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n. 3 - 6 febbraio 2013
Anno LXIX
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Nino Andena
Presidente Aia
Perché la realtà
è molto diversa
da come
la raccontano
e l’argomento non fosse maledettamente serio, verrebbe
voglia di scrivere un libretto sulle stupidaggini che ci
tocca di sentire ogni qual volta l’esperto in questioni
globali si occupa di gas serra e scaglia i suoi strali sulla
zootecnia. Purtroppo la realtà è ben diversa, ma nei Comuni
e nelle Province questo allarmismo sta producendo un effetto
malevolo e ogni piccolo amministratore che abbia la “iattura”
di trovarsi un pezzetto di campagna nel suo territorio inizia
a chiederci l’impossibile, nel timore che lo spettro dell’Ilva di
Taranto possa palesarsi anche nel giardino di casa. C’è poco
da ridere, perché è difficile per un agricoltore non sottostare
a queste folli imposizioni e in molti si trovano a compilare dichiarazioni in merito alle emissioni dei propri animali, senza
aver la minima idea di cosa scrivere, ma nella certezza che il
richiedente sia quanto meno disinformato, se non in malafede.
Per fortuna c’è anche un mondo scientifico vicino alla nostra
realtà produttiva e qualche giorno fa l’accademia dei Georgofili
ha organizzato un concretissimo incontro a Pisa (vedi articolo
di pagina 10) per parlare delle soluzioni tecniche al problema
delle emissioni agricole e zootecniche. Problema complesso,
che vorremmo però fissare in pochi numeri chiave, da usare come una clava quando tuttologi, massmediologi e pirla
qualunque giocano a fare gli scienziati: il peso dell’agricoltura
mondiale sulle emissioni di gas serra è stimato attorno al 1315%, mentre il peso della zootecnia nazionale si attesta ad un
timido 3,5%. Chiaro?!?!
Nella speranza che il legislatore non si dia troppo da fare per
vessarci, portando alla chiusura delle nostre stalle, un modo
très chic per affrontare il problema delle eruttazioni delle
nostre (poco urbane) vacche.
Certo, senza zootecnia resterà aperta la banale questione di
come nutrire il pianeta nei prossimi anni, un affare molto
global e poco local, perfetto per le chiacchiere da salotto.
KL
n. 3 - 6 febbraio 2013
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