LEADERSHIP E CAMBIAMENTO di AGOSTINO LA BELLA SOMMARIO • IL NUOVO CONTESTO • I DRIVERS DEL CAMBIAMENTO • IL CAPITALE UMANO • DA MANAGER A LEADER • STRATEGIE PER LA LEADERSHIP • PROBLEM SOLVING CREATIVO • CONCLUSIONI IL NUOVO CONTESTO IMPONE • RIDISEGNO DELLE STRUTTURE • • • • • ORGANIZZATIVE CAMBIAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO RIDEFINIZIONE DEI PROCESSI INNOVAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE SVILUPPO DI NUOVE COMPETENZE MODIFICA DELLO STILE DI DIREZIONE I TRE PARADIGMI • L’INTERCONNESSIONE GLOBALE • L’ORGANIZZAZIONE FLESSIBILIE • LA GLOBALIZZAZIONE La rivoluzione tecnologica crea opportunità significative di ridisegno dei paradigmi di business esistenti • Il modo in cui lavoriamo • Le modalità secondo cui interagiamo • Il modo con cui impariamo • Come ci divertiamo • Cosa e come consumiamo Net Economy Revolution Internet UMTS Peer to Optical Peer networking Ecc. LE CARATTERISTICHE DEL CAMBIAMENTO • CONTRAZIONE DELLO SPAZIO-TEMPO • SUPERAMENTO DEL TRADE OFF REACHRICHNESS • RIDUZIONE DELLE ASIMMETRIE INFORMATIVE • RIDUZIONE DELLE BARRIERE ALL’ENTRATA • ECONOMIE DI RETE • INTEGRAZIONE MULTIDIMENSIONALE Velocità, Interconnessione, Immaterialità La velocità del cambiamento è vertiginosa e rende tutto immediatamente obsoleto; la tecnologia consente di creare una ragnatela di collegamenti sempre più ampia, eliminando qualsiasi barriera alla comunicazione; l’immaterialità, che coincide con il patrimonio delle idee e della creatività, conta più del capitale fisico. PERDITA DI CAPACITA’ PREDITTIVA • DINAMICA ACCELERATA • TRAIETTORIE TECNOLOGICHE INSTABILI • “RUSH TO INTERNET” • VASTITA’ DELLE IMPLICAZIONI: • • • • • • FINANZIARIE PRODUTTIVE DISTRIBUTIVE ISTITUZIONALI SCIENTIFICHE EDUCATIVE Internet Access Through Many Devices 250.000 200.000 Thousands of users 150.000 100.000 50.000 0 1999 PCs 2000 2001 iDTV 2002 2003 2004 WAP Phones Source: Forrester Internet boom Post-net economy Picco di aspettative 1990-94 2000 Disillusione 2002-2004 Chiarimento 2006 Profittabilità 2010 Esplosione tecnologica Fonte: Gartner Group – Il Sole 24 Ore IL PARADOSSO DELLA PRODUTTIVITA’ “YOU CAN SEE THE COMPUTER AGE EVERYWHERE BUT IN THE PRODUCTIVITY STATISTICS” (R. SOLOW, 1987) Tasso di crescita % 2,7 1,2 0,5 Pre-73 74-79 0,7 0,8 80-85 86-93 94-00 TASSO DI CRESCITA MEDIO ANNUO DELLA PRODUTTIVITA’ TOTALE DEI FATTORI – MEDIA OECD COMPLEMENTARITA’ STRATEGICA INNOVAZIONE TECNOLOGICA INNOVAZIONE GESTIONALE DEBOLE: NON SI POSSONO CATTURARE PIENAMENTE I BENEFICI DELL’ UNA SENZA L’ALTRA FORTE: L’ASSENZA DELL’UNA RENDE NON PROFITTEVOLE L’ALTRA IL PARADIGMA DELL’ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE Multifocalizzazione e flessibilità strategica •Pluralità di obiettivi •Time-based competition Integrazione dei processi •con i “fornitori” •con i “clienti” •tra le fasi •tra strategia ed operations •tra operations ed innovazione Ownership dei processi •conoscenza dei processi •coinvolgimento e motivazione •delega operativa INNOVAZIONI TECNOLOGICHE (PARADIGMA DELL’ITC) PARADOSSO DELLA PRODUTTIVITA’ (SOLO POTENZIALE O LOCALE) ALTO VALORE ALTA PRODUTTIVITA’ BASSO VALORE BASSA PRODUTTIVITA’ MARGINALIZZAZIONE MIGLIORAMENTI INCREMENTALI RISCHIO DI SPIAZZAMENTO TECNOLOGICO INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE (PARADIGMA DELLA FLESSIBILITA’) GLOBALIZZAZIONE • INTERCONNESSIONE DEI FENOMENI ECONOMICI • IMPRESE MULTINAZIONALI • RIDUZIONE DELLA SOVRANITA’ DEGLI STATI • EMERGERE DEI SISTEMI LOCALI CONSEGUENZE • IL MERCATO • LE ORGANIZZAZIONI • LE ISTITUZIONI • IL SISTEMA Costi di transazione gerarchia mercato BUY MAKE Specificità Costi di transazione mercato verso il mercato gerarchia Specificità Costi di transazione mercato rete gerarchia Specificità Costi di transazione mercato verso il mercato rete gerarchia verso la rete Specificità Il capitale Ha soprattutto valore d’uso Deve essere riconfigurato Emergono capitale: continuamente nuove Umano Intellettuale Relazionale Emozionale forme di CAPITALE VERSUS CONOSCENZA • LA CONOSCENZA, AL CONTRARIO DEL CAPITALE FISICO: • CRESCE CON L’USO • AUMENTA SE CONDIVISA • IL RAZIONAMENTO NON E’ DESIDERABILE • RITORNI DI SCALA CRESCENTI • SI DETERIORA SE NON UTILIZZATA IL CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA • TECNOLOGIA DA FATTORE CRITICO A COMMODITY ABILITANTE • TUTTI I BENI E LE STRUTTURE SONO LA RISULTANTE DI AZIONI UMANE • LE PERSONE INFLUENZANO L’AMBIENTE TRAMITE MEZZI FISICI (AUTOMOBILI, STRUMENTI DI PRODUZIONE, ECC.) E CON MEZZI INTANGIBILI (IDEE E RELAZIONI) FOCUS SULLE PERSONE • • • • • ALL’INTERNO ED ALL’ESTERNO CONOSCENZA ESPERIENZA CREATIVITA’ CAPACITA’ DI PREFIGURARE NUOVE IPOTESI E SOLUZIONI • INTERESSI • EMOZIONI INVESTIMENTO STRATEGICO RISORSE UMANE • LA MAGGIOR PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI SFRUTTA SOLO UNA PICCOLA PARTE DEL CAPITALE UMANO • LA MAGGIOR PARTE DEGLI INDIVIDUI SFRUTTA SOLO UNA PICCOLA PARTE DELLE PROPRIE RISORSE CREATIVE LA SQUADRA • FIDUCIA • COMUNICAZIONE APERTA • SENSO DELLO SCOPO • FLESSIBILITA’ ED ADATTABILITA’ • PROCEDURE EFFICACI • APPRENDIMENTO CONTINUO • VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE CREARE IL CLIMA • • • • • • • • • INCOMUNICABILITA’ INVIDIA GELOSIA ESTRANEITA’ DISCORDIA DISTACCO ISOLAMENTO DERESONSABILIZZ. DEMOTIVAZIONE • • • • • • • • • DIALOGO COESIONE COOPERAZIONE LEALTA’ SOLIDARIETA’ IMPEGNO PARTECIPAZIONE RESPONSABILITA’ MOTIVAZIONE CREARE LA SQUADRA • CELEBRARE I RISULTATI • DIVULGARE ESPERIENZE • RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE • SVILUPPARE L’IMPEGNO • ORIENTAMENTO ALL’AZIONE • POSITIVE REINFORCEMENT • ETICA DELLA RESPONSABILITA’ • GENERARE • FIDUCIA • CONSAPEVOLEZZA VERSO I CLIENTI • DISPONIBILITA’ A INVENTARE IL PROPRIO FUTURO • CAPACITA’ DI DARSI OBIETTIVI POSITIVE REINFORCEMENT • IL FEED-BACK NEGATIVO PORTA ALL’INAZIONE O AL DISPREZZO • ACCETTARE L’ERRORE COME MOMENTO DI CRESCITA • SORPRENDERE I COLLABORATORI MENTRE FANNO BENE • ELOGIARE IN PUBBLICO, CRITICARE IN PRIVATO MANAGER E COLLABORATORI • MANAGER TRADIZIONALE • • • • • • ORDINA TRATTIENE LE INFO DEFINISCE MODALITA’ CONTROLLA E CRITICA LAVORA DA SOLO PROGETTA E FA ESEGUIRE • COLLABORATORE • • • • • • ESEGUE TRATTIENE LE INFO LAVORA DA SOLO EVITA LE RESPONSABILITA’ ASPETTA DIRETTIVE RIPETITIVITA’ • MANAGER EFFICACE • • • • • • • INDIRIZZA E SUPPORTA PASSA INFO DISCUTE MODALITA’ CONTROLLO SELETTIVO GENERA AUTOSTIMA LAVORA IN GRUPPO PROGETTA INSIEME • COLLABORATORE • • • • • • • ESPRIME IDEE SCAMBIA INFO LAVORA PER IL GRUPPO RICERCA RESPONSABILITA’ ASPETTA STIMA E SUPPORTO E’ AUTONOMO HA INIZITIVE E PROPONE MIGLIORAMENTI DA MANAGER A LEADER • GUIDARE VERSO I RISULTATI • SPONSOR DEI “CLIENTI” • CONOSCERE E COMUNICA I RISULTATI DESIDERATI • ABBASSARE LE BARRIERE VERSO L’ESTERNO • RAPPRESENTARE UN MODELLO • IMPORTANZA DEI COMPORTAMENTI • PRINCIPI PIU’ CHE REGOLE • ALLENARE IL GRUPPO • • • • • FOCUS SULLO SVILUPPO DELLE PERSONE AMPLIA E DISTRIBUISCE LA LEADERSHIP GENERA COESIONE DIALOGA E ASCOLTA HA E DIMOSTRA GRANDI ASPETTATIVE SUI MEMBRI ADD AVOID DELAY DELEGATE ADD AVOID DELAY BASSO DELEGATE DELEGA AL “MIGLIORE” ESECUZIONE DIRETTA EVITARE O RINVIARE DELEGA (APPRENDIMENTO) BASSO ALTO LIVELLO DI IMPORTANZA Alto “Selling” Delega “Telling” Basso Comportamento relazionale Partecipazione Alta Maturità della relazione Bassa TEORIA DELLA LEADERSHIP • I quattro miti • • • • è una capacità rara è basata sul carisma è essenziale solo al vertice leader si nasce • La leadership consiste nella padronanza e nell’impiego sistematico di capacità, che molti possiedono ma che pochi utilizzano, che permettono di guidare un gruppo di persone assolutamente normali verso il raggiungimento di obiettivi eccezionali ELEMENTI DELLA LEADERSHIP • LA VISIONE • IL POSIZIONAMENTO • LA COMUNICAZIONE • IL DISPIEGAMENTO CREATIVO • IL PROBLEM-SOLVING CREATIVO LA VISIONE INDICA CHIARAMENTE UNA DIREZIONE DI SVILUPPO IMMAGINE MENTALE DI UNO STATO FUTURO AIUTA NELLA DEFINIZIONE DEI RUOLI CREA AUTOSTIMA FA APPELLO A BISOGNI EVOLUTI DEVE ESSERE CONDIVISA LA COMUNICAZIONE • CREA SIGNIFICATO • DAL KNOW-HOW AL KNOW-WHY • DIPENDE DALL’ARCHITETTURA SOCIALE • FORMALE • COLLEGIALE • PERSONALISTICA COMUNICAZIONE • • • • • FUNZIONALE INFORMATIVA FORMATIVA CREATIVA RIFERITA AI VALORI GUIDA DELLA ORGANIZZAZIONE • FORTEMENTE SINERGIGA CON GLI ATTI DI GESTIONE • SOSTIENE INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE E GESTIONALI IL POSIZIONAMENTO • GENERA FIDUCIA • HA BISOGNO DI CERTEZZE E PREVEDIBILITA’ • RIGUARDA: • LE REAZIONI AI CAMBIAMENTI • L’ANTICIPAZIONE DEI CAMBIAMENTI • L’INFLUENZA SUI CAMBIAMENTI • IMPLICA CAPACITA’ DI PREVISIONE E PIANIFICAZIONE STRATEGICA IL DISPIEGAMENTO CREATIVO • RESPONSABILITA’ • ACCETTAZIONE DEGLI ALTRI • ENFASI SUL PRESENTE • ALIMENTARE LE TRADIZIONI • STIMOLARE DISAPPRENDIMENTO/ APPRENDIMENTO • STIMOLARE E STIMARE GLI ESPERIMENTI • FATTORE WALLENDA LE CAPACITA’ DEL LEADER • L’ASCOLTO • I COMPORTAMENTI • LE COMPETENZE • LA VALUTAZIONE • L’INTELLIGENZA EMOTIVA COME ASCOLTARE • SILENZIO • DOMANDE APERTE • RIFORMULAZIONE • DOMANDE DI PRECISIONE • INCORAGGIAMENTO • RIASSUNTO L’INTELLIGENZA EMOTIVA • E’ ORA UNO DEI PRINCIPALI ELEMENTI DI VALUTAZIONE • COMPRENDE LA CAPACITA’ DI IDENTIFICARE, ESPRIMERE, CONTROLLARE SENTIMENTI ED EMOZIONI, FRENARE GLI IMPULSI, RIMANDARE LA GRATIFICAZIONE, CONTROLLARE LA TENSIONE E L’ANSIA, GESTIRE SENZA SCOSSE LE RELAZIONI CON GLI ALTRI INTELLIGENZA EMOTIVA E LEADERSHIP • IL LEADER MANIFESTA LA PROPRIA INTELLIGENZA EMOTIVA CON ABILITA’ • EMOZIONALI • COGNITIVE • COMPORTAMENTALI • LEGATE A: • ASCOLTO • COMPRENSIONE • VALUTAZIONE PROBLEM SOLVING CREATIVO • CREATIVITA’ • TATTICA NEGOZIALE • CONOSCENZA TECNICA ED ORGANIZZATIVA • IMPEGNO PERSONALE • ENTUSIASMO CAMBIARE LE PRIORITA’ SOLUZIONE DEI PROBLEMI ANTICIPAZIONE DEI PROBLEMI PROBLEMI OPPORTUNITA’ TRADE-OFF TRA: •DIREZIONE •RISCHIO •AMPIEZZA DELLA RICERCA DI OPPORTUNITA’ I FRENI ALLA CREATIVITA’ • BLOCCHI EMOTIVI • TIMORE • DESIDERIO DI SICUREZZA • NON IMPEGNO • BLOCCHI CULTURALI • BISOGNO DI APPARTENENZA • CONFORMISMO • ECCESSIVA PRATICITA’ • BLOCCHI PERCETTIVI • INCAPACITA’ DI PORSI DOMANDE • RISTRETTEZZA DI VEDUTE • CONVINZIONI NEGATIVE DA RICORDARE • OBIETTIVI CHIARI • VERIFICA CONTINUA • POSIZIONAMENTO • POSITIVE REINFORCEMENT • ATTACCARE I PROBLEMI, STIMOLARE LE PERSONE • TRASPARENZA • VALORIZZAZIONE DEL TEMPO THE MAGIC NUMBER SEVEN • • • • • NON DELEGARE NON COMUNICARE NON IMPARARE RESISTERE AI CAMBIAMENTI NON DARE RICONOSCIMENTI AI COLLABORATORI • CERCARE SCORCIATOIE • RESTARE UN DIRIGENTE SENZA DIVENTARE UN LEADER Alice……ricordava solo che correvano tenendosi per mano, e la Regina andava così veloce che al massimo lei riusciva a tenere il passo: e la Regina continuava a gridare: “Più svelta! Più svelta!” ma Alice sentiva di non poter correre più di così, e le mancava perfino il fiato per dirlo. ……..E corsero tanto che alla fine sembrava che si levassero in volo, senza più toccare il terreno con i piedi, finché d’un tratto si fermarono e Alice si trovò a sedere in terra, senza più fiato e con la testa che le girava. Alice si guardò intorno molto sorpresa. “Ehi, ma siamo state tutto il tempo sotto quest’albero! E’ tutto esattamente com’era prima!” “Certo” disse la Regina. “Perché, come dovrebbe essere?” “Be’, al paese nostro, disse Alice, sempre con un po’ di fiatone “in genere si arriva in un altro posto, se si corre come abbiamo fatto noi.” “Che paese lento!” disse la Regina. “Qui, invece, vedi, devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte, devi correre almeno il doppio.”