INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA ED IN TOSCANA PISA Le denunce di insorgenza di malattie professionali (diversamente dalla tendenza alla diminuzione riscontrata relativamente agli infortuni) salgono invece da 420 a 519, con un +aumento pari al 23%. Nell’intero territorio della azienda sanitaria pisana, i referti presentati in un anno, per malattie ritenute provocate dal lavoro che si svolge, sono 315, vale a dire più di una al giorno, se si contano i giorni lavorativi. Le malattie. Nella stragrande maggioranza dei casi, sono i muscoli e gli arti, le parti del nostro corpo più esposte a problemi, legati al mestiere che uno svolge. Rappresentano, nella statistica che l’Asl 5 ha stilato nella sua relazione del 2010, quasi il 50 per cento: 65 casi sono legati al territorio dell’Area pisana; altrettanti, più o meno alla Valdera, un po’ meno (una quindicina) i casi che sono stati denunciati alle autorità sanitaria da persone che abitano e lavorano nella zona dell’Alta Valdicecina. Subito dopo ci sono i problemi acustici, quelli provocati dal rumore: quasi sedici persone ogni cento, si ammalano di udito, per i rumori che caratterizzano l’ambiente di lavoro. Subito dopo ci sono i casi di placche pleuriche e di asbestosi. Ma non sono trascurabili, sia come numero di casi che per l’incidenza percentuale, né i tumori, né le dermatiti, le cui cause vengono condotte al lavoro svolto e all’ambiente in cui viene svolto. GROSSETO Secondo una ricerca realizzata da Regione ed Inail da 268 malattie professionali, denunciate nel 2000 dalle lavoratrici nella nostra regione, si è passati a 723 nel 2007, per calare leggermente nel 2007, fino a giungere a 673 nel 2008. Industria tessile, conciaria e alimentare i settori più a rischio, mentre per gli uomini il rischio maggiore è nelle costruzioni, trasporti e metalli. «Durante il 2010 sono avvenuti in Toscana 66.624 infortuni sul lavoro dei quali 53 sono stati mortali, mentre il numero delle malattie professionali denunciate è stato pari a 3.879. Si tratta di una vera e propria guerra, mai dichiarata, che vede morire o divenire invalidi a causa del lavoro uomini e donne colpevoli solo di esercitare quello che la Costituzione considera un diritto e un dovere». Beniamino Deidda: inaugurazione anno giudiziario