Anteprima Estratta dall' Appunto di Psicopatologia Università : Facoltà : Sc.Politiche Indice di questo documento L' Appunto Le Domande d'esame ABCtribe.com e' un sito di knowledge sharing per facilitare lo scambio di materiali ed informazioni per lo studio e la formazione.Centinaia di migliaia di studenti usano ABCtribe quotidianamente per scambiare materiali, consigli e opportunità Più gli utenti ne diffondono l'utilizzo maggiore e' il vantaggio che ne si può trarre : 1. Migliora i tuoi voti ed il tempo di studio gestendo tutti i materiali e le risorse condivise 2. Costruisci un network che ti aiuti nei tuoi studi e nella tua professione 3. Ottimizza con il tuo libretto elettronico il percorso di studi facendo in anticipo le scelte migliori per ogni esame 4. 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La psicopatologia descrittiva consiste nella descrizione precisa e nella categorizzazione delle esperienze abnormi così come esse sono riferite dal paziente e osservate nel suo comportamento. Esistono due parti distinte della psicopatologia descrittiva: 1. L’osservazione del comportamento che è estremamente importante; l’oggettività è cruciale, ma è anche necessario andare oltre l’osservazione del solo comportamento. 2. La valutazione empatica dell’esperienza soggettiva che consiste nella valutazione delle esperienze soggettive. Empatia, letteralmente, significa “ sentirsi nei panni di un altro”. Nella psicopatologia descrittiva, il concetto di empatia è uno strumento clinico che deve essere usato per misurare lo stato soggettivo interno di un’altra persona, impiegando come criterio le capacità dell’osservatore di avere esperienze emotive e cognitive. Si opera attraverso domande precise finché il medico è in grado di dare al paziente un resoconto della sua stessa esperienza, verificando se quest’ultimo la riconosce come sua. Comprendere le esperienze soggettive di una persona che soffre può di per sé essere di aiuto al paziente perché aumenterà la sua fiducia nella terapia. I sintomi si aggregano tra di loro in configurazioni particolari e per questo motivo possiamo parlare di differenti malattie mentali. La psicopatologia descrittiva evita spiegazioni teoriche per questi eventi psichici: classifica e descrive le esperienze abnormi quali esse vengono riferite dal paziente e sono osservabili dal suo comportamento. Quindi possiamo dire che la psicopatologia descrittiva implica aspetti soggettivi (fenomenologia) e aspetti oggettivi (descrizione dei comportamenti). Lo studio della fenomenologia aumenta le capacità diagnostiche, ignorarla può avere serie ripercussioni sulla cura del paziente. Attraverso il metodo empatico il medico cerca di chiarificare la natura dell’esperienza di chi soffre, cioè di comprenderla abbastanza bene e sentirla in modo così pregnante che il resoconto dei suoi riscontri ne evochi il riconoscimento da parte del paziente. Il metodo della fenomenologia in psichiatria è interamente finalizzato ad un unico scopo, cioè quello di rendere comprensibile l’esperienza del paziente, cosicché si possa procedere alla classificazione ed a un trattamento razionale. Non esiste una vera definizione del termine “malattia” perché non ci può essere una reale e netta distinzione tra salute e malattia. - La definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che “la salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia o di infermità”. - In termini fisici possiamo dire, in base alla definizione di Griesinger, che le malattie mentali sono le malattie del cervello. - Analogamente per Taylor le malattie sono ciò che i medici curano. - La malattia può essere considerata come una variazione statistica della norma che comporta uno svantaggio biologico che implica una ridotta fecondità e un accorciamento della vita. - Può avere implicazioni legali quando, per esempio, le circostanze che determinano una malattia possono meritare un risarcimento o il comportamento che deriva da una malattia può facilitare una riduzione della pena. In inglese la parola “normale” è usata con almeno quattro significati diversi: la norma di valore, la norma statistica, la norma individuale e la norma tipologica. L’anormalità tipologica è un termine necessario per descrivere quelle situazioni in cui una condizione è vista come normale in tutte e tre le accezioni precedenti e tuttavia rappresenta un’anormalità Il comportamento di un individuo e la sua visione del mondo hanno radici non solo nella psicopatologia individuale, ma anche nell’ambiente sociale che costituisce il suo contesto usuale. Per condurre uno studio statistico dobbiamo poter sapere che i pazienti che abbiamo visto (la nostra popolazione campione) è rappresentativa della popolazione bersaglio (gli affetti dalla malattia). Con ciò possiamo dire che differenti popolazioni hanno caratteristiche differenti. La psicopatologia descrittiva corre il pericolo ABCtribe.com - [Pagina 3] AB Ct rib e. co m di indulgere in un interesse eccessivo per le sindromi rare; per essere di utilità pratica, essa deve concentrarsi sull’universale e cioè: Sull’osservazione dei fenomeni senza teorie preconcette; Sulla richiesta di precise definizioni che rappresentano una base solida per la ricerca. La comprensione dei sintomi del paziente avviene se il medico ha una conoscenza dettagliata del retroterra culturale del paziente, nonché informazioni specifiche sulla famiglia e sull’ambiente circostante. La fenomenologia non può concentrarsi soltanto sull’individuo isolato in un determinato momento della vita. Il metodo della fenomenologia facilita la comunicazione, rendendo più facile al medico comprendere il suo paziente. La descrizione precisa e la valutazione dei sintomi facilitano inoltre la comunicazione tra medici. La medicina clinica fa una distinzione chiara tra segni e sintomi. Il paziente si lamenta dei sintomi, i segni fisici sono evidenziati con l’esame obiettivo. Questa distinzione non viene di solito fatta nel caso dei fenomeni relativi allo stato mentale. La descrizione del paziente di un fenomeno mentale anormale è chiamato di solito un sintomo sia che egli si lamenti di qualcosa che gli procura disagio, sia che stia descrivendo la sua esperienza mentale che appare patologica ad un osservatore. Quando questi sintomi sono aggregati, potrebbero essere considerati segni. Il sentimento di infelicità potrebbe essere un segno di malattia depressiva, le allucinazioni uditive potrebbero essere un segno di schizofrenia. Perché un sintomo sia usato in senso diagnostico, il suo verificarsi deve essere tipico di quella condizione e la sua presenza deve essere relativamente frequente. Il metodo per raccogliere informazioni è Ascoltare - Osservare - Empatia - porre Domande pertinenti, appropriate e consapevoli. Lo scopo del metodo fenomenologico è quindi: 1. Descrivere le esperienze interiori; 2. Ordinarle e classificarle; 3. Creare una terminologia riproducibile. E’ importante cercare e trovare il significato soggettivo per il paziente e non solo contentarsi del fatto che si tratti di una risposta anormale; il significato psicopatologico è spesso rivelato dal tipo di risposta. Jasper ha differenziato il comprendere dallo spiegare e ha mostrato come questi due termini possano essere usati sia in senso statico che in senso genetico. Jasper fa un’importante distinzione tra ciò che ha un significato, e consente l’instaurarsi dell’empatia, e ciò che è incomprensibile, l’essenza dell’esperienza psicotica. Connessioni comprensibili dimostrano il nesso tra eventi psicologici differenti, mostrando attraverso un processo di empatia in che modo questi eventi scaturiscano gli uni dagli altri. Jasper discute il diverso significato che può essere attribuito ai termini primario e secondario quando essi vengono applicati ai sintomi. Si può dire che ciò che è primario non può essere ulteriormente ridotto dalla comprensione; mentre ciò che è secondario è ciò che emerge dal primario in un modo che può essere compreso. In termini di casualità, invece, si può dire che ciò che è primario è la causa, mentre ciò che è secondario è l’effetto. Alcune caratteristiche dell’esperienza del paziente sono di considerevole importanza nella valutazione clinica fatta dal medico, ma egli non le manifesta volontariamente, per cui è vitale la distinzione tra forma e contenuto e bisogna inoltre discriminare tra aspetti soggettivi e oggettivi della valutazione dei sintomi. La forma di una esperienza psichica è la descrizione della sua struttura in termini fenomenologico. Il contenuto è ciò che dà colore all’esperienza. La forma dipende dal tipo di malattia mentale di cui il paziente ABCtribe.com - [Pagina 4] m soffre, per questo è di significato diagnostico. Il contenuto può essere compreso nei termini della situazione di vita del paziente rispetto alla sua cultura, appartenenza di gruppo, stato, grado di sofisticazione, età, sesso, eventi di vita e collocazione geografica. Le misurazioni oggettive sono necessariamente sottoposte all’attribuzione di valore fornita soggettivamente. Il processo di formulazione di una valutazione scientifica consiste di varie tappe: ricevere uno STIMOLO sensoriale – PERCEPIRE – OSSERVARE – ANNOTARE – CODIFICARE – formulare IPOTESI. Non può esistere un’osservazione senza pregiudizi. Il rapporto è la modalità di interazione che il paziente stabilisce durante il colloquio clinico; il medico deve essere capace di stabilire il rapporto da solo e avere la capacità di comprensione umana. Il metodo della fenomenologia cerca di aumentare la nostra conoscenza degli eventi soggettivi, cosicché essi possano essere classificati e quantificati. Il processo o lo sviluppo dipendono dal fatto che la persona senta un certo evento come parte della propria vita quotidiana oppure come un fatto esterno ad essa. Lo sviluppo implica che un’esperienza sia comprensibile nei termini della costituzione e della storia della persona; il processo è visto come l’imposizione di un evento dall’esterno. La psicopatologia descrittiva si occupa di descrivere le esperienze soggettive, quindi i comportamenti risultanti nel corso della malattia mentale. Essa non fa nessun tentativo di dire perché è presente un delirio: essa soltanto osserva, descrive e classifica. La fenomenologia non può occuparsi dell’inconscio, perché il paziente non è in grado di descriverlo e quindi il medico non può esercitare l’empatia su questo; sono solo gli elementi sintomatici della malattia che la psicopatologia può esplorare: la natura dei sintomi e ciò con cui sono associati. co Capitolo 2 “La coscienza e i disturbi della coscienza” AB Ct rib e. Il punto di partenza logico per lo studio dei sintomi dal punto di vista soggettivo è ciò che permette alla soggettività di esistere: la coscienza. Per essere in grado di avere delle esperienze, si deve essere coscienti. Coscienza è uno stato di consapevolezza ci sé e dell’ambiente; il termine si riferisce innanzitutto alla consapevolezza interiore dell’esperienza e, in secondo luogo, esso fa riferimento al soggetto che reagisce intenzionalmente agli oggetti. Inconscio: secondo Jasper significa qualcosa che non è un’entità interna e non si manifesta come esperienza. Nella pratica clinica, questo termine viene usato in tre modi differenti che hanno in comune soltanto l’elemento fenomenologico dell’assenza di esperienza soggettiva, e sono: malattia cerebrale, una persona che dorme, una persona vigile e sana è cosciente solo di certe parti dell’ambiente circostante sia internamente che all’esterno. Quest’ultimo significato di inconscio implica che certi processi mentali non possono essere osservati con l’introspezione, tra questi processi ce ne sono alcuni che sono diventati coscienti come quello che Freud chiama preconscio. I processi preconsci sono automatici, mentre quelli coscienti sono flessibili e strategici. La coscienza ha tre dimensioni e sono: 1. Vigilanza_ si considera tale la facoltà di rimanere deliberatamente svegli quando altrimenti si potrebbe essere assonnati o addormentati. I fattori interni all’individuo che favoriscono la vigilanza sono l’interesse, l’ansia, la paura estrema o la gioia. 2. Lucidità_ può essere dimostrata soltanto nella chiarezza di pensiero su un argomento particolare. 3. Coscienza di sé_ si verifica quando nello stato di veglia completa e di lucidità di coscienza si individua come facoltà immediata e complessa la capacità di avere esperienza di sé e consapevolezza di sé. Aggernaes provò a dare una definizione di stato di coscienza patologico (DSC): è lo stato in cui si trova una persona che non ha alcuna esperienza, oppure nello stato in cui tutte le sue esperienze sono alterate rispetto al normale stato di veglia. Si tratta di un DSC soltanto se la persona non può tornare intenzionalmente e stabilmente nella sua condizione usuale, e se gli altri dall’esterno non possono ricondurlo alla condizione normale con semplici procedure interattive. Può verificarsi un abbassamento quantitativo dello stato di coscienza, quest’ultima può essere considerata in un continuum dalla veglia e consapevolezza piena fino al coma. LIVELLI O STADI DI COSCIENZA RIDOTTA Coscienza normale, all’erta, vigile e lucida – Obnubilamento – Sonnolenza – Sopore – Coma – Morte. ABCtribe.com - [Pagina 5] AB Altre modificazioni Ct rib e. co m Si possono riconoscere diversi altri disturbi organici delle funzioni cerebrali che vengono detti modificazioni qualitative della coscienza Capitolo 3 “Attenzione, concentrazione, orientamento e sonno” L’attenzione è la focalizzazione attiva o passiva della coscienza di un’esperienza e si distingue in: - Attenzione volontaria che si verifica quando è il soggetto a focalizzare la propria attenzione su un evento interno o esterno. E’ questo tipo di attenzione che permette che l’oggetto sia al centro dell’attenzione e sia mantenuto focalizzato. - Attenzione involontaria che si verifica quando un oggetto attrae l’attenzione del soggetto senza un suo sforzo consapevole. ABCtribe.com - [Pagina 6] AB Ct rib e. co m La concentrazione è il mantenimento della focalizzazione della coscienza su un’esperienza o un compito in corso. L’orientamento consiste nella consapevolezza della situazione rispetto al tempo e allo spazio. L’attenzione e la concentrazione non sono esattamente distinguibili, ma possiamo dire che l’attenzione fa riferimento alla descrizione oggettiva di un’altra persona, oggetto o evento, mentre la consapevolezza è la descrizione soggettiva dello stato in cui si possono percepire gli stimoli. Taylor ha messo a confronto l’essere vigili con l’essere assorti: L’attenzione di una persona vigile si muove liberamente da un oggetto all’altro; quando una persona è assorta l’attenzione è così ridotta da apparire quasi assente. Questi stati abnormi della consapevolezza e attenzione sono di due tipi: 1. La meditazione trascendentale che si verifica quando la persona è assorta in un’esperienza che risulta in un quadro fisiologico di sonnolenza. 2. La trance può essere indotta da suggestioni individuali o di gruppo, da autosuggestione o da esperienze di massa caratterizzate da elevate quote di emotività. Un restringimento dell’attenzione indica la capacità del soggetto di focalizzarsi su una piccola parte del campo di coscienza, e si verifica in condizioni in cui l’attenzione involontaria è diretta altrove da allucinazioni, deliri o da forti emozioni. STADIO 1 Basso voltaggio, frequenze miste senza movimenti oculari rapidi STADIO 2 12/14 cicli al secondo con fusi e complessi K su un fondo di basso voltaggio e frequenze miste STADIO 3 Moderata quota di attività con onde di elevata ampiezza STADIO 4 Quota rilevante di attività con onde di elevata ampiezza STADIO Sonno di relativamente basso voltaggio, frequenze miste con movimenti oculari rapidi REM episodici e un elettromiogramma di bassa ampiezza Il sonno ortodosso (stadi 1-4) e quello paradosso (stadio REM) sono stati diversificati l’uno dall’altro: nel primo si verifica una normale attività riflessa, nel secondo sono riscontrabili movimenti rapidi degli occhi che sono in qualche modo associati al sogno. Per convenzione, un sonno profondo, soddisfacente e indisturbato si associa al benessere ed alla salute; al contrario, la sua mancanza o una sua cattiva qualità stanno ad indicare un disturbo dell’umore o una condizione di malessere. L’insonnia implica uno stato di insoddisfazione per la durata e la qualità del sonno. Di solito, le lamentele del paziente si riferiscono alla durata troppo corta, o al fatto che il sonno è frammentato, meno ristoratore e troppo leggero.Questo stato di disturbo del sonno si distingue in: - Insonnia precoce, ovvero la difficoltà di addormentarsi, si verifica in persone sane il cui stato di allerta è aumentato o dall’ansia o da una condizione di eccitamento. Insonnia tardiva, è particolarmente caratteristica della fase depressiva della malattia affettiva. Il paziente si sveglia spesso di notte dopo essersi addormentato in modo soddisfacente e si riaddormenta ad intervalli e leggermente. Alternativamente, si sveglia presto ed è incapace di riaddormentarsi. L’ipersonnia può verificarsi sia come significativo aumento del periodo di sonno notturno, sia come episodi di sonnolenza durante il giorno. Il sonnambulismo si verifica nei bambini, l’attività di solito resta confinata ad un vagare senza meta ed a un comportamento senza senso ripetitivo per pochi minuti. Di solito c’è un’amnesia completa per l’episodio del camminare. Gli attacchini narcolessia si verificano di solito nella prima adolescenza e persistono per tutta la vita: si tratta di brevi periodi di sonno che compaiono in modo irresistibile durante il giorno. La narcolessia è spesso associata con la cataplessia, durante la quale il paziente cade a terra a causa di un improvvisa perdita del tono muscolare provocata da forti emozioni. I sogni vengono ricordati e descritti come un evento psichico, spesso nel sonno è presente una perdita della consapevolezza del sé e dei confini del proprio corpo, il limite tra sé e non sé diventa indefinito. Il senso del tempo viene perso e spesso c’è una perdita del senso di controllo sulle circostanze, ci sono anche vuoti di spazio, di tempo e del principio di causalità. Viene persa anche l’associazione psicologica tra gli eventi. Perché il sogno divenga sintomo, piuttosto che semplicemente un’esperienza ricordata, deve venire investito da un effetto spiacevole. L’orientamento è la capacità di una persona di sapere cosa è reale nell’attualità della ABCtribe.com - [Pagina 7] m propria situazione, rispetto al tempo, allo spazio e alle persone. Il disorientamento è di solito associato ad altre caratteristiche organiche, come l’abbassamento del livello di coscienza o un disturbo della memoria. Un disorientamento chiaro ed inequivocabile è indicativo di una sindrome cerebrale acuta o di un deterioramento cronico organico. Ad un estremo, l’ipnosi viene considerata come uno stato di coscienza veramente differente da quello della normale veglia; all’altro, Merskey considera che i fenomeni dell’ipnosi sono identici a quelli dell’isteria. In modo superficiale l’ipnosi assomiglia al sonno, La trance è ottenuta in uno stato di veglia da una persona su di un’altra mediante l’uso concordato della suggestione. Per indurre l’ipnosi il soggetto deve volerlo e cooperare, Marcuse considera che le caratteristiche dell’ipnosi siano: - Il soggetto cessa di fare i propri programmi; - L’attenzione è diretta selettivamente sulla voce dell’ipnotista; - L’esame di realtà è ridotto e vengono accettate delle distorsioni; - Aumenta la suggestionabilità; - Il soggetto ipnotizzato mette in atto con disinvoltura regole insolite; - È spesso presente l’amnesia postipnotica. E’ necessaria una notevole capacità di fantasia perché l’ipnosi possa aver luogo. Il soggetto entra in uno stato drammaticamente alterato, nel corso del quale temporaneamente lascia all’ipnotista la responsabilità delle proprie azioni. L’ipnotista, a sua volta, mantiene la fiducia del soggetto solo finchè si mantiene entro i limiti di comportamento che il soggetto trova accettabili; al di fuori di questo, il soggetto abbandonerà la propria relazione di dipendenza e uscirà dalla stato ipnotico. AB Ct rib e. co Capitolo 4 “Disturbi della memoria” . L’immagazzinamento delle informazioni viene organizzato in tre modi: 1. Memoria immediata (immagazzinamento sensoriale). L’informazione viene trattenuta per meno di un secondo nella forma in cui è stata percepita e non viene elaborata in forma semantica. Questo livello è strettamente correlato con l’attenzione. 2. Memoria a breve termine (memoria primaria). Questa si limita a 15-20 secondi, a meno che il materiale non venga richiamato; quando nuovi elementi vengono depositati quelli precedenti vengono persi. Il computo delle cifre è stato usato per esaminare questa funzione da Milner, e la prestazione della prova di rievocazione peggiorava dopo circa 30 secondi. 3. Memoria a lungo termine (memoria secondaria). La sua durata copre la maggior parte della vita e la capacità è molto ampia. L’informazione viene immagazzinata in forma codificata sia in senso semantico (memoria semantica, rappresentata dall’accumulo di informazione in forma pura senza specifiche di tempo e spazio), che per associazioni (memoria episodica che fa riferimento ad eventi della propria esperienza personale). La dimenticanza può consistere in una perdita delle informazioni oppure nella capacità di richiamarle. L’informazione viene depositata secondo modalità riorganizzate e talvolta distorte. CATEGORIA Registrazione Ritenzione Rievocazione Richiamo Riconoscimento Capacità di aggiungere nuovo materiale; si verifica attraverso un processo di apprendimento durante il quale il materiale viene presentato ripetutamente. Capacità di immagazzinare conoscenze che successivamente possono essere riportate alla coscienza. Capacità di richiamare dalla memoria materiale immagazzinato. Ritorno alla coscienza in un determinato momento di informazioni immagazzinate e ricordate. Sentimento di familiarità che accompagna il ritorno alla coscienza di materiale immagazzinato. Anomalie della memoria possono verificarsi in ciascuna di queste aree. Il disturbo della memoria altera: l’affidabilità del materiale richiamato, la durata della memoria, l’accessibilità della memoria. ABCtribe.com - [Pagina 8] Questo documento e' un frammento dell'intero appunto utile come anteprima. Se desideri l'appunto completo clicca questo link. ABCtribe.com - [Pagina 9] Preparati con le domande di ABCtribe su Psicopatologia. 1. Che cosa è l Risposta: Oltre ad episodi maggiori di mania e depressione che si verificano nel disturbo ma [Clicca qui >> per continuare a leggere]. 2. Cosa si intende per Risposta: Termine usato per descrive [Clicca qui >> per continuare a leggere]. * Carica Appunti,Domande,Suggerimenti su : Psicopatologia e guadagna punti >> * Lezioni Private per Psicopatologia >> Avvertenze: La maggior parte del materiale di ABCtribe.com è offerto/prodotto direttamente dagli studenti (appunti, riassunti, dispense, esercitazioni, domande ecc.) ed è quindi da intendersi ad integrazione dei tradizionali metodi di studio e non vuole sostituire o prevaricare le indicazioni istituzionali fornite dai docenti. Il presente file può essere utilizzato in base alle tue necessità ma non deve essere modificato in alcuna sua parte, conservando in particolare tutti i riferimenti all’autore ed a ABCtribe.com; non potrà essere in alcun modo pubblicato tramite alcun mezzo, senza diverso accordo scritto con l’autore ed i responsabili del progetto ABCtribe.com. Per eventuali informazioni, dubbi o controversie contattate la redazione all’indirizzo [email protected]. 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