Cari genitori, l’articolo 34 della Costituzione Italiana dichiara che la scuola è gratuita. E’ noto a tutti che ogni anno le risorse economiche destinate al funzionamento del Sistema Scuola vengono ridotte. Da quando è entrata in vigore l’autonomia scolastica, gli stanziamenti complessivi previsti dalla legge 440/97 sono passati dai 269.200.000,00 € del 2001 agli € 87.872.477,00 dell’E.F. 2011 con un taglio del 70%. Ciò è dovuto alla capacità di tutta la nostra classe politica di comprendere veramente il valore che possono avere per tutta la società cittadini preparati e consapevoli. Per questo tendono a fare in modo che ciò non si verifichi, tagliando i fondi per la scuola. Ormai si va verso l’azzeramento delle risorse, con buona pace della qualità dell’offerta formativa da parte delle scuole pubbliche statali. Per questo le scuole sono costrette a contare sempre più sul contributo volontario dei genitori degli alunni per assicurare un servizio accettabile. Il contributo scolastico può essere richiesto solo ed esclusivamente quale partecipazione volontaria con cui le famiglie, con spirito collaborativo e nella massima trasparenza, partecipano per al miglioramento e all’ampliamento dell’offerta formativa degli alunni, per raggiungere livelli qualitativi più elevati. In ragione dei principi di obbligatorietà e di gratuità, sanciti dalla Costituzione, non è consentito richiedere alle famiglie contributi obbligatori di qualsiasi genere o natura per l'espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all'assolvimento dell'obbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro), fatti salvi i rimborsi delle spese sostenute per conto delle famiglie medesime (quali ad es: assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni, libretto delle assenze, gite scolastiche, etc.). La componente genitori del Consiglio d’Istituto, quasi all’unanimità, consapevole delle difficoltà che tutte le famiglie stanno attraversando, non senza cruccio e dopo sofferta discussione ha deciso di appoggiare la richiesta della scuola. Sappiamo bene che le famiglie già oggi sopperiscono fin dalla scuola dell’infanzia a carenze croniche della scuola pubblica, attraverso l’acquisto di carta igienica e sapone o finanziando i fondi cassa gestiti dai rappresentanti di classe. Il contributo scolastico è detraibile/deducibile se finalizzato: all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica, all’ampliamento dell’offerta formativa ed il versamento è effettuato tramite banca o ufficio postale o nelle altre modalità indicate dalla legge. I genitori eletti nel Consiglio di Istituto hanno chiesto che la richiesta sia accompagnata da una dettagliata descrizione degli obiettivi che si intende raggiungere grazie alle somme raccolte. In questa fase difficile la scuola stia chiedendo un sacrificio alle famiglie e siamo convinti che grazie alla generosità di chi vorrà e potrà riusciremo a far offrire ai nostri figli un servizio migliore. Resta in ogni caso l’obbligo per tutti noi di denunciare in ogni occasione possibile lo svilimento del ruolo della scuola pubblica e di manifestare a chi ci rappresenta l’urgenza di un cambio di rotta, perché il Paese ha bisogno, oggi più che mai, di cittadini consapevoli e preparati a affrontare le sfide del futuro. La componente genitori del Consiglio d’Istituto