Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Clinica Ostetrica e Ginecologica 00177 La diagnostica e lo screening prenatale delle anomalie congenite Gianluigi Pilu [email protected] Cause di mortalità infantile (%) nelle nazioni sviluppate Anomalie basso peso/prematurità morte improvvisa complicazioni materne asfissia infezioni ferite Placenta polmonite/influenza 0 5 10 15 20 Anomalie congenite: categorie principali 1. Malformazioni • • Isolate Multiple 2. Anomalie cromosomiche 3. Malattie genetiche/metaboliche/ funzionali Anomalie congenite: frequenza Anomalie maggiori – evidenti alla nascita – evidenti in seguito Anomalie minori 2,5% 2-3% 10% Frequenza delle malformazioni/10.000 nati (EUROCAT 2006) cardiache 68,8 genito-urinarie 45 muscolo-schel 43,3 cromosomi 34,9 SNC 24,5 facciali 15,23 digestive 15,1 sindromi genetiche 5,85 0 20 40 60 80 Identificare le anomalie congenite prima della nascita? • Pro • Trattare alcune anomalie in utero/ ottimizzare il trattamento dopo la nascita (parto in strutture attrezzate, cure tempestive) • Offrire la possibilità di una interruzione volontaria di gravidanza per le anomalie più gravi • Contro • ?search and kill Screening vs diagnosi • Esame di screening: indagine sistematica su un grande gruppo di pazienti (anche popolazione generale) finalizzata a identificare un gruppo a rischio aumentato su cui effettuare ulteriori indagini • Un test di screening negativo non esclude una patologia; un test positivo non la implica • Esame diagnostico: esame su un paziente sintomatico/a rischio per stabilire se sia presente o meno una patologia • Un efficace esame diagnostico può non essere un efficace esame di screening Ecografia ostetrica Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Esame diagnostico (dedicato) Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Esame di screening (di base) Efficacia della ecografia nella predizione delle anomalie • Ecografia diagnostica (esame dedicato eseguito da operatori esperti su popolazioni a rischio aumentato): identifica 80-90% delle anomalie; utilità indiscussa • Ecografia di screening (esame di base eseguito da operatori di media esperienza sulla popolazione generale): identifica il 40-50% delle anomalie; utilità scientificamente discussa, entrato nella prassi ostetrica in Italia e molti paesi sviluppati (non in tutti) Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Eziologia delle anomalie congenite teratogeni 3% infezioni 4% genica 4,5% multifattoriale 58% Anomalie cromosomiche 2,3% sconosciuta 30% Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Trisomia 21 23% Trisomia 21 (sindrome di Down) • 1:1000 nati • 30% aborti spontanei • 50% malformazioni • 100% ritardo mentale severo Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Frequenza delle anomalie cromosomiche alla nascita in funzione dell’età materna 40 tutte anomalie/1000 nat i 35 30 25 Trisomia 21 20 15 10 5 0 15 20 25 30 età materna 35 40 45 Età materna nella regione EmiliaRomagna 1981 2006 Prof. Gianluigi Pilu Università di Bologna Tecniche invasive di diagnosi prenatale • Amniocentesi • Villocentesi • (Funicolocentesi) Amniocentesi (14 + settimane) Prelievo dei villi coriali (CVS) (9 + settimane) Analisi su liquido amniotico/villi coriali • Cromosomiche • Esame citogenetico tradizionale • FISH (metafasica e interfasica) • Molecolari (CVS) • Infettivologiche (amnio) • Biochimiche Amnio/CVS: indicazioni cromosomiche Decreto 10 settembre 1998 Gazzetta Ufficiale n. 245, 20 ottobre 1998 • • • • • Età materna avanzata (35+ anni) Precedente figlio con cromosomopatia Genitore portatore di cromosomopatia Malformazioni evidenziate ecograficamente Positività a test di screening biochimici/ecografici Rischi amnio/CVS • Il rischio di aborto è simile perle due procedue e oscilla in diversi studi tra 1:200-1:1600 • Non sono noti altri effetti sfavorevoli se gli esami sono eseguiti in modo appropriato all’epoca giusta (amnio > 14 settimane, CVS > 9 settimane) • Consigliata immunoprofilassi anti-D per pazienti Rh negative con partner Rh positivo Screening prenatale: Alfafetoproteina nel plasma materno per la predizione di spina bifida 70% spina bifida 5% normali Alfafetoproteina nel plasma materno 30% trisomia 21 5% normali Traslucenza nucale aumentata e trisomia 21 “the skin is deficient in elasticity . . . too large for the body” Langdon Down: Observations on an ethnic classification of idiots. Clinical Lecture Reports, London Hospital 1866;3:259. Fisiopatologia NT aumentata • Scompenso cardiaco • Congestione venosa • Alterazione composizione matrice extracellulare • Anomalia del drenaggio linfatico • Altro Fattori che correlano con la presenza di trisomia 21 nel prodotto di concepimento Traslucenza nucale Analiti su sangue materno •AFP •Estriolo •hCG •B-hCG •PAPP-A Distribuzione NT in feti normali e con T21 Harris Birthright Center Euploidi 25 20 15 10 Trisomia 21 5 0 -1 0 1 2 3 Delta NT (mm) 4 5 6 DR (%) NT + double(*) 100 NT Double 90 80 70 60 50 Age 40 30 20 10 0 0 1 2 (*) cutoff risk: 1:300 3 4 5 FPR (%) 6 Test combinato per lo screening della anomalie cromosomiche Età materna + Traslucenza nucale + PAPP-A + B-hCG = Probabilità di trisomia 21 (1 : ***) Rischio > 1:300 screening positivo Riconosce il 90% dei casi con un tasso di falsi positivi del 5% Traslucenza nucale Chi deve fare che cosa? • Fattori di rischio contingenti (precedenti figli affetti, età avanzata): amnio/CVS • Basso rischio: screening per la quantificazione del rischio • La scelta è personale e l’adesione non deve essere considerata automatica Screening delle anomalie congenite • Tutte le donne in gravidanza dovrebbero fare una ecografia a 20 settimane • Se ci sono problemi specifici: eco diagnostica e/o amnio/CVS • E’ disponibile una metodica di screening delle anomalie cromosomiche con un alto livello di affidabilità