GIORNATE FIORENTINE DI MEDICINA DEL LAVORO 2012 La medicina del lavoro dalle origini ai giorni nostri Franco Traversa Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro Università degli Studi di Genova Presidente Sezione Regionale Ligure SIMLII Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale Firenze, 4 maggio 2012 Ippocrate (460 – 377 a.C.) Tito Lucrezio Caro (98 – 55 a.C.) Plinio il Vecchio (23 – 79) Galeno (129 – 216) Salute e lavoro: prime testimonianze Paracelso (1493 –1541) Georgius Agricola (1494 – 1555) • Modena, 1700 Il primo «trattato» 1. LE MALATTIE DEI LAVORATORI I Le malattie dei minatori II Le malattie dei doratori III Le malattie dei massaggiatori e di coloro che praticano frizioni V Le malattie dei chimici V Le malattie dei vasai e dei ceramisti VI Le malattie degli stagnai VII Le malattie dei vetrai e dei fabbricanti di specchi IX Le malattie dei pittori X Le malattie che colpiscono coloro che lavorano lo zolfo XI Le malattie dei fabbri XII Le malattie di coloro che lavorano col gesso e con la calce XIII Le malattie degli speziali XIV Le malattie di coloro che vuotano le fogne XV Le malattie dei tintori XVI Le malattie di coloro che producono olii; malattie dei conciatori e di altri lavoratori che trattano materie sudicie XVII Le malattie dei lavoratori del tabacco XVIII Le malattie dei becchini XIX Le malattie delle levatrici XX Le malattie delle nutrici De morbis artificum diatriba XXI Le malattie dei vinificatori, dei birrai e dei distillatori di acquavite XXII Le malattie dei fornai e dei mugnai XXIII Le malattie dei fabbricanti di amido XXIV Le malattie dei vagliatori e dei misuratori di grani XXV Le malattie degli scalpellini XXVI Le malattie delle lavandaie XXVII Le malattie dei cardatori di lino, di canapa e di cascami di seta XXVIII Le malattie di coloro che lavorano nei bagni pubblici XXIX Le malattie dei lavoratori delle saline XXX Le malattie di coloro che lavorano in piedi XXXI Le malattie di coloro che fanno lavori sedentari XXXII Le malattie dei lavoratori ebrei XXXIII Le malattie dei lacchè XXXIV Le malattie dei domatori di cavalli XXXV Le malattie dei facchini XXXVI Le malattie degli atleti XXXVII Le malattie di coloro che fabbricano oggetti molto piccoli XXXVIII Le malattie che generalmente affliggono i maestri di dizione, i cantanti, ecc. De morbis artificum diatriba XXXIX Le malattie dei contadini XL Le malattie dei pescatori XLI Le malattie dei soldati Le malattie dei letterati Le malattie dei muratori I (S) Le malattie degli stampatori II (S) Le malattie degli scrivani e dei copisti III (S) Le malattie di coloro che fanno i confetti di semi vari nelle botteghe degli speziali IV (S) Le malattie dei tessitori e delle tessitrici V (S) Le malattie dei ramai VI (S) Le malattie dei falegnami VII (S) Le malattie degli affilatori di rasoi e di lancette per salassi VIII (S) Le malattie dei fabbricanti di mattoni IX (S) Le malattie degli scavatori di pozzi X (S) Le malattie dei marinai e dei rematori XI (S) Le malattie dei cacciatori XII (S) Le malattie dei fabbricanti di sapone La tutela della salute delle vergini religiose 2. LA SALUTE DEI PRINCIPI De morbis artificum diatriba Due sono, secondo me, le cause che provocano le varie e gravi malattie dei lavoratori. Malattie provocate da quello stesso lavoro che dovrebbe dare loro il pane. La prima causa, la più importante, è rappresentata dalle proprietà delle sostanze impiegate che, producendo gas e polveri tossiche, inducono particolari malattie; la seconda e rappresentata da quei movimenti violenti e da quegli atteggiamenti non naturali per i quali la struttura stessa del corpo ne risulta viziata, cosicché col tempo sopraggiungono gravi malattie. Elencheremo dunque, in primo luogo, quelle malattie che originano dalla tossicità delle sostanze impiegate e, tra queste malattie, quelle che colpiscono i minatori e tutti gli altri lavoratori che nelle loro officine trattano i minerali, come gli orefici, i chimici e quelli che lavorano con acidi: i vasai, i fabbricanti di specchi, i fonditori, gli stagnai, i tintori ed altri. I minatori, per esperienza, conoscono la pericolosità dei giacimenti di minerali, dovendo mantenere con essi un contatto fisico nelle più profonde viscere della terra e ogni giorno devono fare i conti con la morte [...]. Le malattie dei minatori Il popolo degli ebrei […] non per un motivo di razza come si crede comunemente, e neppure per le sue particolari abitudini, quanto per i tipi di lavoro svolti è afflitto anch’esso da diverse malattie. E’ un errore pensare che il puzzo che gli ebrei emanano sia innato o naturale; infatti, quella stessa puzza l’hanno quelli del popolo minuto, i quali vivono in abitazioni anguste e con possibilità economiche assai ristrette; quando abitavano a Gerusalemme dove c’era abbondanza di profumi, gli ebrei erano sicuramente puliti e ben profumati. Quasi tutti gli ebrei, e soprattutto il popolo minuto che ne rappresenta la gran parte, fanno lavori sedentari o che richiedono la stazione eretta. Fanno i calzolai, i rammendatori di abiti vecchi, specie le donne, nubili o maritate, che si guadagnano da vivere con l’ago e non filano, non cardano, né tessono [...] Quel lavoro esige grande applicazione della vista per cui le donne ebree, intente tutto il giorno e sino a notte avanzata a cucire, al lume di una lucernina che spande una luce tenue come è quella delle lucerne sepolcrali, non solo riportano tutti gli effetti di una vita sedentaria, ma con l’andare del tempo soffrono d’indebolimento della vista, anzi a quarant’anni hanno tutte una vista incerta e miope. Si aggiunga che, in quasi tutte le città, gli ebrei sono relegati in vicoli stretti e le donne per tutto l’anno, mentre lavorano, stanno con la finestra aperta per ricevere la luce; da ciò derivano vari disturbi alla testa, come cefalee, dolori alle orecchie e ai denti, raffreddori, raucedini, infiammazioni agli occhi. Con l’andar del tempo, la maggior parte, almeno fra il popolino, è mezzo sorda e cisposa, come abbiamo detto a proposito dei calzolai. [...] Oltre al cucito, gli ebrei esercitano un altro lavoro, almeno in Italia, quello di rifare i materassi di lana [...] ma scuotendo e cardando quella lana vecchia, molte volte sporcata di orina e di escrementi, ingoiano una grande quantità di polvere sudicia che produce gravi disturbi come tosse, asma e conati di vomito. [...] Io sono propenso a credere che la polvere sia nociva non tanto perché la lana è vecchia, quanto per le impurità lasciate dai corpi di quelli che vi hanno dormito. Le malattie dei lavoratori ebrei • Io non so con quale genere di aiuto si possano soccorrere questi lavoratori se non consigliando la moderazione ed interrompendo per alcune ore questa attività, badando cioè meno al guadagno e più alla salute. Quelle stesse cure che ho indicato sopra per i "lepturgi”, cioè coloro che si affaticano la vista lavorando su oggetti minuti e che non ripeto per non annoiare i lettori, dovranno essere somministrate anche a coloro che affilano i rasoi e le lancette da salasso. Le malattie degli affilatori di rasoi • 1775 – Percival Pott descrive il cancro dello scroto degli spazzacamini • 1796 – Edward A. Jenner sperimenta il vaccino contro il vaiolo • 1832 e 1848 – J. Snow studia con metodo epidemiologico moderno l’epidemia di colera a Londra, notando: • che i minatori ne sono particolarmente colpiti per l’indisponibilità di acqua pulita e servizi igienici • che i birrai ne sono poco colpiti perché hanno il permesso di bere il mosto Epidemiologia e prevenzione attiva THE EFFECTS OF THE PRINCIPAL ARTS, TRADES, AND PROFESSIONS, AND OF CIVIC STATES AND HABITS OF LIVING, ON HEALTH AND LONGEVITY: WITH PARTICULAR REFERENCE TO TRADES AND MANUFACTURES OF LEEDS: AND SUGGESTIONS FOR THE REMOVAL OF MANY OF THE AGENTS, WHICH PRODUCE DISEASE, AND SHORTEN THE DURATION OF LIFE. 1831: C. Turner THACKRAH (Londra) • 1833 - Il governo inglese promulga il “regolamento delle industrie” contenente norme di protezione e di igiene • 1866 – L’anatomo-patologo tedesco Zenker introduce il termine pneumoconiosi • 1869 – R.D. istituisce una Commissione Consultiva del Lavoro e della Previdenza Sociale • 1886 – Legge sul lavoro dei fanciulli negli opifici, cave e miniere (obbligo di prendere e mantenere tutti i provvedimenti necessari per la maggiore sicurezza della vita o della salute) La “rivoluzione industriale” • 1881 – Una fabbrica italiana assicura i propri operai • 1884 – “Cassa Nazionale di Assicurazione per gli Infortuni degli operai sul Lavoro” (CNAIL), nucleo originario dell’INAIL • 1894 – Milano: terzo Congresso Internazionale sugli Infortuni sul Lavoro • 1896 – Nasce l’Associazione per l’Assistenza Medica negli Infortuni del Lavoro • 1898 – La L. 80 del 17/3/1898 istituisce l’Assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro per alcune categorie dell’industria (→ nel 1917 per l’agricoltura) Le prime protezioni sociali verso gli infortunati La Clinica del Lavoro “Luigi Devoto” nel 1910 • 1899 – RD 23 Regolamento generale per la sicurezza del lavoro negli stabilimenti industriali • 1902 – Il Comune di Milano istituisce la Clinica del Lavoro (nel 1908 assume la direzione Luigi Devoto; nascono gli Istituti Clinici di Perfezionamento) • 1906 – 1° Congresso Internazionale per le Malattie del Lavoro - Nasce la Commissione Internazionale Permanente per la Medicina del Lavoro (futura ICOH) • 1907 – 1° Congresso Nazionale di Medicina del lavoro Medicina del lavoro e prevenzione: l‟igiene del lavoro • 1857 – Il polacco Wojciech Jastrzębowski introduce il termine ergonomia (l’ergonomia contemporanea verrà fondata da Hywel Murrell nel 1949) • 1901 – F. W. Taylor diffonde i princìpi dello “Scientific Management” nell’organizzazione industriale • 1910 - Jean Michel Lahy (Francia) utilizza per la prima volta dei test psicoattitudinali per la selezione del personale operaio • 1913 - Hugo Munsterberg pubblica "La psicologia e l'efficienza industriale” • 1913 – Henry Ford sviluppa un modello produttivo centrato sulla catena di montaggio (fordismo) L‟organizzazione scientifica del lavoro • “… dopo un periodo massimo di lavoro ogni operaio sarà temporaneamente licenziato, dopo il quale potrà essere riammesso …” (da: Commessati G. “Individualità e intossicazione saturnina”, Il Lavoro 1905; 1: 11-15 ) • 1927 – Carta del Lavoro e Regolamento generale in materia di igiene del lavoro Prime conquiste sindacali • 1927 RD 530 Regolamento generale in materia di igiene del lavoro. La tutela viene estesa organicamente a tutte le categorie lavorative (industria, agricoltura e commercio). Nasce l’impianto legislativo sulla sicurezza ed igiene del lavoro, ad es.: • Regolamentazione costruzione e manutenzione locali di lavoro • Medico di fabbrica (un medico competente …) e visite mediche preventive e periodiche nelle aziende industriali che fabbricano sostanze tossiche od infettanti • Requisiti della camera di medicazione e cassetta pronto soccorso • La visita medica deve verificare il possesso, da parte del lavoratore, dei “requisiti speciali di resistenza all’azione degli agenti nocivi alla cui influenza devono esporsi”. La nascita del medico “competente” Video Le condizioni di lavoro negli anni „30 • 1929 – Nasce la SIML (Società Italiana di Medicina del Lavoro) • 1929 – Il RD 13/5/1929 n. 928 istituisce una tabella di sei malattie professionali nell’industria • 1933 – L’INAIL assume la tutela degli infortuni e delle malattie professionali • 1935 – Viene unificata l’assicurazione contro infortuni e malattie professionali; compare l’obbligo di denuncia da parte dei medici • 1938 – Viene fondato l’Ente Nazionale Prevenzione Infortuni (ENPI ) • 1943 – E.C. Vigliani dirige la Clinica del Lavoro • 1949 – Nasce ad Oxford la International Ergonomics Association (IEA) La riorganizzazione della I metà del „900 L‟attività sanitaria dell‟ENPI 1961 Cartolina realizzata dall’ENPI in occasione della Settimana della sicurezza sul lavoro svoltasi a Bari dal 14 al 21 settembre 1965. L‟attività di studio e pubblicistica dell‟ENPI QUALITÀ ANATOMOFISIOLOGICHE Generali Sesso obbligato: maschile Età minima per iniziare: anni 18 Età migliore per svolgere la professione: da 18 a 50 anni Presenza: 0 Robustezza: ++ Stato di salute: +++ 1956 L‟attività di consulenza dell‟ENPI 1958 Altre attività di ricerca contemporanee • 1947 Costituzione Italiana, art. 41: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” La Costituzione Italiana • DPR 547/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” Norma tecnica inerente disposizioni su scale fisse, scale e ponti sospesi, parapetti, illuminazione, norme generali di protezione delle macchine, mezzi personali di protezione e soccorsi d’urgenza. • DPR 303/56 “Norme generali per l’igiene del lavoro” Istituisce la sorveglianza sanitaria per lavoratori addetti a particolari attività o rischi lavorativi. • Art. 33 : “Nelle lavorazioni industriali che espongono all’azione di sostanze tossiche o infettanti o che risultano comunque nocive, indicate nella tabella allegata al presente decreto, i lavoratori devono essere visitati da un medico competente etc. ....” I decreti del „55 – „56 • Art. 33 (Visite mediche) Nelle lavorazioni industriali che espongono all'azione di sostanze tossiche o infettanti o che risultano comunque nocive, indicate nella tabella allegata al presente decreto, i lavoratori devono essere visitati da un medico competente: • a) prima della loro ammissione al lavoro per constatare se essi abbiano i requisiti di idoneità al lavoro al quale sono destinati; • b) successivamente nei periodi indicati nella tabella, per constatare il loro stato di salute. • […] L'Ispettorato del lavoro può prescrivere la esecuzione di particolari esami medici, integrativi della visita, quando li ritenga indispensabili per l'accertamento delle condizioni fisiche dei lavoratori. Le visite preventive e periodiche Scheda per visite periodiche • 1 giugno: a Messina i 6 stati della CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) delineano le tappe per la creazione del Mercato Europeo Comune (MEC) e dell'energia atomica (EURATOM) • 14 dicembre: l'Italia entra a far parte delle Nazioni Unite • 20 dicembre: la firma dell'accordo bilaterale per il reclutamento della manodopera italiana apre la strada all'emigrazione di massa in Germania Il 1955 • La CECA promuove importanti studi sulle pneumoconiosi da miniera di carbone e da lavoro siderurgico • Vengono caratterizzate molte malattie professionali: • frequenti: intossicazione da benzene (calzature), piombo (piastrelle), cresilfosfato e esano (plastiche), amine aromatiche (coloranti) • meno frequenti: intossicazione da mercurio (cappelli di feltro), solfocarbonismo (viscosa, vulcanizzazione gomma) • Primi interventi normativi di settore: nel 1963 viene regolamentato l’uso del benzene Intorno agli anni „50 • Negli anni dal 1946 al 1966, quelli del boom economico, si sono avuti in Italia quasi 23 milioni di infortuni e malattie professionali, con 82.000 morti e quasi un milione di invalidi, che significa 4.000 morti all'anno, più di 10 al giorno, più di un morto per ogni ora lavorativa. I decreti: efficaci ? • Negli anni del dopoguerra la medicina del lavoro era organizzata in varie strutture ed enti, generalmente scollegati tra loro: • gli Istituti universitari, che facevano ricerca sui rischi per la salute, diagnosi e terapia delle malattie professionali. Intervenivano solo saltuariamente nei luoghi di lavoro, generalmente su richiesta dei datori di lavoro e comunque sempre con il loro benestare; • l'INAIL che gestiva l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, senza mai intervenire per costruire una reale prevenzione; • l'Ispettorato del lavoro con compiti di vigilanza sull'applicazione delle norme di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro. Poteva visitare in ogni momento, senza preavviso né autorizzazione, qualsiasi posto di lavoro, avere accesso ad ogni informazione, fare prescrizioni e contravvenzioni; • l'ENPI (Ente Nazionale per la prevenzione degli infortuni e per l'igiene del lavoro) con il compito di svolgere controlli sanitari e tecnici, di promuovere l'informazione e la ricerca, di controllare ascensori e montacarichi; • l'ANCC (Associazione Nazionale per il controllo della combustione); • i Patronati sindacali che svolgevano (e svolgono tuttora) funzioni di supporto ai lavoratori assicurando loro patrocinio, consulenza e assistenza gratuita in tutte le controversie con le direzioni aziendali e con gli enti assicuratori per il riconoscimento di un danno e per il suo indennizzo; • i medici di fabbrica che effettuavano controlli sanitari spesso non mirati ai rischi e talvolta senza essere mai entrati nei reparti di produzione, con la tendenza a privilegiare la diagnosi e la cura alla prevenzione. Il rapporto tra medico di fabbrica e azienda era inoltre di dipendenza economica con tutti i limiti che ci poteva comportare in assenza di un adeguato controllo pubblico. Ne consegue che il ruolo del medico era frequentemente di ammortizzatore sociale, rispondendo più alle esigenze delle aziende che ai bisogni dei lavoratori. L‟opinione dei lavoratori Giuseppe Parolari (febbraio-aprile 1993) • 1962 – La CEE emana una Raccomandazione in cui si sollecitano “i sei paesi membri a dare una disciplina giuridica alla medicina del lavoro nelle imprese” individuando le linee di fondo di una politica comune “sulla sicurezza e l’igiene del lavoro” La CEE • DPR 185/1964 – Tutela contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti • discende dalla Direttiva CEE/CEEA/CE del 02/02/1959, n. 221 • Compaiono: • • • • • • il Medico Autorizzato il Documento Sanitario Personale la conservazione della documentazione sanitaria il giudizio di idoneità con le sue tipologie blande sanzioni (sospensione – cancellazione) impianto precursore delle Direttive dell’89 (ad es. preposti) La prima norma di origine comunitaria • Nei Decreti 347/55 e 303/56 mancavano due protagonisti fondamentali: i lavoratori con le loro rappresentanze sindacali e gli enti pubblici locali. • Basti pensare quanto era diffusa e accettata come normale la monetizzazione della salute, per cui ad ogni lavoro rischioso corrispondeva un salario proporzionale al livello di rischio. Il lavoratore così, oltre a vendere la propria forza-lavoro, vendeva anche la propria salute e ciò era sancito dai contratti nazionali di categoria. • Da qui anche la delega più o meno totale ai tecnici e ai medici di fabbrica della soluzione dei problemi legati alla salute sul lavoro e l'accettazione che venisse privilegiato l'aspetto curativo, la rincorsa alla malattia quando già si era sviluppata, piuttosto che quello preventivo, politico. I limiti della legislazione degli anni „50 • Sulla spinta delle lotte operaie e studentesche di quegli anni, emerse violentemente l'esigenza di una gestione diretta, in prima persona, dei problemi della salute da parte dei lavoratori e di un modo diverso di fare medicina nella società. • Le branche della medicina che più vennero sconvolte da quella vera e propria rivoluzione culturale furono proprio quelle dove maggiore era il ruolo di controllore sociale, di strumento della classe dominante, esercitato dal medico: la psichiatria e la medicina del lavoro. • La difesa della salute sul lavoro divenne a quel punto un nodo centrale dell'iniziativa sindacale e politica, tanto che il Parlamento stesso si trovò costretto a riconoscerne l'importanza, approvando la legge 300/70 "Statuto dei Lavoratori”. Il „68 Norme sulla tutela della libertà e dignità del lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nel luoghi di lavoro e norme sul collocamento TITOLO I - DELLA LIBERTA' E DIGNITA' DEL LAVORATORE • ART. 1 - Libertà di opinione. I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nei rispetto dei principi della costituzione e delle norme della presente legge. • ART. 5. - Accertamenti sanitari. Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente. Il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo quando il datore di lavoro lo richieda. Il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico. • ART. 9. - Tutela della salute e dell'integrità fisica. I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro integrità fisica. Legge 20 maggio 1970, n. 300 • La salute non si vende (il ciclo produttivo deve essere reso compatibile con la salute) • Principio di non delega (ai tecnici) • Gruppo omogeneo (reparti / mansioni: la salute non è un bene individuale) • L’indagine in fabbrica: • • • • • • • • studio del ciclo produttivo con il consiglio di fabbrica organizzazione del lavoro [i rischi trasversali] schede tossicologiche sopralluogo assemblea dei lavoratori indagini ambientali controlli sanitari mirati relazione e “validazione consensuale” L‟attuazione dei princìpi Legge 833/1978 “Istituzione del Servizio sanitario nazionale” • Per la tutela della salute dei lavoratori [le unità sanitarie locali] organizzano propri servizi di medicina del lavoro anche prevedendo, ove essi non esistano, presidi all'interno delle unità produttive • … è approvato il modello del libretto sanitario personale comprendente le indicazioni relative all'eventuale esposizione a rischi in relazione alle condizioni di vita e di lavoro • Sono istituiti i Servizi Multizonali di Prevenzione La riforma sanitaria 1980 Il nuovo approccio: prevenzione primaria ... 1979 … e standardizzazione degli strumenti La battaglia contro l‟amianto • 1981 – PC con MS-DOS • 1982-86 – Prime Direttive CEE di carattere speciale (piombo – amianto – rumore) • 1988 – La Corte Costituzionale introduce il «Sistema Misto» • 1989 – Prime Direttive CEE di carattere generale • 1991 – D.Lgs. 277 • 1994 – D.Lgs. 626 Verso la M.d.L. contemporanea • 1987 - Il 15 settembre viene fondata l’ANMA, con il supporto del Prof. Vigliani, da un gruppo di professionisti e studiosi provenienti dalla Clinica del Lavoro dell’Università di Milano con l’obiettivo di individuare un metodo di lavoro condiviso in grado di affrontare e risolvere i vari aspetti dell’attività professionale del medico d’azienda valorizzandone la figura ed il ruolo. ANMA: un approccio nuovo al «medico di fabbrica» Alcune sottolineature sulla figura del Medico Competente: • si accentua il ruolo di incaricato di pubblico servizio (sistema delle regole, controlli, sanzioni, modulistica, report, tossicodipendenze ...) • impulso al coinvolgimento ed ai compiti di consulenza (valutazione dei rischi, formazione, primo soccorso ...) • orientamento alla promozione della salute e ai sistemi di gestione Il «Testo Unico» D.Lgs. 81/2009 2050 2000 1970 ? 1930 Verso quale Medico del lavoro? 1931 1932 1952 La conoscenza è provvisoria ... … norme e prassi evolvono continuamente … Fukushima, 15 marzo 2011 Nagasaki, 9 agosto 1945 … ambienti di vita e di lavoro interconnessi … J Occup Health. 2005 Jul;47(4):346-9. Silicosis caused by sandblasting of jeans in Turkey: a report of two concomitant cases. Akgun M, Gorguner M, Meral M, Turkyilmaz A, Erdogan F, Saglam L, Mirici A. … Officially, 600 Turkish workers are affected by silicosis, but they really number in their thousands. … difformità tra i diversi Paesi … Consumo di amianto in rapporto con il Prodotto Interno Lordo (GDP -2009) Italia 125 milioni di lavoratori esposti nel mondo 90.000 decessi / anno asbesto-correlati ... disuguaglianze normative e produttive ... Residenti in Italia 4.235.000 7% Stranieri Italiani 59.832.000 93% ... migrazioni ... vetronite (fibre di vetro in matrice epossidica) carbon-carbon (fibra di carbonio in matrice di grafite) … nuovi rischi … Stupefacenti (2009 – 54.138 test) 1,15% Negativi Positivi screening 98,85% 41% 59% 3% 13% 64% 0% 50% 100% … nuovi compiti «medico-legali» … Pos. solo screening Pos.2° livello Oppiacei Cocaina THC … e di prevenzione primaria … Ausili per ipovisione ... competenze «ergonomiche» ... ... contributo al reinserimento lavorativo ... ... l‟informatizzazione ... Dall’esperienza individuale ai sistemi di gestione ... i sistemi di gestione ... ... l‟aggiornamento. Grazie e buon lavoro !