Spizzica..
Spizzica..
SETTIMANALE
DI POLITICA
E COSTUME
Autorizzazione del tribunale
di Siracusa n.2/2003
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diretto da Salvo Benanti
Anno 26
Telefono 0931412883. Email: [email protected] - tipografia LegoPrint srl
Partecipa da sola e..vince
Senza avversari, servizio idrico in mano agli spagnoli
(con Ligean e Onda): Chi sono? Saranno in grado?
Il Comune ha diffuso questo comunicato sulla gara relativa al servizio
idrico:
La spagnola Depuracion de aguas del Mediterraneo, in raggruppamento temporaneo d‟impresa con la Ligean di Roma e la Onda, sempre di
Roma, con un ribasso dello 0,5333, si è aggiudicata la gara, mediante
procedura negoziata, per l‟affidamento in concessione del servizio idrico integrato dei Comuni di Siracusa e Solarino celebrata stamani presso la sede dell'ufficio Gare e appalti. La società iberica è stata l‟unica
ad aver presentato un‟offerta: le altre due concorrenti, Severn Trent
Italia e Acquereggine, infatti, non hanno partecipato. L'importo della
concessione, a base di gara, era di 16 milioni 527 mila euro l'anno,
coincidente con i ricavi stimati comprensivi della quota tariffaria per la
somministrazione, fognatura e depurazione per un volume di acqua fatturabile pari a circa 9milioni e 800 metri cubi. Come da capitolato, la
gestione durerà un anno rinnovabile fino a un massimo di altri due successivi. L‟aggiudicataria, ha proposto un ribasso che permetterà l‟applicazione di tariffe ulteriormente ribassate rispetto a quelle previste in
Capitolato già minori di quelle praticate dai Sai 8. La vincitrice, inoltre,
non potrà cedere la gestione ad altri e dovrà assorbire 85 lavoratori
dell'ex Sai 8, dando priorità agli ex Sogeas.
“Si chiude una fase emergenziale, che dura dal 19 giugno, durante la
quale i servizi di erogazione dell‟acqua e di smaltimento dei reflui sono
stati non solo assicurati ma per certi versi anche migliorati. Adesso se
ne apre un‟altra che sarà sicuramente più stabile e che ci porterà alla
gestione pubblica dell‟acqua. Devo ringraziare quanti finora hanno permesso e permetteranno, nella fase transitoria, il regolare svolgimento
del servizio: dalla puntuale erogazione dell‟acqua al corretto smaltimento dei reflui, dai turni emergenziali cui sono stati costretti i lavoratori alla celerità dei servizi erogati, dalla segnalazione e risoluzione dei
guasti ai nuovi allacciamenti posso affermare che l‟esame è stato sicuramente superato. Adesso occorre fare in fretta ma sono soddisfatto per
il lavoro fin qui fatto ed ottimista per quello che ci attende nel breve,
medio e lungo termine”. Lo dichiara il sindaco, Giancarlo Garozzo.
Da un punto di vista amministrativo si andrà molto celermente.
“Adesso l‟esito della gara andrà in pubblicazione per tre giorni”dichiara Natale Borgione, ingegnere capo dell’Ente- che aggiunge: “Seguirà l‟aggiudicazione, l‟esame della documentazione richiesta e la stipula del contratto: contiamo di chiudere tutto
nell‟arco di un mese, salvo imprevisti”.
^^
La prima legittima domanda è: chi sono? La seconda: hanno i
titoli e l'esperienza per svolgere un lavoro complesso e difficile
come la gestione del servizio idrico? La terza e l'ultima: dietro le
nuove sigle spagnole ci sono sempre loro, i soliti noti, che hanno
saccheggiato per decenni la gestione dell'acqua pubblica a Siracusa o sono imprese nuove, trovate in base alla legge dell'Offerta
nel mercato?
Confesso di saperne poco, troverei poco credibile che i gaglioffi –
politici e non politici - che hanno governato negli ultimi decenni
l'acqua a Siracusa abbiano favorito una gara con un solo partecipante senza un interesse specifico: la “Depuracion de aguas del
Mediterraneo”. La società iberica è stata l‟unica ad aver presentato un‟offerta: le altre due concorrenti, Severn Trent Italia e Acquereggine, infatti, non hanno partecipato. Il tempo (brevissimo)
ci svelerà tutto, basta attendere. Saremo sorpresi delle eventuali
novità? Non ci possono essere sorprese da chi amministra questa
città. E' un libro aperto e scritto fin dall'inizio in tutti i settori. Ho
piacere che abbia assorbito il personale della SAI 8 e dia priorità, in futuro, al personale ex Sogeas. Ma non erano 150 i dipendenti? Cosa è stata, una pulizia etnica?. Bisognerà vedere di che
personale si tratta, sia gli uni che gli altri. Dipendenti veri di SAI
8 o prefabbricati per ragioni politiche (ne conosco già qualcuno).
Ci saranno anche Consulenti che affosseranno la società? Ardite
operazioni finanziarie? Poi nuovi debiti, nuovo fallimento
e...voilà...si ricomincia con il 3 tormentone (dopo Sogeas e Sai
8)?
FONDATO NEL 1988
N° 29/2014
Domenica 5 ottobre 2014
Martines (Onda)
Servizio idrico?
Non ne capisco
proprio niente
Fantastica la dichiarazione a caldo di Luigi
Martines, direttore di Onda Energia, dopo
la notizia che lo vede nella cordata vincente
che gestirà il servizio idrico a Siracusa e
Solarino. “Di servizio idrico – confessa
Martines – non ne capisco nulla. Il mio ruolo sarà diverso, mi occuperò dell‟energia
che è il primo costo del servizio in questione”. E sulla parentela con Granata
(Martines è il cognato)? “Non ho tempo per
questo tipo di gossip, io lavoro 24 ore al
giorno e la polemica non mi interessa”.
Ezechia
Reale:
una
scelta
sbagliata
Per il servizio idrico ci voleva un bando europeo, la società che ha vinto ha
già fallito a Palermo. Antimafia? Liti nel Pd, ma è necessaria. Il voto
suppletivo per le Regionali 2012 è un‟alterazione. Non mi candido nel 2018
Allora Ezechia Paolo Reale, da assessore regionale alle risorse agricole e alla
pesca, cosa stai facendo per Siracusa?
Sto lavorando per la Regione e il mio
compito e di guardare tutti allo stesso modo anche se il mio cuore resta sempre a
Siracusa. Sono stato molto presente in tutte le realtà della filiera agroalimentare nella nostra provincia ed ho partecipato sempre nell‟ottica di portare ad Expo 2015 il
meglio della nostra qualità.
Aggiudicato il servizio idrico con una
sola impresa partecipante. Qual è la tua
impressione?
Una volta acclarata l‟incapacità del Comune di gestire sia pure provvisoriamente il
servizio, quella fatta mi sembra una scelta
sbagliata. E‟ sbagliata perché si privatizza
l‟acqua, è sbagliata per il modo in cui è
stata fatta, è sbagliata perché l‟impresa
che ha vinto è la stessa che si era aggiudicata il servizio idrico a Palermo e che poi
si è dimostrata non all‟altezza del compito
tanto da aver disdetto il contratto. E‟ sbagliata perché doveva esserci maggiore se-
renità ed un bando europeo che ci garantisse sulla accertata professionalità del vincitore.
Il 13 e 14 ottobre arriva la commissione
Antimafia
La prima cosa che emerge nettamente
sull‟arrivo dell‟Antimafia è che la richiesta
di averla qui nasce da diatribe interne ad un
partito (il Pd ndr), è sotto gli occhi di tutti.
In ogni caso valuto necessaria la presenza a
Siracusa dell‟Antimafia per alcune infiltrazioni mafiose che ci sono state in diversi e
importanti comuni della Provincia, si pensi
solo che ad Auguista fino a qualche istante
prima dello scioglimento giuravano che
non c‟erano infiltrazioni mafiose di nessuna natura. Ecco da questo punto di vista è
meglio fare chiarezza, come anche in altre
vicende di pubblico dominio.
Alla fine domenica prossima si vota per
le suppletive alle Regionali 2012.
A me sembra un‟alterazione di quella che è
la normale dinamica di un risultato elettorale e di elezioni che vivono nel momento
in cui sono svolte, farne una porzione viola
Comunale a +3549 TeatroVerga +3436
E’ fatta, anzi no. Torniamo indietro (foto all’interno)
Siamo gli unici a parlare di un teatro ormai dimenticato
alcune norme ed apre varchi pericolosi oltre
ad avvelenare il clima. Rispetto la decisione
della magistratura, ma non la condivido.
Questa votazione, ripeto, apre varchi pericolosi. Tant‟è che abbiamo deciso che articolo
4 e l’assessore regionale non prenderanno
nessuna posizione sul voto di domenica.
Di fatto al Vermexio non c’è opposizione
L‟opposizione non è riuscita ad organizzarsi,
con vari pezzi che hanno vissuto di atti propri e non coordinati. Riuscire ad organizzarsi
è la prima cosa da fare se l‟opposizione vuole essere davvero incisiva.
Nel 2018 se ti candidi sindaco, il tuo avversario sarà quasi certamente Francesco
Italia
Nel 2018 non mi candido sindaco. Francesco
Italia sta facendo con attenzione l‟attività del
vicesindaco e quindi meriterebbe una chance
per candidarsi. Se la sua candidatura sarà
una scelta di continuità con l‟attuale assetto
chiaramente sarò dall‟altra parte della barricata.
Via Crispi +2889
Buio pesto e basole che affondano, come la nostra città
2
Domenica 5 ottobre 2014
Assenti
e ben
pagati
Quattro riunioni di
Consiglio comunale per
non fare praticamente
un cazzo. Due sono andate deserte rispettivamente con 16 e 12 consiglieri presenti su 40.
Cioè una trentina di
consiglieri che vengono
pagati mensilmente dai
siracusani fanno gli
assenteisti, tali e quali i
dipendenti asp oggi nel
tritacarne mediatico. In
pratica questi consiglieri non fanno il lavoro per cui vengono retribuiti e vengono anche meno all'impegno
solennemente assunto e
cioè quello di tutelare e
difendere la comunità
siracusani.
GliNiente
amministratori
del
nulla
di concreto per la città. La Giunta Garozzo si
caratterizza per lapidi, riconoscimenti forzosi, cittadinanze
onorarie a tinchitè, mostre e spettacolini a pioggia
La Giunta Garozzo si sta caratterizzando per lapidi e
riconoscimenti vari sparsi su tutta la città, spesso senza
informare la città (qualcuno sa che qualcuno del Comune ha messo una lapide in piazza Archimede?). Una gestione dall'alto che francamente ha ben poco di democratico. Ad esempio, non è dato di sapere per iniziativa di
chi, il Consiglio comunale, in odore di Bulgaria, dovrebbe deliberare il conferimento della cittadinanza onoraria al bielorusso Aleksandr Bialiatski. Chi è Bialiatski?
Un attivista bielorusso, arrestato dal regime per le sue
battaglie in difesa della libertà. Nobile, ma che c'entra
con la cittadinanza onoraria di Siracusa? Che c'entra Siracusa? Se la nostra città dovesse conferire cittadinanze
onorarie a tutti gli attivisti e i difensori della libertà prevaricati dai regimi sparsi per tutto il mondo, non la finiremmo più. Si camminerebbe al ritmo di 10 cittadinanze
onorarie a Consiglio comunale. Insomma, con tutto il
rispetto, mettiamo un freno a riconoscimenti e attestati, a
lapidi e cittadinanze onorarie, Siracusa è al lumicino.
Anche al Vermexio si lavori per produrre fatti concreti,
di inconsistenze e invenzioni incongrue ne abbiamo già
a iosa. E invece no.
L‟amministrazione continua a non fare un cazzo, ci seppellisce di comunicati sul nulla. Nell‟ordine una mostra a Montevergini, il
settimo-comunicato-settimo sul centro di raccolta a targia, un progetto risi-
bile, un corso di formazione, la pulizia di un terreno, la
limonicoltura, la festa dello sport, tre spettacolini qui e
là e così via. Ci sono poi le perle di umorismo involontario, come il comunicato sulla bici ritrovata. Ecco uno
stralcio: Grazie alla segnalazione di alcuni cittadini è
stata ritrovata nella zona di viale Teocrito una bici del
servizio go bike modificata, precedentemente rubata in
una delle postazioni tornate ad essere fruibili da qualche
mese. Il ritrovamento, ad opera di agenti della Polizia
municipale, che su disposizione del comandante Enzo
Miccoli, si sono messi sulle tracce dell'uomo, reo del
furto, seguendo le indicazioni giunte al comando di via
del Molo. Dopo l'identificazione per l'uomo, sono state
avviate le opportune procedure. Il mezzo sequestrato
torna nella disponibilità del comune..
Tutto per una bici ritrovata? Una follia. Ma c‟è di più e
cioè la dichiarazione dell‟assessore.
“Sono soddisfatto e orgoglioso – dice infatti l'assessore
alla Polizia municipale Antonio Grasso - per quanto
accaduto. I nostri agenti, infatti, grazie alle segnalazioni
di cittadini, sono riusciti a ritrovare una delle tante bici
scomparse, aiutandoci a rendere un servizio per la collettività.
Un servizio alla collettività per una bici? Trasecoliamo.
Io, Dino e quelli della notte
Cartia è un personaggio che ha amato moltissimo Siracusa
e merita un ricordo vero, senza ipocrisie e paludamenti
Molti vecchi amici mi hanno chiesto
notizie di un pezzo che avevo scritto
per ricordare la mia amicizia con
Dino Cartia. Un pezzo scritto circa
tre anni addietro, per me praticamente un’altra vita. Per fortuna, e
grazie a chi si ne occupa, c’è l’archivio de I FATTI e così dopo una lunga e laboriosa ricerca, sono riuscito
a trovare l’articolo in questione. Come sempre, quando rileggo mi viene
voglia di fare cambiamenti, ma poi
ho deciso di lasciare il pezzo così come era stato concepito. Senza aggiustamenti, ecco quindi il pezzo originale:
Eravamo in una trattoria di Trastevere a Roma e dopo aver cenato da Dio, tutti insieme
chiedemmo a Rosa Balistreri di suonarci
qualcosa. Per magia spuntò dal nulla una
chitarra e Rosa intonò “ma comu fanu i babbaluci cu li conna a rumpire i „mbalate…”
E‟ stato quello un momento della mia vita in
cui sono stato veramente felice, e Dino era
con me, a babbiare, a spiegare la vera Roma
a me che arrivavo da Siracusa e avevo conosciuto Roma sempre da turista. Avevo 31
anni, avevo vinto il Premio Capodieci per il
giornalismo che mi era stato consegnato in
Campidoglio, immeritatamente vicino a mostri sacri come Ruggero Orlando e Piero
Angela e una quantità di artisti immensi,
come appunto Rosa Balistreri. Dino, che
insieme ad Armando Greco, era il cuore
del Premio Capodieci, mi aveva preso sotto
la sua disinteressata protezione. Mi aveva
portato in giro per la capitale insieme a mia
moglie, mi aveva fatto conoscere personaggi
illustri, il noto editore, il noto libraio eccetera. Mi aveva riscaldato il cuore con il suo
affetto. Nel mentre pensava all‟organizza-
zione, a sanare contrasti e vanità artistiche
di soggetti vari, ed era nonostante questo
“manicomio” sempre presente con me,
sempre attento e affettuoso, come anche
Armando. Eravamo siracusani fuori le mura.
Da allora e per quasi 40 anni con Dino Cartia siamo stati amici veri, di quelli che
quando trovavamo il tempo (che non avevamo quasi mai) si raccontavano tutto,
gioie e dolori. Con cruda sincerità. Io sapevo le sue debolezze e lui sapeva le mie, era
un conforto poter parlare liberamente con
qualcuno. E‟ una cosa che succede di rado
nella vita visto che in quasi tutti prevale la
voglia di recitare la parte che gli altri ci
hanno assegnato. Io ero il giornalista aggressivo e rampante? Bene, quando parlavo
facevo il giornalista aggressivo e rampante.
Dino era accreditato di un pizzico cinismo
e anche lui osservava questo copione. Qual
era la realtà? Beh, non lo dico, non tradisco
un amico a cui ho voluto, voglio e vorrò
bene.
Dico invece chi era Dino per me. Intanto
un amante, che dico un amante, un cultore
del supercazzeggio. Dino aveva amato come un pazzo Efisio Picone (insieme nella
foto a destra), figura assai nota ai siracusani con qualche anno sulle spalle. Efisio era
estro e genialità, voglia di vivere e voglia
di farsi male in lui erano un tutt‟uno. Aveva amato Armando Greco che in quanto a
pazzie non era secondo a nessuno. Aveva
amato il giornalista Mazzone e l’imprenditore Baglieri e tanti, tanti altri. Tutti brillanti per diversità ma con il denominatore
comune dell‟amore immenso per Siracusa,
per una città che strega i suoi figli. “Quelli
della notte” con Dino e molti di quelli che
ho menzionato prima lo giravamo senza
telecamere a Siracusa molto prima che, con
tutto il rispetto, ci pensasse Renzo Arbore.
E tanto più i personaggi erano singolari
tanto più ce ne innamoravamo.
Altro carattere distintivo la cultura. Magari
qualcuno ha sorriso per qualche imperfe-
zione linguistica, ma Dino era uomo di cultura vero, ricercatore accanito, in grado di
perdere settimane, mesi, anni per arrivare a
dimostrare una sua intuizione. Il suo archivio è vastissimo e la municipalità siracusana dovrebbe pensare fin da subito ad acquisirlo dopo aver contattato i parenti. Lui
amava stupirmi e quando ci vedevamo o ci
sentivamo per telefono aveva sempre una
chicca da raccontarmi, ..ho trovato uno
scritto…lo sai che c‟è una foto degli anni
cinquanta…
Amava moltissimo la sua famiglia, a modo
suo, con l‟arma dell‟ironia, con la battuta
che solo apparentemente era pungente ma
da cui si evinceva un affetto appassionante,
travolgente.
Dino aveva apprezzato molto una pagina
che avevo fatto sul mio giornale in occasione della scomparsa di Michele Messina,
grande avvocato e grande amico. “Non
succede” mi aveva detto “ma se succede,
mi raccomando”. La battuta era detta in
siciliano e tradotta perde molto, il tono comunque era quello ironico di sempre, della
“burrula”.
Avevo pensato di raccontare tutte le cose
che abbiamo fatto insieme, conoscenze,
zingarate, trasmissioni, giornali, articoli,
viaggi. Quello che di solito si fa quando
manca un personaggio come Dino. Ma non
me la sento. In queste occasioni io e Dino
invece amavamo raccontare la famosa battuta del barone al mezzadro. Quando il
mezzadro gli comunicava che era morto
qualcuno in paese, il barone era stentoreo:
“O fan culu cu mori”. Come accade nella
vita arrivò anche il giorno del barone, praticamente in fin di vita. E il mezzadro pungente: e ora che dice barone? E il nobile
con un fil di voce “O fan culu cu resta”.
Sarà dissacrante ma io e Dino pensavamo
che il barone non avesse poi tanto torto. E
sono certo che lui lo pensa ancora.
Ho sempre ritenuto che il
più grande privilegio, sollievo e conforto dell'amicizia fosse quello di non
dover mai spiegare nulla.
3
Domenica 5 ottobre 2014
Condividete
la
vostra
password
L‟approccio mai banale di un prete che ci ha fatto riscoprire il piacere di
essere cattolici. Un grande carisma e una indubbia capacità di comunicare
Isabella Benanti
E' facile dire che al giorno d'oggi non ci sono più bravi cattolici. E' facile dirlo e probabilmente corrisponde anche al vero
ma accanto a questa domanda dovrebbe subito sorgerne un'altra: e i bravi preti? Perchè la fede è un qualcosa di interiore,
che devi sentire dentro di te, è qualcosa a cui devi credere senza prove scientifiche però l'essere un buon cattolico, l'essere
ligio a quei, in fondo pochi, doveri che la cristianità impone
dipende da tantissimi fattori e uno dei principali è proprio
quello di avere dei bravi pastori, degli uomini di chiesa che ti
avvicinino al luogo sacro, che ti trascinino, che ti coinvolgano
e che non ti facciano percepire il momento religioso come un
momento quasi pesante, di quelli difficili da digerire, di quelli
che ti strapperesti i capelli al pensiero di svegliarti la domenica mattina per sentire un'ora di omelia tra l'arcaico, il banale e
il soporifero. Il compito di un parroco, di un pastore di anime
non dovrebbe proprio essere questo? Non dovrebbe essere
quello di cercare e trovare i modi per intercettare l'interesse
dei fedeli e riportarli a vivere la cristianità in maniera naturale
e gioiosa? Io confesso che per lungo, lunghissimo tempo, la
speranza di ritrovare quel piacere, quell'interesse e quella curiosità ad andare in chiesa e a prender parte ai riti sacri l'avevo
perso. Poi nel luglio dello scorso anno io e il mio compagno
decidiamo di sposarci e scegliamo la chiesa
dell'Immacolata. A fine settembre la comunicazione dell'imminente inizio del corso
prematrimoniale e ad ottobre il primo incontro con le altre coppie in procinto di sposarsi
e con padre Marco. Parliamoci chiaro, in generale quando tra futuri sposini si parla di
corso prematrimoniale lo si fa sbuffando,
pensando a quella partita di calcetto che dovrai sacrificare in settimana o a quel telefilm
che dovrai registrare per stare lì a sentire
un'ora di letture o di prediche banali che potrebbe benissimo farmi mia nonna. Ed invece grazie a Padre Marco io ho riscoperto inaspettatamente il piacere di essere cattolica. Il
giovedì sera per me e mio marito quel raduno nella chiesa dell'Immacolata era diventato
un appuntamento irrinunciabile, un'ora passata insieme a parlare di ogni sfaccettatura
del matrimonio ma a parlarne in maniera
reale, vera, diretta, senza dietrologie, senza
censure, senza fingere di essere fuori dalla
realtà e senza predicare concetti e principi
che sono lontani dai giovani, dalla società
nel suo insieme. Padre Marco prima ancora
che un prete è una persona che vive la realtà
e che su quella realtà plasma il suo modo di
comunicare. Ricordo ancora quel giovedì
sera in cui affrontando il tema della totale
sincerità che deve vigere all'interno di una coppia sposata e lui
esordì chiedendoci: "Il vostro fidanzato ha la vostra password
di Facebook?", un approccio che ci spiazzò e che indubbiamente catturò la nostra attenzione. "Se siete sposati e siete una
cosa sola i segreti non devono esistere in nessun campo, questo non vuol dire che il vostro compagno debba rovistare nelle
vostre cose o debba tenervi sotto controllo ma vuol dire che
voi la vostra password di Facebook gliela dareste perchè non
c'è nulla in quel social network che non condividereste anche
con lui e lui non la userebbe perchè si fida ciecamente di voi."
Colpiti e affondati. Il messaggio è arrivato chiaro e diretto e
tutti noi ce lo siamo sentito sulla pelle perchè si parlava di cose che conosciamo, che fanno parte delle nostra quotidianità,
che sono vicine, che ci interessano.
Non ci vogliono chissà quali stregonerie per rendere la religione un fatto moderno, per catturare l'attenzione di chi ti ascolta
e fare in modo che ritorni una seconda volta ad ascoltarti. Ci
vuole carisma, ci vuole capacità di comunicare, ci vuole di
essere profondamente motivati ed appassionati in quel che si è
deciso di fare, in quella missione religiosa che si è deciso di
intraprendere.
Giudecca vicina a padre Marco
Una comunità intera vicina al parroco dell’Immacolata.
Durante l’omelia molti momenti di commozione per la gente e per lo stesso prelato che è stato chiamato dal vescovo a
svolgere il suo compito nel quartiere di via Italia
In dieci anni di “Taccuino” poche volte ho fatto cronaca: l‟ho sempre lasciata a penne più esperte.
Ma non posso fare a meno di riportare la freschezza d‟una esperienza che ho vissuto lo scorso giovedì 25 settembre.
Senza alcun invito formale, ma solo col passa-parola, una intera comunità si e‟ riunita a tarda sera nella chiesa dell‟Immacolata; tanta ma tanta gente sembrava quasi che fosse la Messa della “Svelata””.Non c‟erano pubbliche autorità per salutare un parroco che oltre a fare il prete e‟ stato l‟unico operatore sociale della Giudecca.
C‟erano soltanto un ex presidente di “Ortigia”” Antonio Drago, e mio nipote Massimo Milazzo se autorità può definirsi
un consigliere comunale dell‟opposizione.
Ma c’era tanta gente: tanti uomini e donne ma anche tanti ragazzi, e padre Marco, perché di lui stiamo parlando di quel
mezzo-rivoluzionario di padre Marco Tarascio dell‟Immacolata, si e‟ commosso più volte durante la Messa ed ogni volta
che si fermava perché non riusciva ad andare avanti scoppiava l‟applauso dei
fedeli per dirgli che la sua commozione era la loro commozione.
Alla fine della Messa hanno preso la parola alcuni fedeli: per primo una donna
che ha parlato a nome di quelli che non c‟erano più ma dal Cielo avrebbero
vegliato su padre Marco.
Poi Sebastiano Cutrufo il presidente della Confraternita dell’Immacolata, il
quale ha ricordato che quando dieci anni fa arrivò in parrocchia Padre Marco
la confraternita era costituita solo da due persone: oggi sono in quaranta che
organizzano non soltanto la festa dell‟Immacolata, ma anche quella a mare
dell‟Assunta.
Poi ha preso la parola un guerrafondaio: il papà inconsolabile di Gianluca
Bianca che ha detto del bene che ha fatto a lui e a sua moglie padre Marco:
dalla disperazione ha portato tutta la famiglia alla fiducia in un Dio buono.
Ma la freschezza della serata e‟ stata la presenza di tanti bambini di nove-dieci
anni che sono venuti a salutare il sacerdote che li aveva battezzati, e di tante
coppie che padre Marco aveva sposato.
Padre Marco da parte sua nell‟omelia ha ricordato la figura del sacerdote che
va dove il Signore vuole che vada e se il suo Vescovo l‟ha trasferito in un'altra
parrocchia non poteva che obbedire.
Tutti i salmi finiscono in gloria: la affollatissima comunità dei Catacumenali a
cui padre Marco ha dedicato per dieci anni tutti i sabato sera per la loro Messa
ha organizzato la sua usuale “Agape””: rifacendosi alle tradizioni dei primi
cristiani i catacumenali organizzano dopo la Messa la comunione del cibo:
ogni famiglia porta un piatto e tutti insieme nella gioia e nella reciproca offerta
vivono un momento di comunità.
Padre Marco domenica prossima andrà a prender possesso d‟una parrocchia vastissima e difficilissima di oltre nove mila anime, quella di San Metodio nel quartiere di via Italia (comunemente inteso Vietnam).
Lo accompagnano il nostro ringraziamento per quello che ci ha dato in questi anni e le nostre preghiere.
Titta Rizza
Tutto questo da ora in avanti Padre Marco dovrà farlo nella
parrocchia di Via Italia, parrocchia a lui assegnata dall'attuale vescovo.
E se certamente sono felice per i fedeli di quella parrocchia
che potranno godere delle sue illuminanti e originali prediche dall'altra parte credo che prelevare da Ortigia, luogo di
grande raccoglimento dei religiosi siracusani e luogo in cui
si celebra grandissima parte dei matrimoni della nostra città
con annesso obbligo di frequentare i corsi prematrimoniali
per i giovani sposini, sia un'occasione mancata. Una personalità come quella di Padre Marco avvicina la gente alla
chiesa, avvicina soprattutto i giovani alla chiesa, quelle decine di giovani che annualmente sceglievano l'Immacolata
come luogo per celebrare il loro matrimonio avevano l'occasione di imbattersi in lui, di rendersi conto che la nostra religione non è solo libri impolverati, versi in latino, padre nostro, ave maria e andiamo in pace... c'è molto di più. Relegare una personalità come quella di Padre Marco
(probabilmente considerata troppo stravagante da quelle
stesse mummie ricoperte di croci d'oro massiccio che considerano fin troppo stravagante anche Papa Francesco) ad
un‟altra realtà sa davvero tanto di occasione sprecata. E per
Siracusa, purtroppo, non sarebbe la prima volta.
Faccio i solarium e dimentico le zone balneari
Riceviamo e pubblichiamo: La stagione balneare appena conclusa non può di certo essere
annoverata tra quelle più riuscite, quanto meno per i cittadini siracusani residenti nelle zone di mare. In realtà, tale situazione è purtroppo ormai atavica ma i cittadini, giustamente,
non si sono ancora rassegnati a questo stato di quasi abbandono nel quale da decenni si
trovano. A fronte di un sacrosanto incremento degli accessi al mare in città infatti, grazie
ai solarium, le spiagge e le coste della zona balneare sono state trascurate, senza alcuna
manutenzione e in balia degli elementi, nonostante le numerose promesse, probabilmente
“da marinaia”, dell'allora assessore alle Risorse Mare. Eppure, questi cittadini non sono di
serie B perché la loro tassazione è la stessa, e in molti casi supera, quella degli abitanti degli altri quartieri della città; i servizi loro resi però sono carenti e, in certe situazioni, pressoché nulli. Parlo soprattutto del servizio di raccolta rifiuti, pulizia e cura delle strade, veri
e propri miraggi per molti abitanti, con situazioni al limite della decenza e della sopportazione umana. Vengo a volte contattato da persone che mi mostrano cartelle Tari di oltre
1000 euro, in zone nelle quali spesso sono presenti discariche abusive nonché prive di
cassonetti; la loro frustrazione è però anche la mia quando riscontro in questa amministrazione una totale mancanza di dialogo e collaborazione. Non sto qui a riprendere sterili polemiche nate da una legittima e doverosa critica politica verso chi doveva curare il rapporto con le circoscrizioni e le Risorse Mare ma è chiaro che in questo modo non si può più
andare avanti; auspico infine che il vicesindaco Italia, assessore tra le altre cose proprio
all'Ambiente, cominci finalmente ad ascoltare le istanze dei cittadini, di cui le circoscrizio-
ni sono la prima e più diretta rappresentanza istituzionale, senza nascondersi dietro un'incompetenza di delega che, da vicesindaco, è ridicolo portare avanti.
Avv. Giuseppe Culotti
Presidente Neapolis
“Spoglia Cristo e vesti Maria”, così si diceva una volta per stigmatizzare un‟operazione
poco intelligente che finiva per scontentare tutti. E‟ esattamente quello che è successo
nell‟estate appena conclusa. Garozzo e i suoi prodi si sono dedicati ai tre nuovi solarium
e si sono scordati delle zone balneari, completamente abbandonate a se stesse, come dice
qui accanto il presidente di Neapolis, Giuseppe Culotti. Abbandonate alla spazzatura,
con le strade scassate e mai pulite, con le spiagge libere lasciate in mano a nessuno. Per
tutte l‟esempio di Ognina. In questa popolosa cntrada balneare, circa tremila persone
sono state lasciate per tutta l‟estate senza la piccola spiaggetta, frequentatissima in particolare dallae famiglie, dai bambini e dagli anziani. Con scuse varie non si è fatto nulla e
la spiaggetta è rimasta chiusa a giugno, luglio, agosto, settembre. A nulla sono valse le
proteste, probabilmente ad Ognina non risiedevano supporter di questa amministrazione
e così sono stati puniti tutti.
4
Domenica 5 ottobre 2014
Opinioni
e repliche
Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci
legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su
quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente chiediamo repliche stringate, o comunque compatibili
con la necessità di dare visibilità a tutti.
cittadinisulwebcittadinisulwebcitt
Gl’intossicati Dissidente? No, emarginato
Vivono colmi di veleno
che per primi intossica
loro. Stracolmi di livore
hanno scordato la parola perdono. Parlano di
Dio, ma rimettere i peccati ai propri debitori è
solo una frase da recitare in preghiera. Rancorosi e puntigliosi hanno
posto l'umanità in due
recinti: i buoni ed i cattivi. E nessuno, chiuso il
cancello, transiterà più
da un recinto all'altro, a
costo di prendere delle
cantonate a proprie spese o perpetrare l'ennesima iniquità a danno del
loro prossimo. La vendetta li anima, il sorriso
è un'ipocrita smorfia facciale del quale non godranno mai
davvero, perché tutto nel loro mondo è artefatto e tristemente immutabile. La loro condanna in vita è l'ineluttabilità di
un verdetto pronunciato dal quale non derogano più, restando di fatto soli o circondati dal risentimento che non riesce a
placarsi mai e che intossica i loro giorni. Prigionieri dei loro pregiudizi mimano uno spaventevole Dio biblico, la peggiore espressione della non misericordia. Il mondo non è
andato come se lo aspettavano e di questo sono furenti e la
devono far pagare a qualcuno: a loro stessi per primi, perché non troveranno mai pace ed amore.
Roberto Cafiso
Vitadacani
Parla l‟assessore Liddo Schiavo: Lavoro 24 ore al
giorno e ho portato risultati concreti alla città.
Zappulla fa solo conferenze stampa contro di me
Liddo Schiavo ci dicono che sei un assessore dissidente
Vuoi dire emarginato, chiuso nel mio settore di solidarietà sociale dove lavoro tutto
il giorno per tutti i giorni.
No, no dissidente nel senso che non hai
amorosi sensi col sindaco e il resto della
Giunta
Non è vero, non sono dissidente, diciamo
che ho rapporti formali.
Diciamo allora che non ci sono amorosi
sensi
Addirittura amorosi sensi no, diciamo meglio che sto nel mio.
Non hai partecipato ad alcune delibere
di Giunta
Solo un fatto casuale
Hai disertato anche la delibera sul bilancio 2014
E‟ successo, avevo impegno fuori città,
non è una presa di posizione politica.
Qualcuno dice che non hai gradito il
piano dei renziani per il futuro al Comune?
Quale Piano?
Beh, ad esempio che l’attuale vicesindaco Italia sarà il
candidato sindaco nella prossima tornata elettorale
Questo lo so, è già deciso, Italia sarà il candidato ma non è
detto che sarà il nuovo sindaco.
Parliamo dei tuoi nemici Princiotta e Zappulla?
Zappulla è deputato nazionale e in pratica ha
fatti solo quattro conferenze stampa, una contro il sindaco e tre contro di me. Non mi pare
il massimo, da un deputato nazionale ci si
aspetta ben altro.
Gli asili nido?
Rispetto l‟atto di indirizzo del Consiglio e abbiamo fatto il nuovo bando pubblico. Ovviamente ci sono problemi di bilancio visto che
prima si spendevano ter milioni e ora è a disposizione un milione e mezzo di euro. In qualche
modo faremo.
I finanziamenti contestati?
In malafede, una contestazione in malafede.
Sto portando a Siracusa finanziamenti per milioni che posso documentare. Ho fatto il massimo possibile ed ho anche esplorato campi nuovi che ci hanno portato altri fondi. Ho fatto tutto il mio dovere.
Magari fai una conferenza stampa e lo dici
Non ho tempo per le conferenze stampa, io lavoro all‟assessorato h24 e quando torno a casa
sono sfinito e voglio solo riposare..
In definitiva, non sei dissidente e fai per intero il tuo dovere
Forse sono dissidente dall‟Italia, non nego di aver fatto un
pensierino, insieme ai miei familiari, per lasciare l‟Italia.
Siamo inaffidabili.
Il tuo stato d’animo in questo momento?
Te l‟ho detto prima, sono un emarginato nel mio settore.
Gatti immigrati al Nord
Una panoramica sull'attività delle volontarie e su certe associazioni animaliste (perchè tali si autodefiniscono) fa
emergere una realtà tutt'altro che edificante. Fare le volontarie animaliste non significa essere al di sopra della legge
che regola questo settore. La normativa nazionale e quella
regionale sanciscono diritti e doveri delle associazioni di
volontariato animalista al fine di tutelare gli animali cosiddetti di compagnia, in particolare cani e gatti. Pertanto tali
norme devono essere rispettate. In realtà dalle determine
pubblicate nei siti delle amministrazioni comunali, leggiamo che molti Comuni siciliani si affidano a volontarie
dell'ultima ora e a vere e proprie trafficanti di creature. Ciò
per 'pulire' il territorio dai cani randagi a costi contenuti.
A Siracusa, su iniziativa personale, una pseudo volontaria,
utilizzando la sigla di un'associazione nazionale e soprattutto facendo credere che i nostri cani nei canili stavano
morendo, aveva tentato di iniziare l'esportazione verso il
nord dei nostri randagi. Essendo stata stoppata per i cani,
la pseudo volontaria ha ripiegato su altro e sta inviando al
nord i poveri gatti che vivono in colonia in Ortigia. Ciò
senza chiedere al Comune ed all'Asp le dovute autorizzazioni. Queste creature vengono spedite al nord in aereo,
come pacchi postali!!! Immaginate per un attimo il terrore
di un povero micio infilato nella stiva di un aereo! I gatti
vengono spediti senza alcuna garanzia del loro stato di salute, senza le suddette autorizzazioni da parte degli organi
competenti e soprattutto non viene mai pubblicato alcun
documento di pre-affido e di post-affido. Le compagnie
aeree che accettano di trasportare gatti randagi dovrebbero
pretendere che anche per loro si rispettasse la legge. Infatti
pure i gatti devono avere un microchip ed un libretto sanitario prima di essere spediti, soprattutto in mancanza di una
formale adozione. Spesso il modo di operare di certe volontarie è discutibile ed anche illegale. Prendono il primo cane
che incontrano sulla strada o sulla spiaggia e dopo averlo
fotografato postano immediatamente su Facebook, insieme
alla foto, l'IBAN e chiedono soldini. Si inventano che il cane
è maltrattato, non curato e affamato e che servono quattrini
per portarlo dal veterinario.
Non prendono assolutamente in considerazione il rispetto
della normativa che prevede di fare denuncia di ritrovamento
del cane, di farlo ricoverare presso una struttura convenzionata con il Comune di appartenenza o stallarlo in attesa di
farlo visitare dai Veterinari dell'ASP di apparteneza. Non
attendono il trascorrere dei tempi stabiliti dalla normativa
prima di metterlo in adozione e quindi prima di spedirlo per
chissà quale destinazione. Nulla di tutto ciò! La cosa importante per certe pseudo volontarie è aver trovato una creatura
qualsiasi che permetta loro di 'battere cassa'! Per il resto chi
si oppone a tale loro anomalo ed illegale modo di operare
viene insultato e diffamato. Tutto in nome di un volontariato
animalista presumibilmente a scopo di lucro!!!
Elena Caligiore
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Domenica 5 ottobre 2014
Spero=cementificazione
Landieri: Continuo a sognare una passeggiata che inizi
dalla Marina e prosegua fino al Ciane. C‟era nel Prg..
Maurizio Landieri, da una settimana il
sindaco Garozzo è impegnato sulle regionali suppletive…
Ma davvero? Sinceramente mi sono stancato
di seguire le vicende del PD siracusano, delle liti Marziano-Garozzo. C’è in ballo un
seggio al Parlamento regionale, ma veramente non se ne può più. Mentre si pensa alle
suppletive, arrivano nuove tasse, e siamo
allo stremo. Lo capiranno prima o poi?
La commissione antimafia slitta al 13 otto-
bre. Qualcuno a Siracusa è in ansia?
Male non fare e paura non avere, diceva
mio nonno. Ripeto: ben venga l‟antimafia.
Pazienza per eventuale aumento nei consumi di ansiolitici.
Sulla Spero si prepara una delle più
grandi cementificazioni subite da Siracusa. Non ci saranno recuperi e riqualificazioni, ma solo demolizioni..
Io continuo a sognare una passeggiata che
inizi dalla Marina e prosegua fino al Ciane.
Pensare che era pure previsto nel piano regolatore.
Fanno capolino diverse iniziative in barba al Prg e le strade continuano ad essere scassate. Se ne dovrebbe occupare
l’assessore Rossitto che tuttavia politicamente non dà segnali di vita..
Ti dicono sempre che mancano i fondi. Hai
visto Corso Gelone? Semplici rattoppi. Stamattina ci camminavo a piedi, non hanno
nemmeno ridisegnato le strisce pedonali.
Sinceramente Rossitto non so chi sia e me
ne scuso.
L’informazione sul web dovrebbe essere
Siamo la prima
generazione, dal
dopoguerra, che ha
fatto passi indietro.
Leggevo qualche
giorno fa che è nato un
fenomeno sconosciuto
prima: l‟emigrazione
dei cinquantenni.
Pazzesco.
al massimo vista anche la quantità di
giornalisti che vi operano, invece
L‟informazione sul web è una brutta bestia.
Internet è un mare pieno di pesci. Ma va
filtrato tutto, verificato, altrimenti alla rete
prendi bufale e non pesci. Girano le sciocchezze più allucinanti. Questo spiega il
moltiplicarsi dei siti complottasti, dei fautori delle scie chimiche, delle notizie più
incredibili (e false) che girano in maniera
virale. Verificate tutto, bastano pochi minuti
e si evitano cattive figure.
I disoccupati non sono diminuiti, anzi sono aumentati.
E non si vede alcuna luce in fondo al tunnel.
Siamo la prima generazione, dal dopoguerra,
che ha fatto passi indietro. Leggevo qualche
giorno fa che è nato un fenomeno sconosciuto prima: l‟emigrazione dei cinquantenni.
Pazzesco.
La puzza della zona industriale non è diminuita anzi è aumentata Siracusa non è
più pulita ma più sporca..
La zona industriale è l‟emblema di questa
città. E‟ senza futuro. Se non si cambia radicalmente non c‟è futuro. Aveva ragione
Sciascia quando diceva che in Sicilia il futuro non si coniuga nemmeno nei verbi.
Tirando le somme?
Ce la caveremo, non so come, ma ce la caveremo. Ma devono cambiare tante cose. Bisogna prendere coscienza della situazione ed
avere coraggio.
Nessun
commento
sulla
Sgarlata
Parla l’ex sindaco Spagna: Doveroso ricordare Jano Battaglia. Si
dovrebbe fare qualcosa nella zona di villaggio Epipoli, è davvero
disastrata.Ortigia è rinata con la legge speciale e i contributi ai privati
Caro Fausto Spagna, insieme a tanti amici – e tu tra loro –
stiamo chiedendo al Comune di ricordare Jano Battaglia,
consigliere comunale ed assessore per 20 anni, oltre ad essere stato un grande organizzatore di Sport. E' morto da 4
anni ma sembra ancora tra noi con la sua esuberanza, simpatia, umanità. Il tuo ricordo?
Sempre molto vivo : conoscevo Jano da bambino, lui del
“Castello” io della “Turba”, in Ortigia. Una amicizia mai
incrinata dalla politica, dalla comune presenza in Consiglio
Comunale dove stavamo in partiti e gruppi consiliari diversi.
Ricordare Jano, il suo impegno per lo Sport in questa città, le
infinite manifestazioni sportive, culturali, di spettacolo, di cui
era infaticabile promotore, mi sembra doveroso.
Avvocato Spagna, tu non ti interessi più di politica, ma resti osservatore attento. Allora, come va la Giunta Garozzo?
Aggiungi che sto anche poco in città, altro che osservatore
attento. Ho visto qualche nuova rotonda sparti traffico in più.
Molto utile. Spero sempre che ne facciano una a Viale Epipoli
angolo Tremilia dove l'assenza della pur minima segnaletica è
causa di ricorrenti e disastrosi incidenti. Ma nessuno se ne
occupa. Così come trovo ancora una volta le condizioni di
viale Epipoli incredibili, altro che terzo mondo : fogne a cielo
aperto, condutture rotte, strada scassata in larghi tratti...senza che nessuno faccia qualcosa, forse mancano consiglieri comunali ed assessori residenti nella zona. Non so spiegarmelo altrimenti...
E' una disattenzione che riguarda tutta la città, non soltanto viale Epipoli. Altro argomento: la scoppola della Tari non è una pioggia sul bagnato per i contribuenti siracusani che hanno ormai solo pochi spiccioli in tasca?
Una ulteriore mazzata di cui il governo finge di non conoscere la pesantezza e gli effetti gravemente recessivi. Altro che
incentivare i consumi.
Alla fine domenica si votano le suppletive alle regionali
2012. Candidati anche Crocetta, Musumeci, Bufardeci e
chi più ne ha più ne metta, con partiti scomparsi e liste
elettorali cristallizzate....
Si è davanti ad una vicenda allucinante, grottesca con tanti
interrogativi rimasti senza risposta. C'entra la delinquenza, la
mafia, alcuni candidati interessati al sabotaggio ?. Tu hai capito qualcosa?
No. Una quantità di notizie contrastanti e alla fine..
Si torna a votare con le mille assurdità che questo comporta
ma nessuno sa ancora dirci cosa sia realmente successo,se
quanto sostenuto sull'allagamento e la perdita delle schede,
poi, se non sbaglio, il parziale ritrovamento, sia credibile...
Ne ha parlato “La Repubblica” ma immagino che una vicenda così paradossale ed assurda solleciterà l'interesse e la curiosità di altri importanti media nazionali. La Giustizia ne
esce a pezzi, per essere generosi.
L’ex assessore Sgarlata non ha fatto una bella uscita di
scena
Mi astengo dai commenti.
Ci sono funzionari regionali che restano in auge con
tutti i governatori..
E' sempre avvenuto. A volte è indice di intelligenza amministrativa (non disperdere l'esperienza accumulata da quel
funzionario), altre volte è la solita storia di clientele, di
rapporti personali particolari. Niente che non si sappia ma
che a livello regionale raggiunge livelli indecenti senza
che qualcuno si indigni o indaghi.
Aria di rispetto di Castello Maniace, un architetto,
Francesco Vinci, ha proposto di togliere i cancelli e farla diventare una piazza. Condivide?
Con alcuni accorgimenti è una idea interessante : utilizzare l'immensa area ex militare prospiciente il Castello.
Cambierebbe tutto: piazza,ingresso al Castello. Certo è
necessario un progetto di altissimo livello. Si potrebbe
pensare ad un concorso di idee a livello internazionale.
Sei stato sindaco per quasi cinque anni e la tua sindacatura fu caratterizzata dal rilancio di Ortigia. Oggi, sono
una dozzina i politici che dicono di aver rilanciato Ortigia
Ai miei tempi abbiamo promosso nuove ed appropriate leggi
regionali su Ortigia, su tutte quella approvata nel 1986, che
segnò una svolta sui contributi ai privati, la loro entità e le
modalità di erogazione.
Una iniziativa assunta anche dal compianto Nino Consiglio...
Poi l'illuminazione di Ortigia, l'illuminazione di Piazza Duomo,la nuova pavimentazione di Piazza Duomo, l'isola pedonale, l'approvazione del Piano Particolareggiato e tante altre cose. Altri hanno proseguito con eguale efficacia.. Da
oltre un decennio non si ricevono più fondi per i restauri dei
privati e per opere di interesse pubblico. O, almeno, non ne
sono al corrente. I restauri privati sono stati la vera molla
della rinascita di Ortigia, spero che nessuno lo dimentichi.
Oggi ho apprezzato la discesa libera al mare a Lungomare
Ortigia, che ha avuto – senza costi a carico del Comune –
un grande successo tra turisti, residenti e non residenti.
L’attuale Consiglio comunale è deludente sia per asservimento ai voleri dell'Amministrazione sia per il quoziente
di assenteismo. Tre quarti dei consiglieri sempre più
spesso disertano l’aula..
Non seguo e mi meraviglia, Consiglieri comunali di fresca
nomina hanno di solito un grande interesse ed una grande
energia.
Lo sai chi sono i deputati nazionali? Magari solo il cognome?
No comment
In conclusione, stiamo vivendo un periodo di oscura mediocrità?
Questo si, senz'altro, soprattutto il livello regionale, che a
me sembra collassato come mai nel passato. La Presidenza
di Raffaele Lombardo ha segnato il baratro, basti pensare la
efferatezza di rallentare ed impedire la spesa dei fondi comunitari. Il deficit di spesa di quei fondi – occultato spesso
con pietosi artifici – erano prevedibili già nel Gennaio 2008
senza aspettare gli anni successivi e le denunzie degli organi
di controllo che erano allarmanti fin da allora. Come si possono sottrarre alla Sicilia 6 – 7 miliardi di investimenti? Chi
lo ha fatto andrebbe realmente processato. Ed anche chi ha
mantenuto per opportunismo un silenzio colpevole in quegli
anni, silenzio che dura anche ora : una Sicilia viva avrebbe
dovuto allora manifestare compatta contro Lombardo.
Crocetta è andato sulla stessa strada, clientele, favoritismi,
parole, melodrammi.. In un quadro politico frantumato, dove manca una vera maggioranza parlamentare, è difficile
fare qualcosa.
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Domenica 5 ottobre 2014
Ambiguità al Maniace
Bar e discoteca autorizzati dal Comune,
chiaramente lo ha detto solo la dottoressa Basile
Il bar e la discoteca davanti al castello Maniace li ha autorizzati il Comune. E‟ questo quanto emerge dopo una lunga e
difficoltosa ricerca. E‟ così, ma nessuno lo dice ufficialmente, anzi ufficialmente lo ha detto solo la dottoressa Beatrice
Basile, ex Soprintendente di Siracusa: “le licenze, ha sottolineato, le ha date il Comune, a ciascuno il suo”.
Prima tappa dal dottor Correnti, responsabile comunale per
le attività produttive. Lo abbiamo cercato telefonicamente
una dozzina di volte senza mai rintracciarlo e così gli abbiamo inviato tre email fra il 9 e il 15 settembre. Alla fine il suo
collega Francesco Sgarlata ci ha fatto sapere che loro hanno autorizzato la somministrazione visto che gli interessati
hanno presentato la scia. Per discoteca, rumori e altro dovevamo rivolgerci al dottor Ortisi, responsabile ambiente ed
eventualmente alla commissione pubblici spettacoli.
Abbiamo scritto al dottor Ortisi: “Ci rivolgiamo a lei per
sapere se è il suo ufficio che autorizza la discoteca che
quasi quotidianamente opera nel piazzale antistante la fortezza del Castello Maniace. Naturalmente abbiamo già
chiesto alla Soprintendenza che ci ha assicurato che si
tratta di licenza/autorizzazione comunale”.
Dopo un paio di giorni la risposta, questa: “In relazione
alla Sua richiesta si comunica che il pubblico esercizio che
opera nel piazzale antistante la fortezza del Castello Maniace è autorizzato a produrre emissioni sonore, come tutti coloro che ne hanno fatto richiesta, nel rispetto dei limiti previsti dalle normative vigenti e degli orari stabiliti dalle relative ordinanze del Sindaco. Le autorizzazioni di cui
trattasi vengono rilasciate sulla base di una relazione audiofonometrica redatta da tecnico abilitato e l'attività di
sorveglianza sulle emissioni viene svolta dall' A.R.P.A.
F.to Il Dirigente (Dott.G.Ortisi).”
Risposta in burocratichese. Per chiarezza abbiamo inviato
il 25 settembre e reiterato il 29 settembre scorso questa breve
email: “Dr. Ortisi, non comprendiamo bene e reiteriamo la
domanda: Sono autorizzati dal Comune bar e discoteca
all'interno dell'area del Maniace, su spazio del demanio?”.
Nessuna risposta.
In ogni caso non pensiamo davvero che questa situazione
oggettivamente ambigua possa ancora andare avanti. Un monumento come il castello federiciano ha il vincolo di zona A
ed è automaticamente vincolata anche l‟area di pertinenza,
che è poi quella dove impropriamente si fanno megabar e
discoteca. Pensiamo che queste considerazioni – su cui ha
convenuto la dottoressa Basile auspicando un utilizzo meno
invasivo e più civile - siano condivise dal sindaco Garozzo e
dal vicesindaco Italia come anche dal nuovo Soprintendente
Calogero Rizzuto. C’è la proposta dell’architetto Francesco
Vinci di “fare” piazza Maniace (nella foto il disegno) e ridare quindi decoro e fruibilità “senza cancelli, senza esclusive
e senza eventi continui”, ad un sito che mezzo mondo ci invidia. E‟ un punto di partenza.
Perché difendo il resort alla Pillirina
Parla Riili: la città chiede sviluppo e lavoro e quei pochi che alzano la voce
non la rappresentano in alcun modo, né ora né quando i cittadini votano
Riceviamo e pubblichiamo:
Continuiamo a leggere sulla stampa interventi provenienti
dai soliti noti che mirano a screditare anche il nuovo progetto del Resort che dovrebbe sorgere nella penisola della Maddalena, all‟interno della costa nota col nome “Pillirina”.
E‟ il solito ritornello di uno sparuto gruppetto che si autoproclama ambientalista,
secondo il principio del “no a tutto”, a prescindere dalla reale conoscenza di quello
che si decide di bloccare a tutti i costi.
Personalmente non conosco l‟imprenditore
che ha ancora il coraggio di proporre un
investimento così rilevante, ma come rappresentante della categoria dei Costruttori
che l‟ANCE ha il diritto e il dovere di assistere in ogni modo, considero indifferibile
invitare tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti ad un atteggiamento sereno e privo di pericolosissimi estremismi.
Il progetto originario del Resort venne giudicato invasivo e
ne venne chiesto un ridimensionamento, immediatamente
accettato dalla società proponente che ha elaborato una soluzione rispettosa della tutela dei luoghi.
Ma nel frattempo la macchina micidiale del “NO” si era
messa in moto, ottenendo da politici
immaginari, che sicuramente non hanno
studiato a dovere tutta la faccenda, un
affrettato provvedimento di avvio della
istituzione di una riserva su tutta la penisola della Maddalena, perché, con la
solita arroganza, l‟iniziativa fosse definitivamente uccisa sul nascere.
Adesso, dopo la radicale revisione del
progetto, si deve procedere alla riperimetrazione della istituenda Riserva, che
sarebbe leggermente ridimensionata per
consentire una pacifica convivenza di
tutela e sviluppo: in altre parole potrà esserci la riserva, da
gestire con improbabili fondi pubblici che non verranno e
lasceranno tutto nell‟inevitabile degrado, e sarà salvato
l‟investimento privato, che contrariamente a quello pubblico
esiste ed è ancora disponibile, per creare una struttura ricettiva di eccezionale valenza in termini di immediata occupazione e di attrazione turistica stabile.
Ma ci vuole molto a comprendere che i passaggi della convivenza civile e democratica sono stati correttamente consumati, e smetterla di fare le cassandre del malaugurio, evocando disastri ambientali inesistenti?
Chiediamo ufficialmente al Sindaco di assumersi, come è
abituato a fare, le sue responsabilità di amministratore ed al
nuovo Assessore Regionale all‟Ambiente di adoperarsi per
la riperimetrazione della riserva in tempi brevissimi, prima
che anche questo investimento finisca altrove, ricordando
che la città chiede sviluppo e lavoro e che quei pochi che
alzano la voce non la rappresentano in alcun modo, né ora,
né al momento in cui i cittadini, in democrazia, esprimono il
loro giudizio su chi li ha amministrati.
Massimi Riili
Il Comune non dà servizi e pretende tasse dai cittadini
Riceviamo e pubblichiamo:
Comune e Guardia di Finanza insieme per
contrastare l‟evasione fiscale. I dettagli di
questa collaborazione sono contenuti in un
protocollo d'intesa che la Giunta ha approvato stamattina e che, nei prossimi giorni, sarà
firmato dal sindaco, Giancarlo Garozzo, e
dal Comandante Provinciale delle Fiamme
Gialle, Colonnello Antonino Spampinato.
Elemento centrale dell'accordo è lo scambio
di informazioni tra le due istituzioni. Il Comune fornirà ai finanzieri i dati in suo possesso per favorire gli accertamenti e il Comando di via Epicarmo disporrà i servizi necessari. I controlli riguarderanno le tasse sui
rifiuti e sulla casa, nelle varie forme registrate negli anni, la tassa di soggiorno, le imposte sulla pubblicità e sull'occupazione del
suolo pubblico. L'intesa si occupa anche degli sconti sui servizi concessi in base al reddito (come nel caso delle rette per gli asili
ta base imponibile ai fini delle tasse e delle
imposte.
nido e per la refezione scolastica): il Comune fornirà alla Guardia di Finanza gli
elenchi delle persone sulle quali c'è il dubbio che abbiano denunciato proventi infe-
riori a quelli reali e e le relative documentazioni; le Fiamme Gialle, compiuti gli accertamenti, forniranno al Comune le informazioni per la determinazione della corret-
E' un comunicato pazzesco! Il Comune più
inadempiente del mondo si veste di legalità e
fornisce alla Finanza tutte le informazioni
che possiede per lottare l'evasione. In teoria
l'assunto sarebbe giusto, non lo è per il comune retto da Garozzo e company. Coi siracusani strozzati dalle tasse senza avere in
cambio uno straccio di servizio. Ma il comune made in Garozzo fa anche di più, fornirà
anche i nomi di quelli che lui pensa abbiano
denunciato proventi inferiori a quelli denunciati. Una assurdità, come dire che basta
avere cattivi rapporti con qualcuno di quelli
che comandano/decidono e zac ti arriva la
Finanza. A questo punto l'arma è una sola.
Per ogni servizio che il Comune non svolge e
fa pagare, denuncia in Procura.
7
Domenica 5 ottobre 2014
Barbie
non
scalfisce
Lucia
Giuseppe Piccione: Provocazione inutile, sciocca, ed
offensiva del sentimento di tanti fedeli. Dal 14 al 22 la Santa
ritorna a Siracusa, la Curia dica no alle strumentalizzazioni
Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione dell‟avvocato Giuseppe Piccione sulla
nuova trovata molto
pubblicitaria di due
artisti argentini, Pool
Paolini e Marianela
Perelli che hanno travestito da Barbie anche
Santa Lucia:
:
Una provocazione inutile, sciocca, ed offensiva del sentimento di
molte persone ad opera
di artisti che non hanno
nulla da dire. Dopo la Barbie ballerina e quella con i costumi
del mondo, per la bambola più famosa del mondo arriva la
versione religion kit. E così ecco la Barbie Vergine Maria e
dea Kalì. Ma anche la Vergine di Lourdes e quella di Fatima.
E per concludere Santa Lucia, la martire siracusana. 33
esemplari dell‟esposizione “Barbie, The Plastic Religion”.
Non so se le bambole arriveranno nei negozi, mi auguro
proprio di no, in quanto la “religione non è plastica” e l‟iniziativa è di cattivo gusto. Si rischia di banalizzare
e fare diventare solo un gioco la testimonianza di chi, come
Lucia, è stata coerente al Vangelo.
Per quanto ci riguarda attediamo con ansia l'arrivo delle
spoglie da Venezia a dicembre per i
festeggiamenti della nostra patrona. Preghiera e devozione
popolare. Dieci anni fa migliaia di
persone accolsero le spoglie e penso che quest'anno vedremo in processione molti più fedeli.
Sono queste le notizie che dovremmo commentare.
Giuseppe Piccione
Presidente della deputazione
della Cappella di S. Lucia
Mi associo alle parole espresse dall'avv. Pucci Piccione
contro le bambole religiose, compresa Santa Lucia. Mancano, ricorda Piccione, poche settimane all'arrivo delle
spoglie della nostra amatissima Martire a Siracusa ed è
bene preparasi . Il mio auguro è che questo evento religio-
so, sentito da tutta la città,
sia programmato in modo
più serio di quanto fu fatto
dieci anni or sono, dove ci
fu una indegna gazzarra per
intestare a questo o a quel
politico l'evento che, notoriamente, aveva avuto una
lunghissima gestazione da
cui erano del tutto estranei i
mediocrissimi politici del
centrodestra di allora, diventati cattolicissimi in
quelle poche ore. Speriamo
che Garozzo non ripeta gli
stessi errori di protagonismo fastidioso, speriamo che
la Curia e la Deputazione di
Santa Lucia impediscano
questa volta facili strumentalizzazioni politiche. sb
Regionali „14, chi entra e chi esce
Pepè Genovese elenca tutte le possibilità, ma sembra scontato che ci
saranno modifiche rispetto al voto del 2012, Coltraro corre grossi rischi
Sono poco più di 4.000 gli iscritti nelle liste
elettorali dei 9 Seggi di Pachino e Rosolini
che domani, Domenica 5 Ottobre, si recheranno alle urne per rivotare per i deputati
della nostra provincia all'Assemblea Regionale Siciliana. Un numero troppo piccolo di
elettori per modifcare il risultato complessivo che si ebbe due anni fa; sufficente però a
sconvolgere l'attuale compagine provinciale.
Considerando infatti i numeri delle elezioni
dell'autunno del 2012 sono tre i dati sensibili
a un possibile cambiamento: 1) Quello
dell'MPA, partito di Pippo Gennuso, che
con 12.261 suffraggi venne superato dalle
12.354 preferenze di Cantiere Popolare che
comportò la rielezione dell'on. Pippo Gianni, per una differenza di appena 93 voti. 2)
La lista del Megafono, per cui risultò eletto
l'on. Coltraro, questa volta non usufruirà del
contributo del candidato avv. Giovanni Giuca che con le sue 2.870 preferenze portò il
quoziente di quel partito a 13.043 voti. Domenica il Megafono parte da quota 10.173.
3)L'on. Bruno Marziano venne eletto nella
lista del Partito Democratico con 5.657 preferenze inseguito da Giovanni Cafeo con un
quoziente individuale di 5.366, vale a dire
con un distacco, si fa per dire, di appenna
291 voti. Gennuso Domenica gioca in casa e
nel 2012 l'MPA ottenne 2.678 voti a Rosolini e 1.636 preferenze a Pachino.
Per il risultato elettorale complessivo di Cantiere Popolare invece quei due comuni sono
quasi ininfluenti. L'MPA potrà superare anche di poco Cantiere Popolare e riprendersi
il seggio per Pippo Gennuso. Gianni nel frattempo però è divenuto sostenitore di Crocetta, avendo fatto votare alle Europee la sua
candidata assessore Stancheris, potrebbe
..e Garozzo dimentica Siracusa
Scrive sul web il sindaco Giancarlo Garozzo: Déjà vu sulle elezioni regionali di Rosolini e
Pachino: tutta la vecchia nomenclatura del partito di Siracusa concentrata contro un singolo
candidato. I buoni, i puri, gli onesti da un lato, il nemico da abbattere dall'altro. Mi ricorda,
ed è un piacevole ricordo, le primarie 2013 per la scelta del candidato Sindaco di Siracusa...
Cioè Siracusa sta andando in malora e il suo primo cittadino è impegnato a fare la guerra
dentro il Pd. Non solo, va ad incontri e conferenze a Pachino e Rosolini, fa campagna elettorale etc E la città? Senza servizio idrico ora malamente aggiudicato, senza bando di igiene urbana, senza lavoro, ricolma di spazzatura, inquinata..poco importa, il Pd prima di
tutto. Quindi Garozzo impegnatissimo altrove, per fortuna è sul pezzo il suo capo di gabinetto. Ops, come dici, non abbiamo neanche lui? Come, il candidato è proprio il capo di
gabinetto? Semu pessi.
quindi resistere e non farsi superare con
l'aiuto del presidente della Regione che non
sosterrà Coltraro che si è staccato da lui e
dal partito. Per altro Crocetta lo scorso
martedi ha partecipato alla riunione, tenutasi a Palermo, dei renziani siciliani.
Nello scontro tra Gennuso e Gianni, che ha
provocato il rifacimento delle elezioni, a
farne le spese sarà quindi il notaio Coltraro? Ma non è tutto. L'on.le Marziano a seguito della nomina ad assessore regionale
del giovane architetto rosolinese Piergiorgio Gerratana, ha denunciato il presidente
della Regione per scambio di voto. Secondo il sospetto di Bruno Marziano a seguito
di tale nomina Giuca avrebbe già indirizzato buona parte del suo elettorato sul candidato renziano del PD Giovanni Cafeo. In
effetti spostare 300 voti su 2.800 non è
granchè difficile. Certamente Marziano
non è rimasto con le mani in mano ma,
secondo i bene informati, nel 2012 avrebbe
raggiunto il massimo che potrebbe ora sperare di ottenere.
Morale della favola la ripetizione delle elezioni di Domenica 5 Ottobre 2014 pur se
limitata porterà molto probabilmente ad un
nuovo e diverso risultato per quanto riguarda la nostra compagine provinciale a Sala
d'Ercole: Pippo Gennuso tornerà a fare
l'onorevole regionale per la sua Rosolini;
Pippo Gianni resterà deputato regionale in
quanto Cantiere Popolare in ogni caso risulterà con un quoziente di lista superiore a
quello del Megafono che invece perderà il
seggio a danno del notaio dr. Coltraro. Ma
Noi camerieri
Dopo l‟affitto del teatro comunale a D&G ( come hanno
fatto visto che, vedi foto, non funzionava il servizio antincendio?) scrisse Salvo Ferlito: L'amministrazione affitta le
sue pietre in gran silenzio perché, essendo l'evento un fatto
privato, se avesse comunicato la cosa alla cittadinanza ci
sarebbero stati "problemi di ordine pubblico". Testuali parole del sindaco, quindi silenzio e spazzola, ragazzo, che
qui son passati i gran signori lasciando la mancia per la città, circa ventimila euro, un milionesimo di quel che abbiamo speso di soldi pubblici per l'infinito ed inutile restauro.Soldi nostri, per restaurare uno spazio pubblico usato poi
per fatti privati, come si usa fare nella odiosamata Patria
aretusea, che affitta l'anfiteatro romano per le cene e il teatro greco per i caroselli Ferrari.
ad uscire di scena ci sarebbe anche Bruno
Marziano a vantaggio di Giovanni Cafeo
che supererebbe il primo grazie all'apporto
elettorale del neo assessore regionale. In tal
modo Crocetta a Siracusa otterrebbe un ottimo risultato personale con due deputati amici eletti: Gianni e Cafeo. La discesa di Marziano e l'ascesa di Cafeo nel PD siracusano
rappresenterebbe la fine di un'era provinciale
della sinistra, iniziata alla fine degli anni '90
dello scorso secolo, quando fù la CGIL con
le sue risorse umane ed organizzative a sostenere un PCI- DS strutturalmente decimato
assieme a DC e PSI. Per 16 anni la sinistra
siracusana così come quella nazionale ha
subito la supremazia organizzativa del sindacato. Con la campagna elettorale delle amministrative del 2013 a egemonia fotiana e
con l'avvento nazionale di Matteo Renzi,
senza alcuna enfasi, il Partito Democratico
torna ad essere un partito essenzialmente laico, non più costretto nella oramai angusta di
una dottrina pseudo laburista perchè a supremazia sindacale. Un sindacato divenuto
viappiù conservatore dello statu quo a Roma
come a Palermo. Tutto ciò consentirà al PD
di poter approdare ad una dottrina nuova del
lavoro, inteso unitariamente non solo come
dipendente ed autonomo ma anche lavoroimpresa e lavoro cooperativo come per altro
già previsto nel Titolo V° del nostro Codice
Civile che di meriti giuridici ne ha altrettanti
quanto la Costituzione.
Pepè Genovese
8
Domenica 5 ottobre 2014
contromano
Panegirico del prof. Stefano Palasciano
Candidato al Nobel e illustre siracusano
“Vergin di servo encomio e di codardo
oltraggio”, m‟accingo a “sciogliere” un
cantico ad un uomo, Stefano Palasciano, che - come scrive il “prof. dott. Pietro Ferrara, senatore della Repubblica”
- “raggiunge puntualmente la difficile
dimensione della genialità”.
E‟ con l‟orgoglio del concittadino ammirato che esterno qui il mio vivo e vibrante supporto alla candidatura del prof. Palasciano al premio Nobel per la letteratura che sarà presentata giovedì 9 ottobre a
Villa Politi ed a cui interverranno – cito dall‟invito - l‟Arcivescovo Emerito
Giuseppe Costanzo, Mons. Ignazio Sbona, l’on.
Pippo Lo Curzio, il dott. Claudio Calabrese,
direttore dell‟accademia di belle arti
“Mediterranea” di Rg e il dott. Giancarlo Garozzo sindaco di Siracusa” ospiti del presidente del
comitato promotore, senatore Ferrara. Ragioni di
spazio mi impediscono, ahimè, di illustrare compiutamente le ragioni per cui il prof Palasciano,
“giornalista e docente universitario” merita il premio istituito da Alfred Nobel. Mi limiterò al alcun brevi, ma certamente illuminanti, cenni, tratti
dal sito “stefanopalasciano.it” che potrete consultare per arricchire la vostra cultura e apprezzare al
meglio l‟opportunità che Palasciano offre all‟accademia di
Stoccolma per addurre nuovo prestigio al suo elenco di premiati.
Alcuni cenni auto-biografici per i pochi che non conoscono
le opere e i giorni di Stefano: Nato a Siracusa il 26 dicembre
del 1960. Sin da bambino ha coltivato con indefettibile amore gli studi umanistici che lo hanno portato ad abbracciare
la professione di giornalista e scrittore. E‟ laureato in Discipline Umanistiche e Artistiche con il massimo dei voti, ed è
docente universitario di Storia dell‟Arte greco-romana, di
Psicologia della percezione e di Teoria e metodo dei mass
media all‟Accademia di Belle Arti “Mediterranea” di Ragusa, di cui è anche vicedirettore. Inoltre, Palasciano è impegnato pure nell‟insegnamento universitario della Letteratura italiana e di Storia della filosofia.
Intellettuale polivalente, “Palasciano è autore di oltre ottomila servizi giornalistici culturali, una parte dei quali pub-
Elezioni al giro di boa, con la premessa d‟obbligo che dopo i risultati di lunedì si avrà
un‟altra ondata di ricorsi e contestazioni. Finalmente, dopo quasi un anno di trepidazione,
a Rosolini e a Pachino, alcuni elettori sono
chiamati a votare rimettendo indietro il foglio
del calendario e le lancette dell‟orologio al 28
ottobre 2012. Pochi seggi, sei a Pachino e tre a
Rosolini, che faranno esprimere al massimo 78 mila elettori, che probabilmente creeranno
un piccolo terremoto politico a danno di un
paio di deputati regionali illustri che rischiano di non tornare a sedere a sala d‟Ercole.
Una sorta di tempesta in una bottiglia di acqua minerale che potrebbe cambiare al massimo la vita di qualche privilegiato professionista della politica della provincia di Siracusa.
Tutti si chiedono chi sarà a lasciare il posto a
Pippo Gennuso, l’ex deputato regionale del
MPA che per 93 voti ha dovuto cedere lo
scranno al “maestro” Pippo Gianni, suo talent scout che lo volle candidato non eletto
nell‟Udc sul finire degli anni ‟90. Anche allora Gennuso si trovò ad affrontare una vera
guerra giudiziaria che si rivelò costosa quanto inutile nel tentativo di far decadere l‟eletto
Iano Sbona, che riuscì a fare modificare
dall‟Ars una norma che lo rendeva compatibile come medico Inail e deputato regionale. La
guerra del 2013, come al solito, condotta tra
Tar e Cga, ha visto prevalere Gennuso contro
l‟intera deputazione regionale che non si
aspettava l‟enorme potenza di fuoco giuridico sfoggiata per l‟occasione dagli avvocati
dell‟uomo di Rosolini. Gli scommettitori
danno per scontata l‟elezione del Gennuso
perché, da sondaggi mirati condotti proprio
dove i deputati combattono per conquistare
anche un semplice voto, sembrerebbe ineluttabilmente proteso a rastrellare almeno il 70
per cento dei voti disponibili. La squadra dei
“man in black” di Gennuso gioca in casa,
conoscendo molto da vicino sia il terreno di
scontro sia gli abitanti-elettori. La parola d‟ordine che passa di bocca in bocca, di pizza in
pizza, di birra in birra è diventata un refrain: “
votate il paesano che vi trovate accanto quando avete bisogno, sempre e non solo quando
c‟è da votare ”. La campagna elettorale condotta dai fedelissimi di Gennuso sembra essere l‟unica che si concede ad un monitoraggio costante, perché, senza bisogno di avere
amici a cui chiedere si ricava veramente che
blicati dal prestigioso quotidiano catanese “La Sicilia”.
E vi prego qui di considerare che Palasciano ha solo 53 anni.
Il che significa che, per superare gli 8000 articoli, negli ultimi
30 anni ha scritto almeno un articolo al giorno, tutti i giorni,
domeniche escluse (Natale, Capodanno, Pasquetta, Ferragosto
ed Epifania compresi).
Ma questi numeri eccezionali, che denotano un intelletto
straordinariamente prolifico, non devono far per un attimo
pensare ad un lavoro frettoloso. Il senatore Ferrara nel suo
“Documento programmatico” per la candidatura al Nobel ci
informa infatti del metodo di lavoro di Stefano spiegandoci
che: “Palasciano legge con grande sveltezza due o tre libri e
ne consulta altri dieci solo per scrivere un articolo
di venti righe”.
E questo lavoro da i suoi frutti. Nel suo
sito infatti possiamo trovare alcuni degli
ultimi articoli scritti, e che vi invito caldamente a leggere, che sin dal titolo riflettono il travaglio intellettuale che ne ha innescato la stesura. Cito solo gli ultimi
due: “Nullafacenti a vita, ma non per
scelta” ed “Energumeni impazziti il pericolo delle strade”.
Ma la diuturna, quotidiana attività giornalistica trentennale non ha impedito a Palasciano di produrre, oltre alla contemporanea attività didattica, anche una pregevole
serie di libri. L‟intera produzione saggistica e narrativa del prof. Stefano Palasciano – spiega sempre il sen. Ferrara - presenta chiaramente una molteplicità di
pregi, fra cui quello incontestabile di essere davvero originale
ed efficace nell‟esprimere con raffinata eleganza e limpida
concinnità idee, concetti, valori ed emozioni, grazie agli impeccabili impianti logico-linguistici ed ai brillanti piani di
comunicazione dell‟Autore, i quali sono certamente segni di
una palese genialità”.
Palasciano “Inoltre, ha all‟attivo parecchi libri di saggistica e
narrativa che privilegiano gli opposti filoni dell‟agiografia
(vita dei santi) e della narrativa thriller”.
Nel suo sito sono citati dei riferimenti culturali e stilistici che
in un caso, scrive sempre Ferrara, sono stati superati. E‟ il caso della narrativa noir: Molto probabilmente nemmeno il grande scrittore inglese Stevenson, autore del celeberrimo
“Dottor Jekyll e mister Hyde” è riuscito meglio di Palasciano
a descrivere con tanta icasticità e precisione impressionante
la doppia natura di certi esseri umani che li spinge irresistibilmente a commettere crimini allucinanti contro una umanità buona e inerme.
Per la saggistica il Nostro non è da meno: “Tanto per capire
meglio lo stile del Palasciano, possiamo citare il magnifico
esempio del grande scienziato e filosofo inglese Bertrand
Russell, premio Nobel per la Letteratura. In una delle sue
più famose opere, intitolata “Storia della filosofia occidentale”
Ma quali sono le opere di Palasciano che superano Stevenson e riecheggiano stilisticamente Bertrand Russel? Nel suo
sito Stefano, generosamente, offre alcuni titoli alla lettura
gratuita:
La storia di Santa Lucia (Stefano Palasciano Editore);
Fondamenti di Osteopatia (Bertrand Russel University S.A. Manuel Espinosa Batista Ave Paitilla - Panama City - Republic of Panama) Il potere del male
(Palasciano Editore); La vera storia di Padre Pio
(Stefano Palasciano Editore); Le apparizioni e i miracoli della Madonna di Medjugorje (Bertrand Russel
University S.A. Manuel Espinosa Batista Ave Paitilla
- Panama City - Republic of Panama); Il Barocco Siciliano (editore non citato).
Concludo il panegirico con le misurate parole del
“manifesto” per la sua candidatura al Nobel, a cui
aderisco con passione: “Stefano Palasciano può essere sicuramente uno squarcio di luce, un guardiano
spirituale, una speranza di rinascita a quegli splendori ormai opachi, se non addirittura spenti, che diedero nutrimento e pregio a tutti i viventi di un grande arco temporale che,
partendo dalla civiltà greco.romana, si estende come un magico arcobaleno sino agli inizi del XX secolo, periodo in cui
si è soliti far iniziare la grande crisi delle coscienze e della
civiltà contemporanea”.
Credo che la candidatura di Palasciano al Nobel sia ciò che
Siracusa merita. Alta metafora della nostra città, del nostro
carattere, della nostra cultura, del nostro presente.
Hasta lo Palasciano siempre
Joe Strummer
Elezioni regionali:
Al peggio non c‟è fine
il consenso elettorale per il “paesano” c‟è,
ed è rilevante. Da stime fatte da personaggi
che vivono la politica della zona sud della
provincia, i competitor di Gennuso avrebbero da spartirsi, quel che resta in libertà degli elettori che andranno a votare materialmente: “al massimo il 30 per cento” di
7.000 elettori. Come dire che tutti gli altri
partiti e candidati dovranno contare su poco
meno di 2.000 voti, pochini per permettere
gli agognati stravolgimenti previsti da coloro che non amano i politici. Gennuso non lo
dice, però a lui la riscossa dopo la trombatura del 2012 da sola non basterebbe, dovrebbe essere accompagnata dalla “caduta”
dell‟on. Pippo Gianni che il rosolinese
considera colui che gli ha soffiato il posto
all‟Ars riuscendo a presentare in prefettura
una dichiarazione correttiva dei voti riportati in un seggio di Città Giardino frazione
del Comune di Melilli. Pippo Gianni però
non è tipo da cedere alle prime difficoltà,
specialmente che ora, dicono, sia entrato
nel cuore del Presidente della Regione Crocetta, che a Rosolini (come raccontano gli
avvenimenti delle ultime settimane attorno
alla nomina dell‟assessore regionale Piergiorgio Gerratana) conta, anche senza essere fisicamente sul luogo. Il fatto che il desiderio di Gennuso si avveri e Pippo Gianni
esca dall‟Ars per lasciargli il posto è un fatto che entusiasma poco tutto il popolo siracusano che, ormai, risulta contagiato dalla
febbre del 5 ottobre, più degli abitanti di
Rosolini e Pachino. Ai siracusani interessa
la battaglia in corso tra i renziani ispirati da
Gino Foti e i riformisti del Pd che si rico-
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noscono nel deputato regionale Marziano.
Quanto ci stia mettendo di suo il candidato
alla Regione Giovanni Cafeo, discepolo
primo dell‟on. Foti, non è dato sapere, anche se dall‟esterno si notano i bagliori dei
fuochi d‟artificio che esplodono quotidianamente sulla piazza dei comuni interessati
dall‟evento elettorale. Ai conoscenti che gli
chiedono come va la campagna per Cafeo, il
vecchio leone della Dc siracusana, risponde
“E chi minchia ni sacciu ju, sunu cazzi „ca
nun mantaressuno”. Ovviamente, mente come riesce a fare solo lui, infatti, mai campagna elettorale è stata tanto importante per
Luigi Foti come quella di domenica 5 ottobre nei due paesi della zona sud, per il canuto signore del potere aretuseo, poter dire
“ho fatto eleggere Giovanni alla Regione”
supera di gran lunga la soddisfazione che
prova attualmente quando gli viene riconosciuto di avere avuto il ruolo di comprimario nella elezione del sindaco Giancarlo
Garozzo a Siracusa. Scalzare Bruno Marziano dalla postazione occupata all‟Ars rappresenta la più grande delle soddisfazioni
che la politica possa offrirgli sul viale del
tramonto che non sembra essere ancora arrivato per lui, e risulta tra i più attivi politici
che Siracusa abbia ancora, perché impegnato
su mille fronti, senza mai apparire. Nonostante l‟impegno profuso per battere Marziano, l‟unico vero ostacolo per acquisire
l‟egemonia del PD siracusano, Foti non ha
trovato vita facile nel tessere la ragnatela. A
Pachino dove ci sono il doppio degli elettori rispetto ai tre seggi di Rosolini, l‟intera
amministrazione comunale del Sindaco Roberto Bruno, ancora in luna di miele con i
suoi concittadini, è schierata apertamente
dalla parte dell‟unico deputato regionale del
PD. Non ultimo, Gino Foti deve considerare
che Marziano è un emulo in versione siciliana e più attuale del pensiero politico di Massimo D‟Alema. Un osso duro, insomma,
uno che di campagne elettorale ne ha fatte
tante vincendole tutte, meno quella per le
europee del 2004, difficile da oscurare. Nel
caso dovesse prevalere Gino Foti nel PD di
Siracusa tutto cambierà perché nuovi equilibri emergeranno a favore di chi propugna
il verbo di Matteo Renzi. Se Cafeo dovesse
registrare un nuovo tonfo elettorale subendo
( nonostante tutti gli effetti speciali utilizzati
nel girare il suo film da co-protagonista) la
probabile riconferma del suo più odiato amico di partito, anche in questo caso molto
cambierà nell‟attuale linea attendista del PD
provinciale. L‟acceleratore limitato su cui
ha dovuto, fino ad oggi, pigiare Bruno Marziano tornerebbe libero di far correre il PD
verso nuove mete. Davanti alle elezioni di
Pachino e Rosolini anche la Commissione
nazionale Antimafia, che doveva essere a
Siracusa per il 29 e 30 di settembre, ha deciso di far slittare di due settimane il suo intervento in loco richiesto dal parlamentare
Pippo Zappulla: una spada di Damocle che
pende ancora per qualcuno? Abbiamo trascurato volutamente di scrivere dei due deputati Enzo Vinciullo e Giambattista Coltraro che teoricamente potrebbero rimanere inficiati nella vicenda che li riguarda da
vicino a cui guardano con una certa preoccupazione. Nessuno ha capito perché l‟on.
Vinciullo del NCD, che si farà votare però
nella lista dello scomparso PDL, è colui che
ha gridato scompostamente più di altri suoi
colleghi per evitare le urne in questa singolare vicenda elettorale. Ha fatto pensare di
voler evitare di far scoprire di essere diventato debole e vulnerabile? Coltraro, è quello
che tace di più, anche se conosce bene l‟ordine impartito da Crocetta di non votare per
la lista del Megafono dove il notaio di Augusta è stato eletto nel 2012. Portare i voti del
Megafono a Cafeo del PD è la strategia crocettiana che prevede di prendere due piccioni con una sola “fava”. Eliminare il cuperliano Marziano che lo vorrebbe sfiduciare in
aula e impedire al Megafono il quorum per
la rielezione dell‟ormai inviso Coltraro, che
ha lavorato per far morire il gruppo all‟Ars
della lista del Presidente.
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