A S S O C I A Z I O N E
I S T I T U T O
T E C N I C O
I N D U S T R I A L E
via legnani 4 - 21047 Saronno (VA) - tel. 02 9608202 - fax 02 96703762
www.associazionepadremonti.it - [email protected]
Istituto Tecnico Industriale
per le ARTI GRAFICHE
“Luigi Monti”
Piano
dell’OFferta
formativa
a.s. 2008/09
INDICE
1. Che cos’è il P.O.F.
2. Cenno storico
3. L’offerta formativa:
3.1 il biennio
3.2 il triennio
4. Attività Integrative
4.1 L’area di progetto
4.2 La settimana alternativa
4.3 Gli stage formativi
4.4 Le visite guidate e i viaggi d’istruzione
4.5 Il Cineforum
4.6 Corso di orientamento scolastico professionale
4.7 Scuola genitori
5. Obiettivi tecnico professionali
5.1 Classe 1a
5.2 Classe 2a
5.3 Classe 3a
5.4 Classe 4a
5.5 Classe 5a
6. Scelte organizzative
6.1 Commissioni e gruppi di lavoro costituiti
6.2 Docenti ed incarichi
6.3 Classi ed insegnanti assegnati
7. La valutazione
7.1 La valutazione dei prerequisiti
7.2 La valutazione formativa
7.3 La valutazione sommativa
7.4 La valutazione di fine anno
7.5 Criteri di valutazione
7.6 Debito formativo
7.7 Crediti
8. Il profilo in uscita del perito per le arti grafiche
9. Il regolamento d’Istituto (degli studenti e delle studentesse)
2
1. Che cos’è il P.O.F.
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica (art. 3), è il
documento che definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall’Istituto e sul quale si fonda
l’impegno educativo-didattico della comunità scolastica. Esso fa riferimento al Progetto Educativo di Istituto.
Il P.O.F. è, quindi, un documento di:
*
identità dell’Istituto che definisce il quadro delle scelte e delle finalità di politica scolastica;
*
impegno di cui l’istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell’utenza e del territorio;
*
programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema
sco•lastico nazionale;
*
progettazione di attività curricolari ed extra-curricolari con progetti che mirino ad ampliare ed arricchire l’offerta formativa aprendo la comunità scolastica all’utenza ed agli enti locali;
*
riferimento che regola la vita interna dell’istituto ed organizza le proprie risorse di organici, attrezzature e spazi.
Il P.O.F. è un documento che viene, di norma, elaborato annualmente, ma che può essere rivisto ed aggiornato,
ogni qualvolta risulti necessario, con la stessa procedura della compilazione, dagli organi dell’Istituto per la parte di loro rispettiva competenza, anche raccogliendo e valutando eventuali sollecitazioni ed indicazioni di tutte
le componenti della comunità scolastica, degli enti locali e delle associazioni operanti sul territorio.
2. Cenno storico
Nel 1997, a distanza di 111 anni dall’arrivo di Padre Luigi Monti a Saronno (1896), venuto per aprire una casa
agli orfani, inizia la storia del nostro Istituto Tecnico Industriale per le Arti Grafiche. Il riconoscimento legale
da parte del Ministero della Pubblica Istruzione giunge l’anno dopo, il 20 luglio 1998. Luigi Monti (1825-1900)
era un frate infermiere che aveva fondato una comu•nità di uomini consacrati che si dedicavano alla cura dei
malati e che, per volontà del Fondatore, avevano iniziato ad accogliere nella loro casa anche bambini orfani
di padre e di madre. Per costoro, per aiutarli a costruirsi una vita, avevano messo in piedi aule scolastiche e
laboratori artigianali in diversi campi. Negli ultimi decenni dell’800, dunque, affonda le radici la preistoria del
nostro Istituto Luigi Monti che, a sua volta, negli anni giovanili, fu testimone dell’attività della prima scuola grafica
italiana avuta a Brescia dal Sacerdote Ludovico Pavoni. Lungo tutti questi anni, a Saronno, con notevole continuità la formazione nel settore poligrafico si è svolta nella tipografia “dei Frati” divenuta scuola-bottega. Nel
1969 furono riconosciuti i corsi professionali da parte del Ministero del Lavoro e, dal 1972 ad oggi, da parte
della Regione Lombardia. Il riconoscimento legale dell’Istituto rappresenta la tappa più recente di una crescita
ininterrotta che si coglie nell’articolata offerta di proposte formative, che comprendono tutte le possibilità di
assolvimento dell’obbligo formativo indicate dalla legislazione italiana:
- nel sistema di istruzione scolastica
- nel sistema della formazione professionale di competenza regionale
- nella frequenza di moduli formativi per gli apprendisti.
3
3. L’offerta formativa
3.1 IL BIENNIO
Nell’istruzione tecnica vi è sempre stata una netta separazione tra la formazione del biennio, prevalentemente
teorica, e quella del triennio, specialistica e legata maggiormente alle attività di laboratorio. Lo scarto evidente
tra il curricolo del biennio e quello del triennio è senza dubbio - una delle cause che contribuiscono a rendere
l’Istituto Tecnico Industriale una delle scuole con la più alta “mortalità” scolastica, favorendo la dispersione dalle
agenzie educative. A questo proposito – anche considerando l’innalzamento dell’obbligo scolastico fino a 15
anni – si è pensato di ridisegnare il monte ore del biennio per favorire l’inserimento della dimensione del saper fare, così utile per facilitare i processi di apprendimento e di autostima soprattutto negli alunni più deboli
dal punto di vista cognitivo e del saper essere, di particolare importanza per la crescita di un adolescente. Il
nuovo piano degli studi prevede una diminuzione d’orario di alcune materie (italiano, geografia, matematica,
chimica, fisica, tecnologia e disegno) che segue – comunque - le indicazioni fornite dal Ministero della Pubblica
Istruzione. In particolare il decreto 275/99 concede alle istituzioni scolastiche la possibilità di variare il percorso
formativo nella misura del 15% rispetto al complessivo monte ore annuale. Le scuole hanno perciò la facoltà
– rispettando la quota oraria nazionale dei curricoli che ammonta al restante 85% - di realizzare compensazioni tra le discipline e attività di insegnamento, oppure di introdurre nuove discipline, in forma strutturale o
sperimentale. Per quanto concerne il biennio degli Istituti Tecnici - che secondo gli ordinamenti tradizionali si
deve articolare su un monte ore annuale di 1188 ore (36 ore x 33 settimane) - la quota a disposizione della
scuola ammonta a 178,2 ore (5 ore e 24 minuti la settimana). La diminuzione deliberata per ridisegnare l’offerta formativa del biennio appare leggermente inferiore a quanto consentito dalla legge, poiché è di 165 ore
(5 ore la settimana) e riguarda le seguenti discipline
nella classe prima:
* Italiano da 5 ore a 4
* Matematica da 5 ore a 4
* Geografia da 3 ore a 2
* Fisica da 4 ore a 3
* Chimica da 3 ore a 2
nella classe seconda:
* Italiano da 5 ore a 4
* Matematica da 5 ore a 4
* Tecnologia e disegno da 6 ore a 4
* Fisica da 4 ore a 3 al loro posto vengono inserite in entrambe le classi Laboratorio tecnico (132 ore) e
Animazione sociale (33 ore).
Laboratorio tecnico - disciplina che si articola su un monteore settimanale di 4 ore - persegue la finalità di avvicinare gli alunni al saper fare e in particolare alla conoscenza del processo grafico attraverso le attività di prestampa, stampa e cartotecnica. Proprio per la sua valenza tecnica questa materia viene insegnata dai docenti
che appartengono al Centro di Formazione Professionale “L.Monti”, scuola con la quale è stato predisposto
un protocollo d’intesa al fine di lavorare in rete (art. 7 del regolamento sull’autonomia scolastica).
4
Animazione sociale - disciplina che viene trattata per moduli didattici - è finalizzata alla scoperta del sé, degli
altri e del mondo esterno attraverso un percorso formativo che si sviluppa annualmente per singole unità
tematiche (l’intelligenza emotiva, l’educazione all’affettività, il volontariato, ecc.).
Riepilogo delle materie di studio e delle ore settimanali per anno
Materie
I anno
II anno
Italiano
Storia
Lingua straniera (inglese)
Tecnologia e disegno
Chimica e laboratorio
Diritto ed economia
Geografia Matematica e informatica
Scienze della terra
Biologia
Fisica e laboratori
Laboratori tecnici
Educazione fisica
Religione
Animazione sociale
TOTALE
4
2
3
3
2
2
2
4
3
3
4
2
1
1
36
4
2
3
4
3
2
4
3
3
4
2
1
1
36
3.2 IL TRIENNIO
Per consentire agli studenti di raggiungere competenze ampie e trasversali a tutto il settore della comunicazione per quanto riguarda le tecniche della stampa, le forme della comunicazione, le nuove possibilità dell’editoria
e informazione elettronica il Collegio dei docenti ha deliberato di adottare dall’anno scolastico 2000/2001 il
piano degli studi proposto dal Progetto TEMT, apportando alcune modifiche nell’ambito dell’autonomia scolastica (art.8 DPR 8 marzo 1999, n°275). In particolare, così come previsto per il biennio, è stata inserita un’ora
denominata di “animazione sociale”, che ha lo scopo di tener viva negli allievi la dimensione della partecipazione alla vita civile, al volontariato, all’uso creativo del tempo libero, all’associazionismo, ecc. Inoltre, nel primo
anno del triennio si è aumentato di un’ora l’insegnamento della matematica e diminuito sempre di un’ora
quella di chimica. Nel terzo anno del triennio le ore di impianti grafici sono 2 invece di 3 e le ore di tecnologia
sono diventate 4 al posto di 3, questo per consolidare le molteplici tecnologie che il settore propone. Durante le ore di laboratorio nel reparto di stampa è previsto un’assistente che si occuperà della formazione nel
settore della legatoria-cartotecnica, in questo modo la classe verrà suddivisa in due gruppi facilitando il lavoro
dell’insegnante e soprattutto migliorando la formazione e il controllo sugli allievi.
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Riepilogo delle materie di studio e delle ore settimanali per anno relative al triennio
Materie
Italiano
Storia
Lingua straniera (inglese)
Tecnica e storia del messaggio visivo
Matematica
Chimica e laboratorio
Fisica applicata
Discipline Econ. Giuridiche aziendali
Laboratori TEMT
Tecnologia Grafica Impianti grafici
Educazione fisica Religione
Animazione sociale
I anno
3
2
3
5
3
3
3
6
4
2
1
1
II anno
3
2
2
6
3
3
6
6
2
1
1
III anno
3
2
2
6
3
4
6
4
2
2
1
1
TOTALE
36
36
36
6
4. Attività integrative
Proprio perché il dialogo educativo deve crescere non solo attraverso la sfera delle conoscenze e competenze
teoriche, ma valorizzando la dimensione saper fare e del saper essere, anche in una visione pluridisciplinare del
sapere, sono state inserite nell’Offerta Formativa delle attività integrative finalizzate a questi scopi.
L’area di progetto (pluridisciplinarietà e saper fare)
Con Area di Progetto si definisce un modello di articolazione culturale ad approccio multi-disciplinare, previsto in sede di programmazione didattica dai singoli Consigli di classe, ricavato dal monte ore annuale (10%
del totale) delle singole discipline.
Finalità generali.
*
Favorire propositività e progettualità creativa.
*
Consolidare motivazioni circa la scelta di specifici percorsi formativi.
*
Promuovere atteggiamenti di cooperazione, confronto e critica costruttiva tra gli alunni coinvolti e tra
gli alunni e i docenti.
*
Favorire lo sviluppo delle potenzialità, dei talenti e delle capacità personali.
*
Favorire la comprensione della relazione intercorrente tra sapere e saper fare.
*
Favorire l’unitarietà dei saperi attraverso l’approccio multidisciplinare.
*
Favorire l’integrazione fra le articolazioni del sistema scolastico e fra diversi sistemi formativi come la
formazione professionale.
*
Favorire il rapporto tra saperi e realtà socio-economiche territoriali nell’ottica di una progettualità
formativa.
*
Favorire mutamenti significativi nella mappa cognitiva e nella rete di concetti e conoscenze delle
singole discipline.
L’Area di Progetto deve tenere conto di differenti livelli: conoscitivo, applicativo, tecnologico, informatico, economico, organizzativo e di documentazione. Tali aspetti e problematiche richiedono un consistente nucleo di
attività operative imprescindibili da una serie di procedure e considerazioni:
*
l Consiglio di classe ha un ruolo centrale nella selezione, programmazione e realizzazione dell’intervento;
*
i progetti devono prevedere un corretto monitoraggio degli stessi lungo le diverse fasi in cui si articolano;
*
il progetto deve essere il frutto di una programmazione che interviene a modificare la normale
didattica curricolare nel rispetto del metodo e dei contenuti dei programmi in vigore;
* il progetto deve prevedere la nomina di un coordinatore e la collaborazione di più docenti del Consiglio di classe sia in fase di programmazione che di attuazione;
* i progetti devono promuovere una partecipazione diretta e attiva degli studenti alla didattica;
* i progetti devono prevedere esplicitamente il ricorso alle tecnologie informatiche, multimediali e ai
laboratori tecnici;
* il progetto nella sua attuazione non deve, in linea di massima, modificare il quadro orario delle lezioni;
* il progetto può prevedere compensazioni orarie al fine di favorire interventi di specialisti esterni e
uscite didattiche;
7
* * * il coordinatore e il Consiglio di classe devono attivare lo studio di fattibilità del progetto prevedendo
competenze richieste, obiettivi, modalità e tempi di attuazione nonché verifica e documentazione dei
risultati;
i progetti devono prevedere la redazione di un elaborato, scritto e/o grafico, riassuntivo finale;
proprio a seguito delle finalità generali che i progetti si prefiggono di seguire, la verifica degli stessi
servirà esclusivamente per valutare le motivazioni della scelta formativa effettuata dall’alunno e la sua
condotta.
4.2 LA “SETTIMANA ALTERNATIVA” (SAPER ESSERE)
Si tratta di un percorso formativo della durata di una settimana da lunedì a venerdì (36 ore), realizzato d’intesa
con il C.F.P. “P.Monti”. In questo periodo le lezioni vengono sospese e sostituite da attività finalizzate a migliorare il rapporto tra i ragazzi e l’istituzione scolastica per potenziare l’autostima, la conoscenza del sé e i rapporti
interpersonali. Per motivi didattici la settimana alternativa non è proposta alla classe quinta. Il percorso, coordinato dal un docente, si articola su diverse proposte e prevede il coinvolgimento degli insegnanti in veste di
istruttori o di educatori. Gli alunni, divisi per gruppi in base alle loro richieste, partecipano con i colleghi del
C.F.P. alle attività programmate. Queste possono essere di tipo sportivo con contenuti ad alto impegno fisico
e psicologico (corso di canoa, vela, windsurf, nuoto, trekking, mountain bike, alpinismo, equitazione) o di tipo
artistico-espressivo (corso di canto con incisione di un CD, mimo, recitazione, pittura, decoupage, scultura).
Sono, inoltre, previste esperienze stimolanti per un adolescente come il corso di moto riparatore, di tecnico
del suono e di scenografo, così come viene dato spazio alla crescita interiore e spirituale (settimana residenziale presso una comunità di famiglie, volontariato, scoutismo, monastero ecc.). Durante le attività i docenti, oltre
a gestire il buon andamento delle attività, redigono delle schede d’osservazione sugli alunni al fine di verificare
il loro percorso formativo (obiettivi trasversali declinati annualmente). Il lavoro viene poi sottoposto all’attenzione del coordinatore che utilizza questo materiale per affinare i suoi interventi durante le ore curricolari.
4.3 GLI STAGE FORMATIVI
La scelta di integrare la formazione scolastica con periodi di formazione in azienda è motivata dalla necessità di
inserire gli studenti, che hanno ricevuto una formazione prettamente teorica, e che non hanno generalmente
avuto contatti con il mondo del lavoro, in un contesto produttivo, tale che possano cogliere alcune peculiarità
e caratteristiche di quest’ultimo. Il nostro Istituto ha per tradizione dato sempre grande valore alla formazione
fatta con il lavoro (il CFP Padre Monti insiste nella formazione fatta con l’alternanza scuola-lavoro da diversi
anni e per queste ragioni ha intessuto una fitta rete di rapporti e contatti con le aziende del bacino territoriale
in cui siamo inseriti), questa valenza la si riscontra nella scelta più volte ribadita di inserire ore di laboratorio
tecnico già dai primi anni del periodo di istruzione, oggi vogliamo affermarla con forza inserendo momenti
formativi da svolgersi in azienda. La formazione in azienda è importante da due punti di vista, per la crescita
umana degli studenti e per la loro maturazione professionale. Il primo aspetto, indispensabile per formare dei
tecnici completi, consiste nell’inserire gli allievi all’interno di aziende dove possono relazionarsi con persone
diverse rispetto a quelle che incontrano nell’ambito scolastico che chiedono il rispetto di alcune regole tipiche
dei luoghi di lavoro. Il secondo aspetto invece trova una sua giustificazione nella possibilità offerta con un periodo di stage di vedere e utilizzare attrezzature di livello superiore (dal punto di vista tecnologico) rispetto a
quelle di cui sono dotati i laboratori scolastici. La scelta di proporre i periodi di stage alle classi terze e quarte
è legata alle seguenti motivazioni:
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CLASSE TERZA: si è ritenuto necessario inerire questo periodo formativo al termine di questo anno
scolastico in quanto questo è il primo anno del triennio di specializzazione, e quindi
è il primo anno dove la formazione tecnologica si fa pressante. Al termine di questo
anno scolastico gli studenti dovrebbero quindi aver acquisito una sufficiente conoscenza
generale del processo che gli permette di inserirsi in un contesto aziendale avendo la
percezione del luogo di lavoro e delle caratteristiche produttive che questo impone. Il
primo anno di specializzazione deve poi essere un “trampolino di lancio” per i due anni
successivi, ovvero deve essere l’anno in cui si maturano le motivazioni le scelte professionali, le scelte di appartenenza, verso il comparto grafico editoriale, quindi inserire un
periodo di formazione in azienda al termine di questo anno ha il valore di permettere di
verificare nella pratica del lavoro le motivazioni e di percepire in maniera concreta quali
potrebbero essere le mansioni ricoperte al termine del percorso formativo.
CLASSE QUARTA: per la classe quarta si è pensato di inserire un momento obbligatorio durante l’anno
scolastico. Il secondo anno della specializzazione è l’anno in cui vengono offerti ai ragazzi
la maggior parte di strumenti tecnici e pratici, per affrontare il mondo del lavoro. La scelta
di fare questo periodo formativo in azienda in quarta piuttosto che nell’anno successivo
è spiegata dalla volontà di tenere alto il livello di concentrazione al quinto anno nei confronti dell’esame di stato. Lo stage del quarto anno deve perdere la valenza orientativa,
acquistando valenza di apprendimento e di studio del mondo del lavoro e delle realtà
aziendali. L’esperienza deve essere svolta in aziende che permettano di imparare a fare
(operazioni semplici di prestampa, stampa e poststampa), ma soprattutto che permettano di formare ulteriormente gli studenti sulle problematiche relative alla gestione dell’impresa (controllo qualità, gestione della commessa ecc.). La scuola, ogni anno, propone uno
stage linguistico estivo di due settimane in un paese a lingua anglosassone, con la possibilità
di sostenere un esame per la certificazione internazionale (Trinity o Cambridge). 4.4 LE VISITE GUIDATE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE
Durante il primo Collegio Docenti del mese di settembre gli insegnanti programmano in linea di massima le
visite guidate e i viaggi d’istruzione, che verranno proposti alle classi durante l’anno scolastico. Si tratta principalmente di visite guidate a musei, a mostre e di un viaggio d’istruzione della durata massima di cinque giorni.
Tutte le suddette attività sono strettamente col-legate con i programmi svolti dai singoli docenti, mentre il
viaggio d’istruzione - sebbene in qualche caso possa prendere spunto da discipline tecnico-scientifiche (visita
alle più importanti aziende grafiche, Musei...) - in genere persegue finalità di carattere culturale. I viaggi, in Italia
e all’estero, si svolgono ogni due anni e sono preparati con anticipo durante le lezioni con particolari attività di
approfondimento, che possano far partecipare attivamente i ragazzi alla visita. In alternativa ai viaggi d’istruzione sono previste delle giornate sulla neve, in cui ragazzi e insegnanti possono conoscersi in luogo diverso dalla
scuola: un’occasione importante per la formazione del ragazzo dal punto di vista umano e sociale.
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4.5 IL CINEFORUM
Nel corso del triennio i ragazzi, sotto la guida dell’insegnante di lettere, avranno la possibilità
di seguire un percorso cinematografico. Gli appuntamenti previsti variano annualmente, tuttavia si ritiene di
non superare le quattro pellicole l’anno.
Attraverso questa attività si perseguono diversi obiettivi:
- raggiungimento di una seppur minima, capacità di lettura del film
- favorire l’educazione affettiva
- favorire la formazione sociale
- coadiuvare e sostenere il percorso di crescita La scelta dei titoli viene svolta dall’insegnante all’inizio di
ogni anno scolastico con riguardo agli obiettivi perseguiti e alle più recenti proposte cinematografiche.
4.6 CORSI DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE
Nel corso dell’anno scolastico verranno proposti ad alcuni alunni del biennio percorsi di orientamento guidati
da specialisti, lo scopo che si persegue è di andare a sondare le motivazioni relative la scelta del corso di studi, le eventuali difficoltà ed i possibili interventi per prevenire l’abbandono scolastico. Si presterà particolare
attenzione agli alunni che verranno segnalati dal rispettivo consiglio di classe. Il corso si propone i seguenti
obiettivi
- valutazione del percorso di studi
- ricerca delle motivazioni alla scelta
- analisi della situazione corrente
- elaborazione di un progetto personale
4.7 SCUOLA GENITORI
In collaborazione con altri Enti educativi del territorio, sotto la comune denominazione “Gruppo insieme per
crescere”, la scuola propone tre incontri formativi per i genitori.
4.8 LINGUA STRANIERA
Particolare attenzione viene data all’insegnamento della lingua inglese attraverso l’implementazione di un laboratorio linguistico mobile e l’approccio all’insegnamento con un docente di madrelingua. Tale propensione
è finalizzata anche allo sviluppo di possibili gemellaggi con altre scuole grafiche nell’ottica di integrazione e
mobilità tra studenti europei.
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5 Obiettivi Tecnico Professionali
5.1 CLASSE 1A
Data l’attuale struttura del sistema scolastico, che prevede l’assolvimento dell’obbligo nel primo anno di formazione superiore, e quindi dato l’afflusso a questo canale anche di studenti che non sono motivati alla prosecuzione del proprio percorso formativo, il primo anno deve avere un carattere fortemente orientativo. Proprio
a tale scopo la formazione tecnico-pratica non deve essere realizzata solo in termini funzionali a quello che è il
settore grafico ma deve, permettere di conoscere anche altri ambiti produttivi. Per quanto concerne il settore
grafico, è importante che gli studenti apprendano quali sono le caratteristiche di questo settore e abbandonino l’ambiguità legata al termine grafico che lo caratterizza. Non si deve però puntare a dare delle nozioni
che siano unicamente legate al settore, ma cercare di fornire degli strumenti che possano essere spesi anche
in ambiti diversi. Per questa ragione il primo anno deve essere propedeutico, e fornire quindi non conoscenze
ma sostanzialmente strumenti per poter lavorare meglio. Dal punto di vista dell’orientamento scolastico è necessario che conoscano in toto il settore e tutte le possibilità che questo offre, quest’obiettivo è raggiungibile
effettuando le rotazioni sui tre laboratori (prestampa, stampa e poststampa) ed eventualmente effettuando
anche visite guidate in aziende del settore.
5.2 CLASSE 2A
Dato il bivio di passaggio dal primo al secondo anno, momento in cui si sceglie il proprio percorso formativo,
il secondo anno deve aumentare negli studenti la conoscenza del settore e quindi far crescere in loro il senso
di appartenenza alla scelta fatta. Questo anno non deve più dare solo strumenti per poter lavorare, ma deve
anche fornire delle prime competenze pratiche e anche tecniche legate al processo grafico. In questo anno
di corso si possono prevedere delle visite o dei momenti di incontro con la realtà produttiva grafica, tale che
permetta di comprendere appieno la possibilità lavorativa offerta dal settore a figure professionali come quelle
che i ragazzi intendono perseguire.
5.3 CLASSE 3A
Al terzo anno di studi, ovvero il primo del triennio di specializzazione, si deve fare pressante l’esigenza di acquisire informazioni e nozioni relative al processo grafico. Da quest’anno si verifica la presenza sia della materie
tecnologiche che di quelle pratiche, quindi è necessario avviare un percorso di integrazione tra le due materie.
Al termine di questo anno è necessario che gli allievi abbiano sviluppato una discreta conoscenza del settore
e del processo grafico, che gli permetta di sviluppare un discreto senso di appartenenza al settore. Al fine di
favorire la conoscenza introduttiva del settore, e al fine educativo di far relazionare i ragazzi con il mondo del
lavoro, al termine del terzo anno è previsto un periodo di stage di due settimane.
5.4 CLASSE 4A
Al quarto anno di studi, dopo un primo anno di specializzazione che ha fornito agli studenti delle basi solide
per tutto quello che riguarda la parte di prestampa, i ragazzi dovranno immergersi nell’analisi delle attrezzature
e delle tecnologie che caratterizzano la parte restante del processo grafico, in particolare si dovrà dare peso
alla parte relativa la stampa dei dati (sia digitale che tradizionale) introducendo concetti relativi alla gestione
della qualità. In particolare il quarto anno dovrà fornire anche una preparazione relativamente ai materiali più
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comunemente usati nel comparto grafico. Il quarto anno prevede due uscite in stage per i ragazzi. Il primo periodo di stage deve assumere la funzione di mettere gli studenti a contatto con il mondo del lavoro, un mondo
che per la maggior parte di loro è estraneo e lontano, il secondo periodo, invece deve assumere una spiccata
connotazione didattica e formativa permettendo di analizzare lavorazioni di altro profilo. Lo stage del quarto
anno deve gettare le basi per lo sviluppo di una ricerca che si concluda nella monografia per l’esame di stato.
5.5 CLASSE 5A
Il quinto anno di studi si caratterizza in quanto si sta concludendo il periodo di formazione tecnologica sui processi grafici, infatti il primo periodo di formazione dovrebbe essere rivolto alla conclusione del programma di
analisi del processo grafico, con particolare attenzione alla conoscenza, dato l’indirizzo multimediale, di queste
nuove tecnologie. La parte più consistente dell’anno dovrà essere dedicata all’analisi dei flussi di lavoro, alla capacità di realizzare preventivi di costo e di tempi e quindi introdurre delle basi sulla rendicontazione e stesura
di bilanci. Ultimo aspetto importante da analizzare è quello relativo alla conoscenza delle tecniche di controllo
della qualità dei prodotti, e relativamente alle tecniche di certificazione della qualità. In questo anno oltre la
parte di attività pratica deve essere rivolta soprattutto alla realizzazione dell’elaborato da presentare all’esame
di stato, per questo molta dell’attività pratica verrà svolta nel laboratorio di prestampa. Per quanto riguarda i
laboratori di stampa e poststampa, si dovranno realizzare dei momenti tecnici altamente professionalizzanti di
incontro con le realtà produttive.
6. Scelte Organizzative
6.1 COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO COSTITUITI
a) Sperimentazione progetto “TEMT”
Gianluigi Borghi (coordinatore)
b) Area di Progetto
Gianluigi Borghi (coordinatore)
c) Piano Offerta Formativa
Ambrogio Peverelli (coordinatore), M. Pia Ceriani, Federica Cattaneo
d) Integrazione scuola/formazione professionale e passaggi tra sistemi
Ambrogio Peverelli (coordinatore), Gianluigi Borghi
e) Commissione Maturità
Ambrogio Peverelli
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6.2 DOCENTI E INCARICHI
Ambrogio Peverelli: Preside, diritto ed economia
Federica Cattaneo: italiano, storia, geografia
Tullio Rodaro: italiano, storia
Luigia Locatelli: tecnologia e disegno, storia e tecnica del messaggio visivo
Maria Pia Ceriani: lingua straniera (inglese)
Fabrizio Reina: scienze della terra, biologia, chimica e laboratorio, animazione sociale
Paolo Manarolla: matematica ed informatica - Laboratorio ECDL
Valentina Soffritti: fisica e chimica applicata
Gianluigi Borghi: tecnologia grafica, laboratorio prestampa, impianti grafici
Silvia De Girolamo: educazione fisica
fr. Emanuele Cozzi: religione
Cristina Negrisolo - Matteo Bernasconi: Laboratori Tecnici (biennio)
Fabrizio Rossi: Laboratorio stampa (triennio)
6.3 CLASSI E INSEGNANTI ASSEGNATI
CLASSE 1A
Italiano, storia, geografia: Federica Cattaneo
Lingua straniera (inglese): Maria Pia Ceriani
Tecnologia e disegno: Luigia Locatelli
Chimica e laboratorio, scienze della terra, fisica e laboratorio, animazione sociale: Fabrizio Reina
Diritto ed economia: Ambrogio Peverelli
Matematica (ed informatica): Paolo Manarolla
Fisica e laboratorio: Valentina Soffritti
Laboratori tecnici: Cristina Negrisolo/Matteo Bernasconi
Educazione Fisica: Silvia De Girolamo
Religione: fr. Emanuele
CLASSE 2A
Italiano, storia, geografia: Federica Cattaneo
Lingua straniera (inglese): Maria Pia Ceriani
Tecnologia e disegno: Luigia Locatelli
Chimica e laboratorio, Scienze della terra, fisica e laboratorio, animazione sociale: Fabrizio Reina
Diritto ed economia: Ambrogio Peverelli
Matematica (ed informatica): Paolo Manarolla
Fisica e laboratorio: Valentina Soffritti
Laboratori tecnici: Cristina Negrisolo - Matteo Bernasconi
Educazione Fisica: Silvia De Girolamo
Religione: fr. Emanuele
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CLASSE 3A
Italiano, storia: Tullio Rodaro
Lingua straniera (inglese): Maria Pia Ceriani
Matematica: Paolo Manarolla
Fisica applicata, Chimica applicata:
Valentina Soffritti Animazione sociale:
Fabrizio Reina
Tecnologia grafica: Matteo Bernasconi
Tecnica e storia del messaggio visivo: Luigia Locatelli
Laboratori tecnici: Gianluigi Borghi/Matteo Bernasconi
Educazione Fisica: Silvia De Girolamo
Religione: fr. Emanuele
CLASSE 4A
Italiano, storia: Tullio Rodaro
Lingua straniera (inglese): Maria Pia Ceriani
Matematica: Paolo Manarolla
Fisica applicata: Valentina Soffritti
Animazione sociale: Fabrizio Reina
Tecnologia grafica: Gianluigi Borghi
Tecnica e storia del messaggio visivo: Luigia Locatelli
Laboratori tecnici: Giuseppe Valentino/Fabrizio Rossi
Educazione Fisica: Silvia De Girolamo
Religione: fr. Emanuele
CLASSE 5A
Italiano, storia: Tullio Rodaro
Lingua straniera (inglese): Maria Pia Ceriani
Matematica: Paolo Manarolla
Tecnologia grafica e Impianti Grafici: Gianluigi Borghi
Diritto ed economia aziendale : Ambrogio Peverelli
Tecnica e storia del messaggio visivo: Luigia Locatelli
Laboratori tecnici: Gianluigi Borghi/Fabrizio Rossi
Educazione Fisica: Silvia De Girolamo
Religione: fr. Emanuele
Animazione sociale: Fabrizio Reina
14
7. Valutazione
La valutazione non è un momento episodico, ma è parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento: non deve, quindi, essere vissuta come momento sanzionatorio, ma come aiuto necessario al discente
nel suo cammino scolastico. In questa prospettiva, la valutazione assume diverse funzioni secondo i diversi
momenti del processo formativo.
7.1 LA VALUTAZIONE DEI PRE-REQUISITI
È tesa a rilevare informazioni relative a quelle conoscenze e abilità che si ritengono preliminari rispetto alle
procedure didattiche da avviare; viene attuata tramite test di ingresso e costituisce la base di una programmazione realistica.
7.2 LA VALUTAZIONE FORMATIVA
La verifica formativa è il secondo importante momento del processo di valutazione: tende a cogliere, in itinere, i livelli di apprendimento dei singoli e costituisce un fondamentale strumento di verifica dell’efficacia delle
procedure seguite. Consente perciò di attuare per tempo efficaci strategie di recupero, nonché di rivedere
e correggere il processo in corso. Per questo tipo di verifica, non valutata, si utilizzano strumenti quali test,
questionari, veloci indagini orali.
7.3 LA VALUTAZIONE SOMMATIVA
La valutazione sommativa intende verificare se i traguardi educativi e formativi propri di una determinata
procedura siano stati raggiunti; ha quindi funzione di bilancio consuntivo sul-l’attività scolastica e sugli apprendimenti che la stessa ha promosso e non va intesa come giudizio più o meno definitivo. Si utilizzano strumenti
funzionali alla verifica degli obiettivi prefissati, quali: prove scritte non strutturate di vario tipo, prove scritte
strutturate, prove orali. Nel piano di lavoro del Consiglio di Classe vengono definiti il numero e la tipologia
di verifiche previste a quadrimestre per ogni disciplina, nonché l’incidenza, nella valutazione di fine periodo, di
fattori quali il metodo, la progressione, l’impegno e la partecipazione. Le verifiche scritte, con esplicitazione di
voto e giudizio, vengono fatte visionare alle famiglie, mentre delle prove orali si comunica sempre all’alunno
voto e giudizio. Per l’informazione alle famiglie è prevista una scheda di interperiodo che presenta un quadro
sintetico dell’andamento didattico ed esplicita, per ogni disciplina, gli obiettivi prefissati e i livelli, nonché gli
obiettivi non cognitivi e quello trasversale; la pagella quadrimestrale riporta il profitto per ogni disciplina con
voto unico su scala decimale.
7.4 VALUTAZIONE DI FINE ANNO
Nella valutazione di fine anno si verifica il raggiungimento delle conoscenze (insieme delle acquisizioni teoriche: contenuti, principi, concetti, termini, regole, procedure …), delle competenze (insieme delle conoscenze e
delle abilità acquisite dallo studente per affrontare e risolvere un compito finalizzato ad un determinato obiettivo) e delle abilità (elaborazione critica delle conoscenze e delle competenze acquisite al fine di migliorarle e
di acquisirne di nuove) minime ed indispensabili per il passaggio alla classe successiva, tenendo conto di tutti i
fattori che si sono potuti rilevare nel corso dell’anno scolastico.
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Esito della
prova
Voto
/30
Voto
/15
Voto
/10
1
1
1
Nessuna
Nessuna
Nessuna
Nullo
2-5
2-3
2
Gravemente errate
Espressione sconnessa
Non sa cosa fare
Non si orienta
Negativo
3
Frammentarie e
gravemente lacunose
Applica le conoscenze
minime solo se guidato
ma con gravi errori
Compie analisi
Assolutamente
errate, non riesce a
sintetizzare – commette insufficiente
errori
4
Applica le conoscenze
Carenti con errori ed
minime anche
espressione difficoltosa e
autonomamente, ma con
impropria
gravi errori
Qualche errore,
analisi parziali, sintesi
scorrette
5
Superficiali con
improprietà di
linguaggio
Analisi parziali
ma corrette, sintesi
imprecise, difficoltà
nel gestire semplici
situazioni nuove
6-10 4-5
1115
16
19
20
21
23
24
26
27
29
30
6-7
8-9
10
1112
13
14
15
Conoscenze
Competenze
Applica le conoscenze
minime, qualche errore o
imperfezione
Capacità
Gravemente
insufficiente
Non
gravemente
insufficiente
6
Coglie il significato,
Essenziali, ma
esatta interpretazione
non approfondite,
Applica e correttamente le
di semplici
qualche imperfezione,
conoscenze minime
informazioni, analisi
esposizione semplice ma
corrette
a volte imprecisa
7
Complete, se guidato
sa approfondire,
esposizione corretta
Applica le conoscenze
anche a problemi più
complessi, qualche errore
Esatta interpretazione
del testo, sa ridefinire
un concetto e se
guidato, gestisce
situazioni nuove
8
Complete, qualche
approfondimento
autonomo, esposizione
corretta con proprietà
linguistiche
Applica autonomamente
le conoscenze anche a
problemi più complessi
in modo corretto, pur con
qualche imprecisione
Coglie le implicazioni,
compie correlazioni
Buono
con qualche
imprecisione,
rielaborazione corretta
9
Complete con
approfondimento
autonomo, esposizione
fluida con utilizzo del
linguaggio specifico
Applica in modo
autonomo e corretto le
conoscenze anche a
problemi complessi, se
guidato trova soluzioni
migliori
Coglie le implicazioni,
compie correlazioni
esatte, rielaborazione
corretta, completa ed
autonoma
10
Complete, approfondite
e ampliate, esposizione
fluida con l’utilizzo
di un lessico ricco e
appropriato
Applica in modo
autonomo e corretto le
conoscenze anche a
problemi complessi, torva
da solo soluzioni migliori
Sa rielaborare
correttamente e
approfondire in modo
autonomo e critico
situazioni complesse
16
Sufficiente
Discreto
Ottimo
Eccellente
lodevole
7.5 CRITERI DI VALUTAZIONE
Per tutte le valutazioni, fermo restando il principio che esse sono espressione della professionalità e della sensibilità umana dei docenti e della collaborazione che essi riusciranno ad attuare all’interno del consiglio di classe,
in attesa degli standard di valutazione promossi dal ministero, si indicano alcuni criteri generali. Poiché la scala
di valutazione attualmente in vigore è quella decimale, si indicano i seguenti livelli di rendimento corrispondenti
ai voti e in base alle conoscenze, alle competenze e alle capacità programmate: Le frazioni di voto non sono
previste dalla normativa in vigore; tuttavia, per cogliere meglio i livelli e per incoraggiare gli alunni, si conviene
di considerare nelle valutazioni non conclusive quanto segue:
“più che...” = 1/2 voto (es, più che sufficiente = 6 1/2 )
“pienamente...” = + (es: pienamente sufficiente = 6+)
“quasi...” = - (es: quasi sufficiente = 6-)
Tali criteri vanno applicati dall’inizio dell’anno scolastico.
N.B. Per quanto riguarda la condotta, saranno valutati in tutte le classi, relativamente all’età degli alunni, il comportamento, l’impegno, la partecipazione, il senso di responsabilità, la capacità di collaborazione e di iniziativa,
oltre, naturalmente, alla capacità di rispettare l’ambiente e le persone. I consigli di classe nelle valutazioni per
materia dovranno tener conto per ogni singolo alunno anche del raggiungimento degli obiettivi.
7.6 DEBITO FORMATIVO
Attività di sostegno
Gli interventi di sostegno, programmati dal consiglio di classe sulla base di criteri didattico-metodologici definiti
dal collegio docenti, hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico. Queste attività vengono
svolte in itinere, a discrezione del docente della disciplina coinvolta, principalmente in orario curricolare, con
percorsi personalizzati e mirati al tempestivo recupero delle carenze rilevate negli studenti con risultati insufficienti. È previsto inoltre, durante le settimane iniziali della classe prima, l’attivazione di un corso trasversale
di “metodologia di studio”, così da fornire agli studenti gli strumenti necessari per affrontare il quinquennio di
scuola. La scuola mette anche a disposizione, soprattutto per gli alunni che presentano difficoltà gravi e generalizzate, la figura di un tutor che, nell’orario pomeridiano, può affiancare e guidare i ragazzi nello studio.
Attività di recupero
Le attività di recupero sono previste per gli studenti che, in sede di scrutinio intermedio, riportino, in una o
più discipline, voti insufficienti e per coloro per i quali in sede di scrutinio finale viene sospeso il giudizio. I corsi
vengono attuati in tutte le discipline in cui il consiglio di classe decreta la necessità di un recupero guidato; a
discrezione dei docenti è anche possibile che tale recupero venga attuato in modo trasversale per discipline
dello stesso anno (aree disciplinari: per insegnamenti di materie affini viene attivato un unico corso di recupero) o di classi di livello diverso (se le carenze riscontrate sono simili in classi diverse viene attivato un unico
corso di recupero). Per coloro i quali l’insufficienza si presenti nello scrutinio di metà quadrimestre, il corso,
dove previsto, viene già attivato durante il secondo quadrimestre, con attività mirate a recuperare il voto
negativo e prosegue anche dopo la fine delle lezioni ove l’insufficienza, e quindi il debito, venga confermato; è
quindi evidente che l’andamento del primo quadrimestre possa incidere sul secondo attraverso la valutazione di eventuali lavori assegnati per il recupero. Nel caso in cui l’insufficienza si presenti nello scrutinio finale,
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viene assegnato il debito e invitato il ragazzo a partecipare al corso che si svolge dopo la fine delle lezioni.
Questi corsi si concludono con un esame finale; il saldo del debito è determinato non solo dall’esito positivo
dell’esame finale, ma anche dall’impegno con cui vengono svolti i lavori assegnati e dal comportamento e dalla
frequenza al corso.
tesi del percorso formativo.
7.7 ICREDITI
crediti acquisiti in tale ambito sono certificabili per conoscenze , competenze ….
Si possono distinguere due tipi di crediti: i crediti maturati in ambito extrascolastico e quelli acquisiti con la
partecipazione
ad attività svolte
in ambito
scolastico.
esterniV(extrascolastici) valgono per l’attribuzione
Tabella di valutazione
dei crediti
scolastici
validaI crediti
per la classe
del Media
punto supplementare.
sono
di classe,
comeIV)
da D.M.IIIn.34
del 10/2/1999.
dei voti
ICompetenti
Anno (classe
III)i Consigli
II Anno
(Classe
Anno
(Classe V) Per quanto
riguarda le attività svolte in ambito scolastico, occorre distinguere tra attività che possono dare adito a crediti
di tipo
didattico, quali corsi di approfondimento
o di integrazione,
e attività che hanno =una valenza educativoM<5
=
=
formativa,
5<M<6poiché impegno, interesse
= e partecipazione rientrano
= evidentemente, nei criteri
1-3 di una valutazione
M =del
6 cammino di formazione.
2-3
2-3conoscenze compeglobale
I crediti acquisiti in tale 2-3
ambito sono certificabili per
6<M<7
3-4 alla valutazione alla stregua
5-6 degli obiettivi non
tenze
e capacità. Le capacità sono 3-4
interdisciplinari e concorrono
7<M<8
4-5 a specifici ambiti disciplinari
6-7
cognitivi,
mentre le conoscenze e4-5
le competenze sono riferibili
e costituiscono
8<M<10
5-6sono i singoli docenti e5-6
7-8
elemento
di valutazione. Competenti
i Consigli di classe, coerentemente
con i piani di
lavoro individuali e di classe. In sostanza i crediti certificati per obiettivi didattici concorrono alla valutazione
N.B. In presenza
di eventuali
debiti
formativi,
anche
di uno
solo, viene
assegnato
il punteginterperiodale
e finale nell’ambito
delle
rispettive
discipline,
i crediti
certificati
per obiettivi
non cognitivi
congio
inferiore
della
fascia.
Se
tutti
i
debiti
vengono
riparati
entro
il
mese
di
settembre
dell’ancorrono alla valutazione finale come momento di sintesi del percorso formativo.
no scolastico
il consiglio
di classe
reintegra, competenze
il punto perso.
I crediti
acquisiti in successivo,
tale ambito sono
certificabili
per conoscenze
….
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO (Valida per le classi III e IV)
Media dei voti
M<5
5<M<6
M=6
6<M<7
7<M<8
8<M<10
I Anno (classe III)
II Anno (Classe IV)
III Anno (Classe V)
=
=
3-4
4-5
5-6
6-8
=
=
3-4
4-5
5-6
6-8
=
1-3
4-5
5-6
6-7
7-9
18
8. Il profilo in uscita del Perito Industriale per
le Arti Grafiche
al termine del quinquennio di studi consegue
8. Il profilo in uscita del Perito Industriale per le Arti Grafiche
A termine del quinquennio di studi consegue
Conoscenze
* applicazioni informatiche relative al processo grafico
* processo grafico tradizionale, digitale e multimediale
* procedure e sistemi di controllo e regolazione della produzione grafica
* proprietà dei materiali impiegati nel processo grafico
* tipologie e principi di funzionamento di macchine e attrezzature per il processo grafico
* strumenti della comunicazione visiva
* organizzazione e gestione di una azienda grafica
* tecnologie per le produzioni visive tradizionali e moderne
Competenze e capacità
* Organizza e programma le fasi di lavorazione del processo produttivo grafico
* Controlla e verifica la qualità del processo produttivo
* Individua attrezzature macchine e materiali adeguati alla produzione richiesta
* Decodifica molteplici mezzi di comunicazione
* Progetta e coordina gli strumenti della comunicazione per produrre messaggi visivi
* Utilizza il mezzo informatico nelle situazioni richieste dal processo produttivo
* Individua e gestisce soluzioni tecnico/economiche più opportune per la produzione grafica (commessa di lavorazione)
* Agisce in modo cooperativo e organizza reti di risorse interne ed esterne alla azienda
Motivazioni
* consapevolezza del proprio ruolo professionale
* sensibilità verso il proprio aggiornamento e formazione continua
* interesse per il bene comune e i valori umani
Opportunità professionali
* Piccole, grandi e medie aziende
* Service
* Case editrici
* Centri di produzione multimediale
* Libera professione e imprenditoria
* Insegnamento
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9. Regolamento d’Istituto
Ogni giorno a scuola si incontrano tante persone, ognuna con le proprie esigenze, le proprie aspettative ed
il proprio modo di organizzarsi. Convivere non è facile! Ecco, allora, che l’Istituto ti offre una serie di regole
fondamentali: leggile, prendine coscienza e mettile in pratica. Se hai delle osservazioni o se non capisci qualche
punto, discutine con i tuoi insegnanti.
Comportamento
Tenere sempre un comportamento conveniente in armonia con l’orientamento educativo dell’Istituto. Correttezza e buone maniere nella vita di relazione sono condizioni fondamentali per una convivenza serena e
cordiale. Evitare situazioni di confusione o eccessi che disturbino le attività e il luogo, soprattutto durante gli
intervalli. Moderare gli atteggiamenti e le espressioni verbali.
Frequentare le attività formative con regolarità rispettando gli orari previsti dalla programmazione. Rispettare
in modo particolare l’orario di inizio delle lezioni e i rientri dall’intervallo.
Partecipare con spirito di responsabilità alle attività collegiali previste dalla normativa scolastica vigente.
Aderire alle attività alternative e di animazione proposte dall’Istituto.
È vietato fumare nei luoghi chiusi dell’Istituto.
Rispettare l’ambiente, le attrezzature e gli arredi. Ogni eventuale danno sarà risarcito dai responsabili quando
individuati, o da tutta la classe o la scuola in caso contrario.
Tenere puliti gli ambienti esterni ed interni all’Istituto, effettuando una rigorosa raccolta differenziata, pena il
coinvolgimento nella pulizia del luogo.
In aula
Partecipare diligentemente alle lezioni sempre muniti del libro di testo e del materiale scolastico occorrente,
in particolare calcolatrici e materiale da disegno e di laboratorio. La recidiva “dimenticanza” del materiale può
comportare, a discrezione dell’insegnante, l’allontanamento dalle lezioni.
Giorno per giorno, annotare con precisione sul proprio diario personale le attività assegnate dai docenti.
Portare sempre con sé il libretto personale debitamente compilato e firmato dai genitori per presa visione. La
mancata consegna del libretto personale su richiesta del docente costituisce mancanza disciplinare. Il libretto
personale viene consegnato all’alunno all’inizio dell’anno scolastico.
In caso di smarrimento, l’alunno dovrà acquistarne un’altra copia.
Rispettare l’assegnazione dei posti in aula stabilita dai docenti.
Tenere spenti cellulari e dispositivi di riproduzione audio e video durante le attività didattiche, in caso contrario
saranno ritirati e riconsegnati ai genitori.
Utilizzare con cura l’armadietto assegnato per custodirvi tutto quanto non è necessario all’attività in svolgimento: cartella, libri, quaderni, abiti. In caso di smarrimento delle chiavi dell’armadietto, l’alunno sosterrà i costi
della copia.
Effettuare il cambio dei libri solo durante gli intervalli.
Utilizzare i servizi igienici solo durante gli intervalli. In casi eccezionali i docenti possono autorizzare gli allievi a
recarsi in bagno durante lo svolgimento delle attività.
Consumare bevande calde solo in prossimità delle macchinette distributrici.
Non consumare pasti o bevande durante le lezioni, ad eccezione dell’acqua.
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Organizzazione
Giustificare con tempestività le assenze e i ritardi sull’apposito libretto personale, da presentare all’arrivo a
scuola al docente presente in classe. In caso di mancata giustificazione entro due giorni verrà informata la famiglia e, nei casi di reiterazione, l’alunno non verrà accolto in classe. Se il ritardo supera la mezz’ora, lo studente
viene accolto in aula ma segnalato come assente sui registri.
Giustificare le uscite anticipate al docente della prima ora.
Presentare ai docenti richiesta di giustificazione, debitamente firmata dai genitori, per eventuali impreparazioni
alle lezioni. I docenti, a loro discrezione, e solo per seri motivi, possono accogliere la richiesta.
Riferirsi ai rappresentanti di classe e di istituto perché facciano da portavoce dei problemi e delle richieste.
Non usare mai la scala anti-incendio e gli spazi antistanti se non per motivi di sicurezza.
È vietato uscire dall’Istituto durante gli intervalli e recarsi nel parco. Gli spazi all’aperto vengono utilizzati in
particolari momenti dell’anno e, comunque, sempre a discrezione dei docenti.
Nei tempi di attesa e di intervallo all’aperto utilizzare il porticato e gli spazi adiacenti.
Moderare la velocità dei propri mezzi di trasporto quando si entra o si esce dall’Istituto e parcheggiare negli
appositi spazi. Durante gli intervalli non sostare nelle zone di parcheggio.
Nel giorno del rientro pomeridiano è possibile uscire dall’istituto durante la pausa pranzo.
AGGIUNTE
Classificazione delle sanzioni
Si riporta una classificazione delle sanzioni disciplinari secondo un crescendo di gravità.
A) Sanzioni diverse dall’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (art. 4 – Comma 1) Si tratta
di sanzioni relative al mancato adempimento delle normali regole alla base della vita scolastica (ad esempio il
mantenimento della pulizia e dell’ordine delle aule e degli ambienti); queste sanzioni coincidono con l’obbligo,
deciso dal Consiglio di Classe, di partecipazione alle attività pomeridiane riguardanti il mantenimento della
struttura scolastica e, più in generale, dell’Istituto.
B) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un
periodo non superiore a 15 giorni (Art. 4 - Comma 8) Tale sanzione - adottata dal Consiglio di Classe - è
comminata soltanto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri degli
studenti elencati in precedenza. Durante il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo
studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica
(mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, dei docenti e dell’ambiente scolastico, atteggiamenti pericolosi e potenzialmente lesivi nei confronti di sé e degli altri).
C) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un
periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 – Comma 9) Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d’Istituto,
se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie: 1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità
e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale
etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o
allagamento); 2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero
al permanere della situazione di pericolo. Si precisa che l’iniziativa disciplinare, di cui deve farsi carico la scuola,
può essere assunta in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla nor21
mativa penale. Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli
autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e
definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Nei periodi di allontanamento superiori a
15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi
sociali e l’autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione
e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
D) Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico (Art. 4 - comma 9bis) L’irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d’Istituto, è prevista
alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti: 1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di
reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una
particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale; 2) non sono esperibili interventi per
un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico. Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti C e D, occorrerà evitare che l’applicazione di tali sanzioni determini, quale
effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico.
Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il
periodo di giorni per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente,
per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.
E) Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame
di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter) Nei casi più gravi di quelli già indicati al
punto D ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio d’istituto può disporre l’esclusione dello
studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9
bis). E’ importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B, C, D ed E possono essere irrogate
soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai
quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter).
IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori,
studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione, ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola,
istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche. L’organo di garanzia dovrà esprimersi
nei successivi dieci giorni (Art. 5 - Comma 1). Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la
sanzione non potrà che ritenersi confermata. Il sopraccitato organo di garanzia è stato identificato nel Consiglio d’Istituto.
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PIAno dell`oFFERTA FoRMATIvA