La fondazione è apolitica, indipendente e senza scopo di lucro. E' scopo della Fondazione intraprendere ogni iniziativa atta a promuovere tutte le azioni valide e concrete per la sicurezza del trasporto aereo ed il miglioramento della sicurezza del volo. Le attività principali consistono in: Organizzare convegni sulla sicurezza del trasporto aereo; Promuovere tavoli di studio con gli esperti del settore ed istituzione di borse di studio; Raccogliere segnalazioni di pericolo e previa verifica adoperarsi per una immediata soluzione anche nell’ambito del transito aeroportuale; Effettuare il monitoraggio degli aeroporti a partire dagli aeroporti lombardi; Proporre l’applicazione delle misure necessarie a secondo delle situazioni; di sicurezza Promuovere studi su situazioni/fattori di rischio; Finanziare programmi di ricerca ed iniziative valutate da una apposita commissione nel campo della sicurezza dei trasporti; Effettuare studi ed analisi delle normative vigenti e della loro applicazione; Effettuare studi ed analisi delle normative utilizzate all’estero; Ricercare, analizzare e promuovere l’adozione delle migliori tecnologie disponibili sul mercato; Fornire consulenze attraverso esperti del settore; Adoperarsi per definire le movimentazione degli aeromobili; responsabilità nella Promuovere e divulgare pubblicazioni e studi sulla sicurezza del trasporto aereo; Collaborare con altre fondazioni/associazioni che operano nel settore della sicurezza del trasporto aereo; Promuovere task-force sulle criticità del trasporto aereo ed in particolare: task force sulla sicurezza del decollo/atterraggio; task force sulla prevenzione degli incidenti a terra. Acquisire informazioni sulla sicurezza scevre da qualsiasi condizionamento politico e commerciale; Promuovere un sempre più alto livello etico, professionale e morale degli addetti alla sicurezza del trasporto aereo; Favorire la comunicazione tra gli enti preposti alla gestione del trasporto aereo; Promuovere l’obbligo di assicurare gli utenti in maniera congrua e con tempi di erogazione certi ed immediati; L’elenco deve comunque intendersi esemplificativo e non esaustivo. Milano, 12/12/’03 Illustrissimo Signor Ministro, ci rivolgiamo a Lei che in varie occasioni ha sostenuto la centralità della famiglia nel matrimonio per esporLe il nostro problema. Come è stato pubblicato dalla stampa, quasi tutte le parti civili costituitesi nel processo per la strage di Linate dell’8 ottobre 2001, hanno accettato il risarcimento proposto dalle assicurazioni a condizioni più o meno favorevoli, ci preme però segnalarLe che le parti più penalizzate sono state le giovani vedove ed ancor più le giovani mamme con figli da crescere senza più la presenza e l’aiuto anche economico del marito e papà che nel tragico 8 ottobre, prendendo l’aereo per lavoro ha perso la Vita. Desideriamo evidenziare che dalla somma totale del risarcimento riconosciuto, l’Inail (visto che sono identificabili dei responsabili della tragedia) ha preteso ed ottenuto una rivalsa che ha eroso in modo sostanziale le somme risarcite, giustificando tale rivalsa con l’erogazione di un vitalizio per gli anni che vivranno da parte dell’INAIL. Il problema insorge nel caso di un futuro matrimonio, qualora le vedove riescano a ricostuirsi una vita, in questa eventualità la legge prevede che il vitalizio cessi di essere erogato, una situazione assurda nella quale l’INAIL potrebbe arrivare a “guadagnarci” dalla tragica morte dei nostri Cari. Altra conseguenza di questa eventualità e che l’unica possibilità per evitare ciò è quella di instaurare un rapporto di convivenza per non risultare penalizzate economicamente. Noi riteniamo che questa sia una ingiustizia nei confronti di chi si trova in questa condizione già particolarmente grave, e riteniamo giusto e doveroso che nel caso ci sia un futuro matrimonio l’INAIL debba rimborsare la differenza tra quanto trattenuto e quanto già erogato. Confidiamo in Lei affinchè si faccia carico di questo problema e possa attivare i provvedimenti necessari per promuovere le modifiche necessarie alla legge vigente. Un cordiale saluto dalle vedove e mamme del Comitato 8 ottobre per non dimenticare.