SONDAGGIO DI OPINIONE “PA e Governance nelle situazioni di crisi” 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Metodologia e Campione METODOLOGIA: CATI - Computer Assisted Telephone Interviews UNIVERSO DI RIFERIMENTO: 1000 interviste presso un campione di individui residenti in Italia di 18 anni e oltre, in famiglie con telefono. Il campione sarà stratificato e casuale, selezionato in base a: o o o o Quote per sesso; Età; Area geografica di residenza; Ampiezza del Comune di residenza CAMPIONE: Gennaio 2006 – 1000 interviste PERIODO DI FIELDWORK: 19 Gennaio 2006 MARGINE DI ERRORE STATISTICO: Compreso fra +/- 0,6% e +/- 3,1% 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Metodologia e Campione SESSO CLASSI D’ETA’ 18-34 29% UOMO 48% 35-54 35% DONNA 52% 55 e più 36% AREA GEOGRAFICA AMPIEZZA COMUNE DI RESIDENZA Nord - Ovest 27% Nord - Est 19% Fino a 30.000 ab. 55% Centro 19% 30.000 – 100.000 ab. 21% Sud e Isole 35% Oltre 100.000 ab. 24% Base: Totale intervistati (1000) 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Decisori: chi deve avere più voce in capitolo Negli ultimi tempi ci sono stati spesso scontri e conflitti di competenze tra i vari organi dello stato e la popolazione, pensi ai casi della TAV, dei termovalorizzatori per i rifiuti, delle scorie nucleari. In generale, chi ritiene debba avere più voce in capitolo nel decidere su questi progetti. 34% 20% 15% I cittadini delle Lo stato zone nazionale, i interessate, ministeri tramite un voto diretto I comuni interessati 12% Province e Regioni 11% L'Europa 8% Non sa/Non risponde Base: Totale intervistati (1000) 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Situazione simulata: decisione diretta o delegata? Immagini che venga deciso di costruire un termovalorizzatore dei rifiuti nel suo Comune, Vorrebbe essere interpellato tramite un referendum o che almeno venisse chiesto il parere del Comune, perché è importante l’opinione delle comunità locali 71% 23% Dovrebbe decidere l’Ente preposto, perché ha le competenze tecniche e un punto di vista più generale: è impossibile trovare soluzioni che soddisfino tutti Non sa/Non risponde 6% Base: Totale intervistati (1000) 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Decisori: concertazione o decisionismo? Nel caso di possibili conflitti, lei ritiene che… Un solo ente deve decidere, le discussioni non portano a nulla 17% Non sa/Non risponde 8% Bisogna affrontare per tempo i problemi e giungere a dei compromessi 75% Base: Totale intervistati (1000) 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Contrarietà ad un progetto: che fare? Immagini che lo Stato decida di costruire un importante impianto industriale necessario per lo sviluppo del paese, come una centrale elettrica, e che la comunità locale si opponga perché potrebbe avere un impatto ambientale negativo. Secondo Lei… FERMARE I LAVORI E RIVEDERE IL PROGETTO 46% CONTINUARE E COMPENSARE PROSEGUIRE A TUTTI I COSTI Ci si deve fermare e rivedere il progetto tenendo conto delle ragioni delle comunità interessate anche se questo comporta maggiori costi che si riversano sull’intera collettività Si deve andare avanti nel progetto, ma anche compensare adeguatamente i cittadini interessati, anche se questo comporta un aumento notevole dei costi del progetto 29% 13% ABBANDONARE IN OGNI CASO 6% 6% Si deve comunque andare avanti nel progetto, anche usando la forza pubblica, perché è più importante favorire l’interesse di tutti piuttosto che di una minoranza E’ meglio abbandonare il progetto: non si può andare contro la volontà e l’interesse delle comunità anche se questo significa rallentare lo sviluppo del Paese Non sa/Non risponde Base: Totale intervistati (1000) 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Favorevoli ad una tassa aggiuntiva di compensazione Lei sarebbe disposto a pagare una tassa aggiuntiva per compensare le popolazioni che vengono sfavorite da un progetto di interesse collettivo come la TAV o le scorie nucleari? Non sa - Non risponde 12% Si' 39% No 49% Base: Totale intervistati (1000) 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Adeguatezza PA e politica nel gestire le crisi In generale, Lei ritiene la Pubblica Amministrazione e le forze politiche adeguate a rispondere ed a gestire queste situazioni? Non sa - Non risponde 15% Si' 34% No 51% Base: Totale intervistati (1000) 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Enti nei quali c’è maggior fiducia nella gestione dei conflitti Pensando alla capacità di gestire queste situazioni conflittuali lei ripone maggiore fiducia in: 23% 23% 21% 21% 12% I comuni Lo Stato nazionale L'Unione europea Regioni - Province Non sa - Non risponde Regioni Province 14% 7% Base: Totale intervistati (1000) 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006 Commento I cittadini si sentono coinvolti in prima persona nelle situazioni di conflitto tra esigenze locali e collettive: la metà di essi ritiene che sia importante che le decisioni coinvolgano le comunità locali, tramite voto diretto o per tramite dei comuni coinvolti. Solo il 20% ritiene che ad avere più voce in capitolo debba essere il governo centrale, il 12% Province e Regioni e l’11% l’Europa. Si avverte quindi l’esigenza di una maggiore vicinanza delle decisioni ai cittadini coinvolti, e una forte richiesta di coinvolgimento diretto. Questo è ancora più evidente quando si prospetta una decisione che riguarda l’interpellato in prima persona: quasi 3 su 4 vorrebbero venisse chiesta la loro opinione direttamente tramite referendum; tale il dato è particolarmente elevato nel Nord Est e tra la popolazione più giovane. Non è infatti presente una forte fiducia nella delega agli enti competenti (17% di fiduciosi): al contrario forte è la richiesta di affrontare preventivamente i problemi (75%), di tenere conto delle esigenze di tutti e di giungere a compromessi, anche se questo dovesse comportare costi e ritardi. In particolare, se si temono impatti negativi su ambiente e qualità della vita, la prima cosa da fare per quasi un italiano su 2 è sospendere i lavori e rivedere il progetto con attenzione, mentre per un 30% la soluzione è quella di proseguire prevedendo congrue compensazioni; le soluzioni più estreme (l’uso dell’autorità, della forza, o viceversa l’abbandono del progetto) raccolgono pochi adepti. In questa situazione, che parrebbe chiara, emerge però una difficoltà a “mettere mano al portafoglio” per compensare i pochi di una attività a vantaggio di tutti e si manifesta chiaramente la scarsa fiducia nella PA e nella politica sulla capacità di affrontare i problemi. Gli Italiani si dividono anche sull’interlocutore elettivo: emerge un pari-merito tra Comuni (più nel Nord Est e piccoli centri), Stato nazionale (Nord Ovest e medi centri), Regioni e Province (Nord Est) ed Europa (Sud e grandi centri). La richiesta che si evince è quella di una attenta analisi in fase di progettazione sia dei costi tecnici che di quelli sociali, e di un preventivo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per prevenire tali situazioni e per non dovere fronteggiare costi di rimborso non preventivati: si vorrebbe da una PA ed una politica in grado di gestire i progetti più che i conflitti, 9911IZ01 Ipsos Public Affairs Gennaio 2006