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Marilab
Trimestrale di informazione medico-scientifica_anno V_n. 4_ ottobre/dicembre 2009_ distribuzione gratuita
PERIODICO DI SALUTE E BENESSERE
MALI DI STAGIONE
ABC dell’influenza,
come riconoscerla,
come curarla
PEDIATRIA
Pubertà, se i figli
sono troppo “precoci”
DIAGNOSI
Adesso il colon
si esplora in 3D
A TU PER TU CON
CATERINA BALIVO
“La salute si conquista anche con l’amore per se stessi”
4
Sommario
ottobre/dicembre09
Dica 33 - Il personaggio
6
CATERINA BALIVO
“Donne combattiamo tutte insieme l’endometriosi”
di Chiara Albi
Mali e beni di stagione
10
ABC dell’influenza: come evitarla,
come riconoscerla, come curarla
12
Arriva il freddo:
se la tavola minaccia la linea
13
Squash, il tennis per l’inverno
16
TV e monitor:
occhio alla fatica visiva
Bene a sapersi
14
18
21
SOS VALORI: è in famiglia che si
impara la tolleranza
Pubertà: quando arriva
sotto gli otto-nove anni
è necessario indagare
27
La crisi economica
nemica del cuore
28
Codice etico anche
nella sanità accreditata
32
Direzione - Redazione
Intornoalsegno srl - Voc. Le 5 Torri, 2/21
Fraz. Rosceto - 06059 Todi (PG)
Tel. 075 8870055
[email protected]
Strappi e stiramenti in agguato
anche tra le mura di casa
Direttore responsabile
Luca Marino
Novità salutari
Comitato scientifico
Luca Marino, Andrea Fabbri, Mario Pascone,
Federica Razzi, Domenico Alberti
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Progetto grafico
Intornoalsegno srl - Todi (PG)
Il colon fotografato
in 3D
Piacere maschile,
istruzioni per l’uso
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Se i piedi non vogliono...
...addormentarsi
Stampa
Miligraf srl - Formello (RM)
A quattro zampe
34
VIVENDI è una rivista trimestrale a carattere
medico-scientifico edita da: Marilab srl
Marketing e pubblicità
c/o Marilab srl - rif. Francesca Boldrini
Tel. 06 56195237 - Fax 06 56195254
[email protected]
Cristina Lucarelli - 335 8715700
Fido arriva a casa
con il “libretto” a posto
Rubriche
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Info Marilab
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La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini
del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione
dell’editore. L’Editore è a disposizione di tutti gli eventuali proprietari
dei diritti sulle immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a
reperirli per chiedere debita autorizzazione.
Filo diretto
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 423 del 19.10.2005
Finito di stampare nel mese di OTTOBRE 2009
Se il teenager
ricorre all’aiutino
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Anno V - numero 4 - ottobre/dicembre 2009
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VIVENDI viene distribuita gratuitamente.
PER CONTATTARE LA REDAZIONE DI VIVENDI,
POTETE INVIARE UNA MAIL ALL’INDIRIZZO:
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Editoriale
a cura di Luca Marino
Un altro anno sta per passare e per il nostro VIVENDI ci prepariamo a soffiare
sulla sesta candelina. Merito della passione dei nostri specialisti, sempre competenti e puntuali nei loro contributi, e merito anche dell’attenzione di voi lettori se
questa impresa continua ad appassionarci, spingendoci a migliorare e a incrementare i nostri servizi. Grazie.
Intanto, per non farci mancare l’allenamento nella ricerca di consigli e di indicazioni utili a migliorare la nostra salute ed il nostro benessere, eccoci ad affrontare
su questo numero argomenti che affondano nel nostro quotidiano. È il caso di un
gesto comune a milioni di casalinghe, quello di fare le pulizie ed i lavori domestici, eppure pieno di insidie e pericoli. Altrettanto quotidiano, ormai per quasi tutta
la popolazione, e ugualmente potenzialmente rischioso è il ricorso ai videoterminali, che siano i monitor o televisori. Ne parliamo con i nostri specialisti, sempre
prodighi di suggerimenti.
L’avvento dell’inverno è sinonimo di influenza, un evento quest’anno più temuto
che mai per il panico sollevato dalla cosiddetta “suina sudamericana”. La dottoressa Gramiccioni ci insegna a non avere paura e a saperla riconoscere. Una
novità sensazionale – e siamo tra i primi a parlarne – ci viene presentata dal Dr.
Matrunola e consiste nell’immissione in servizio di una nuova tecnica per la diagnosi precoce dei tumori e delle patologie intestinali: la colonscopia virtuale. È
uno strumento destinato a rivoluzionare la diagnostica perché offre una visione
tridimensionale del nostro tubo digerente dando la possibilità di studio integrato
e completo della situazione.
Infine, sul piano scientifico e sanitario, suggerisco agli amici più attenti la lettura
dei due contributi proposti dal Prof. Fabbri. Con linguaggio facile ed accessibile
affronta il tabù dell’orgasmo al maschile e la preoccupante diffusione dell’aiutino farmaceutico anche nei più giovani.
Concludo il mio rituale saluto introduttivo ringraziando la testimonial che ha
voluto rendere più gradevole e interessante la nostra rivista: Caterina Balivo,
una professionista che si conferma anche dalle righe di VIVENDI solare, radiosa e
sempre attenta ai cambiamenti della nostra società.
DICA 33 - IL PERSONAGGIO
“Donne, combattiamo
tutte insieme l’endometriosi”
VIVENDI
6
Caterina Balivo
regina di Rai Uno
con Festa Italiana
di Chiara Albi
Sorriso a parte, come definiresti il tuo
rapporto con la salute?
Ottimo direi. Non sono ipocondriaca e
quando ho il sentore che qualcosa non
vada aspetto sempre due giorni per trovare conferma dei sintomi e rivolgermi a un
medico.
E da piccola come andavano le cose?
Anche da bambina non ho mai sofferto di
particolari disturbi. Certo, ogni Natale mi
capitava di stare a letto per la solita influenza annuale ma niente di particolare. Ricordo con fastidio solo la varicella, contratta a
14 anni durante i Mondiali del ’94, quindi
d’estate. Un vero trauma. Ora che ci penso,
mi dicono che a nove mesi sono stata sottoposta a una lavanda gastrica d’urgenza.
Fortunatamente ero piccola e ho rimosso
completamente quell’esperienza.
Il tuo lavoro ti sottopone a
ritmi frenetici. Come combatti lo stress?
Tento di trovare sempre un
po’ di tempo per me stessa, nonostante gli impegni
quotidiani: cercando di fare
le cose che mi piacciono,
andando in palestra o concedendomi una bella nuotata, uscendo con le mie
amiche…
È noto che l’alimentazione sia
un’alleata della bellezza. Come ti regoli
con i piaceri della tavola?
Ecco, su questo non credo di essere un
esempio da seguire. L’educazione alimentare è decisamente importante ma per
quel che mi riguarda sono indisciplinata
e mi piace mangiare snack a qualsiasi ora.
Un’abitudine sbagliata. Invito i lettori di
Vivendi a non fare altrettanto.
Credi che la sanità pubblica in Italia funzioni bene?
Sì, credo di sì. Nel nostro Paese siamo
fortunati perché possiamo ricevere aiuto negli ospedali senza pagare mentre in
America, per ora, chi non ha soldi non ha
copertura assicurativa e non può garantirsi cure adeguate. Non lo trovo giusto.
Ti è mai capitato di entrare in ospedale
o in clinica come paziente?
Mi sono ricoverata proprio la scorsa estate
per rimuovere dei polipi alle corde vocali.
In realtà mi hanno operato a Parigi perché
sono stata seguita per un anno intero da
un professore francese che mi ha sottopo-
7
sto a cure omeopatiche prima dell’intervento. Mi sono trovata benissimo.
Non sei quindi contraria ai rimedi alternativi alla medicina tradizionale?
Diciamo, più che altro, che sono favorevole a quello che funziona. Poi, come tutti,
ho anch’io i miei farmaci “preferiti”.
Quali sarebbero?
Per le cure ricostituenti di vitamine utilizzo Bion 3 mentre per altri disturbi mi affido al Co-Efferalgan.
Tornando all’operazione, come hai
recuperato la piena funzionalità delle
corde vocali?
Sono stata otto giorni senza poter parlare.
Comunicavo con gli altri a gesti o scrivendo su una lavagnetta e attraverso sms. Mi
sono operata d’estate proprio per poter
arrivare in forma all’appuntamento con
la nuova stagione di Festa Italiana. Non
lo vorrei dire ma è come se non fossi mai
stata sotto i ferri. Forse dovrò fare un po’
di esercizi di logopedia ma, per ora, sto
bene così.
VIVENDI
O
gni giorno ci regala nuove
emozioni raccontando le storie
della gente comune e quelle dei personaggi più amati
dal pubblico. Per Caterina Balivo il podio
di Miss Italia, nel 1999, è ormai un lontano ricordo: oggi è uno dei volti più noti e
apprezzati di Rai Uno. La incontriamo al
termine di una puntata di Festa Italiana,
il seguitissimo show dov’è assoluta e incontrastata padrona di casa. Di lei si dice
che abbia un sorriso che buca lo schermo
e, dal vivo, la realtà supera l’immagine catodica. “Merito dei miei denti – si schermisce – sono fissata: non bevo caffè o the per
non macchiarli”.
A questo punto, noi di Vivendi non potevamo lasciarcela scappare…
DICA 33 - IL PERSONAGGIO
La conduttrice della rete ammiraglia
svela i suoi segreti per una salute
di ferro.
“Bisogna amarsi per come siamo:
la consapevolezza del proprio corpo
è il primo passo per mantenere
anche il benessere interiore”.
E lancia un messaggio importante
per la prevenzione di una diffusa
patologia
femminile
di Chiara Albi
DICA 33 - IL PERSONAGGIO
VIVENDI
8
Sai cos’è l’endometriosi?
Purtroppo sì: è una malattia che si conosce ancora poco e della quale soffrono
milioni di donne. Ho notato con piacere
che il ministro Carfagna ha lanciato una
campagna informativa e firmato un protocollo d’intesa con la Fondazione Italiana
Endometriosi per potenziare la ricerca.
Un passo importante verso la tutela delle
donne. L’endometriosi è una malattia insidiosa, che spesso si nasconde per anni per
poi manifestarsi in maniera aggressiva. Imparare a conoscerla meglio può aiutare a
sconfiggerla.
Oggi sempre più ragazze decidono di ricorrere all’intervento del chirurgo estetico. Cosa ne pensi?
Penso sia importante non fare scelte avventate anche se parlo sapendo di essere fortunata. Ancora non mi preoccupo
molto di rughe e segni dell’età e, quando
arriveranno, cercherò di amarli e di sentirli
parte di me.
Questo sarà l’autunno dell’influenza A.
Ti sei preparata in qualche modo per affrontare il “pericolo” di contagio?
No, non ne ho avuto modo ma l’allarmismo di questi ultimi mesi, anche a detta
dei medici, è stato esagerato. Per il lavoro
che faccio sono a contatto ogni giorno con
molte persone diverse e se fossi ipocondriaca sarei già impazzita. L’importante è
seguire i consigli che sono stati indicati dal
Ministero della Salute e stare attenti a riconoscere eventuali sintomi sospetti.
E per concludere, un saluto personalizzato ai lettori di Vivendi svelando il tuo
segreto di benessere...
Può sembrare scontato: bisogna imparare
ad accettarci per come siamo. La consapevolezza del proprio corpo è il primo passo
per mantenere anche il benessere interiore. Concentrarsi e conoscere se stessi aiuta
a comprendere meglio anche gli altri e a
vivere la vita… pensando positivo!
Location:
Hotel Rome Cavalieri
Foto:
Iwan Palombi
per Ufficio stampa Rai
Varicella: la varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa provocata dal virus Varicella Zoster
(VZV), della famiglia degli Herpes virus. Insieme a rosolia, morbillo, pertosse e parotite, la varicella è annoverata fra le malattie contagiose dell’infanzia, che nella maggioranza dei casi colpiscono i bambini tra i 5 e
i 10 anni. Dopo un’incubazione di 2 o 3 settimane, la malattia esordisce con un esantema cutaneo (o rash),
febbre non elevata e lievi sintomi generali come malessere e mal di testa. Per 3-4 giorni, piccole papule rosa
pruriginose compaiono su testa, tronco, viso e arti, a ondate successive. La varicella è in genere una malattia
benigna che guarisce nel giro di 7-10 giorni. La malattia tende ad avere un decorso più aggressivo nell’adolescente e nell’adulto, e può essere particolarmente grave se colpisce persone immunodepresse.
Lavanda gastrica: è il processo di svuotamento dello stomaco dal suo contenuto. Da 200 anni è utilizzata
per eliminare sostanze velenose ingerite, o per rimediare ad overdose. Talvolta essa è necessaria prima di
interventi chirurgici del tubo digerente.
Polipo: si definisce polipo, in patologia generale, un’escrescenza patologica che si forma su una mucosa,
una membrana sierosa o all’interno del connettivo sinoviale, sporgente in una cavità del corpo o in un canale come il condotto uditivo esterno, fosse nasali, colon, utero. Di solito si tratta di una neoformazione di
carattere benigno.
Logopedia: è un ramo sanitario che si occupa della prevenzione, dell’educazione e
della rieducazione della voce, del linguaggio scritto e orale e della comunicazione in
età evolutiva, adulta e geriatrica. La parola deriva dal greco logos (“discorso”) e paideia (“educazione”).
glossario
9
VIVENDI
glossario
Napoletana di nascita ma romana d’adozione, Caterina Balivo inizia la sua carriera
nel mondo dello spettacolo con la partecipazione al concorso di bellezza di “Miss Italia 1999”, dove, approdando alla finale di Salsomaggiore, si classifica al terzo posto.
Tra il 2000 ed il 2002 segue corsi di recitazione prima con Beatrice Bracco e successivamente con Geraldine Bayron, mentre nel 2001 frequenta uno stage di giornalismo
presso Stream News concludendo questo percorso con l’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti della Campania.
Nel 2000 avvia un’importante collaborazione con Rai Uno partecipando come inviata
per programmi come “I Raccomandati“ di Carlo Conti, “Miss Italia”, “Miss Italia Top”
e “Miss Italia Notte”. Tre anni dopo, ritorna sulla rete ammiraglia della Rai come conduttrice del varietà “Courmayeur on Ice” e fa il suo ingresso nella grande famiglia di
“Uno mattina”. Approda poi a “Casa Rai Uno” al fianco di Massimo Giletti, cimentandosi anche nella danza e dimostrando di non aver abbandonato il desiderio di diventare una conduttrice televisiva “a tutto tondo”.
Nel 2005, sempre su Rai Uno, conduce con Paolo Brosio le puntate speciali di “Linea Verde” e inizia la sua avventura come conduttrice unica con il varietà pomeridiano di Rai Uno “Festa Italiana”, che di anno in anno allunga sempre di più la sua durata
trasformandosi da costola de “La vita in diretta” a vero e proprio show di punta della rete.
Nell’estate del 2007, ancora su Rai Uno, approda in prima serata per condurre il varietà dedicato alla canzone napoletana
“Napoli prima e dopo” e, affiancata da Biagio Izzo, ripropone lo show comico del sabato sera “Stasera mi butto”. Nella stagione televisiva 2007/2008 ritorna, sempre su Rai Uno, al sabato sera, questa volta con “Dimmi la verità”, un game show dedicato
alle affinità elettive. Dal 15 settembre 2008 il suo show “Festa Italiana”, giunto alla quarta edizione, viene abbinato alla Lotteria Italia. A marzo 2009 trionfa nella quarantanovesima edizione del “Premio Regia Televisiva” come “Personaggio rivelazione
dell’anno”, ad insindacabile giudizio di una giuria di qualità presieduta da Gigi Vesigna. Dopo il varietà “I sogni son desideri” e
gli impegni estivi, da metà settembre Caterina Balivo è tornata al timone della quinta edizione di “Festa Italiana”.
DICA 33 - IL PERSONAGGIO
Una talent girl a tutto schermo
MALI E BENI DI STAGIONE
Quest’anno alla preoccupazione
per il contagio stagionale
si aggiunge anche la paura
del virus AH1N1
VIVENDI
10
L
’
ABC dell’influenza:
come evitarla,
come riconoscerla,
come curarla
influenza è un’infezione respiratoria virale, molto contagiosa poichè
si trasmette facilmente attraverso
goccioline di muco, saliva ed in
genere per via aerea, anche solo parlando
vicino ad un’altra persona.
I virus influenzali di tipo A e B, responsabili della classica influenza, vanno incontro
a frequenti e permanenti cambiamenti
del loro assetto genetico, determinando la comparsa di nuovi sottotipi, come
l’AH1N1, emerso quest’anno, che sta generando preoccupazione nell’opinione pubblica per la rapidità di diffusione e per la
segnalazione di casi di particolare gravità.
In realtà la capacità infettante e patogena
non sarebbe diversa da quella dei comuni
virus influenzali, ma AH1N1, presentando
molte differenze molecolari rispetto ai virus “classici”, avrebbe trovato impreparato
il sistema immunitario della popolazione.
Nel breve periodo d’incubazione (in media
2 giorni), il soggetto che ospita il virus, ma
non ha ancora i sintomi di malattia, può
già essere contagioso. La sintomatologia è caratterizzata da:
- febbre, di grado variabile, brividi;
- malessere generale;
- dolori osteo-artro-muscolari;
- inappetenza;
- cefalea, tosse, mal di gola, congestione
nasale;
- talora nausea, vomito, diarrea.
I bambini più piccoli e gli anziani, specie
se affetti da patologie di tipo cronico, possono presentare complicanze, tra cui le
più frequenti sono a carico dell’apparato
respiratorio: in particolare la polmonite
La vaccinazione è
il principale strumento,
efficace e sicuro,
per prevenire la diffusione
dei virus influenzali.
Dr.ssa Claudia Gramiccioni
Specialista in Allergologia e Immunologia
Ricercatrice in Fisiopatologia e Clinica
dell’apparato respiratorio
da sovra-infezione batterica, ossia causata da batteri che trovano il soggetto più
suscettibile in quanto già colpito dal virus
dell’influenza. Vi sono poi complicanze
cardiologiche (aritmie, insufficienza cardiaca etc.) e, nei bambini, neurologiche,
come le encefaliti.
Sono proprio le complicanze che, nella
maggioranza dei casi, si sono rese responsabili dei decessi di persone infettate dal
virus AH1N1.
L’influenza si può prevenire?
La vaccinazione è il principale strumento,
efficace e sicuro, per prevenire la diffusione dei virus influenzali. Lo scopo è quello di
ottenere elevati livelli di copertura, prima
di tutto nei soggetti cosiddetti a rischio,
ma anche nella popolazione generale, al
fine di ridurre il “serbatoio” dell’infezione
e impedire al virus di circolare.
Poiché i virus influenzali vanno incontro
a cambiamenti della loro struttura, ogni
anno queste mutazioni devono essere
identificate per preparare un valido vaccino stagionale.
Il vaccino ha una efficacia, negli adulti sani,
variabile dal 70 al 90%, e riduce la mortalità del 70-80% in quanto, anche se non
realizzato da Tecno Diffusion srl
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Anche per il vaccino contro il virus AH1N1
sussistono le stesse indicazioni, ma riguarderà anche la fascia di età dei giovani, in
quanto costituiscono il principale serbatoio del virus. Qualora si sia affetti da una patologia cronica (respiratoria, cardiologica,
diabete etc.), vi è indicazione a sottoporsi
ad entrambe le vaccinazioni.
06/10/2009
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MALI E BENI DI STAGIONE
11
VIVENDI
La vaccinazione è raccomandata per:
- persone di età pari o superiore ai 65
anni;
- soggetti affetti da patologie croniche;
- donne che saranno nel secondo e terzo
trimestre di gravidanza durante la
stagione epidemica;
- persone di qualunque età ricoverate
presso strutture per lungodegenti;
- medici e personale sanitario;
- familiari di persone ad alto rischio;
- addetti a servizi pubblici di primario
interesse collettivo.
Ci sono altre misure di prevenzione?
Lavarsi accuratamente le mani con acqua
e sapone, in particolare dopo aver tossito
o essersi soffiati il naso e utilizzare fazzoletti di carta da gettare dopo l’uso sono
gesti che aiutano a prevenire la diffusione,
perché evitano la trasmissione dei virus
tramite contatto diretto o contaminazione
di oggetti.
Se si assiste una persona malata o si è affetti, è indicato l’uso di una mascherina igienica; infine è utile pulire periodicamente
le superfici di uso comune quali maniglie,
telefoni etc..
I farmaci antivirali non rappresentano uno
strumento di prevenzione, e sono indicati
solo, in casi selezionati, per il trattamento
di soggetti già affetti dalla patologia.
ogni agenzia ha un proprio titolare ed è autonoma
sempre riesce a prevenire l’infezione, riduce in modo sostanziale le complicazioni.
La vaccinazione è invece sconsigliata a:
- lattanti al di sotto dei 6 mesi;
- persone allergiche alle proteine delle
uova o ad altri componenti del vaccino,
a meno di una attenta valutazione dei
benefici in confronto ai possibili rischi;
- persone che hanno sviluppato severe
reazioni al vaccino antinfluenzale in
passato.
MALI E BENI DI STAGIONE
VIVENDI
12
Arriva il freddo:
se la tavola
Chilocalorie a palate con
il consumo delle castagne. minaccia
E, dietro l’angolo, la
la linea
minaccia dei dolci natalizi
L
’
estate è ormai lontana e il nostro
stile di vita si modifica sensibilmente rispetto a quello adottato
durante la bella stagione. Niente
più mare, meno passeggiate all’aria aperta, meno luce e sicuramente grandi cambiamenti a livello alimentare.
Non più presenti sulle tavole verdura e
frutta fresca estiva, iniziano a comparire
alcuni “appuntamenti gastronomici” tipici
del periodo autunnale.
La natura ha perso le sue rigogliose fioriture e rimangono sugli alberi i frutti che
conservano la memoria e l’energia delle
lunghe giornate di sole estivo; i grandi
cachi arancioni, la succosa uva e le golose
castagne troneggiano nel panorama alimentare di questa stagione.
Anche la gastronomia popolare si è adeguata, nel corso della tradizione, a questi
cambiamenti creando ottime ricette di
dolciumi tipici del periodo.
La castagna, questo meraviglioso frutto,
da sempre è stata sfruttata a scopo energetico in quando ricchissima di carboidrati complessi e sali minerali. Quasi una vera
e propria sostituzione del pane quando
i periodi più neri della storia moderna lo
rendevano un alimento troppo prezioso.
Ne deriva, infatti, una buonissima farina
che può essere utilizzata in vari scenari
gastronomici, il più importante dei quali
vede come protagonista un famoso dolce
autunnale: il castagnaccio. Semplice, senza troppa aggiunta di grassi, ha sempre
invogliato i palati più esigenti nelle prime
serate di freddo. Ricchissimo in carboidrati (sia semplici che complessi) è una vera
e propria fornitura di energia “pronta per
l’uso” (grazie agli zuccheri semplici) e “di
riserva” (grazie agli zuccheri complessi).
Attenzione però alle tante chilocalorie apportate, così tante che dovrebbero indurci a consumarne solo una piccola quantità
e sicuramente non a conclusione di un
lauto pasto completo!
Non dimentichiamo poi che, dopo i primi
freddi autunnali, ci attende un periodo
che è una vera grande minaccia per la linea e la salute delle nostre arterie: il periodo natalizio! Apoteosi di dolci di ogni
genere, rappresenta una vera tentazione
per grandi e piccini. Torroni, pandori e
panettoni fanno bella mostra sulle tavole
Dr.ssa Federica Razzi
Dietoterapista, specialista in nutrizione, malattie
metaboliche, obesità. Specializzata in nutrizione
clinica e disturbi del comportamento alimentare.
Floroterapista con fiori italiani, di Bach e californiani.
imbandite e, per tradizione, non si può
fare a meno di assaggiarne un pò…
Nulla di male, certo, purchè, anche in questo caso, le quantità siano modeste; una
fetta di panettone (ed ancor più una fetta
di pandoro…) apporta tante calorie quanto un piattone di pasta o riso e, ancor più
importante, apporta una quota di acidi
grassi saturi che da sola copre i fabbisogni di un’intera giornata. Mi preme qui
ricordare che i grassi di tipo saturo sono
proprio quelli maggiormente imputati
nella formazione di ateromi sulle pareti
arteriose e quindi, di gran lunga i più pericolosi!
Dr. Mario Pascone
Medico Sportivo
N
ato nella vecchia Inghilterra,
agli inizi dell’ottocento tra le
mura delle prigioni londinesi,
questo sport, inizialmente nominato “rackets”, conquistò sempre più
coloro che vi si avvicinarono, diventando
in breve tempo gioco prediletto dai più
eleganti e dandy circoli della città. Anche
da noi, soprattutto nel periodo invernale,
quando all’aperto piove e fa freddo, è ormai ampiamente diffuso.
Simile al tennis, lo squash si disputa al
chiuso su di un campo lungo 9,75 mt e
largo 6,40 mt con pareti in muratura, parete posteriore in materiale trasparente e
pavimento in parquet. Questo sport vede
affrontarsi due giocatori che, alternandosi
Squash,
il tennis per l’inverno
nel colpire la palla, cercano di farla rimbalzare almeno una volta contro la parete
frontale: è consentito il rimbalzo anche
contro le pareti laterali e quella posteriore
prima o dopo che la pallina abbia colpito
il muro frontale.
Tale pratica sportiva si adatta perfettamente alle esigenze e ai ritmi della vita
moderna. In soli 40 minuti di gioco, infatti,
si ottengono risultati pari a quasi due ore
di allenamento, conseguendo inoltre una
riduzione della tensione fisica e mentale
nonché una significativa eliminazione delle tossine. É indubbiamente uno sport faticoso, le partite possono durare 30 minuti ed oltre, si fanno molti scatti, si ha poco
tempo per recuperare tra uno scambio e
l’altro e si sollecitano tutte le articolazioni
delle gambe (ginocchia, caviglie).
Da un punto di vista fisiologico possiamo
definire lo squash come un’attività di tipo
dinamico ad impegno cardio-circolatorio
intermittente. Esercita effetti benefici
sull’organismo e sull’apparato cardiovascolare ma è più difficile da “dosare”
per l’inevitabile componente “agonistica” presente, anche se praticato per puro divertimento.
Oltre a intuito e tattica, lo
squash richiede forza fisica ed agilità. É quindi opportuno essere in forma
per praticarlo, ed è indispensabile effettuare un
allenamento mirato sotto
sorveglianza di un medico
sportivo.
PRO
CONTRO
Potenzia:
- la resistenza aerobica-anaerobica;
- la resistenza muscolare;
- la potenza muscolare;
- la concentrazione;
- l’intelligenza e precisione del gesto;
- i riflessi rapidi;
- la coordinazione motoria.
- presenta elevatissimi rischi di infortuni al volto e particolarmente agli occhi;
- causa frequenti infiammazioni del tendine d’achille e dell’ inguine;
- richiede prudenza per soggetti in sovrappeso, affetti da ipertensione arteriosa e/o
da patologie dell’aorta;
- è uno sport asimmetrico, per cui si tende a sviluppare maggiormente
i muscoli della spalla, del braccio, dell’avambraccio e della mano con cui
si impugna la racchetta (bisogna effettuare un’attività di ginnastica impegnativa).
MALI E BENI DI STAGIONE
Si gioca al coperto,
tra quattro mura
e 40 minuti di attività
equivalgono
a due ore
di allenamento
13
BENE A SAPERSI
VIVENDI
14
SOS VALORI: è in famiglia
che si impara la tolleranza
Il ruolo di educatori che spetta ai genitori
non può essere delegato alla scuola o,
peggio ancora, alla televisione
O
ggi ci troviamo in una società
completamente cambiata; si
è trasformato profondamente il modo di vivere i rapporti
d’amore, i rapporti interpersonali e sociali.
Anche all’interno della coppia, nessuno è
più disposto a sacrificarsi per l’altro; ognuno vuole il rispetto dei propri spazi, dei
propri bisogni, non si ha più tempo e voglia di ascoltare e quando ciò è vissuto come stile di vita nel privato, non possiamo
sorprenderci dell’egoismo e dell’individualismo di molti comportamenti sociali.
Ecco che allora si parla di vuoto di valori,
di mancanza di solidarietà, di carenza di
educazione civica e si chiamano in causa
la scuola e nuovi programmi educativi per
inserire tali temi nei piani di studi e di formazione. Ma la solidarietà non è una materia di insegnamento, è un modo di pensare e di agire; non può essere insegnata
ma proposta ai giovani che possono riconoscerla come valore positivo solo
se l’adulto che la trasmette crede e
vive profondamente un interesse
verso l’altro e crede per primo, nella qualità della vita di relazione.
La solidarietà ha una base privata e
personale, è un patto di convivenza che non è prescrivibile o obbligatorio perché si basa su una motivazione psicologica, affettiva ed
emotiva.
Non è una nuova cultura da apprendere in concomitanza con le
mutate circostanze politico-economiche, con le esigenze di convivenza di una società diventata
Dr.ssa Maria Giulia Minichetti
Psicologa, psicoterapeuta
C.T.U Tribunale Civile di Roma
Sociologa della comunicazione,
formatore e libera docente
in psicologia e comunicazione
multietnica, ma va riscoperta all’interno
delle nostre famiglie tra i partner, tra fratelli e sorelle e va testimoniata attraverso
l’esempio. La famiglia è la prima comunità
naturale in cui il bambino trova il modello
su come costruire i legami affettivi; è il luogo privilegiato dove le esperienze quotidiane di relazione e socializzazione trovano il loro significato più profondo.
Educare alla solidarietà, così come alla
convivenza civile e al rispetto delle regole civiche, è un compito quotidiano. I genitori, ma anche i fratelli e le sorelle, possono essere i primi educatori, hanno risorse
e competenze acquisite sul campo perché
spesso operano e vivono in ambienti diversi; posseggono un vero e proprio tesoro di
conoscenze ed esperienze da trasmettere
ai più piccoli. Si tratta di favorire un percorso di consapevolezza che viviamo tutti
nella stessa comunità condividendone le
necessità e i bisogni; che si può sostenere
moralmente o materialmente l’altro anche
con piccole azioni quotidiane e che il riconoscimento delle altrui fragilità è il primo
passo per ottenere a nostra volta sostegno
in momenti di bisogno.
I genitori sono i primi titolari dell’educazione e possono favorire questa
cultura attraverso un dialogo aperto che non riguardi solo gli aspetti
culturali dell’apprendimento ma anche temi che possono essere presi
come spunto dagli episodi di cronaca o notizie trasmesse in tv. Episodi
di intolleranza e di estremo egoismo sono il risultato di una solitudine
in cui il giovane viene lasciato perché in casa non si parla o non c’è un
referente presente e attento ai suoi bisogni interiori che sappia sollecitarlo alla riflessione e all’ascolto del suo mondo interiore.
Essere padre o madre di
un bambino significa soprattutto aiutarlo a crescere emotivamente, psicologicamente e moralmente, far evolvere la sua personalità e la sua coscienza
per affrontare il mondo con
senso di responsabilità e
parteciparvi con senso civico.
Essere solidali è il risultato
di un percorso di crescita
individuale e personale che
si inizia da piccoli e i genitori non possono delegare ad
altri compiti che spettano
esclusivamente a loro.
BENE A SAPERSI
15
VIVENDI
Essere padre o madre di un bambino significa
soprattutto aiutarlo a crescere emotivamente, psicologicamente e moralmente, far evolvere la sua personalità e la sua coscienza per
affrontare il mondo con senso di responsabilità e parteciparvi con senso civico.
MALI E BENI DI STAGIONE
VIVENDI
16
Con la brutta stagione si tende a
passare molto più tempo davanti
allo schermo, sia per lavoro
che per studio e per svago.
Avvertenze per l’uso
L
’
occhio è un organo complesso
deputato alla visione per mezzo di
complicate strutture che permettono il passaggio della luce fino
alla retina.
Affinchè si abbia una visione binoculare
i raggi luminosi devono cadere in punti
corrispondenti delle due retine, sulla fovea, perciò i globi oculari devono muoversi
concordemente con assi visivi paralleli per
oggetti lontani e convergenti per quelli vicini. Questa funzione è regolata dai muscoli
presenti nel bulbo oculare.
Frequenti sono gli errori di rifrazione:
miopia, ipermetropia, astigmatismo che
determinano incapacità a focalizzare gli
oggetti. Con il passare degli anni il graduale indurimento del cristallino comporta l’allontanarsi della visione da vicino per cui da
15 cm all’età di 30 anni si arriva ad 1 mt a 60
anni, questo difetto di accomodazione è la
presbiopia.
Oggi l’uso sempre più diffuso ed intenso
del computer può determinare l’insorgere
di disturbi di diverso tipo: oculari, muscolari e di affaticamento mentale. I disturbi
TV e monitor:
occhio alla
fatica visiva
oculari si manifestano con pesantezza,
tensione, bruciore, arrossamento, deficit di
messa a fuoco e visus annebbiato; possono
presentarsi nei luoghi in cui l’illuminazione dell’ambiente è incongrua e quando
lo schermo utilizzato non è idoneo per
luminosità, contrasto e le dimensioni dei
caratteri.
L’astenopia, o fatica visiva, può essere causata da un uso prolungato del computer in
particolare in presenza di difetti visivi non
corretti o corretti in maniera inadeguata;
l’eccessiva e prolungata contrazione dei
muscoli oculari deputati alla messa a fuoco
induce affaticamento visivo.
Ai sintomi più comuni in alcuni casi possono aggiungersi nausea e cefalea. Si tratta
di disturbi transitori che scompaiono dopo
un periodo di riposo, ma spesso comportano l’uso di farmaci analgesici. Attualmente
si esclude l’esistenza del rischio di danneggiamento dell’apparato visivo, anche se
questo può rivelare difetti visivi non diagnosticati o non corretti.
L’utilizzo attento e costante dei mezzi di
correzione della vista è condizione necessaria a ridurre l’affaticamento dovuto alla
Dr. Domenico Alberti
Oculista
presenza di vizi della rifrazione.
L’utilizzo del videoterminale non deve costituire fonte di rischio. La risoluzione dello
schermo deve essere tale da garantire una
buona definizione, una grandezza sufficiente dei caratteri.
L’immagine sullo schermo deve essere
stabile, esente da farfallamento, non devono essere presenti riflessi e riverberi che
possano causare disturbi. Esso deve essere
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17
VIVENDI
inoltre posizionato di fronte all’operatore in maniera che lo
spigolo superiore dello schermo stesso sia posto un pò più in
basso dell’orizzontale che passa per gli occhi e ad una distanza
degli occhi stessi pari a circa 50-70 cm. È importante ricordare
che la distanza dello schermo a meno di 50 cm e per lunghi periodi potrebbe comportare affaticamento dovuto all’eccessivo
sforzo muscolare necessario per la messa a fuoco delle immagini. La visione ravvicinata e protratta nel tempo senza un’alternanza con una visione in campo lungo comporta anch’essa
un elevato impegno visivo.
L’illuminazione generale deve essere sufficiente a garantire un
contrasto appropriato tra lo schermo e l’ambiente circostante.
Infine la visione ottimale dello schermo tv è determinabile moltiplicando il valore in pollici, che definisce le dimensioni dello
schermo, per 3,75; si ottiene così la distanza minima in cm dalla
quale si può vedere in modo confortevole la televisione.
MALI E BENI DI STAGIONE
I disturbi oculari si manifestano
con pesantezza, tensione, bruciore,
arrossamento, deficit di messa a fuoco
e visus annebbiato;
possono presentarsi nei luoghi in cui
l’illuminazione dell’ambiente
è incongrua e quando lo schermo
utilizzato non è idoneo per luminosità,
contrasto e le dimensioni dei caratteri.
BENE A SAPERSI
VIVENDI
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Pubertà: quando arriva
sotto gli otto-nove anni
è necessario indagare
Lo sviluppo sessuale precoce spesso è solo la
conseguenza di condizioni genetico-familiari
ma è sempre bene fare un approfondimento
A
i giorni nostri è frequente che
molti genitori si sentano in una
condizione di impreparazione
rispetto alla precocità sessuale dei propri figli. Non è raro, infatti, che i
primi segni di sviluppo sessuale nei maschietti possano presentarsi già a 7-8 anni
e nelle femminucce il menarca compaia a
11 anni. Siamo su un terreno di normalità?
E cosa possono fare i genitori di fronte a
questa importante fase evolutiva dei propri bimbi?
La comparsa dei caratteri sessuali è dovuta
alla attivazione delle ghiandole endocrine
che secernono gli ormoni sessuali: l’ovaio
nella femmina, che produce prevalentemente ormoni sessuali femminili (estrogeni) ed il testicolo nel maschio, che produce
prevalentemente ormoni sessuali maschili
(androgeni), ma, in entrambi i sessi, anche
il surrene, che produce prevalentemente ormoni sessuali maschili. Quest’ultima
ghiandola è per esempio responsabile della comparsa, nelle femmine, della peluria
pubica, dovuta appunto alla produzione
androgenica del surrene.
Verso l’età di 9-10 anni è normale che nel-
la femmina l’ovaio, stimolato dall’ipofisi,
si attivi determinando la comparsa delle
ghiandole mammarie (telarca). Il primo
ciclo mestruale (menarca) comparirà generalmente dopo 2-3 anni dall’inizio della
pubertà. Nel maschio il primo segno di pubertà è l’aumento del volume testicolare
(1-2 ml in epoca prepuberale, >3ml in pubertà, fino al raggiungimento di un volume
testicolare adulto che potrà variare da 15 a
25 ml) e ciò generalmente avviene verso i
10-11 anni. La comparsa della peluria pubica, sia nel maschio che nella femmina,
può essere più o meno contemporanea
o seguire di qualche mese le modificazioni descritte, ma può talora precederle, di
qualche mese, per una attivazione del surrene (adrenarca).
Fatte queste brevissime premesse di fisiologia possiamo definire alcune condizioni
anomale di precoce comparsa dei caratteri
sessuali secondari.
La comparsa isolata di peluria pubica, non
accompagnata da ingrossamento testicolare nel maschio né da ingrossamento delle ghiandole mammarie nella femmina, va
considerata precoce se avviene prima dei
Dr. Gian Luigi Spadoni
Specialista in Endocrinologia
e Pediatria
9 anni nel maschio e prima degli 8 anni
nella femmina.
Questa condizione (pubarca precoce) è
generalmente dovuta ad una condizione
costituzionale genetico-familiare, del tutto benigna, ma potrebbe anche essere
dovuta ad un aumento degli androgeni
di provenienza surrenalica (come nella
cosiddetta sindrome adreno-genitale), di
provenienza gonadica od eccezionalmente esogena (farmaci).
La comparsa isolata delle ghiandole mammarie verrà considerata precoce se avverrà
anch’essa prima degli 8 anni. Questa condizione (telarca precoce) è generalmente del tutto benigna, anche qui su base
genetico-familiare, ma potrebbe anche
essere dovuta ad un aumento degli estrogeni circolanti di provenienza endogena o
esogena (alimenti, farmaci).
Infine si parlerà di pubertà precoce nel
caso di una precoce attivazione dell’asse
ipofisi-gonadi con le conseguenti progressive modificazioni tipiche di una normale
pubertà che avvengano sempre prima degli 8 anni nella femmina o prima dei 9 nel
maschio: aumento del volume testicolare,
Gentili lettori questa rubrica vi riguarda. Si tratta di uno spazio espressamente dedicato a voi ed alla vostra voce. Questo filo diretto vi darà la possibilità
di segnalare eventuali osservazioni, richieste, suggerimenti sui servizi da noi
erogati, sull’accoglienza delle nostre strutture, sulla professionalità del nostro
personale. Allo stesso tempo consentirà alla Marilab di ottenere un riscontro
immediato e realistico sul raggiungimento degli obiettivi di qualità prefissati
ma soprattutto sul livello globale di soddisfazione della clientela, che rappresenta per l’azienda un obiettivo primario e costante.
A tal fine vi prego di contattare il n° 06 56195237 o di inviare un fax al n° 06
56195254. In alternativa potrete inviare una e-mail al seguente indirizzo di
posta elettronica: [email protected].
Sarà mia cura rispondere personalmente alle segnalazioni. Le osservazioni più significative verranno
pubblicate in questa rubrica nei numeri successivi
di Vivendi.
Daniele Marino
FILO DIRETTO
19
VIVENDI
“
Queste pagine, da sempre a disposizione dei lettori, sono l’occasione stavolta
per una riflessione dall’altra parte della barricata. Consentitemi uno sfogo, da
imprenditore impegnato e sensibile alle innovazioni e alla diversificazione dei
propri investimenti: oggi, nel nostro Paese, essere promotori d’impresa comporta una fatica quasi insostenibile.
Non mi riferisco a quelli che sono gli oneri “fisiologici” del ruolo: individuazione di un’idea vincente, collocamento sul mercato, marketing e, ovviamente,
finanziamento dell’opera. Il mio cruccio (peraltro largamente condiviso dai
miei compagni di disavventura) è quello di avere a che fare con una classe di
operatori raramente all’altezza. Muratori, elettricisti, termici, tecnici di varia
natura e quanti altri fanno parte del comparto delle imprese artigianali o a
conduzione semifamiliare, sovente sono impreparati, improvvisati nelle loro
reali competenze, demotivati o alle prese con compiti al di sopra dei loro livelli.
Nelle loro realizzazioni c’è quasi sempre bisogno di affiancare un controllore
ad ogni operaio, un verificatore ad ogni tecnico, un amministratore ad ogni
centro di costo. Semprechè, poi, non sia necessario controllare il controllore.
Ovviamente non mi riferisco a imprese di lunga tradizione e di ben documentata affidabilità, qual’è il caso di Marilab e di altre aziende storiche. La mia
amarezza riguarda ditte di nuova o comunque recente formazione oppure di
vecchia data ma passate di mano a una generazione impreparata o incapace.
Si parla, a ragione, di crisi di mercato e di recessione. Probabilmente molti dei
nuovi artigiani arrivano da processi di espulsione dal mondo del lavoro ma
non si può improvvisare una competenza, una professione, un’abilità se non si
è all’altezza o non si sono superati gli indispensabili periodi di praticantato.
La strada per un’efficienza dei servizi è lunga e complessa. Il made in Italy, anche nel campo dell’artigianato rischia di lasciare il passo alla buona volontà e
all’umiltà degli immigrati.
“
seguito da comparsa di peluria pubica ed
ingrossamento dell’asta, nel maschio;
comparsa di telarca e poi di peluria pubica,
con aumento del volume ovarico ed uterino documentabile ecograficamente, nella
femmina.
Definite queste condizioni resta da considerare l’aspetto più importante: cosa fare
nel caso della precoce comparsa di una
peluria pubica, delle ghiandole mammarie
o di un aumento del volume testicolare?
Sicuramente è corretto che il bambino/a
sia inviato in consulenza da uno specialista in endocrinologia pediatrica poiché
se è vero, come abbiamo già detto, che la
maggior parte di queste situazioni sono
riconducibili semplicemente ad una condizione genetico- familiare (in questi casi
vi è quasi sempre in famiglia un genitore
o un nonno che ha avuto un simile sviluppo precoce) che non richiede alcun intervento, vi sono anche casi che meritano un
approfondimento laboratoristico (dosaggi
ormonali con eventuali test di stimolazione) e neuroradiologico (RM encefalo) per
escludere possibili, se pur rare, condizioni
patologiche che necessiteranno di adeguato trattamento.
Se l’impresa
cozza contro
l’impreparazione
Sempre più giovani affrontano il rapporto sessuale con la pillola blu e
le sue sorelle. Spesso all’origine del fenomeno c’è un blocco psicologico.
Rischi e precauzioni
Cattedra di Endocrinologia
Dipart. di Medicina Interna
Università Tor Vergata
Dir. Unità Operativa Complessa
di Endocrinologia e Diabetologia
Ospedale S. Eugenio
I
tempi cambiano e così anche le tendenze giovanili: le pasticche più in
voga tra le nuove generazioni sembrerebbero essere quella blu e le sue
sorelle: Viagra (sildenafil), Cialis (tadalafil)
e Levitra (vardenafil), alleate in grado di
migliorare le performance sessuali, combattere l’ansia da prestazione ed evitare gli
effetti negativi dell’alcol durante i rapporti
di coppia. Questi farmaci agiscono sul tessuto erettile causando rilasciamento della
muscolatura liscia dei vasi penieni con
conseguente vasodilatazione ed erezione; sono prescritti dallo specialista anche
nel giovane con impotenza da cause
psicologiche, ma in questi casi, per evitare dipendenza dal farmaco, è opportuno
consigliare anche un supporto psicosessuologico. Per il loro acquisto è necessaria
la prescrizione medica perché è importante
una corretta valutazione clinica per l’utilizzo sicuro. Purtroppo le “pilloline” dilagano
anche su internet, dove è possibile procurarsi il principio attivo a costi inferiori, con
tutti i rischi che l’assunzione incontrollata
comporta! Spesso infatti i giovani utilizzano l’aiutino dopo una serata in discoteca,
associato ad alcol o droga, con rischio di
un pericoloso incremento del suo effetto
vasodilatatore e ipotensivo.
La differenza tra i tre farmaci, appartenenti
al gruppo degli inibitori selettivi delle fosfodiesterasi di tipo 5, sta nella selettività
e nell’emivita; infatti la pillola blu (Viagra) e
il vardenafil (Levitra), andrebbero assunte
da 30 minuti ad un’ora prima del rapporto
mentre il tadalafil (Cialis) ha una composizione molecolare che ne prolunga l’effetto
e va assunto da 60 minuti a 12 ore prima
del rapporto e la sua efficacia può protrarsi
fino a 17-24 ore dopo l’assunzione (perciò
è anche detta “la pillola del week-end”).
Tutti e tre i farmaci, ma soprattutto
Viagra e Levitra, andrebbero assunti a stomaco vuoto, astenendosi dal fumare
e dal bere alcolici, non più
di una volta al giorno e non
in associazione tra loro. Ad
oggi la controindicazione
21
VIVENDI
Prof. Andrea Fabbri
BENE A SAPERSI
Se il teenager
ricorre all’aiutino
assoluta all’utilizzo degli inibitori selettivi delle fosfodiesterasi di tipo 5 riguarda
la contemporanea terapia con nitrati, in
quanto possono causare crisi ipotensive
anche fatali.
Controindicazione quasi assoluta, ma solo
per il sildenafil ed il vardenafil, riguarda i
pazienti affetti da retinite pigmentosa, una
rara malattia ereditaria dell’occhio. Speciali precauzioni vanno inoltre prese per
soggetti con insufficienza renale, anemia
severa, leucemia e sindromi da malassorbimento.
Quando presenti, gli effetti collaterali
sono solo fastidiosi e temporanei: cefalea, rossore al volto, bruciori allo stomaco,
congestione nasale e alterazione della
visione dei colori. Ciononostante è bene
che tali farmaci vengano assunti secondo prescrizione medica per evitarne un
uso sconsiderato ed un abuso pericoloso,
soprattutto tra i giovani, in cui spesso la
disfunzione erettile è causata più da un
blocco psichico che da un vero e proprio
problema vascolare.
Marilab
MEDICINA DEL LAVORO, TRA SCIENZA E PRASSI
Anche quest’anno la Marilab presenzierà al 72° Congresso Nazionale SIMLII (Società Italiana di Medicina del Lavoro
ed Igiene industriale) come ditta specializzata nell’erogazione del servizio di Medicina del Lavoro secondo quanto
previsto dal D.Lgs. 81/08.
Per il terzo anno consecutivo la dirigenza del Gruppo Marilab ha deciso di devolvere in beneficenza parte degli importi destinati ai regali natalizi, rinnovando la collaborazione con l’associazione World Friends tramite
l’acquisto di gadget natalizi.
I fondi saranno utilizzati dalla Onlus per sostenere in particolar modo la campagna “Nati nel Posto Giusto”.
Obiettivo della campagna è la realizzazione del Reparto Maternità del Neema Hospital, oggi già attivo con
Pronto soccorso, Ambulatori, Centro Diagnostico, Ambulatorio materno-infantile e centro vaccinazioni, Day
Hospital, Centro Educazione Sanitaria, centro prevenzione HIV/AIDS, Farmacia, Amministrazione.
L’obiettivo del Reparto Maternità è assistere ogni anno 2500 mamme e 2500 nascituri, attraverso l’assistenza
al parto da parte di personale sanitario qualificato in una struttura adeguata.
I neonati beneficeranno dei servizi perinatali offerti alle mamme e dell’assistenza dopo il parto e
saranno visitati periodicamente fino al completamento del ciclo vaccinale.
Per informazioni sull’associazione: Tel./fax 06 50917635; sito web - www.world-friends.it
MARILAB PER LA SALUTE DELLE ACQUE
L’acqua è indispensabile all’uomo nei suoi molteplici usi civili, agricoli ed industriali, da qui l’importanza di
effettuare costanti ed accurati controlli sulla qualità delle acque utilizzate e trattate.
Per definire un’acqua potabile, essa deve possedere delle caratteristiche: deve essere incolore, insapore,
inodore, priva di particelle sospese, chimicamente e batteriologicamente pura (priva di batteri patogeni).
Visto che l’acqua è un elemento prezioso, è importante la qualità delle acque destinate al consumo umano, al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque,
garantendone la salubrità e la pulizia.
Anche la Marilab si è attivata in tal senso allestendo un laboratorio chimico-fisico e microbiologico per l’analisi
delle acque. Chiunque fosse interessato (privati, amministratori di condominio, gestori di attività di ristorazione)
può rivolgersi al laboratorio HACCP - tel. 06 97276656.
23
23
VI-
MARILAB VICINA ALLA WORLD FRIENDS SOSTIENE LA CAMPAGNA “NATI NEL POSTO GIUSTO”
INFO MARILAB
Il Congresso, che avrà luogo a Firenze dal 25 al 28 Novembre 2009, ha come tema “La medicina del lavoro fra scienza, prassi e norme: un investimento di civiltà per il futuro”, e annovererà tra i partecipanti
non solo medici del lavoro competenti ma anche accademici, esperti provenienti dall’INAIL, ISPESL,
Servizi di Vigilanza e SSN in generale con lo scopo di uniformare le metodologie da applicare nel delicato ambito della tutela della salute dei lavoratori.
BENE A SAPERSI
Festival
del Cinema,
non solo
settima arte
VIVENDI
24
Si è conclusa a Roma la quarta edizione
dell’appuntamento internazionale che anche
quest’anno ha saputo ben miscelare cultura,
gossip e promozione sociale
P
er i più è stata una kermesse a
metà tra la cultura ed il gossip.
Per le associazioni umanitarie,
invece, è stata una grande occasione di
sostegno e promozione. Stiamo parlando
della quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma tenutosi nella
Capitale dal 15 al 23 ottobre con film, retrospettive, incontri, mostre, concerti e la
presenza di grandi star nazionali ed internazionali.
La manifestazione, che ha fatto registrare
uno straordinario successo di pubblico e
di critica, anche quest’anno oltre che proporre una rassegna di lavori cinematografici e di omaggi ad operatori del settore,
ha collaborato con importanti onlus internazionali legate alla ricerca e alla salute
pubblica. Hanno infatti beneficiato del patrocinio e delle donazioni attraverso specifiche iniziative: Telethon, Fao, Unicef,
Greenpeace, Legambiente, A.N.G.E.L.S
e le attività dell’Assessorato ai Servizi
Sociali del Comune di Roma che vedono
utilizzare strumenti audiovisivi.
Quattordici i film in concorso nell’ambito
della Selezione Ufficiale, di cui tre italiani. A giudicarli, una giuria internazionale
composta da sette personalità del mondo
del cinema e delle arti. Milos Forman - pluripremiato regista ceco di capolavori come
Qualcuno volò sul nido del cuculo, Hair,
Ragtime, Amadeus e Larry Flint - sarà il presidente e verrà affiancato da Assia Djebar,
Gabriele Muccino, Gae Aulenti, Jean-Loup
Dabadie, Pavel Lungin, Senta Berger.
Molto nutrito anche il programma degli
Eventi Speciali. Tra questi due appuntamenti: l’omaggio del Festival a Heath
Ledger che prevede la presentazione dei
suoi inediti come regista, un incontro con
il collettivo The Masses e la proiezione
in anteprima italiana del suo ultimo film,
diretto da Terry Gilliam, The Imaginarium
of Doctor Parnassus. L’Omaggio a Roma,
inoltre, firmato da Franco Zeffirelli, con
la partecipazione straordinaria di Monica
Bellucci e Andrea Bocelli.
Il Festival ha anche ricordato la carriera di
Luciano Salce attraverso il documentario
diretto da Emanuele Salce e Andrea Pergolari, L’uomo dalla bocca storta, e ha reso
omaggio a Luciano Emmer con la proiezione de Le ragazze di Piazza di Spagna.
Molto si è parlato della sfida tra belli,
George Clooney e Richard Gere, ma al di là
del gossip l’evento ha costituito un coinvolgente momento di cultura e di conoscenza della cosiddetta settima arte. Nella
sezione L’altro Cinema - Extra, gli incontri
con il pubblico hanno visto protagonisti
Meryl Streep, Richard Gere, Paulo Coelho,
Asia Argento e, nella formula del Duetto,
Gabriele Muccino e Giuseppe Tornatore.
Dodici documentari sono stati proiettati
in prima assoluta per concorrere al premio
Marc’Aurelio d’Argento. Alice nella città, la
sezione ragazzi del Festival e la nuova edizione di Occhio sul Mondo (che ha puntato
i riflettori sul tema globale dell’ambiente
ed in particolare del cambiamento climatico) hanno coinvolto migliaia di spettatori
solitamente poco vicini al mondo della
celluloide. Va anche ricordato che tutto il
Festival dedica grande attenzione all’ambiente: le emissioni di CO² generate per
l’organizzazione dell’evento sono state
ridotte e compensate con la creazione di
nuove foreste in Costa Rica e con il rimboschimento e la riqualificazione di un’area
della Riserva Valle Aniene a Roma.
Dr. Roberto Frusciante
Neurologo
L
a “Sindrome delle gambe senza
riposo”: un nome quanto mai
incisivo per una patologia comune, in quanto colpisce circa il
5% della popolazione generale,
e che si presenta con una sintomatologia a
volte difficile da “inquadrare” sia per il paziente che per il medico. Questa condizione
patologica è caratterizzata da un disturbo
di natura sensitiva, descritto spesso come
una “sensazione interna sgradevole” o di
“fastidio”, localizzata tipicamente tra il ginocchio e la caviglia, che insorge a riposo,
specialmente nella fase di rilassamento muscolare che precede il sonno. La sintomatologia viene alleviata solo dal movimento e,
a volte, è talmente intensa da determinare
la necessità di alzarsi, camminare, posare
il piede su una superficie fredda. Ciò interferisce severamente con la possibilità di
dare inizio al sonno, causando un’insonnia
particolarmente severa. Inoltre, nelle forme più gravi di malattia, il “fastidio” può
manifestarsi anche durante le ore diurne,
ad esempio quando si viaggia in auto per
lunghi tragitti o si rimane seduti anche per
brevi periodi di tempo, come durante i pasti; occasionalmente, nelle fasi avanzate, il
disturbo può colpire gli arti superiori con
caratteristiche simili.
Individuare questa patologia è importante
in quanto la sindrome delle gambe senza
riposo può essere secondaria ad alcune
condizioni fisiologiche, come la gravidanza,
o patologiche, come la carenza di ferro, l’insufficienza renale, il diabete, le neuropatie.
Altro motivo fondamentale che deve spingere a una diagnosi precoce è la possibilità
di ottenere un buon controllo della sintomatologia avvalendosi di terapie sintomatiche, che vedono l’impiego dei dopaminoagonisti come farmaci di prima linea.
La diagnosi della “Sindrome delle gambe
senza riposo”, che viene effettuata prevalentemente sulla base del quadro clinico e a
volte di esami strumentali come la polisonnografia, è tuttavia in alcuni casi difficile da
effettuare e necessita dell’esperienza dello
specialista per differenziarla da altre condizioni, come i crampi notturni alle gambe e il
dolore neuropatico.
E allora, se vi capita frequentemente di
essere irrequieti nel letto e di continuare
a rigirarvi tra le lenzuola senza riuscire a
prendere sonno, chiedetevi se sono preoccupazioni e pensieri la causa dell’agitazione
notturna o se è l’irrequietezza delle vostre
gambe la responsabile di tante notti “senza
riposo”.
25
VIVENDI
Il 5% della popolazione soffre della “Sindrome delle gambe senza riposo”.
Ecco come si diagnostica, cosa rivela e come si cura
BENE A SAPERSI
Se i piedi non vogliono...
...addormentarsi
Chirurgia e Medicina Estetica
nei più avanzati Centri Clinici in Argentina
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VIVENDI
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È
innegabile che esista una intima
relazione, bidirezionale, tra la psiche ed il cuore. Le emozioni e le
esperienze stressanti coinvolgono
direttamente il cuore attraverso il sistema
nervoso autonomo e le vie neuroendocrine. Viceversa la funzionalità cardiaca può
essere percepita come sintomo. È noto
fin dagli anni ’60 che i soggetti di tipo “A”,
collerici, ambiziosi, impazienti, ostili, competitivi, hanno una aumentata incidenza
di malattie cardiovascolari alimentate,
inoltre, dalle nevrosi ansiose o depressive o dalle situazioni stressanti dei giorni
nostri. Un gruppo di studiosi dell’Università di Cambridge ha esaminato infatti le
ricadute delle crisi economiche su scala
nazionale sull’incidenza delle malattie
cardiovascolari, in una serie di eventi economici disastrosi che va dal 1960 al 2002,
rilevando durante le crisi un aumento del
6,4% degli attacchi cardiaci fatali. Più recentemente, la crisi finanziaria argentina
del 2002 ha provocato un incremento statistico degli infarti del 6,9%. Ad essere più
a rischio sono sempre gli anziani, sia perché costituzionalmente più vulnerabili, sia
per una maggiore incidenza di cardiopatie
degenerative, sia perché risentono maggiormente del dolore che può causare la
perdita improvvisa di tutti i risparmi fatico-
Perdite finanziarie, cassa integrazione
e licenziamento sono fattori di rischio:
infarti in crescita anche del 7%
samente accumulati in una vita di lavoro.
La depressione e l’ansia sono fattori di rischio statisticamente indipendenti - come
il fumo, l’ipertensione arteriosa o la dislipidemia - in quanto possono causare,
aggravare, amplificare i sintomi cardiaci,
e, una volta insorta la malattia, ne peggiorano sensibilmente la prognosi e le ricadute, per non parlare della qualità di vita.
I possibili mediatori sono costituiti dalla
ipercortisolemia, dall’aumento degli acidi
grassi liberi, dalla disfunzione endoteliale,
dall’aumento delle catecolamine con effetto ipertensivo e proaritmico, dalla riduzione della serotonina con aumento della
aggregabilità piastrinica e di trombosi.
L’ansia e la depressione sono quindi fattori di rischio correggibili.
Spesso sono misconosciuti (soprattutto la
depressione) e andrebbero diagnosticate precocemente, sia perchè
una presa di coscienza
del proprio “stato emotivo” alterato aiuta la
guarigione, sia perchè,
se il medico ritiene opportuno un supporto
farmacologico, una cura
appropriata può ridurre,
fino ad azzerare, il rischio cardiovascolare
indotto da tali stati.
Uno scienziato americano, Vaillant, ha seguito alcuni studenti universitari per 50
anni per cercare di enucleare i fattori che
sembrano far scommettere su un buon invecchiamento.
Sono risultati fattori determinanti gli
“adattamenti maturi” alle situazioni, l’istruzione, un matrimonio stabile, non fumare,
non bere troppo, un pò di esercizio fisico
e il peso sotto controllo. Ma è stata sottolineata anche l’importanza della depressione come fattore negativo, perchè oltre
il 70% di chi veniva diagnosticato depresso a 50 anni, è morto o divenuto malato
cronico a 63.
BENE A SAPERSI
Antonio Di Florio
27
VIVENDI
La crisi economica
nemica del cuore
BENE A SAPERSI
VIVENDI
28
Codice etico anche
nella sanità
accreditata
Fresco di nomina, il vicepresidente della Sezione
Sanità dell’Unione Industriali di Roma, Luca Marino,
traccia le sue linee programmatiche
N
ei giorni scorsi il consiglio dei
delegati della Sezione Sanità
dell’Unione Industriali e delle
Imprese di Roma ha ritenuto
di nominarmi vice presidente. È un incarico di prestigio e di responsabilità
che ho accettato, consapevole di poter
portare un contributo d’idee e di impegno per lo sviluppo dell’assistenza sanitaria nella nostra città.
E’ una nomina di cui sono molto orgoglioso che arriva dopo un anno dalla
mia entrata nella sezione Sanità della
Confindustria. Una scelta che interpreto come la volontà di dare corpo al
principio di fare sistema vale a dire di
affrontare il tema della salute pubblica
tralasciando gli interessi di una singola categoria ma seguendo la visione di
un concetto condiviso con le imprese per il sistema-Paese. Altro concetto che condivido e sul quale punto è
quello dell’etica, un carattere essenziale per un settore come quello della
sanità. Ritengo indispensabile istituire
un regolamento interno alle strutture
associate che sia una sorta di garanzia
per la Regione del fatto che si trova a
dialogare con operatori che vogliono sì
essere attori fondamentali del sistema
sanitario ma che assicurano anche principi deontologici e morali. Questo deve
Dr. Luca Marino
Direttore Sanitario
Marilab Center
valere anche a livello nazionale. Noi ci
troviamo ad operare a livello provinciale e regionale ma alcune macro-regole
devono valere per tutte le realtà presenti sul territorio italiano. È necessario
trovare una linea comune per stabilire
un rapporto univoco con le istituzioni,
per raggiungere un obiettivo di stima e
fiducia reciproche.
Per fare questo deve però essere permesso agli imprenditori sanitari di lavorare potendo studiare miglioramenti
e sviluppando le proprie strutture in
sinergia con gli altri attori del sistema
sanitario. Il che significa arrivare all’accreditamento definitivo delle strutture
sanitarie private da parte della Ragione
bloccando una situazione di stallo che
risale al 1997.
La visione di Confindustria mira poi a
trovare un sistema di governance della
medicina del territorio per evitare ricoveri inappropriati e il ricorso immotivato
al pronto soccorso e creare delle realtà
territoriali coordinate da strutture che
già operano all’interno del SSR. Puntando sulle realtà virtuose sia pubbliche
sale chirurgiche destinate a quegli interventi che non richiedono il ricovero
notturno. Infine, puntiamo sulla cura
del corpo e della mente con la Victoria
Regeneration Spa all’interno dello stabilimento Bagni Vittoria di Ostia.
LA PROPOSTA
Partirà da Ostia il tentativo di rivoluzionare i rapporti tra sanità pubblica e privata, nell’interesse esclusivo del paziente.
L’obiettivo della proposta è di assicurare cure di prossimità, riducendo i ricoveri impropri e rafforzando la sinergia tra
i diversi attori della tutela della salute pubblica. La proposta è stata lanciata da Luca Marino attraverso le pagine de “Il
Messaggero”. «Una delle ragioni di questa nuova realtà sindacale - spiega il vicepresidente della Sezione Sanità Unione
Industriali di Roma - è la possibilità di fare sistema tra istituzioni ed imprese in un quadro etico per il quale l’utente sia
tutelato da efficienza ed economicità». Da questi principi nasce la proposta di unità territoriali per la continuità assistenziale. «Si tratta di una riorganizzazione della medicina con lo scopo di sgravare l’ospedale da ricoveri inappropriati
e da richieste d’assistenza che rallentano l’attività elettiva, le unità territoriali coinvolgeranno tutti i protagonisti della
salute: i medici di medicina generale, gli specialisti e gli infermieri, in un unico contenitore. Sarà un servizio pubblico
che potrà differenziarsi secondo una gestione diretta o indiretta. In ogni caso, le regole saranno le medesime ed il
criterio di selezione tra i due livelli di gestione sarà quello di efficienza e di economicità».
Per certi versi le unità territoriali che sta progettando l’Unione Industriali hanno avuto un primo prototipo nell’ambulatorio per codici bianchi e verdi dell’ospedale “G. B. Grassi” o nei punti di cure primarie estivi organizzati in passato
nelle località balneari.
FILO DIRETTO
variazioni sostanziose per il fatto che
la conduzione già da 20 anni era curata dal sottoscritto e dagli altri componenti della famiglia Marino. Il gruppo
Marilab nel corso degli anni ha assunto
il ruolo di punto di riferimento nei territori dove si trova ad operare: da Ostia
passando per Fiumicino sino all’XI e XII
Municipio. Per quanto riguarda il futuro
sono in corso di ultimazione di progetti del poliambulatorio di Acilia. Sta per
aprire inoltre l’unità Day Surgery nella
struttura di via Zambrini: si tratta di due
29
VIVENDI
che private esistenti sul territorio, che
offrendo un servizio h24 siano in grado
di prendere in carico il paziente e indirizzarlo verso il percorso diagnostico/
terapeutico più appropriato.
In quanto al gruppo che mi trovo a dirigere, la scomparsa di mio padre ha
determinato il venir meno di una guida
non solo per i miei familiari ma anche
per il territorio come dimostra la grande partecipazione di persone in occasione dei suoi funerali. La gestione della
struttura Marilab non ha invece subito
NOVITÀ SALUTARI
Il colon
fotografato
in 3D
VIVENDI
30
I
Preziosissimo contributo tecnico nella diagnosi precoce delle
patologie intestinali con l’avvento della colonscopia virtuale
che consente la “navigazione” all’interno del tratto interessato
l diffondersi, negli ultimi anni, delle
apparecchiature Tomografia Computerizzata (TC) Multistrato (o Multidetettore) e di sofisticati sistemi di
ricostruzione tridimensionali dedicati ha
rivoluzionato il mondo della diagnostica
per immagini.
In quest’ambito, la “colonscopia virtuale”
rappresenta una delle evoluzioni diagnostiche di maggiore impatto. La metodica
è la risultante di rielaborazioni di immagini con possibilità di “estrapolare” da un
esame TC dell’addome l’intero volume del
grosso intestino e “navigare” al suo interno, in ogni direzione.
Il software di ricostruzione consente una
visualizzazione cromatica dell’interfaccia
lume colico - parete intestinale con differenti ombreggiature di superficie, tali da
fornirne una rappresentazione visiva similendoscopica.
Il termine “virtuale” può tuttavia apparire
fuorviante poiché le ricostruzioni similendoscopiche sono la risultante di acquisizioni TC Multistrato “reali”, dell’intero
volume addominale, compreso il grosso
intestino, preliminarmente disteso da aria,
e di elaborazioni 2D, 3D e Endo 3D in grado
di fornire una fedele visualizzazione endoscopica del colon.
La colonscopia virtuale è una metodica
non invasiva e ben tollerata dai pazienti,
di rapida esecuzione, priva di complicanze,
che permette di visualizzare tutto il colon
nel 100% dei casi, caratteristiche che la rendono una tecnica ideale come procedura
di screening.
Il tumore del colon retto rappresenta la
seconda causa di mortalità neoplastica sia
nei maschi, dopo quello del polmone, sia
nelle donne dopo quello della mammella.
La caratteristica di lenta crescita e la verosimile sequenza attraverso il passaggio da
adenoma a lesione tumorale rendono questo tipo di tumore un candidato ideale per
un programma di screening.
È quindi comprensibile come sia forte l’interesse verso la colon-TC, se pensiamo che,
anche qualora venga effettuata una resezione completa della neoplasia, il 50% dei
pazienti muore entro 5 anni dall’intervento
chirurgico.
È importante sottolineare come la TCcolonscopia virtuale non rappresenti un
esame sostitutivo della colonscopia tradizionale, ma una tecnica integrativa a
quest’ultima. L’indicazione principale della
TC-colonscopia virtuale è rappresentata
dal completamento dello studio del colon
nel caso in cui la colonscopia tradizionale
sia risultata incompleta.
Può essere inoltre impiegata qualora
un’importante diverticolite con periviscerite renda rischioso il proseguimento dello
strumento con la colonscopia tradizionale.
Non essendo influenzata da ostacoli meccanici invalicabili dall’endoscopio, nel caso di
presenza di neoformazioni occlusive o subocclusive, la TC-colonscopia virtuale può
valutare i tratti intestinali a monte dell’ostacolo dimostrando eventuali lesioni tumorali sincrone. Può inoltre fornire una precisa
localizzazione topografica e una corretta
valutazione dell’estensione extracolica della neoplasia, informazione particolarmente
utile nella stadiazione preoperatoria.
Dal 1994 ad oggi sono stati pubblicati numerosi studi per verificare la capacità della
colonscopia virtuale nell’identificare polipi
del colon.
Dr. Marco Matrunola
Direttore Tecnico Marilab Center
Specialista in Radiologia
ed Ecografia Pediatrica
Da un’analisi eseguita su tutti questi lavori
risulta che la colonscopia virtuale consente
di identificare l’85% dei polipi con diametro superiore ai 9 mm, il 60% dei polipi di
dimensioni comprese tra i 6 e i 9 mm e 48%
di quelli più piccoli di 6 mm.
Col tempo il mondo scientifico ha preso
atto delle grandi potenzialità diagnostiche
di questo esame e della migliore accettabilità da parte dei pazienti.
Considerando l’attendibilità dell’esame
superiore a quella della colonscopia tradizionale nella individuazione della malattia
diverticolare e sovrapponibile nella individuazione dei tumori e dei polipi uguali o
superiori al centimetro, la sensibilità della
colonscopia virtuale decresce progressivamente per i polipi al di sotto di 5-6 mm.
Da questi dati si evince che l’esame è in
grado di identificare la maggior parte dei
polipi più grandi che sono quelli più a rischio di diventare tumori maligni. La colonscopia virtuale è per contro meno brava
nell’identificare quelli più piccoli, che però
con minore probabilità evolvono in lesioni
maligne.
Allo stato attuale quindi, la colonscopia
virtuale, dalla comprovata superiore sensibilità diagnostica rispetto al clisma opaco
a doppio contrasto, si propone già come
esame di prima scelta nella valutazione
del colon in tutti i casi in cui la colonsco-
Di seguito si riporta l’elenco degli esami eseguibili con il nuovo Tomografo Assiale Volumetrico,
presso il Marilab Center - Via Alfredo Zambrini 14 - Ostia Lido. Infoline 06 561951.
Angio TC del Circolo Endocranico
Angio TC dei Tronchi Sovraortici
Angio TC Vene Polmonari
Angio TC Arterie Polmonari
Angio TC degli Arti Superiori
Angio TC degli Arti Superiori
TC ADDOME COMPLETO per Colonscopia Virtuale
TC POLMONARE per Endoscopia Virtuale,
per la Trachea e grossi Bronchi
TC ADDOME INFERIORE per Endoscopia Virtuale
della Vescica
TAC TORACE
TC ADDOME superiore (con mezzo di contrasto)
TC ADDOME completo (con mezzo di contrasto)
TC ARCATA singola (DENTASCAN)
TC ARCATA superiore e inferiore (DENTASCAN)
TC ARTO inferiore (con mezzo di contrasto o a 1 seg.)
TC ARTO superiore (con mezzo di contrasto o a 1 seg.)
TC BACINO
TC COLLO (con mezzo di contrasto)
TC CRANIO (con mezzo di contrasto)
TC CRANIO per Orbite (con mezzo di contrasto)
TC GRANDE ARTICOLAZIONE
TC MASSICCIO FACCIALE (con o senza mezzo di contrasto)
TC RACHIDE (con o senza mezzo di contrasto)
TC RINOFARINGE (con o senza mezzo di contrasto)
TC ROCCHE E MASTOIDI (con o senza mezzo di contrasto)
TC SCAVO PELVICO (con mezzo di contrasto)
TC TORACE + ADDOME SUPERIORE
(con o senza mezzo di contrasto)
anche con ricostruzione 3D
NOVITÀ SALUTARI
è da attribuire solo alle potenzialità della
metodica ma alla possibilità che molti più
pazienti, sintomatici e non, incoraggiati
dalla sua minore invasività, si sottopongano ad uno screening della poliposi del
colon.
Nei casi di malattia tumorale la colonscopia virtuale riveste una grande innovazione diagnostica, al passo con l’evoluzione
delle strategie terapeutiche; diagnosticare
precocemente una forma tumorale del
grosso intestino consente approcci chirurgici non più demolitivi ma sempre più
rispettosi della qualità di vita.
31
VIVENDI
pia tradizionale sia risultata incompleta o
per condizioni anatomiche o per ostacoli
meccanici alla risalita dell’endoscopio flessibile.
Per la sua migliore tollerabilità e minima
invasività inoltre l’esame si è dimostrato
una valida alternativa nei pazienti per i
quali l’esecuzione di una colonscopia convenzionale sarebbe troppo rischiosa o per
la presenza di grave diverticolite o in quei
soggetti cosiddetti “fragili” perché anziani
od affetti da gravi patologie cardiopolmonari o coagulopatie.
Il valore diagnostico di questo esame non
BENE A SAPERSI
Strappi e stiramenti
in agguato anche
tra le mura di casa
VIVENDI
32
Le lesioni muscolari non sono
appannaggio esclusivo degli atleti
ma riguardano anche pantofolai
e casalinghe. Ecco cosa fare
E
bbene sì: anche il pensionato pantofolaio o la casalinga, il bambino
discolo o il ragioniere sedentario,
possono essere vittime di strappi
o stiramenti muscolari. Potrebbe sembrare
una battuta di spirito ma non lo è. Questi
traumi possono verificarsi perché il sistema muscolo scheletrico entra in funzione
ogni volta che compiamo un movimento,
anche involontario, anche minimo; ogni
singola parte del nostro corpo si muove
solo perché un muscolo si contrae, ed accorciando la sua lunghezza determina una
tensione sul tendine che, adeso al segmento osseo corrispondente, permette di
flettere l’articolazione. Se a causa di movimenti sbagliati, sovraccarichi di lavoro, o
semplicemente traumi esterni, il sistema
viene messo in crisi, si possono determinare lesioni muscolari.
Vediamo ora come poter classificare le
lesioni muscolari. Per prima cosa queste
vanno distinte in acute e croniche dove
quest’ultime rappresentano l’evoluzione
fisiologica di quelle acute importanti, nelle quali si riscontrano esiti cicatriziali e fibrosi tissutali. Generalmente queste lesioni sono evidenti in quei soggetti che per
necessità o noncuranza hanno disatteso le
cure adeguate o hanno dovuto sollecitare
intensivamente un muscolo con patologia
in atto.
Le lesioni muscolari acute che sono quelle
più facili da osservare perché determinano l’evidenza del sintomo, e quindi spesso
richiedono l’intervento del medico, si possono ulteriormente distinguere in: Elongazioni, Distrazioni, Contusioni.
ELONGAZIONI (stiramenti): avvengono
generalmente quando il muscolo viene
sollecitato eccessivamente, allungando,
stirando le sue fibre oltre il limite fisiologico. Tale limite però non genera rottura,
non si ottiene soluzione di continuo tra le
fibre e non c’è perdita di sostanza. Il soggetto avverte un dolore immediato ed
improvviso, che però non impedisce di
continuare l’attività (abbiamo visto in precedenza cosa comporta protrarre un gesto
se il muscolo risulta lesionato).
DISTRAZIONI (strappi): un dolore improvviso e trafittivo che determina impotenza
funzionale; in questo caso il soggetto è
Dr. Roberto Curcuruto
Dir. Tecnico Reparto
Fisioterapia Marilab Center
Specialista in Medicina
dello Sport
costretto a fermarsi. In genere questo tipo
di lesione avviene a seguito di sforzi improvvisi ed esplosivi, dove il gesto tecnico
avviene in tempi brevi, come nello scatto
o nel salto.
Possiamo riconoscere tre gradi di lesione
distruttiva in base alla gravità del trauma.
I grado: quando l’eccessivo allungamento
del muscolo ha provocato la rottura solo
di alcune fibre muscolari, con versamento
di modesta entità e soluzione di continuo
delle fibrocellule.
II grado: vengono coinvolte una quantità
maggiore di fibre muscolari riscontrabili
anche alla palpazione, il muscolo è completamente dolente, può essere presente
tumefazione locale e nel giro di pochi giorni si evidenzia ecchimosi nella zona della
lesione o a valle rispetto ad essa.
III grado: dove c’è rottura del ventre muscolare (totale o parziale) si osserva una
depressione patognomonica della lesione, l’impotenza funzionale è pressoché
totale.
CONTUSIONI: sono delle lesioni da trauma diretto, che causano un violento im-
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1-10-2009
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Pagina 1
dell’edema e si evita di sollecitare ulteriormente il muscolo leso, per non peggiorarne il danno. Nei giorni successivi, (dopo
opportuna valutazione specialistica) se il
medico ritiene necessario un approfondimento diagnostico si potrà effettuare
un’ecografia al fine di evidenziare meglio
il danno.
In seguito, quando ormai la lesione è stata
stabilizzata e valutata si possono somministrare alcune delle varie terapie, di cui
oggi ci si può avvalere con ottimi risultati. Chiaramente, ogni caso andrà valutato
separatamente, in base al tipo di lesione,
ed in rispetto della soggettività di risposta
del paziente, ma in senso generale le metodiche più valide per un congruo recupero fisico e tecnico sono: L’IPERTERMIA, La
LASERTERAPIA, la DIATERMIA (conosciuta
come TECAR) gli ULTRASUONI.
BENE A SAPERSI
offeso a ricorre alle cure mediche, mentre
quando la lesione è di minore entità si corre maggior rischio di sfuggire al controllo
“tanto poi passa da solo”; in alcuni casi la
previsione risulta veritiera, ma quando
questa è sbagliata il danno può degenerare.
Terapia: Una volta stabilita la diagnosi e
valutata la gravità della lesione, va gestita
la terapia per poter meglio prendersi cura
del paziente. In genere questa cambia in
base alla tempestività con cui viene effettuata. È chiaro che una lesione muscolare
“fresca” deve essere trattata in modo differente rispetto ad una più “stagionata”.
La terapia di primo intervento dovrebbe consistere nell’applicare il così detto
R.I.C.E., acronimo inglese per Rest, Ice,
Compression ed Elevation; cioè Riposo,
Ghiaccio, Compressione ed Elevazione,
in questo modo si riduce la formazione
33
VIVENDI
patto del muscolo sull’osso sottostante,
determinandone il sanguinamento. Il tipo
di lesione è direttamente proporzionale
all’importanza del trauma ed alla superficie che viene colpita. La sintomatologia si
evidenzia con dolore locale (che in genere
permette comunque di proseguire l’attività) e nel giro di qualche giorno è possibile vedere tumefazione ed ecchimosi. Nel
caso l’entità del danno fosse particolarmente imponente si può avere impotenza
funzionale.
In tutti questi casi, è importante fare una
diagnosi precisa ed impostare un’adeguata terapia. Proprio a causa dei motivi
in precedenza spiegati spesso si ritarda
la visita medica, determinando spesso un
peggioramento dell’esito e della prognosi.
È chiaro che uno strappo muscolare, causando deficit motorio, oltre che una sintomatologia importante, spinge il soggetto
Tutte le cautele per l’acquisto di un cane
e le garanzie che devono essere fornite
dal venditore sul suo stato di salute
A QUATTRO ZAMPE
Fido arriva a casa
con il “libretto”
a posto
VIVENDI
34
A
Natale uno dei regali più desiderati e donati è un cagnolino. Attenzione, però, perché l’acquisto
di un cucciolo non è cosa facile e
per questo va fatta una serie di valutazioni
e di riflessioni.
Inizierei innanzitutto a considerare il tipo
di razza in relazione alla taglia, alle attitudini del cane e se è un cane da guardia, da
difesa, da caccia o da compagnia… Chiaramente tutto ciò va rapportato al proprio
carattere (se siamo degli sportivi o dei pantofolai) e alle proprie abitudini di vita che
con l’arrivo del nostro amico subiranno
delle inevitabili modifiche.
Insomma non credo di esagerare nell’affermare che la presenza di un cane comporterà dei sacrifici e delle rinunce nella nostra
vita, anche se dal canto suo ci ricompenserà con un incondizionato amore e con una
dedizione totale.
Dopo aver fatto queste valutazioni dobbiamo pensare anche a questioni pratiche
quali, ad esempio, se abbiamo un giardino
e di quale grandezza, oppure se il cane in
assenza di questo potrà uscire almeno 3/4
volte al giorno. Da valutare anche il suo
sesso; se femmina avrà bisogno in genere di essere sterilizzata per evitare calori e
gravidanze indesiderate.
Generalmente il cane viene acquistato direttamente in allevamento o in negozio. Si
sconsiglia vivamente l’acquisto in mostre
o fiere itineranti perché è difficile rintracciarne la provenienza ed esiste la possibilità di propagazione di malattie contagiose. Purtroppo molti cuccioli provengono
dall’estero, in prevalenza dai paesi dell’est
dove vengono allevati in condizioni igieniche molto precarie e arrivano fortemente
provati per il trasporto e spesso con malattie in incubazione con esito mortale.
Il cucciolo dovrà essere venduto insieme
ad un libretto sanitario, chiaramente compilato con tutti i suoi dati, compresa la data
di nascita che dovrà essere precisa. A mio
avviso il cucciolo al momento dell’acquisto
non dovrà essere inferiore ai 55-60 giorni
di vita; comunque mai effettuare l’acquisto prima dello svezzamento che si aggira intorno ai 40 giorni. Il libretto sanitario
dovrà riportare i trattamenti antiparassitari
Dr.ssa Daniela Fischetti
Medico Veterinario
effettuati e le vaccinazioni già effettuate
con timbro e firma del veterinario; le vaccinazioni senza timbro e firma non sono da
considerare valide.
Il cucciolo di età superiore ai due mesi dovrà essere provvisto di microchip di identificazione.
Si consiglia dopo l’acquisto di portare il
nostro piccolo amico dal veterinario di
fiducia che provvederà ad effettuare un
accurata visita per verificarne le condizioni di salute.
È molto importante che all’atto della vendita ci venga rilasciata una “garanzia”, ossia la
possibilità di restituire il cucciolo in genere
entro i primi 15 giorni dall’acquisto nel caso
compaiano sintomi di malattie già presenti
al momento della vendita e non ancora manifesti (malattie in incubazione).
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IMMINENTE
APERTURA
SETTEMBRE
2009
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