GIORNATE FIORENTINE
DI
MEDICINA DEL LAVORO
2012
La medicina del lavoro
dalle origini ai giorni nostri
Franco Traversa
Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro
Università degli Studi di Genova
Presidente Sezione Regionale Ligure SIMLII
Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale
Firenze, 4 maggio 2012
Ippocrate
(460 – 377
a.C.)
Tito Lucrezio
Caro
(98 – 55 a.C.)
Plinio il
Vecchio
(23 – 79)
Galeno
(129 – 216)
Salute e lavoro: prime
testimonianze
Paracelso
(1493 –1541)
Georgius
Agricola
(1494 – 1555)
• Modena, 1700
Il primo «trattato»
1. LE MALATTIE DEI
LAVORATORI
I Le malattie dei minatori
II Le malattie dei doratori
III Le malattie dei massaggiatori e
di coloro che praticano frizioni
V Le malattie dei chimici
V Le malattie dei vasai e dei
ceramisti
VI Le malattie degli stagnai
VII Le malattie dei vetrai e dei
fabbricanti di specchi
IX Le malattie dei pittori
X Le malattie che colpiscono
coloro che lavorano lo zolfo
XI Le malattie dei fabbri
XII Le malattie di coloro che
lavorano col gesso e con la calce
XIII Le malattie degli speziali
XIV Le malattie di coloro che
vuotano le fogne
XV Le malattie dei tintori
XVI Le malattie di coloro che
producono olii; malattie dei
conciatori e di altri lavoratori che
trattano materie sudicie
XVII Le malattie dei lavoratori del
tabacco
XVIII Le malattie dei becchini
XIX Le malattie delle levatrici
XX Le malattie delle nutrici
De morbis artificum diatriba
XXI Le malattie dei vinificatori, dei
birrai e dei distillatori di acquavite
XXII Le malattie dei fornai e dei
mugnai
XXIII Le malattie dei fabbricanti di
amido
XXIV Le malattie dei vagliatori e
dei misuratori di grani
XXV Le malattie degli scalpellini
XXVI Le malattie delle lavandaie
XXVII Le malattie dei cardatori di
lino, di canapa e di cascami di seta
XXVIII Le malattie di coloro che
lavorano nei bagni pubblici
XXIX Le malattie dei lavoratori
delle saline
XXX Le malattie di coloro che
lavorano in piedi
XXXI Le malattie di coloro che
fanno lavori sedentari
XXXII Le malattie dei lavoratori
ebrei
XXXIII Le malattie dei lacchè
XXXIV Le malattie dei domatori di
cavalli
XXXV Le malattie dei facchini
XXXVI Le malattie degli atleti
XXXVII Le malattie di coloro che
fabbricano oggetti molto piccoli
XXXVIII Le malattie che
generalmente affliggono i maestri di
dizione, i cantanti, ecc.
De morbis artificum diatriba
XXXIX Le malattie dei contadini
XL Le malattie dei pescatori
XLI Le malattie dei soldati
Le malattie dei letterati
Le malattie dei muratori
I (S) Le malattie degli stampatori
II (S) Le malattie degli scrivani e dei
copisti
III (S) Le malattie di coloro che
fanno i confetti di semi vari nelle
botteghe degli speziali
IV (S) Le malattie dei tessitori e
delle tessitrici
V (S) Le malattie dei ramai
VI (S) Le malattie dei falegnami
VII (S) Le malattie degli affilatori di
rasoi e di lancette per salassi
VIII (S) Le malattie dei fabbricanti
di mattoni
IX (S) Le malattie degli scavatori di
pozzi
X (S) Le malattie dei marinai e dei
rematori
XI (S) Le malattie dei cacciatori
XII (S) Le malattie dei fabbricanti di
sapone
La tutela della salute delle vergini
religiose
2. LA SALUTE DEI PRINCIPI
De morbis artificum diatriba
Due sono, secondo me, le cause che provocano le varie e gravi malattie dei
lavoratori. Malattie provocate da quello stesso lavoro che dovrebbe dare
loro il pane.
La prima causa, la più importante, è rappresentata dalle proprietà delle
sostanze impiegate che, producendo gas e polveri tossiche, inducono
particolari malattie; la seconda e rappresentata da quei movimenti violenti
e da quegli atteggiamenti non naturali per i quali la struttura stessa del
corpo ne risulta viziata, cosicché col tempo sopraggiungono gravi malattie.
Elencheremo dunque, in primo luogo, quelle malattie che originano dalla
tossicità delle sostanze impiegate e, tra queste malattie, quelle che
colpiscono i minatori e tutti gli altri lavoratori che nelle loro officine
trattano i minerali, come gli orefici, i chimici e quelli che lavorano con
acidi: i vasai, i fabbricanti di specchi, i fonditori, gli stagnai, i tintori ed
altri.
I minatori, per esperienza, conoscono la pericolosità dei giacimenti di
minerali, dovendo mantenere con essi un contatto fisico nelle più profonde
viscere della terra e ogni giorno devono fare i conti con la morte [...].
Le malattie dei minatori
Il popolo degli ebrei […] non per un motivo di
razza come si crede comunemente, e neppure
per le sue particolari abitudini, quanto per i
tipi di lavoro svolti è afflitto anch’esso da
diverse malattie.
E’ un errore pensare che il puzzo che gli ebrei
emanano sia innato o naturale; infatti, quella
stessa puzza l’hanno quelli del popolo minuto,
i quali vivono in abitazioni anguste e con
possibilità economiche assai ristrette; quando
abitavano a Gerusalemme dove c’era
abbondanza di profumi, gli ebrei erano
sicuramente puliti e ben profumati.
Quasi tutti gli ebrei, e soprattutto il popolo
minuto che ne rappresenta la gran parte, fanno
lavori sedentari o che richiedono la stazione
eretta. Fanno i calzolai, i rammendatori di
abiti vecchi, specie le donne, nubili o maritate,
che si guadagnano da vivere con l’ago e non
filano, non cardano, né tessono [...]
Quel lavoro esige grande applicazione della
vista per cui le donne ebree, intente tutto il
giorno e sino a notte avanzata a cucire, al lume
di una lucernina che spande una luce tenue
come è quella delle lucerne sepolcrali, non
solo riportano tutti gli effetti di una vita
sedentaria, ma con l’andare del tempo
soffrono d’indebolimento della vista, anzi a
quarant’anni hanno tutte una vista incerta
e miope.
Si aggiunga che, in quasi tutte le città, gli ebrei
sono relegati in vicoli stretti e le donne per
tutto l’anno, mentre lavorano, stanno con la
finestra aperta per ricevere la luce; da ciò
derivano vari disturbi alla testa, come cefalee,
dolori alle orecchie e ai denti, raffreddori,
raucedini, infiammazioni agli occhi. Con
l’andar del tempo, la maggior parte, almeno
fra il popolino, è mezzo sorda e cisposa, come
abbiamo detto a proposito dei calzolai. [...]
Oltre al cucito, gli ebrei esercitano un altro
lavoro, almeno in Italia, quello di rifare i
materassi di lana [...] ma scuotendo e
cardando quella lana vecchia, molte volte
sporcata di orina e di escrementi, ingoiano una
grande quantità di polvere sudicia che
produce gravi disturbi come tosse, asma e
conati di vomito. [...] Io sono propenso a
credere che la polvere sia nociva non tanto
perché la lana è vecchia, quanto per le
impurità lasciate dai corpi di quelli che vi
hanno dormito.
Le malattie dei lavoratori ebrei
• Io non so con quale genere di aiuto si possano soccorrere
questi lavoratori se non consigliando la moderazione ed
interrompendo per alcune ore questa attività, badando
cioè meno al guadagno e più alla salute. Quelle stesse
cure che ho indicato sopra per i "lepturgi”, cioè coloro
che si affaticano la vista lavorando su oggetti minuti e che
non ripeto per non annoiare i lettori, dovranno essere
somministrate anche a coloro che affilano i rasoi e le
lancette da salasso.
Le malattie degli affilatori di rasoi
• 1775 – Percival Pott descrive il cancro
dello scroto degli spazzacamini
• 1796 – Edward A. Jenner sperimenta il
vaccino contro il vaiolo
• 1832 e 1848 – J. Snow studia con metodo
epidemiologico moderno l’epidemia di
colera a Londra, notando:
• che i minatori ne sono particolarmente
colpiti per l’indisponibilità di acqua
pulita e servizi igienici
• che i birrai ne sono poco colpiti perché
hanno il permesso di bere il mosto
Epidemiologia e prevenzione
attiva
THE EFFECTS
OF
THE PRINCIPAL ARTS, TRADES,
AND
PROFESSIONS,
AND OF
CIVIC STATES AND HABITS OF LIVING,
ON
HEALTH AND LONGEVITY:
WITH PARTICULAR REFERENCE TO TRADES AND
MANUFACTURES OF LEEDS: AND
SUGGESTIONS
FOR THE REMOVAL OF MANY OF THE AGENTS, WHICH PRODUCE DISEASE,
AND SHORTEN THE DURATION OF LIFE.
1831: C. Turner THACKRAH (Londra)
• 1833 - Il governo inglese promulga il
“regolamento delle industrie” contenente
norme di protezione e di igiene
• 1866 – L’anatomo-patologo tedesco Zenker
introduce il termine pneumoconiosi
• 1869 – R.D. istituisce una Commissione
Consultiva del Lavoro e della Previdenza
Sociale
• 1886 – Legge sul lavoro dei fanciulli negli
opifici, cave e miniere (obbligo di prendere e
mantenere tutti i provvedimenti necessari per la
maggiore sicurezza della vita o della salute)
La “rivoluzione industriale”
• 1881 – Una fabbrica italiana assicura i propri operai
• 1884 – “Cassa Nazionale di Assicurazione per gli Infortuni
degli operai sul Lavoro” (CNAIL), nucleo originario
dell’INAIL
• 1894 – Milano: terzo Congresso Internazionale sugli
Infortuni sul Lavoro
• 1896 – Nasce l’Associazione per l’Assistenza Medica negli
Infortuni del Lavoro
• 1898 – La L. 80 del 17/3/1898 istituisce l’Assicurazione
obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro per alcune
categorie dell’industria (→ nel 1917 per l’agricoltura)
Le prime protezioni sociali
verso gli infortunati
La Clinica del Lavoro “Luigi Devoto”
nel 1910
• 1899 – RD 23 Regolamento generale per la sicurezza del lavoro negli
stabilimenti industriali
• 1902 – Il Comune di Milano istituisce la Clinica del Lavoro (nel 1908 assume la
direzione Luigi Devoto; nascono gli Istituti Clinici di Perfezionamento)
• 1906 – 1° Congresso Internazionale per le Malattie del Lavoro - Nasce la
Commissione Internazionale Permanente per la Medicina del Lavoro (futura
ICOH)
• 1907 – 1° Congresso Nazionale di Medicina del lavoro
Medicina del lavoro e
prevenzione: l‟igiene del lavoro
• 1857 – Il polacco Wojciech Jastrzębowski
introduce il termine ergonomia
(l’ergonomia contemporanea verrà fondata
da Hywel Murrell nel 1949)
• 1901 – F. W. Taylor diffonde i princìpi
dello “Scientific Management”
nell’organizzazione industriale
• 1910 - Jean Michel Lahy (Francia) utilizza
per la prima volta dei test
psicoattitudinali per la selezione del
personale operaio
• 1913 - Hugo Munsterberg pubblica "La
psicologia e l'efficienza industriale”
• 1913 – Henry Ford sviluppa un modello
produttivo centrato sulla catena di
montaggio (fordismo)
L‟organizzazione scientifica
del lavoro
• “… dopo un periodo massimo di lavoro ogni operaio sarà
temporaneamente licenziato, dopo il quale potrà essere
riammesso …”
(da: Commessati G. “Individualità e intossicazione saturnina”,
Il Lavoro 1905; 1: 11-15 )
• 1927 – Carta del Lavoro e Regolamento generale in
materia di igiene del lavoro
Prime conquiste sindacali
• 1927 RD 530 Regolamento generale in materia di igiene del lavoro.
La tutela viene estesa organicamente a tutte le categorie lavorative
(industria, agricoltura e commercio).
Nasce l’impianto legislativo sulla sicurezza ed igiene del lavoro, ad es.:
• Regolamentazione costruzione e manutenzione locali di lavoro
• Medico di fabbrica (un medico competente …) e visite mediche
preventive e periodiche nelle aziende industriali che fabbricano
sostanze tossiche od infettanti
• Requisiti della camera di medicazione e cassetta pronto soccorso
• La visita medica deve verificare il possesso, da parte del lavoratore, dei
“requisiti speciali di resistenza all’azione degli agenti nocivi alla cui
influenza devono esporsi”.
La nascita del medico “competente”
Video
Le condizioni di lavoro negli
anni „30
• 1929 – Nasce la SIML (Società Italiana di Medicina del Lavoro)
• 1929 – Il RD 13/5/1929 n. 928 istituisce una tabella di sei malattie
professionali nell’industria
• 1933 – L’INAIL assume la tutela degli infortuni e delle malattie
professionali
• 1935 – Viene unificata l’assicurazione contro infortuni e malattie
professionali; compare l’obbligo di denuncia da parte dei medici
• 1938 – Viene fondato l’Ente Nazionale Prevenzione Infortuni
(ENPI )
• 1943 – E.C. Vigliani dirige la Clinica del Lavoro
• 1949 – Nasce ad Oxford la International Ergonomics
Association (IEA)
La riorganizzazione
della I metà del „900
L‟attività sanitaria dell‟ENPI
1961
Cartolina realizzata dall’ENPI in
occasione della Settimana della
sicurezza sul lavoro svoltasi a Bari dal
14 al 21 settembre 1965.
L‟attività di studio e
pubblicistica dell‟ENPI
QUALITÀ ANATOMOFISIOLOGICHE
Generali
Sesso obbligato: maschile
Età minima per iniziare: anni 18
Età migliore per svolgere la
professione: da 18 a 50 anni
Presenza: 0
Robustezza: ++
Stato di salute: +++
1956
L‟attività di consulenza dell‟ENPI
1958
Altre attività di ricerca
contemporanee
• 1947 Costituzione Italiana, art. 41:
“L’iniziativa economica privata è libera. Non può
svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da
arrecare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità
umana”
La Costituzione Italiana
• DPR 547/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”
Norma tecnica inerente disposizioni su scale fisse, scale e ponti sospesi,
parapetti, illuminazione, norme generali di protezione delle macchine,
mezzi personali di protezione e soccorsi d’urgenza.
• DPR 303/56 “Norme generali per l’igiene del lavoro”
Istituisce la sorveglianza sanitaria per lavoratori addetti a particolari
attività o rischi lavorativi.
•
Art. 33 : “Nelle lavorazioni industriali che espongono all’azione di sostanze
tossiche o infettanti o che risultano comunque nocive, indicate nella tabella
allegata al presente decreto, i lavoratori devono essere visitati da un medico
competente etc. ....”
I decreti del „55 – „56
• Art. 33 (Visite mediche)
Nelle lavorazioni industriali che espongono all'azione di sostanze tossiche o
infettanti o che risultano comunque nocive, indicate nella tabella allegata al
presente decreto, i lavoratori devono essere visitati da un medico competente:
• a) prima della loro ammissione al lavoro per constatare
se essi abbiano i requisiti di idoneità al lavoro al quale
sono destinati;
• b) successivamente nei periodi indicati nella tabella, per
constatare il loro stato di salute.
• […] L'Ispettorato del lavoro può prescrivere la
esecuzione di particolari esami medici, integrativi della
visita, quando li ritenga indispensabili per l'accertamento
delle condizioni fisiche dei lavoratori.
Le visite preventive e periodiche
Scheda per visite periodiche
• 1 giugno: a Messina i 6 stati della CECA (Comunità
Europea del Carbone e dell’Acciaio) delineano le tappe
per la creazione del Mercato Europeo Comune (MEC) e
dell'energia atomica (EURATOM)
• 14 dicembre: l'Italia entra a far parte delle Nazioni Unite
• 20 dicembre: la firma dell'accordo bilaterale per il
reclutamento della manodopera italiana apre la strada
all'emigrazione di massa in Germania
Il 1955
• La CECA promuove importanti studi sulle
pneumoconiosi da miniera di carbone e da lavoro
siderurgico
• Vengono caratterizzate molte malattie professionali:
• frequenti: intossicazione da benzene (calzature), piombo
(piastrelle), cresilfosfato e esano (plastiche), amine
aromatiche (coloranti)
• meno frequenti: intossicazione da mercurio (cappelli di
feltro), solfocarbonismo (viscosa, vulcanizzazione gomma)
• Primi interventi normativi di settore: nel 1963 viene
regolamentato l’uso del benzene
Intorno agli anni „50
• Negli anni dal 1946 al 1966,
quelli del boom economico,
si sono avuti in Italia quasi
23 milioni di infortuni e
malattie professionali, con
82.000 morti e quasi un
milione di invalidi, che
significa 4.000 morti
all'anno, più di 10 al giorno,
più di un morto per ogni ora
lavorativa.
I decreti: efficaci ?
•
Negli anni del dopoguerra la medicina del lavoro era organizzata in varie strutture ed enti,
generalmente scollegati tra loro:
• gli Istituti universitari, che facevano ricerca sui rischi per la salute, diagnosi e terapia
delle malattie professionali. Intervenivano solo saltuariamente nei luoghi di lavoro,
generalmente su richiesta dei datori di lavoro e comunque sempre con il loro benestare;
• l'INAIL che gestiva l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, senza
mai intervenire per costruire una reale prevenzione;
• l'Ispettorato del lavoro con compiti di vigilanza sull'applicazione delle norme di
prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro. Poteva visitare in ogni momento, senza
preavviso né autorizzazione, qualsiasi posto di lavoro, avere accesso ad ogni informazione,
fare prescrizioni e contravvenzioni;
• l'ENPI (Ente Nazionale per la prevenzione degli infortuni e per l'igiene del lavoro) con il
compito di svolgere controlli sanitari e tecnici, di promuovere l'informazione e la ricerca, di
controllare ascensori e montacarichi;
• l'ANCC (Associazione Nazionale per il controllo della combustione);
• i Patronati sindacali che svolgevano (e svolgono tuttora) funzioni di supporto ai lavoratori
assicurando loro patrocinio, consulenza e assistenza gratuita in tutte le controversie con le
direzioni aziendali e con gli enti assicuratori per il riconoscimento di un danno e per il suo
indennizzo;
• i medici di fabbrica che effettuavano controlli sanitari spesso non mirati ai rischi e talvolta
senza essere mai entrati nei reparti di produzione, con la tendenza a privilegiare la diagnosi e
la cura alla prevenzione. Il rapporto tra medico di fabbrica e azienda era inoltre di
dipendenza economica con tutti i limiti che ci poteva comportare in assenza di un adeguato
controllo pubblico. Ne consegue che il ruolo del medico era frequentemente di
ammortizzatore sociale, rispondendo più alle esigenze delle aziende che ai bisogni dei
lavoratori.
L‟opinione dei lavoratori
Giuseppe Parolari
(febbraio-aprile 1993)
• 1962 – La CEE emana una Raccomandazione in cui si
sollecitano “i sei paesi membri a dare una disciplina
giuridica alla medicina del lavoro nelle imprese”
individuando le linee di fondo di una politica comune
“sulla sicurezza e l’igiene del lavoro”
La CEE
• DPR 185/1964 – Tutela contro i pericoli delle radiazioni
ionizzanti
• discende dalla Direttiva CEE/CEEA/CE del 02/02/1959, n. 221
• Compaiono:
•
•
•
•
•
•
il Medico Autorizzato
il Documento Sanitario Personale
la conservazione della documentazione sanitaria
il giudizio di idoneità con le sue tipologie
blande sanzioni (sospensione – cancellazione)
impianto precursore delle Direttive dell’89 (ad es. preposti)
La prima norma di origine
comunitaria
• Nei Decreti 347/55 e 303/56 mancavano due protagonisti
fondamentali: i lavoratori con le loro rappresentanze sindacali e gli
enti pubblici locali.
• Basti pensare quanto era diffusa e accettata come normale la
monetizzazione della salute, per cui ad ogni lavoro rischioso
corrispondeva un salario proporzionale al livello di rischio. Il
lavoratore così, oltre a vendere la propria forza-lavoro, vendeva
anche la propria salute e ciò era sancito dai contratti nazionali di
categoria.
• Da qui anche la delega più o meno totale ai tecnici e ai medici di
fabbrica della soluzione dei problemi legati alla salute sul lavoro e
l'accettazione che venisse privilegiato l'aspetto curativo, la rincorsa
alla malattia quando già si era sviluppata, piuttosto che quello
preventivo, politico.
I limiti della legislazione
degli anni „50
• Sulla spinta delle lotte operaie e studentesche di
quegli anni, emerse violentemente l'esigenza di
una gestione diretta, in prima persona, dei
problemi della salute da parte dei lavoratori e di un
modo diverso di fare medicina nella società.
• Le branche della medicina che più vennero
sconvolte da quella vera e propria rivoluzione
culturale furono proprio quelle dove maggiore era
il ruolo di controllore sociale, di strumento della
classe dominante, esercitato dal medico: la
psichiatria e la medicina del lavoro.
• La difesa della salute sul lavoro divenne a quel
punto un nodo centrale dell'iniziativa sindacale e
politica, tanto che il Parlamento stesso si trovò
costretto a riconoscerne l'importanza, approvando
la legge 300/70 "Statuto dei Lavoratori”.
Il „68
Norme sulla tutela della libertà e dignità del lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività
sindacale nel luoghi di lavoro e norme sul collocamento
TITOLO I - DELLA LIBERTA' E DIGNITA' DEL LAVORATORE
•
ART. 1 - Libertà di opinione.
I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi
dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero, nei rispetto dei principi della
costituzione e delle norme della presente legge.
•
ART. 5. - Accertamenti sanitari.
Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o
infortunio del lavoratore dipendente.
Il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli
istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo quando il datore di lavoro lo richieda.
Il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed
istituti specializzati di diritto pubblico.
• ART. 9. - Tutela della salute e dell'integrità fisica.
I lavoratori, mediante loro rappresentanze, hanno diritto di controllare
l'applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali e di promuovere la ricerca, l'elaborazione e
l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la loro salute e la loro
integrità fisica.
Legge 20 maggio 1970, n. 300
• La salute non si vende (il ciclo produttivo deve essere reso
compatibile con la salute)
• Principio di non delega (ai tecnici)
• Gruppo omogeneo (reparti / mansioni: la salute non è un bene
individuale)
• L’indagine in fabbrica:
•
•
•
•
•
•
•
•
studio del ciclo produttivo con il consiglio di fabbrica
organizzazione del lavoro [i rischi trasversali]
schede tossicologiche
sopralluogo
assemblea dei lavoratori
indagini ambientali
controlli sanitari mirati
relazione e “validazione consensuale”
L‟attuazione dei princìpi
Legge 833/1978 “Istituzione del Servizio sanitario
nazionale”
• Per la tutela della salute dei lavoratori [le unità sanitarie locali]
organizzano propri servizi di medicina del lavoro anche
prevedendo, ove essi non esistano, presidi all'interno delle unità
produttive
• … è approvato il modello del libretto sanitario personale
comprendente le indicazioni relative all'eventuale esposizione a
rischi in relazione alle condizioni di vita e di lavoro
• Sono istituiti i Servizi Multizonali di Prevenzione
La riforma sanitaria
1980
Il nuovo approccio: prevenzione
primaria ...
1979
… e standardizzazione degli
strumenti
La battaglia contro l‟amianto
• 1981 – PC con MS-DOS
• 1982-86 – Prime Direttive CEE di carattere speciale
(piombo – amianto – rumore)
• 1988 – La Corte Costituzionale introduce il «Sistema
Misto»
• 1989 – Prime Direttive CEE di carattere generale
• 1991 – D.Lgs. 277
• 1994 – D.Lgs. 626
Verso la M.d.L. contemporanea
• 1987 - Il 15 settembre viene fondata l’ANMA, con il
supporto del Prof. Vigliani, da un gruppo di professionisti
e studiosi provenienti dalla Clinica del Lavoro
dell’Università di Milano con l’obiettivo di individuare
un metodo di lavoro condiviso in grado di affrontare e
risolvere i vari aspetti dell’attività professionale del
medico d’azienda valorizzandone la figura ed il ruolo.
ANMA: un approccio nuovo al
«medico di fabbrica»
Alcune sottolineature sulla figura del Medico Competente:
• si accentua il ruolo di incaricato di pubblico servizio
(sistema delle regole, controlli, sanzioni, modulistica,
report, tossicodipendenze ...)
• impulso al coinvolgimento ed ai compiti di consulenza
(valutazione dei rischi, formazione, primo soccorso ...)
• orientamento alla promozione della salute e ai sistemi di
gestione
Il «Testo Unico»
D.Lgs. 81/2009
2050
2000
1970
?
1930
Verso quale Medico del lavoro?
1931
1932
1952
La conoscenza è
provvisoria ...
… norme e prassi evolvono continuamente …
Fukushima, 15 marzo 2011
Nagasaki,
9 agosto
1945
… ambienti di
vita e di lavoro interconnessi …
J Occup Health. 2005 Jul;47(4):346-9.
Silicosis caused by sandblasting of jeans in Turkey: a report of two
concomitant cases.
Akgun M, Gorguner M, Meral M, Turkyilmaz A, Erdogan F, Saglam L,
Mirici A.
… Officially, 600 Turkish workers are
affected by silicosis, but they really number in
their thousands.
… difformità tra i diversi Paesi …
Consumo di amianto in rapporto con il Prodotto Interno Lordo (GDP -2009)
Italia
125 milioni di lavoratori esposti nel mondo
90.000 decessi / anno asbesto-correlati
... disuguaglianze normative e produttive ...
Residenti in Italia
4.235.000
7%
Stranieri
Italiani
59.832.000
93%
... migrazioni ...
vetronite
(fibre di vetro in matrice
epossidica)
carbon-carbon
(fibra di carbonio in
matrice di grafite)
… nuovi rischi …
Stupefacenti
(2009 – 54.138 test)
1,15%
Negativi
Positivi
screening
98,85%
41%
59%
3%
13%
64%
0%
50%
100%
… nuovi compiti «medico-legali» …
Pos. solo
screening
Pos.2° livello
Oppiacei
Cocaina
THC
… e di prevenzione primaria …
Ausili per ipovisione
... competenze «ergonomiche» ...
... contributo al reinserimento
lavorativo ...
... l‟informatizzazione ...
Dall’esperienza individuale
ai sistemi di gestione
... i sistemi di gestione ...
... l‟aggiornamento.
Grazie e buon
lavoro !
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Franco Traversa