1891-1969. Tedesco, compie studi artistici. La prima guerra mondiale rappresenta una svolta fondamentale nella formazione artistica di Otto Dix. Si arruola volontario, convinto di vivere un’esperienza rigeneratrice, dopo gli anni passati in Accademia a studiare la pittura del Rinascimento. La realtà della guerra è invece ben diversa: le sofferenze e le brutalità a cui assiste lo spingono a eseguire molti disegni, dipinti e una serie di 51 acqueforti, in cui esprime tutto il suo orrore e la sua condanna morale. Dopo la guerra frequenta l’ambiente delle Avanguardie. Nel 1933 realizza una grande composizione satirica contro Hitler. Perseguitato dai nazisti che gli impediscono di dipingere e di esporre in pubblico, nell’autunno del 1936 si trasferisce in esilio in Svizzera. Aereo della I guerra mondiale Aereo della II guerra mondiale Otto Dix Bombardamento di Lens 1924 Il grande disegnatore espressionista Tedesco ha volutamente accentuato la profondità della prospettiva per dare maggiore risalto drammatico alla scena, che rappresenta un’azione di bombardamento durante la prima guerra mondiale. L’aereo sembra che stia precipitando In lontananza si vedono persone fuggire A terra corpi scomposti A destra tre bambini stanno quasi per scomparire alla nostra vista Una donna in primo piano fugge terrorizzata!!!! Questo quadro ci ricorda qualcosa? Otto Dix, 1924 Francisco Goya, 1808 Guardate con quale carica espressiva Goya, ben centosedici anni prima, aveva rappresentato l’orrore della guerra. Chiudendo gli occhi ed immaginando quest’opera si sentono quasi lo Scoppio delle bombe, il rombo dell’aereo, le urla disperate. L’autore ha rappresentato con dovizia di particolaroi le costruzioni Tremolan ti e semidistrutte, con all’interno gli arredi distrutti, le sagome Che in lontananza scappano divorate dal panico,con rimasugli di Edifici semicrollati. La donna, molto probabilmente anziana, in primo piano, completamente Ammantata di nero tenta la fuga con due bambini. La vecchia Sembra quasi impersonare la morte, con due orbite vuole, tuttavia Spaventate e la bocca sdentata contratta in una smorfia di terrore. Il tratto è grossolNO, QUASI GROTTESCO, come se i lineamenti Fossero stati scavati nella pietra. I bambini, vittime innocenti che scappanp dalla brutalità dei loro simili, Sembrano voler uscire dall’inquadratura. La violenza e la brutalità In questo quadro sono palpabili, rese ancora più in risalto dall’uso Del colore nero, simbolo della orte. Opere musicali: Bach:Mein Jesu Mussorgskij, Una notte su Monte Calvo. Chiara Sbartbaro Il disegno, avendo dei tratti movimentati, dovendo dare l’impressione di una fuga veloce, sembra quasi essere fatto durante quel tragico Momento. La gente fugge terrorizzata alla vista di di quell’enorme aereo che Forse segnerà la sua fine. Alcuni corpi giacciono straqiati senza vita sul marciapiede, altri Invece stanno per cDERE a colpi di mitragliatrice. Con la guerra i risultati sono sempre gli stessi, cioè, sono sempre I civili a pagarne le conseguenze. Donne, bambini, senza eccezioni. Alessio Balletti Abbiamo mai pensato che cosa significa subire un bombardamento? A noi tutti, fortunatamente, non è mai capitato, ma proviamo a immaginare, anzi, meglio ancora, proviamo a farcelo raccontare da qualcuno che se lo ricorda. Certo non possiamo trovare persone che ricordino la prima guerra mondiale, ma la seconda è ancora possibile. Dovete cercare, tra parenti e amici, qualcuno che abbia circa ottanta anni. Provate a chiederglielo: Ti sei mai trovato sotto un bombardamento aereo? Che cosa hai provato? Me lo vuoi raccontare? Tenete presente che, a volte, questi sono ricordi molto dolorosi, se vedete che la persona non ne parla volentieri non insistete. Però provateci!!