SETTIMANALE
DI POLITICA
E COSTUME
Autorizzazione del tribunale
di Siracusa n.2/2003
diretto da
Salvo Benanti
Flash
FONDATO NEL
1988
Supplemento 255
al n° 32/2015
I FATTI ONLINE: www.ifattidelladomenica.it
Lunedì 19 ottobre
Tutti indagati. Garozzo che fa?
La maggioranza nel mirino della magistratura. Indagati il
presidente del Consiglio comunale, un assessore, vari consiglieri
C’è una dichiarazione del
sindaco Garozzo:
“l’amministrazione è composta per una stragrande
maggioranza di persone
perbene”. Ma ci sono anche
provvedimenti in serie della
magistratura sugli asili nido, sui servizi idrici, sul telesoccorso, sul campus estivo, sulle consulenze, sugli
sperperi. C’è l’inchiesta di
Gianni Bonina, del settimanale I Vespri, che non è
esattamente l’ultimo venuto.
Ci sono gli interventi di
Ezechia Paolo Reale e Toi
Bianca-Joe Strummer che
riportiamo in questa stessa
pagina. Il Comune è assediato ed accusato di malapolitica, di brogli, di gettonopoli così come è accusata
anche la fondazione Inda.
Insomma, siamo ad una
svolta. Si dimette Sullo? Si
dimette Garozzo? Si dimettono i consiglieri indagati?
Degrado continuo, qualcuno deve pagare
La cronaca giudiziaria di questi giorni restituisce un'immagine delle istituzioni di Siracusa
talmente degradata che stentiamo a credere possa trattarsi della nostra città. Noi abbiamo negli
occhi e nel cuore un'idea totalmente diversa di
Siracusa. Distante da piccole e grandi furbizie,
ruberie varie, violenza fisica e verbale. I singoli
episodi e le singole responsabilità saranno accertate dall'Autorità Giudiziaria ma dell'immagine deformata e deformante, che fa vergognare
di essere cittadini di Siracusa, qualcuno deve
avere il coraggio di assumersi la responsabilità.
Bene fa il Sindaco a difendere gli uomini della
sua maggioranza e ad invocare prudenza sull'esito dei processi. I siracusani hanno ampiamente
dimostrato di essere più che pazienti.
Fino a quando un amministratore che voglia dirsi capace e responsabile può limitarsi ad aspettare passivamente i provvedimenti della magistratura che riguardano uomini e donne delle cui
azioni lui ha la piena responsabilità politica ?
Quanto deve allungarsi l'elenco dei primati negativi di Siracusa e delle cadute di dignità macroscopiche prima di porre un rimedio a guasti
che di giorno in giorno diventano sempre più irreparabili ?
In tutto questo, il nuovo segretario provinciale del PD non ha trovato altra
linea di difesa del suo partito se non quella che le indagini in corso riguarderebbero guasti sorti durante le precedenti amministrazioni e creati da persone elette nel centro destra.
Così dicendo dimostra di essere giovane solo anagraficamente ma già vecchio nel pensiero e nell'agire: evidentemente crede che i siracusani abbiano
memoria cortissima o scarsa intelligenza. Ma non e' così. Farebbe bene a
contare quanti tra gli attuali consiglieri comunali, oggi fedelissimi del Sindaco PD ed eletti nelle liste che lo hanno supportato, hanno ricoperto in precedenza incarichi con il centro destra. Sarebbe sorpreso lui, non noi, nel rendersi conto che sono talmente tanti che senza di loro il Sindaco non avrebbe
più maggioranza. Sia quindi meno sprezzante sul punto e, se è troppo giovane per ricordare, siamo disponibili ad aiutarlo a contarli nominativamente.
Tutti sanno che i consiglieri a vario titolo coinvolti nelle vicende giudiziarie
fanno oggi parte della maggioranza che sostiene il Sindaco e che tre di essi
lo hanno appoggiato, con i loro partiti di centro destra, sin dal ballottaggio.
Ed anzi uno di essi addirittura è l'attuale Presidente del Consiglio Comunale.
E proprio a lui rivolgiamo un invito pressante: “signor Presidente, già più
volte, in particolare con il nostro consigliere comunale Salvo Sorbello, le
abbiamo rivolto l’invito a rassegnare le sue dimissioni, anche con riferimento al ruolo primario da lei avuto in gettonopoli. Ora è suo obbligo morale,
per amore della città, lasciare subito il Consiglio Comunale.
Ezechia Paolo Reale
Grumi contrastanti di interessi legittimi e illegittimi
Chissà se il vecchio Frank Miller scrivendo “Sin City” nel
’92 pensava alla Siracusa del 2015. Chissà. O forse è a me,
da lontano, che tutto sembra aver preso una strana accelerazione, una discesa ripida verso un impazzimento plurale
dove tutti i gatti sono neri e quasi tutti sembrano anche colpevoli di qualcosa. Sin-City, città del peccato. Dei peccati
che sembrano sbocciare come fleurs du mal in questo autunno piovoso di personaggi sbiechi, tutti accusatori e tutti
accusati, in cui nessuno è completamente innocente, ma allo
stesso modo nessuno appare completamente colpevole. Peccaminosa Siracusa, chi l’avrebbe mai detto. “Sin City” continuando ad essere babba, sciroccata, siddiata, lagnusa,
continuando ad essere il culo torrido del mondo, senza futuro, senza speranza, estenuata nella masturbazione del proprio destino di lento, immobile, autoprodotto, malinconico
eppure orgoglioso, sfacelo.
Proviamo a metterli assieme “i casi” di questi giorni a “Sin
City”? Eccoli in ordine sparso:
INDA-GATE. Otto persone sono indagate per truffa ai danni della fondazione del Dramma Antico: ex amministratori,
attuali dipendenti, parenti dei dipendenti. La fondazione
promette di costituirsi parte civile intanto non sospende (né
sposta o mette in ferie) i dipendenti accusati che continuano
a lavorare al loro posto. Intanto il consigliere delegato, che
voleva provvedimenti nei confronti degli indagati, viene accusato da un giornale di scambi di favori con uno dei registi
del ciclo di quest’anno. Il sindaco-presidente Inda, cautissimo sull’inchiesta della magistratura, diventa forcaiolo per
un articolo e promette con comunicato stampa diffuso urbi
et orbi lapidazione sulla pubblica piazza se le accuse al
consigliere delegato saranno confermate da una inchiesta
interna (mai disposta per i dipendenti presunti truffatori). Il
Consigliere Delegato scrive una risposta che chi l’ha detta
dice essere al vetriolo, tratta il sindaco-presidente da ragazzino minus-habens e lancia pesantissime accuse di sostanziale complicità della dirigenza attuale con il gruppo
degli accusati dalla procura. Ciliegina sulla torta: un professore traduttore di Seneca accusa l’Inda di aver falsificato la sua firma su una liberatoria SIAE per una parte dei
diritti d’autore (pare poche centinaia di euro) e denuncia il
tutto alla Procura.
LE INCHIESTE DI VERMEXIO-CHICAGO. Dopo la
vergogna nazionale di gettonopoli, ora piuttosto dimenticata, sarebbero indagati (dagli articoli non è che si capisca
bene) tre consiglieri comunali e un alto funzionario del Comune per maneggi in materia di asili nido e servizi sportivi. Alla base dell’indagine ci sarebbero le accuse pubbliche della consigliera pasionaria Simona Princiotta, eletta
con una lista d’opposizione ma oggi nel PD e quindi teoricamente nella maggioranza che sostiene il sindaco del PD
(ma invisa comunque a quasi tutto il PD). Secondo quanto
leggo la Princiotta sarebbe stata anche minacciata - le
avrebbero anche bruciato la macchina - e ci sarebbe una
inchiesta penale anche su questo tema. E naturalmente ci
sarebbe un articolo di giornale secondo il quale in gioventù la Princiotta avrebbe ospitato addirittura un pericoloso
latitante. Roba da Chicago degli anni ’30.
LA VENDETTA DELLA PILLIRINA. La Regione ha annullato la cosiddetta “Variante della Bellezza”, cioè l’atto
con cui il consiglio comunale decise che era inedificabile
l’area sui cui la società del marchese De Gresy, dopo aver
comprato a peso d’oro i terreni dai furbissimi siracusani,
intendeva realizzare un resort. Sulla questione s’era innescata negli anni scorsi una querelle politico-mediaticoamministrativa che ha fatto diventare la sfigatissima spiaggetta della Pillirina, ignota a più e frequentata da nessuno,
il simbolo della natura incontaminata minacciata dai cementificatori. Insomma prima il Comune permetteva la
realizzazione del resort poi, sotto la pressione dell’opinione pubblica ambientalista e di pezzi di politica demagogica, la negò. Poi, se non sbaglio, arrivò anche il piano paesaggistico della Regione che disse che non si poteva fare
più nulla su quei pezzettini di costa (ovviamente i meno
pregiati) non sfregiati e resi immondizia urbanistica e ambientale dai siracusani. Ovviamente De Gresy sentitosi fregato dal Comune di Siracusa e relativi cittadini ha chiesto
risarcimenti milionari a tutti. Ora la Regione, mirabile
esempio di inconcludenza e contraddittorietà amministrativa, ha detto che era sbagliata la “Variante della Bellezza”,
che rischia di diventare la “variante della ricchezza” per il
marchese che ha la Regione che sostanzialmente gli da ragione nella sua causa di risarcimento danni.
I VELENI DI OGNINA. Arriva la proposta di un nuovo
resort da realizzare lungo il litorale fra Ognina e Cuba,
nell’area storicamente destinata (invano) a insediamenti
turistici. Si prevede a realizzazione di un campo da golf e di
un impianto turistico, un paradiso terrestre rispetto all’immonda casbah che ha asfaltato e cancellato tutta la natura a
Ognina. Però sappiamo che a Siracusa siamo ambientalisti
con l’ambiente degli altri e siccome abbiamo fatto carne di
porco del nostro litorale lasciandone le parti più brutte libere, dobbiamo impedire che altri facciano in quelle aree da
noi schifiate dei villaggi turistici perché loro stuprerebbero
il territorio e violerebbero la natura vergine. Stavolta, rispetto alla Pillirina, non c’è però la levata di scudi assoluta.
Anzi c’è una certa buona disposizione anche in alcuni settori dell’ambientalismo. Naturalmente ci sono sempre gli ambientalisti con l’ambiente degli altri che denunciano: A)
l’ambiguo acchittamento del Comune con i cementificatori
di Ognina; B) l’ambiguo acchittamento di alcuni ambientalisti con il nemico cementificatore. Simbolo di questo presunto acchittamento sarebbe la nomina di Peppe Patti, principe dei neo-ambientalisti siracusani, quale consigliere del
sindaco per il Piano Regolatore. A titolo gratuito s’intende.
Ma la calunnia gira e rigira e c’è chi dice che ci sarebbero
ambientalisti che avrebbero chiesto consulenze agli aspiranti cementificatori ogninesi in cambio della pace sociale, o
meglio della pace in rete dove esiste una pattuglia di sfanculatori pronti ad ogni causa. Tutto questo accade in questi
giorni, in una città grande quanto un piccolo quartiere di
Roma, con i protagonisti che sono sempre gli stessi all’Inda,
al Comune, alla Pillirina, a Ognina, dove non c’è ideologia,
schieramento che tenga, solo grumi contrastanti di interessi
legittimi e illegittimi, di associazioni politiche su base personale, e di altre associazioni forse per delinquere.
Tutto adesso, tutto contemporaneamente, nella nostra inverosimile eppure verissima Siracusa del peccato, alias “Sin
City”.
Hasta la sincity siempre
Joe Strummer
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