news sanitarie dal mondo Marilab Trimestrale di informazione medico-scientifica_anno V_n. 4_ ottobre/dicembre 2009_ distribuzione gratuita PERIODICO DI SALUTE E BENESSERE MALI DI STAGIONE ABC dell’influenza, come riconoscerla, come curarla PEDIATRIA Pubertà, se i figli sono troppo “precoci” DIAGNOSI Adesso il colon si esplora in 3D A TU PER TU CON CATERINA BALIVO “La salute si conquista anche con l’amore per se stessi” 4 Sommario ottobre/dicembre09 Dica 33 - Il personaggio 6 CATERINA BALIVO “Donne combattiamo tutte insieme l’endometriosi” di Chiara Albi Mali e beni di stagione 10 ABC dell’influenza: come evitarla, come riconoscerla, come curarla 12 Arriva il freddo: se la tavola minaccia la linea 13 Squash, il tennis per l’inverno 16 TV e monitor: occhio alla fatica visiva Bene a sapersi 14 18 21 SOS VALORI: è in famiglia che si impara la tolleranza Pubertà: quando arriva sotto gli otto-nove anni è necessario indagare 27 La crisi economica nemica del cuore 28 Codice etico anche nella sanità accreditata 32 Direzione - Redazione Intornoalsegno srl - Voc. Le 5 Torri, 2/21 Fraz. Rosceto - 06059 Todi (PG) Tel. 075 8870055 [email protected] Strappi e stiramenti in agguato anche tra le mura di casa Direttore responsabile Luca Marino Novità salutari Comitato scientifico Luca Marino, Andrea Fabbri, Mario Pascone, Federica Razzi, Domenico Alberti 30 Progetto grafico Intornoalsegno srl - Todi (PG) Il colon fotografato in 3D Piacere maschile, istruzioni per l’uso 25 Se i piedi non vogliono... ...addormentarsi Stampa Miligraf srl - Formello (RM) A quattro zampe 34 VIVENDI è una rivista trimestrale a carattere medico-scientifico edita da: Marilab srl Marketing e pubblicità c/o Marilab srl - rif. Francesca Boldrini Tel. 06 56195237 - Fax 06 56195254 [email protected] Cristina Lucarelli - 335 8715700 Fido arriva a casa con il “libretto” a posto Rubriche 23 Info Marilab 19 La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione dell’editore. L’Editore è a disposizione di tutti gli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere debita autorizzazione. Filo diretto Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 423 del 19.10.2005 Finito di stampare nel mese di OTTOBRE 2009 Se il teenager ricorre all’aiutino 24 Anno V - numero 4 - ottobre/dicembre 2009 25 VIVENDI viene distribuita gratuitamente. PER CONTATTARE LA REDAZIONE DI VIVENDI, POTETE INVIARE UNA MAIL ALL’INDIRIZZO: [email protected] [email protected] 12 14 34 16 Editoriale a cura di Luca Marino Un altro anno sta per passare e per il nostro VIVENDI ci prepariamo a soffiare sulla sesta candelina. Merito della passione dei nostri specialisti, sempre competenti e puntuali nei loro contributi, e merito anche dell’attenzione di voi lettori se questa impresa continua ad appassionarci, spingendoci a migliorare e a incrementare i nostri servizi. Grazie. Intanto, per non farci mancare l’allenamento nella ricerca di consigli e di indicazioni utili a migliorare la nostra salute ed il nostro benessere, eccoci ad affrontare su questo numero argomenti che affondano nel nostro quotidiano. È il caso di un gesto comune a milioni di casalinghe, quello di fare le pulizie ed i lavori domestici, eppure pieno di insidie e pericoli. Altrettanto quotidiano, ormai per quasi tutta la popolazione, e ugualmente potenzialmente rischioso è il ricorso ai videoterminali, che siano i monitor o televisori. Ne parliamo con i nostri specialisti, sempre prodighi di suggerimenti. L’avvento dell’inverno è sinonimo di influenza, un evento quest’anno più temuto che mai per il panico sollevato dalla cosiddetta “suina sudamericana”. La dottoressa Gramiccioni ci insegna a non avere paura e a saperla riconoscere. Una novità sensazionale – e siamo tra i primi a parlarne – ci viene presentata dal Dr. Matrunola e consiste nell’immissione in servizio di una nuova tecnica per la diagnosi precoce dei tumori e delle patologie intestinali: la colonscopia virtuale. È uno strumento destinato a rivoluzionare la diagnostica perché offre una visione tridimensionale del nostro tubo digerente dando la possibilità di studio integrato e completo della situazione. Infine, sul piano scientifico e sanitario, suggerisco agli amici più attenti la lettura dei due contributi proposti dal Prof. Fabbri. Con linguaggio facile ed accessibile affronta il tabù dell’orgasmo al maschile e la preoccupante diffusione dell’aiutino farmaceutico anche nei più giovani. Concludo il mio rituale saluto introduttivo ringraziando la testimonial che ha voluto rendere più gradevole e interessante la nostra rivista: Caterina Balivo, una professionista che si conferma anche dalle righe di VIVENDI solare, radiosa e sempre attenta ai cambiamenti della nostra società. DICA 33 - IL PERSONAGGIO “Donne, combattiamo tutte insieme l’endometriosi” VIVENDI 6 Caterina Balivo regina di Rai Uno con Festa Italiana di Chiara Albi Sorriso a parte, come definiresti il tuo rapporto con la salute? Ottimo direi. Non sono ipocondriaca e quando ho il sentore che qualcosa non vada aspetto sempre due giorni per trovare conferma dei sintomi e rivolgermi a un medico. E da piccola come andavano le cose? Anche da bambina non ho mai sofferto di particolari disturbi. Certo, ogni Natale mi capitava di stare a letto per la solita influenza annuale ma niente di particolare. Ricordo con fastidio solo la varicella, contratta a 14 anni durante i Mondiali del ’94, quindi d’estate. Un vero trauma. Ora che ci penso, mi dicono che a nove mesi sono stata sottoposta a una lavanda gastrica d’urgenza. Fortunatamente ero piccola e ho rimosso completamente quell’esperienza. Il tuo lavoro ti sottopone a ritmi frenetici. Come combatti lo stress? Tento di trovare sempre un po’ di tempo per me stessa, nonostante gli impegni quotidiani: cercando di fare le cose che mi piacciono, andando in palestra o concedendomi una bella nuotata, uscendo con le mie amiche… È noto che l’alimentazione sia un’alleata della bellezza. Come ti regoli con i piaceri della tavola? Ecco, su questo non credo di essere un esempio da seguire. L’educazione alimentare è decisamente importante ma per quel che mi riguarda sono indisciplinata e mi piace mangiare snack a qualsiasi ora. Un’abitudine sbagliata. Invito i lettori di Vivendi a non fare altrettanto. Credi che la sanità pubblica in Italia funzioni bene? Sì, credo di sì. Nel nostro Paese siamo fortunati perché possiamo ricevere aiuto negli ospedali senza pagare mentre in America, per ora, chi non ha soldi non ha copertura assicurativa e non può garantirsi cure adeguate. Non lo trovo giusto. Ti è mai capitato di entrare in ospedale o in clinica come paziente? Mi sono ricoverata proprio la scorsa estate per rimuovere dei polipi alle corde vocali. In realtà mi hanno operato a Parigi perché sono stata seguita per un anno intero da un professore francese che mi ha sottopo- 7 sto a cure omeopatiche prima dell’intervento. Mi sono trovata benissimo. Non sei quindi contraria ai rimedi alternativi alla medicina tradizionale? Diciamo, più che altro, che sono favorevole a quello che funziona. Poi, come tutti, ho anch’io i miei farmaci “preferiti”. Quali sarebbero? Per le cure ricostituenti di vitamine utilizzo Bion 3 mentre per altri disturbi mi affido al Co-Efferalgan. Tornando all’operazione, come hai recuperato la piena funzionalità delle corde vocali? Sono stata otto giorni senza poter parlare. Comunicavo con gli altri a gesti o scrivendo su una lavagnetta e attraverso sms. Mi sono operata d’estate proprio per poter arrivare in forma all’appuntamento con la nuova stagione di Festa Italiana. Non lo vorrei dire ma è come se non fossi mai stata sotto i ferri. Forse dovrò fare un po’ di esercizi di logopedia ma, per ora, sto bene così. VIVENDI O gni giorno ci regala nuove emozioni raccontando le storie della gente comune e quelle dei personaggi più amati dal pubblico. Per Caterina Balivo il podio di Miss Italia, nel 1999, è ormai un lontano ricordo: oggi è uno dei volti più noti e apprezzati di Rai Uno. La incontriamo al termine di una puntata di Festa Italiana, il seguitissimo show dov’è assoluta e incontrastata padrona di casa. Di lei si dice che abbia un sorriso che buca lo schermo e, dal vivo, la realtà supera l’immagine catodica. “Merito dei miei denti – si schermisce – sono fissata: non bevo caffè o the per non macchiarli”. A questo punto, noi di Vivendi non potevamo lasciarcela scappare… DICA 33 - IL PERSONAGGIO La conduttrice della rete ammiraglia svela i suoi segreti per una salute di ferro. “Bisogna amarsi per come siamo: la consapevolezza del proprio corpo è il primo passo per mantenere anche il benessere interiore”. E lancia un messaggio importante per la prevenzione di una diffusa patologia femminile di Chiara Albi DICA 33 - IL PERSONAGGIO VIVENDI 8 Sai cos’è l’endometriosi? Purtroppo sì: è una malattia che si conosce ancora poco e della quale soffrono milioni di donne. Ho notato con piacere che il ministro Carfagna ha lanciato una campagna informativa e firmato un protocollo d’intesa con la Fondazione Italiana Endometriosi per potenziare la ricerca. Un passo importante verso la tutela delle donne. L’endometriosi è una malattia insidiosa, che spesso si nasconde per anni per poi manifestarsi in maniera aggressiva. Imparare a conoscerla meglio può aiutare a sconfiggerla. Oggi sempre più ragazze decidono di ricorrere all’intervento del chirurgo estetico. Cosa ne pensi? Penso sia importante non fare scelte avventate anche se parlo sapendo di essere fortunata. Ancora non mi preoccupo molto di rughe e segni dell’età e, quando arriveranno, cercherò di amarli e di sentirli parte di me. Questo sarà l’autunno dell’influenza A. Ti sei preparata in qualche modo per affrontare il “pericolo” di contagio? No, non ne ho avuto modo ma l’allarmismo di questi ultimi mesi, anche a detta dei medici, è stato esagerato. Per il lavoro che faccio sono a contatto ogni giorno con molte persone diverse e se fossi ipocondriaca sarei già impazzita. L’importante è seguire i consigli che sono stati indicati dal Ministero della Salute e stare attenti a riconoscere eventuali sintomi sospetti. E per concludere, un saluto personalizzato ai lettori di Vivendi svelando il tuo segreto di benessere... Può sembrare scontato: bisogna imparare ad accettarci per come siamo. La consapevolezza del proprio corpo è il primo passo per mantenere anche il benessere interiore. Concentrarsi e conoscere se stessi aiuta a comprendere meglio anche gli altri e a vivere la vita… pensando positivo! Location: Hotel Rome Cavalieri Foto: Iwan Palombi per Ufficio stampa Rai Varicella: la varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa provocata dal virus Varicella Zoster (VZV), della famiglia degli Herpes virus. Insieme a rosolia, morbillo, pertosse e parotite, la varicella è annoverata fra le malattie contagiose dell’infanzia, che nella maggioranza dei casi colpiscono i bambini tra i 5 e i 10 anni. Dopo un’incubazione di 2 o 3 settimane, la malattia esordisce con un esantema cutaneo (o rash), febbre non elevata e lievi sintomi generali come malessere e mal di testa. Per 3-4 giorni, piccole papule rosa pruriginose compaiono su testa, tronco, viso e arti, a ondate successive. La varicella è in genere una malattia benigna che guarisce nel giro di 7-10 giorni. La malattia tende ad avere un decorso più aggressivo nell’adolescente e nell’adulto, e può essere particolarmente grave se colpisce persone immunodepresse. Lavanda gastrica: è il processo di svuotamento dello stomaco dal suo contenuto. Da 200 anni è utilizzata per eliminare sostanze velenose ingerite, o per rimediare ad overdose. Talvolta essa è necessaria prima di interventi chirurgici del tubo digerente. Polipo: si definisce polipo, in patologia generale, un’escrescenza patologica che si forma su una mucosa, una membrana sierosa o all’interno del connettivo sinoviale, sporgente in una cavità del corpo o in un canale come il condotto uditivo esterno, fosse nasali, colon, utero. Di solito si tratta di una neoformazione di carattere benigno. Logopedia: è un ramo sanitario che si occupa della prevenzione, dell’educazione e della rieducazione della voce, del linguaggio scritto e orale e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. La parola deriva dal greco logos (“discorso”) e paideia (“educazione”). glossario 9 VIVENDI glossario Napoletana di nascita ma romana d’adozione, Caterina Balivo inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo con la partecipazione al concorso di bellezza di “Miss Italia 1999”, dove, approdando alla finale di Salsomaggiore, si classifica al terzo posto. Tra il 2000 ed il 2002 segue corsi di recitazione prima con Beatrice Bracco e successivamente con Geraldine Bayron, mentre nel 2001 frequenta uno stage di giornalismo presso Stream News concludendo questo percorso con l’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Nel 2000 avvia un’importante collaborazione con Rai Uno partecipando come inviata per programmi come “I Raccomandati“ di Carlo Conti, “Miss Italia”, “Miss Italia Top” e “Miss Italia Notte”. Tre anni dopo, ritorna sulla rete ammiraglia della Rai come conduttrice del varietà “Courmayeur on Ice” e fa il suo ingresso nella grande famiglia di “Uno mattina”. Approda poi a “Casa Rai Uno” al fianco di Massimo Giletti, cimentandosi anche nella danza e dimostrando di non aver abbandonato il desiderio di diventare una conduttrice televisiva “a tutto tondo”. Nel 2005, sempre su Rai Uno, conduce con Paolo Brosio le puntate speciali di “Linea Verde” e inizia la sua avventura come conduttrice unica con il varietà pomeridiano di Rai Uno “Festa Italiana”, che di anno in anno allunga sempre di più la sua durata trasformandosi da costola de “La vita in diretta” a vero e proprio show di punta della rete. Nell’estate del 2007, ancora su Rai Uno, approda in prima serata per condurre il varietà dedicato alla canzone napoletana “Napoli prima e dopo” e, affiancata da Biagio Izzo, ripropone lo show comico del sabato sera “Stasera mi butto”. Nella stagione televisiva 2007/2008 ritorna, sempre su Rai Uno, al sabato sera, questa volta con “Dimmi la verità”, un game show dedicato alle affinità elettive. Dal 15 settembre 2008 il suo show “Festa Italiana”, giunto alla quarta edizione, viene abbinato alla Lotteria Italia. A marzo 2009 trionfa nella quarantanovesima edizione del “Premio Regia Televisiva” come “Personaggio rivelazione dell’anno”, ad insindacabile giudizio di una giuria di qualità presieduta da Gigi Vesigna. Dopo il varietà “I sogni son desideri” e gli impegni estivi, da metà settembre Caterina Balivo è tornata al timone della quinta edizione di “Festa Italiana”. DICA 33 - IL PERSONAGGIO Una talent girl a tutto schermo MALI E BENI DI STAGIONE Quest’anno alla preoccupazione per il contagio stagionale si aggiunge anche la paura del virus AH1N1 VIVENDI 10 L ’ ABC dell’influenza: come evitarla, come riconoscerla, come curarla influenza è un’infezione respiratoria virale, molto contagiosa poichè si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco, saliva ed in genere per via aerea, anche solo parlando vicino ad un’altra persona. I virus influenzali di tipo A e B, responsabili della classica influenza, vanno incontro a frequenti e permanenti cambiamenti del loro assetto genetico, determinando la comparsa di nuovi sottotipi, come l’AH1N1, emerso quest’anno, che sta generando preoccupazione nell’opinione pubblica per la rapidità di diffusione e per la segnalazione di casi di particolare gravità. In realtà la capacità infettante e patogena non sarebbe diversa da quella dei comuni virus influenzali, ma AH1N1, presentando molte differenze molecolari rispetto ai virus “classici”, avrebbe trovato impreparato il sistema immunitario della popolazione. Nel breve periodo d’incubazione (in media 2 giorni), il soggetto che ospita il virus, ma non ha ancora i sintomi di malattia, può già essere contagioso. La sintomatologia è caratterizzata da: - febbre, di grado variabile, brividi; - malessere generale; - dolori osteo-artro-muscolari; - inappetenza; - cefalea, tosse, mal di gola, congestione nasale; - talora nausea, vomito, diarrea. I bambini più piccoli e gli anziani, specie se affetti da patologie di tipo cronico, possono presentare complicanze, tra cui le più frequenti sono a carico dell’apparato respiratorio: in particolare la polmonite La vaccinazione è il principale strumento, efficace e sicuro, per prevenire la diffusione dei virus influenzali. Dr.ssa Claudia Gramiccioni Specialista in Allergologia e Immunologia Ricercatrice in Fisiopatologia e Clinica dell’apparato respiratorio da sovra-infezione batterica, ossia causata da batteri che trovano il soggetto più suscettibile in quanto già colpito dal virus dell’influenza. Vi sono poi complicanze cardiologiche (aritmie, insufficienza cardiaca etc.) e, nei bambini, neurologiche, come le encefaliti. Sono proprio le complicanze che, nella maggioranza dei casi, si sono rese responsabili dei decessi di persone infettate dal virus AH1N1. L’influenza si può prevenire? La vaccinazione è il principale strumento, efficace e sicuro, per prevenire la diffusione dei virus influenzali. Lo scopo è quello di ottenere elevati livelli di copertura, prima di tutto nei soggetti cosiddetti a rischio, ma anche nella popolazione generale, al fine di ridurre il “serbatoio” dell’infezione e impedire al virus di circolare. Poiché i virus influenzali vanno incontro a cambiamenti della loro struttura, ogni anno queste mutazioni devono essere identificate per preparare un valido vaccino stagionale. Il vaccino ha una efficacia, negli adulti sani, variabile dal 70 al 90%, e riduce la mortalità del 70-80% in quanto, anche se non realizzato da Tecno Diffusion srl Tiburtina Personale 170x75.qxp Anche per il vaccino contro il virus AH1N1 sussistono le stesse indicazioni, ma riguarderà anche la fascia di età dei giovani, in quanto costituiscono il principale serbatoio del virus. Qualora si sia affetti da una patologia cronica (respiratoria, cardiologica, diabete etc.), vi è indicazione a sottoporsi ad entrambe le vaccinazioni. 06/10/2009 14.32 Pagina 1 Cerchi lavoro? "Se vuoi vedere lontano… sali sulle spalle dei Giganti." Entra in Tecnocasa. Per crescere in un ambiente giovane, dinamico e stimolante. Per diventare un professionista, con un futuro da imprenditore. Se hai un titolo di studio di scuola media superiore e un'età compresa tra i 18 e i 30 anni, ti stiamo cercando. prodotto ufficiale del Gruppo Tecnocasa R Affiliato: STUDIO OSTIA NORD S.r.l. Via Alessandro Piola Caselli, 35 - Ostia-Lido Roma Tel. 06 56368581 e-mail: [email protected] Iscrizione al ruolo: 8312 www.tecnocasa.it MALI E BENI DI STAGIONE 11 VIVENDI La vaccinazione è raccomandata per: - persone di età pari o superiore ai 65 anni; - soggetti affetti da patologie croniche; - donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica; - persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti; - medici e personale sanitario; - familiari di persone ad alto rischio; - addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo. Ci sono altre misure di prevenzione? Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone, in particolare dopo aver tossito o essersi soffiati il naso e utilizzare fazzoletti di carta da gettare dopo l’uso sono gesti che aiutano a prevenire la diffusione, perché evitano la trasmissione dei virus tramite contatto diretto o contaminazione di oggetti. Se si assiste una persona malata o si è affetti, è indicato l’uso di una mascherina igienica; infine è utile pulire periodicamente le superfici di uso comune quali maniglie, telefoni etc.. I farmaci antivirali non rappresentano uno strumento di prevenzione, e sono indicati solo, in casi selezionati, per il trattamento di soggetti già affetti dalla patologia. ogni agenzia ha un proprio titolare ed è autonoma sempre riesce a prevenire l’infezione, riduce in modo sostanziale le complicazioni. La vaccinazione è invece sconsigliata a: - lattanti al di sotto dei 6 mesi; - persone allergiche alle proteine delle uova o ad altri componenti del vaccino, a meno di una attenta valutazione dei benefici in confronto ai possibili rischi; - persone che hanno sviluppato severe reazioni al vaccino antinfluenzale in passato. MALI E BENI DI STAGIONE VIVENDI 12 Arriva il freddo: se la tavola Chilocalorie a palate con il consumo delle castagne. minaccia E, dietro l’angolo, la la linea minaccia dei dolci natalizi L ’ estate è ormai lontana e il nostro stile di vita si modifica sensibilmente rispetto a quello adottato durante la bella stagione. Niente più mare, meno passeggiate all’aria aperta, meno luce e sicuramente grandi cambiamenti a livello alimentare. Non più presenti sulle tavole verdura e frutta fresca estiva, iniziano a comparire alcuni “appuntamenti gastronomici” tipici del periodo autunnale. La natura ha perso le sue rigogliose fioriture e rimangono sugli alberi i frutti che conservano la memoria e l’energia delle lunghe giornate di sole estivo; i grandi cachi arancioni, la succosa uva e le golose castagne troneggiano nel panorama alimentare di questa stagione. Anche la gastronomia popolare si è adeguata, nel corso della tradizione, a questi cambiamenti creando ottime ricette di dolciumi tipici del periodo. La castagna, questo meraviglioso frutto, da sempre è stata sfruttata a scopo energetico in quando ricchissima di carboidrati complessi e sali minerali. Quasi una vera e propria sostituzione del pane quando i periodi più neri della storia moderna lo rendevano un alimento troppo prezioso. Ne deriva, infatti, una buonissima farina che può essere utilizzata in vari scenari gastronomici, il più importante dei quali vede come protagonista un famoso dolce autunnale: il castagnaccio. Semplice, senza troppa aggiunta di grassi, ha sempre invogliato i palati più esigenti nelle prime serate di freddo. Ricchissimo in carboidrati (sia semplici che complessi) è una vera e propria fornitura di energia “pronta per l’uso” (grazie agli zuccheri semplici) e “di riserva” (grazie agli zuccheri complessi). Attenzione però alle tante chilocalorie apportate, così tante che dovrebbero indurci a consumarne solo una piccola quantità e sicuramente non a conclusione di un lauto pasto completo! Non dimentichiamo poi che, dopo i primi freddi autunnali, ci attende un periodo che è una vera grande minaccia per la linea e la salute delle nostre arterie: il periodo natalizio! Apoteosi di dolci di ogni genere, rappresenta una vera tentazione per grandi e piccini. Torroni, pandori e panettoni fanno bella mostra sulle tavole Dr.ssa Federica Razzi Dietoterapista, specialista in nutrizione, malattie metaboliche, obesità. Specializzata in nutrizione clinica e disturbi del comportamento alimentare. Floroterapista con fiori italiani, di Bach e californiani. imbandite e, per tradizione, non si può fare a meno di assaggiarne un pò… Nulla di male, certo, purchè, anche in questo caso, le quantità siano modeste; una fetta di panettone (ed ancor più una fetta di pandoro…) apporta tante calorie quanto un piattone di pasta o riso e, ancor più importante, apporta una quota di acidi grassi saturi che da sola copre i fabbisogni di un’intera giornata. Mi preme qui ricordare che i grassi di tipo saturo sono proprio quelli maggiormente imputati nella formazione di ateromi sulle pareti arteriose e quindi, di gran lunga i più pericolosi! Dr. Mario Pascone Medico Sportivo N ato nella vecchia Inghilterra, agli inizi dell’ottocento tra le mura delle prigioni londinesi, questo sport, inizialmente nominato “rackets”, conquistò sempre più coloro che vi si avvicinarono, diventando in breve tempo gioco prediletto dai più eleganti e dandy circoli della città. Anche da noi, soprattutto nel periodo invernale, quando all’aperto piove e fa freddo, è ormai ampiamente diffuso. Simile al tennis, lo squash si disputa al chiuso su di un campo lungo 9,75 mt e largo 6,40 mt con pareti in muratura, parete posteriore in materiale trasparente e pavimento in parquet. Questo sport vede affrontarsi due giocatori che, alternandosi Squash, il tennis per l’inverno nel colpire la palla, cercano di farla rimbalzare almeno una volta contro la parete frontale: è consentito il rimbalzo anche contro le pareti laterali e quella posteriore prima o dopo che la pallina abbia colpito il muro frontale. Tale pratica sportiva si adatta perfettamente alle esigenze e ai ritmi della vita moderna. In soli 40 minuti di gioco, infatti, si ottengono risultati pari a quasi due ore di allenamento, conseguendo inoltre una riduzione della tensione fisica e mentale nonché una significativa eliminazione delle tossine. É indubbiamente uno sport faticoso, le partite possono durare 30 minuti ed oltre, si fanno molti scatti, si ha poco tempo per recuperare tra uno scambio e l’altro e si sollecitano tutte le articolazioni delle gambe (ginocchia, caviglie). Da un punto di vista fisiologico possiamo definire lo squash come un’attività di tipo dinamico ad impegno cardio-circolatorio intermittente. Esercita effetti benefici sull’organismo e sull’apparato cardiovascolare ma è più difficile da “dosare” per l’inevitabile componente “agonistica” presente, anche se praticato per puro divertimento. Oltre a intuito e tattica, lo squash richiede forza fisica ed agilità. É quindi opportuno essere in forma per praticarlo, ed è indispensabile effettuare un allenamento mirato sotto sorveglianza di un medico sportivo. PRO CONTRO Potenzia: - la resistenza aerobica-anaerobica; - la resistenza muscolare; - la potenza muscolare; - la concentrazione; - l’intelligenza e precisione del gesto; - i riflessi rapidi; - la coordinazione motoria. - presenta elevatissimi rischi di infortuni al volto e particolarmente agli occhi; - causa frequenti infiammazioni del tendine d’achille e dell’ inguine; - richiede prudenza per soggetti in sovrappeso, affetti da ipertensione arteriosa e/o da patologie dell’aorta; - è uno sport asimmetrico, per cui si tende a sviluppare maggiormente i muscoli della spalla, del braccio, dell’avambraccio e della mano con cui si impugna la racchetta (bisogna effettuare un’attività di ginnastica impegnativa). MALI E BENI DI STAGIONE Si gioca al coperto, tra quattro mura e 40 minuti di attività equivalgono a due ore di allenamento 13 BENE A SAPERSI VIVENDI 14 SOS VALORI: è in famiglia che si impara la tolleranza Il ruolo di educatori che spetta ai genitori non può essere delegato alla scuola o, peggio ancora, alla televisione O ggi ci troviamo in una società completamente cambiata; si è trasformato profondamente il modo di vivere i rapporti d’amore, i rapporti interpersonali e sociali. Anche all’interno della coppia, nessuno è più disposto a sacrificarsi per l’altro; ognuno vuole il rispetto dei propri spazi, dei propri bisogni, non si ha più tempo e voglia di ascoltare e quando ciò è vissuto come stile di vita nel privato, non possiamo sorprenderci dell’egoismo e dell’individualismo di molti comportamenti sociali. Ecco che allora si parla di vuoto di valori, di mancanza di solidarietà, di carenza di educazione civica e si chiamano in causa la scuola e nuovi programmi educativi per inserire tali temi nei piani di studi e di formazione. Ma la solidarietà non è una materia di insegnamento, è un modo di pensare e di agire; non può essere insegnata ma proposta ai giovani che possono riconoscerla come valore positivo solo se l’adulto che la trasmette crede e vive profondamente un interesse verso l’altro e crede per primo, nella qualità della vita di relazione. La solidarietà ha una base privata e personale, è un patto di convivenza che non è prescrivibile o obbligatorio perché si basa su una motivazione psicologica, affettiva ed emotiva. Non è una nuova cultura da apprendere in concomitanza con le mutate circostanze politico-economiche, con le esigenze di convivenza di una società diventata Dr.ssa Maria Giulia Minichetti Psicologa, psicoterapeuta C.T.U Tribunale Civile di Roma Sociologa della comunicazione, formatore e libera docente in psicologia e comunicazione multietnica, ma va riscoperta all’interno delle nostre famiglie tra i partner, tra fratelli e sorelle e va testimoniata attraverso l’esempio. La famiglia è la prima comunità naturale in cui il bambino trova il modello su come costruire i legami affettivi; è il luogo privilegiato dove le esperienze quotidiane di relazione e socializzazione trovano il loro significato più profondo. Educare alla solidarietà, così come alla convivenza civile e al rispetto delle regole civiche, è un compito quotidiano. I genitori, ma anche i fratelli e le sorelle, possono essere i primi educatori, hanno risorse e competenze acquisite sul campo perché spesso operano e vivono in ambienti diversi; posseggono un vero e proprio tesoro di conoscenze ed esperienze da trasmettere ai più piccoli. Si tratta di favorire un percorso di consapevolezza che viviamo tutti nella stessa comunità condividendone le necessità e i bisogni; che si può sostenere moralmente o materialmente l’altro anche con piccole azioni quotidiane e che il riconoscimento delle altrui fragilità è il primo passo per ottenere a nostra volta sostegno in momenti di bisogno. I genitori sono i primi titolari dell’educazione e possono favorire questa cultura attraverso un dialogo aperto che non riguardi solo gli aspetti culturali dell’apprendimento ma anche temi che possono essere presi come spunto dagli episodi di cronaca o notizie trasmesse in tv. Episodi di intolleranza e di estremo egoismo sono il risultato di una solitudine in cui il giovane viene lasciato perché in casa non si parla o non c’è un referente presente e attento ai suoi bisogni interiori che sappia sollecitarlo alla riflessione e all’ascolto del suo mondo interiore. Essere padre o madre di un bambino significa soprattutto aiutarlo a crescere emotivamente, psicologicamente e moralmente, far evolvere la sua personalità e la sua coscienza per affrontare il mondo con senso di responsabilità e parteciparvi con senso civico. Essere solidali è il risultato di un percorso di crescita individuale e personale che si inizia da piccoli e i genitori non possono delegare ad altri compiti che spettano esclusivamente a loro. BENE A SAPERSI 15 VIVENDI Essere padre o madre di un bambino significa soprattutto aiutarlo a crescere emotivamente, psicologicamente e moralmente, far evolvere la sua personalità e la sua coscienza per affrontare il mondo con senso di responsabilità e parteciparvi con senso civico. MALI E BENI DI STAGIONE VIVENDI 16 Con la brutta stagione si tende a passare molto più tempo davanti allo schermo, sia per lavoro che per studio e per svago. Avvertenze per l’uso L ’ occhio è un organo complesso deputato alla visione per mezzo di complicate strutture che permettono il passaggio della luce fino alla retina. Affinchè si abbia una visione binoculare i raggi luminosi devono cadere in punti corrispondenti delle due retine, sulla fovea, perciò i globi oculari devono muoversi concordemente con assi visivi paralleli per oggetti lontani e convergenti per quelli vicini. Questa funzione è regolata dai muscoli presenti nel bulbo oculare. Frequenti sono gli errori di rifrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo che determinano incapacità a focalizzare gli oggetti. Con il passare degli anni il graduale indurimento del cristallino comporta l’allontanarsi della visione da vicino per cui da 15 cm all’età di 30 anni si arriva ad 1 mt a 60 anni, questo difetto di accomodazione è la presbiopia. Oggi l’uso sempre più diffuso ed intenso del computer può determinare l’insorgere di disturbi di diverso tipo: oculari, muscolari e di affaticamento mentale. I disturbi TV e monitor: occhio alla fatica visiva oculari si manifestano con pesantezza, tensione, bruciore, arrossamento, deficit di messa a fuoco e visus annebbiato; possono presentarsi nei luoghi in cui l’illuminazione dell’ambiente è incongrua e quando lo schermo utilizzato non è idoneo per luminosità, contrasto e le dimensioni dei caratteri. L’astenopia, o fatica visiva, può essere causata da un uso prolungato del computer in particolare in presenza di difetti visivi non corretti o corretti in maniera inadeguata; l’eccessiva e prolungata contrazione dei muscoli oculari deputati alla messa a fuoco induce affaticamento visivo. Ai sintomi più comuni in alcuni casi possono aggiungersi nausea e cefalea. Si tratta di disturbi transitori che scompaiono dopo un periodo di riposo, ma spesso comportano l’uso di farmaci analgesici. Attualmente si esclude l’esistenza del rischio di danneggiamento dell’apparato visivo, anche se questo può rivelare difetti visivi non diagnosticati o non corretti. L’utilizzo attento e costante dei mezzi di correzione della vista è condizione necessaria a ridurre l’affaticamento dovuto alla Dr. Domenico Alberti Oculista presenza di vizi della rifrazione. L’utilizzo del videoterminale non deve costituire fonte di rischio. La risoluzione dello schermo deve essere tale da garantire una buona definizione, una grandezza sufficiente dei caratteri. L’immagine sullo schermo deve essere stabile, esente da farfallamento, non devono essere presenti riflessi e riverberi che possano causare disturbi. Esso deve essere Agenzia di OSTIA Via Luigi Borsari, 29 - 00122 ROMA Tel. 06 5621327 - 06 5601653 Fax 06 5600345 17 VIVENDI inoltre posizionato di fronte all’operatore in maniera che lo spigolo superiore dello schermo stesso sia posto un pò più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi e ad una distanza degli occhi stessi pari a circa 50-70 cm. È importante ricordare che la distanza dello schermo a meno di 50 cm e per lunghi periodi potrebbe comportare affaticamento dovuto all’eccessivo sforzo muscolare necessario per la messa a fuoco delle immagini. La visione ravvicinata e protratta nel tempo senza un’alternanza con una visione in campo lungo comporta anch’essa un elevato impegno visivo. L’illuminazione generale deve essere sufficiente a garantire un contrasto appropriato tra lo schermo e l’ambiente circostante. Infine la visione ottimale dello schermo tv è determinabile moltiplicando il valore in pollici, che definisce le dimensioni dello schermo, per 3,75; si ottiene così la distanza minima in cm dalla quale si può vedere in modo confortevole la televisione. MALI E BENI DI STAGIONE I disturbi oculari si manifestano con pesantezza, tensione, bruciore, arrossamento, deficit di messa a fuoco e visus annebbiato; possono presentarsi nei luoghi in cui l’illuminazione dell’ambiente è incongrua e quando lo schermo utilizzato non è idoneo per luminosità, contrasto e le dimensioni dei caratteri. BENE A SAPERSI VIVENDI 18 Pubertà: quando arriva sotto gli otto-nove anni è necessario indagare Lo sviluppo sessuale precoce spesso è solo la conseguenza di condizioni genetico-familiari ma è sempre bene fare un approfondimento A i giorni nostri è frequente che molti genitori si sentano in una condizione di impreparazione rispetto alla precocità sessuale dei propri figli. Non è raro, infatti, che i primi segni di sviluppo sessuale nei maschietti possano presentarsi già a 7-8 anni e nelle femminucce il menarca compaia a 11 anni. Siamo su un terreno di normalità? E cosa possono fare i genitori di fronte a questa importante fase evolutiva dei propri bimbi? La comparsa dei caratteri sessuali è dovuta alla attivazione delle ghiandole endocrine che secernono gli ormoni sessuali: l’ovaio nella femmina, che produce prevalentemente ormoni sessuali femminili (estrogeni) ed il testicolo nel maschio, che produce prevalentemente ormoni sessuali maschili (androgeni), ma, in entrambi i sessi, anche il surrene, che produce prevalentemente ormoni sessuali maschili. Quest’ultima ghiandola è per esempio responsabile della comparsa, nelle femmine, della peluria pubica, dovuta appunto alla produzione androgenica del surrene. Verso l’età di 9-10 anni è normale che nel- la femmina l’ovaio, stimolato dall’ipofisi, si attivi determinando la comparsa delle ghiandole mammarie (telarca). Il primo ciclo mestruale (menarca) comparirà generalmente dopo 2-3 anni dall’inizio della pubertà. Nel maschio il primo segno di pubertà è l’aumento del volume testicolare (1-2 ml in epoca prepuberale, >3ml in pubertà, fino al raggiungimento di un volume testicolare adulto che potrà variare da 15 a 25 ml) e ciò generalmente avviene verso i 10-11 anni. La comparsa della peluria pubica, sia nel maschio che nella femmina, può essere più o meno contemporanea o seguire di qualche mese le modificazioni descritte, ma può talora precederle, di qualche mese, per una attivazione del surrene (adrenarca). Fatte queste brevissime premesse di fisiologia possiamo definire alcune condizioni anomale di precoce comparsa dei caratteri sessuali secondari. La comparsa isolata di peluria pubica, non accompagnata da ingrossamento testicolare nel maschio né da ingrossamento delle ghiandole mammarie nella femmina, va considerata precoce se avviene prima dei Dr. Gian Luigi Spadoni Specialista in Endocrinologia e Pediatria 9 anni nel maschio e prima degli 8 anni nella femmina. Questa condizione (pubarca precoce) è generalmente dovuta ad una condizione costituzionale genetico-familiare, del tutto benigna, ma potrebbe anche essere dovuta ad un aumento degli androgeni di provenienza surrenalica (come nella cosiddetta sindrome adreno-genitale), di provenienza gonadica od eccezionalmente esogena (farmaci). La comparsa isolata delle ghiandole mammarie verrà considerata precoce se avverrà anch’essa prima degli 8 anni. Questa condizione (telarca precoce) è generalmente del tutto benigna, anche qui su base genetico-familiare, ma potrebbe anche essere dovuta ad un aumento degli estrogeni circolanti di provenienza endogena o esogena (alimenti, farmaci). Infine si parlerà di pubertà precoce nel caso di una precoce attivazione dell’asse ipofisi-gonadi con le conseguenti progressive modificazioni tipiche di una normale pubertà che avvengano sempre prima degli 8 anni nella femmina o prima dei 9 nel maschio: aumento del volume testicolare, Gentili lettori questa rubrica vi riguarda. Si tratta di uno spazio espressamente dedicato a voi ed alla vostra voce. Questo filo diretto vi darà la possibilità di segnalare eventuali osservazioni, richieste, suggerimenti sui servizi da noi erogati, sull’accoglienza delle nostre strutture, sulla professionalità del nostro personale. Allo stesso tempo consentirà alla Marilab di ottenere un riscontro immediato e realistico sul raggiungimento degli obiettivi di qualità prefissati ma soprattutto sul livello globale di soddisfazione della clientela, che rappresenta per l’azienda un obiettivo primario e costante. A tal fine vi prego di contattare il n° 06 56195237 o di inviare un fax al n° 06 56195254. In alternativa potrete inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Sarà mia cura rispondere personalmente alle segnalazioni. Le osservazioni più significative verranno pubblicate in questa rubrica nei numeri successivi di Vivendi. Daniele Marino FILO DIRETTO 19 VIVENDI “ Queste pagine, da sempre a disposizione dei lettori, sono l’occasione stavolta per una riflessione dall’altra parte della barricata. Consentitemi uno sfogo, da imprenditore impegnato e sensibile alle innovazioni e alla diversificazione dei propri investimenti: oggi, nel nostro Paese, essere promotori d’impresa comporta una fatica quasi insostenibile. Non mi riferisco a quelli che sono gli oneri “fisiologici” del ruolo: individuazione di un’idea vincente, collocamento sul mercato, marketing e, ovviamente, finanziamento dell’opera. Il mio cruccio (peraltro largamente condiviso dai miei compagni di disavventura) è quello di avere a che fare con una classe di operatori raramente all’altezza. Muratori, elettricisti, termici, tecnici di varia natura e quanti altri fanno parte del comparto delle imprese artigianali o a conduzione semifamiliare, sovente sono impreparati, improvvisati nelle loro reali competenze, demotivati o alle prese con compiti al di sopra dei loro livelli. Nelle loro realizzazioni c’è quasi sempre bisogno di affiancare un controllore ad ogni operaio, un verificatore ad ogni tecnico, un amministratore ad ogni centro di costo. Semprechè, poi, non sia necessario controllare il controllore. Ovviamente non mi riferisco a imprese di lunga tradizione e di ben documentata affidabilità, qual’è il caso di Marilab e di altre aziende storiche. La mia amarezza riguarda ditte di nuova o comunque recente formazione oppure di vecchia data ma passate di mano a una generazione impreparata o incapace. Si parla, a ragione, di crisi di mercato e di recessione. Probabilmente molti dei nuovi artigiani arrivano da processi di espulsione dal mondo del lavoro ma non si può improvvisare una competenza, una professione, un’abilità se non si è all’altezza o non si sono superati gli indispensabili periodi di praticantato. La strada per un’efficienza dei servizi è lunga e complessa. Il made in Italy, anche nel campo dell’artigianato rischia di lasciare il passo alla buona volontà e all’umiltà degli immigrati. “ seguito da comparsa di peluria pubica ed ingrossamento dell’asta, nel maschio; comparsa di telarca e poi di peluria pubica, con aumento del volume ovarico ed uterino documentabile ecograficamente, nella femmina. Definite queste condizioni resta da considerare l’aspetto più importante: cosa fare nel caso della precoce comparsa di una peluria pubica, delle ghiandole mammarie o di un aumento del volume testicolare? Sicuramente è corretto che il bambino/a sia inviato in consulenza da uno specialista in endocrinologia pediatrica poiché se è vero, come abbiamo già detto, che la maggior parte di queste situazioni sono riconducibili semplicemente ad una condizione genetico- familiare (in questi casi vi è quasi sempre in famiglia un genitore o un nonno che ha avuto un simile sviluppo precoce) che non richiede alcun intervento, vi sono anche casi che meritano un approfondimento laboratoristico (dosaggi ormonali con eventuali test di stimolazione) e neuroradiologico (RM encefalo) per escludere possibili, se pur rare, condizioni patologiche che necessiteranno di adeguato trattamento. Se l’impresa cozza contro l’impreparazione Sempre più giovani affrontano il rapporto sessuale con la pillola blu e le sue sorelle. Spesso all’origine del fenomeno c’è un blocco psicologico. Rischi e precauzioni Cattedra di Endocrinologia Dipart. di Medicina Interna Università Tor Vergata Dir. Unità Operativa Complessa di Endocrinologia e Diabetologia Ospedale S. Eugenio I tempi cambiano e così anche le tendenze giovanili: le pasticche più in voga tra le nuove generazioni sembrerebbero essere quella blu e le sue sorelle: Viagra (sildenafil), Cialis (tadalafil) e Levitra (vardenafil), alleate in grado di migliorare le performance sessuali, combattere l’ansia da prestazione ed evitare gli effetti negativi dell’alcol durante i rapporti di coppia. Questi farmaci agiscono sul tessuto erettile causando rilasciamento della muscolatura liscia dei vasi penieni con conseguente vasodilatazione ed erezione; sono prescritti dallo specialista anche nel giovane con impotenza da cause psicologiche, ma in questi casi, per evitare dipendenza dal farmaco, è opportuno consigliare anche un supporto psicosessuologico. Per il loro acquisto è necessaria la prescrizione medica perché è importante una corretta valutazione clinica per l’utilizzo sicuro. Purtroppo le “pilloline” dilagano anche su internet, dove è possibile procurarsi il principio attivo a costi inferiori, con tutti i rischi che l’assunzione incontrollata comporta! Spesso infatti i giovani utilizzano l’aiutino dopo una serata in discoteca, associato ad alcol o droga, con rischio di un pericoloso incremento del suo effetto vasodilatatore e ipotensivo. La differenza tra i tre farmaci, appartenenti al gruppo degli inibitori selettivi delle fosfodiesterasi di tipo 5, sta nella selettività e nell’emivita; infatti la pillola blu (Viagra) e il vardenafil (Levitra), andrebbero assunte da 30 minuti ad un’ora prima del rapporto mentre il tadalafil (Cialis) ha una composizione molecolare che ne prolunga l’effetto e va assunto da 60 minuti a 12 ore prima del rapporto e la sua efficacia può protrarsi fino a 17-24 ore dopo l’assunzione (perciò è anche detta “la pillola del week-end”). Tutti e tre i farmaci, ma soprattutto Viagra e Levitra, andrebbero assunti a stomaco vuoto, astenendosi dal fumare e dal bere alcolici, non più di una volta al giorno e non in associazione tra loro. Ad oggi la controindicazione 21 VIVENDI Prof. Andrea Fabbri BENE A SAPERSI Se il teenager ricorre all’aiutino assoluta all’utilizzo degli inibitori selettivi delle fosfodiesterasi di tipo 5 riguarda la contemporanea terapia con nitrati, in quanto possono causare crisi ipotensive anche fatali. Controindicazione quasi assoluta, ma solo per il sildenafil ed il vardenafil, riguarda i pazienti affetti da retinite pigmentosa, una rara malattia ereditaria dell’occhio. Speciali precauzioni vanno inoltre prese per soggetti con insufficienza renale, anemia severa, leucemia e sindromi da malassorbimento. Quando presenti, gli effetti collaterali sono solo fastidiosi e temporanei: cefalea, rossore al volto, bruciori allo stomaco, congestione nasale e alterazione della visione dei colori. Ciononostante è bene che tali farmaci vengano assunti secondo prescrizione medica per evitarne un uso sconsiderato ed un abuso pericoloso, soprattutto tra i giovani, in cui spesso la disfunzione erettile è causata più da un blocco psichico che da un vero e proprio problema vascolare. Marilab MEDICINA DEL LAVORO, TRA SCIENZA E PRASSI Anche quest’anno la Marilab presenzierà al 72° Congresso Nazionale SIMLII (Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene industriale) come ditta specializzata nell’erogazione del servizio di Medicina del Lavoro secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08. Per il terzo anno consecutivo la dirigenza del Gruppo Marilab ha deciso di devolvere in beneficenza parte degli importi destinati ai regali natalizi, rinnovando la collaborazione con l’associazione World Friends tramite l’acquisto di gadget natalizi. I fondi saranno utilizzati dalla Onlus per sostenere in particolar modo la campagna “Nati nel Posto Giusto”. Obiettivo della campagna è la realizzazione del Reparto Maternità del Neema Hospital, oggi già attivo con Pronto soccorso, Ambulatori, Centro Diagnostico, Ambulatorio materno-infantile e centro vaccinazioni, Day Hospital, Centro Educazione Sanitaria, centro prevenzione HIV/AIDS, Farmacia, Amministrazione. L’obiettivo del Reparto Maternità è assistere ogni anno 2500 mamme e 2500 nascituri, attraverso l’assistenza al parto da parte di personale sanitario qualificato in una struttura adeguata. I neonati beneficeranno dei servizi perinatali offerti alle mamme e dell’assistenza dopo il parto e saranno visitati periodicamente fino al completamento del ciclo vaccinale. Per informazioni sull’associazione: Tel./fax 06 50917635; sito web - www.world-friends.it MARILAB PER LA SALUTE DELLE ACQUE L’acqua è indispensabile all’uomo nei suoi molteplici usi civili, agricoli ed industriali, da qui l’importanza di effettuare costanti ed accurati controlli sulla qualità delle acque utilizzate e trattate. Per definire un’acqua potabile, essa deve possedere delle caratteristiche: deve essere incolore, insapore, inodore, priva di particelle sospese, chimicamente e batteriologicamente pura (priva di batteri patogeni). Visto che l’acqua è un elemento prezioso, è importante la qualità delle acque destinate al consumo umano, al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia. Anche la Marilab si è attivata in tal senso allestendo un laboratorio chimico-fisico e microbiologico per l’analisi delle acque. Chiunque fosse interessato (privati, amministratori di condominio, gestori di attività di ristorazione) può rivolgersi al laboratorio HACCP - tel. 06 97276656. 23 23 VI- MARILAB VICINA ALLA WORLD FRIENDS SOSTIENE LA CAMPAGNA “NATI NEL POSTO GIUSTO” INFO MARILAB Il Congresso, che avrà luogo a Firenze dal 25 al 28 Novembre 2009, ha come tema “La medicina del lavoro fra scienza, prassi e norme: un investimento di civiltà per il futuro”, e annovererà tra i partecipanti non solo medici del lavoro competenti ma anche accademici, esperti provenienti dall’INAIL, ISPESL, Servizi di Vigilanza e SSN in generale con lo scopo di uniformare le metodologie da applicare nel delicato ambito della tutela della salute dei lavoratori. BENE A SAPERSI Festival del Cinema, non solo settima arte VIVENDI 24 Si è conclusa a Roma la quarta edizione dell’appuntamento internazionale che anche quest’anno ha saputo ben miscelare cultura, gossip e promozione sociale P er i più è stata una kermesse a metà tra la cultura ed il gossip. Per le associazioni umanitarie, invece, è stata una grande occasione di sostegno e promozione. Stiamo parlando della quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma tenutosi nella Capitale dal 15 al 23 ottobre con film, retrospettive, incontri, mostre, concerti e la presenza di grandi star nazionali ed internazionali. La manifestazione, che ha fatto registrare uno straordinario successo di pubblico e di critica, anche quest’anno oltre che proporre una rassegna di lavori cinematografici e di omaggi ad operatori del settore, ha collaborato con importanti onlus internazionali legate alla ricerca e alla salute pubblica. Hanno infatti beneficiato del patrocinio e delle donazioni attraverso specifiche iniziative: Telethon, Fao, Unicef, Greenpeace, Legambiente, A.N.G.E.L.S e le attività dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Roma che vedono utilizzare strumenti audiovisivi. Quattordici i film in concorso nell’ambito della Selezione Ufficiale, di cui tre italiani. A giudicarli, una giuria internazionale composta da sette personalità del mondo del cinema e delle arti. Milos Forman - pluripremiato regista ceco di capolavori come Qualcuno volò sul nido del cuculo, Hair, Ragtime, Amadeus e Larry Flint - sarà il presidente e verrà affiancato da Assia Djebar, Gabriele Muccino, Gae Aulenti, Jean-Loup Dabadie, Pavel Lungin, Senta Berger. Molto nutrito anche il programma degli Eventi Speciali. Tra questi due appuntamenti: l’omaggio del Festival a Heath Ledger che prevede la presentazione dei suoi inediti come regista, un incontro con il collettivo The Masses e la proiezione in anteprima italiana del suo ultimo film, diretto da Terry Gilliam, The Imaginarium of Doctor Parnassus. L’Omaggio a Roma, inoltre, firmato da Franco Zeffirelli, con la partecipazione straordinaria di Monica Bellucci e Andrea Bocelli. Il Festival ha anche ricordato la carriera di Luciano Salce attraverso il documentario diretto da Emanuele Salce e Andrea Pergolari, L’uomo dalla bocca storta, e ha reso omaggio a Luciano Emmer con la proiezione de Le ragazze di Piazza di Spagna. Molto si è parlato della sfida tra belli, George Clooney e Richard Gere, ma al di là del gossip l’evento ha costituito un coinvolgente momento di cultura e di conoscenza della cosiddetta settima arte. Nella sezione L’altro Cinema - Extra, gli incontri con il pubblico hanno visto protagonisti Meryl Streep, Richard Gere, Paulo Coelho, Asia Argento e, nella formula del Duetto, Gabriele Muccino e Giuseppe Tornatore. Dodici documentari sono stati proiettati in prima assoluta per concorrere al premio Marc’Aurelio d’Argento. Alice nella città, la sezione ragazzi del Festival e la nuova edizione di Occhio sul Mondo (che ha puntato i riflettori sul tema globale dell’ambiente ed in particolare del cambiamento climatico) hanno coinvolto migliaia di spettatori solitamente poco vicini al mondo della celluloide. Va anche ricordato che tutto il Festival dedica grande attenzione all’ambiente: le emissioni di CO² generate per l’organizzazione dell’evento sono state ridotte e compensate con la creazione di nuove foreste in Costa Rica e con il rimboschimento e la riqualificazione di un’area della Riserva Valle Aniene a Roma. Dr. Roberto Frusciante Neurologo L a “Sindrome delle gambe senza riposo”: un nome quanto mai incisivo per una patologia comune, in quanto colpisce circa il 5% della popolazione generale, e che si presenta con una sintomatologia a volte difficile da “inquadrare” sia per il paziente che per il medico. Questa condizione patologica è caratterizzata da un disturbo di natura sensitiva, descritto spesso come una “sensazione interna sgradevole” o di “fastidio”, localizzata tipicamente tra il ginocchio e la caviglia, che insorge a riposo, specialmente nella fase di rilassamento muscolare che precede il sonno. La sintomatologia viene alleviata solo dal movimento e, a volte, è talmente intensa da determinare la necessità di alzarsi, camminare, posare il piede su una superficie fredda. Ciò interferisce severamente con la possibilità di dare inizio al sonno, causando un’insonnia particolarmente severa. Inoltre, nelle forme più gravi di malattia, il “fastidio” può manifestarsi anche durante le ore diurne, ad esempio quando si viaggia in auto per lunghi tragitti o si rimane seduti anche per brevi periodi di tempo, come durante i pasti; occasionalmente, nelle fasi avanzate, il disturbo può colpire gli arti superiori con caratteristiche simili. Individuare questa patologia è importante in quanto la sindrome delle gambe senza riposo può essere secondaria ad alcune condizioni fisiologiche, come la gravidanza, o patologiche, come la carenza di ferro, l’insufficienza renale, il diabete, le neuropatie. Altro motivo fondamentale che deve spingere a una diagnosi precoce è la possibilità di ottenere un buon controllo della sintomatologia avvalendosi di terapie sintomatiche, che vedono l’impiego dei dopaminoagonisti come farmaci di prima linea. La diagnosi della “Sindrome delle gambe senza riposo”, che viene effettuata prevalentemente sulla base del quadro clinico e a volte di esami strumentali come la polisonnografia, è tuttavia in alcuni casi difficile da effettuare e necessita dell’esperienza dello specialista per differenziarla da altre condizioni, come i crampi notturni alle gambe e il dolore neuropatico. E allora, se vi capita frequentemente di essere irrequieti nel letto e di continuare a rigirarvi tra le lenzuola senza riuscire a prendere sonno, chiedetevi se sono preoccupazioni e pensieri la causa dell’agitazione notturna o se è l’irrequietezza delle vostre gambe la responsabile di tante notti “senza riposo”. 25 VIVENDI Il 5% della popolazione soffre della “Sindrome delle gambe senza riposo”. Ecco come si diagnostica, cosa rivela e come si cura BENE A SAPERSI Se i piedi non vogliono... ...addormentarsi Chirurgia e Medicina Estetica nei più avanzati Centri Clinici in Argentina NOVITÀ SALUTARI La vacanza per essere come tu ti vuoi VIVENDI 26 Con Rènovar la “vacanza-chirurgia estetica” esaudisce il desiderio che è in noi. I migliori chirurghi estetici con il miglior rapporto qualità prezzo. Rènovar è la prima struttura professionale nata in Italia per la chirurgia estetica in Argentina, paese che si pone all’avanguardia nel panorama internazionale così da annoverare già, a favore dell’azienda, testimonianze esaltanti sulla professionalità, la sicurezza e la garanzia di riuscita dell’intervento. Esperienza messa a servizio del cliente. La denominazione “Turismo Estetico”, rappresenta il viaggio vacanza che ti rigenera e ti rimodella esaudendo il tuo desiderio lontano dagli occhi indiscreti dei vicini di casa… Con prezzi molto più bassi, grazie al cambio monetario favorevole, il trattamento estetico, il viaggio, l’alloggio e la permanenza in Argentina si possono realizzare con un costo complessivo estremamente vantaggioso rispetto a chi effettua lo stesso trattamento in Italia. Puoi contattare Rènovar ed ottenere un consulto gratuito. Un esperto sarà a tua completa disposizione per fornire i dettagli relativi al pre e al post operatorio con un supporto ed una consulenza con specialisti medico-chirurghi. La sede Rènovar è in Italia: questo rende più semplice ogni scelta per seguire l’iter desiderato e grazie alle più moderne tecnologie è comunque possibile eseguire consulti dettagliati anche a distanza. 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Rènovar è un Brand by Plenitas Italia Ci prendiamo cura di te Per maggiori informazioni e consulti gratuiti visita www.renovar.it oppure chiama il n. 06.98.35.78.60 Specialista in Cardiologia È innegabile che esista una intima relazione, bidirezionale, tra la psiche ed il cuore. Le emozioni e le esperienze stressanti coinvolgono direttamente il cuore attraverso il sistema nervoso autonomo e le vie neuroendocrine. Viceversa la funzionalità cardiaca può essere percepita come sintomo. È noto fin dagli anni ’60 che i soggetti di tipo “A”, collerici, ambiziosi, impazienti, ostili, competitivi, hanno una aumentata incidenza di malattie cardiovascolari alimentate, inoltre, dalle nevrosi ansiose o depressive o dalle situazioni stressanti dei giorni nostri. Un gruppo di studiosi dell’Università di Cambridge ha esaminato infatti le ricadute delle crisi economiche su scala nazionale sull’incidenza delle malattie cardiovascolari, in una serie di eventi economici disastrosi che va dal 1960 al 2002, rilevando durante le crisi un aumento del 6,4% degli attacchi cardiaci fatali. Più recentemente, la crisi finanziaria argentina del 2002 ha provocato un incremento statistico degli infarti del 6,9%. Ad essere più a rischio sono sempre gli anziani, sia perché costituzionalmente più vulnerabili, sia per una maggiore incidenza di cardiopatie degenerative, sia perché risentono maggiormente del dolore che può causare la perdita improvvisa di tutti i risparmi fatico- Perdite finanziarie, cassa integrazione e licenziamento sono fattori di rischio: infarti in crescita anche del 7% samente accumulati in una vita di lavoro. La depressione e l’ansia sono fattori di rischio statisticamente indipendenti - come il fumo, l’ipertensione arteriosa o la dislipidemia - in quanto possono causare, aggravare, amplificare i sintomi cardiaci, e, una volta insorta la malattia, ne peggiorano sensibilmente la prognosi e le ricadute, per non parlare della qualità di vita. I possibili mediatori sono costituiti dalla ipercortisolemia, dall’aumento degli acidi grassi liberi, dalla disfunzione endoteliale, dall’aumento delle catecolamine con effetto ipertensivo e proaritmico, dalla riduzione della serotonina con aumento della aggregabilità piastrinica e di trombosi. L’ansia e la depressione sono quindi fattori di rischio correggibili. Spesso sono misconosciuti (soprattutto la depressione) e andrebbero diagnosticate precocemente, sia perchè una presa di coscienza del proprio “stato emotivo” alterato aiuta la guarigione, sia perchè, se il medico ritiene opportuno un supporto farmacologico, una cura appropriata può ridurre, fino ad azzerare, il rischio cardiovascolare indotto da tali stati. Uno scienziato americano, Vaillant, ha seguito alcuni studenti universitari per 50 anni per cercare di enucleare i fattori che sembrano far scommettere su un buon invecchiamento. Sono risultati fattori determinanti gli “adattamenti maturi” alle situazioni, l’istruzione, un matrimonio stabile, non fumare, non bere troppo, un pò di esercizio fisico e il peso sotto controllo. Ma è stata sottolineata anche l’importanza della depressione come fattore negativo, perchè oltre il 70% di chi veniva diagnosticato depresso a 50 anni, è morto o divenuto malato cronico a 63. BENE A SAPERSI Antonio Di Florio 27 VIVENDI La crisi economica nemica del cuore BENE A SAPERSI VIVENDI 28 Codice etico anche nella sanità accreditata Fresco di nomina, il vicepresidente della Sezione Sanità dell’Unione Industriali di Roma, Luca Marino, traccia le sue linee programmatiche N ei giorni scorsi il consiglio dei delegati della Sezione Sanità dell’Unione Industriali e delle Imprese di Roma ha ritenuto di nominarmi vice presidente. È un incarico di prestigio e di responsabilità che ho accettato, consapevole di poter portare un contributo d’idee e di impegno per lo sviluppo dell’assistenza sanitaria nella nostra città. E’ una nomina di cui sono molto orgoglioso che arriva dopo un anno dalla mia entrata nella sezione Sanità della Confindustria. Una scelta che interpreto come la volontà di dare corpo al principio di fare sistema vale a dire di affrontare il tema della salute pubblica tralasciando gli interessi di una singola categoria ma seguendo la visione di un concetto condiviso con le imprese per il sistema-Paese. Altro concetto che condivido e sul quale punto è quello dell’etica, un carattere essenziale per un settore come quello della sanità. Ritengo indispensabile istituire un regolamento interno alle strutture associate che sia una sorta di garanzia per la Regione del fatto che si trova a dialogare con operatori che vogliono sì essere attori fondamentali del sistema sanitario ma che assicurano anche principi deontologici e morali. Questo deve Dr. Luca Marino Direttore Sanitario Marilab Center valere anche a livello nazionale. Noi ci troviamo ad operare a livello provinciale e regionale ma alcune macro-regole devono valere per tutte le realtà presenti sul territorio italiano. È necessario trovare una linea comune per stabilire un rapporto univoco con le istituzioni, per raggiungere un obiettivo di stima e fiducia reciproche. Per fare questo deve però essere permesso agli imprenditori sanitari di lavorare potendo studiare miglioramenti e sviluppando le proprie strutture in sinergia con gli altri attori del sistema sanitario. Il che significa arrivare all’accreditamento definitivo delle strutture sanitarie private da parte della Ragione bloccando una situazione di stallo che risale al 1997. La visione di Confindustria mira poi a trovare un sistema di governance della medicina del territorio per evitare ricoveri inappropriati e il ricorso immotivato al pronto soccorso e creare delle realtà territoriali coordinate da strutture che già operano all’interno del SSR. Puntando sulle realtà virtuose sia pubbliche sale chirurgiche destinate a quegli interventi che non richiedono il ricovero notturno. Infine, puntiamo sulla cura del corpo e della mente con la Victoria Regeneration Spa all’interno dello stabilimento Bagni Vittoria di Ostia. LA PROPOSTA Partirà da Ostia il tentativo di rivoluzionare i rapporti tra sanità pubblica e privata, nell’interesse esclusivo del paziente. L’obiettivo della proposta è di assicurare cure di prossimità, riducendo i ricoveri impropri e rafforzando la sinergia tra i diversi attori della tutela della salute pubblica. La proposta è stata lanciata da Luca Marino attraverso le pagine de “Il Messaggero”. «Una delle ragioni di questa nuova realtà sindacale - spiega il vicepresidente della Sezione Sanità Unione Industriali di Roma - è la possibilità di fare sistema tra istituzioni ed imprese in un quadro etico per il quale l’utente sia tutelato da efficienza ed economicità». Da questi principi nasce la proposta di unità territoriali per la continuità assistenziale. «Si tratta di una riorganizzazione della medicina con lo scopo di sgravare l’ospedale da ricoveri inappropriati e da richieste d’assistenza che rallentano l’attività elettiva, le unità territoriali coinvolgeranno tutti i protagonisti della salute: i medici di medicina generale, gli specialisti e gli infermieri, in un unico contenitore. Sarà un servizio pubblico che potrà differenziarsi secondo una gestione diretta o indiretta. In ogni caso, le regole saranno le medesime ed il criterio di selezione tra i due livelli di gestione sarà quello di efficienza e di economicità». Per certi versi le unità territoriali che sta progettando l’Unione Industriali hanno avuto un primo prototipo nell’ambulatorio per codici bianchi e verdi dell’ospedale “G. B. Grassi” o nei punti di cure primarie estivi organizzati in passato nelle località balneari. FILO DIRETTO variazioni sostanziose per il fatto che la conduzione già da 20 anni era curata dal sottoscritto e dagli altri componenti della famiglia Marino. Il gruppo Marilab nel corso degli anni ha assunto il ruolo di punto di riferimento nei territori dove si trova ad operare: da Ostia passando per Fiumicino sino all’XI e XII Municipio. Per quanto riguarda il futuro sono in corso di ultimazione di progetti del poliambulatorio di Acilia. Sta per aprire inoltre l’unità Day Surgery nella struttura di via Zambrini: si tratta di due 29 VIVENDI che private esistenti sul territorio, che offrendo un servizio h24 siano in grado di prendere in carico il paziente e indirizzarlo verso il percorso diagnostico/ terapeutico più appropriato. In quanto al gruppo che mi trovo a dirigere, la scomparsa di mio padre ha determinato il venir meno di una guida non solo per i miei familiari ma anche per il territorio come dimostra la grande partecipazione di persone in occasione dei suoi funerali. La gestione della struttura Marilab non ha invece subito NOVITÀ SALUTARI Il colon fotografato in 3D VIVENDI 30 I Preziosissimo contributo tecnico nella diagnosi precoce delle patologie intestinali con l’avvento della colonscopia virtuale che consente la “navigazione” all’interno del tratto interessato l diffondersi, negli ultimi anni, delle apparecchiature Tomografia Computerizzata (TC) Multistrato (o Multidetettore) e di sofisticati sistemi di ricostruzione tridimensionali dedicati ha rivoluzionato il mondo della diagnostica per immagini. In quest’ambito, la “colonscopia virtuale” rappresenta una delle evoluzioni diagnostiche di maggiore impatto. La metodica è la risultante di rielaborazioni di immagini con possibilità di “estrapolare” da un esame TC dell’addome l’intero volume del grosso intestino e “navigare” al suo interno, in ogni direzione. Il software di ricostruzione consente una visualizzazione cromatica dell’interfaccia lume colico - parete intestinale con differenti ombreggiature di superficie, tali da fornirne una rappresentazione visiva similendoscopica. Il termine “virtuale” può tuttavia apparire fuorviante poiché le ricostruzioni similendoscopiche sono la risultante di acquisizioni TC Multistrato “reali”, dell’intero volume addominale, compreso il grosso intestino, preliminarmente disteso da aria, e di elaborazioni 2D, 3D e Endo 3D in grado di fornire una fedele visualizzazione endoscopica del colon. La colonscopia virtuale è una metodica non invasiva e ben tollerata dai pazienti, di rapida esecuzione, priva di complicanze, che permette di visualizzare tutto il colon nel 100% dei casi, caratteristiche che la rendono una tecnica ideale come procedura di screening. Il tumore del colon retto rappresenta la seconda causa di mortalità neoplastica sia nei maschi, dopo quello del polmone, sia nelle donne dopo quello della mammella. La caratteristica di lenta crescita e la verosimile sequenza attraverso il passaggio da adenoma a lesione tumorale rendono questo tipo di tumore un candidato ideale per un programma di screening. È quindi comprensibile come sia forte l’interesse verso la colon-TC, se pensiamo che, anche qualora venga effettuata una resezione completa della neoplasia, il 50% dei pazienti muore entro 5 anni dall’intervento chirurgico. È importante sottolineare come la TCcolonscopia virtuale non rappresenti un esame sostitutivo della colonscopia tradizionale, ma una tecnica integrativa a quest’ultima. L’indicazione principale della TC-colonscopia virtuale è rappresentata dal completamento dello studio del colon nel caso in cui la colonscopia tradizionale sia risultata incompleta. Può essere inoltre impiegata qualora un’importante diverticolite con periviscerite renda rischioso il proseguimento dello strumento con la colonscopia tradizionale. Non essendo influenzata da ostacoli meccanici invalicabili dall’endoscopio, nel caso di presenza di neoformazioni occlusive o subocclusive, la TC-colonscopia virtuale può valutare i tratti intestinali a monte dell’ostacolo dimostrando eventuali lesioni tumorali sincrone. Può inoltre fornire una precisa localizzazione topografica e una corretta valutazione dell’estensione extracolica della neoplasia, informazione particolarmente utile nella stadiazione preoperatoria. Dal 1994 ad oggi sono stati pubblicati numerosi studi per verificare la capacità della colonscopia virtuale nell’identificare polipi del colon. Dr. Marco Matrunola Direttore Tecnico Marilab Center Specialista in Radiologia ed Ecografia Pediatrica Da un’analisi eseguita su tutti questi lavori risulta che la colonscopia virtuale consente di identificare l’85% dei polipi con diametro superiore ai 9 mm, il 60% dei polipi di dimensioni comprese tra i 6 e i 9 mm e 48% di quelli più piccoli di 6 mm. Col tempo il mondo scientifico ha preso atto delle grandi potenzialità diagnostiche di questo esame e della migliore accettabilità da parte dei pazienti. Considerando l’attendibilità dell’esame superiore a quella della colonscopia tradizionale nella individuazione della malattia diverticolare e sovrapponibile nella individuazione dei tumori e dei polipi uguali o superiori al centimetro, la sensibilità della colonscopia virtuale decresce progressivamente per i polipi al di sotto di 5-6 mm. Da questi dati si evince che l’esame è in grado di identificare la maggior parte dei polipi più grandi che sono quelli più a rischio di diventare tumori maligni. La colonscopia virtuale è per contro meno brava nell’identificare quelli più piccoli, che però con minore probabilità evolvono in lesioni maligne. Allo stato attuale quindi, la colonscopia virtuale, dalla comprovata superiore sensibilità diagnostica rispetto al clisma opaco a doppio contrasto, si propone già come esame di prima scelta nella valutazione del colon in tutti i casi in cui la colonsco- Di seguito si riporta l’elenco degli esami eseguibili con il nuovo Tomografo Assiale Volumetrico, presso il Marilab Center - Via Alfredo Zambrini 14 - Ostia Lido. Infoline 06 561951. Angio TC del Circolo Endocranico Angio TC dei Tronchi Sovraortici Angio TC Vene Polmonari Angio TC Arterie Polmonari Angio TC degli Arti Superiori Angio TC degli Arti Superiori TC ADDOME COMPLETO per Colonscopia Virtuale TC POLMONARE per Endoscopia Virtuale, per la Trachea e grossi Bronchi TC ADDOME INFERIORE per Endoscopia Virtuale della Vescica TAC TORACE TC ADDOME superiore (con mezzo di contrasto) TC ADDOME completo (con mezzo di contrasto) TC ARCATA singola (DENTASCAN) TC ARCATA superiore e inferiore (DENTASCAN) TC ARTO inferiore (con mezzo di contrasto o a 1 seg.) TC ARTO superiore (con mezzo di contrasto o a 1 seg.) TC BACINO TC COLLO (con mezzo di contrasto) TC CRANIO (con mezzo di contrasto) TC CRANIO per Orbite (con mezzo di contrasto) TC GRANDE ARTICOLAZIONE TC MASSICCIO FACCIALE (con o senza mezzo di contrasto) TC RACHIDE (con o senza mezzo di contrasto) TC RINOFARINGE (con o senza mezzo di contrasto) TC ROCCHE E MASTOIDI (con o senza mezzo di contrasto) TC SCAVO PELVICO (con mezzo di contrasto) TC TORACE + ADDOME SUPERIORE (con o senza mezzo di contrasto) anche con ricostruzione 3D NOVITÀ SALUTARI è da attribuire solo alle potenzialità della metodica ma alla possibilità che molti più pazienti, sintomatici e non, incoraggiati dalla sua minore invasività, si sottopongano ad uno screening della poliposi del colon. Nei casi di malattia tumorale la colonscopia virtuale riveste una grande innovazione diagnostica, al passo con l’evoluzione delle strategie terapeutiche; diagnosticare precocemente una forma tumorale del grosso intestino consente approcci chirurgici non più demolitivi ma sempre più rispettosi della qualità di vita. 31 VIVENDI pia tradizionale sia risultata incompleta o per condizioni anatomiche o per ostacoli meccanici alla risalita dell’endoscopio flessibile. Per la sua migliore tollerabilità e minima invasività inoltre l’esame si è dimostrato una valida alternativa nei pazienti per i quali l’esecuzione di una colonscopia convenzionale sarebbe troppo rischiosa o per la presenza di grave diverticolite o in quei soggetti cosiddetti “fragili” perché anziani od affetti da gravi patologie cardiopolmonari o coagulopatie. Il valore diagnostico di questo esame non BENE A SAPERSI Strappi e stiramenti in agguato anche tra le mura di casa VIVENDI 32 Le lesioni muscolari non sono appannaggio esclusivo degli atleti ma riguardano anche pantofolai e casalinghe. Ecco cosa fare E bbene sì: anche il pensionato pantofolaio o la casalinga, il bambino discolo o il ragioniere sedentario, possono essere vittime di strappi o stiramenti muscolari. Potrebbe sembrare una battuta di spirito ma non lo è. Questi traumi possono verificarsi perché il sistema muscolo scheletrico entra in funzione ogni volta che compiamo un movimento, anche involontario, anche minimo; ogni singola parte del nostro corpo si muove solo perché un muscolo si contrae, ed accorciando la sua lunghezza determina una tensione sul tendine che, adeso al segmento osseo corrispondente, permette di flettere l’articolazione. Se a causa di movimenti sbagliati, sovraccarichi di lavoro, o semplicemente traumi esterni, il sistema viene messo in crisi, si possono determinare lesioni muscolari. Vediamo ora come poter classificare le lesioni muscolari. Per prima cosa queste vanno distinte in acute e croniche dove quest’ultime rappresentano l’evoluzione fisiologica di quelle acute importanti, nelle quali si riscontrano esiti cicatriziali e fibrosi tissutali. Generalmente queste lesioni sono evidenti in quei soggetti che per necessità o noncuranza hanno disatteso le cure adeguate o hanno dovuto sollecitare intensivamente un muscolo con patologia in atto. Le lesioni muscolari acute che sono quelle più facili da osservare perché determinano l’evidenza del sintomo, e quindi spesso richiedono l’intervento del medico, si possono ulteriormente distinguere in: Elongazioni, Distrazioni, Contusioni. ELONGAZIONI (stiramenti): avvengono generalmente quando il muscolo viene sollecitato eccessivamente, allungando, stirando le sue fibre oltre il limite fisiologico. Tale limite però non genera rottura, non si ottiene soluzione di continuo tra le fibre e non c’è perdita di sostanza. Il soggetto avverte un dolore immediato ed improvviso, che però non impedisce di continuare l’attività (abbiamo visto in precedenza cosa comporta protrarre un gesto se il muscolo risulta lesionato). DISTRAZIONI (strappi): un dolore improvviso e trafittivo che determina impotenza funzionale; in questo caso il soggetto è Dr. Roberto Curcuruto Dir. Tecnico Reparto Fisioterapia Marilab Center Specialista in Medicina dello Sport costretto a fermarsi. In genere questo tipo di lesione avviene a seguito di sforzi improvvisi ed esplosivi, dove il gesto tecnico avviene in tempi brevi, come nello scatto o nel salto. Possiamo riconoscere tre gradi di lesione distruttiva in base alla gravità del trauma. I grado: quando l’eccessivo allungamento del muscolo ha provocato la rottura solo di alcune fibre muscolari, con versamento di modesta entità e soluzione di continuo delle fibrocellule. II grado: vengono coinvolte una quantità maggiore di fibre muscolari riscontrabili anche alla palpazione, il muscolo è completamente dolente, può essere presente tumefazione locale e nel giro di pochi giorni si evidenzia ecchimosi nella zona della lesione o a valle rispetto ad essa. III grado: dove c’è rottura del ventre muscolare (totale o parziale) si osserva una depressione patognomonica della lesione, l’impotenza funzionale è pressoché totale. CONTUSIONI: sono delle lesioni da trauma diretto, che causano un violento im- vivendilocanda170x75:Layout 1 1-10-2009 Un casale da sogno immerso nella riserva naturale "Tenuta dei Massimi" è pronto ad accogliervi per pause di lavoro, eventi, serate tra amici. È il luogo ideale per festeggiare ogni tipo di cerimonia. Ristorante - Pizzeria - Griglieria Sempre aperto - Ampio parcheggio Parco giochi Via Portuense, 863 - 00148 Roma Tel. 06 655.06.84 www.locandadeimassimi.com 9:38 Pagina 1 dell’edema e si evita di sollecitare ulteriormente il muscolo leso, per non peggiorarne il danno. Nei giorni successivi, (dopo opportuna valutazione specialistica) se il medico ritiene necessario un approfondimento diagnostico si potrà effettuare un’ecografia al fine di evidenziare meglio il danno. In seguito, quando ormai la lesione è stata stabilizzata e valutata si possono somministrare alcune delle varie terapie, di cui oggi ci si può avvalere con ottimi risultati. Chiaramente, ogni caso andrà valutato separatamente, in base al tipo di lesione, ed in rispetto della soggettività di risposta del paziente, ma in senso generale le metodiche più valide per un congruo recupero fisico e tecnico sono: L’IPERTERMIA, La LASERTERAPIA, la DIATERMIA (conosciuta come TECAR) gli ULTRASUONI. BENE A SAPERSI offeso a ricorre alle cure mediche, mentre quando la lesione è di minore entità si corre maggior rischio di sfuggire al controllo “tanto poi passa da solo”; in alcuni casi la previsione risulta veritiera, ma quando questa è sbagliata il danno può degenerare. Terapia: Una volta stabilita la diagnosi e valutata la gravità della lesione, va gestita la terapia per poter meglio prendersi cura del paziente. In genere questa cambia in base alla tempestività con cui viene effettuata. È chiaro che una lesione muscolare “fresca” deve essere trattata in modo differente rispetto ad una più “stagionata”. La terapia di primo intervento dovrebbe consistere nell’applicare il così detto R.I.C.E., acronimo inglese per Rest, Ice, Compression ed Elevation; cioè Riposo, Ghiaccio, Compressione ed Elevazione, in questo modo si riduce la formazione 33 VIVENDI patto del muscolo sull’osso sottostante, determinandone il sanguinamento. Il tipo di lesione è direttamente proporzionale all’importanza del trauma ed alla superficie che viene colpita. La sintomatologia si evidenzia con dolore locale (che in genere permette comunque di proseguire l’attività) e nel giro di qualche giorno è possibile vedere tumefazione ed ecchimosi. Nel caso l’entità del danno fosse particolarmente imponente si può avere impotenza funzionale. In tutti questi casi, è importante fare una diagnosi precisa ed impostare un’adeguata terapia. Proprio a causa dei motivi in precedenza spiegati spesso si ritarda la visita medica, determinando spesso un peggioramento dell’esito e della prognosi. È chiaro che uno strappo muscolare, causando deficit motorio, oltre che una sintomatologia importante, spinge il soggetto Tutte le cautele per l’acquisto di un cane e le garanzie che devono essere fornite dal venditore sul suo stato di salute A QUATTRO ZAMPE Fido arriva a casa con il “libretto” a posto VIVENDI 34 A Natale uno dei regali più desiderati e donati è un cagnolino. Attenzione, però, perché l’acquisto di un cucciolo non è cosa facile e per questo va fatta una serie di valutazioni e di riflessioni. Inizierei innanzitutto a considerare il tipo di razza in relazione alla taglia, alle attitudini del cane e se è un cane da guardia, da difesa, da caccia o da compagnia… Chiaramente tutto ciò va rapportato al proprio carattere (se siamo degli sportivi o dei pantofolai) e alle proprie abitudini di vita che con l’arrivo del nostro amico subiranno delle inevitabili modifiche. Insomma non credo di esagerare nell’affermare che la presenza di un cane comporterà dei sacrifici e delle rinunce nella nostra vita, anche se dal canto suo ci ricompenserà con un incondizionato amore e con una dedizione totale. Dopo aver fatto queste valutazioni dobbiamo pensare anche a questioni pratiche quali, ad esempio, se abbiamo un giardino e di quale grandezza, oppure se il cane in assenza di questo potrà uscire almeno 3/4 volte al giorno. Da valutare anche il suo sesso; se femmina avrà bisogno in genere di essere sterilizzata per evitare calori e gravidanze indesiderate. Generalmente il cane viene acquistato direttamente in allevamento o in negozio. Si sconsiglia vivamente l’acquisto in mostre o fiere itineranti perché è difficile rintracciarne la provenienza ed esiste la possibilità di propagazione di malattie contagiose. Purtroppo molti cuccioli provengono dall’estero, in prevalenza dai paesi dell’est dove vengono allevati in condizioni igieniche molto precarie e arrivano fortemente provati per il trasporto e spesso con malattie in incubazione con esito mortale. Il cucciolo dovrà essere venduto insieme ad un libretto sanitario, chiaramente compilato con tutti i suoi dati, compresa la data di nascita che dovrà essere precisa. A mio avviso il cucciolo al momento dell’acquisto non dovrà essere inferiore ai 55-60 giorni di vita; comunque mai effettuare l’acquisto prima dello svezzamento che si aggira intorno ai 40 giorni. Il libretto sanitario dovrà riportare i trattamenti antiparassitari Dr.ssa Daniela Fischetti Medico Veterinario effettuati e le vaccinazioni già effettuate con timbro e firma del veterinario; le vaccinazioni senza timbro e firma non sono da considerare valide. Il cucciolo di età superiore ai due mesi dovrà essere provvisto di microchip di identificazione. Si consiglia dopo l’acquisto di portare il nostro piccolo amico dal veterinario di fiducia che provvederà ad effettuare un accurata visita per verificarne le condizioni di salute. È molto importante che all’atto della vendita ci venga rilasciata una “garanzia”, ossia la possibilità di restituire il cucciolo in genere entro i primi 15 giorni dall’acquisto nel caso compaiano sintomi di malattie già presenti al momento della vendita e non ancora manifesti (malattie in incubazione). CASTELLI CARNI CARNI NOSTRANE CARNI DI PRIMA QUALITÀ Cibi già preparati pronti da cuocere (arrosto, spiedini, cotolette etc.) Via Orazio dello Sbirro, 10 00121 LIDO DI OSTIA (RM) - Tel. 06 5673028 APERTURA IMMINENTE APERTURA SETTEMBRE 2009