6-7/ 13 http://www.samaritani.ch Foto: Bruno Kissling Foto: Bruno Kissling Delegati riuniti a Olten Reportage Aiuto all’auto-aiuto a Mutten (GR). p. 4 Attualità dalla Federazione eLearning, novità in vista per altri corsi. p. 14 Sezioni e Associazione In Lavizzara e a Coldrerio corsi con i bambini. p. 20 OFFERTE COMBINATE RAILAWAY FFS Scoprite i musei svizzeri. FINO AL 20%* DI SCONTO Approfittate delle numerose e avvincenti offerte combinate RailAway FFS. Maggiori informazioni e acquisto online su ffs.ch/tempolibero. * Per esempio offerta combinata RailAway FFS Castello di Chillon: viaggio in treno con il 20% di sconto ed entrata a prezzo ridotto. Offerta valida fino al 31 marzo 2014. Sommario Sommario E ditoriale Editoriale Reportage 04 Un aiuto concreto ai Samaritani di Mutten La Fondazione per i Samaritani di montagna è venuta in aiuto alla Sezione del piccolo paesino di Mutten, nella valle dell’Albula (GR), sostenendo l’acquisto di due apparecchi defibrillatori. Attualità dalla Federazione Oggi, mentre scrivo queste righe, è il primo giorno d’estate. E finalmente c’è un bel sole e fa caldo. Ma la mia gioia non è solo legata al tempo e alle imminenti vacanze, bensì ad alcuni numeri contenuti in questa edizione della Rivista; numeri che in prima lettura possono apparire “non così importanti”, ma che sono stati messi in giusto risalto anche dalla mia collega Petra a pagina 16. I numeri solitamente non mi piacciono troppo, ma questi li ho guardati con attenzione: nel 2012 i Samaritani ticinesi e moesani, rag gruppati nelle 61 Sezioni al Sud delle Alpi, sono aumenti di 135 unità! Wow! Un aumento significativo, pari al secondo maggior aumento registrato dalle Associazioni cantonali in tutta la Svizzera: siamo infatti preceduti solo da Lucerna che ha «rimpolpato» i ranghi delle sue Sezioni con 161 nuovi arrivi. Solo in 9 Cantoni i Samaritani hanno registrato un aumento. Anche per quanto riguarda i partecipanti agli esercizi sezionali, con 3549 presenze nel 2012, siamo ben posizionati a livello svizzero, segno che l’attività samaritana anche da noi è ancora importante e significativa. E certamente anche il fatto che la FSS ha deciso di organizzare un evento così importante come la festa per il suo 125.mo anniversario proprio a Tenero, nel cuore del Ticino, ha contribuito a dare maggior visibilità e fiducia a tutti i Samaritani, specialmente ai ticinesi e moesani! Quindi, non molliamo e ... «avanti tutta!!!» Mara Zanetti Maestrani 14 eLearning, in vista novità per altri corsi eLearning nel Corso soccorritori ha avuto molto successo; sono previsti alcuni correttivi e la formula dell’apprendimento al computer verrà applicata anche ad altri corsi per la popolazione. Buono a sapersi 18 Sommario Samaritani ticinesi in crescita! Come affrontare comportamenti aggressivi «De-escalation»: così si definisce il delicato processo col quale si cerca di allentare la tensione in caso di persone o pazienti che manifestano comportamenti violenti e aggressivi. 03 Sezioni e Associazione 20 Sette nuovi monitori di corso e di Sezione Terminato in Ticino, a S.Antonino, il corso per diventare monitori di corso e di Sezione. Sono sette i nuovi monitori. A Coldrerio e in Lavizzara, successo di corsi con i bambini. Impressum «oggi Samaritani» 6-7/2013 Data di apparizione: 3 luglio 2013 Editore Federazione svizzera dei Samaritani FSS Martin-Disteli-Strasse 27 Casella postale 4601 Olten Telefono 062 286 02 00 Telefax 062 286 02 02 [email protected] www.samaritani.ch Segretaria centrale: Regina Gorza Abbonamenti, cambiamenti d’indirizzo per scritto all’indirizzo citato Prezzo d’abbonamento Singolo abbonamento per terzi: Fr. 33.– annuali Organizzazione di salvataggio della CRS Redazione centrale Olten: Petra Zenhäusern Segretariato: Monika Nembrini Telefono 062 286 02 67 Redazione Ticino e Moesano Mara Maestrani Casa Vescovi, 6717 Dangio Telefono e fax 091 872 17 47 [email protected] Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese Inserzioni Zürichsee Werbe AG Verlag und Annoncen Seestrasse 86 8712 Stäfa Telefono 044 928 56 11 Telefax 044 928 56 00 Impaginazione, stampa, spedizione AVD GOLDACH AG 9403 Goldach 10 numeri all’anno Tiratura: 4800 copie oggi samaritani 6-7/13 La monitrice di corso e istruttrice Karoline Stolz spiega agli attenti partecipanti all’esercitazione come eseguire in modo corretto ed efficace la rianimazione a un paziente. Due nuovi defibrillatori per la piccola comunità montana di Mutten, nei Grigioni Un aiuto col cuore a un villaggio di montagna Nel piccolo villaggio grigionese di Mutten abitano 84 persone. Ubicato a circa 1400 metri di quota, non è sicuramente raggiungibile in modo rapido dai soccorsi. Aiuto all’auto-aiuto è dunque il motto che, da sempre, è presente tra la popolazione della piccola comunità, formata ancora da parecchi contadini. Testo e foto: James D. Walder Il mese di maggio è agli sgoccioli, ma oggi il termometro è di poco sopra lo 0. Siamo a Thusis e ci dirigiamo verso Tiefencastel; poco prima del famoso ponte «Solisbrücke», una stradina ripida porta in alto al paese di Mutten, nella valle dell’Albula. La strada sale e sale sempre più su, presto si scorgerà in basso la chiesa di Obersolis, poi si entra in una galleria. Inizia a piovere… Pochi metri più in alto si vede ancora la neve. Su ogni fattoria e stalla, si legge il cartello «Azienda Bio» – ci sono galline libere ovunque. Siamo arrivati a Mutten (GR). Non si incontra nessuno, tutto è straordinariamente tranquillo. Ma c’è un motivo: questa sera quasi i 2/3 della popolazione di que sto villaggio montano sono riuniti nella casa comunale. Due defibrillatori da parte della Fondazione per i Samaritani di montagna A dire il vero, la Sezione Samaritani di Mutten era a un passo dallo scioglimento. E invece… stasera sarà quasi una rinascita, un nuovo inizio! E questo grazie alla Fondazione per i Samaritani di montagna (vedi box) che ha Il sindaco Johann Martin Wyss si esercita nel massaggio sotto gli occhi attenti di sua moglie Barbara, pure Samaritana. La Fondazione per i Samaritani di montagna aiuta Mutten (GR) La Fondazione per i Samaritani di montagna, che è tra i partner della FSS, aiuta – dopo attenta verifica della situazione – le Sezioni Samaritane delle Regioni alpine svizzere, delle Prealpi e del Giura. Hanno diritto all’aiuto le Sezioni che, in genere, si trovano almeno a 800 metri s.l.m. È in questo ambito che la Fondazione è venuta in aiuto al comune grigionese di Mutten, so stenendolo nell’acquisto dei due defibrillatori e delle loro scatole di protezione. Il tutto per una spesa totale di circa 8500 franchi (vedi reportage). La fondazione concede aiuti finanziari per attività e pro getti che mirano a rendere maggiormente attrattiva l’attività samaritana nelle Sezioni e a garantire una pre senza su tutto il territorio di Sezioni efficienti, nonché a fare in modo che i Samaritani restino sempre Leader nel settore dei Primi soccorsi prestati da laici e nell’offerta di corsi per la popolazione. Anche questo principio è stato adempiuto a Mutten. Infatti, grazie ai nuovi apparecchi e alla serata pubblica di esercitazione per tutta la popo lazione, la Sezione Samaritana e i suoi soci hanno potuto di nuovo posizionarsi in modo attivo e utile. Un altro settore che beneficia di sostegno, sono i lavori di realizzazione di un sito internet per le Sezioni Sama ritane. I beneficiari dei contributi di sostegno, come ad esempio a Mutten, devono poi presentare un rapporto finale con i risultati e le esperienze fatte e il consuntivo delle spese. Quando tutta la documentazione necessaria è raccolta, le richieste vanno indirizzate attraverso l’apposito formu lario al Segretariato centrale della FSS, dove saranno sot toposte alla Commissione delle sovvenzioni della Com missione delle Finanze della FSS, per esame e valutazione. In questo modo ci si assicura che la FSS e la Fondazione agiscano in modo coordinato ed efficiente. Il Consiglio di Fondazione ha delegato a Monika Dusong la decisione sulla concessione degli aiuti da parte della Fondazione per i Samaritani di montagna. Dusong con segna al Consiglio di fondazione un rapporto annuale sui contributi concessi (jdw/FSS) Il medico della Sezione Martin Buess spiega in modo interessante come funziona il cuore. permesso alla Sezione di Mutten di acquistare due defi brillatori con tutti gli annessi e connessi. Questi moderni apparecchi salva-vita, completamente automatici verranno presentati proprio stasera, durante un’esercitazione, a tutta la popolazione, giovani, anziani e bambini di ogni età. Tutti saranno poi invitati a cimentarsi con l’utilizzo degli apparecchi. Nella piccola casa comunale, i contadini e gli abitanti sono stati accolti con un ricco spuntino, prima di iniziare la serata vera e propria. «Quassù siamo lontani dai servizi: in caso di urgenza l’ambulanza parte da Thusis e ci impiega quasi una mezzora per arrivare da noi. Anche l’elicottero non può atterrare sempre, e con ogni condizione di tempo, sui nostri ripidi pendii. Così, è davvero bellissimo che ora disponiamo di due defibrillatori. Questo ci trasmette una certa sicurezza», afferma Anja Bolliger. La giovane, e incinta, presidente della Sezione Samaritani ci parla con gentilezza mentre si occupa pure dei numerosi bambini presenti che giocano e si rincorrono qua e là, tra i locali della Casa comunale. oggi samaritani 6-7/13 Report Un medico «di cuore» Tutte le sedie sono occupate quando il medico di famiglia Martin Buess di Thusis inizia con la sua relazione sul cuore umano. Malgrado l’interessantissimo argomento, ci è difficile – di tempo in tempo – non gettare uno sguar do dalla finestra: la vista da quassù sulla valle è davvero mozzafiato. Anche i rappresentanti della FSS di Olten, ossia Christoph Bosshart, Helen Baumann e Christoph Meier, invitati per la serata, guardano stupiti… laggiù in fondo. Mentre una stufa riscalda la sala, il medico Buess spiega che il cuore umano ogni giorno batte ben circa 100 000 volte. Una pompa dalla prestazione straordina ria! Mostra quindi le potenzialità del defibrillatore in caso di emergenza e cosa invece non può fare. «In caso di fi brillazione ventricolare, possiamo praticamente provare a ‹riprogrammare› il cuore, ossia a riportarlo al normale ritmo del battito», spiega lo specialista in parole semplici. 06 Karoline Stolz infonde energia In veste di monitrice di corso e istruttrice, Karoline Stolz – che abita nella valle, a Sils im Domleschg – prende in mano la parte pratica dell’esercitazione. Gli abitanti sono entu siasti e pieni di voglia di fare e di mettere in pratica quan to imparato. Perfino il sindaco Johann Martin Wyss e sua moglie Barbara – che, quale Samaritana e responsabile del materiale, dovrà avere cura dei due nuovi apparecchi – si cimentano con molto entusiasmo nelle misure di Primo soccorso. I presenti si esercitano a turni, in piccoli gruppi, sul manichino e sotto l’occhio attendo delle Samaritane Sarah Hasler, Elvira Buchli e Verena Schmid che aiutano Karoline Stolz. Si scopre così, durante la serata, che in un piccolo paesino molti lavorano come volontari in Sezione e spesso in altre associazioni, anzi, le doppie funzioni quassù non sono una rarità, quanto piuttosto la norma. Ad esempio, per il comandante dei Pompieri Roland Mei er, questa serata vale pure come esercizio per i quadri del Corpo e il suo vice Stephan Bolliger è nel contempo Sama ritano e marito della presidente della Sezione. Eh sì, è così in un piccolo paesino... «No, il Defi non parla romancio…» Intanto si continua a lavorare in modo preciso e concen trato, i partecipanti vogliono sapere esattamente come funziona il defibrillatore. In caso di dubbio, pongono su La presidente della Sezione Anja Bolliger mostra fiera i due defibrillatori che ora possono essere installati a Mutten. La strada sale ripida dal fondovalle e porta al villaggio di Mutten, aggrappato alle montagne grigionesi. bito le domande: ovviamente quassù l’aiuto reciproco e l’auto-aiuto sono molto più importanti che non nelle po polatissime pianure. Tuttavia un po’ di divertimento e umorismo non mancano: un partecipante chiede sorri dendo se ci sono defibrillatori che possono parlare anche romancio. «No, purtroppo no, non ci sono. Usiamo qui l’applicazione in tedesco», afferma pure sorridendo la monitrice. Un corso riuscito! Al termine dell’esercitazione, tutti sembrano aver rag giunto lo scopo della serata, ossia imparare bene lo schema BLS-AED come pure ad usare in modo corretto e sicuro il defibrillatore. Mentre i partecipanti lasciano la sala, Anja Bolliger depone soddisfatta l’apparecchio nell’apposita cassetta appesa alla parete della Casa comunale. Il secondo ap parecchio sarà invece posizionato nella frazione alta del paese, 4 km più avanti lungo la strada, a Obermutten. Per fortuna gli apparecchi sono testati per essere funzio nanti anche in caso di temperature fino a -30°, per due settimane, e anche fino a 50° sopra lo zero… n PLANTO-SLIM capsules coupe-faim Votre assistant dans la lutte contre l’excès de poids, le ventre bedonnant et les culottes de cheval! Aux oubliettes, les pénibles privations et les interminables régimes! PLANTO-SLIM est un produit médical certifié élaboré en Allemagne sous contrôles stricts, servant à traiter la surcharge pondérale et à contrôler le poids. Découvrez à présent, la manière dont vous pouvez atteindre votre poids idéal avec Planto-Slim. Voici les deux causes fondamentales de la surcharge pondérale AVANT Matière grasse sous-cutanée Matière grasse excédentaire accumulée contre la paroi abdominale Matière grasse intra-abdominale Matière grasse excédentaire accumulée autour des intestins Le déroulement optimal de la digestion passe également par l’élimination de la matière adipeuse sous-cutanée et intra-abdominale. Avec la liposuccion, seules les graisses sous-cutanées peuvent s’ôter par intervention chirurgicale. Elle reste cependant inopérante vis-à-vis de la graisse intra-abdominale potentiellement dangereuse pour la santé. Celle-ci ne peut donc s’éliminer qu’à travers le métabolisme naturel du corps. Dans cette idée, Planto-Slim peut simultanément vous aider à éliminer la matière grasse sous-cutanée et intra-abdominale. P lanto-Slim est à base de konjacglucomannane, un composant végétal utilisé depuis toujours à titre culinaire au Japon. Il s’agit très probablement d’une raison pour laquelle la population japonaise ne comprend pratiquement personne en surpoids. PLANTOSLIM et c’est la fin de la faim! + = APRÈS Matière grasse sous-cutanée Diminution de la matière grasse située contre la paroi abdominale Matière grasse intra-abdominale Diminution de la matière grasse située autour des intestins Un principe actif naturel exceptionnel Les capsules Planto-Slim renferment de la poudre spéciale de konjac-glucomannane extraite à partir de la racine de konjac même. Une fois prise avec de l’eau, la poudre se met à gon�ler dans l’estomac jusqu’à atteindre le multiple de son volume initial. Arriver plus rapidement à satiété devient donc possible. Se comportant simultanément comme une �ibre alimentaire, elle régule également le cycle digestif. En �in de parcours, la poudre s’élimine directement par voie naturelle sans être digérée. 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Le poids idéal Les capsules coupe-faim Planto-Slim offrent une possibilité de traiter le problème de surcharge pondérale et de contrôler le poids. En cas d’obésité pathologique, veuillez consulter votre médecin. Commander rapidement? Par tél.: 071 634 81 25, par fax: 071 634 81 29 ou sur notre site www.trendmail.ch Perdre du poids dès maintenant, facilement et efficacement! En prenant seulement 2 à 3 capsules Planto-Slim avant chaque repas avec un verre d’eau, vous arriverez plus rapidement à satiété en prenant vos repas. Vous mangerez donc automatiquement moins. Ainsi, vous pouvez perdre non seulement graisse sous-cutanée, poignées d’amour et culottes de cheval, mais également la fameuse graisse intra-abdominale potentiellement dangereuse pour la santé et cause avérée du ventre bedonnant. BON DE COMMANDE OUI, je désire gérer ma surcharge pondérale en contrôlant mon poids de manière naturelle. 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Gli innovativi bastoncini di cotone Clic&Go™ sono semplici da utilizzare: È sufficiente piegare l’estremità colorata ed applicare il disinfettante che si trova all’interno del bastoncino sulla zona interessata. Disponibile in contenitori da 12 pezzi. 08 Trovate questi articoli e tanti altri su http://shop.samariter.ch imprimés/support publicitaires > articles publicitaires Consigli di sicurezza della Basilese Assicurazioni Rinfrescanti ma sicuri bagni in acque libere Fare il bagno comporta anche sempre dei rischi, a volte fatali, se sono trascurati. È soprattutto ai bambini che bisogna prestare particolare attenzione. Vi mostriamo come rendere la balneazione un divertimento senza preoccupazioni. Tutto scorre: sicurezza in fiumi e ruscelli Informatevi da chi è pratico del luogo sulle condizioni e sui pericoli presenti. Entrate in acqua solamente se siete in forma: potreste imbattervi in forti correnti. Nuotate al largo da pilastri di ponti, porti, chiuse, impianti industriali, sbarramenti e canali navigabili. È necessario avere un buon punto di ingresso e di uscita dall’acqua e non intraprendete azioni individuali. Fate attenzione alle avvertenze relative alle onde e alle altre indicazioni presenti. Rinfrescarsi e godersi il panorama: il lago Rispettate i divieti di balneazione e non nuotate mai nella zona di transito di barche e navi. Evitate le rive ricoperte da vegetazione; se capitate in mezzo a delle piante, tornate indietro nuotando a dorso. In caso di crampo: mantenere la calma, mettersi in posizione supina e scioglierlo tirando il muscolo. Gli uccelli d’acqua sono portatori di un gran numero di batteri e anche la diffusione delle alghe, favorita dal calore, può rappresentare un pericolo per i soggetti più sensibili. Ogni estate, tuffi avventati sono causa di gravi infortuni dovuti alla presenza di ostacoli sommersi. Un bambino è sicuro in acqua quando sa immergersi altrettanto bene di come sa nuotare. Onde selvagge: nuotare e fare il bagno in mare Nel mare, il vento e le correnti cambiano continuamente le condizioni, i banchi di sabbia si spostano e si creano nuove profondità. Restate in prossimità della riva e in gruppo, prestando attenzione alle eventuali segnalazioni mediante bandiere. Se finite in mezzo ad una corrente, uscitene nuotando parallelamente alla spiaggia. Le scarpette da bagno offrono un’importante protezione dalle punture di animali che vivono sul fondale. Anche per il mare vale la regola: non entrare in acqua quando si è molto accaldati. caso di maltempo deve uscire dall’acqua. Sorvegliate i bambini costantemente e fate attenzione che stiano solamente nelle zone balneabili indicate e non si allontanino troppo dalla riva. Materassini, palloni gonfiabili, ecc. non sono ausili per nuotare. I bambini che tremano dal freddo devono essere portati all’asciutto, perché tendono a raffreddarsi più rapidamente degli adulti. I bambini: vivaci, distratti e spesso troppo audaci Spiegate al vostro bimbo che prima di fare il bagno deve raffreddarsi e che in Il Mondo della sicurezza della Basilese: assicurare e prevenire Questi consigli di sicurezza sono stati forniti dal Mondo della sicurezza della Basilese. Tutto ciò che facciamo è orientato alla vostra sicurezza: abbiniamo l’assicurazione alla prevenzione intelligente. www.baloise.ch/mondodellasicurezza oggi samaritani 6-7/13 125.ma Assemblea dei Delegati (AD) della Federazione svizzera dei Samaritani a Olten (SO) Adattare l’idea dei Primi soccorsi al cambiamento dei tempi «L’idea dei Primi soccorsi è sempre presente, ma è buona cosa adattarla ai bisogni dettati dai cambiamenti del tempo». Questo principio è stato sottolineato dalla presidente centrale Monika Dusong durante la 125.ma Assemblea dei Delegati della FSS, il 15 giugno a Olten. Attualità dalla Federazione Cavergno (Tl) e Anita Tenhagen di Effretikon (ZH), come pure i mem bri di Comitato Dieter Göldi di Schindellegi (SZ), Thomas Brocker di Teufen (AR) e Stephan Guggis berg di Bienne (BE). Nuovi volti eletti, per i posti lasciati liberi dagli uscenti Alfred Vogt di Balzers (FL) e Verena Zwahlen di Frauenfeld (TG) sono: Theresia lmgrüth Nach bur di Aesch (BL) e Stephan Birrer di Lutry (VD). L’assemblea ha no minato Alfred Vogt e Verena Zwahlen quali soci onorari. Al po sto lasciato libero da Theresia Imgrüth nella Commissione della gestione, è stato eletto Paul Am mann. 10 Tutte le trattande all’ordine del giorno dell’assemblea sono state approvate dai Delegati. (Foto: Bruno Kissling) I vincitori del Trofeo Samaritano Due anni fa, e per la seconda volta, è stato lanciato il «Trofeo Samarita no». Questa iniziativa ha dimostra to che le Sezioni Samaritani, grazie ad azioni mirate, possono aumenta re il numero dei loro soci. Il primo rango è stato guadagnato dalla Se zione Samaritani di Steinegg (AI) che ha registrato un aumento da 4 a 11 membri attivi. L’azione pubblici taria più originale è stata invece quella proposta dalla Sezione di Aa dorf (TG). Eugen Kiener I delegati accorsi da tutta la Svizzera sono stati accolti a Olten, nella Stadt halle, da un clima festoso. A sottolineare il carattere commemo rativo dell’assemblea, hanno contri buito anche alcuni oratori ospiti. Tra questi, il Direttore della Sanità pub blica Peter Gomm ha portato i saluti da parte del Governo di Soletta e ha ringraziato tutti i Samaritani per la loro opera a favore dei bisognosi. Volti nuovi in Comitato centrale Dal 2006 la FSS è diretta dalla presi dente centrale e già Consigliera di Stato di Neuchâtel Monika Dusong, prima donna ad assumere questa ca rica. E Dusong è stata rinominata dall’assemblea di Olten per un ulte riore mandato di quattro anni. Sono stati rinominati anche i due vicepresidenti Renato Lampert di Premio per la FSS, fiori per Möcklys Enkelin Il sindaco di Olten Ernst Zingg ha evidenziato l’importanza della sede della FSS nella "sua" città. Anche l’assemblea, ha detto, ha contribui to a far parlare di Olten in tutta la nazione. Peter André Bloch, presi dente della Fondazione Pro Warten fels, ha annunciato che in agosto alla FSS verrà conferito il Prix War tenfels 2013. Un’ospite d’onore era Aline Möckli, nipote di Ernst Möc kly, che 125 anni raggruppò le prime Sezioni Samaritane fondando la Fe derazione svizzera dei Samaritani. La presidente centrale Monika Du song ha onorato l‘88enne Aline Möckli con un bel mazzo di fiori. Ecco il nuovo Comitato centrale che darà l’impronta ai prossimi quattro anni della Federazione svizzera dei Samaritani. Fondazione Carnegie Lo scorso 17 maggio la «Fondazione Carnegie per i salvatori di vite umane» (Svizzera) ha consegnato una distinzione a 25 persone che, mettendo in pericolo la loro salute o la loro vita, hanno salvato la vita di altre persone. In questa occasione è stata attribuita un’onorificenza anche alla Federazione svizzera dei Samaritani. Regina Gorza e Monika Dusong, felici dopo l’attribuzione dell’onorificenza, ricevuta in qualità di rappresentanti di tutti i Samaritani. (Foto: Foto Leiser) La presidente della Fondazione e consigliera nazionale Edith Graf-Litscher ha avuto l’onore di consegnare 8 medaglie d’onore d’argento, 14 medaglie di bronzo e 4 diplomi d’onore. Medaglia d’onore per il Giubileo Sei persone hanno ricevuto una distinzione per aver salvato la vita a persone che stavano per annegare. Dieci persone hanno invece ricevuto il riconoscimento d’onore per il sal- vataggio di persone coinvolte in in cidenti stradali, mentre altre due persone si sono contraddistinte nel salvataggio di persone intrappolate nella loro abitazione in fiamme. Inoltre due giovani hanno ricevuto quale premio un volo in elicottero, mentre altre cinque persone hanno ricevuto un riconoscimento per aver tentato di salvare la vita di una persona che voleva gettarsi sotto il treno. Al termine, la Fondazione ha conferito una medaglia d’onore anche alla Federazione svizzera dei Samaritani in occasione del suo 125.mo anniversario e della relativa festa commemorativa. La Fondazione è stata creata nel 1912 dall’industriale scozzese Andrew Carnegie (1835-1919), dopo il suo rientro dagli Stati Uniti dove era diventato uno tra gli uomini più ricchi al mondo. Da allora, in Svizzera la Fondazione Carnegie ha premiato ben 8453 persone e ha donato 3,2 milioni di franchi quali contributi di sostegno. Nel maggio del 2012 la Fondazione ha festeggiato il suo Centenario di vita. Informazioni su www.carnegie.ch. È deceduto Gianpiero Lupi All’età di 71 anni, è scomparso il già divisionario Gianpiero A. Lupi. Gianpiero Lupi era attivo professionalmente quale medico specializzato in medicina intensiva e medicina interna. Dal 2001 fino al 2008 ha rivestito nell’Esercito svizzero la carica di tenente colonnello medico. In veste di incaricato del Consiglio federale per il Servizio sanitario coordinato (SSC), Gianpiero Lupi è pure entrato in contatto con i Samaritani, verso i quali si è sempre dimostrato molto disponibile. Fu proprio durante il suo periodo di attività che ci furono i primi accordi contrattuali della FSS con l’Esercito svizzero e con la Protezione civile. Nel 2005 Gianpietro Lupi intervenne, in veste di tenente colonnello medico, alla Conferenza d’autunno della FSS a Nottwil. Tutti coloro che erano presenti, si ricorderanno certamente con piacere del suo accorato e felice intervento. Il tenente colonnello medico Gianpiero Lupi, in una delle sue numerose apparizioni pubbliche. Anno del Giubileo, siamo al giro di boa Finalmente è arrivata la tanto attesa e desiderata estate. Ora ci attirano le piscine; la stagione delle grigliate è avviata e le calde e lunghe serate invitano a rimanere all’aria aperta. E alle nostre spalle, c'è già la metà dell'anno del Giubileo della FSS. Sembra appena ieri che eravamo alla Giornata d’Impulso a Bienne, e poi impegnati nell’organizzazione del magnifico evento del Giubileo al Centro sportivo nazionale di Tenero. E anche il vernissage della mostra al Castello Wartenfels appartiene già al passato, così come la nostra 125.ma assemblea dei delegati svoltasi a metà giugno a Olten. In tutti questi eventi, tra i Samaritani regnava sempre l’entusiasmo e la voglia di fare ed era un vero piacere essere presenti con loro. Specialmente a Tenero, dove il tempo meteorologico è stato capriccioso, il buon morale di tutti ha contribuito al grande successo della tre giorni di festa. Tutti questi eventi appartengono ai Samaritani, ai quali era dedicata la festa. Tuttavia, realizzare tutto questo è stato possibile solo grazie al sostegno e all’impegno di molte persone, tra cui Samaritani, gruppi Help, organizzazioni Partners e gli Sponsors. A tutti loro vanno i miei sinceri ringraziamenti. Tutto quello che abbiamo fatto e vissuto assieme, ora deve fungere per noi da stimolo e motivazione per gestire e superare le prossime sfide. Auguro a tutti voi una meravigliosa estate! Regina Gorza, Segretaria centrale FSS Attualità dalla Federazione Premiata la Federazione svizzera dei Samaritani e alcuni salvatori 11 Magnifico il giardino del castello e il paesaggio, signorili le sale, interessanti le esposizioni Il Castello Wartenfels merita una visita Attualità dalla Federazione Alla fine di maggio è stata inaugurata al Castello Wartenfels, presso Lostorf, l’esposizione sulla storia del movimento samaritano allestita per il Giubileo della FSS. I diversi ospiti hanno potuto visitare in anteprima la mostra come pure godere dello splendido panorama offerto dal Castello sul paesaggio solettese e respirare l’antica atmosfera nelle sue suggestive sale. 12 Un’immagine del piano mansardato del Castello Wartenfels con le tavole illustrative e le vetrine dell’esposizione per il 125.mo Giubileo della FSS. Appena sei giorni dopo la grande festa del Giubileo della FSS a Tenero, la Federazione svizzera dei Samaritani ha organizzato un altro evento: lo scorso 26 maggio, infatti, ha invitato ospiti della regione di Olten come pure Samaritane e Samaritani da tutta la Svizzera al Vernissage della mostra allestita al Castello Wartenfels. La presidente centrale della FSS Monika Dusong ha ringraziato, nel suo discorso, il Consiglio di fondazione del Castello Wartenfels per l’ospitalità concessa alla mostra negli spazi espositivi dell’antico maniero (vedi foto in alto). La presidente ha poi evidenziato come, lungo gli anni, le Sezioni Samaritane si siano sempre impegnate e sia- no riuscite ad adattare le loro offerte ai bisogni della popolazione e della società in continuo mutamento. Le due Guerre Mondiali e l’epidemia della Grippe del 1918 – ha detto dal canto suo il professor Peter A. Bloch, presidente della Fondazione del castello – sono stati periodi molto impegnativi e pieni di sfide per i Samaritani. Il saluto da parte di Olten è stato portato da Martin Wey, nel frattempo eletto sindaco della città e figlio di quel Hugo Wey che dal 1976 al 1980 è stato presidente centrale della FSS. Wey ha quindi sotto lineato l’importanza per Olten di ospitare la sede della FSS, sia quale datore di lavoro, sia per la positiva immagine che dà alla città. I fondatori del movimento samaritano L’esposizione del Giubileo della FSS illustra come è nata la federazione, come si è sviluppata fino ai giorni nostri e quali servizi offrono ora le 1105 Sezioni Samaritane e i loro ben 30 000 membri attivi. In evidenza sono messe le figure del Premio Nobel per la pace Henry Dunant, del padre dei Primi soccorsi Friedrich Esmarch e di Ernst Möckly, che diede origine una dopo l’altra alla Società svizzera delle Truppe sanitarie e alla Federazione svizzera dei Samaritani. Sia la mostra sulla storia della FSS (vi sono esposti anche documenti, riviste dei tempi, fotografie e distintivi), sia la mostra d’arte (dal titolo «Voglia di vivere») come pure le sale del castello e il suo meraviglioso giardino meritano una visita! Il castello è proprietà comune del Canton Soletta e dei Comuni di Lostorf e Olten. Castello e mostre sono aperti al pubblico tutte le domeniche dalle 13 alle 17, fino al 20 ottobre. Entrata: CHF 5.– adulti; bambini CHF 2.50 e CHF 10.– per famiglie. Il Pass Raiffeisen per i Musei svizzeri è valido. Altre informazioni sul sito: www.samaritani.ch. Gli invitati al Vernissage durante la visita guidata alle varie sale signorili del Castello. oggi samaritani 6-7/13 Eugen Kiener Smart OUTDOOR PRODUCTS FROM THE HIMALAYAS Nuovo: Gi acc a funzionale Danfe 198.- Code riduzioni: Samaritani solo CHF 149.-green red blue black Neu black (nero) Nuovo: Neu S M L XL XXL Code riduzioni: 148.- nero S M L XL XXL Set invence di 399.- Nuovo: Pantalone da trekking nero Giacca highend function con sistema di chiusura a cerniera per attaccare con la zip e senza cuciture la parte in pile. Con il suo sistema traspirante (passaggio del vapore acqueo) di 6.000g/m2/25h e una colonna d’acqua di 20.000 mm compete nella categoria delle giacche highend function. Cappuccio contro le intemperie, compatibile con l‘elmetto, cerniera a due direzioni con coprimento (frontale), cuciture impermeabili, fascette regolabili sulle maniche (con velcro), cordoncino elastico in vita, ecc. 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La vostra ordinazione include il diritto di restituzione entro 8 giorni . Restano riservati errori di stampa. Prezzi incl. IVA, eLearning è solo uno dei tanti metodi di apprendimento All’inizio c'era l’eSoccorritore L’eSoccorritore ha compiuto sei mesi di vita. I primi «feedback» dimostrano che la combinazione tra lo studio personale a casa propria e l’esercitazione in aula presso le Sezioni è accolta favorevolmente. Che sia ormai terminato il tempo dei corsi tradizionali? La redazione di Olten ha voluto conoscere da vicino la situazione. Attualità dalla Federazione Adattamenti dell’eSoccorritore eLearning deve essere sempre attrattivo e coinvolgente. In base alle esperienze raccolte finora, il programma necessita di qualche ritocco. La versione aggiornata sarà disponibile in internet per la fine di luglio. Rispondendo al desiderio dei corsisti, quale novità eLearning potrà essere seguito anche con un Tablet (iPad da settembre). 14 Immagini animate aiutano a trasmettere e a memorizzare meglio le tematiche dei Primi soccorsi affrontate in eLearning È passato metà anno dall’introduzione dell’eSoccorritore, l’alternativa al tradizionale Corso soccorritori. Le prime impressioni provenienti dalle Sezioni Samaritane mostrano che la combinazione dell’apprendimento al PC con l’esercitazione pratica dei Primi soccorsi è accolta con grande favore sia dai partecipanti che dai monitori. A seguito della grande domanda di questi corsi, ci sono Sezioni che offrono praticamente solo questa nuova variante. I monitori confermano che, in genere, quando i partecipanti arrivano alla parte pratica del corso sono ben preparati e possono concentrarsi meglio sull’esercitazione. Inoltre grazie a eLearning, i partecipanti al corso possono sempre ripassare, se lo desiderano, le nozioni teoriche. Imparare al PC non è una cosa nuova Questa modalità di trasmissione del sapere non è affatto nuova. Già da 20 anni, in Nuova Zelanda e in Australia, l’insegnamento ai bambini che abitano in zone discoste avviene tramite computer. Gli sviluppi in questo settore sono molto rapidi. Oggigiorni ci sono applicazioni (Apps) e programmi con i quali la rianimazione può essere esercitata con un computer. Ma allora, il monitore in «carne e ossa» sarà un giorno sostituito da corsi «virtuali» di Primi soccorsi? Christoph oggi samaritani 6-7/13 Bosshard, capo del Settore Formazione e Consulenza, risponde di no: «eLearning è solo uno dei tanti metodi di trasmissione del sapere. I Primi soccorsi, anche in futuro, dovranno sempre essere esercitati in forma pratica.» Inizialmente l’impiego di eLearning veniva giustificato con la riduzione di tempi e costi che esso permette. Secondo Bosshard, però, questa affermazione non risponde al vero: molto più importante è il fatto che, una volta appresa la teoria, rimane maggior tempo da investire nell’esercitazione pratica. Solo con l’esercizio, infatti, si assimilano bene le nozioni. Seguiranno altri programmi in eLearning Dall’inizio di luglio è a disposizione un altro nuovo eLearning sul tema «Rianimazione» (BLS-AED), con gli stessi principi dell’eSoccorritore. Anche l’eLearning «eRianimazione» costa 15 franchi, che si possono pagare direttamente on-line oppure attraverso un coupon. Pure nei corsi di «Rianimazione» (BLS-AED) rimane comunque ancora l’offerta del corso tradizionale. Le singole Sezioni e Associazioni cantonali conoscono meglio la domanda nelle loro regioni e sanno quindi quali tipi di corso vanno per la maggiore. Entro la fine del 2013 ci sarà poi un ulteriore modulo eLearning, ossia il Corso soccorritori-Refresher. La rivista «oggi Samaritani» informerà regolarmente sull’introduzione di queste novità. Petra Zenhäusern Imparare e studiare la teoria a casa col proprio computer e secondo i propri tempi, al fine di essere ben preparati per il corso pratico organizzato dalle Sezioni Samaritane. 3domande Dall’inizio dell’anno, Christoph Boss hard è alla testa del Settore Formazio ne e Consulenza della Federazione svizzera dei Samaritani. Il dinamico 46enne, che è stato per molti anni im piegato presso la Banca cantonale di Zurigo, ama definirsi «uomo della for mazione». Proveniente dall’Oberland zurighese, coniugato, Christoph Boss hard è pure impegnato nel FC Bülach. pz 1 Da circa sei mesi è capo del Settore Formazione e Consulenza. Cosa ha fatto prima? La formazione è la mia passione e ha influenzato tutta la mia vita. Da una parte ero io a formare le persone, dall’altra mi sono sempre aggiornato nella mia professione. Un anno dopo il mio apprendistato presso la Banca cantonale di Zurigo (ZKB) ho svolto una formazione interna e successiva Christoph Bosshard mente, per più di 20 anni, sono stato attivo in parecchie e diverse funzioni all’interno dell’Istituto. In tutto que sto tempo, sono spesso cambiate le persone con le quali lavoravo, dagli apprendisti fino ai manager, ma non è mai cambiato il mio compito: for mare queste persone. Nel 1991 sono venuto in contatto per la prima volta con la formazione via Internet. Avevamo infatti ricevuto l’incarico di approntare un sistema di eLearning per i nostri apprendisti; al lora era tutto ancora su CD. Nel 2007 abbiamo potuto lavorare su una piat taforma d’apprendimento. Ma non esisteva nessuno concetto preciso e così abbiamo dovuto elaborarne uno, partendo dalla base. E’ stato un lavo ro duro e impegnativo, ma molto sti molante. Abbiamo così potuto creare un Cen tro di competenza per la tematica «Blended Learning» e abbiamo este so questa forma di istruzione a tutta la banca. L’insegnamento su compu ter (eLearning) era combinato con l’i struzione in aula. Visto che la tecnica mi interessa da sempre anche a livello privato, ho davvero potuto combinare in modo ottimale gli interessi professionali. Non è tanto il «prodotto» ad affasci narmi, quanto piuttosto la sua in fluenza e i modi con i quali le persone imparano o comunicano tra di loro. E’ questo ad interessarmi molto. Questi cambiamenti e questi sviluppi avran no una grande importanza anche per la FSS. 2 Prima in banca, ora in un’orga nizzazione Nonprofit. Ci sono parallelismi? Al primo sguardo, sembra essere tut ta un’altra cultura. Tuttavia personal mente non ho riscontrato delle grosse differenze. Certamente tutto dipende molto da dove si è lavorato prima: la Banca cantonale di Zurigo, proprio come la FSS, è un’azienda tradiziona le, con dei forti e radicati valori e qua lità svizzeri. Per me era importante continuare a lavorare con le persone e nel campo della formazione. Questo si è concretizzato con l’impiego pres so la FSS. Qui non si parla solo di si stemi e processi; il punto centrale è invece posto proprio sulla promozio ne della formazione delle persone; un aspetto per me molto importante nel lavoro di tutti i giorni. Attualità dalla Federazione Con la formazione si può fare molto 15 3 Quali visioni ha per il futuro? La formazione ha un valore molto alto e, per me, centrale: con la forma zione si può «smuovere» molto. Il no stro compito deve essere quello, in prima linea, di rendere abile la gente a prestare i Primi soccorsi. Il mio desi derio è quello di fare in modo che la FSS sia e rimanga la prima in Svizzera nella formazione dei Primi soccorsi. E non si tratta solo di cifre, ma di conti nuare a proporre corsi di buona quali tà con monitori motivati. Proprio per questo, gli interessati dovrebbero continuare a rivolgersi a noi quali pre statori di corsi di qualità; ed è anche in questo senso che mi sto impegnan do con tutte le forze. n Publireportage La nuova risposta alla sudorazione durante il climaterio: la salvia Tre donne su quattro soffrono di vampate di calore ed episodi di sudorazione durante il climaterio. Le donne che desiderano alleviare questi spiacevoli disturbi con un preparato vegetale possono ora trovare in farmacia e in drogheria il nuovo medicamento A.Vogel Menosan Salvia. A. Vogel Menosan Salvia, con foglie di salvia appena colta, aiuta contro la sudorazione eccessiva e le vampate di calore e fa sì che possiate godervi la giornata in tutta freschezza. Si tratta del primo e unico prodotto in commercio sotto forma di compresse, pensato esattamente per la sudorazione eccessiva, gli episodi di sudorazione notturna e le sensazioni di calore che sale nel corpo. Leggere il foglietto illustrativo. Bioforce SA, Roggwil TG www.bioforce.ch oggi samaritani 5/13 Federazione svizzera dei Samaritani: statistica 2012 Il numero di soci rimane costante Attualità dalla Federazione I rapporti annuali 2012 sono stati letti ed esaminati ai fini, tra l’altro, di allestire le utili statistiche della FSS. Un dato è positivo: il numero di soci è calato in misura esigua. I Cantoni Ticino e Zugo, in percentuale, hanno fatto addirittura registrare il maggior aumento di nuovi soci. 16 In Ticino le campagne soci hanno avuto successo, con l’adesione di parecchi nuovi membri (135 nuovi!), mentre nella Svizzera tedesca e romanda il numero complessivo dei soci di Sezioni Samaritane ha subito un leggerissimo calo. Come già negli anni scorsi, la Sezione più popolosa è la Pilatus di Lucerna con 93 soci, in maggioranza attivi. Nella Svizzera occidentale il primato dei soci è detenuto dalle Sezioni di Entremont (82 membri) e di Sion Deux Collines (74 soci). In Ticino, la Sezione più grande rimane Castagnola-Cassarate con ben 78 soci. In generale, anche il movimento giovanile degli Help ha registrato cifre soddisfacenti. Sono stati organizzati più corsi per la popolazione Lo scorso anno, sono stati ben 26 919 i membri attivi che si sono occupati a vari livelli dell’organizzazione samaritana. In media, ogni Sezione dispone di 24 soci attivi che, sempre in media, partecipano a cinque esercitazioni di Sezione. Positivo è l’aumento di corsi per la popolazione che, nel 2012 e fatta eccezione per i corsi senza certificato, hanno registrato un aumento. Queste cifre si basano sulle tasse dei corsi incassate. In complesso nel 2012 le Sezioni Samaritane hanno organizzato ben 1236 Azioni di donazione di sangue. I Samaritani, sempre in totale, hanno prestato ben 243 193 ore di lavoro volontario nei Posti samaritani. Divise per il numero di Sezioni attive a livello nazionale, ne risultano in media circa 220 ore di impiego per ogni Sezione. Ora, se sommiamo le ore di impiego a quelle dedicate all’insegnamento nei corsi, i Samaritani hanno lavorato quanto 350 posti di lavoro a tempo pieno. È quindi innegabile il grosso contributo fornito dai Samaritani alla popolazione. Le Sezioni che hanno inoltrato regolarmente i loro rapporti annuali entro la metà di maggio sono state 1080. Purtroppo nella statistica non possono rientrare i dati delle rimanenti 25 Sezioni che non hanno fornito il loro rapporto annuale. Un grosso lavoro di volontariato Ore di impiego Servizi sanitari * Interventi reali Servizi di assistenza Azioni donazione sangue 364 786 4427 92 160 16 686 Ore di insegnamento Istruzione della popolazione111 989 Form. e formazione cont. 73 043 Totale ore Posti a tempo pieno 663 091 350 * calcolato con il fattore 1.5. Questo fattore considera anche le sedute di comitato che servono alla preparazione dei Posti samaritani, ore che non vengono calcolate in quelle dell'impiego effettivo. oggi samaritani 6-7/13 Anche gli Help sono in crescita Una volta all’anno, il Segretariato centrale esegue un sondaggio anche tra i Gruppi Help. Quest’ultimo mostra che il numero dei Gruppi rimane stabile e che i giovanissimi rappresentano la fetta maggiore della Gioventù samaritana. Il numero dei Gruppi Help in Svizzera è di 123 (erano 122 nel 2012). Secondo i 98 formulari del rapporto annuale ricevuti, sono attivi 2071 giovani samaritani. Di questi, circa il 20 percento sono attivi in qualità di monitori giovanili e capi team. Anche nel 2012, le ragazze sono in maggioranza rispetto al numero di giovani ragazzi. Rispetto allo scorso anno, il loro numero è ancora aumentato del 3 percento. Nei Gruppi Help, i giovanissi- Lavoro Partecipanti agli esercizi di Sezione Ore di impiego nei Posti samaritani Regione 2011 2012 2011 2012 Argovia 13 329 12 504 20 283 18 423 Appenzello (ambedue) 2601 2430 4902 4002 Basilea (ambedue) 2768 2733 8260 7881 20 412 19 164 37 409 40 791 Berna Grigioni 6502 6260 11 994 10 139 Friborgo 5560 5651 9695 7986 Ginevra 1469 1318 13 138 6789 Glarona 1991 2002 2268 1433 Giura 1322 1332 4249 3040 Lucerna 9507 9539 14 165 17 955 Neuchâtel 1286 791 4490 2279 Alto Vallese 5490 5339 4154 3596 S.Gallo/FL 11062 10 020 16 600 14 825 Sciaffusa 1504 1572 3607 2091 Soletta 5336 4659 8127 6502 Svitto 4812 5119 7780 8595 Turgovia 6616 6600 7256 6728 Ticino 3889 3549 8335 6615 Untevaldo 3117 2980 4861 4284 Uri 2850 2554 1985 1652 Vallese Romando 2297 2268 8210 9752 Vaud 3206 3510 17 473 12 167 Zugo Zurigo FSS 2111 1613 5563 2183 17 792 15 840 37 078 43 485 136 829 129 347 261 882 243 193 Soci, Sezioni, Gruppi giovanili Help Membri attivi Gruppi Help Regione 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Argovia 95 92 2652 2363 5 5 Appenzello 23 22 389 393 2 3 Basilea 34 34 637 646 1 2 Berna 173 172 3949 3855 10 10 Grigioni 79 78 1425 1416 6 6 Friborgo 53 52 1205 1179 6 7 Ginevra 12 11 366 376 0 1 Glarona 16 16 408 398 6 6 Giura 16 16 291 275 0 0 Lucerna 64 64 1939 2100 8 7 Neuchâtel 13 13 236 233 2 2 Alto Vallese 45 44 1088 1063 3 3 S.Gallo/FL 72 71 1699 1769 20 20 Sciaffusa 14 14 249 246 4 4 Soletta 50 50 1147 1106 4 4 Svitto 29 29 1017 982 5 5 Turgovia 39 39 1092 1072 12 12 Ticino 61 61 982 1117 4 4 Untervaldo 17 17 807 807 5 5 Uri 19 19 671 651 1 1 Vallese romando 26 26 627 651 5 5 Vaud 38 38 815 818 1 1 Zugo 11 11 177 295 4 4 Zurigo FSS 116 116 3160 3108 6 6 1115 1105 27 028 26 919 120 123 mi sono la fascia d’età più rappresentata: più del 41 percento hanno tra gli 8 e gli 11 anni. Lo scorso anno sono stati organizzati in media 12 esercitazioni. Il 74 percento di questi si è svolto contemporaneamente ad esercitazioni della Sezione d’appartenenza. Il numero di monitori giovanili e capo team che siedono nei Comitati sezionali si è mantenuto costante (90 percento). I Gruppi Help della gioventù samaritana spesso collaborano attivamente con altre organizzazioni giovanili, come i giovani dei Corpi pompieri, della SSS, degli scout e altre associazioni. Rispetto all’anno prima, 98 Gruppi hanno inoltrato il formulario del Rapporto annuale (erano solo 60 l’anno prima). Ciò ha influito notevolmente e al rialzo sulle cifre presentate in questa statistica. I grafici si rifanno ai risultati dell’esame dei rapporti annuali. Petra Zenhäusern Le scarpe della FinnComfort combinano longevità e comfort ad alto livello. • Plantari anatomici intercambiabili • Materiali naturali di grande qualità • Made in Germany Attualità dalla Federazione Sezioni Samaritane 17 Divisione secondo le età soci 8–11 anni soci 12–15 anni soci 16–18 anni soci > 19 anni LA SCARPA DEL BENESSERE. Volentieri Le inviamo il catalogo 2013. Le scarpe FinnComfort vengono vendute esclusivamente nei centri commerciali specializzati. FinnComfort Schweiz | Panoramaweg 35 5504 Othmarsingen | www.finncomfort.ch oggi samaritani 6-7/13 Buono a sapersi 18 Dominic Siegenthaler mostra ai partecipanti della FCOQ come con un gesto di stop si possa controllare il comportamento dell’aggressore. (Foto: Elvira Frey) Gestione della violenza e dell’aggressività Quando da soccorritori si diventa vittima I pazienti aggressivi rendono difficile il lavoro dei soccorritori che devono prestare i Primi soccorsi. È una tendenza che non si ferma nemmeno davanti al Posto samaritano. Una formazione continua della Federazione dei Samaritani fornisce un quadro delle tecniche di de-escalation. Testo: Dominic Siegenthaler, Thomas Egger Nei mesi estivi, in tutta la Svizzera i Samaritani prestano servizio in Posti sanitari. In tale ambito capita sempre più spesso che i Samaritani abbiano a che fare con pa- zienti e parenti aggressivi o violenti. Per questo la FSS ora ha Fasi di una situazione di violenza (secondo Breakwall, 1995). Una de-escalation è possibile solo all’inizio. oggi samaritani 6-7/13 inserito il tema «de-escalation» nella Formazione continua obbligatoria di quadri di Sezione (FCOQ). A una festa due gruppi si picchiano, un aggressore viene malmenato e viene portato ricoperto di sangue alla tenda samaritana, dove gli vengono prestate le prime cure. Nel frattempo, il fratello della vittima viene a sapere quanto è accaduto e ha paura che suo fratello sia rimasto ferito gravemente o addirittura di poterlo perdere. Così, entra come una furia nella tenda samaritana, dove alcuni Samaritani stanno facendo una pausa. Vedendoli, si arrabbia ulteriormente, pensando che quegli «incompetenti Samaritani» non si stanno occupando adeguatamente di suo fratello. I Samaritani temono un’escalation e cercano di trattenerlo. A questo punto il fratello della vittima perde completamente il controllo e dà un pugno in faccia a un Samaritano. Preso dalla paura, quest’ultimo non riesce a fare ricorso alle sue normali strategie di gestione della violenza e non vede altra soluzione che colpire a sua volta. Prudenza in presenza di paure di perdita Questo esempio mostra che spesso le paure o un’intensa sensazione di sopraffazione sono la causa di aggressioni e atti di violenza. Se poi entrano in gioco anche le droghe o l’alcol, il potenziale di aggressività aumenta in modo Riportare la calma attraverso la comunicazione Una persona con un atteggiamento aggressivo si trova in una situazione emotivamente fuori dalla norma e, in base al modo in cui si svolge la comunicazione con il Samaritano, è possibile che anche quest’ultimo venga a trovarsi una situazione simile. I toni della discussione aumentano progressivamente, dando luogo a un’escalation della situazione. Per ottenere una «de-escalation» è necessario invece intervenire prima. L’aggressore deve cioè essere tranquillizzato prima che perda il controllo. Spesso la spirale dell’aggressività può essere interrotta tramite una comunicazione atta a ridurre la tensione. Reagire correttamente in quanto Samaritano I Samaritani stessi possono dare un contributo fondamentale per evitare l’escalation della situazione. L’importante è che sul posto sia presente un numero sufficiente di Samaritani e che lo staff del Posto sanitario sia composto in modo ottimale. I Samaritani devono conoscersi bene e saper collaborare al meglio. Ogni Samaritano deve accettare l’idea che potrebbe capitare a lui stesso di diventare vittima di atti di violenza. Riunioni preparatorie prima dell’evento possono aiutare a tematizzare gli eventuali problemi che ci si possono aspettare nel Posto samaritano e a conoscersi meglio come team. In queste riunioni bisogna discutere anche delle proprie paure. In questo modo i Samaritani che hanno avuto esperienze negative possono recuperare fiducia e continuare a prestare il proprio servizio al Posto samaritano. Tuttavia, anche la migliore preparazione possibile non garantisce una sicurezza assoluta contro gli atti di violenza. Se un aggressore ha una crisi (vedi grafico), perfino una penna lasciata in giro può diventare un’arma pericolosa. In tali situazioni i Samaritani devono proteggersi da soli e chiamare immediatamente la polizia o il servizio di sicurezza. Le situazioni pericolose durante il servizio al Posto samaritano sembrano venire dal nulla, ma spesso non è così. Molte aggres- Come posso ottenere una de-escalation? Verbalizzare Fare riferimento al comportamento: – Che cosa percepisco? – Quale comportamento mi disturba? Fare riferimento alle sensazioni: – Come percepisco il paziente? – Quali sensazioni suscita in me? Ascoltare attivamente – Ripetere ciò che si è sentito con parole proprie – «Ho capito che ...» sioni nascono da situazioni precedenti che non sono facilmente individuabili dai Samaritani in quanto iniziate prima del Posto sanitario. La storia precedente fa però parte dell’evento nel suo complesso. Quindi, più i Samaritani faranno il possibile per non aumentare il potenziale di rischio e minori saranno gli appigli verbali che il potenziale aggressore avrà a disposizione. Trovare le parole giuste Non appena si vengono a trovare sotto pressione, le persone hanno difficoltà a trovare le parole giuste. Spesso non siamo consci di ciò che possono suscitare affermazioni, fatte teoricamente con buone intenzioni: «Così non va.» Prescrive come comportarsi. «Noi facciamo sempre così.» E non cambieremo a causa sua. «Dice sul serio?» Per l’altro è una cosa seria. «Non è così grave.» Per l’altro è grave. «Andrà tutto bene.» Non si considera la gravità della situazione. «Questo è contrario alle norme.» Che sono quindi più importanti di me. Buono a sapersi esponenziale, perché non solo queste sostanze compromettono la capacità di riflettere, ma abbassano la soglia inibitoria per gli atti di violenza. Per questo, se una persona soffre di paure di perdita, bisogna usare particolare prudenza. In tale stato l’aggressore diventa imprevedibile e costituisce un pericolo non solo per i Samaritani, ma anche per gli altri pazienti e persone presenti. In questi casi il Samaritano deve chiedere aiuto al servizio di sicurezza o alla polizia. Affermazioni di questo tipo possono dare alla persona aggressiva l’impressione di non essere presa sul serio oppure di essere poco importante. In questo modo riprendere la comunicazione diventa difficile. È preferibile invece puntare sulla tecnica della verbalizzazione. Verbalizzare significa esprimere le proprie sensazioni e percezioni, in modo tale che il paziente sappia come viene percepito e venga lasciato poco spazio alle interpretazioni. 19 Esempi: – se in un Posto samaritano un paziente non vuole sedersi e invece passeggia nervosamente, possiamo formularlo nel seguente modo: «Vedo che va continuamente su e giù, mi dà l’impressione di essere molto nervoso.» – se un paziente piange possiamo chiedergli: «Che cosa la rende così triste?» – a un parente che grida in continuazione si può rispondere: «Non accetto che lei mi urli contro.» Non appena si è creata una comunicazione con il paziente, è il caso di passare alla tecnica dell’ascolto attivo. Riproducendo il contenuto delle affermazioni del paziente con parole proprie, si evitano equivoci e si dimostra stima verso il paziente. Per poter ridurre la tensione, i Samaritani devono cercare di stabilire una relazione con il paziente. Un paziente si accorge subito se l’atteggiamento nei suoi confronti non è sincero e così la spirale dell’aggressività continua ad alimentarsi. Ridurre la tensione non è sempre facile. Spesso ci sono diversi modi per raggiungere l’obiettivo e tali modi sono differenti per ogni persona. Per questo è importante esercitarsi periodicamente nell’applicazione delle tecniche. Può essere utile anche frequentare un corso di de-escalation. L’associazione Netzwerk Aggressionsmanagement im Gesundheits- und Sozialwesen Schweiz (NAGS) e il servizio UMGA offrono consulenze, informazioni specifiche e corsi. Per informazioni: www.aggressionsmanagement.ch oggi samaritani 6-7/13 La formazione si è svolta presso la sede samaritana di S. Antonino Sezioni, Associazione Echi positivi ed entusiasti dal Corso per monitori di corso e monitori di Sezione 20 I partecipanti al corso con la formatrice Carla Bianda. «Ce l’abbiamo fatta!!!» Nessuno di noi 7, iscritti al corso per diventare monitori che si è svolto dal 16 marzo al 2 giugno scorsi, avrebbe pensato di esprimersi così l’ultimo giorno di corso, anzi quando abbiamo cominciato eravamo spaventati dal numero impressionante di cose da fare, di compiti da eseguire, dall’alto numero di giornate di lezione e di come riuscire a trovare delle ore libere fra tutti gli impegni: casa, famiglia, figli, lavoro, per riu- scire a frequentare le lezioni e anche per studiare un po’... e invece… Adesso che è finito e, come si suol dire, «si tirano le somme», ci siamo accorti che in questi mesi, oltre a impegnarci tanto, ci siamo divertiti, conosciuti, abbiamo lavorato insieme insomma, siamo diventati una squadra. E tutto è nato grazie all’entusiasmo di essere Samaritani e perché no, grazie anche alla voglia di mettersi in gioco, al coraggio di buttarci in un’avventura per migliorare e, soprattutto, per portare avanti il «discorso samaritano»: perché tutti noi iscritti al corso ci crediamo, crediamo nelle nostre Sezioni, crediamo che si possa trasmette l’entusiasmo che ci ha animati in questi mesi. Parlando tra noi di cosa scrivere sulla rivista «oggi Samaritani», sono uscite frasi che non hanno bisogno di ulteriori commenti. Ne riportiamo alcune per voi lettori: «Finalmente un po’ di pace, ma devo dirvi che mi mancate già…» «Il corso è stato interessante, stimolante e arricchente a livello personale. Inoltre, tanta apertura su punti di vista diversi, collaborazione … insomma un bel corso.» «Giornate intense e cariche di un mix di emozioni: a prevalere su tutte la gioia di istaurare nuove e preziose amicizie. Al termine dell’ultima giornata, inoltre, un’immensa soddisfazione per l’obiettivo raggiunto. Un punto di partenza!!!» Sì è stata proprio un bella avventura, abbiamo incontrato formatori che ci hanno trasmesso oltre a conoscenze anche – e la cosa non è facile – tanta passione per l’insegnamento e abbiamo imparato a lavorare in gruppo e ad aiutarci, cosa che sicuramente faremo anche da monitori. Un percorso formativo che vale la pena di intraprendere, perciò «Forza ai prossimi!!!». Laura Rigamonti, una delle partecipanti Lavizzara Un Corso Samaritani Kid’s con i bambini dell’alta Valle Anche in modo giocoso e divertente, si è imparato a fare i bendaggi. Si concluso nelle scorse settimane il Corso Samaritani Kid’s in Lavizzara. Grazie alla collaborazione dell’Assemblea dei genitori di Lavizzara e dei Samaritani Lavizzara, coadiuvati dalla monitrice Angela Donati, si è potuto svolgere un coroggi samaritani 6-7/13 so per bambini dagli 8 ai 10 anni dell’alta Valle. La monitrice Angela, con l’aiuto di una volontaria attiva nella Sezione, ha organizzato cinque incontri, dove i bambini hanno potuto imparare come si svolgono i primi soccorsi. Le lezioni erano suddivise in due parti: teorica e pratica. In quest’ultima i bambini potevano sperimentare ciò che la monitrice spiegava e si terminava il tutto con un gioco. Sin dalla prima lezione, i piccoli partecipanti sono rimasti entusiasti e hanno partecipato con interesse. All’inizio hanno imparato come si fa un’analisi dell’accaduto (regola del semaforo), in seguito come si procede con il soccorso, prodigandosi in varie tecniche tra cui un massaggio cardiaco su manichino. Nel corso della terza lezione hanno appreso come vengono allarmati i soccorsi e quali numeri comporre, e hanno potuto effettuare una chiamata alla sede SALVA e spiegare il caso messo in scena. Nella quarta e quinta lezione, i bimbi si sono cimentati con la fasciatura e il bendaggio di varie ferite e contusioni. Alla fine del corso i bambini hanno ricevuto un attestato di frequenza e parteciperanno ad alcune serate con gli adulti. Le monitrici Coldrerio La monitrice Roberta Zarro con i giovanissimi e attenti partecipanti alla lezione. «Peccato che nel Mendrisiotto non ci sia un Gruppo Help, dev’essere bello lavorare con i ragazzi… Però, perlomeno potremmo fare qualche lezione ai bambini delle Scuole elementari di Coldrerio, per insegnar loro qualcosa sui primi soccorsi…» È iniziata così, con una delle tante chiacchierate tra noi due monitrici della Sezione di Coldrerio: l’idea ci è piaciuta subito e abbiamo cominciato a metterla in pratica. Prima di tutto contattando il direttore della scuola, indicando le nostre intenzioni e chiedendo il permesso di far venire in sede samaritana per una mattinata ciascuna, sia la classe di quinta che la quarta. Il direttore ne ha parlato con i maestri e ci ha confermato con entu- siasmo che la lezione si poteva fare, e che avrebbe volentieri aggiunto anche la sua terza elementare. A questo punto abbiamo fissato le tre date e abbiamo preparato una lezione che comprendesse il semaforo, i numeri di emergenza, la posizione laterale, le scottature, i tagli. Il tutto semplificato per i bambini, prendendo spunto dal libretto di «Globi» da dove abbiamo preso foto e filo conduttore per la nostra lezione. Arriva il giorno fissato e prepariamo l’aula aspettando che la campanella della scuola suoni e che la quinta elementare arrivi da noi in sede. I bambini si dimostrano subito interessatissimi, seguono molto attentamente le nostre parole, ci «inondano» di domande, di racconti di esperienze personali, di risate, di sguardi, di mani alzate, di «io, io, tocca a me…». Insomma la mattinata vola via! Dopo la classe quinta tocca alla quarta, e poi alla terza. Ogni gruppo di bambini partecipa attivamente ai giochi che abbiamo preparato, pratica la posizione laterale, tornano persino in anticipo dalla ricreazione perché vogliono riprendere subito la lezione!! Alla fine tutti partono con un fascicoletto riassuntivo, un attestato e un regalino contenente cerotti, disinfettante, salviettine per pulire la ferita, scheda con i numeri di soccorso … e un gran sorriso!! I feedback non hanno tardato ad arrivare: il direttore ha già detto che l’esperienza si ripeterà di sicuro anche l’anno prossimo, e ogni bambino ha scritto un pensierino da consegnarci, in cui ha messo le impressioni della giornata e quello che gli è piaciuto di più (di gran lunga la posizione laterale). Insomma è stato un gran successo e un’esperienza bellissima. Che dire? Cosa aggiungere? Noi due ci guardavamo spesso durante le lezioni e non so se il sorriso più grande era sulla faccia dei bambini o di noi due monitrici... Sezioni, Associazione Una meravigliosa esperienza con i bambini della Scuola elementare 21 Le monitrici della Sezione Samaritana di Coldrerio Roberta Zarro e Mariarosa Baccarin Lugano Aide Fagetti designata socia onoraria La neo socia onoraria della Sezione di Lugano, Aide Fagetti La Sezione Samaritani di Lugano, durante l’assemblea annuale svoltasi il 1. marzo scorso, ha avuto il grande onore di proporre la nomina di una «socia onoraria»: la nostra carissima Aide Fagetti. La carriera di Aide inizia nel 1966 quando entra in Sezione; samaritana sempre attiva e presente, riceve il riconoscimento della Medaglia Dunant nel 1991. Dal 1991 al 2004 è membro di comitato e tuttora socia della Sezione. Aide è sempre stata un modello da seguire, una bella persona con un invidiabile carattere positivo, un atteggiamento sempre gentile, mol- to intelligente e saggia. Sempre disponibile e aperta all’ascolto del prossimo. Malgrado non più «20enne», Aide ci ha fatto il grande onore di presenziare all’assemblea, durante la quale è stata omaggiata con il diploma di socia onoraria e un pensiero floreale. È pure rimasta a cena potendo così rivedere e intrattenersi con i «vecchi compagni d’armi». La nostra Sezione coglie l’occasione per porgerle nuovamente i migliori auguri per la meritata «pensione samaritana» e per un sereno futuro. Sezione Samaritani Lugano oggi samaritani 6-7/13