Seminario Rivista Trimestrale anno LI • n° 3 2011 TREVISO La vita come vocazione Spedizione in abbonamento postale - art 2 Comma 20/c - Legge 662/96 Filiale di Treviso Direttore responsabile Mons. Antonio Marangon - Reg. del Tribunale di Treviso n. 168 del 19/03/1960 All’interno: gio Il Pellegrinag ta in Terra San La ripresa della vita comunitaria di quest’anno è stata caratterizzata dal felice complessivo aumento delle presenze nelle varie comunità, segno della fedeltà del Signore e della generosità di chi accoglie con gioia la sua chiamata. I nuovi arrivati verranno presentati uno per uno nelle pagine di questo numero, insieme alle belle e significative esperienze del tempo estivo. Per quanto riguarda il Seminario Maggiore il nuovo anno si è aperto con l’intensa esperienza del pellegrinaggio in Terra Santa. Si tratta di un’occasione straordinaria (capita ogni sei anni!) per visitare e conoscere più da vicino i luoghi santi e lì pregare come ha fatto Gesù. Come ci ricorda il nostro Vescovo nella sua Lettera pastorale, Gesù è la pietra scartata divenuta testata d’angolo, il capolavoro che suscita stupore, sorpresa e meraviglia di fronte a Dio e alla sua opera. Con questo stupore nel cuore iniziamo questo nuovo anno, certi che il Signore ci custodirà nel suo amore. Sommario pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 3 4 6 9 10 11 12 13 17 18 22 24 25 27 La vita come vocazione Pellegrinaggio Mariano Dalla Terra Santa I nuovi arivati in CR I nuovi arrivati in CG I nuovi arrivati in CT I nuovi arrivati in CV Al Congresso Eucaristico Il campo Siloe Giornata del Seminario Veglia di preghiera Nuova classe Siloe Scheda per catechiste Appuntamenti vocazionali P.S. Ricordiamo a tutti i nostri lettori che da qualche settimana abbiamo aperto il nostro sito internet, dove potete trovare tante informazioni: www.diocesitv.it/seminario. Buona lettura e buona...navigazione! Redazione Seminario Mons. Paolo Carnio Don Stefano Didoné Don Flavio Gallina Don Davide Menegon Rivista degli amici del Seminario di Treviso Quota di abbonamento € 10 c.c.p. n°. 12531315 Treviso Hanno collaborato La Placa Francesco Redigolo Enrico Rossignolo Enrico Saviane Francesco Sbrissa Emanuele Slompo Paolo Collodel Simone D’Agostino Pietro Fontan Simone Gallo Marco 2 Tassetto Mattia Tempesta Stefano Todesco Dario Trentin Daniele Zampieri diac. Lucio Zannoni don Lorenzo La vita umana è un dono di Dio e viene alla luce come risposta alla sua chiamata d’amore. Il contesto sociale e culturale nel quale viviamo sta progressivamente e sistematicamente rimuovendo questa fondamentale consapevolezza di fede: “Nel nostro tempo, affermano i vescovi italiani nel recente documento Educare alla vita buona del vangelo - è facile all’uomo ritenersi l’unico artefice del proprio destino e pertanto concepirsi «senza vocazione»” (n. 23). Le ragioni di questa rimozione sono complesse e difficilmente sintetizzabili. Dobbiamo tuttavia riconoscere che, di fatto ed in qualche misura, noi cristiani abbiamo subito l’influenza negativa di questa mentalità e fatichiamo a tenere viva la dimensione vocazionale della nostra esistenza. In altre parole, non avvertiamo l’urgenza di educare ad amare, cioè a donare quotidianamente la vita nell’amore come risposta alla chiamata di Dio. Anche a livello pastorale, nei percorsi catechistici e formativi che offriamo ai battezzati più giovani delle nostre parrocchie, rischiamo di dimenticare questa prospettiva fondamentale, impoverendo l’annuncio della verità che è in Gesù Cristo e offrendo solo una parte della luce sfolgorante proveniente dal suo volto. Per questo diventa sempre più urgente non solo rinnovare la passione educativa nei vari ambienti formativi delle nostre comunità cristiane, come ci invitano a fare i vescovi italiani, ma anche “recuperare nella pratica pastorale ordinaria la dimensione vocazionale della vita cristiana”, come ci esorta il nostro vescovo Gianfranco Agostino nella lettera inviata ai sacerdoti della diocesi il 15 maggio scorso («Ne costituì Dodici»). Infatti, scrive il Vescovo, “tutta l’azione pastorale dovrebbe tener presente che per ogni battezzato vi è una chiamata di Dio Padre ad amare in e mediante una vocazione particolare” (n. 4). In quest’opera di recupero della dimensione vocazionale nella pastorale, il primo ad essere chiamato in causa è il presbitero. A lui infatti, ricorda il Vescovo, è stato donato un carisma particolare con l’ordinazione. Carisma che lo abilita e responsabilizza “non Seminario Educare alla vita come vocazione 3 Seminario solo a promuovere l’animazione vocazionale da parte dei laici, ma a prendersi direttamente cura delle vocazioni di speciale consacrazione, già a partire dall’età della fanciullezza” (n. 1). Tale cura è sostenuta dalla fede che riconosce l’azione dello Spirito Santo nel cuore del battezzato a qualsiasi età e, quindi, anche nel bambino. Il Seminario è lieto ed è grato al Vescovo per questa lettera che invita a recuperare la dimensione vocazionale nella pastorale ordinaria e a prendersi cura dei segni vocazionali presenti anche nei fanciulli. Il sussidio per l’animazione vocazionale Riconoscere ed accogliere il dono della vocazione presbiterale, realizzato dagli educatori del Seminario, si colloca in continuità con questo obiettivo ed intende offrire un contributo concreto per educare a scoprire e a riconoscere la vita come vocazione. Si tratta di uno strumento pratico per favorire l’annuncio, la proposta e l’accompagnamento dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani adulti che avvertono nel loro cuore i germogli di vocazione. Questo impegno da parte del Seminario non nasce da esigenze contingenti, cioè la speranza che aumenti il numero dei seminaristi – certo, anche per questo! – ma da una convinzione profonda: che possa essere offerto un servizio pastorale sempre più completo per il bene della persona. Ogni battezzato, infatti, gusta pienamente la bellezza della vita ricevuta in dono solo quando scopre e realizza la vocazione particolare attraverso la quale è stato chiamato ad amare Dio e i fratelli. Mons. Paolo Carnio Fate quello che vi dirà PELLEGRINAGGIO DI INIZIO ANNO A COMUNITÀ RIUNITE All’inizio del nuovo anno comunitario è sempre significativo riunirci assieme come una grande famiglia per affidare il nostro cammino alla protezione di Maria. Insieme a questo, è anche l’occasione per conoscersi meglio e soprattutto per dare il benvenuto ai nuovi arrivati che quest’anno sono particolarmente numerosi. Così il 13 ottobre scorso le comunità del Seminario si sono riunite per andare in pellegrinaggio al Santuario di Monte Berico (Vicenza). Nell’omelia il nostro rettore don Paolo ci ha aiutato a riconoscere con gratitudine di appartenere alla Chiesa che ci ha fatto nascere e crescere nella fede in ambienti privilegiati come il Seminario. Maria è la guida e il modello per seguire Gesù. Nel dire ai servi: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2,1-11), ella indirizza noi tutti ad obbedire con fiducia a Gesù, perché possa trasformare i nostri cuori feriti dal peccato e ricolmandoli del suo amore donarci di vivere in piena comunione tra di noi. La cura del Padre ci responsabilizza nei confronti dei fratelli vicini e lontani assetati di un amore genuino e vero, per questo ci sentiamo chiamati a rispondere con generosità e gratitudine alla chiamata che il Signore ci rivolge. Alla fine della S. Messa abbiamo pronunciato assieme l’atto di affidamento a Maria delle Comunità del Seminario, perché la Madre di Misericordia venerata nel Santuario di Monte Berico possa accompagnarci nel nostro cammino di discepoli di Gesù. Arrivata l’ora di pranzo siamo stati ospitati in modo caloroso e fraterno dai fratelli del Seminario di Vicenza, con i quali abbiamo condiviso il pranzo e dei bei momenti tra giochi, scherzi e conoscenze reciproche fino al primo pomeriggio. Dopo aver ringraziato e salutato gli amici del Seminario di Vicenza, ci siamo spostati a Brendola luogo natale di Santa Maria Bertilla Boscardin. Dalla casa della santa, che lavorò come infermiera nell’ospedale di Treviso, recitando il Santo Rosario abbiamo camminato lungo un percorso chiamato “la via dei carri”. Arrivati alla chiesa di S. Michele, dove è stata battezzata la santa di origine contadina, abbiamo pregato i vespri ringraziando il Signore per il pellegrinaggio vissuto assieme e chiedendo l’intercessione di Santa Maria Bertilla perché ci aiuti a seguire Gesù nella via dell’umiltà e della fiducia alla volontà del Padre. Emanuele Sbrissa 4 IL PELLEGRINAGGIO DELLA COMUNITA’ TEOLOGICA IN TERRA SANTA Dall’11 al 22 settembre la Comunità Teologica ha vissuto l’esperienza straordinaria del pellegrinaggio in Terra Santa, guidata da due giovani biblisti del nostro Seminario: d. Luca Pizzato e d. Michele Marcato. L’esperienza è stata impreziosita dalla presenza tra noi del Vescovo per alcuni giorni. «In Terra Santa per vedere occorre ascoltare»: questo saggio invito del rettore, mons. Paolo Carnio, ci ha introdotto nell’atteggiamento spirituale migliore per vivere l’esperienza del pellegrinaggio, che è stato molto intenso. Dall’aridità del deserto di Zin al Mar Morto, dalla costa mediterranea e la catena montuo- sa del Carmelo alla verde Galilea, passando poi ancora per il deserto di Giuda per arrivare infine a Gerusalemme, accompagnati dalle pagine bibliche più significative, l’esperienza del pellegrinaggio ci ha introdotti al cuore della nostra fede nella concretezza del suo radicamento storico. Le voci dei preti in pellegrinaggio con noi Il pellegrinaggio in Terra Santa è stato caratterizzato anche dalla presenza di alcuni sacerdoti che hanno condiviso con noi seminaristi l’esperienza. Li abbiamo contattati per ascoltare le loro risonanze ed è na- ta una fraterna condivisione. di i i Per d. Matteo Gatto, parroco di Ronzinella e direttore dell’Istituto diocesano di Musica sacra, il pellegrinaggio è stato «un’esperienza ricca e profonda; un dono di serenità, di fede e di gioia che mi ha sorpreso e che mi ha fatto molto bene. Quei luoghi, così importanti per la nostra fede, ora li considero più appartenenti alla mia esperienza spirituale. Uno dei doni più preziosi mi sembra sia quello che è maturato dentro la rinnovata consapevolezza dell’elezione di Dio riconosciuta nell’esperienza della vocazione battesimale e sacerdotale. Soprattutto sento il desiderio di mante- Comunità Teologica “In te le mie sorgenti!” 5 Comunità Teologi6 ne un leganere me spirituale m con la Chiesa co viva di quella vi terra. Credo che i terra cristiani di Terra Santa i ti i d siano chiamati ad una testimonianza di fede davvero impegnativa e che il loro compito sia preziosissimo, anzi determinante per la pacificazione di quei luoghi. Il pellegrinaggio è stato anche una bella occasione per entrare un po’ di più nella vita del Seminario e soprattutto nel clima che si respira nella Comunità teologica di oggi. Da ciò che ho visto in tredici giorni passati insieme e da ciò che ho ascoltato e raccolto nei tanti bei dialoghi intrattenuti con seminaristi ed educatori, emerge una Comunità del Seminario che custodisce, nel suo tesoro, insieme “cose nuove e cose antiche”; ovvero mi sembra che la risposta alla chiamata del Signore da una parte vive le stesse dinamiche di sempre e passa attraverso esperienze spirituali uguali per tutti, dall’altra incontra condizioni inedite, difficoltà nuove, possibilità e risorse diverse. Stare insieme con i seminaristi, conoscendoli un po’ di più e parlando con loro, è stato per me un grande dono del Signore, e mi ha fatto molto bene».Anche per d. Mauro Montagner, prete novello, vicario parrocchiale a Camposampiero, l’esperienza ha lasciato una traccia profonda nel cuore: «Sono stato felice di iniziare con questa esperienza il mio ministero. L’appello che ho sentito lo potrei riassumere con il monito ad ascoltare la parola di Gesù, a mettere come prioritario su ogni impegno l’ascolto autentico di quale sia la sua volontà. Il pellegrinaggio mi ha inoltre dato modo di ravvivare il rapporto con Maria ed affidare anche a lei il ministero e coloro che mi saranno affidati». Sincera gratitudine ha espresso anche d. Paolo Dotto, segretario del Vescovo: «poter condividere questi giorni con alcuni fratelli speciali, che sono i seminaristi di teologia. In modo particolare per ciascuno di loro si applicava il confronto con i Dodici, in cammino con Gesù, scelti per stare con lui e per essere mandati a predicare. Vedere Gesù all’opera e meditare sulla sua grandezza e umiltà è proprio del cammino di ciascuno di loro. Stare con loro mi ha riempito di gioia, un grazie per la simpatia che hanno saputo donare. e anche per i sacerdoti presenti, educatori e non: si è trattato per la maggior parte di fratelli con cui avevo condiviso anni di Seminario. è stato per me il tempo di rivivere l’amicizia. Sono grato a ciascuno di loro». Il gruppo era arricchito anche dalla presenza di d. Stefano Bressan, missionario fidei donum in Ciad (Africa), che scrive: «Tornare in Terra Santa dopo vent’anni è stato per me un dono grande. Voglio ringraziare la Comunità Teologica per l’invito ricevuto. Non è stato da poco essere insieme ai giovani della teologia e ad un numeroso gruppo di preti. Mi ha fatto bene cogliere l’attenzione, l’interesse, il coinvolgimento degli altri di fronte all’evento “fede” nei diversi episodi e racconti. Mi ha aiutato a fare altrettanto. Abbondanti sono stati anche i dialoghi e la conoscenza reciproca che si è realizzata, come anche la possibilità di ascoltare e cogliere qualcosa della nostra realtà ecclesiale diocesana». Gli fa eco d. Daniele Fregonese, vicecancelliere vescovile: «mi è stato di aiuto il clima che si respirava tra i giovani seminaristi, un clima di preghiera, di ricerca dell’Amato. Possono sembrare parole forti, ma che ben si sposano con il desiderio che spesso veniva espresso da qualcuno di avere più tempo per rimanere in preghiera e silenzio in certi luoghi, o gli sguardi e i volti che si incrociavano nella grotta di Betlemme, nella chiesa di Nazareth o al Santo sepolcro: non erano certo volti o sguardi da turisti! Tutto questo ha spinto anche me a lasciarmi coinvolgere, a ripensare a quel rapporto di amore con il Signore che mi ha chiamato e continua a chiamarmi; che mi chiede continuamente di seguirlo lasciandomi convertire sempre di più. A lasciargli sempre più posto nella mia vita, non è una cosa che si fa una volta per sempre, ma chiede di essere rinnovata giorno dopo giorno». A cura di d. Stefano Didonè Pietre vive Il pellegrinaggio in Terra Santa vissuto come Comunità Teologica è stata un’esperienza molto intensa e ricca di incontri significativi. Non si è trattato solo di un pellegrinare per luoghi sacri, un fermarsi un poco in una chiesa, in una località citata nella Scrittura, e ripartire da lì verso un’altra meta. Il nostro pellegrinaggio è stato orientato alla ricerca del volto di Dio nell’ascolto della sua Parola. Una ricchezza spirituale impreziosita dalle persone incontrate via via lungo il viaggio: le testimonianze dei cristiani di quella terra, rappresentanti di quei circa 60.000, che sono l'1,4% della popolazione. Racconti significativi di vescovi, sacerdoti e suore che ci hanno permesso di accostare la complessa realtà in cui vivono. Al monte Carmelo abbiamo accolto la testimonianza di sr. Edith e sr Ester, due religiose carmelitane, la prima ebrea, la seconda palestinese, che portano nelle loro storie le ferite e le ricchezze dei loro popoli di appartenenza. Esperienza, il loro ascolto, bella quanto dolorosa. Bellezza che nasce dal sentire in queste "pietre vive", gli eredi e successori della prima Chiesa, una comunità viva e radicata. Dolore, al contrario, dato dalla mancanza di libertà, dagli episodi di soprusi ed oltraggi: una condizione che spinge molti, soprattutto giovani, a partire, a fuggire, emigrare da una terra che sembra con malcelata sopportazione, tollerare chi si professa cristiano. Dal loro ascolto sono emerse le gioie e le miserie della Chiesa di Terra Santa: ma la speranza non manca. Nel nostro cammino siamo giunti a Taybeh, l'antica Efraim, l'unico villaggio palestinese interamente rimasto cristiano. Tre campa- nili e nessun minareto. Una comunità ecumenica tra cristiani ortodossi e cattolici. L'incontro con padre (abuna) Raed, parroco della comunità cattolica di San Giorgio ci ha rincuorato. Un sacerdote con la sua comunità, impegnato a mantenere viva la presenza cristiana a Taybeh con iniziative di lavoro ed incentivando gli abitantia restare, resistendo alla tentazione di emigrare: un'educazione profonda all'esistenza pacifica. Il loro incontro ci ha parlato di una fedeltà al Signore ed una coerenza nella prova che interroga e provoca, specialmente noi cristiani occidentali che viviamo in un contesto di libertà religiosa. I due vescovi ausiliari del patriarcato latino di Gerusalemme, mons. G. Marcuzzo, vicario patriarcale per Israele, e mons. W. Shomali, vicario patriarcale per la Palestina, ci hanno aiutato a capire il ruolo ed il compito della Chiesa in Terra Santa. Da tutti loro, membra vive della Chiesa di Terra Santa, un appello agli altri cristiani: Pregate per noi,“Domandate pace per Gerusalemme, sia pace a coloro che ti amano!”(Sal.120). Un sostegno nella preghiera che è anche un invito ad andare lì, alle radici della nostra fede, per vedere con i nostri occhi i luoghi dove Gesù Cristo ha camminato ed annunciato la Buona Notizia. Pregare in e per quei luoghi: i cristiani chiedono di non essere abbandonati. La loro terra è anche la nostra, è ‘madre’ della nostra fede. Lo ricorda anche il salmo 86: “Il Signore scriverà sul libro dei popoli «Là costui è nato»”. Marco Gallo Comunità Teologica TESTIMONI DI GESÙ IN TERRA SANTA 7 Comunità Teologica 8 Povertà, semplicità, piccolezza RISONANZE SPIRITUALI Quando ripenso al pellegrinaggio in Terra Santa, fatico ancora a rendermi conto di quale dono ho potuto ricevere. Mi accorgo che visitare i luoghi santi, in questo preciso momento del mio cammino in Seminario, è stato molto significativo. Dopo un mese dal pellegrinaggio mi trovo ancora a raccogliere giorno per giorno qualche nuovo frutto di quest’esperienza, in modo particolare ogni volta che mi capita di accostare un passo della Sacra Scrittura riferito a quei luoghi. Leggere un brano del vangelo, soffermarmi su un episodio della vita di Gesù, è ora tutta un’altra cosa; se chiudo gli occhi mi sembra di ritornare in quei luoghi e la Parola di Dio acquista ancor più significato, ancor più sapore e nel cuore si rinfranca la certezza che il Verbo di Dio si è fatto uomo e ha vissuto qui sulla nostra Terra e che quella terra, che noi chiamiamo Santa, non è una fantasia ma una realtà concreta e viva, capace di parlare ancor oggi. Certo il mio pellegrinaggio non è stato caratterizzato da rivelazioni straordinarie, eppure mi rendo conto che il Signore non ha mai mancato di visitarmi, di parlarmi, secondo uno stile che direi “tipico” della Terra Santa, cioè quello della povertà, della semplicità, della piccolezza, in cui l’umiltà della Parola del Signore è stata la cosa più grande. Emblema di questa umiltà è stata Nazaret, luogo in cui la giovane vergine Maria ha ricevuto l’annuncio dell’angelo, luogo in cui Dio si è abbassato alla condizione umana ed infine luogo in cui Gesù ha vissuto la sua semplice e modesta vita quotidiana di nazareno. Mi ha colpito, anche, il riconoscere la fedeltà di Dio lungo tutta la Storia della salvezza, a partire dalle vicende del Popolo di Israele, che abbiamo ripercorso durante i primi giorni nel deserto del Neghev, per arrivare fino al dono totale di Gesù sulla croce. Se dovessi indicare il centro e il cuore di tutto il mio pellegrinaggio, farei riferimento a Gerusalemme, la città Santa, luo- go in cui Gesù ha vissuto ‘sino alla fine’ nell’obbedienza filiale al Padre. In questa città mi aspettavo di trovare almeno alcuni segni tangibili che avrebbero potuto aiutare la mia fede, ed invece mi sono trovato a fare i conti con una città caotica e piena di turisti. Qui il Signore mi ha fatto anche intuire dei lati fragili della mia fede davanti al mistero della Sua morte e resurrezione ma, allo stesso tempo, l’ha arricchita nei luoghi concreti della vita di Gesù (Calvario, Santo Sepolcro) presso i quali ho compreso che la mia relazione con Cristo non è soltanto un bell’ideale, ma una relazione vera con una Persona viva da amare e seguire. Infine, è stato molto importante condividere questo pellegrinaggio con i miei compagni di Seminario, con i quali abitualmente vivo assieme. Credo che tutto ciò abbia rinnovato non solo in me, ma anche in tutti noi, la disponibilità a seguire il Signore con rinnovato impegno. Stefano Tempesta In Comunità Ragazzi quest’anno sono entrati nove nuovi ragazzi, pronti a scoprire il progetto che Gesù ha su di loro: ora vediamo un po’ di conoscerli meglio. Carlo Alberton è il più furbo del gruppo e questo non mette limite alla sua simpatia, viene da San Zenone degli Ezzelini ed è un asso a biliardo! C’è anche Tomas Bragagnolo sempre contento, che ama i capelli corti. È riuscito a conquistarsi l’affetto e l’amicizia dei suoi compagni in brevissimo tempo e proviene dallo stesso paese del suo amico Carlo. Tante parate in porta per l’asso del pallone, il nostro amico Massimiliano Nasato, venuto dal lontano paese di … Paese! Porta gli occhiali ed è un giocherellone. Proseguiamo poi con Emanuele Simionato: un ragazzo sensibile, fiducioso e molto tranquillo, arriva da Casale sul Sile. È un amico fidato, sempre disponibile ad aiutare chi ha bisogno. Giacomo Falasco è un simpaticone arrivato da Massanzago, a lui piace pregare, giocare ed avere amici da difendere con una mossa di wrestling “arcayò”! Con Luca Casarin è impossibile annoiarsi, da Scorzè è arrivato un amante della natura che trova sempre un argomento interessante di cui parlare e discutere con gli altri! Ci sono anche Isacco Volpe da Caerano e Isacco Montalto da Mirano: anche se molto diversi esteriormente, hanno la risata uguale e sono simpatici a tutti! Il primo è curioso ed abile con la stecca da biliardo mentre il secondo, sempre disponibile e sorridente, è la “colla” che unisce tutto il gruppo. Infine fa la sua apparizione Simone Collodel da Ormelle, spiritoso ed appassionato lettore, è la “penna” del gruppo e gli piace scrivere un po’ di tutto, soprattutto libri fantasy. Come potete vedere, il Signore ha scelto proprio una bella squadra per compiere le sue opere: ognuno con i propri talenti, la propria storia, le proprie fragilità da mettere al servizio della Comunità. Simone Collodel Comunità Ragazzi Nove ragazzi, nove talenti 9 Comunità Giovanile 10 Nuovi ingressi in Comunità Giovanile Anche quest’anno, ringraziando il Signore, la nostra Comunità Giovanile si è arricchita con l’ingresso di ben nove nuovi fratelli, i quali, giorno per giorno, stanno inserendosi sempre meglio nel nuovo ambiente. Di questi nuovi fratelli, sette sono vecchie conoscenze della Comunità Ragazzi; alcuni si sono iscritti al liceo classico presso il Collegio Pio X, ovvero Alessandro Vianello, un vispo piccoletto da Marcon, il ricciuto Emanuele Meloni (fratello di Simone, già membro della nostra comunità), proveniente da Musile di Piave, e il biondo Niccolò Fiorin, anche lui da Musile. Allo scientifico del Pio X troviamo invece Isacco Mardegan, milanista e Paesano (in tutti i sensi!), Emanuele Marazzato, di Trebaseleghe, che ha già dimostrato una notevole bravura calcistica (e non solo…!), e Riccardo Checchin (fratello di Francesco, già membro della nostra comunità), che viene da Rustega. Frequenta invece il liceo scientifico all’Istituto Canossiano Madonna del Grappa Stefano Baldissera, una nuova importante presenza in Comunità, - che supera in statura non solo i coetanei, ma anche gli educatori! - proveniente da Trevignano. Venendo ai fratelli entrati da fuori, abbiamo Stefano Dal Poz, fratello di Valerio (anch’esso già membro della nostra comunità), dal quale ha ereditato la passione per il ruolo del portiere, proveniente da Camposampiero, che frequenta l’Istituto Tecnico Max Planck a Lancenigo. Ultimo, ma non meno importante, c’è Matteo Bettiol, entrato quest’anno in quarta superiore, che viene da Casale sul Sile e frequenta il liceo scientifico Giuseppe Berto a Mogliano. La nostra comunità inizia così il nuovo anno con ben 42 membri: un numero abbastanza cospicuo, che ci riempie di gioia, perché è il segno che il Signore si sta facendo sentire ancora nel cuore di tanti giovani della nostra diocesi. Ma allo stesso tempo ci accorgiamo che essere così numerosi è una grande responsabilità: quando si è in tanti è più alto il rischio che ci siano mancanze e smarginature e questo potrebbe non essere un buon esempio per i fratelli più piccoli. Perciò continuiamo ad affidarci al Signore, e rinnoviamo il proposito di dare il meglio di noi, fin dall’inizio della vita comunitaria. Enrico Redigolo Una varietà di doni L’aumento dei numeri in seminario si coglie con molta gioia anche in Comunità Teologica, che quest’anno si vede arricchita di sei nuovi fratelli che hanno deciso di continuare il loro cammino di sequela a Gesù, provenendo da altre comunità del Seminario. Dalla Comunità Giovanile, freschi di maturità e con molta allegria sono arrivati: Giuseppe Andreatta dalla parrocchia di S. Zenone degli Ezzelini, approdato in seminario in prima media, ha frequentato il Liceo della Comunicazione opzione Sociale e fin da subito ha conquistato la comunità con la sua vivacità e allegria. Tommaso Bertolin dalla parrocchia di S. Ambrogio di Trebaseleghe, diplomato al liceo Classico presso il Collegio Vescovile Pio X, ha subito messo a disposizione della comunità le sue doti da organista animando le celebrazioni con cura e attenzione. Ma i nuovi ingressi non si concludono qua, dopo due anni di Comunità Vocazionale sono approdati in teologia, inserendosi nel secondo anno, con altri tre fratelli, che sono: Marco Gallo dalla parrocchia di Piombino Dese, entrato in seminario dopo aver conseguito la maturità classica, ha da subito messo in atto la sua precisione e capacità organizzativa in vari servizi comunitari. Oscar Pastro dalla parrocchia di Ponzano Veneto, esperto capo Scout ed energico calciatore, che presta già servizio in un’altra parrocchia, a Castello di Godego. Jacopo Pisano della parrocchia di Marcon, abile chitarrista e geeneroso nei servizi izi che gli sono affidati, dopo aver frequentato il secondo anno di economia aziendale, ha deciso di seguire Gesù entrando in seminario. Infine Emanule Sbrissa dalla parrocchia di Casoni di Mussolente è un affidabile consigliere sull’alimentazione, vista la sua laurea in Sicurezza Igienico Sanitaria degli alimenti. Questi nuovi fratelli sono per noi una ricchezza che ci sprona ancora di più a seguire la strada che Gesù ha pensato per noi. Ci sentiamo invitati a pregare per loro affinché si lascino ogni giorno plasmare dallo Spirito di Gesù, rispondendo con un “Sì” quotidiano alla chiamata che il Signore ha pensato per ciascuno. Francesco Saviane Comunità Teologica I NUOVI ARRIVATI IN COMUNITÀ TEOLOGICA 11 Comunità Vocazionale 12 La gioia per sette nuovi fratelli È bello b ll vedere come il Signore operi meraviglie ed abbia voluto, attraverso le Sue imperscrutabili vie, chiamare sette giovani in Comunità Vocazionale. Per noi tre fratelli della Prima Teologia è stata veramente una sorpresa scoprire, verso la fine delle esperienze estive, che i nuovi compagni di vita comunitaria sarebbero stati in numero superiore rispetto alle nostre aspettative. Infatti poco prima e durante il pellegrinaggio a piedi di inizio anno, con meta il Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona, lo Spirito ha toccato i cuori di quattro giovani che si sono aggiunti ai tre che avevano già detto il loro “Eccomi” al Campo Vocazionale estivo di luglio. Perciò quest’anno la Comunità Vocazionale è composta da dieci giovani, noi tre “vecchi” di Prima Teologia, più i sette giovani del Propedeutico. Sono: Alessandro Gheno dalla parrocchia di San Liberale in Treviso, 29 anni, avvocato. Cristiano Vanin dalla parrocchia di Conscio di Casale sul Sile, 28 anni, laureato in Statistica, ha lavorato in Regione. Luca Biasini dalla parrocchia di Zenson di Piave, 19 anni diplomato geometra. Mattia Tassetto dalla parrocchia di Paese, 32 anni, laureato in Scienze Ambientali, ha lavorato nel settore della gestione dei rifiuti. Mauro Antonello dalla parrocchia di Castello di Godego, 20 anni, ha studiato all’università Ingegneria Aerospaziale. Nicola Stocco dalla parrocchia di Castello di Godego, 27 anni, ingegnere meccanico, ha lavorato presso uno studio tecnico. Pietro D’Agostino dalla parrocchia di San Martino di Lupari, 21 anni, laureato in Lettere Antiche. Dopo i primi giorni di vita comunitaria in Seminario, stiamo vivendo una bella unione, proiettati nei vari impegni, nella vita di preghiera, nello studio e nei momenti di gratuità. I nuovi arrivati provengono da realtà molto eterogenee sia per quanto riguarda il percorso di studi intrapreso e di lavori svolti, sia per personalità ed interes- si. Con queste differenze è bello cogliere nella vita di ogni giorno i caratteri che ci accomunano e che ci avvicinano, come la gioia e la volontà di conoscere il Signore sempre più in profondità nei momenti di preghiera insieme. Tutto ciò dà modo di vederci come fratelli uniti nella diversità e ci testimonia come la Comunità sia luogo di confronto e di arricchimento reciproco. Insieme agli educatori don Pierluigi e don Giancarlo, vogliamo ringraziare il Signore e affidare a Lui e alla Madonna il nuovo anno comunitario, confidando anche nel sostegno spirituale di tutti coloro che hanno a cuore e pregano per il Seminario. Francesco, Giampaolo, Giulio IN PELLEGRINAGGIO DA GUBBIO AD ANCONA Ore 8.00 di domenica 4 settembre, Seminario di Treviso: noi dieci giovani e i due sacerdoti educatori della Comunità Vocazionale, don Pierluigi e don Giancarlo, ci ritroviamo in Seminario per celebrare l’Eucaristia prima di partire per un pellegrinaggio a piedi che da Gubbio ci porterà fino ad Ancona, alla XXV edizione del Congresso Eucaristico. Concretamente la prima tappa inizia nei pressi di Gubbio da dove, consumato il pranzo, parte il cammino che ci porterà a Sassoferrato, dove possiamo contare sull’ospitalità di alcuni frati. Ogni giorno inizia con la preghiera comunitaria e una riflessione sul Vangelo del giorno, segue la colazione e poi il cammino. Dopo il pranzo consumato all’aperto si cammina ancora, fino all’arrivo nel luogo in cui si dormirà; celebrata quindi la messa, si cena in compagnia e poi segue il meritato sonno. Così, la mattina seguente, dopo la preghiera delle Lodi, riprendiamo la marcia verso Macine, dove veniamo accolti dal parroco don Gianfranco, che ci mette a disposizione la palestra per “accamparci”. Ci invita poi a vivere coi giovani della sua parrocchia un momento di adorazione notturna, dopo averci offerto la cena e un momento di condivisione sulle nostre reciproche esperienze. La terza tappa ci vede approdare nell’artistica e suggestiva parrocchiale di Chiaravalle, e anche qui troviamo l’ospitalità di don Giuseppe. Cele- brata la messa, segue una cena autogestita e… un sonno ristoratore dopo la tappa più lunga, di 30 interminabili km! L’ultima fatica ci porta finalmente ad Ancona, dove siamo ospitati dal Pontifico Seminario regionale “Pio XI”. E’ questa un’occasione per cenare fraternamente coi seminaristi marchigiani, nonché per condividere il nostro comune cammino vocazionale e le preziose particolarità delle nostre diocesi d’origine. L’ultimo giorno siamo al Congresso, nel padiglione dedicato a sacerdoti e seminaristi, per assistere agli interventi dei vescovi sull’importanza dell’Eucaristia come fonte di amore. Dopo il pranzo in Seminario segue la messa e il rientro a Treviso. Abbiamo potuto constatare così come il pellegrinaggio sia stato non solo un viaggio, segnato anche dalla fatica (ben l’hanno scoperto le nostre gambe!), ma l’occasione di approfondire le relazioni, in una dinamica diversa dal solito, che spinge alla fraternità, alla meditazione e alla condivisione, con il cuore aperto al Signore e ai fratelli. Abbiamo potuto inoltre assaporare il senso di ospitalità e gratuità con le quali siamo stati accolti, sperimentando l’affidamento alla Provvidenza, anche nel semplice gesto di chi, per simpatia, ci ha offerto dell’acqua lungo il cammino. Mattia Tassetto e Pietro D’Agostino Comunità Vocazionale “Signore da chi andremo?” 13 Comunità Ragazzi Un campo da re 14 La comunità ragazzi 20112012 è incominciata con l’abituale campo scuola di Lorenzago di Cadore nel quale nove ragazzi di prima media si sono aggiunti ai fratelli più grandi. La settimana vissuta assieme è stata una settimana di gioia vera e di amore fraterno verso Gesù e i compagni, anche se non dobbiamo mai dimenticare i teologi e i sacerdoti che accompagnano la comunità ogni giorno. Ma adesso parliamo di come si è svolta la settimana su a Lorenzago. Il giorno 25 giugno 2011 la comunità ragazzi di Treviso, a bordo dei furgoni, ha intrapreso l’ennesimo viaggio verso il castello Mirabello. I ragazzi si sono sistemati nei comodissimi chalet e guidati da Don Lorenzo, il padre spirituale, sono arrivati nel luogo che funge da chiesa. La sera del primo giorno i ragazzi nuovi si sono presentati sotto il cartellone che rappresentava il simbolo del campo scuola: i cavalieri della tavola rotonda. Il giorno dopo, la domenica, si sono aperti i gio- chi abbiamo scoperto i gruppi e i nomi dei cavalieri della Tavola Rotonda. Nel pomeriggio abbiamo celebrato la Santa Messa presieduta dal Rettore Don Paolo: lì c’è stata la presentazione ufficiale dei ragazzi di prima media. Il lunedì è stata una giornata emozionante per i ragazzi nuovi ma anche per i più vecchi: infatti la Comunità Ragazzi come ogni anno è andata a fare la gita sul torrente Cridola: qui abbiamo mangiato in fretta e poi sguazzato sul torrente per costruire una diga a squadre. Martedì è stata forse la giornata più bella, infatti il Seminario ha ricevuto puntualmente la visita del nostro amato Vescovo Mons. Gianfranco Agostino Gardin il quale ha celebrato la Santa Messa con noi, ha conosciuto i nuovi membri della comunità e si è fermato a cena offrendoci pure il gelato! Il giorno seguente la comunità si è svegliata in anticipo e con i furgoni ha raggiunto il lago di Misurina: qui è partita la camminata guidata da Don Davide. Siamo saliti per un ripido pendio per più di due ore e arrivati ad un altezza di quasi duemila metri. Giovedì mattina la comunità ragazzi ha vissuto con gioia interiore il ritiro spirituale e al pomeriggio il grande gioco conclusivo vinto da tutte le squadre per la fratellanza reciproca. Ma non era ancora tutto finito: infatti venerdì abbiamo partecipato alla caccia al tesoro e trovato la “spada dai lacci d’oro” appartenuta a Re Artù. Il sabato siamo tornati ha casa e abbiamo riabbracciato i nostri genitori contenti dell’esperienza fatta. Dario Todesco 24 GIUGNO – 8 LUGLIO 2011 Il primo appuntamento estivo per la Comunità Giovanile sono state le due settimane trascorse sul monte Tomba, mezza comunità per volta, a villa Pio Maria. Dopo un primo periodo di vacanza in famiglia ci siamo così ritrovati innanzitutto per conoscere i nuovi fratelli, che in quei giorni hanno così preso confidenza con stile e la vita che li aspettava. In quei giorni è consuetudine che ci concentriamo prevalentemente su quegli ambiti che durante l’anno vengono valorizzati meno a causa degli altri numerosi impegni. Durante queste settimane, infatti, è data grande importanza ai servizi, che occupano la maggior parte del tempo: vengono prodotte le icone da vendere per sostenere le spese della comuni- tà, viene curato l’ambiente attorno alla casa e vengono fatte le scorte di legna. Anche la preghiera, che in questi giorni può essere vissuta nella calma e nella tranquillità, è un elemento caratterizzante del campo, e trova il suo apice nel Ritiro Spirituale, predicato dal nostro padre spirituale. Prima di ogni celebrazione, inoltre, per favorire il clima di preghiera, c’è un tempo prolungato di silenzio, nel quale ogni fratello può meditare o leggere un libretto di spiritualità. Certamente poi non mancano i momenti di svago, con le numerose ricreazioni, l’atteso torneo di calcio, e con la “faticosa” camminata. A conclusione di ciascuna di queste splendide e intense settimane abbiamo vissuto la Celebrazione Eucaristica con le nostre famiglie e, desiderosi di rivederci, ci siamo dati appuntamento a Lorenzago. Francesco La Placa Comunità Giovanile La Comunità Giovanile a Cavaso del Tomba 15 Comunità Giovanile La Comunità Giovanile a Lorenzago D l 23 all 30 Dal 3 luglio la Comunità giovanile si è ritrovata tutta al Castello Mirabello di Lorenzago per la consueta settimana comunitaria: è in questa settimana che i nuovi fratelli vengono inseriti nei gruppi di vita e si avvia la riflessione sul tema comunitario. “Diventare liberi in Cristo” è questo il titolo che ci è stato presentato molto bene da don Edy Savietto il giorno successivo. Egli ha sviluppato il tema a partire da ciò che mette in scacco la nostra libertà, e cioè la morte. Di fronte a questo limite solo la persona di Gesù Risorto offre la possibilità di ritrovare la strada per essere davvero liberi. Anche il nostro Vescovo, che è venuto a celebrare con noi la Santa Messa martedì sera, ci ha proposto una riflessione a partire da questi contenuti. Il Mercoledì abbiamo vissuto un’intensa mattinata di ritiro spirituale, mentre al pomeriggio ci siamo sfogati con il torneo di calcio a gruppi. Giovedì, poi, ci sono state due testimonianze un po' particolari: una dell'attrice Claudia Koll - attraverso un filmato -, e l'altra di suor Monica Bano, che oltre ad una video-intervista, si è poi messa in contatto con noi via telefono, ed ha risposto alle nostre doman- de. Sono state entrambe interessanti, perché queste donne, dopo aver vissuto un periodo in cui non capivano il senso della propria vita, si sono convertite e sono state libere di scegliere Gesù. A fine settimana, quando per fortuna il tempo è stato clemente, abbiamo potuto partire per la camminata di due giorni: dopo aver dormito al rifugio Berti abbiamo camminato fino ad arrivare, stanchi e soddisfatti, a Padola il giorno dopo. Anche quest’anno, quindi, grazie ai tempi di riflessione, preghiera e fraternità, la settimana di Lorenzago è stata decisiva, e ci ha consentito di preparare bene la vita comunitaria che sarebbe iniziata a Settembre. Enrico Rossignolo TRE GIORNI D’AGOSTO DELLA COMUNITÀ GIOVANILE Il terzo ed ultimo appuntamento estivo della Comunità Giovanile sono stati i cosiddetti “Tre giorni”, vissuti dalla sera di venerdì 19 agosto a quella di domenica 21. In questo fine settimana ci siamo ritrovati negli ambienti del seminario prevalentemente per stare assieme e trovare spunti preziosi che ci potessero aiutare a vivere bene l’ultimo periodo di vacanza. Abbiamo trascorso la prima serata divisi per gruppi, facendo una passeggiata in giro per Treviso. Il sabato, invece, è stato dedicato all’uscita al mare, che quest’anno si è svolta a Jesolo, e alla sera, dopo la grigliata, è iniziato il tempo di silenzio in vista del Ritiro della mattina seguente. Domenica pomeriggio abbiamo concluso i “Tre giorni” con il grande gioco in giro per Treviso, sempre a gruppi. In palio per questa sfida c’era la “coppa tre giorni”, da quest’anno introdotta per sollecitare la competitività e la partecipazione. Infine, dopo la recita dei Vespri, ci siamo salutati lieti per i bei momenti passati assieme e sicuri che ci saremmo presto rivisti con l’inizio del nuovo anno, visto che ormai le vacanze si avviavano alla conclusione. Simone Fontan 16 CAMPO SILOE 2011 Anche quest’anno, come da qualche tempo, il Seminario, ha proposto ad alcuni ragazzi – di età compresa dalla terza media alla terza superiore - delle parrocchie della nostra Diocesi, di trascorrere una settimana in amicizia e ascolto del Signore. Accompagnati da un sacerdote – don Cristiano Serafin – e dai due seminaristi della classe Siloe (quinta teologia), questi giovani hanno avuto modo di scoprire un po’ più chiaramente quale sia la volontà di Dio Padre nei confronti della loro vita. Quando agli inizi di quest’anno don Cristiano, Paolo ed io abbiamo iniziato a pensare al campo Siloe, subito abbiamo avuto un’idea: fare un campo itinerante, un campo vocazionale “in cammino”; quasi a simboleggiare il cammino interiore che siamo chiamati a fare. Inoltre tra i vari itinerari vagliati, abbiamo deciso per il tragitto da Treviso a Padova, così da avere come “compagno di viaggio” sant’Antonio di Padova. La sua vicenda, la tenacia, l’amore per Cristo e per la gente, ci hanno accompagnati durante le giornate permettendoci di avere un luminoso esempio di un uomo che è stato capace di donare la vita al Signore. Giunti al 22 di agosto, il campo è iniziato; meglio ancora sarebbe dire: «è partito» con destinazione di arrivo alla Basilica di sant’Antodio di Padova. Il cammino si è sviluppato in quattro tappe, percorrendo circa quindici chilometri al giorno con una giornata di pausa. Lungo il percorso, prima di giungere a Padova, abbiamo sostato nei paesi di Morgano, Castelminio di Resana e Camposampiero. In ogni paese siamo stati accolti con grande generosità e disponibilità da parte di tutti. Ogni tappa era contraddistinta da un tema e da una proposta ad esso correlata; cosicché, i ragazzi guidati da don Cristiano, hanno man mano potuto riflettere su vari aspetti della loro vita e della relazione con Gesù. Assieme alle proposte di don Cristiano altro momento importante della giornata era la Santa Messa quotidiana entro la quale, in qualche occasione, veniva offerto uno spazio per condividere il vissuto della giornata. Oltre ai momenti di condivisione nella preghiera, la dimensione frater na l’abbiamo potuta vivere nei quotidiane lavori da svolgere dato che abbiamo sempre cucinato tutti assieme dividendoci i compiti, così come è stato per le pulizie degli ambienti e per tanti altri lavori. Lungo il percorso siamo stati accompagnati da un caldo torrido che ha reso il nostro cammino un po’ più impegnativo; però, passando per le strade non sono mancati l’aiuto e gli incoraggiamenti da parte delle persone che incontravano – assieme a qualche espressione del tipo: «xe mati, co’ sto caldo!»-. Venerdì 26 agosto siamo ripartiti da Camposampiero e finalmente, dopo aver camminato per varie ore lungo l’argine del Muson, circa all’ora del vespro, siamo giunti a Padova in basilica. Qui abbiamo potuto celebrare la Santa Messa nella Cappella “del Capitolo” con il cuore pieno di gioia per la significativa esperienza che il Signore ci ha fatto vivere. Abbiamo vissuto un tempo ricco, un tempo che, sull’esempio di sant’Antonio, ci ha fatto comprendere che Dio Padre ha pensato per ognuno una vocazione grande e bella e che, camminando in essa, c’è data la possibilità di essere veramente felici. Rendiamo grazie al Signore per tutto quello che ci ha permesso di vivere e… un Buon cammino a tutti! Paolo Slompo e Claudio Sartor Comunità Teologica In cammino con Sant’Antonio 17 Economato Una generosità da sostenere 18 Pubblichiamo, come ogni anno le cifre delle offerte raccolte dalle parrocchie nella giornata delSeminario 2010. Mentre ringraziamo per la generosità verso il Seminario, invitiamo tutti i sacerdoti a ridare vigore alla giornata per il Seminario, raccomandando i fedeli a continuare nell’opera di sostegno concreto al nostro Istituto. Gli spazi bianchi corrispondenti ad alcune parrocchie è rimasto tale perché al momento della chiusura della Rivista non è giunto il dato dell’offerta raccolta nella Giornata del 2010. Assieme alla gratitudine assicuriamo la nostra preghiera per ciascuno, affinché il Signore ricompensi la generosità di tutti coloro che hanno a cuore la vita della nostra grande “famiglia”. Diac. Lucio Zampieri, economo del Seminario PARROCCHIE DIOCESI DELLA VICARIATO DI TREVISO CATTEDRALE e S.VITO CANIZZANO CASIER DOSSON FRESCADA SAN GIUSEPPE DI TREVISO SAN LAZZARO SAN MARTINO URBANO SAN NICOLO' DI TREVISO SANT'AGNESE SANT'ANDREA IN RIVA SANT'ANGELO E S.M. SUL SILE SANT'ANTONINO SANTA MARIA AUSILIATRICE SANTA MARIA MADDALENA SANTA MARIA MAGGIORE SAN ZENO DI TREVISO VICARIATO DI ASOLO ASOLO CA' RAINATI CASELLA D'ASOLO CASONI CASTELCUCCO CASTELLI DI MONFUMO CAVASO DEL TOMBA COSTE CRESPIGNAGA GIORNATA SEMINARIO 1.910,00 1.220,00 200,00 550,00 510,00 900,00 925,00 509,50 1.000,00 1.100,00 393,48 1.210,00 1.020,00 650,00 1.440,00 800,00 1.000,00 1.300,00 1.500,00 1.000,00 2.010,00 753,00 150,00 700,00 500,00 1.600,00 OFFERTE VARIE PARROCCHIE DIOCESI DELLA GIORNATA SEMINARIO FIETTA DEL GRAPPA 350,00 FONTE 700,00 MADONNA D. SALUTE-MASER 300,00 MASER 474,75 MONFUMO 378,00 MUSSOLENTE 2.000,00 ONE' DI FONTE 100,00 PADERNO DEL GRAPPA 220,00 PAGNANO 1.200,00 POSSAGNO 1.900,00 SAN ZENONE DEGLI EZZELINI 2.016,00 VILLA D'ASOLO 550,00 VICARIATO DI CAMPOSAMPIERO CAMPOSAMPIERO 3.000,00 FOSSALTA PADOVANA 700,00 LEVADA DI PIOMBINO DESE 640,00 LOREGGIA 1.125,00 LOREGGIOLA 1.200,00 MASSANZAGO 696,00 PIOMBINO DESE 1.885,00 RUSTEGA 850,00 SANDONO 515,00 SANT'AMBROGIO DI GRION 735,00 SILVELLE 1.500,00 TORRESELLE 497,00 TREBASELEGHE 4.200,00 ZEMINIANA 515,00 OFFERTE VARIE GIORNATA SEMINARIO VICARIATO DI CASTELFRANCO VENETO ALBAREDO 0,00 BARCON 250,00 CAMPIGO 600,00 CASACORBA 300,00 CASTELFR.CO V. S. LIBERALE 6.500,00 CASTELFRANCO V. - PIEVE 4.880,00 CASTELMINIO 1.000,00 CAVASAGRA 500,00 FANZOLO 433,00 FOSSALUNGA 295,36 POSTUMIA DI CASTELFR. V. 465,00 RESANA 1.600,00 SALVAROSA 1.300,00 SALVATRONDA 2.100,00 SAN FLORIANO DI CASTELFR. V. 500,00 SAN MARCO DI RESANA 1.000,00 SANT'ANDREA O. IL MUSON 500,00 TREVILLE 700,00 VEDELAGO 1.200,00 VILLARAZZO 560,00 VICARIATO DI CASTELLO DI GODEGO ABBAZIA PISANI 560,00 ALTIVOLE 530,00 BESSICA 800,00 BORGHETTO 350,00 CASELLE D'ALTIVOLE 720,00 CASTELLO DI GOD. E SANTUAR. 3.350,00 CASTIONE 1.050,00 GALLIERA VENETA 500,00 LORIA 1.600,00 MOTTINELLO NUOVO 750,00 POGGIANA 700,00 RAMON 300,00 RIESE PIO X 832,50 SAN MARTINO DI LUPARI 2.025,00 SAN VITO D'ALTIVOLE 440,00 SPINEDA 761,00 TOMBOLO 1.100,00 VALLA' 1.200,00 VICARIATO DI MIRANO BALLO' 400,00 CAMPOCROCE DI MIRANO 350,00 CREA DI SPINEA 1.100,00 OFFERTE VARIE 1.500,00 440,00 1.000,00 PARROCCHIE DIOCESI DELLA GIORNATA SEMINARIO MAERNE 3.000,00 MARTELLAGO 2.910,00 MIRANO 1.500,00 OLMO DI MARTELLAGO 1.565,00 ORGNANO 7.200,00 PORARA DI MIRANO 750,00 SCALTENIGO 700,00 SPINEA 1.500,00 VETREGO 250,00 ZIANIGO 1.500,00 VICARIATO DI MOGLIANO VENETO BONISIOLO 500,00 CAMPOCROCE DI MOGL. V. 400,00 CASALE SUL SILE 2.000,00 CONSCIO 500,00 GAGGIO DI MARCON 444,00 LUGHIGNANO 500,00 MARCON 1.900,00 MAZZOCCO 1.500,00 MOGLIANO VENETO 1.810,00 PREGANZIOL 1.500,00 RONZINELLA 880,00 SACRO CUORE DI MOGLIANO 1.550,00 SAMBUGHE' 400,00 SAN CARLO DI MOGLIANO V. 2.000,00 SAN LIBERALE DI MARCON 0,00 SANT'ANTONIO DI MOGL. V. 1.035,00 SAN TROVASO 2.630,00 ZERMAN 500,00 VICARIATO DI MONASTIER BIANCADE 1.500,00 CA' TRON 200,00 CAMPOBERNARDO 100,00 CAVRIE' 400,00 CENDON 250,00 CIMADOLMO 350,00 FAGARE' DELLA BATTAGLIA 400,00 LEVADA DI PONTE DI PIAVE 200,00 MONASTIER 700,00 MUSESTRE 350,00 NEGRISIA 500,00 OLMI SAN FLORIANO 510,00 ORMELLE 500,00 PONTE DI PIAVE 715,00 OFFERTE VARIE Economato PARROCCHIE DIOCESI DELLA 19 PARROCCHIE DIOCESI Economato DELLA 20 GIORNATA SEMINARIO RONCADE 1.400,00 RONCADELLE 500,00 ROVARE' 475,00 SALGAREDA 700,00 SAN BIAGIO DI CALLALTA 550,00 SAN CIPRIANO 840,00 SAN MICHELE DI PIAVE 250,00 SANT'ANDREA BARBARANA 200,00 SANT'ELENA SUL SILE 0,00 SILEA 618,00 SPERCENIGO 308,00 VALLIO 235,00 ZENSON DI PIAVE 600,00 VICARIATO DI MONTEBELLUNA BIADENE 1.250,00 BUSTA CONTEA 1.250,00 CAERANO DI SAN MARCO 4.400,00 CAONADA 585,00 CIANO DEL MONTELLO 460,00 CORNUDA 1.829,89 COVOLO DI PIAVE 520,00 CROCETTA DEL MONTELLO 650,00 FALZE' DI TREVIGNANO 609,90 GUARDA DI MONTEBELLUNA 900,00 MONTEBELLUNA 6.580,00 MUSANO 470,00 NOGARE' 0,00 ONIGO 1.200,00 PEDEROBBA 461,25 SAN GAETANO DI MONTEBELL. 1.700,00 SIGNORESSA 600,00 TREVIGNANO 870,00 VICARIATO DI NERVESA DELLA BATTAGLIA ARCADE 800,00 BAVARIA 1.700,00 CAMALO' 1.200,00 CUSIGNANA 500,00 GIAVERA DEL MONTELLO 1.405,45 NERVESA DELLA BATTAGLIA 871,00 POVEGLIANO 98,54 SANTANDRA' 312,00 SANTA CROCE DEL MONTELLO 175,00 SANTA MARIA DELLA VITT. 350,00 SANTI ANGELI DEL MONTELLO 250,00 OFFERTE VARIE PARROCCHIE DIOCESI DELLA GIORNATA SEMINARIO SELVA DEL MONTELLO 600,00 VENEGAZZU' 518,00 VOLPAGO 1.335,32 VICARIATO DI NOALE BRIANA 400,00 CAPPELLA DI SCORZE' 650,00 CAPPELLETTA DI NOALE 1.000,00 GARDIGIANO 400,00 MONIEGO 800,00 NOALE 3.824,00 PESEGGIA 1.200,00 RIO SAN MARTINO 850,00 ROBEGANO 700,00 SALZANO 0,00 SANTA MARIA DI SALA 950,00 SCORZE' 2.500,00 STIGLIANO 0,00 VETERNIGO 0,00 VICARIATO DI PAESE BADOERE 800,00 CASTAGNOLE 1.500,00 ISTRANA 1.300,00 MORGANO 0,00 OSPEDALETTO D'ISTRANA 290,00 PADERNELLO 660,00 PAESE 2.050,00 PEZZAN D'ISTRANA 600,00 PORCELLENGO 654,00 POSTIOMA 1.407,00 QUINTO DI TREVISO 1.500,00 SALA D'ISTRANA 600,00 SANT'ALBERTO 343,00 SANTA CRISTINA 200,00 SCANDOLARA 1.000,00 VILLANOVA D'ISTRANA 500,00 ZERO BRANCO 1.340,00 VICARIATO DI SAN DONA' DI PIAVE CALVECCHIA-FIORENT. S. DONA' 730,00 CAPOSILE 450,00 CHIESANUOVA DI S. DONA' DI P. 600,00 CROCE DI PIAVE 500,00 FOSSALTA DI PIAVE 500,00 LOSSON DELLE BATTAGLIA 750,00 MARTEGGIA 460,00 OFFERTE VARIE 640,00 185,00 GIORNATA SEMINARIO MEOLO 1.750,00 MILLEPERTICHE 600,00 MUSILE DI PIAVE 2.600,00 MUSSETTA DI SAN DONA' 1.200,00 NOVENTA DI PIAVE 1.140,00 PALAZZETTO DI SAN DONA' 0,00 PASSARELLA DI SAN DONA' 450,00 SAN DONA' DI PIAVE 3.460,00 SAN GIUSEPPE DI SAN DONA' 0,00 SAN PIO X DI SAN DONA' 1.493,00 SANTA MARIA DI PIAVE 180,00 VICARIATO DI SANTA MARIA DEL ROVERE IMMACOLATA DI TREVISO 480,00 MERLENGO 420,00 MONIGO 1.000,00 PADERNO DI PONZANO V. 1.000,00 PONZANO VENETO 565,00 SACRO CUORE DI TREVISO 830,00 SAN BARTOLOMEO DI TREVISO 1.000,00 SAN LIBERALE DI TREVISO 150,00 SAN PAOLO DI TREVISO 0,00 SAN PELAGIO DI TREVISO 800,00 SAN PIO X DI TREVISO 700,00 SANT'AMBROGIO DI FIERA 1.100,00 SANTA BONA 600,00 SANTA MARIA DEL ROVERE 1.290,00 SELVANA 700,00 VICARIATO DI SPRESIANO BREDA DI PIAVE 1.000,00 CANDELU' 300,00 CARBONERA 1.568,75 CATENA 743,40 FONTANE 1.011,81 LANCENIGO 800,00 LOVADINA 1.000,00 MASERADA SUL PIAVE 640,00 MIGNAGOLA 490,00 MUSASTRELLE 110,00 PERO 200,00 PEZZAN DI CARBONERA 160,00 SALETTO DI PIAVE 700,00 SAN BARTOLOMEO DI PIAVE 350,00 SPRESIANO 600,00 VARAGO 600,00 OFFERTE VARIE PARROCCHIE DIOCESI DELLA GIORNATA SEMINARIO VASCON 200,00 VILLORBA 1.500,00 VISNADELLO 1.000,00 VICARIE-RETTORIE-ISTITUTI VARI CASA DEL CLERO 920,00 MONASTERO DELLA VISITAZ. 220,00 OSPEDALE NOALE 500,00 CHIESA OSPEDALE 410,00 SANTUAR. ROCCA CORNUDA 175,00 OSPEDALE DI MONTEBELL. 1.500,00 MOVIMENTO SPERANZA E VITA 400,00 OBLATI 110,00 CASA DI CURA RIZZOLA 500,00 CARMELITANI SCALZI 805,00 "CASA ALBERGO" 500,00 OFFERTE VARIE Economato PARROCCHIE DIOCESI DELLA 21 Missionari del Vangelo Veglia di preghiera Veglia di preghiera per le vocazioni sacerdotali 22 CANTO EUCARISTICO D’INIZIO (mentre si accoglie l’Eucaristia) PREGHIERA CORALE Spirito di Dio, vieni in mezzo a noi. Spirito d’amore, raduna la tua Chiesa. Promesso da Cristo, dono del suo amore, scendi su di noi con i tuoi santi doni. Spirito di Sapienza e di Intelligenza, illumina le nostre menti perchè siano aperte ad accogliere la Parola di Dio e pronte a leggere i segni dei tempi. Spirito di Verità, donaci il gusto delle cose grandi e belle, liberaci dalla menzogna e dalla falsità, rendici testimoni fedeli e decisi di Cristo Verità. Spirito di Coraggio, continua ad inviarci il fuoco della Pentecoste perchè sappiamo vincere ogni timore e paura nel testimoniare il Vangelo. Spirito di Pace, entra nelle nostre case con il tuo saluto di Pace, perchè diventiamo, in mezzo al mondo, segno di amicizia e di serenità. Spirito di Unità, riunisci i dispersi, raduna i lontani, cancella le lotte e le divisioni. Spirito di Gioia, accendi i nostri cuori con la fiamma del tuo amore, facci pregustare già ora la gioia e la felicità promesse agli eletti. Spirito di Dio, vieni in mezzo a noi. Spirito d’amore, raduna la tua Chiesa. Vangelo Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». (Mc 16,14-20) Silenzio e Adorazione COMMENTO Questo compito non ha perso la sua urgenza. Anzi, «la missione di Cristo redentore, affidata alla Chiesa, è ancora ben lontana dal suo compimento … Uno sguardo d’insieme all’umanità dimostra che tale missione è ancora agli inizi e che dobbiamo impegnarci con tutte le forze al suo servizio» (Giovanni Paolo II, Enc. Redemptoris missio, 1). Non possiamo rimanere tranquilli al pensiero che, dopo duemila anni, ci sono ancora popoli che non conoscono Cristo e non hanno ancora ascoltato il suo Messaggio di salvezza. Non solo; ma si allarga la schiera di coloro che, pur avendo ricevuto l’annuncio del Vangelo, lo hanno dimenticato e abbandonato, non si riconoscono più nella Chiesa; e molti ambienti, anche in società tradizionalmente cristiane, sono oggi refrattari ad aprirsi alla parola della fede. È in atto un cambiamento (Dal MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2011) Silenzio e Adorazione INVOCAZIONE PER I SACERDOTI Padre Santo, santifica i tuoi sacerdoti, santificali nella verità, conservali nel nome tuo. T. Donaci sacerdoti miti ed umili di cuore, Signore! Che sia in essi l’amore col quale hai amato il tuo Figlio Divino. Guardali dal male, colmali della tua Grazia. T. Donaci sacerdoti di pace, Signore! Custodiscili, essi sono tuoi. Che non ne perisca uno solo di quanti hai affidati al Tuo Figlio. Gesù, sostieni, conforta, salva i tuoi sacerdoti. T. Donaci sacerdoti di dialogo, Signore! Divino Spirito d’amore, riempili della Tua carità. Conducili, come guidasti Gesù, fino alla croce. T. Donaci sacerdoti santi, Signore! solo e un’anima sola: come Pietro, gli Apostoli, i fratelli, concordi nella preghiera, con te, nel Cenacolo. Noi ti preghiamo di guardare alla indigenza dei tuoi figli, come hai fatto a Cana, quando ti sei presa a cuore la situazione di quella famiglia. Oggi, l’indigenza più grande di questa tua famiglia è quella delle vocazioni presbiterali, diaconali, religiose e missionarie. Raggiungi dunque, con la tua “onnipotenza supplice”, il cuore di molti nostri fratelli, perché ascoltino, intendano, rispondano alla voce del Signore. Ripeti loro, nel profondo della coscienza, l’invito fatto ai servi di Cana: “Fate tutto quello che Gesù vi dirà”, rendili disponibili a seguire tuo Figlio Cristo maestro e pastore dell’umanità. Amen. Veglia di preghiera culturale, alimentato anche dalla globalizzazione, da movimenti di pensiero e dall’imperante relativismo, un cambiamento che porta ad una mentalità e ad uno stile di vita che prescindono dal Messaggio evangelico, come se Dio non esistesse, e che esaltano la ricerca del benessere, del guadagno facile, della carriera e del successo come scopo della vita, anche a scapito dei valori morali. PADRE NOSTRO CANTO: ADORIAMO IL SACRAMENTO ORAZIONE BENEDIZIONE EUCARISTICA ACCLAMAZIONI Dio sia benedetto … CANTO FINALE Silenzio e Adorazione PREGHIERA CONCLUSIVA PER LE VOCAZIONI O Madre, Madre di Dio, Madre della Chiesa, in quest’ora di preghiera siamo un cuore 23 IL NUOVO GRUPPO SILOE SI PRESENTA Notizie in breve Annunciatori del vero Amore 24 “Qual è la più bella risposta che ciascuno di noi può dare a Dio?” Non credo sia tanto una bella serie di parole, quanto una risposta generosa e sincera con tutta la nostra vita a Lui, con tutto quello che siamo ed abbiamo. Perché questa domanda? È un tentativo di dire ciò che la classe Siloe vuole testimoniare nelle comunità parrocchiali della nostra diocesi nel prossimo anno comunitario. Si perché è ormai venuto il tempo, per noi seminaristi di 5ª teologia, di vivere un’esperienza di annuncio, di testimonianza e di incontro con molti cristiani, giovani e adulti, impegnati nei gruppi e nelle associazioni parrocchiali: l’esperienza Siloe. Consiste in un annuncio di come la nostra vita abbia incontrato effettivamente il Signore e ora si stia decidendo per seguirlo fino in fondo nella prospettiva di diventare sacerdote. Siamo in sette: Luca da Carbonera, Stefano da Levada di Piombino Dese, Daniele da Bavaria di Nervesa della Battaglia, Filippo da Postioma, Andrea da Selva del Montello, Fabrizio da San Nicolò di Treviso, Loris da Crespignaga di Maser: questi i nomi che compongono la classe Siloe. È un’esperienza pastorale che ci vede accompagnati dal nostro assistente don Stefano Didoné e da don Giancarlo Pivato (animatore vocazionale diocesano), i quali ci affiancheranno in occasione delle celebrazioni delle messe domenicali e nelle veglie di preghiera, rivolte specialmente ai giovani. Come dal significato della parola Siloe, saremo proprio “inviati”, cioè mandati a dire a tante persone che è bello e realizzante rispondere alla chiamata speciale che il Signore rivolge a ciascuno di noi, in modo del tutto originale. Ed è ciò che ognuno di noi sta sperimentando. Chiunque dona la vita al Signore intraprende, talvolta con sorpresa inaspettata, la via dell’amore, dell’Amore vero. Concretamente ci è chiesto di metterci in gioco testimoniando la nostra sequela di risposta al Padre, testimoniando che il Signore continua anche oggi a chiamare operai per la sua vigna nel mondo, cioè la Chiesa. Per noi sette è anche l’occasione per conoscere la realtà diocesana e per accostare l’opera che il Signore già da tempo sta compiendo all’interno delle comunità parrocchiali. Incoraggiare i giovani a rispondere al Signore è un servizio molto importante che si può fare a loro, perché davvero la vita diventi un’esistenza vissuta e gustata in pienezza. Per fare questo la sola nostra presenza non è sufficiente, perciò chiediamo anche voi, cari lettori, di unirvi alla nostra preghiera perché lo Spirito riempia i cuori di chi incontreremo e porti frutti secondo la volontà del Padre. Luca, Stefano, Daniele, Filippo, Andrea, Fabrizio, Loris CHIAMATI A CATECHISMO Come sarebbe il mondo se tutti facessero il loro dovere con semplicità e generosità? Sarebbe molto bello vivere in mezzo alla gente. Ma non è sempre così. Qualche volta siamo contenti e siamo generosi, altre volte invece ci prende la delusione e la stanchezza. Dio ha creato la vita, ma il male e il peccato sono venuti a rovinarla. Occorreva al mondo un Salvatore allora Dio per preparare la venuta di Gesù, chiamo prima ABRAMO e fece con lui un patto di amicizia. (Catechismo “Venite con me” pag. 24-25) APRIAMO LA BIBBIA SEMPRE DESTI E PRONTI COME ABRAMO GENESI 17,1-7 1Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Io sono Dio l’Onnipotente: 2voglio scrivere un patto di alleanza tra me e te». 3Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio continuò a parlare: 4«Diventerai padre di una moltitudine di nazioni. 5Non ti chiamerai più Abram, ma ti chiamerai Abramo, perché ti renderò padre di una moltitudine di nazioni. 7Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te». catechesi e vocazione ✁ CATECHESI e VOCAZIONE RICEVIAMO UN NUOVO MESSAGGIO Abramo era un uomo anziano, sposato da tempo con Sara. Viveva nomade nelle regioni che attualmente fanno parte dello stato o dell’Iraq. Dio lo chiama e gli promette una nuova terra e una nuova discendenza. Abramo si mette in cammino e raggiunge quella che diventerà la terra d’Israele. Dalla discendenza di Abramo nascerà Gesù, il più importante, e per questo si dirà che da Abramo è nata la SALVEZZA PER TUTTI I POPOLI. Riceve una promessa e la mantiene quando Dioo a chiama e promette ad un uomo lo fa per la sua felicità. Dio dà una nuova vita ad Abramo, ma anche gli chiede di essere fedele al patto o fatto. Non basta ricevere la promessa di Dio, bisogna anche mante-nere le promesse fatte. Dio si fida di Abramo perché sa che è un uomo giusto e pieno di fede nel Signore. 25 catechesi e vocazione Dio chiama tutti all’alleanza con Lui. Vuole alleati per il bene dell’umanità. Alleati che sanno vivere come Abramo e che lo seguo guono sulla via del bene. Abramo ha avuto fede perché prima ancora di cono conoscere Gesù, il Figlio di Dio, ha saputo accogliere la Parola di Dio e com compiere la sua volontà. Per questo Abramo ha il titolo di Patriarca, è PADRE DI TUTTI I CREDENTI. L’ANGOLO DELLA PREGHIERA Traccia per la preghiera di gruppo Catechista: Abramo un giorno partì obbedendo a Dio. Gesù aiuta questi ra-gazzi che mi sono affidati ad obbedire al Padre, come ha fatto Abramo. Tu conosci osci bene ciascuno di loro e per ciascuno hai pensato una vita speciale. Aiutami ad acccompagnarli nel cercare la via che li porterà alla felicità. Ragazzi: Ti ringraziamo Gesù per tutto quello che ci doni, ci impegniamo ad essere più obbedienti con te e con i nostri famigliari vogliamo diventare tuoi cari amici, capaci di portare frutto, camminando con te. Catechista: Tu sei meraviglioso, Signore; attendi paziente, che la tua parola giunga in profondità nel nostro cuore. Eppure, lo riconosciamo, a volte siamo incapaci di mantenere le promesse che facciamo e non ci comportiamo bene. Ragazzi: Perdonaci, Signore! Manda il tuo Spirito perché la tua Parola penetri nel nostro cuore e ci aiuti a partire per nuove terre come ha fatto Abramo. Non dobbiamo certo andar via di casa, ma rendere la casa, la scuola, il catechismo e lo sport luoghi dove tutti si sentono accolti e amati. Aiutaci ad essere dei veri amici. Padre Nostro… Uno di noi Signore aiutami a fidarmi di te, come ha fatto Abramo, fa che anch’io sia intraprendente e possa percorrere la strada che hai tracciato per me. Donami lo Spirito santo , che mi illumini nei momenti difficili, che sia per me speranza nei momenti di sconforto, che sia con me anche quando commetterò l’errore di rinnegarti e di allontanarmi da te, Signore. La strada è lunga e il cammino tortuoso, ma tu Signore mi vuoi bene e mai ti sei dimenticato di un tuo amico, so che non lo farai neanche ora. Infine ti prego, Signore guarda il mondo, tutti i popoli e tutte le persone che sono fuori strada, fa loro scoprire come Abramo che tu sei la via, la verità e la vita. Amen Giuseppe (13 anni) Mi impegno con Te Gesù mi impegno a essere un amico che mantiene le promesse e che insegna agli altri come fidarsi di Dio, sull’esempio di Abramo. 26 ✁ RICORDIAMO LA BUONA NOTIZIA Lo scorso16 maggio si è svolto il tradizionale pellegrinaggio mariano delle zelatrici e dei collaboratori laici presso il Santuario del Nevegal, rinnovando l’affidamento del nostro Seminario a s. Maria, regina degli apostoli. Attività vocazionali 2011-2012 Quinta elementare Terza Media 23 ottobre 2 ottobre in Seminario 28-31 novemb. Esercizi Spirituali in Seminario 13 novembre 11 dicembre Festa di inizio gruppi vocazionali in Seminario in Seminario in Seminario Prima e seconda Media 23 ottobre 20 novembre 18 dicembre Festa di inizio gruppi vocazionali in Seminario In Seminario In Seminario Nota: Per gli altri incontri di prima e seconda media fare riferimento ai sacerdoti dove sono stati organizzati i gruppi vocazionali parrocchiali (nella singola parrocchia o nella collaborazione pastorale) Notizie in breve Pellegrinaggio delle zelatrici e collaboratori al Nevegal Stella polare 09 ottobre in Seminario 20 novembre in Seminario 7-10 dicembre in Seminario (esercizi spirituali con la Comunità Giovanile) 18 dicembre in Seminario N.B.: Gli animatori vocazionali ai quali fare riferimento sono: d. Lorenzo Zannoni, per i Preadolescenti, 0422 324851 d. Cristiano Serafin, per gli Adolescenti, 0422 324859 d. Pierluigi Guidolin, per Giovani-Adulti, 0422 324843 d. Giancarlo Pivato, per Giovani-Adulti, 0422 324878 oppure 340 6802501 d. Stefano Didoné, per l'iniziativa Siloe 0422 324852 d. Federico Gumiero, 0422 324858 oppure, per tutti, al 0422 3247 (portineria) 27 Come aiutare il Seminario 1. Borsa di studio permette di aiutare i giovani seminaristi a completare la loro formazione: l’importo intero è di 4.200 euro, ma si può anche versare un aiuto di importo inferiore: 2.000, 1.000, 500, 250, 100, 50 euro (in base alle proprie disponibilità). 2. Lasciando dei beni in eredità al Seminario: • Per BENI MOBILI la dicitura del testamento è: “Io sottoscritto/a (cognome, nome, luogo e data di nascita) residente in ……………. Via …………………… n ° ……….. in pieno possesso delle mie facoltà mentali e pienamente consapevole del contenuto e del significato di questo mio scritto, indico di seguito le mie ultime volontà: revoco ogni mia altra disposizione testamentaria precedente. Dispongo che sia lasciato al Rettore pro-tempore del Seminario Vescovile di Treviso, Piazzetta Benedetto XI, n.2 – 31100 Treviso, a titolo di legato, la somma di uro ……………….. oppure i seguenti titoli …………………….. oppure ……..(altro)……., per i fini istituzionale del Seminario. • Per BENI IMMOBILI la dicitura è: “Io sottoscritto/a (cognome, nome, luogo e data di nascita) residente in ……………. Via …………………… n ° ……….. in pieno possesso delle mie facoltà mentali e pienamente consapevole del contenuto e del significato di questo mio scritto, indico di seguito le mie ultime volontà: revoco ogni mia altra disposizione testamentaria precedente. Dispongo che sia lasciato al Rettore pro-tempore del Seminario Vescovile di Treviso, Piazzetta Benedetto XI, n.2 – 31100 Treviso, l’immobile sito in…………………………………. per i fini istituzionale del Seminario. • N.B.: In tutti i casi il testamento deve essere scritto per intero di mano propria dal testatore, datato con il giorno, mese ed anno e sottoscritto di proprio pugno. • L’Ufficio Economato è sempre a completa disposizione per eventuali chiarimenti dovessero essere necessari per la redazione del documento. 3. Come inviare le offerte: • Consegnando l’offerta direttamente ad un Sacerdote/Educatore del Seminario; • Consegnando l’offerta direttamente all’Ufficio Economato del Seminario; • Versando l’offerta presso un qualsiasi Ufficio Postale con accreditamento sul Conto Corrente Postale n° 12531315 – intestato al SEMINARIO VESCOVILE DI TREVISO – Piazzetta Benedetto XI, n.2 – 31100 Treviso; • Versando l’offerta presso una qualsiasi Banca, intestando il bonifico alla Banca di Monastier e del Sile – Filiale di Treviso – codice IBAN IT 09 I 07074 12001 CC0300106178 per l’accreditamento a favore del SEMINARIO VESCOVILE DI TREVISO – Piazzetta Benedetto XI, n. 2 – 31100 Treviso. “Attenzione! In caso di mancato recapito, rinviare all’Ufficio di Treviso Ferrovia per la restituzione al Mittente che si impegna a corrispondere la tassa dovuta” SEMINARIO Rivista del Seminario Diocesano P.tta Benedetto XI, 2 - 31100 TREVISO Tel. 0422 3247 - Fax 0422 324890 [email protected] Impaginazione_ La Vita del Popolo - Stampa: Grafiche Dipro - Roncade/TV