scolarizzate, spesso impegnate nel sociale.
Molto volontariato quindi e il desiderio di
mettersi a disposizione dei propri concittadini e a fare servizio al pubblico. Trascurato
viene il fatto che questo slancio volontaristico è in tanti casi pieno di qualità giornalistiche, editoriali e imprenditoriali.
Anche con queste riflessioni, noi di “Abc”,
vogliamo festeggiare i 20 anni di pubblicazioni (siamo nati nel 1995), durante i quali
passo dopo passo ci siamo conquistati ogni
traguardo e soprattutto la fiducia e la stima
dei nostri lettori. Così come tante (ma non
tantissime) altre testate in città, compreso
chi ci ospita: lo storico “Zona Nove”.
L
L’invito ci è venuto da Giovanni Poletti, presidente dell’Associazione Amici di “Zona
Nove”, editore del giornale che ha sede a
Niguarda. Siamo grati al direttore Luigi
Allori e a tutta la Redazione, per l’accoglienza e per la condivisione del messaggio
che si vuole lanciare in questa occasione:
cucire il territorio, avvicinare i quartieri,
preparare la periferia a fare massa critica
per diventare parte del Centro, nell’imminenza della Città Metropolitana e dell’istituzione dei Municipi che corrisponderanno
alle nove Zone di Milano.
Quindi con “Zona Nove” e con le altre testate che ci stanno, pensiamo di organizzare,
in occasione della chiusura dei nostri festeggiamenti (28 e 29 novembre), un evento
per parlare della stampa locale, dei suoi
problemi e delle sue virtù, e delle nuove
Istituzioni che incominceranno a funzionare (o dovrebbero, per legge) dal 2016.
I nostri festeggiamenti sono iniziati il 26 e
27 settembre, con una mostra fotografica in
b/n (chiude il 4 ottobre), a Villa Litta, sui ritratti di quasi tutte le botteghe, negozi e
realtà associative (compreso la cooperativa
Abitare) di Affori.
I giorni 10 e 11 di ottobre saranno dedicati
a incontri con i nostri lettori, con tutti i Soci
(dell’Associazione Amici di “Abc” e quelli di
“Abc” Milano Soc. Coop), con tutti i redattori e collaboratori, che in questi 20 anni hanno scritto su”Abc”.
Infine dal 17 e 18 ottobre, si svolgeranno
eventi culturali e musicali e le premiazioni
del nostro 7° Concorso letterario “Un
Racconto Breve”, che ha per motto “Invito
popolare alla letteratura”. Grazie ancora
per l’ospitalità.
i sono tre valori a cui, quando
V
parliamo del mercato immobiliare, dobbiamo prestar fede:
NTN, STOCK, IMI. Per comprenderne la loro utilità, prendiamo ad
esempio, il mercato residenziale
della città di Milano e apriamo la
nostra riflessione in un periodo di
dieci anni, 2004-2014.
Lo STOCK di unità immobiliari, l’inventario di
immobili attualmente sul mercato, registra nella
nostra finestra temporale una crescita media annua del 0,59%. Andando più nel dettaglio si nota
come i valori che alzano questa media, gli incrementi maggiori, si siano attestati nella prima parte del nostro arco temporale, rallentando la loro
corsa negli ultimi anni.
Osservare l’NTN è altrettanto interessante.
Questo valore, che tiene conto delle transazioni
effettuate, ci riporta una media di compravendite annue pari a 19.766, con una fase di netta decrescita negli ultimi sette periodi analizzati (27%). Analizzando più in profondità si nota come tale valore si sia stabilizzato e come abbia
registrato due seppur minimali incrementi negli ultimi due anni.
Infine l’IMI, un indice e non più un valore, ottenuto attraverso una divisione tra i due valori di cui
sopra, ci rende la vivacità del mercato immobiliare e alcune sue caratteristiche. Ad esempio ci
informa che il taglio più performante nel comune
di Milano sia il piccolo e il medio.
Considerando che la nostra zona è prettamente composta di tagli medi e piccoli, che lo stock ha rallentato la sua espansione, che le transazioni, seppur diminuite, si possono considerare pressoché in stasi, noi
cittadini, dovremmo infine essere intelligenti, non
furbi, tra cui vi è una differenza.
L’intelligenza non è applicabile alle leggi del profitto, mentre la furbizia si muove libera in esse e
nella sua branca cardine, l’economia. Sono due co-
se diverse, due stati inconciliabili, come fare la
somma fra fichi e angurie.
L’immettere un immobile nel mercato attuale, per
essere funzionale, deve solo e unicamente essere
mosso da intelligenza e quindi amore, non è questione di dare e avere: è una questione di parità, il
che è una convenzione fra le parti. Amore da non
concretizzare in una usuale e melliflua sopravvalutazione della richiesta monetaria, attribuendo
al valore sentimentale di anni vissuti nella “casa”,
un valore materiale, non si può, è personale e tale
è necessario rimanga.
Bisogna dimostrare amore invece in tanti altri
campi sottovalutati per un’intelligente offerta e
quindi funzionale. In primis un prezzo corretto e
attuale. Lo strabismo di un’eccessiva richiesta è
visibile all’acquirente, all’uomo, che quindi di conseguenza non potrà che avere una visione distorta dell’immobile, a causa nostra.
Bisogna porre ulteriore attenzione anche ai ribassi dei prezzi una volta diffusa l’offerta. Se noi per
primi continuiamo a svalutare una soluzione abitativa, anche in questo caso, mostrando il contrario di un sentimento, miniamo involontariamente
il suo valore e la domanda si rivolgerà altrove, anche solo ad un valore apparente.
Da ultimo il sentimento estetico che riversiamo nella soluzione; un appartamento lasciato a se stesso,
abbandonato, che mostra come gli stessi proprietari
non provino amore per questo e anzi lo rinneghino,
cosa può suscitare nell’acquirente? Anche una semplice imbiancatura, un ravvivare e non un abbandonare, a volte fa la differenza.
Insomma se un venditore deve mettersi nei panni
dell'orizzonte di attesa di un compratore, questo
compratore deve essere lui stesso: che saluti dunque
come e cosa gli piacerebbe trovare.
Info: Luca Orlando, Gabetti Niguarda in Via G.
Terruggia, 2 - tel. 02-66100353 - e-mail [email protected].
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