CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE Area Materno-Infantile Medicina dell’Età Prenatale Lezione 1 Gianluigi Pilu [email protected] Medicina dell’età prenatale • La assistenza prenatale, la mortalità materna e la mortalità infantile • Gli screening prenatali • Anomalie cromosomiche • Malformazioni • La gestione delle gravidanze presso il termine • La sorveglianza fetale in travaglio di parto La assistenza prenatale (prenatal care) Prima della assistenza prenatale La assistenza prenatale (antenatal care) • Reparto dedicato alle donne in gravidanza all’ospedale Salpetriere di Parigi nel 1853 • Rifugio per le donne gravide abbandonate di M.me Becquet nel 1892 a Parigi • L’apertura di un simile rifugio al Royal Maternity Hospital di Edinburgo nel 1899 porta un tale beneficio che il servizio viene richiesto anche dalle donne non indigenti • JW Ballantyne, successore di H Ferguson al Royal Maternity Hospital conia il termine Promaternity care • La assistenza prenatale inizia nelle nazioni sviluppate intorno al 1910-1915 The goals of Pro-maternity care John Williams Ballantyne (1861-1923) • To treat maternal diseases • To prevent fits • To identify monsters Assistenza prenatale visite esami strumentali esami di laboratorio Igiene della gravidanza Personale esperto assiste il parto Igiene della gravidanza: quadro normativo del lavoro in gravidanza (in Italia) • Astensione obbligatoria da due mesi prima della data prevista del parto • Astensione immediata in caso di lavori insalubri o pericolosi per la gravidanza • Astensione immediata in caso di ‘gravidanza a rischio’ (certificato dello specialista) • Astensione di 6 mesi dopo il parto, condivisa eventualmente con il partner DM 6 marzo 1995: Esami di laboratorio e strumentali per le donne in stato di gravidanza ed a tutela della maternità (regola la esenzione alla partecipazione alla spesa) 1. Esami di laboratorio di base all’inizio della gravidanza (<13 settimane) e nel terzo trimestre 2. Esame urine ogni mese 3. Esami infettivologici 4. Tre ecografie (primo, secondo e terzo trimestre) Mortalità materna Maternal Mortality per 100,000 births: UK 1840–1960 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 18 40 18 50 18 60 18 70 18 80 18 90 19 00 19 10 19 20 19 30 19 40 19 50 19 60 Maternal Deaths Improvements in nutrition, sanitation Maine 1999. Antenatal care Antibiotics, banked blood, surgical improvements Mortalità materna morti in gravidanza o < 42 giorni dal termine:100,000 nati Nazioni sviluppate 27 Italia 12 Nazioni in via di sviluppo 480 Nepal 1500 Uganda 1200 Haiti 1000 Bangladesh 850 Bolivia 650 Brasile 220 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 Global Causes of Maternal Mortality Hemorrhage 24.8% Infection 14.9% 19,8 24,8 Eclampsia 12.9% 7,9 14,9 12,9 6,9 12,9 Obstructed Labor 6.9% Unsafe Abortion 12.9% Other Direct Causes 7.9% Indirect Causes 19.8% Maternal Mortality: A Global Tragedy • Annually, 585,000 women die of pregnancy related complications • 99% in developing world • ~ 1% in developed countries Maternal Death Watch Every Minute... • 380 women become pregnant • 190 women face unplanned or unwanted pregnancy • 110 women experience a pregnancy related complication • 40 women have an unsafe abortion • 1 woman dies from a pregnancy-related complication What Is Safe Motherhood? “ A woman’s ability to have a SAFE and healthy pregnancy and childbirth. ” WHO 1999. Maternal Deaths per 100 000 livebirths Maternal Mortality Reduction Sri Lanka 1940–1985 1800 1600 1400 1200 1000 85% births attended by trained personnel 800 600 400 200 0 1940–45 1950–55 1960–65 1970–75 1980–85 Cause di morte materna nelle nazioni sviluppate • • • • • Emorragia intracranica Cardiomiopatia peri-partum Tromboembolia Pre-eclampsia Condizioni patologiche pre-esistenti alla gravidanza • Suicidio Mortalità infantile Mortalità perinatale e infantile • Morti fetali (> 23-27 settimane) • Morti neonatali (< 28 giorni) • Morti infantili (< 1 anno) Mortalità infantile 1950-1994 nelle 36 nazioni che pubblicano dati epidemiologici Rosano et al J Epidemiol Community health 2000, 54;660-4 450 :10.000 infants 400 350 300 250 200 150 100 50 0 1950-54 1955-59 1960-64 1965-69 1970-74 1975-9 1980-84 1985-89 1990-94 Mortalità infantile nel mondo Mortalità infantile (< 1 anno di vita) 1999 Centers for Disease Control and Prevention, National Center for Health Statistics Cause di mortalità infantile (%) nelle nazioni sviluppate Anomalie basso peso/prematurità morte improvvisa complicazioni materne asfissia infezioni ferite Placenta polmonite/influenza 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Infant mortality rate (overall and attributable to congenital anomalies) 1950-1994 in 36 countries Rosano et al J Epidemiol Community health 2000, 54;660-4 450 :10.000 infants 400 350 300 250 200 150 100 50 0 1950-54 1955-59 1960-64 1965-69 1970-74 1975-9 1980-84 1985-89 1990-94 % Infant mortality rate attributable to congenital anomalies 1950-1994 in 36 countries Rosano et al J Epidemiol Community health 2000, 54;660-4 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 1950-54 1955-59 1960-64 1965-69 1970-74 1975-9 1980-84 1985-89 1990-94 Anomalie congenite: impatto clinico Aborti spontanei 85% 25% Morti perinatali 25% Morti < 1 anno 25% Morti 1-9 anni 20% Morti 10-14 anni 8% 1° trimestre 2° trimestre Ricoveri totali 30% Ricoveri ripetuti 70% Screening prenatali Eziologia delle anomalie congenite teratogeni 3% infezioni 4% genica 4,5% multifattoriale 58% Anomalie cromosomiche 2,3% sconosciuta 30% Trisomia 21 23% Trisomia 21 (sindrome di Down) • 1:1000 nati • 30% aborti spontanei • 50% malformazioni • 100% ritardo mentale severo Frequenza delle anomalie cromosomiche alla nascita in funzione dell’età materna 40 tutte anomalie/1000 nat i 35 30 25 Trisomia 21 20 15 10 5 0 15 20 25 30 età materna 35 40 45 Frequenza delle anomalie cromosomiche in funzione della età materna Età Trisomia 21 Tutte 20 1: 1508 1: 500 30 1: 885 1: 323 35 1: 351 1: 192 37 1: 215 1: 127 40 1: 95 1: 66 45 1: 29 1: 21 Il numero magico 35 • 35 anni è tradizionalmente la soglia che identifica le gravide a maggiore rischio per età avanzata • La ragione è incerta (5% della popolazione) • Il termine ‘gravidanza attempata’ non è più nell’uso corrente Nascite 1986-1995: donne di età > 35 anni 16 > 35 anni 14 % dei parti 12 10 35-37 anni 8 6 > 37 anni 4 2 0 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 Identificare le anomalie congenite prima della nascita? • Pro • Trattare alcune anomalie in utero/ ottimizzare il trattamento dopo la nascita (parto in strutture attrezzate, cure tempestive) • Offrire la possibilità di una interruzione volontaria di gravidanza per le anomalie più gravi • Contro • ?search and kill Tecniche per la diagnosi prenatale delle anomalie cromosomiche • Amniocentesi • Biopsia dei villi coriali (CVS) • (Funicolocentesi) Amniocentesi (14 + settimane) Prelievo dei villi coriali (CVS) (9 + settimane) Rischi amnio/CVS • Il rischio di aborto è simile per le due procedue e oscilla in diversi studi tra 1:200-1:1600 • Non sono noti altri effetti sfavorevoli se gli esami sono eseguiti in modo appropriato all’epoca giusta (amnio > 14 settimane, CVS > 9 settimane) • Consigliata immunoprofilassi anti-D per pazienti Rh negative con partner Rh positivo Amnio/CVS: indicazioni cromosomiche Decreto 10 settembre 1998 Gazzetta Ufficiale n. 245, 20 ottobre 1998 • • • • Età materna avanzata (35+ anni) Precedente figlio con cromosomopatia Genitore portatore di cromosomopatia Malformazioni evidenziate ecograficamente • Positività a test di screening biochimici /ecografici Screening vs diagnosi • Esame diagnostico: esame su un paziente sintomatico/a rischio per stabilire se sia presente o meno una patologia • Esame di screening: indagine sistematica su un grande gruppo di pazienti (anche popolazione generale) finalizzata a identificare un gruppo a rischio aumentato su cui effettuare ulteriori indagini • Un test di screening negativo non esclude una patologia; un test positivo non la implica • Un efficace esame diagnostico può non essere un efficace esame di screening Screening prenatali delle aneuploidie? • Un mondo senza sindrome di Down? Un dilemma etico irrisolto • Le società scientifiche raccomandano che tutte le pazienti siano informate della possibilità di diagnosi prenatale e siano sottoposte se lo desiderano ad una quantificazione del rischio • La ACOG sostiene il diritto di tutte le pazienti ad accedere se lo desiderano a test diagnostici Criteri di efficienza di un programma di screening • Sensibilità (Sens) • % feti affetti con test positivo • Falsi positivi (FP) • % feti non affetti con test positivo (numero di amnioCVS richiesti) • Valore predittivo positivo (VPP) • probabilità che il feto sia affetto quando il test è positivo (da confrontare con il rischio di amnio-CVS) Efficienza dello screening basato sulla età materna (soglia 35 anni) • Sensibilità (Sens) • 30% 50% • Falsi positivi (FP) • 5 % 15% • Valore predittivo • varia in funzione positivo (VPP) dell’età, mediamente 0,7-1% Screening prenatali delle aneuploidie • Marcatori biochimici • Marcatori ecografici Screening prenatale: Alfafetoproteina nel plasma materno per la predizione di spina bifida 70% spina bifida 5% normali Marcatori biochimici di sindrome di Down: alfafetoproteina (AFP) nel plasma materno 30% trisomia 21 5% normali Marcatori ecografici di trisomia 21: plica nucale ispessita a 20 settimane La traslucenza nucale (NT): area liquida nucale a 11-13 settimane NT e trisomia 21 Harris Birthright Center 8.0 7.0 6.0 5.0 4.0 3.0 2.0 1.0 0.0 35 45 55 65 LVS (mm) 75 85 Fisiopatologia NT aumentata • Scompenso cardiaco • Congestione venosa • Alterazione composizione matrice extracellulare • Anomalia del drenaggio linfatico • Anemia fetale • Ipoprotidemia • Infezione Distribuzione NT in feti normali e con T21 Harris Birthright Center 25 20 15 10 5 0 -1 0 1 2 3 4 Delta NT (mm) 5 6 Multicenter study of 1st trimester screening for trisomy 21 in 75 821 pregnancies Nicolaides: UOG 25:221, 2005 60 Likelihood ratio 50 40 30 20 10 0 -0.5 0 0.5 1 1.5 Nuchal translucency deviation (mm) 2 2.5 Dimensioni normali della translucenza nucale (NT) NT (mm) 3.5 99th 3 95th 2.5 2 50th 1.5 5th 1 0.5 0 45 50 55 60 65 70 75 80 85 LVS (mm) 2,5 mm 3,5 mm 6,5 mm 5% 1% 0,1 % Come si misura la traslucenza nucale • • • • • • • • • • Apparecchio di alta fascia 11-13 + 6 settimane LVS 45-84 mm Sezione sagittale Posizione neutra Zoom testa/spalle Lontano dall’amnios Cine loop Massima profondità Misurazione interno-interno Accreditamento degli operatori • Corso teorico riconosciuto • Prova pratica in un centro riconosciuto • Inviare attestati e book (10 NT + 5 ossa nasali) alla FMF • Si riceve un CD con il software; • Installato il software si ricava un codice; lo si comunica alla FMF con la denominazione del centro in cui si opera e la lista (con i codici) degli operatori accreditati • Si riceve un file con la licenza che si importa • Verifica annuale Età, NT, -hCG e PAPP-A a 11-14 settimane: il test combinato sensibilità T21 per FPR 5% 90% 100 75% 80 60% 60 40 30% 20 0 age age + hCG + PAPP-A age+ NT age + hCG + PAPP-A +NT Sensibilità di diversi test per FPR 5% modified from Wald, 1999 integrato combinato NT 11-14 wks 4 test US 16-20 wks 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Terminologia comunemente utilizzata • Test combinato: misurazione ecografica NT + esame biochimico (PAPP-A + -hCG) a 11-13 settimane • Test integrato: misurazione ecografica NT a 11-13 settimane + esame biochimico (AFP + estriolo non coniugato + hCG + inibina-A) a 16 settimane Test integrato o test combinato • Il test combinato si conclude a 11-13 settimane e ha il vantaggio di offrire una diagnosi precoce • Il test integrato si conclude a 16 settimane ma ha una maggiore precisione • Se si privilegia il test integrato come gestire i casi con NT aumentata? Screening delle anomalie cromosomiche fetali • Quali pazienti devono essere considerate positive allo screening e meritano un esame diagnostico? • Approccio storico: quelle che hanno un rischio pari a quello delle donne di 35 anni (1:350) • Approccio statistico: la soglia è decisa sulla base delle efficienza del test • Il DM 6 marzo 1995 stabilisce la gratuità del test alle donne che hanno 1:250 Requisiti per un programma di screening delle anomalie cromosomiche fetali • Tecnica ecografica accurata e audit periodici • La disponibilità dei dati biochimici aumenta considerevolmente la precisione • Informazione alle pazienti • Disponibilità di tecniche per la determinazione del cariotipo, ecografia ‘esperta’, consulenza genetica e IVG Altri marcatori ecografici di trisomia 21: l’osso nasale normale trisomia 21 Altri parametri ecografici: insufficienza tricuspidale Il dotto venoso Mavrides et al: UOG 18:598, 2001 CFM del dotto venoso normale Vena ombelicale dotto Trisomia 21 Multicenter study of 1st trimester screening for trisomy 21 in 75 821 pregnancies Nicolaides: UOG 25:221, 2005 LR 60 Likelihood ratio 50 40 Osso nasale 49,3 DV alterato 16,5 Insufficienza tricuspide 12,9 30 20 10 0 -0.5 0 0.5 1 1.5 2 Nuchal translucency deviation (mm) 2.5 Dove inserire osso nasale, DV, IT? All’apice? Alla base? Rischio basso < 1:1000 (82%) Rischio intermedio 1:100-1:1000 (16%) Rischio alto >1:100 (2%) Eco 2° livello osso nasale dotto venoso IT Reperti normali Reperti anomali Nessuna ulteriore procedura (eco a 20 settimane) Offerta cariotipo Sensibilità 90% FPR 2-3% (estrapolazione) Nicolaides: UOG 25:221, 2005 Screening delle anomalie cromosomiche: programmazione, informazione, etica • Molte pazienti vedono con favore la diagnosi prenatale della trisomia 21 e questo giustifica programmi di screening (risvolti etici irrisolti) • Problemi di equità e di programmazione sanitaria (se le procedure possano essere effettuate o meno, a quali pazienti, quali metodiche preferire) • Non deve essere considerata scontata l’adesione delle pazienti; è necessaria una informazione accurata della finalità, delle possibilità e dei limiti delle procedure