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sanitarie
dal mondo
Marilab
PERIODICO DI SALUTE E BENESSERE
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Trimestrale di informazione medico-scientifica_anno VIII_n. 3_luglio/settembre 2014_ distribuzione gratuita
MEDICINA
SOCIALE
La nuova frontiera
della sanità
ALIMENTAZIONE
Mangiare sano e
tenersi in forma
ANGIOLOGIA
Capillari: cosa fare?
A TU PER TU CON
Barbara d’Urso
“Fare prevenzione salva la vita”
Sommario
luglio/settembre 2014
Dica 33 - Il personaggio
Diagnosi e terapia
Anno VIII - numero 03 - luglio/settembre 2014
6
16
Prendiamoci cura
della nostra pelle
Direzione - Redazione
Marilab s.r.l.
Viale Paolo Orlando, 52
[email protected]
20
L’incredibile lavoro
dei fattori della coagulazione
Direttore responsabile
Luca Marino
BARBARA D’URSO
“Fare prevenzione
salva la vita”
di Valeria Bilancioni
Bene a sapersi
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E…STATE IN SALUTE!
26
L’omeopatia?
Perfetta in menopausa
12
Conosciamo meglio
l’ecografia
27
23
La consapevolezza come
chiave di guarigione
La forza della bioenergetica
nella prevenzione e nella cura
della menopausa
Marilab per il sociale
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Pronti per nuove sfide
18
31
Prendiamoci cura dei nostri
amici a quattro zampe
Political screening
Salute e tempo libero
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34
Novità salutari
14
I capillari: quelle imperfezioni
difficili da accettare
22
Attenzione
a cosa ci riserva il sole!
29
Neuro-urologia e
neuromodulazione
33
Finalmente
il poliambulatorio per tutti
“Una sanità territoriale
che parta dalle donne”
“No ai tagli! Razionalizzare
e integrare i servizi”
Comitato scientifico
Luca Marino, Alessandro Colloca, Andrea Fabbri,
Domenico Alberti
Progetto grafico e impaginazione
Silvia Celindano - Todi (PG)
[email protected]
tel. 075 8870055
Stampa
Arti Grafiche Agostini
Marketing e pubblicità
c/o Marilab s.r.l.
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Sito Web
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La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini
del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione
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Rubriche
Foto: Depositphotos, Fotolia
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Filo diretto
Finito di stampare nel mese di luglio 2014
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Infomarilab
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 423 del 19.10.2005
VIVENDI è una rivista trimestrale a carattere
medico-scientifico edita da: Marilab s.r.l.
VIVENDI viene distribuita gratuitamente.
PER CONTATTARE LA REDAZIONE DI VIVENDI,
POTETE INVIARE UNA MAIL AGLI INDIRIZZI:
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www.vivendionline.it
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Editoriale
a cura di Luca Marino
Dopo un lungo e faticoso anno caratterizzato da cambiamenti altalenanti al Governo,
continue sfide in Parlamento, numerosi episodi di cronaca nera, disastri ambientali e,
come se non bastasse, la sconfitta degli Azzurri ai Mondiali del Brasile, non ci resta che
voltare pagina e goderci un meritato riposo estivo… con le dovute accortezze, ovvio!
Per prima cosa facciamo attenzione al sole: soprattutto a chi soffre di psoriasi è consigliabile esporsi con moderazione e, come suggerisce la Dott.ssa Lora, con un’adeguata
protezione! Anche il Dott. Moroni ci mette in guardia dai danni che l’esposizione ai raggi
solari può comportare e ci illustra i benefici che i trattamenti di medicina estetica possono garantire nel contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo.
Non dimentichiamo, però, di prenderci cura del nostro corpo adottando una corretta e
variata alimentazione, senza mai dimenticare i vantaggi dell’attività fisica, come ci suggerisce la Dott.ssa Minotti. Queste semplici regole sono il segreto di Barbara d’Urso, testimonial del numero estivo di Vivendi, che in quanto a salute e bellezza non teme rivali. Ai
lettori la mattatrice napoletana consiglia di svegliarsi sempre con il sorriso e non dimenticare l’importanza della prevenzione. E come non citare l’ecografia tra gli esami più idonei a diagnosticare precocemente eventuali patologie? Ce lo spiega in modo dettagliato
il Dott. Cenname che passa in rassegna le principali caratteristiche di questa metodica.
Il Dott. Tomassini e il Dott. Di Santo raccontano, l’uno per la chirurgia vascolare e l’altro
per la neuro-urologia, le novità che ci riserva il Gruppo Marilab in termini di macchinari
all’avanguardia e terapie.
La Dott.ssa Cuozzo e la Dott.ssa Alborghetti affrontano entrambe il delicato tema della
menopausa da punti di vista differenti ma complementari e invitano le donne a vivere
serenamente questo particolare momento della loro vita, ricorrendo all’omeopatia e alla
bioenergetica.
Non mancano i consueti appuntamenti con il Prof. Colloca, che anticipa il tema della
trombofilia descrivendo l’incredibile lavoro delle piastrine, e Massimiliano Della Rocca,
sempre attento alle dinamiche legate all’equilibrio tra psiche e soma.
Una grande novità aspetta i lettori di Vivendi dopo l’estate: il Gruppo Marilab apre le
porte alla Medicina Sociale! Una medicina per tutti, a basso costo ma di alta qualità.
Non ci resta quindi che augurarvi una buona estate e ricordarvi di non perdere le incredibili occasioni che Marilab ha in serbo per voi!
DICA 33 - IL PERSONAGGIO
Quattro chiacchiere
con Barbara d’Urso,
attrice e conduttrice televisiva,
vera e propria icona
di salute e benessere
“FARE
PREVENZIONE
SALVA LA VITA”
VIVENDI
6
“Bisogna ascoltare cosa ci dice il nostro corpo:
mangiare sano e fare tanto sport aiuta
a mantenerci in salute”
A
guardarla, in televisione come
dal vivo, si rimane sbalorditi
per il suo aspetto straripante
di energia. L’abbiamo vista per
tutto l’anno sul piccolo schermo, protagonista indiscussa dei pomeriggi e delle
domeniche di Canale 5, costantemente in
diretta, senza mai perdere per un attimo
il suo inconfondibile sorriso. Ecco perché,
incantati dal suo essere costantemente in
forma, noi di Vivendi abbiamo scelto Barbara d’Urso come testimonial del numero
estivo.
Non potrebbe essere diversamente anche
perché, sul fronte salute e benessere, Barbara non sembra temere rivali. Non più
una ragazzina, sfoggia un corpo da fare
invidia alle trentenni e dispensa consigli
in ogni dove, in TV come sulle pagine del
suo giornale BMagazine. Incuriositi da
tanta attività e desiderosi di conoscere i
suoi segreti, abbiamo approfittato della
sua disponibilità per rivolgerle qualche
domanda.
Come definirebbe il suo rapporto con la
salute?
Lo definirei “rispettoso”. Ho un rapporto,
che ho costruito nel tempo, di grande rispetto con il mio corpo. Ho imparato, negli anni, a conoscermi meglio; ho capito
come nutrirmi e cosa fare per sentire di
di Valeria Bilancioni
essere in completo equilibrio psico-fisico.
Ora so esattamente come comportarmi
per allenare il mio corpo e la mia mente.
Come si regola con i malanni di stagione
e cosa ne pensa della medicina alternativa?
Sono da anni in cura da un omeopata che
oltre a essere il medico mio e dei miei figli è un grande amico. Credo molto nella
medicina alternativa, anche se non ho
mai abbandonato quella tradizionale.
Sono sicura, proprio perché l’ho sperimentato in prima persona, che possano
convivere perfettamente.
DICA 33 - IL PERSONAGGIO
VIVENDI
7
Qual è il suo giudizio sulla sanità in Italia? Promossa o bocciata?
Nella trasmissione pomeridiana che conduco, Pomeriggio Cinque, purtroppo, in
questi anni ho trattato tanti casi di malasanità, ma credo molto nel mio Paese.
Sono a conoscenza di ospedali, strutture
e medici italiani straordinari e non sono
solita generalizzare, per cui la promuovo
e spero che migliori sempre di più.
Le è mai capitato di dover frequentare cliniche oppure ospedali per motivi
personali o familiari e come si è trovata?
Sì, naturalmente, e posso dire di avere un
punto di vista privilegiato perché anche
mio figlio ha scelto di laurearsi in medicina. Ha fatto e continua a fare tirocini
in ospedali italiani molto efficienti e prestigiosi, per cui non posso che giudicare
positivo il mio approccio con il Sistema
Sanitario Nazionale.
Quanto pensa sia importante la prevenzione per mantenersi in salute?
È fondamentale e proprio per questo,
attraverso la TV, il mio veicolo quotidiano, ne parlo tanto. Mi rivolgo a giovani e
meno giovani, a donne e a uomini. Bisogna fare sempre tutti gli esami preventivi,
salvano veramente la vita! Nessuno deve
trascurarsi perché individuare in tempo
un determinato disturbo può risultare
utile nel trattamento di specifiche patologie, non soltanto tumorali.
Qual è la sua personale ricetta per mantenere il benessere psico-fisico?
Prima di tutto mi sveglio con il sorriso,
bevo una mezza bottiglietta di acqua naturale a temperatura ambiente e faccio
una colazione ricca ed equilibrata. Per me è
fondamentale e lo consiglio a tutti voi. Anche sul mio profilo Twitter e sul mio blog
condivido le ricette di centrifugati di frutta
e verdura, il tanto chiacchierato “mappazzone”. Inoltre, faccio molto sport. Per fare
movimento non esistono limiti nel senso
che ognuno, per stare bene con se stesso,
deve trovare la forma sportiva che fa più al
caso suo. Io pratico pilates, danza, corro o
cammino velocemente. Credo comunque
che una buona alimentazione sia la principale fonte di benessere psico-fisico.
DICA 33 - IL PERSONAGGIO
Cosa ne pensa della chirurgia estetica?
La consiglierebbe alle giovanissime?
Non ho nulla in contrario rispetto alla chirurgia estetica se fatta con moderazione e
da professionisti del mestiere. Alle giovanissime ovviamente la sconsiglio, a meno
che non si tratti di intervenire su un piccolo difetto che condiziona la loro vita.
VIVENDI
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L’abbiamo vista protagonista di una
campagna informativa sulla salute dentale. Come si possono mantenere denti
sani e belli come i suoi?
Sono sicuramente fortunata ad avere dei
denti così forti, ma come tutte le parti del
nostro corpo bisogna curarle. Io mi lavo i
denti ogni volta dopo i pasti e infatti nella
mia borsa non mancano mai spazzolino,
dentifricio e filo interdentale. È importante affidarsi a un buon dentista, pulire i
denti con attenzione, usare il filo interdentale e fare la regolare pulizia.
Un augurio di benessere finale per i nostri lettori di Vivendi…
Chiacchierare con voi è stato un piacere. In questo periodo estivo vi invito a
prendervi maggiormente cura del vostro
corpo, idratandolo molto bevendo, mangiando frutta e verdura in abbondanza e
proteggendolo dal sole con creme dermatologicamente testate. Se poi volete
seguire tutti i miei consigli di benessere, vi
do appuntamento su BMagazine che trovate in edicola oppure online sul mio blog
www.carmelitasmack.it, dove scoprirete
numerose ricette adatte a tutti. Buona
estate ai lettori di Vivendi!
Ho un rapporto di grande rispetto
con il mio corpo.
Ho imparato, negli anni,
a conoscermi meglio.
Ho capito come nutrirmi
e cosa fare per sentire di essere
in completo equilibrio psico-fisico.
Ora so esattamente come
comportarmi per allenare
il mio corpo e la mia mente.
Foto ufficio stampa Mediaset
Inarrestabile come un ciclone, Barbara d’Urso non ha bisogno di presentazioni.
Mattatrice indiscussa delle reti televisive Mediaset, in autunno tornerà a condurre Pomeriggio Cinque, in onda dal lunedì al venerdì su Canale 5. Sarà inoltre
nuovamente la conduttrice di Domenica Live, il contenitore pomeridiano della
domenica in programma sulla stessa rete.
Anche l’estate 2014 la vedrà protagonista. In arrivo un profumo e una T-shirt
mentre in edicola vi aspetta BMagazine, rivista mensile che raccoglie i suoi consigli di salute e benessere. Per la casa editrice Mondadori, inoltre, Barbara d’Urso
scriverà il suo settimo libro.
Una novità in produzione dal mese di giugno è il braccialetto portafortuna di
Barbara, che potete trovare in edicola. «Volevo racchiudere la fortuna di questo
periodo lavorativo in un oggetto – ci spiega - che porti positività a chiunque lo
indossi». E così Barbara d’Urso, dopo 9 mesi di successo e di diretta no-stop tra
Pomeriggio Cinque e Domenica Live, è diventata designer di bijoux. L’ha fatto
ripensando alla sua infanzia, riproducendo quel braccialetto che zia Gianna le
regalò per il suo diciottesimo compleanno. Composto da peperoncini, 18 come i
suoi anni all’epoca. Età che le portò molta fortuna visto che lasciò Napoli e iniziò
la sua avventura lavorativa a Milano. Quel braccialetto lo perse e così ha deciso
di ricrearne uno simile, con 18 peperoncini di vetro, e l’ha chiamato Carmelita
che è il nome con cui sua mamma la chiamava da bambina, visto che il suo vero
nome, Maria Carmela, lo scelse per far felici i nonni ma in realtà non le piaceva.
DICA 33 - IL PERSONAGGIO
In TV, in edicola e in libreria
con Carmelita!
glossario
VIVENDI
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OMEOPATIA: metodo terapeutico alternativo alla medicina tradizionale e scientifica; è basato sul principio che le
malattie si devono curare con le stesse cause che le hanno determinate; prevede la somministrazione di sostanze a
dosi infinitesimali.
È la più diffusa tra le medicine non convenzionali, tanto che oltre 10 milioni di Italiani sono ricorsi almeno una volta ai
rimedi omeopatici, dichiarando di essere soddisfatti degli esiti delle cure. Nel nostro Paese cresce, infatti, costantemente il numero di persone e medici che rivendicano il ruolo alternativo e, a volte, integrativo dell’omeopatia rispetto alla
medicina tradizionale. In alcuni Paesi, come Francia e Germania, i rimedi omeopatici vengono addirittura rimborsati
parzialmente o totalmente dal servizio di sanità pubblica e l’omeopatia viene praticata all’interno del Servizio Sanitario in ambulatori ospedalieri.
L’azione della medicina omeopatica è più simile a quella di un vaccino che a quella di un
antibiotico. Infatti, si somministrano sostanze simili all’agente che produce quel tipo di
malattia. In questo modo si stimola una reazione immunitaria adeguata che va a rinforzare le difese dell’organismo favorendo la guarigione o prevenendo la patologia.
L’omeopatia mette in primo piano il malato e non la malattia, proponendosi di curare
non tanto la patologia in sé quanto il “terreno” su cui il disturbo sta agendo.
glossario
BENE A SAPERSI
E…STATE IN SALUTE!
VIVENDI
10
Le parole d’ordine per affrontare
al meglio la stagione calda sono
“mangiare sano” e “tenersi in forma”
L
a bella stagione è alle porte e i
cambiamenti nelle abitudini di
ogni singolo soggetto sono inevitabili: variano gli orari, i luoghi
frequentati, le compagnie, le necessità
dell’organismo, le offerte alimentari e così
via. Del resto, ogni periodo dell’anno richiede un adattamento alimentare che
tiene conto, soprattutto, dei prodotti stagionali. Perciò, qual è il modo corretto di
alimentarsi in questo periodo?
Mi piace sottolineare sempre che la parola
d’ordine non è “mettersi a dieta”, concetto ormai obsoleto appartenente alla cultura del passato, bensì “mangiare sano”.
Questo semplice principio si basa non
più, come accadeva una volta, sull’idea
di evitare determinati cibi e di limitare le
quantità assunte, ma sul fatto di privilegiare tutti quegli alimenti che si possono
e si devono mangiare. Inoltre, esorta a non
temere il pasto che si avvicina come una
situazione di rischio in cui è facile cedere
alle tentazioni e ad apprezzare, invece,
l’atto di mangiare come piacere semplice
e autentico da condividere con gli altri.
L’alimentazione estiva deve essere, quindi,
semplice e di facile assimilazione per non
affaticare i meccanismi digestivi e deve
contenere tutti i nutrienti essenziali, dai
carboidrati alle proteine, dai grassi buoni alle vitamine, nel rispetto dei canoni
del modello mediterraneo, prevedendo,
pertanto, una ricca colazione, un pranzo
adeguato, una cena leggera e due spuntini. Fortunatamente l’estate è ricca di frutti
nuovi e di verdure prelibate: sono alimenti senza grassi, ricchi di fibre, vitamine,
antiossidanti, acqua e sostanze preziose
come minerali (ad esempio potassio e magnesio) che servono a sconfiggere il senso
di spossatezza che il caldo può produrre.
Ma, nel concreto, come dovrebbero essere
strutturati i nostri pasti?
La colazione dovrebbe prevedere una tazza di latte o 125 g di yogurt magro, caffè,
muesli o alcune gallette di cereali, due o
tre cucchiaini di miele, una spremuta di
arancia o di pompelmo oppure una ricca
macedonia con frutta fresca di stagione. Per il pranzo e per la cena si possono
scegliere delle rinfrescanti insalatone a
base di verdura a foglia, qualche noce,
formaggi freschi non fermentati oppure
carni bianche (come pollo o tacchino) il
tutto condito con olio extravergine d’oliva
e accompagnato da pane integrale. Utili
sono anche le pietanze a base di carboidrati complessi come insalate di pasta o di
riso, insalate di orzo, misto di cereali, piatti
unici con pasta e legumi, ma anche una
ricca porzione di prosciutto e melone o di
caprese, o un carpaccio di pesce (ottimo
quello azzurro), il tutto accompagnato da
un piatto di verdure fresche e frutta estiva.
Con la bella stagione si avverte anche una
Dott.ssa Mara Minotti
Biologa nutrizionista
Specializzata in scienze dell’alimentazione
e della nutrizione umana
maggiore necessità di idratarsi, in particolar modo si ha voglia di bevande fresche e
gustose; bere di più è sicuramente un’ottima abitudine, ma ciò che beviamo è sempre corretto? Ultimamente si consumano
soprattutto bibite zuccherate, colorate e
sicuramente più accattivanti e attraenti
della semplice acqua, ma attenzione a
questi “soft drinks” e ai loro componenti
che, oltre all’eccessivo contenuto di zucchero, presentano anche un’alta concentrazione di caffeina, additivi e coloranti,
così come apportano calorie e non dissetano. Fortunatamente la natura, come
spesso accade, ci aiuta a trovare soluzioni
alternative e di sicuro più salutari. È possibile sostituire i tanto amati succhi colorati
con dei centrifugati di frutta fresca e abbinarli con diversi tipi di verdure. Per ottenere una bevanda più sostanziosa basta
anche aggiungere del latte che arricchisce
il contenuto di grassi e proteine e lo rende
particolarmente adatto come spuntino.
Abbandonata l’idea della dieta drastica è
il momento di rivalutare anche l’attività
sportiva. Il troppo caldo non deve scoraggiare il movimento: l’attività fisica esti-
BENE A SAPERSI
VIVENDI
11
va aiuta a mantenere il corpo in perfetta
forma e prepara ad affrontare i rigori della
stagione fredda. I vantaggi salutistici che
derivano dalla pratica metodica di un’attività fisica prevalentemente aerobica sono
molti e correttamente documentati. Da alcuni studi è emerso, infatti, che l’esercizio
fisico minimo necessario a smaltire quotidianamente l’eccesso di calorie introdotte
con l’alimentazione consiste in 30 minuti
di cammino a passo spedito. E cosa c’è di
meglio di una camminata all’aria aperta,
un giro in bicicletta o una nuotata con l’arrivo dell’estate?
Approfittiamo, quindi, della bella stagione
per dare una svolta al nostro stile di vita,
miglioriamo il nostro aspetto e rendiamo
il nostro corpo più efficiente ed energico,
al fine di portare il buon umore e la grinta,
tipica dell’estate, sempre con noi per tutto
il resto dell’anno.
*
Presso il Marilab Center di Ostia (Viale A. Zambrini, 14)
è possibile richiedere:
• consulenze dietetiche dimagranti, di mantenimento,
per intolleranze e allergie alimentari;
• schemi dietetici mirati per la gestione ottimale dello stato
fisico o per l’aumento della massa muscolare.
Per info e prenotazioni 06 561951.
BENE A SAPERSI
VIVENDI
12
Caratteristiche
della metodica
e principali indicazioni
Conosciamo meglio
l’ECOGRAFIA
L‘
esame ecografico rappresenta
una metodica strumentale di vastissimo utilizzo che trova ormai
un impiego sempre più frequente
sia nel primo approccio al paziente quale
semplice completamento della visita clinica, sia nella ricerca e nell’identificazione
di eventuali sospetti emersi dalla valutazione clinica e dall’esito degli accertamenti laboratoristici. Questa metodica è
stata introdotta nel campo della diagnostica medica negli anni ‘70, inizialmente
con risultati modesti, ma in seguito, con il
rapido progresso tecnologico, ha assunto
un ruolo sempre più rilevante, divenendo
ormai un passaggio fondamentale nel
“management” clinico del paziente. Si stima, infatti, che da sola l’ecografia costituisca circa il 15-20% dell’intera produzione
degli esami di diagnostica per immagini
in ambito medico. Il principio fisico su cui
si basa la metodica ecografica prevede
l’impiego di onde ultrasonore (ultrasuoni) con frequenze altissime, superiori ai
20.000 Herz, e pertanto non percepibili
dall’orecchio umano. Gli ultrasuoni sono
emessi da apposite sonde costituite da
cristalli piezoelettrici che vengono posizionate a contatto con la pelle del paziente attraverso l’utilizzo di un gel che elimi-
L’ecografia viene utilizzata in ambito radiologico, internistico,
cardiologico, chirurgico, ginecologico e ostetrico,
ponendosi come metodica trasversale
a numerose branche specialistiche.
La sua diffusione è stata favorita dall’innocuità,
dalla relativa economicità e dalla facilità a reperirla sul territorio.
Dott. Giuseppe Cenname
Specialista in Radiodiagnostica
na l’aria interposta tra la sonda e la cute.
Le onde ultrasonore penetrano nel corpo
e interagiscono in modo differente con i
diversi organi e tessuti, generando degli
echi di riflesso che ritornano alla sonda.
Successivamente tali echi vengono amplificati e trasformati in numeri, elaborati da
un computer e rappresentati in immagine
su un monitor. Attualmente l’ecografia
viene utilizzata in ambito radiologico,
internistico, cardiologico, chirurgico, ginecologico e ostetrico, ponendosi come
metodica trasversale a numerose branche
specialistiche. La sua diffusione è stata
favorita dall’innocuità, dalla relativa economicità e dalla facilità a reperirla sul territorio. Il limite principale dell’ecografia è
rappresentato dal fatto che essa è operatore-dipendente: affinché le informazioni
ricavabili da uno studio ecografico siano
correttamente valutate è indispensabile, infatti, che il medico-radiologo e/o il
medico-ecografista possiedano particolari doti di manualità, conoscenza dell’anatomia umana, abilità nell’interpretazione delle immagini ed esperienza clinica.
BENE A SAPERSI
Ne consegue che l’efficacia diagnostica
dell’esame è strettamente correlata alla
capacità dell’operatore, oltre che condizionata dalle caratteristiche dell’apparecchiatura a disposizione.
Ma quali sono le principali indicazioni e i
campi di applicazione dell’ecografia?
Studio della tiroide
Si stima che circa 1 italiano su 5 soffra
di disturbi alla tiroide e che circa il 70%
della popolazione non abbia mai effettuato esami per accertare la presenza di
alterazioni della ghiandola tiroidea. I disturbi della tiroide, probabilmente per
cause genetiche e ormonali, colpiscono
in prevalenza la popolazione femminile.
L’ecografia dimostra facilmente forma e
dimensioni della tiroide, l’eventuale presenza di noduli e altre patologie come le
tiroiditi. Attraverso l’ausilio dell’applicazione ecocolordoppler è inoltre possibile
ottenere informazioni sulle caratteristiche della vascolarizzazione dei noduli e
sulla diagnostica differenziale tra le varie
patologie. L’ecografia può essere utilizzata anche come guida per effettuare
agoaspirati di formazioni nodulari per le
quali è richiesta una caratterizzazione citologica.
Studio della mammella
Il tumore della mammella rappresenta
tuttora la neoplasia di più frequente riscontro nel sesso femminile e la causa
di morte, in Italia, di più di 10.000 donne
ogni anno.
Nella diagnostica senologica e nello screening per il tumore mammario l’ecografia deve accompagnare e completare la
mammografia, che è l’esame indicato a
partire dai 40 anni d’età. Nelle donne più
giovani, al di sotto dei 40 anni, il cui seno
generalmente risulta più “denso” perché
a prevalente componente ghiandolare,
l’ecografia mammaria deve essere considerata l’esame strumentale di elezione.
Studio degli organi addominali
L’ecografia permette di esplorare tutti
gli organi della cavità addominale e di
valutarne dimensioni, forma, struttura e
vascolarizzazione: fegato, colecisti, vie
biliari, pancreas, milza, reni, surreni, aorta
addominale, vescica, prostata e vescicole
seminali nell’uomo, utero e ovaie nella
donna. Consente di evidenziare patologie
focali o diffuse, formazioni espansive, la
presenza di calcolosi della colecisti e delle
vie biliari, calcoli del rene e delle vie urinarie. È, inoltre, l’esame di prima istanza
VIVENDI
13
per la ricerca di falde di versamento libero
endoaddominale e può essere uno strumento efficace anche per lo studio delle
anse intestinali. Se correttamente eseguita può confermare o orientare in modo
determinante il sospetto clinico e guidare
alla diagnosi corretta. Nei casi dubbi o che
necessitano di ulteriore approfondimento diagnostico, rappresenta il punto di
partenza per individuare la necessità di
ricorrere a metodiche di II livello quali TC
(Tomografia Computerizzata) o RM (Risonanza Magnetica).
Nel prossimo numero di Vivendi saranno
esaminate le altre principali indicazioni
sull’utilizzo dell’esame ecografico.
NOVITÀ SALUTARI
I capillari:
quelle imperfezioni
difficili da accettare
VIVENDI
14
Cause e rimedi per ottenere significativi
risultati in poco tempo
C
on il termine capillari o teleangectasie degli arti inferiori si fa
riferimento ad alcuni inestetismi
cutanei dovuti a una dilatazione
del microcircolo del derma delle gambe.
Le microvarici sono un fenomeno molto diffuso, possono comparire a tutte le
età e riguardare qualsiasi persona, anche
soggetti apparentemente normali senza
segni clinici di stasi o insufficienza venosa
cronica.
Spesso basta una sensazione di gambe
pesanti, irrequiete, qualche raro gonfiore
alle caviglie per far comparire, in un punto qualsiasi, i capillari. Il danno è soltanto estetico, infatti, le teleangectasie non
provocano alcun dolore ma preoccupano
molto dal punto di vista psico-emotivo.
A volte si vive questo problema come un
vero e proprio disagio e si tende a nascondere l’imperfezione perché ci si sente osservati.
Ed è proprio per questi motivi che molte persone, oggi, ricorrono alla ricerca di
soluzioni per riparare il danno estetico, ri-
Spesso basta una
sensazione di gambe
pesanti, irrequiete,
qualche raro gonfiore
alle caviglie per far
comparire, in un punto
qualsiasi, i capillari.
schiando anche di incappare in rimedi non
del tutto appropriati.
Ma impariamo a conoscere meglio questo
tema.
Ormai è appurato che il principale fattore che contribuisce alla comparsa di tale
pseudopatologia venosa è quello ereditario. Esso è più rilevante se entrambi i
genitori sono portatori di questa anomalia venosa. Esistono, però, altre cause che
possono aggravare il problema come gravidanze ravvicinate, terapie ormonali, sovrappeso, stipsi, vita sedentaria, posizione
eretta prolungata e postura non corretta.
I capillari delle gambe si classificano in
base al loro diametro:
• meno di 0,1 mm si chiamano teleangectasie che formano una rete (matting);
• da 0,1 a 1 mm prendono il nome di teleangectasie rosse;
• da 1 a 2 mm si parla di teleangectasie blu
o microvarici.
Come già anticipato, una delle cause
dell’origine dei capillari è riconducibile a
una stasi del microcircolo cutaneo, quindi,
è sempre utile indagare il flusso venoso
per distinguere un’insufficienza venosa
locale da una legata a incontinenza della
Vena Grande o Piccola Safena. In questi
casi una visita specialistica e un’indagine
strumentale, come un ecocolordoppler,
sono assolutamente necessari. È importante risolvere prima eventuali patologie
delle grosse vene e successivamente ricorrere a trattamenti specifici per i capillari. In
caso contrario, si rischierebbe di aggravare
maggiormente il danno estetico.
Dott. Riccardo Tomassini
Chirurgo vascolare
La più efficace e moderna metodica per eliminare sia le teleangectasie che i capillari
delle gambe è l’utilizzo di un laser chirurgico (Nd-yag) di ultima generazione come
il Laser Palomar già operativo nelle varie
sedi del Gruppo Marilab. Il trattamento si
basa sull’assorbimento selettivo da parte
dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi della luce del raggio laser. L’energia così
assorbita si trasforma in calore che viene
trasferito alle pareti della vena creando un
danno termico mirato a cui segue la coagulazione del vaso, che viene poi riassorbito
senza danneggiare i tessuti circostanti. La
scomparsa delle lesioni avviene in modo
progressivo, infatti sono necessarie alme-
no due sedute a distanza di un mese per
ottenere risultati ottimali. Minimi sono gli
effetti collaterali, per lo più transitori, quali:
un leggero edema e un eritema a cui possono seguire piccole crosticine che cadono
in 5-7 giorni senza lasciare cicatrici. Tutto
questo permette di tollerare benissimo la
terapia e di tornare immediatamente alle
proprie attività senza bisogno di riposo.
DOPO
Presso il Centro Marilab
di Via Caffaro, 137
(Roma - zona Garbatella)
è possibile richiedere una
consulenza con il medico
specialista per sottoporsi
al trattamento dei capillari
con il Laser Palomar.
Per info e prenotazioni
06 5134191 / 51600997.
Trattamento con Lux1064. Gentile concessione di Khatri K., MD.
*
PRIMA
Daniele Marino
Per contattare Daniele Marino
si prega di inviare una e-mail a
[email protected]
o un fax allo 06 56195182
15
VIVENDI
Cari lettori,
in un contesto in cui la parola “crisi” non sembra voler cedere il passo
a nessun termine rincuorante, il Gruppo Marilab continua a rivolgere
il suo pensiero ai cittadini che non possono fare a meno di salvaguardare la propria salute.
Da oltre 50 anni il Gruppo si contraddistingue per l’impegno e la professionalità del suo staff, oltre che per la qualità dei servizi offerti e, nonostante lo sconfortante periodo storico che oggi costringe le aziende a operare tagli e a diventare vittime di fallimentari cambiamenti,
Marilab non intende rinunciare a nessuno di tali aspetti d’eccellenza.
Tantomeno ora che desidera aprire i battenti alla Medicina Sociale.
Una Medicina per Tutti, che non prevede liste d’attesa e che riserva ai
clienti tariffe agevolate simili al ticket ospedaliero. Un sogno, qualcuno potrebbe pensare, che però Marilab ha scelto di rendere concreto
per dimostrare, ancora una volta, l’attaccamento al territorio e la voglia di venire incontro ai cittadini.
È una scommessa molto importante che intendiamo vincere, mettendo a disposizione tutte le valide risorse su cui possiamo contare.
Ora tocca ai cittadini scegliere la convenienza senza rinunciare alla
qualità!
FILO DIRETTO
Una risposta
sempre più concreta
ai bisogni dei cittadini
DIAGNOSI E TERAPIA
VIVENDI
16
Prendiamoci
cura della
nostra pelle
Riconoscere i segni di una sempre
più frequente malattia infiammatoria:
la psoriasi
C
he cos’è la psoriasi?
La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle, non infettiva
né contagiosa, solitamente di
carattere cronico e recidivante. Il nome
psoriasi deriva dal greco “psora” che vuol
dire “squama”. La manifestazione clinica
più comune della patologia è, infatti, una
chiazza eritematosa coperta da squame
grigiastre. Le lesioni possono essere minime, localizzate solo su gomiti e ginocchia
oppure estese e interessare buona parte
della superficie cutanea, determinando
profonde alterazioni dell’immagine corporea e forme di discriminazione da parte
di chi la ritiene contagiosa.
È una patologia frequente?
È certamente una delle patologie dermatologiche più comuni e diffuse con cui lo
specialista giornalmente deve confrontarsi. In Italia, la prevalenza è stimata tra
il 3,1% (Naldi) e il 2,8% (studio PraKtis);
in pratica gli italiani affetti dalla malattia
sono 1,5-2,5 milioni. La psoriasi può fare
il suo esordio in qualsiasi età della vita,
potendo presentarsi sia nel neonato che
nell’anziano, con un picco di incidenza tra
i 20-30 anni e tra i 50-60 anni. Il 10% circa
dei malati è affetto da forme particolarmente gravi (eritrodermiche o pustolose
generalizzate).
Come si sviluppa?
La componente genetica e quella immunologica hanno un ruolo fondamentale.
In aggiunta, diversi fattori ambientali
sono in grado di scatenare o aggravare la
psoriasi. Fra questi, un ruolo importante è
rivestito da traumatismi della pelle (fenomeno di Koebner), processi infettivi, alcuni farmaci, consumo di alcool e tabacco,
stress fisici ed emotivi (divorzi, cambiamenti di lavoro, ecc.) e obesità. Poiché la
psoriasi è una malattia cronica caratterizzata da periodi di remissione alternati a
fasi di riacutizzazione, riconoscerne i fattori scatenanti è importante anche al fine
di evitare abitudini e comportamenti che
possano aggravare o indurre una ripresa
Dott.ssa Viviana Lora
Dermatologa
della patologia.
Quali sono le sue manifestazioni cliniche?
Quelle più comuni sono le placche eritematose ben delimitate ricoperte da
scaglie argentee o opalescenti. I siti più
comuni per le lesioni sono il capillizio, le
zone estensorie di gomiti e ginocchia e
l’area lombo-sacrale, ma in alcune sue
forme si trova anche nelle zone di flessione, sui genitali, sulla pianta dei piedi e il
palmo delle mani. Le lesioni guariscono
senza lasciare cicatrici e senza disturbare
la crescita dei peli. Il 30-50% dei soggetti
presenta degenerazioni delle unghie, con
ipercheratosi, ispessimento, detrito subunguale, onicolisi e distorsione. Questa
talvolta rappresenta l’unica sede interessata dalla malattia. Nella fase eruttiva un
trauma può causare la comparsa di lesioni
lineari (fenomeno di Koebner).
La psoriasi si può manifestare in una varietà di forme: a placche, pustolosa, guttata e inversa (flessurale). È un disturbo
Come viene fatta la diagnosi di psoriasi?
La diagnosi è clinica. È importante, inoltre, individuare la presenza di eventuali comorbidità quali l’artrite psoriasica,
l’obesità, l’iperlipidemia (gli alti livelli di
lipidi nel sangue), il diabete mellito e la
steatosi epatica. La psoriasi sembra essere
correlata a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, tra cui l’ipertensione
arteriosa, l’ictus e l’infarto del miocardio.
Trattare l’iperlipidemia e l’ipertensione
arteriosa può portare a una riduzione significativa del rischio.
Quali sono i trattamenti a disposizione
per la cura di tale patologia?
Il trattamento deve essere personalizzato
in base all’estensione della malattia e allo
stato di salute generale del paziente. Per
le forme con estensione cutanea inferiore
al 10% vengono consigliati i trattamenti
Il sole fa bene o male alla psoriasi?
Il sole preso con moderazione e con una
buona fotoprotezione apporta notevoli miglioramenti. Va evitata la scottatura
perché può traumatizzare la pelle, provocare un peggioramento della patologia
(fenomeno di Koebner) e può favorire l’insorgenza a lungo termine dei tumori della
pelle.
La psoriasi è una malattia
cronica caratterizzata da
periodi di remissione alternati a
fasi di riacutizzazione.
Riconoscerne i fattori scatenanti
è importante anche al fine
di evitare abitudini
e comportamenti che possano
aggravare o indurre una
ripresa della patologia.
DIAGNOSI E TERAPIA
topici a base di corticosteroidi, derivati
della vitamina D, acido salicilico, inibitori topici della calcineurina e fototerapia.
Per le forme a estensione maggiore del
10% sono indicati i trattamenti sistemici
con acitretina, ciclosporina, methotrexate. Per i casi più complicati, resistenti ai
trattamenti di primo livello, si consigliano
i farmaci biologici (infliximab, etanercept,
adalimumab, ustekinumab).
17
VIVENDI
cronico e recidivante della pelle.
In base alla gravità (estensione sulla superficie corporea) può essere divisa in:
• leggera: meno del 3% della superficie
cutanea presenta un numero limitato di
placche;
• moderata: dal 3 al 10% della pelle è occupato da placche;
• grave: oltre il 10% della superficie cutanea corporea è invasa da placche.
La psoriasi può anche causare l’infiammazione delle articolazioni, determinando
il disturbo noto come artrite psoriasica.
Circa il 30% dei soggetti affetti da psoriasi
(con un range che varia dal 6% al 48%) la
può sviluppare.
MARILAB PER IL SOCIALE
VIVENDI
18
Finalmente
il poliambulatorio per tutti
Medicina Sociale:
a settembre il via nelle sedi del Gruppo Marilab
I
l poliambulatorio in cui tutti i cittadini
potranno essere accolti da un gruppo
di professionisti, senza sottoporsi a
lunghe liste d’attesa e con la possibilità di sostenere una spesa ridotta. È questo
il nuovo progetto di Medicina Sociale del
Gruppo Marilab che partirà a settembre.
Sempre attento alle esigenze dei clienti e
ai cambiamenti sociali, il Gruppo ha pensato fosse importante lanciare un segnale
forte in questo particolare momento storico e far sentire la propria vicinanza e la
propria presenza a chi ne ha bisogno. È infatti, nei momenti di crisi che serve attenzione a chi è più fragile, più debole e a chi
ha bisogno di sostegno. Proprio in questo
contesto Marilab ha ritenuto indispensabile andare incontro ai cittadini e lanciare
la Medicina Sociale, un progetto complesso e ambizioso che, a partire da settembre,
consentirà di ricevere assistenza a quanti
non accedono al Servizio Sanitario Nazionale per ragioni economiche, giuridiche,
etniche e sociali. Il supporto sarà, non solo
caratterizzato dalla notevole esperienza e
professionalità del personale, ma anche
offerto a costi ridottissimi, quasi pari al ticket ospedaliero.
Qualche mese fa un’iniziativa simile promossa dal Gruppo e dedicata, però, esclusivamente agli anziani aveva riscosso grande successo tanto che Marilab, al fine di
rispondere alle esigenze sanitarie del territorio, ha deciso di ampliare tale progetto e
destinarlo a tutti i cittadini.
La costante rilevanza dei bisogni dei clienti unita al desiderio di aiutare le fasce più
deboli spesso costrette a vivere tra mille
disagi di carattere non solo medico, ma
anche sociale, ha creato i presupposti per
estendere l’iniziativa a tutti. Subito dopo
l’estate, infatti, presso i Centri Marilab i cittadini, senza alcuna distinzione di sesso,
età o razza, potranno usufruire dei benefici
della medicina sociale.
Il concetto di medicina per tutti, infatti,
nasce con l’intenzione di contrastare le
disuguaglianze nell’ambito della salute, di
garantire prevenzione e supporto anche
ai gruppi sociali più svantaggiati e di assicurare un’assistenza sanitaria di qualità
a prezzi accessibili a tutti. Qualità intesa
come accesso facile e veloce alle cure,
tempo di visita adeguato, centralità del
rapporto tra medico e paziente fondato
sull’ascolto, sulla chiarezza delle informazioni cliniche e sulla fiducia.
Troppo spesso, infatti, accade che il paziente sia costretto a sacrificare tempo e
denaro per potersi permettere un accertamento medico. Questo perché da un lato
l’offerta pubblica è poco adeguata alla domanda, dall’altro il privato ha costi che, in
tempi di crisi, in pochi possono permettersi. Oggi, finalmente, è possibile scegliere
una terza via, quella della medicina sociale
che garantisce prestazioni mediche di alto
livello a prezzi inferiori rispetto a quelli del
settore privato e che, diversamente dal
Sistema Sanitario Nazionale, non prevede
liste d’attesa.
Vi invitiamo a tenervi costantemente
aggiornati per conoscere
gli sviluppi del progetto
“Marilab ti dà una mano”.
A partire da settembre, infatti,
in fasce orarie prestabilite,
nei principali Centri del Gruppo
sarà possibile effettuare accertamenti
sanitari a tariffe agevolate.
DIAGNOSI E TERAPIA
VIVENDI
20
L’incredibile lavoro
dei fattori della coagulazione
L’importanza del corretto funzionamento
della coagulazione sanguigna e il rischio
di trombofilia
C
ari Lettori,
dopo la pubblicazione nell’ultimo numero di Vivendi dell’articolo relativo agli Indicatori di Danno Vascolare, volutamente presentato
come “informazione alquanto allarmante”, devo ammettere che mi sono posto
alcuni interrogativi.
Ormai da tempo mi rivolgo a Voi affrontando argomenti che, di sicuro, non sollecitano sensazioni o ricordi piacevoli, rasserenanti e rilassanti, bensì che spingono
a focalizzare l’attenzione su momenti e
situazioni poco gradevoli, anche se necessariamente interessanti, come le fastidiosissime e preoccupanti malattie che
fanno parte della nostra vita. Non vorrei
pertanto che alla fine mi si attribuisse la
qualifica di menagramo o, ancor peggio,
quella di iettatore.
Purtroppo, nella medicina aspetti positivi
e ben accetti emergono solo quando si
profila il momento della guarigione, forse
anche come reazione alla consapevolezza
che prima di raggiungere questa fase si è
dovuto necessariamente attraversare lo
stadio dei fastidi e della sofferenza.Par-
tendo da questo assunto, a mio avviso,
è preferibile, disponendo di un quadro
della situazione, potersi rendere conto se
esiste la possibilità di un intervento atto
ad anticipare, prevenire o mitigare la malattia. La prevenzione, cioè l’insieme delle
azioni finalizzate a impedire o contenere il
verificarsi di un evento morboso, diventa
così l’aspirazione più ambita e anche più
qualificante dell’arte medica, avendo l’esperienza confermato che, in tal modo, il
rischio di ammalarsi può essere notevolmente ridotto.
Chiusa questa premessa, con la speranza
di aver chiaramente motivato il perché e
il come della mia attività informativa su
questa rivista, passo a esaminare con Voi
un nuovo argomento: la trombofilia.
Che cos’è? La letteratura la definisce
come “un assetto (status) clinico, geneticamente determinato o acquisito, che
predispone allo sviluppo di tromboembolismo venoso e/o arterioso, senza apparenti motivazioni e con tendenza a
recidivare”.
Cercando di rendere più comprensibile
questa descrizione va specificato che la
Prof. Alessandro Colloca
Patologo clinico
trombosi è un processo patologico che
genera, all’interno dei vasi sanguigni non
interrotti, la formazione di trombi, cioè
di masse solide, costituite da fibrina, piastrine, globuli rossi e bianchi, che, conseguentemente, ostacolano o interrompono
la circolazione sanguigna.
A questo punto, prima di addentrarci nella trattazione della trombofilia, è a mio
avviso utile dedicare un po’ di tempo alla
descrizione e alla valutazione dei vari processi che portano alla coagulazione del
sangue.
È noto che il sangue è un tessuto liquido,
costituito da una parte fluida detta plasma e da una componente cellulare che
comprende piastrine, globuli rossi e globuli bianchi. Questo tessuto, per azione
della pompa cardiaca, è in continuo movimento e scorre entro un sistema chiuso
di canali detti vasi. Logicamente, se in un
punto qualsiasi del sistema vascolare dovesse verificarsi un danno e, quindi, aprirsi un varco, ne conseguirebbe una perdita
di sangue che potrebbe anche rivelarsi
pericolosa per l’organismo.
È in questa situazione che si attiva il pro-
cesso coagulativo. La coagulazione è un
meccanismo fisiologico che, in modo automatico, interviene tutte la volte che è necessario evitare perdite emorragiche. I fattori
che concorrono principalmente al processo
emostatico, sino alla formazione del coagulo, sono i vasi, le piastrine (trombociti) e l’attivazione di componenti plasmatici.
Nella figura 1 sono evidenziati i momenti
principali del processo coagulativo.
Nel settore A della figura è ben visibile la rottura della parete del vaso con fuoriuscita di sangue.
Nel settore B è evidente il varco, aperto nella parete, già occupato da un notevole aggruppamento di piastrine che aderiscono tra loro e, contemporaneamente,
anche ai bordi del vaso danneggiato, formando così un “tappo bianco” (trombo)
che è sufficiente per un primo effetto emostatico.
Infine, nel settore C si può vedere come il “tappo piastrinico” venga integrato e
rafforzato da un intreccio di fibre che incorporano anche i globuli rossi, costituendo il cosiddetto coagulo rosso.
DIAGNOSI E TERAPIA
La coagulazione è un meccanismo fisiologico
che, in modo automatico, interviene tutte
le volte che è necessario evitare
perdite emorragiche.
Fig. 2
Fig. 1
Coagulazione del sangue
Per gentile concessione dell’Istituto dell’Enciclopedia
Italiana Treccani, pubblicata nel Portale Treccani:
http://www.treccani.it/enciclopedia/coagulazione-del-sangue/.
Fig. 3
Questa presentazione, molto rapida e semplicistica, di fatto evidenzia il meraviglioso risultato di un complesso processo naturale determinato dall’attivazione
di una serie di fattori che, con sincronia e sequenzialità perfetta, danno il via alla
cosiddetta cascata coagulativa. Il risultato finale di tutti questi passaggi è che il
fibrinogeno, voluminosa molecola proteica sospesa in stato solubile nel plasma,
sotto l’azione dei fattori attivati, si addensa e precipita in forma di filamenti (fibrina) che vanno a costituire una fitta rete che ingloba la componente cellulare
stabilizzando l’assetto del primitivo coagulo.
Nelle figure 2 e 3 questa fase finale, ripresa in due momenti successivi, è ben
evidenziata nella sua evoluzione.
Ho cercato di condensare il tutto in poche righe, poiché lo spazio a disposizione
è limitato e spero di esserci riuscito.
Un’ultima nota sulla fase coagulativa: quali sono gli esami di laboratorio che ci
permettono di avere una prima valutazione dell’eventuale presenza di un processo coagulativo non perfetto?
Il conteggio delle piastrine, la determinazione del tempo di protrombina e del
tempo di tromboplastina parziale costituiscono una buona base di partenza. In
particolare, gli ultimi due esami forniscono informazioni utili circa il funzionamento della cascata coagulativa, consentendo di valutare quali specifici fattori
della coagulazione possono essere mancanti o difettosi. Vengono inoltre utilizzati per monitorare l’andamento di un’eventuale terapia con anticoagulanti e
trattamenti eparinici.
Adesso credo sia utile fermarsi e “digerire” piano piano questo primo pacchetto
di informazioni. Sul prossimo numero della rivista definiremo la restante parte
del quadro che espliciterà le problematiche della trombofilia ed esamineremo
gli accertamenti analitici che guidano il clinico nella sua valutazione diagnostica
e terapeutica.
VIVENDI
21
NOVITÀ SALUTARI
Attenzione
a cosa ci
riserva il sole!
VIVENDI
22
Scegliere la medicina estetica
come valido rimedio per contrastare
i danni causati dall’esposizione solare
F
inalmente è arrivata l’estate! Tempo di meritato riposo, mare, sole,
bagni, abbronzatura… ma siamo
sicuri che tutto ciò faccia bene alla
nostra pelle?
È noto che la principale causa dell’invecchiamento cutaneo è rappresentata dall’esposizione ai raggi solari che incide per il
70-80%, dal momento che produce a livello dermico disidratazione e deposizione
di accumuli di melanina. Ciò determina
una marcata accentuazione delle rughe e
la formazione di macchie cutanee a livello
delle aree fotoesposte quali viso, décolleté
e superficie dorsale delle mani.
Ma di sicuro questo non è un buon motivo
per rinunciare alle vacanze!
E allora, cosa possiamo fare per prevenire
e curare i danni causati dall’esposizione
solare?
Premessa l’importanza di sottoporsi a
un’accurata visita dermatologica per la
valutazione dei nei, subito dopo l’estate è
consigliabile esaminare la pelle per poter
stabilire quali siano i trattamenti di medicina estetica più adatti a contrastare i segni
dell’invecchiamento cutaneo.
Tra i principali si annoverano:
• laser frazionale non ablativo: si tratta di
una nuova tipologia di laser che utilizza
una lunghezza d’onda di 1.540 nanometri e che consente un trattamento non
invasivo di ringiovanimento di viso, collo,
décolleté e dorso delle mani. Si basa sulla
produzione di colonne termiche che attraversano il derma senza danneggiare l’epidermide, determinando così una nuova
sintesi di fibre collagene ed elastiche. Ciò
consente di ottenere una ristrutturazione e
un rimodellamento della pelle.
Questo trattamento non è però in grado di
eliminare né le rughe o i solchi profondi né,
tantomeno, le rughe dinamiche da contrazione dei muscoli mimici della faccia;
• filler con acido ialuronico: l’acido ialuronico, presente in tutti i tessuti del nostro organismo, è una molecola essenziale per la
formazione di fibre collagene ed elastiche.
Con l’avanzare dell’età la sua concentrazione tende a diminuire con conseguente
cedimento strutturale, perdita di elasticità
e turgore e minore idratazione della pelle. L’utilizzo di acido ialuronico come filler
rappresenta, quindi, la miglior procedura
per ottenere un effetto di riempimento
delle rughe statiche profonde del viso e
per ripristinare o aumentare il contorno e il
volume delle labbra e degli zigomi.
L’acido ialuronico viene utilizzato in medicina estetica non solo come filler (riempitivo) per le rughe statiche del volto, ma
anche come biorivitalizzante per il trattamento dell’invecchiamento cutaneo;
Dott. Simone Moroni
Specialista in Chirurgia
Plastica Ricostruttiva
ed Estetica
• biostimolazione con acido ialuronico
e vitamine: si tratta di microiniezioni di
acido ialuronico e vitamine che stimolano
la produzione di collagene e idratano gli
strati cutanei che vanno incontro a disidratazione. La biostimolazione è particolarmente indicata su guance, collo, décolleté
e superficie dorsale delle mani dove determina un miglioramento della qualità della
pelle in termini di tonicità e luminosità,
senza generare un aumento volumetrico.
• tossina botulinica: è una tossina purificata che una volta iniettata nei muscoli
provoca un blocco colinergico, cioè l’arresto della produzione di acetilcolina, neurotrasmettitore che trasmette l’impulso
nervoso ai muscoli. Pertanto, se iniettata
nei muscoli mimici del viso, provoca una
riduzione dell’attività contrattile attenuando, così, le rughe d’espressione provocate
dalla contrazione dei muscoli stessi.
L’iniezione di tossina botulinica è il trattamento ideale per le persone che presentano segni di “stanchezza” sul volto, dovuti
all’abbassamento del sopracciglio e alle
rughe frontali e perioculari, che conferiscono un’espressione corrucciata e stanca.
Il viso acquista così un aspetto più giovane
e rilassato, senza però arrivare a perdere la
naturale espressività, per un periodo medio di sei mesi.
BENE A SAPERSI
Impariamo a conoscere
il complesso legame
tra mente e corpo
Massimiliano Della Rocca
Naturopata
Counselor Psicosomatico
esperienza abbastanza comune per ognuno di noi quella di
identificare le emozioni provate
in base alle proprie sensazioni fi-
siche.
Potrà capitarci di sentire il cuore in gola
o lo stomaco chiuso quando aspettiamo
con ansia e un po’ di timore il verificarsi
di una circostanza tanto attesa, oppure
di impallidire e di sentirci paralizzati dalla
paura di fronte a un evento spaventoso.
Riflettendo su queste e altre analoghe
esperienze, può risultare cosa scontata
considerare la presenza di uno stretto legame tra psiche e soma, tanto da richiedere che qualsiasi malattia fisica venga
indagata non solo da un punto di vista
medico e psicologico, ma anche considerando l’aspetto emotivo che accompagna
l’insorgenza del sintomo.
L’uomo, come ogni essere vivente, è
“programmato” sulla base di alcuni indirizzi prioritari che rientrano nella sfera dei
cosiddetti istinti; tra questi, particolare
importanza è assunta dagli istinti di sopravvivenza (Io) e di riproduzione (Noi).
Fortunatamente, non dobbiamo pensare
che ogni qualvolta sentiamo un minimo
disturbo siamo a rischio per la vita, ma
il nostro database istintuale ragiona in
La consapevolezza come
chiave di guarigione
termini predittivi: così, anche un banale
prurito al dito di un piede viene tradotto
come un potenziale impaccio alla corsa
fluente nel caso in cui il predatore di turno
ci stesse assalendo.
Il sintomo, come espressione fisica, nasce nel momento in cui qualche funzione
del nostro organismo devia dalla norma,
attraverso l’attivazione di una parte del
nostro sistema nervoso che sovrintende
tutte le funzioni del corpo in modo indipendente, senza che possiamo interferire
a livello di controllo volontario: il Sistema
Nervoso Autonomo. Fin qui non ci sarebbero grandi problemi, se non fosse per il
fatto che il nodo centrale di questa parte
del sistema nervoso è strettamente collegato con una zona del cervello nella quale
vengono gestite tutte le realtà “non fisiche”, ovvero le emozioni.
È ormai ben dimostrato come le variazioni di uno stato emotivo determinino una
risposta adattativa della componente somatica; basti pensare a cosa ci succede
quando abbiamo paura o siamo innamorati oppure abbiamo subìto un dispiacere
affettivo o dobbiamo affrontare un esame.
Per risposta adattativa si intende la capacità dell’organismo di adattarsi a una situazione nuova, che agisce da stimolo stressante, e per la quale è necessaria la ricerca
di un ottimale livello di reattività globale in
grado di garantirci la famosa possibilità di
fuga di fronte a un potenziale pericolo.
Questo adattamento, ricercato e monitorato ventiquattro ore su ventiquattro, è la
base del concetto di omeostasi del sistema-uomo, cioè la tensione verso il miglior
livello di funzionalità complessiva e contemporanea dell’intero ecosistema.
VIVENDI
È
23
Marilab
INFOMARILAB
MARILAB: UN’AZIENDA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE
VIVENDI
24
Il Gruppo Marilab grazie a un’esperienza di oltre 50 anni nel campo della medicina diagnostica e preventiva, all’alto livello di professionalità dei suoi medici
specialisti, all’avanguardia degli strumenti utilizzati e all’efficiente organizzazione
interna, ha messo a punto una serie di servizi dedicati alle aziende, quali check-up
e medicina del lavoro.
Il check-up aziendale, finalizzato alla promozione della salute, alla prevenzione
e alla diagnosi di eventuali patologie, consiste in un percorso clinico studiato su
misura tenendo in considerazione le caratteristiche specifiche dei dipendenti (sesso, età, ecc.). Al fine di rendere più facile e veloce l’iter diagnostico, Marilab ha
istituito una sezione totalmente dedicata al servizio (sale d’attesa, professionisti,
studi medici).
Nel campo della medicina del lavoro, il Gruppo Marilab vanta un’esperienza ventennale, si avvale della collaborazione di professionisti altamente specializzati in
materia di sorveglianza sanitaria ed è in grado di rispondere alle specifiche esigenze di qualsiasi tipologia di azienda, attraverso la fornitura di servizi di Consulenza
Tecnica (con particolare riferimento al Servizio di Prevenzione, Protezione e Formazione del Personale in materia di Sicurezza sul Lavoro) e Consulenza Sanitaria
(nomina del Medico Competente, esecuzione di visite preventive e periodiche,
effettuazione di accertamenti sanitari, esami per la verifica di assunzione di alcool
e sostanze psicotrope, ecc.). È quindi in grado di sviluppare soluzioni specifiche al
fine di aiutare le società a ottemperare quanto stabilito dal Decreto Legislativo 81
del 2008 in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Tutta l’attività di gestione e programmazione della medicina del lavoro è attualmente gestita con criteri di qualità certificati secondo la norma internazionale UNI EN ISO
9001:2008 e sottoposta annualmente a verifica ispettiva a
cura di un ente terzo indipendente.
Per info e prenotazioni contattare la Dott.ssa Patrizia Russo:
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pacchetto prevenzione, a soli € 150,
che prevede:
• visita diabetologia pediatrica;
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colesterolo totale;
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Il Gruppo Marilab sbarca al 23esimo Congresso Internazionale di Medicina di Laboratorio IFCC.
Il lavoro scientifico elaborato dallo staff del laboratorio automatizzato Marilab di Acilia è stato
approvato dal comitato tecnico del congresso e si
è guadagnato un posto nella sala Esposizione dei
Posters.
Lo scorso mese di maggio si è tenuto, presso il
centro Marilab di Roma - Garbatella, l’openday dedicato alla nuova e rivoluzionaria metodica per
combattere la cellulite, Smoothshapes®. L’evento
ha richiamato l’attenzione di uomini e donne di età
compresa tra i 20 e i 70 anni e, a fronte del notevole successo ottenuto, il Gruppo Marilab ha deciso
di offrire la possibilità di acquistare il pacchetto di
n.10 sedute a un prezzo agevolato.
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Titolare e Direttore Sanitario
Gruppo Marilab
Delegato Unindustria per la
Diagnostica Ambulatoriale
L
a parola “globalizzazione” è ormai
nota a tutti e ognuno di noi è consapevole del fatto che il mondo si
sta uniformando sempre di più alle
dinamiche che tale fenomeno impone.
Inoltre, nell’ultimo ventennio abbiamo assistito alla crescita progressiva della grande
distribuzione che ha preso il sopravvento
in svariati ambiti del settore commerciale.
Oggi, in tutti i campi dell’economia, la
competizione è molto accentuata e l’incremento dei costi di produzione, seguito dalla riduzione dei margini di guadagno, ha
spinto le imprese a cercare soluzioni sempre più evolute per il contenimento delle
spese. Tra le varie opzioni possibili, quella
della crescita dimensionale e organizzativa
è l’unica scelta che ha portato risultati davvero apprezzabili.
Una catena di supermercati, ad esempio,
replica il medesimo modello organizzativo
su centinaia di punti vendita, generando
così economie di scala su molte voci di
spesa. Ma per ottenere dei risultati ottimali
non è sufficiente ingrandirsi comprando o
aprendo più sedi, bensì è necessario investire nella formazione del personale e nelle
infrastrutture per creare quel modello unificato che permette a tutti i punti vendita
di funzionare nello stesso modo.
In questo contesto la sanità non fa certo
eccezione.
Competizione, standardizzazione
e accentramento organizzativo diventano
le nuove parole d’ordine per il settore sanitario
Anche nel settore della Medicina Diagnostica Ambulatoriale, a cui noi apparteniamo, si sta assistendo alla creazione di
grandi aggregazioni che accorpano sotto
lo stesso marchio numerose sedi operative
dove si possono eseguire gli esami clinici
o le visite specialistiche usufruendo di un
servizio standardizzato e adeguatamente
strutturato.
Questo modello organizzativo offre numerosi vantaggi al cliente, il quale può rivolgersi, indifferentemente, a sedi diverse ricevendo però la stessa tipologia di servizio.
In questo modo il paziente ha la garanzia
di interfacciarsi con una struttura facente
parte di un’unica grande organizzazione
che gestisce tutte le informazioni che lo
riguardano in un database unificato.
Inoltre, questo sistema consente di generare notevoli economie di spesa utilizzando
la leva del potere contrattuale nei confronti dei fornitori e sviluppando procedure di
ottimizzazione della fase organizzativa, il
tutto a vantaggio del cliente stesso.
Il Gruppo Marilab, che racchiude otto strutture operative sotto un unico marchio, grazie a una programmazione iniziata più di
dieci anni fa, oggi fa capo a un’organizzazione unica che a livello centralizzato tiene
sotto controllo tutti i processi, utilizzando
un sistema di qualità che, proprio grazie
alla sua standardizzazione diffusa, ha otte-
nuto una speciale certificazione Corporate.
In termini più pratici, possiamo dire che
tutte le sedi operative del Gruppo utilizzano un unico modello organizzativo che
comprende tutti i processi aziendali: dalle
procedure al sistema gestionale informatico, dalla modulistica ai piani formativi,
dalle figure professionali agli specialisti,
fino ad arrivare alle infrastrutture e alla
strumentazione diagnostica.
Anche per quanto riguarda l’aspetto tecnologico non siamo rimasti a guardare:
Marilab si è dotata, infatti, della migliore
tecnologia esistente sul mercato, installando una catena robotizzata per l’esecuzione
degli esami di laboratorio che consente di
processare oltre tre milioni di test all’anno,
riducendo l’intervento dell’operatore e garantendo il mantenimento degli standard
qualitativi ai massimi livelli. Ciò si traduce
in un maggior vantaggio competitivo per
l’azienda e, di conseguenza, in un servizio
migliore per il paziente, in termini di rapidità e accuratezza del dato analitico.
Il Gruppo Marilab, investendo in organizzazione e risorse umane, non si è fatto trovare impreparato di fronte a questi nuovi
sviluppi del settore e, oggi, può dirsi pronto ad affrontare le nuove sfide che si presenteranno nel prossimo futuro.
BENE A SAPERSI
Dott. Luca Marino
25
VIVENDI
Pronti per nuove sfide
DIAGNOSI E TERAPIA
L’omeopatia?
Perfetta
in menopausa
VIVENDI
26
Ricorrere ai rimedi omeopatici
aiuta la donna ad affrontare
questo delicato periodo della vita
L
a menopausa è quel processo
fisiologico della donna caratterizzato da totale cessazione delle
mestruazioni e, in genere, per diagnosticarla è necessario che sia trascorso
un intervallo di 6/12 mesi dall’ultimo ciclo
mestruale. Di solito, si presenta intorno ai
50 anni, anche se la sua comparsa può variare fisiologicamente tra i 45 e i 55 anni.
Il periodo che va dalla fase premenopausale alla cessazione delle mestruazioni è
chiamato climaterio. Si tratta di una fase
di turbamento prevalentemente neurovegetativo che nella donna accompagna, in
vario modo, l’instaurarsi della menopausa.
Tale periodo è caratterizzato da un declino dell’attività ovarica e di solito precede
di 2-5 anni la menopausa. La menopausa
non è una malattia e nonostante molte
donne non lamentino alcun sintomo, altre
presentano, invece, una serie di disturbi,
variabili in termini di intensità e gravità.
Molto frequenti sono quelli circolatori tra
cui ipertensione, extrasistole, palpitazioni,
gambe pesanti; il più noto e fastidioso per
le pazienti è il fenomeno delle cosiddette
“vampate”, improvvise sensazioni di calore
intenso che si concentrano nella parte superiore del corpo (in particolare sul viso),
durano pochi minuti e si manifestano ripetutamente a qualsiasi ora del giorno e
della notte. Durante la notte disturbano
fortemente il sonno in quanto interferiscono con la fase REM, la più importante
per assicurare il riposo. Oltre ai sintomi
vasomotori appena descritti esistono anche quelli neurovegetativi. Questi ultimi
possono derivare dal calo degli estrogeni (ormoni femminili) che comporta uno
squilibrio, così come anche dal complesso
approccio emotivo della donna in menopausa. La cessazione dell’attività ovarica e
le modificazioni fisiche ed emotive legate
al processo naturale di cambiamento vengono vissute molto intensamente dalla
donna che trasferisce sul corpo tutti i conflitti. La sfera nervosa è, infatti, quella che
tende a produrre i sintomi più eclatanti:
ansia, irritabilità, depressione, tristezza,
sbalzi d’umore e stanchezza. Gli squilibri
ormonali e metabolici possono portare a
patologie anche più gravi, come una riduzione dell’assorbimento del calcio a livello
delle ossa che può provocare l’osteoporosi oppure una minore protezione del cuore e dei vasi. Altri sintomi frequenti sono
aumento di peso, emicrania, stanchezza
e calo del desiderio sessuale. Gli ormoni
di sintesi che spesso sono utilizzati come
terapia allopatica sono in contrasto con
l’azione fisiologica della natura femminile.
L’omeopatia, invece, interviene nella ge-
Dott.ssa Stefania Cuozzo
Reumatologa, specialista in Omeopatia,
Medicina Tradizionale Cinese
e Agopuntura
stione della sintomatologia ed è di grande
aiuto per accompagnare e sostenere le
donne in questo importante processo in
atto.
La menopausa è una fase estremamente
delicata per una donna, segnata da un
periodo di modificazioni profonde, sia psichiche che fisiche. Ogni donna reagisce in
modo diverso ai vari sintomi e segni della
menopausa ed è questa peculiarità che
consente al medico di ottenere le prime
informazioni utili per scegliere il rimedio
più adatto. L’omeopatia differenzia la
scelta dei rimedi in base alle personalità e
alle risposte individuali ed è quindi fondamentale un’accurata anamnesi per meglio
individuare quelli più adatti. I rimedi maggiormente utilizzati sono: Lachesis, Sepia,
Glonoinum, Sulphur, Thuya e Actea Racemosa (Cimifuga).
La menopausa si presenta con sintomi più
o meno acuti ma, trattandosi di una fase
molto lunga, le problematiche tendono a
diventare croniche.
In questo caso il medico prescriverà alcuni
rimedi ad alta diluizione (dalla 200 CH in
poi) mentre per la terapia mirata, sintomatica e diluita nel tempo, potranno essere
utilizzate anche le altre diluizioni dalla 5
alla 30 CH.
La forza della bioenergetica
nella prevenzione
e nella cura
della menopausa
ELENCO
LIBRERIE
SUL SITO
L
Psicoterapeuta, supervisore e local trainer
in analisi Bioenergetica. Psicologa analista
di formazione junghiana e training autogeno.
Perito del tribunale penale e civile di Roma
a menopausa è una tappa obbligatoria della vita di ogni donna,
demonizzata come perdita della
femminilità, abbinata a caldane,
aumento di peso, pancia gonfia, pelle disidratata e impossibilità di essere feconda.
Archetipicamente si è innestata l’idea che
la perdita del ciclo mestruale equivale a
malattia, vecchiaia e deterioramento della
bellezza. Qualunque disagio è imputabile
al cambiamento ormonale tanto da divenire muro che separa la vita precedente
da quella successiva. Si drammatizza il
cambiamento senza elaborare in modo
costruttivo l’idea del dinamismo che esiste
tra essere umano e universo dove le mutevoli trasformazioni delle stagioni, ognuna
con il loro fascino e i loro limiti, ci rendono
pronti ai cambiamenti stagionali e ci preparano per tempo ad affrontare eventuali
disagi atmosferici e personali per prendere
il meglio di ogni stagione. Integrando l’idea che la vita in sé è perenne cambiamento questa fase particolare delle donne può
essere abbracciata con serena consapevolezza prima del suo arrivo con un nuovo
senso di libertà. Ascoltando i simboli onirici
e sentendo ogni percezione sensoriale del
proprio corpo, partendo dai piedi e le loro
dita; avvertendo le emozioni di tutti i segmenti fisici fino a giungere alla mascella e
agli occhi attraverso movimenti psicofisici
sonori; percependo la respirazione profonda ed espansa, mai mediata dal controllo
razionale, le donne radicano la solidità del-
spazio-temporali, per ricaricarsi di vitalità
e padronanza nel protendersi verso la vita,
conferisce armonia interiore modulando il
“fuoco ardente” nella totalità dell’essere.
La bioenergetica è una psicoterapia individuale per divenire coscenti delle comunicazioni inconsce attraverso i sogni, sentire
e rivivere attivamente nel corpo e nella
mente le emozioni congelate. In gruppo
è un movimento psicofisico, dove l’azione motoria ha un significato esperienziale
soggettivo. Ogni tensione muscolare ha
una sua storia emozionale quale riflesso
di blocchi energetici e psicologici che liberandola genera una sensazione di sicurezza e forza psicofisica estesa in tutta la
personalità.
A ottobre si terrà,
presso il Marilab Center di Ostia,
un meeting in cui si approfondirà
il tema della menopausa.
Vi invitiamo a tenervi aggiornati
per non perdere l’occasione
di partecipare!
Sostenere il radicamento nella realtà interna ed
esterna per aumentare l’autostima dell’identità
femminile.
Rafforzare il pavimento pelvico con appropriati
esercizi del bacino.
Per informazioni: cell. 338 5438008 - www.bioenergeticaonline.it
27
VIVENDI
Dott.ssa
Maria Stallone Alborghetti
la personale identità femminile. Sentire il
fisico vibrante nei suoi confini attraverso
gli esercizi espressivi della bioenergetica,
integrati a una alimentazione mirata e alle
cure omeopatiche, permette di prevenire
e alleggerire ogni disagio descritto, ristabilendo l’equilibrio termoregolatore così
rilevante in questa sintomatologia. Le ricerche statistiche hanno dimostrato che
molte donne, pur avendo le medesime
trasformazioni ormonali, non subiscono gli
stessi sintomi. Le caldane, in particolare, si
presentano in modo lievissimo e per brevi periodi in presenza di una vita sessuale
soddisfacente, quasi a dimostrare il valore
simbolico di un eros e un fuoco passionale
ancora ardente. L’insieme di queste situazioni inconsce o consapevoli producono
rabbia talvolta espressa e proiettata sui familiari o nel mondo del lavoro oppure somatizzata con ansia, depressione o malattie organiche. La bioenergetica attraverso i
numerosi esercizi del bacino, per tonificare
e rilassare i muscoli intimi, per scaricare le
tensioni, per contenerli nei giusti confini
DIAGNOSI E TERAPIA
Come vivere in modo nuovo questa
importante fase della vita di una donna
Dott. Angelo Di Santo
Urologo
N
el vasto ambito della disciplina
urologica, la neuro-urologia è
quella branca che si occupa
del trattamento della vescica
neurologica. Per vescica neurologica si
intende l’alterazione dei meccanismi di
regolazione vescico-sfinterici dovuti a
una patologia neurologica documentata.
L’entità e il tipo di disfunzione urinaria dipendono dalla sede e dall’estensione del
danno neurologico. I quadri clinici che ne
derivano possono instaurarsi con modalità differenti e presentarsi con disturbi
che vanno dall’incontinenza urinaria, alla
difficoltà a urinare (disuria), fino alla ritenzione completa di urina.
Prima dell’avvento della neuro-urologia,
il medico si trovava a fronteggiare quelle
che erano le gravi complicanze di un quadro di vescica neurologica non trattato,
quali potevano essere le calcolosi renali
estese, l’idronefrosi, fino ad arrivare alla
temutissima insufficienza renale grave.
Grazie a questa nuova branca, l’attenzione si è spostata sulla prevenzione di tali
temute complicanze, ma soprattutto sulla riabilitazione (intesa in senso lato) e sul
miglioramento della qualità di vita.
Gli enormi passi avanti compiuti
dalla ricerca hanno permesso di
mettere a punto una serie svariata di presidi in grado di prevenire
quanto più possibile i gravissimi
danni secondari alla vescica neurologica non trattata.
NOVITÀ SALUTARI
Tutte le patologie neurologiche possono potenzialmente presentare disturbi
di pertinenza urologica e andrologica
(deficit erettile). Tra le più comuni si annoverano i traumi vertebro-midollari
(completi o incompleti), le lesioni cerebrali (neoplastiche, ischemiche, emorragiche o traumatiche), il Morbo di Parkinson, la Sclerosi Multipla e le patologie
congenite del midollo spinale. Ognuna
delle suddette malattie può comportare
disturbi urologici. È dunque importante
che ogni paziente con patologia neurologica accertata venga correttamente consigliato sulla necessità di effettuare una
valutazione specialistica dei disturbi uroandrologici da cui è affetto. Gli enormi
passi avanti compiuti dalla ricerca hanno
permesso di mettere a punto una serie
svariata di presidi (farmacologici e non,
come la terapia antimuscarinica, il cateterismo vescicale intermittente, i farmaci
creati per il trattamento del deficit erettile, la neuromodulazione, ecc.) in grado
di prevenire quanto più possibile i gravissimi danni secondari alla vescica neurologica non trattata. Tra tutti i mezzi a
disposizione, menzione speciale merita la
neuromodulazione, in particolare la PTNS
(Percutaneous Tibial Nerve Stimulation agopuntura ed elettrostimolazione del
nervo tibiale). Questa tecnica, poco invasiva, affonda le radici nell’agopuntura cinese. Descritta originariamente da Stoller
alla fine degli anni ‘90 per il trattamento
della sindrome della vescica iperattiva,
è stata successivamente proposta per la
cura delle ritenzioni urinarie non ostruttive, della vescica neurologica, delle disfunzioni di svuotamento in età pediatrica e del dolore pelvico cronico/sindrome
della vescica dolorosa. La tecnica consiste
nell’inserzione di un ago da agopuntura,
4-5 cm sopra il malleolo mediale (piede),
e nella sua elettrostimolazione con parametri definiti per una durata di 30 minuti.
Ogni ciclo completo si compone di 10-12
sedute.
29
VIVENDI
Neuro-urologia e
neuromodulazione
Come diagnosticare
e trattare temute
patologie e
spiacevoli disturbi
BENE A SAPERSI
VIVENDI
Lo Studio Tributario e Legale Bianchi, con sede a Roma – Eur, viale Dei Campioni, 8, assiste, da oltre tre lustri, i propri clienti
nello sviluppo e nell’implementazione delle proprie attività offrendo consulenza aziendale, societaria, fiscale e strategica.
La mission dello Studio è guidare le imprese nella realizzazione di progetti innovativi per affrontare con successo le sfide della
globalizzazione anche stringendo alleanze strategiche, il tutto senza modificare la vision aziendale o sostituirsi al management.
Lo Studio è composto da un team di Professionisti, esperti in diverse aree tematiche, che ha stabilito importanti collaborazioni nazionali ed internazionali al fine di garantire assistenza e consulenza sia in Italia che all’estero.
CONSULENZA AMMINISTRATIVA
CONSULENZA FISCALE
- Costituzione di società
- Contabilità e bilanci
- Gestioni immobiliari
- Trasferimento di azioni o quote sociali
- Dichiarazioni dei redditi
- Invii telematici, visure e certificati CCIAA
- Domiciliazioni di società italiane ed estere
- Assistenza e consulenza in materia di
imposte dirette ed indirette
- Servizi telematici per l’espletamento degli
adempimenti fiscali
- Assistenza sulla tassazione internazionale
- Consulenza fiscale nazionale ed assistenza
in quella internazionale
- Assistenza nel contenzioso Tributario
- Assistenza nei rapporti con l’Amministrazione
fiscale
- Revisione fiscale
CONSULENZA STRATEGICA
- Due diligence
- Sviluppo ed implementazione di sistemi di
controllo di gestione
- Ristrutturazioni e liquidazioni aziendali
- Operazioni straordinarie: fusioni, scissioni,
conferimento e scorporo di aziende o rami
di azienda, trasformazioni, acquisto, cessione
o affitto d’azienda
- Consulenza relativa al settore informatico ed
e-commerce
REVISIONE
- Partecipazione a Collegi Sindacali
- Sviluppo o miglioramento di sistemi di
controllo
- Incarichi di Amministratore Indipendente
- Sviluppo o implementazione di sistemi
di Corporate Governance
- Revisione contabile
- Attività di due diligence fiscale e contabile
- Stime e perizie d’azienda
CONSULENZA LEGALE
- Consulenza giudiziale e stragiudiziale in
ambito civile e commerciale
- Normativa sanitaria, assistenza partecipazione
bandi di gara
- Diritto del lavoro
- Diritto di famiglia
- Recupero crediti
- Contrattualistica
- Inadempimento e responsabilità civile
- Locazioni
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- Assistenza e transazioni bancarie
Studio Tributario e Legale Bianchi - Roma Eur, Viale dei Campioni, 8
Tel. 06 5919519 - Fax 06 5919923 - E.mail: [email protected]
Veterinario
31
C
ome ogni anno con il caldo comincia la stagione delle pulci e
delle zecche.
Questi parassiti, diffusi ovunque,
si riproducono a grandissima velocità con
le alte temperature e si trovano facilmente
sul mantello di cani, gatti, pecore, bovini e
animali selvatici come volpi e ricci.
L’uso diffuso di antiparassitari molto efficaci, con lunga durata di azione e di facile
applicazione, ha fatto sì che negli ultimi
anni le infestazioni massive siano molto
rare e che tanti animali ne siano totalmente privi per tutto l’anno.
Purtroppo non tutti i padroni degli animali
domestici cominciano l’applicazione di
antiparassitari fin dall’inizio della primavera e molti provvedono soltanto dopo aver
visto zecche o pulci sul corpo del proprio
amico a quattro zampe.
L’importanza di questi parassiti è dovuta
alla loro patogenicità diretta e indiretta,
quest’ultima legata alla trasmissione di
microrganismi patogeni sia per gli animali
che per l’uomo.
Soprattutto le zecche, di cui esistono diverse specie che parassitizzano gli animali
domestici, sono potenzialmente molto
pericolose, non tanto per la loro azione
ematofaga, importante solo in caso di
grandi infestazioni, ma per il fatto che possono veicolare molti tipi di patogeni tra
cui i batteri della famiglia rickettsiaceae,
Con la stagione estiva arrivano pulci e zecche.
Come proteggere i nostri animali
responsabili di gravi patologie sia nel cane
che occasionalmente anche nell’uomo,
quelli della famiglia bartonellaceae e i protozoi come la Babesia .
È indispensabile sottolineare come non
tutte le zecche siano infette, poiché per
esserlo devono prima alimentarsi su un
cane infetto.
Nel cane la malattia trasmessa da zecche
più diffusa è quella da ehrlichia canis, famiglia rickettsiaceae, che si presenta in tre
forme: acuta, subacuta e cronica con una
sintomatologia molto variabile.
Le forme che si riscontrano più frequentemente nella pratica clinica sono la subacuta e la cronica.
I sintomi più spesso associati sono: anoressia, febbre (raramente molto alta), debolezza, abbattimento, emorragie nasali,
lesioni oculari e petecchie cutanee.
La conferma della diagnosi avviene tramite l’esame sierologico del sangue, mentre
l’emocromo evidenzia solitamente anemia non rigenerativa, trombocitopenia e
leucopenia.
Anche il tracciato elettroforetico presenta
alterazioni che suggeriscono la malattia.
Per quanto riguarda le pulci possono veicolare anch’esse microrganismi, tra cui
rivestono importanza clinica soprattutto
quelli della famiglia bartonellaceae, e una
tenia, il dipilydium caninum, che si riscontra nelle feci come piccole proglottidi
bianche che si accartocciano assumendo
l’aspetto di un chicco di riso.
I batteri del genere bartonella possono
infettare il cane con scarsa sintomatologia
ma con immunodepressione anche importante e a volte endocardite.
Sempre i batteri di questa famiglia sono
responsabili della malattia da graffio del
gatto, infezione a decorso solitamente benigno che si trasmette all’uomo mediante
appunto il graffio o il morso di un gatto
infetto.
Considerando, quindi, i potenziali rischi
di cui abbiamo fatto soltanto una carrellata, derivanti da infestazioni da pulci e da
zecche è assolutamente indispensabile
trattare preventivamente i propri animali
domestici con appositi antiparassitari dotati preferibilmente di effetto repellente
che allontana dall’animale anche zanzare
e flebotomi portatori a loro volta di altre
importanti patologie.
Nessun animale va escluso dal trattamento dal momento che anche i gatti che vivono sempre e solo in appartamento possono presentare pulci.
31
VIVENDI
Dott. Augello Starrantino
BENE A SAPERSI
Prendiamoci cura
dei nostri amici
a quattro zampe
A tu per tu con la consigliera
di Roma Capitale Michela Di Biase,
Presidente della Commissione Cultura,
Politiche Giovanili e Lavoro
POLITICAL SCREENING
“UNA SANITÀ
TERRITORIALE CHE
PARTA DALLE DONNE”
VIVENDI
32
“Uniformare l’offerta socio-sanitaria in tutti i quartieri di Roma
e dare a tutte la possibilità di scelta”.
P
residente della Commissione Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro
del Comune di Roma, Michela Di
Biase è anche membro dell’Assemblea Nazionale e Regionale del Partito
Democratico.
Come considera lo stato della sanità a
Roma e nella nostra Regione?
Il settore sanitario a Roma e nel Lazio non
ha ancora raggiunto livelli ottimali come
quelli di altre Regioni, ma il cambio di
passo operato dalla Giunta Zingaretti in
questo ultimo anno e mezzo inizia a farsi
sentire. Quello del Governatore è un lavoro che sta puntando a risanare la cattiva
gestione del piano di rientro dal debito
operata nell’era Polverini. Si sta cercando
di normalizzare la situazione integrando i
servizi che erano stati soppressi nel territorio provinciale e che avevano generato
un affollamento degli ospedali romani, in
particolare, dei pronto soccorso. C’è ancora molto da fare ma l’impronta nuova,
a cominciare dal completo rinnovo della
classe dirigente delle strutture sanitarie, è
evidente.
Zingaretti sta appunto lavorando per
dare nuovi servizi sanitari ai cittadini, il
ministro Lorenzin sta cercando di contenere l’aumento dei ticket, qualcosa sta
veramente cambiando?
Deve cambiare, e la collaborazione tra Regione e Ministero è fondamentale per ar-
rivare all’attuazione di una nuova cultura
del sociale e della salute, anche attraverso
una legge regionale, di recepimento della
328/2000, la legge-quadro nazionale dei
servizi sociali. Il principio che intendiamo
seguire è considerare il diritto alla salute legato alla prossimità territoriale, per
renderlo, così, uniforme per tutti. Non è
possibile pensare che a Roma, in ambito
sanitario, esistano ancora sperequazioni
tra quartieri. Occorre uguagliare l’offerta
dal punto di vista territoriale, tenendo in
considerazione le esigenze dei cittadini,
capire dove c’è bisogno di maggiori interventi e quali servizi necessitano di essere
potenziati.
Quale pensa sia la ricetta giusta per il rilancio della sanità e cosa può fare il Comune?
Roma Capitale, come ente locale più vicino alla popolazione, deve essere l’interlocutore che suggerisce a Regione e
Ministero la strada da seguire per rendere
il settore sanitario più equo e sostenibile.
Penso, inoltre, che un rinnovamento della
sanità passi anche e soprattutto attraverso
un’attenta considerazione della salute della donna, settore in cui siamo stati indietro per anni, depotenziando i consultori e
non garantendo alle donne la possibilità
di scelta. Oggi come oggi, la percentuale di medici obiettori di coscienza nelle
strutture pubbliche è ancora troppo alta
e bisogna invertire la tendenza, fornendo
di Valeria Bilancioni
alle nostre concittadine presidi per la prevenzione, il monitoraggio e le emergenze.
Veniamo a un territorio che, specie in
questa stagione estiva, è spesso al centro
delle cronache, il X Municipio. Al Grassi
ci sono ancora situazioni di emergenza?
Come si può intervenire?
Sicuramente l’ospedale Grassi, come molti altri del territorio romano, presenta una
carenza generale di organico che si aggrava particolarmente con l’arrivo di turisti nella stagione estiva. I cittadini hanno
sottoposto alla nostra attenzione soprattutto il caso del pronto soccorso, talmente
congestionato da essere sempre costretto
a gestire tutti i ricoveri in emergenza. Se
ai medici e agli infermieri del nosocomio
dobbiamo rivolgere un doveroso plauso, è
altrettanto necessario intervenire affinché
nei prossimi anni l’urgenza possa rientrare,
magari pensando a nuovi presidi nei quartieri dell’entroterra del X Municipio.
Pubblico e privato nel settore socio-sanitario possono collaborare?
Sicuramente, la loro interazione è imprescindibile ma bisogna ottimizzare il loro
rapporto, ridefinendo la politica dei prezzi,
cercando di calmierarli per venire incontro
alle necessità della popolazione. Nel Lazio
c’è una forte presenza di privato e di privato convenzionato. Bisogna però diversificare l’offerta per garantire servizi migliori e
diminuire le liste d’attesa negli ospedali.
Intervista con Davide Bordoni,
Assessore di Roma Capitale
nella Giunta Alemanno e oggi
coordinatore romano di Forza Italia
“Serve un piano sanitario sostenibile, con interventi strutturali
a favore del personale per garantire stessi diritti ai cittadini”
G
ià Presidente del Municipio XIII
di Roma, Davide Bordoni ha
ricoperto per cinque anni la
carica di Assessore alle Attività
Produttive, al Lavoro e al Litorale di Roma
Capitale, nella Giunta Alemanno. Da aprile
2013 è coordinatore romano di Forza Italia.
Come considera lo stato della sanità a
Roma e nella nostra Regione?
Da quando la sanità nazionale è diventata di competenza delle Regioni, la spesa
pubblica è aumentata a dismisura con
possibilità molto limitate di contenere
o anche controllare le uscite. Anche l’attuale amministrazione Zingaretti non ha
dato quella svolta in grado di imprimere
uno stop a questa tendenza e di invertire
la rotta. Senza una pianificazione sostenibile a lungo termine e interventi strutturali a favore del personale e dei servizi, la
sanità laziale continuerà a soffrire di vizi
e criticità che hanno origini lontane nel
tempo. Bisogna realizzare una vera standardizzazione dei costi e razionalizzare le
strutture, rendere i servizi vicini al cittadino e velocizzare le liste d’attesa.
Zingaretti sta lavorando per dare nuovi
servizi sanitari ai cittadini, il ministro
Lorenzin sta lavorando per contenere
l’aumento dei ticket, qualcosa sta veramente cambiando?
Di servizi nuovi fatti da questa amministrazione regionale ne vedo ben pochi e
sono iniziative spot, isolate e prive di programmazione. Occorre avere il coraggio
di proporre un piano di razionalizzazione
delle risorse e strutture che non sia un
elenco di tagli fatti con la scure e calati
dall’alto, ma che anzi assicuri un servizio
che sia il più vicino possibile al cittadino,
uguale per tutti e soprattutto facilmente
accessibile. La sanità è un diritto e tutti
devono avere le stesse possibilità di avvalersene, nel miglior modo e nel minor
tempo possibile. Quindi, sì alla razionalizzazione e integrazione dei servizi, no ai
tagli indiscriminati e calati dall’alto.
Quale pensa sia la ricetta giusta per il
rilancio della sanità e cosa può fare il
Comune in questo senso?
Determinare costi standard e razionalizzare strutture e servizi significa già
realizzare un grosso risparmio di spesa,
ma certamente non possiamo misurare
la sanità solamente in termini di spesa e
soldi. Dobbiamo migliorare la tipologia
di servizio offerto, mettere gli operatori
nelle condizioni di esercitare al meglio e
gli utenti di rivolgersi al punto più competente e vicino, in modo da velocizzare
tutto il percorso. La collaborazione e la digitalizzazione a tutti i livelli, dall’ospedale
al medico di base passando per il pronto
soccorso, è fondamentale anche per decongestionare le attese e distribuire la
mole di pazienti con un alleggerimento della pressione sul pronto soccorso.
Un’altra strada da percorrere è quella di
potenziare gli ambulatori ospedalieri per
decongestionare le lunghe file d’attesa.
Veniamo a un territorio che lei conosce
molto bene, il X Municipio. Al Grassi ci
sono ancora situazioni di emergenza?
Come si può intervenire?
Per potenziare il Grassi occorre un collegamento più puntuale e preciso con i
medici di base e il potenziamento delle
strutture che fanno da filtro con i pronto soccorso. A queste si può affiancare il
terzo settore: associazioni e onlus possono sostenere alcuni servizi paramedici
integrati, se e quando necessario, con le
prestazioni ospedaliere. In più, bisogna
agire anche sul lato del personale: occorre potenziare le risorse, riqualificarle e
specializzarle, ma contemporaneamente
stabilizzarle e dare sicurezza ai reparti.
Pubblico e privato nel settore socio-sanitario possono collaborare?
Certamente possono e devono collaborare, offrendo un servizio integrato, nel
quale ogni struttura sia messa in condizione di soddisfare le esigenze e richieste
del cittadino secondo il principio di sussidiarietà. Sarebbe necessaria una solida
vigilanza sia sul privato che sul pubblico,
ma l’obiettivo rimane quello di potenziare le risorse con un piano organico che
preveda una sanità integrata e sostenibile.
33
VIVENDI
di Valeria Bilancioni
POLITICAL SCREENING
“NO AI TAGLI!
RAZIONALIZZARE E
INTEGRARE I SERVIZI”
BENE A SAPERSI
Salute
e tempo
libero
VIVENDI
34
di Andrea Falaschi
Staccare dalla routine per allentare lo stress è il modo migliore
per raggiungere il benessere
L‘
Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) definisce nella propria Costituzione la salute come
“stato di completo benessere
fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità. Il
godimento del più alto livello di salute
raggiungibile costituisce uno dei diritti
fondamentali di ogni essere umano senza
distinzione di razza, religione, credo politico, condizione economica o sociale”.
Escludendo, solo per un momento, la classica definizione di salute come benessere
fisico e mentale e adottando un senso più
ampio e generico della definizione stessa,
ne consegue l’importanza di considerare
l’aspetto prettamente psicologico del benessere.
Affinché la condizione psicologica sia effettivamente soddisfatta, oltre a rispettare
il nostro corpo prevenendo e curando le
malattie e mantenendolo nella migliore
forma fisica possibile, dovremmo essere
sempre attenti anche al contenimento
dello stress e al buon uso del tempo libero.
Per tempo libero si intende quella parte di
giornata che ognuno di noi dedica, o dovrebbe dedicare, a se stesso.
Risulta, quindi, evidente come una passeggiata con i figli, una birra con gli amici o
qualunque altra attività sociale che ci porti
a staccare dalla routine quotidiana, diventino fondamentali per il nostro benessere.
Ci stiamo affacciando alla stagione estiva,
il periodo che più ci aiuta in questo senso:
infatti, se di solito preferiamo rimanere in
casa, in questo momento dell’anno prediligiamo, in genere, stare all’aria aperta.
Ma come possiamo impiegare al meglio il
nostro prezioso tempo libero?
Roma, in termini di proposte di attività ricreative, forse, non ha eguali: oltre ai classici punti di aggregazione, da Trastevere
fino al Porto di Ostia e il Lungomare con i
suoi stabilimenti e discoteche, offre qualsiasi genere di diversivo.
Sorvolando sulle feste di colore politico
che ormai sono diventate un appuntamento fisso per gli abitanti della Città, vedremo come, dove e quando
poter soddisfare ogni tipo di
esigenza.
Per gli amanti della musica, i
poli di riferimento sono, ormai
classicamente, Rock in Roma
all’Ippodromo delle Capannelle, Luglio Suona Bene all’Auditorium Parco della Musica e
CentraleLive al Foro Italico.
Tutti i programmi dettagliati di
ciascun evento sono facilmente rintracciabili navigando in internet.
Dal 12 giugno al 31 agosto viene organizzata sulle rive del Tevere una manifestazione gratuita caratterizzata da musica live,
mostre, eventi di vario genere e la presenza di bancarelle e ristoranti. Dello stesso
genere è Roma Vintage di cui, però, ancora
non sono noti programmi e location.
Per gli amanti dell’Opera, infine, apre il 24
giugno la stagione del Teatro Romano alle
Terme di Caracalla con la Carmen, che si
concluderà il 9 agosto.
Le possibilità, naturalmente, non si esauriscono qui; ma lo spazio a disposizione sì.
Non ci resta, quindi, che scegliere tra le
innumerevoli proposte, organizzarci da
soli o con gli amici e uscire. Ci farà davvero
bene!
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Barbara d`Urso