news sanitarie dal mondo Marilab PERIODICO DI SALUTE E BENESSERE 3 Trimestrale di informazione medico-scientifica_anno VIII_n. 3_luglio/settembre 2014_ distribuzione gratuita MEDICINA SOCIALE La nuova frontiera della sanità ALIMENTAZIONE Mangiare sano e tenersi in forma ANGIOLOGIA Capillari: cosa fare? A TU PER TU CON Barbara d’Urso “Fare prevenzione salva la vita” Sommario luglio/settembre 2014 Dica 33 - Il personaggio Diagnosi e terapia Anno VIII - numero 03 - luglio/settembre 2014 6 16 Prendiamoci cura della nostra pelle Direzione - Redazione Marilab s.r.l. Viale Paolo Orlando, 52 [email protected] 20 L’incredibile lavoro dei fattori della coagulazione Direttore responsabile Luca Marino BARBARA D’URSO “Fare prevenzione salva la vita” di Valeria Bilancioni Bene a sapersi 10 E…STATE IN SALUTE! 26 L’omeopatia? Perfetta in menopausa 12 Conosciamo meglio l’ecografia 27 23 La consapevolezza come chiave di guarigione La forza della bioenergetica nella prevenzione e nella cura della menopausa Marilab per il sociale 25 Pronti per nuove sfide 18 31 Prendiamoci cura dei nostri amici a quattro zampe Political screening Salute e tempo libero 32 34 Novità salutari 14 I capillari: quelle imperfezioni difficili da accettare 22 Attenzione a cosa ci riserva il sole! 29 Neuro-urologia e neuromodulazione 33 Finalmente il poliambulatorio per tutti “Una sanità territoriale che parta dalle donne” “No ai tagli! Razionalizzare e integrare i servizi” Comitato scientifico Luca Marino, Alessandro Colloca, Andrea Fabbri, Domenico Alberti Progetto grafico e impaginazione Silvia Celindano - Todi (PG) [email protected] tel. 075 8870055 Stampa Arti Grafiche Agostini Marketing e pubblicità c/o Marilab s.r.l. rif. Valentina Ambrosio - tel. 06 56195133 [email protected] Sito Web Gaia Gentile - tel. 06 56195110 [email protected] La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione dell’editore. L’editore è a disposizione di tutti gli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte, nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere debita autorizzazione. Rubriche Foto: Depositphotos, Fotolia 15 Filo diretto Finito di stampare nel mese di luglio 2014 24 Infomarilab Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 423 del 19.10.2005 VIVENDI è una rivista trimestrale a carattere medico-scientifico edita da: Marilab s.r.l. VIVENDI viene distribuita gratuitamente. PER CONTATTARE LA REDAZIONE DI VIVENDI, POTETE INVIARE UNA MAIL AGLI INDIRIZZI: [email protected] [email protected] www.vivendionline.it 14 12 26 31 Editoriale a cura di Luca Marino Dopo un lungo e faticoso anno caratterizzato da cambiamenti altalenanti al Governo, continue sfide in Parlamento, numerosi episodi di cronaca nera, disastri ambientali e, come se non bastasse, la sconfitta degli Azzurri ai Mondiali del Brasile, non ci resta che voltare pagina e goderci un meritato riposo estivo… con le dovute accortezze, ovvio! Per prima cosa facciamo attenzione al sole: soprattutto a chi soffre di psoriasi è consigliabile esporsi con moderazione e, come suggerisce la Dott.ssa Lora, con un’adeguata protezione! Anche il Dott. Moroni ci mette in guardia dai danni che l’esposizione ai raggi solari può comportare e ci illustra i benefici che i trattamenti di medicina estetica possono garantire nel contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo. Non dimentichiamo, però, di prenderci cura del nostro corpo adottando una corretta e variata alimentazione, senza mai dimenticare i vantaggi dell’attività fisica, come ci suggerisce la Dott.ssa Minotti. Queste semplici regole sono il segreto di Barbara d’Urso, testimonial del numero estivo di Vivendi, che in quanto a salute e bellezza non teme rivali. Ai lettori la mattatrice napoletana consiglia di svegliarsi sempre con il sorriso e non dimenticare l’importanza della prevenzione. E come non citare l’ecografia tra gli esami più idonei a diagnosticare precocemente eventuali patologie? Ce lo spiega in modo dettagliato il Dott. Cenname che passa in rassegna le principali caratteristiche di questa metodica. Il Dott. Tomassini e il Dott. Di Santo raccontano, l’uno per la chirurgia vascolare e l’altro per la neuro-urologia, le novità che ci riserva il Gruppo Marilab in termini di macchinari all’avanguardia e terapie. La Dott.ssa Cuozzo e la Dott.ssa Alborghetti affrontano entrambe il delicato tema della menopausa da punti di vista differenti ma complementari e invitano le donne a vivere serenamente questo particolare momento della loro vita, ricorrendo all’omeopatia e alla bioenergetica. Non mancano i consueti appuntamenti con il Prof. Colloca, che anticipa il tema della trombofilia descrivendo l’incredibile lavoro delle piastrine, e Massimiliano Della Rocca, sempre attento alle dinamiche legate all’equilibrio tra psiche e soma. Una grande novità aspetta i lettori di Vivendi dopo l’estate: il Gruppo Marilab apre le porte alla Medicina Sociale! Una medicina per tutti, a basso costo ma di alta qualità. Non ci resta quindi che augurarvi una buona estate e ricordarvi di non perdere le incredibili occasioni che Marilab ha in serbo per voi! DICA 33 - IL PERSONAGGIO Quattro chiacchiere con Barbara d’Urso, attrice e conduttrice televisiva, vera e propria icona di salute e benessere “FARE PREVENZIONE SALVA LA VITA” VIVENDI 6 “Bisogna ascoltare cosa ci dice il nostro corpo: mangiare sano e fare tanto sport aiuta a mantenerci in salute” A guardarla, in televisione come dal vivo, si rimane sbalorditi per il suo aspetto straripante di energia. L’abbiamo vista per tutto l’anno sul piccolo schermo, protagonista indiscussa dei pomeriggi e delle domeniche di Canale 5, costantemente in diretta, senza mai perdere per un attimo il suo inconfondibile sorriso. Ecco perché, incantati dal suo essere costantemente in forma, noi di Vivendi abbiamo scelto Barbara d’Urso come testimonial del numero estivo. Non potrebbe essere diversamente anche perché, sul fronte salute e benessere, Barbara non sembra temere rivali. Non più una ragazzina, sfoggia un corpo da fare invidia alle trentenni e dispensa consigli in ogni dove, in TV come sulle pagine del suo giornale BMagazine. Incuriositi da tanta attività e desiderosi di conoscere i suoi segreti, abbiamo approfittato della sua disponibilità per rivolgerle qualche domanda. Come definirebbe il suo rapporto con la salute? Lo definirei “rispettoso”. Ho un rapporto, che ho costruito nel tempo, di grande rispetto con il mio corpo. Ho imparato, negli anni, a conoscermi meglio; ho capito come nutrirmi e cosa fare per sentire di di Valeria Bilancioni essere in completo equilibrio psico-fisico. Ora so esattamente come comportarmi per allenare il mio corpo e la mia mente. Come si regola con i malanni di stagione e cosa ne pensa della medicina alternativa? Sono da anni in cura da un omeopata che oltre a essere il medico mio e dei miei figli è un grande amico. Credo molto nella medicina alternativa, anche se non ho mai abbandonato quella tradizionale. Sono sicura, proprio perché l’ho sperimentato in prima persona, che possano convivere perfettamente. DICA 33 - IL PERSONAGGIO VIVENDI 7 Qual è il suo giudizio sulla sanità in Italia? Promossa o bocciata? Nella trasmissione pomeridiana che conduco, Pomeriggio Cinque, purtroppo, in questi anni ho trattato tanti casi di malasanità, ma credo molto nel mio Paese. Sono a conoscenza di ospedali, strutture e medici italiani straordinari e non sono solita generalizzare, per cui la promuovo e spero che migliori sempre di più. Le è mai capitato di dover frequentare cliniche oppure ospedali per motivi personali o familiari e come si è trovata? Sì, naturalmente, e posso dire di avere un punto di vista privilegiato perché anche mio figlio ha scelto di laurearsi in medicina. Ha fatto e continua a fare tirocini in ospedali italiani molto efficienti e prestigiosi, per cui non posso che giudicare positivo il mio approccio con il Sistema Sanitario Nazionale. Quanto pensa sia importante la prevenzione per mantenersi in salute? È fondamentale e proprio per questo, attraverso la TV, il mio veicolo quotidiano, ne parlo tanto. Mi rivolgo a giovani e meno giovani, a donne e a uomini. Bisogna fare sempre tutti gli esami preventivi, salvano veramente la vita! Nessuno deve trascurarsi perché individuare in tempo un determinato disturbo può risultare utile nel trattamento di specifiche patologie, non soltanto tumorali. Qual è la sua personale ricetta per mantenere il benessere psico-fisico? Prima di tutto mi sveglio con il sorriso, bevo una mezza bottiglietta di acqua naturale a temperatura ambiente e faccio una colazione ricca ed equilibrata. Per me è fondamentale e lo consiglio a tutti voi. Anche sul mio profilo Twitter e sul mio blog condivido le ricette di centrifugati di frutta e verdura, il tanto chiacchierato “mappazzone”. Inoltre, faccio molto sport. Per fare movimento non esistono limiti nel senso che ognuno, per stare bene con se stesso, deve trovare la forma sportiva che fa più al caso suo. Io pratico pilates, danza, corro o cammino velocemente. Credo comunque che una buona alimentazione sia la principale fonte di benessere psico-fisico. DICA 33 - IL PERSONAGGIO Cosa ne pensa della chirurgia estetica? La consiglierebbe alle giovanissime? Non ho nulla in contrario rispetto alla chirurgia estetica se fatta con moderazione e da professionisti del mestiere. Alle giovanissime ovviamente la sconsiglio, a meno che non si tratti di intervenire su un piccolo difetto che condiziona la loro vita. VIVENDI 8 L’abbiamo vista protagonista di una campagna informativa sulla salute dentale. Come si possono mantenere denti sani e belli come i suoi? Sono sicuramente fortunata ad avere dei denti così forti, ma come tutte le parti del nostro corpo bisogna curarle. Io mi lavo i denti ogni volta dopo i pasti e infatti nella mia borsa non mancano mai spazzolino, dentifricio e filo interdentale. È importante affidarsi a un buon dentista, pulire i denti con attenzione, usare il filo interdentale e fare la regolare pulizia. Un augurio di benessere finale per i nostri lettori di Vivendi… Chiacchierare con voi è stato un piacere. In questo periodo estivo vi invito a prendervi maggiormente cura del vostro corpo, idratandolo molto bevendo, mangiando frutta e verdura in abbondanza e proteggendolo dal sole con creme dermatologicamente testate. Se poi volete seguire tutti i miei consigli di benessere, vi do appuntamento su BMagazine che trovate in edicola oppure online sul mio blog www.carmelitasmack.it, dove scoprirete numerose ricette adatte a tutti. Buona estate ai lettori di Vivendi! Ho un rapporto di grande rispetto con il mio corpo. Ho imparato, negli anni, a conoscermi meglio. Ho capito come nutrirmi e cosa fare per sentire di essere in completo equilibrio psico-fisico. Ora so esattamente come comportarmi per allenare il mio corpo e la mia mente. Foto ufficio stampa Mediaset Inarrestabile come un ciclone, Barbara d’Urso non ha bisogno di presentazioni. Mattatrice indiscussa delle reti televisive Mediaset, in autunno tornerà a condurre Pomeriggio Cinque, in onda dal lunedì al venerdì su Canale 5. Sarà inoltre nuovamente la conduttrice di Domenica Live, il contenitore pomeridiano della domenica in programma sulla stessa rete. Anche l’estate 2014 la vedrà protagonista. In arrivo un profumo e una T-shirt mentre in edicola vi aspetta BMagazine, rivista mensile che raccoglie i suoi consigli di salute e benessere. Per la casa editrice Mondadori, inoltre, Barbara d’Urso scriverà il suo settimo libro. Una novità in produzione dal mese di giugno è il braccialetto portafortuna di Barbara, che potete trovare in edicola. «Volevo racchiudere la fortuna di questo periodo lavorativo in un oggetto – ci spiega - che porti positività a chiunque lo indossi». E così Barbara d’Urso, dopo 9 mesi di successo e di diretta no-stop tra Pomeriggio Cinque e Domenica Live, è diventata designer di bijoux. L’ha fatto ripensando alla sua infanzia, riproducendo quel braccialetto che zia Gianna le regalò per il suo diciottesimo compleanno. Composto da peperoncini, 18 come i suoi anni all’epoca. Età che le portò molta fortuna visto che lasciò Napoli e iniziò la sua avventura lavorativa a Milano. Quel braccialetto lo perse e così ha deciso di ricrearne uno simile, con 18 peperoncini di vetro, e l’ha chiamato Carmelita che è il nome con cui sua mamma la chiamava da bambina, visto che il suo vero nome, Maria Carmela, lo scelse per far felici i nonni ma in realtà non le piaceva. DICA 33 - IL PERSONAGGIO In TV, in edicola e in libreria con Carmelita! glossario VIVENDI 9 OMEOPATIA: metodo terapeutico alternativo alla medicina tradizionale e scientifica; è basato sul principio che le malattie si devono curare con le stesse cause che le hanno determinate; prevede la somministrazione di sostanze a dosi infinitesimali. È la più diffusa tra le medicine non convenzionali, tanto che oltre 10 milioni di Italiani sono ricorsi almeno una volta ai rimedi omeopatici, dichiarando di essere soddisfatti degli esiti delle cure. Nel nostro Paese cresce, infatti, costantemente il numero di persone e medici che rivendicano il ruolo alternativo e, a volte, integrativo dell’omeopatia rispetto alla medicina tradizionale. In alcuni Paesi, come Francia e Germania, i rimedi omeopatici vengono addirittura rimborsati parzialmente o totalmente dal servizio di sanità pubblica e l’omeopatia viene praticata all’interno del Servizio Sanitario in ambulatori ospedalieri. L’azione della medicina omeopatica è più simile a quella di un vaccino che a quella di un antibiotico. Infatti, si somministrano sostanze simili all’agente che produce quel tipo di malattia. In questo modo si stimola una reazione immunitaria adeguata che va a rinforzare le difese dell’organismo favorendo la guarigione o prevenendo la patologia. L’omeopatia mette in primo piano il malato e non la malattia, proponendosi di curare non tanto la patologia in sé quanto il “terreno” su cui il disturbo sta agendo. glossario BENE A SAPERSI E…STATE IN SALUTE! VIVENDI 10 Le parole d’ordine per affrontare al meglio la stagione calda sono “mangiare sano” e “tenersi in forma” L a bella stagione è alle porte e i cambiamenti nelle abitudini di ogni singolo soggetto sono inevitabili: variano gli orari, i luoghi frequentati, le compagnie, le necessità dell’organismo, le offerte alimentari e così via. Del resto, ogni periodo dell’anno richiede un adattamento alimentare che tiene conto, soprattutto, dei prodotti stagionali. Perciò, qual è il modo corretto di alimentarsi in questo periodo? Mi piace sottolineare sempre che la parola d’ordine non è “mettersi a dieta”, concetto ormai obsoleto appartenente alla cultura del passato, bensì “mangiare sano”. Questo semplice principio si basa non più, come accadeva una volta, sull’idea di evitare determinati cibi e di limitare le quantità assunte, ma sul fatto di privilegiare tutti quegli alimenti che si possono e si devono mangiare. Inoltre, esorta a non temere il pasto che si avvicina come una situazione di rischio in cui è facile cedere alle tentazioni e ad apprezzare, invece, l’atto di mangiare come piacere semplice e autentico da condividere con gli altri. L’alimentazione estiva deve essere, quindi, semplice e di facile assimilazione per non affaticare i meccanismi digestivi e deve contenere tutti i nutrienti essenziali, dai carboidrati alle proteine, dai grassi buoni alle vitamine, nel rispetto dei canoni del modello mediterraneo, prevedendo, pertanto, una ricca colazione, un pranzo adeguato, una cena leggera e due spuntini. Fortunatamente l’estate è ricca di frutti nuovi e di verdure prelibate: sono alimenti senza grassi, ricchi di fibre, vitamine, antiossidanti, acqua e sostanze preziose come minerali (ad esempio potassio e magnesio) che servono a sconfiggere il senso di spossatezza che il caldo può produrre. Ma, nel concreto, come dovrebbero essere strutturati i nostri pasti? La colazione dovrebbe prevedere una tazza di latte o 125 g di yogurt magro, caffè, muesli o alcune gallette di cereali, due o tre cucchiaini di miele, una spremuta di arancia o di pompelmo oppure una ricca macedonia con frutta fresca di stagione. Per il pranzo e per la cena si possono scegliere delle rinfrescanti insalatone a base di verdura a foglia, qualche noce, formaggi freschi non fermentati oppure carni bianche (come pollo o tacchino) il tutto condito con olio extravergine d’oliva e accompagnato da pane integrale. Utili sono anche le pietanze a base di carboidrati complessi come insalate di pasta o di riso, insalate di orzo, misto di cereali, piatti unici con pasta e legumi, ma anche una ricca porzione di prosciutto e melone o di caprese, o un carpaccio di pesce (ottimo quello azzurro), il tutto accompagnato da un piatto di verdure fresche e frutta estiva. Con la bella stagione si avverte anche una Dott.ssa Mara Minotti Biologa nutrizionista Specializzata in scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana maggiore necessità di idratarsi, in particolar modo si ha voglia di bevande fresche e gustose; bere di più è sicuramente un’ottima abitudine, ma ciò che beviamo è sempre corretto? Ultimamente si consumano soprattutto bibite zuccherate, colorate e sicuramente più accattivanti e attraenti della semplice acqua, ma attenzione a questi “soft drinks” e ai loro componenti che, oltre all’eccessivo contenuto di zucchero, presentano anche un’alta concentrazione di caffeina, additivi e coloranti, così come apportano calorie e non dissetano. Fortunatamente la natura, come spesso accade, ci aiuta a trovare soluzioni alternative e di sicuro più salutari. È possibile sostituire i tanto amati succhi colorati con dei centrifugati di frutta fresca e abbinarli con diversi tipi di verdure. Per ottenere una bevanda più sostanziosa basta anche aggiungere del latte che arricchisce il contenuto di grassi e proteine e lo rende particolarmente adatto come spuntino. Abbandonata l’idea della dieta drastica è il momento di rivalutare anche l’attività sportiva. Il troppo caldo non deve scoraggiare il movimento: l’attività fisica esti- BENE A SAPERSI VIVENDI 11 va aiuta a mantenere il corpo in perfetta forma e prepara ad affrontare i rigori della stagione fredda. I vantaggi salutistici che derivano dalla pratica metodica di un’attività fisica prevalentemente aerobica sono molti e correttamente documentati. Da alcuni studi è emerso, infatti, che l’esercizio fisico minimo necessario a smaltire quotidianamente l’eccesso di calorie introdotte con l’alimentazione consiste in 30 minuti di cammino a passo spedito. E cosa c’è di meglio di una camminata all’aria aperta, un giro in bicicletta o una nuotata con l’arrivo dell’estate? Approfittiamo, quindi, della bella stagione per dare una svolta al nostro stile di vita, miglioriamo il nostro aspetto e rendiamo il nostro corpo più efficiente ed energico, al fine di portare il buon umore e la grinta, tipica dell’estate, sempre con noi per tutto il resto dell’anno. * Presso il Marilab Center di Ostia (Viale A. Zambrini, 14) è possibile richiedere: • consulenze dietetiche dimagranti, di mantenimento, per intolleranze e allergie alimentari; • schemi dietetici mirati per la gestione ottimale dello stato fisico o per l’aumento della massa muscolare. Per info e prenotazioni 06 561951. BENE A SAPERSI VIVENDI 12 Caratteristiche della metodica e principali indicazioni Conosciamo meglio l’ECOGRAFIA L‘ esame ecografico rappresenta una metodica strumentale di vastissimo utilizzo che trova ormai un impiego sempre più frequente sia nel primo approccio al paziente quale semplice completamento della visita clinica, sia nella ricerca e nell’identificazione di eventuali sospetti emersi dalla valutazione clinica e dall’esito degli accertamenti laboratoristici. Questa metodica è stata introdotta nel campo della diagnostica medica negli anni ‘70, inizialmente con risultati modesti, ma in seguito, con il rapido progresso tecnologico, ha assunto un ruolo sempre più rilevante, divenendo ormai un passaggio fondamentale nel “management” clinico del paziente. Si stima, infatti, che da sola l’ecografia costituisca circa il 15-20% dell’intera produzione degli esami di diagnostica per immagini in ambito medico. Il principio fisico su cui si basa la metodica ecografica prevede l’impiego di onde ultrasonore (ultrasuoni) con frequenze altissime, superiori ai 20.000 Herz, e pertanto non percepibili dall’orecchio umano. Gli ultrasuoni sono emessi da apposite sonde costituite da cristalli piezoelettrici che vengono posizionate a contatto con la pelle del paziente attraverso l’utilizzo di un gel che elimi- L’ecografia viene utilizzata in ambito radiologico, internistico, cardiologico, chirurgico, ginecologico e ostetrico, ponendosi come metodica trasversale a numerose branche specialistiche. La sua diffusione è stata favorita dall’innocuità, dalla relativa economicità e dalla facilità a reperirla sul territorio. Dott. Giuseppe Cenname Specialista in Radiodiagnostica na l’aria interposta tra la sonda e la cute. Le onde ultrasonore penetrano nel corpo e interagiscono in modo differente con i diversi organi e tessuti, generando degli echi di riflesso che ritornano alla sonda. Successivamente tali echi vengono amplificati e trasformati in numeri, elaborati da un computer e rappresentati in immagine su un monitor. Attualmente l’ecografia viene utilizzata in ambito radiologico, internistico, cardiologico, chirurgico, ginecologico e ostetrico, ponendosi come metodica trasversale a numerose branche specialistiche. La sua diffusione è stata favorita dall’innocuità, dalla relativa economicità e dalla facilità a reperirla sul territorio. Il limite principale dell’ecografia è rappresentato dal fatto che essa è operatore-dipendente: affinché le informazioni ricavabili da uno studio ecografico siano correttamente valutate è indispensabile, infatti, che il medico-radiologo e/o il medico-ecografista possiedano particolari doti di manualità, conoscenza dell’anatomia umana, abilità nell’interpretazione delle immagini ed esperienza clinica. BENE A SAPERSI Ne consegue che l’efficacia diagnostica dell’esame è strettamente correlata alla capacità dell’operatore, oltre che condizionata dalle caratteristiche dell’apparecchiatura a disposizione. Ma quali sono le principali indicazioni e i campi di applicazione dell’ecografia? Studio della tiroide Si stima che circa 1 italiano su 5 soffra di disturbi alla tiroide e che circa il 70% della popolazione non abbia mai effettuato esami per accertare la presenza di alterazioni della ghiandola tiroidea. I disturbi della tiroide, probabilmente per cause genetiche e ormonali, colpiscono in prevalenza la popolazione femminile. L’ecografia dimostra facilmente forma e dimensioni della tiroide, l’eventuale presenza di noduli e altre patologie come le tiroiditi. Attraverso l’ausilio dell’applicazione ecocolordoppler è inoltre possibile ottenere informazioni sulle caratteristiche della vascolarizzazione dei noduli e sulla diagnostica differenziale tra le varie patologie. L’ecografia può essere utilizzata anche come guida per effettuare agoaspirati di formazioni nodulari per le quali è richiesta una caratterizzazione citologica. Studio della mammella Il tumore della mammella rappresenta tuttora la neoplasia di più frequente riscontro nel sesso femminile e la causa di morte, in Italia, di più di 10.000 donne ogni anno. Nella diagnostica senologica e nello screening per il tumore mammario l’ecografia deve accompagnare e completare la mammografia, che è l’esame indicato a partire dai 40 anni d’età. Nelle donne più giovani, al di sotto dei 40 anni, il cui seno generalmente risulta più “denso” perché a prevalente componente ghiandolare, l’ecografia mammaria deve essere considerata l’esame strumentale di elezione. Studio degli organi addominali L’ecografia permette di esplorare tutti gli organi della cavità addominale e di valutarne dimensioni, forma, struttura e vascolarizzazione: fegato, colecisti, vie biliari, pancreas, milza, reni, surreni, aorta addominale, vescica, prostata e vescicole seminali nell’uomo, utero e ovaie nella donna. Consente di evidenziare patologie focali o diffuse, formazioni espansive, la presenza di calcolosi della colecisti e delle vie biliari, calcoli del rene e delle vie urinarie. È, inoltre, l’esame di prima istanza VIVENDI 13 per la ricerca di falde di versamento libero endoaddominale e può essere uno strumento efficace anche per lo studio delle anse intestinali. Se correttamente eseguita può confermare o orientare in modo determinante il sospetto clinico e guidare alla diagnosi corretta. Nei casi dubbi o che necessitano di ulteriore approfondimento diagnostico, rappresenta il punto di partenza per individuare la necessità di ricorrere a metodiche di II livello quali TC (Tomografia Computerizzata) o RM (Risonanza Magnetica). Nel prossimo numero di Vivendi saranno esaminate le altre principali indicazioni sull’utilizzo dell’esame ecografico. NOVITÀ SALUTARI I capillari: quelle imperfezioni difficili da accettare VIVENDI 14 Cause e rimedi per ottenere significativi risultati in poco tempo C on il termine capillari o teleangectasie degli arti inferiori si fa riferimento ad alcuni inestetismi cutanei dovuti a una dilatazione del microcircolo del derma delle gambe. Le microvarici sono un fenomeno molto diffuso, possono comparire a tutte le età e riguardare qualsiasi persona, anche soggetti apparentemente normali senza segni clinici di stasi o insufficienza venosa cronica. Spesso basta una sensazione di gambe pesanti, irrequiete, qualche raro gonfiore alle caviglie per far comparire, in un punto qualsiasi, i capillari. Il danno è soltanto estetico, infatti, le teleangectasie non provocano alcun dolore ma preoccupano molto dal punto di vista psico-emotivo. A volte si vive questo problema come un vero e proprio disagio e si tende a nascondere l’imperfezione perché ci si sente osservati. Ed è proprio per questi motivi che molte persone, oggi, ricorrono alla ricerca di soluzioni per riparare il danno estetico, ri- Spesso basta una sensazione di gambe pesanti, irrequiete, qualche raro gonfiore alle caviglie per far comparire, in un punto qualsiasi, i capillari. schiando anche di incappare in rimedi non del tutto appropriati. Ma impariamo a conoscere meglio questo tema. Ormai è appurato che il principale fattore che contribuisce alla comparsa di tale pseudopatologia venosa è quello ereditario. Esso è più rilevante se entrambi i genitori sono portatori di questa anomalia venosa. Esistono, però, altre cause che possono aggravare il problema come gravidanze ravvicinate, terapie ormonali, sovrappeso, stipsi, vita sedentaria, posizione eretta prolungata e postura non corretta. I capillari delle gambe si classificano in base al loro diametro: • meno di 0,1 mm si chiamano teleangectasie che formano una rete (matting); • da 0,1 a 1 mm prendono il nome di teleangectasie rosse; • da 1 a 2 mm si parla di teleangectasie blu o microvarici. Come già anticipato, una delle cause dell’origine dei capillari è riconducibile a una stasi del microcircolo cutaneo, quindi, è sempre utile indagare il flusso venoso per distinguere un’insufficienza venosa locale da una legata a incontinenza della Vena Grande o Piccola Safena. In questi casi una visita specialistica e un’indagine strumentale, come un ecocolordoppler, sono assolutamente necessari. È importante risolvere prima eventuali patologie delle grosse vene e successivamente ricorrere a trattamenti specifici per i capillari. In caso contrario, si rischierebbe di aggravare maggiormente il danno estetico. Dott. Riccardo Tomassini Chirurgo vascolare La più efficace e moderna metodica per eliminare sia le teleangectasie che i capillari delle gambe è l’utilizzo di un laser chirurgico (Nd-yag) di ultima generazione come il Laser Palomar già operativo nelle varie sedi del Gruppo Marilab. Il trattamento si basa sull’assorbimento selettivo da parte dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi della luce del raggio laser. L’energia così assorbita si trasforma in calore che viene trasferito alle pareti della vena creando un danno termico mirato a cui segue la coagulazione del vaso, che viene poi riassorbito senza danneggiare i tessuti circostanti. La scomparsa delle lesioni avviene in modo progressivo, infatti sono necessarie alme- no due sedute a distanza di un mese per ottenere risultati ottimali. Minimi sono gli effetti collaterali, per lo più transitori, quali: un leggero edema e un eritema a cui possono seguire piccole crosticine che cadono in 5-7 giorni senza lasciare cicatrici. Tutto questo permette di tollerare benissimo la terapia e di tornare immediatamente alle proprie attività senza bisogno di riposo. DOPO Presso il Centro Marilab di Via Caffaro, 137 (Roma - zona Garbatella) è possibile richiedere una consulenza con il medico specialista per sottoporsi al trattamento dei capillari con il Laser Palomar. Per info e prenotazioni 06 5134191 / 51600997. Trattamento con Lux1064. Gentile concessione di Khatri K., MD. * PRIMA Daniele Marino Per contattare Daniele Marino si prega di inviare una e-mail a [email protected] o un fax allo 06 56195182 15 VIVENDI Cari lettori, in un contesto in cui la parola “crisi” non sembra voler cedere il passo a nessun termine rincuorante, il Gruppo Marilab continua a rivolgere il suo pensiero ai cittadini che non possono fare a meno di salvaguardare la propria salute. Da oltre 50 anni il Gruppo si contraddistingue per l’impegno e la professionalità del suo staff, oltre che per la qualità dei servizi offerti e, nonostante lo sconfortante periodo storico che oggi costringe le aziende a operare tagli e a diventare vittime di fallimentari cambiamenti, Marilab non intende rinunciare a nessuno di tali aspetti d’eccellenza. Tantomeno ora che desidera aprire i battenti alla Medicina Sociale. Una Medicina per Tutti, che non prevede liste d’attesa e che riserva ai clienti tariffe agevolate simili al ticket ospedaliero. Un sogno, qualcuno potrebbe pensare, che però Marilab ha scelto di rendere concreto per dimostrare, ancora una volta, l’attaccamento al territorio e la voglia di venire incontro ai cittadini. È una scommessa molto importante che intendiamo vincere, mettendo a disposizione tutte le valide risorse su cui possiamo contare. Ora tocca ai cittadini scegliere la convenienza senza rinunciare alla qualità! FILO DIRETTO Una risposta sempre più concreta ai bisogni dei cittadini DIAGNOSI E TERAPIA VIVENDI 16 Prendiamoci cura della nostra pelle Riconoscere i segni di una sempre più frequente malattia infiammatoria: la psoriasi C he cos’è la psoriasi? La psoriasi è una malattia infiammatoria della pelle, non infettiva né contagiosa, solitamente di carattere cronico e recidivante. Il nome psoriasi deriva dal greco “psora” che vuol dire “squama”. La manifestazione clinica più comune della patologia è, infatti, una chiazza eritematosa coperta da squame grigiastre. Le lesioni possono essere minime, localizzate solo su gomiti e ginocchia oppure estese e interessare buona parte della superficie cutanea, determinando profonde alterazioni dell’immagine corporea e forme di discriminazione da parte di chi la ritiene contagiosa. È una patologia frequente? È certamente una delle patologie dermatologiche più comuni e diffuse con cui lo specialista giornalmente deve confrontarsi. In Italia, la prevalenza è stimata tra il 3,1% (Naldi) e il 2,8% (studio PraKtis); in pratica gli italiani affetti dalla malattia sono 1,5-2,5 milioni. La psoriasi può fare il suo esordio in qualsiasi età della vita, potendo presentarsi sia nel neonato che nell’anziano, con un picco di incidenza tra i 20-30 anni e tra i 50-60 anni. Il 10% circa dei malati è affetto da forme particolarmente gravi (eritrodermiche o pustolose generalizzate). Come si sviluppa? La componente genetica e quella immunologica hanno un ruolo fondamentale. In aggiunta, diversi fattori ambientali sono in grado di scatenare o aggravare la psoriasi. Fra questi, un ruolo importante è rivestito da traumatismi della pelle (fenomeno di Koebner), processi infettivi, alcuni farmaci, consumo di alcool e tabacco, stress fisici ed emotivi (divorzi, cambiamenti di lavoro, ecc.) e obesità. Poiché la psoriasi è una malattia cronica caratterizzata da periodi di remissione alternati a fasi di riacutizzazione, riconoscerne i fattori scatenanti è importante anche al fine di evitare abitudini e comportamenti che possano aggravare o indurre una ripresa Dott.ssa Viviana Lora Dermatologa della patologia. Quali sono le sue manifestazioni cliniche? Quelle più comuni sono le placche eritematose ben delimitate ricoperte da scaglie argentee o opalescenti. I siti più comuni per le lesioni sono il capillizio, le zone estensorie di gomiti e ginocchia e l’area lombo-sacrale, ma in alcune sue forme si trova anche nelle zone di flessione, sui genitali, sulla pianta dei piedi e il palmo delle mani. Le lesioni guariscono senza lasciare cicatrici e senza disturbare la crescita dei peli. Il 30-50% dei soggetti presenta degenerazioni delle unghie, con ipercheratosi, ispessimento, detrito subunguale, onicolisi e distorsione. Questa talvolta rappresenta l’unica sede interessata dalla malattia. Nella fase eruttiva un trauma può causare la comparsa di lesioni lineari (fenomeno di Koebner). La psoriasi si può manifestare in una varietà di forme: a placche, pustolosa, guttata e inversa (flessurale). È un disturbo Come viene fatta la diagnosi di psoriasi? La diagnosi è clinica. È importante, inoltre, individuare la presenza di eventuali comorbidità quali l’artrite psoriasica, l’obesità, l’iperlipidemia (gli alti livelli di lipidi nel sangue), il diabete mellito e la steatosi epatica. La psoriasi sembra essere correlata a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, tra cui l’ipertensione arteriosa, l’ictus e l’infarto del miocardio. Trattare l’iperlipidemia e l’ipertensione arteriosa può portare a una riduzione significativa del rischio. Quali sono i trattamenti a disposizione per la cura di tale patologia? Il trattamento deve essere personalizzato in base all’estensione della malattia e allo stato di salute generale del paziente. Per le forme con estensione cutanea inferiore al 10% vengono consigliati i trattamenti Il sole fa bene o male alla psoriasi? Il sole preso con moderazione e con una buona fotoprotezione apporta notevoli miglioramenti. Va evitata la scottatura perché può traumatizzare la pelle, provocare un peggioramento della patologia (fenomeno di Koebner) e può favorire l’insorgenza a lungo termine dei tumori della pelle. La psoriasi è una malattia cronica caratterizzata da periodi di remissione alternati a fasi di riacutizzazione. Riconoscerne i fattori scatenanti è importante anche al fine di evitare abitudini e comportamenti che possano aggravare o indurre una ripresa della patologia. DIAGNOSI E TERAPIA topici a base di corticosteroidi, derivati della vitamina D, acido salicilico, inibitori topici della calcineurina e fototerapia. Per le forme a estensione maggiore del 10% sono indicati i trattamenti sistemici con acitretina, ciclosporina, methotrexate. Per i casi più complicati, resistenti ai trattamenti di primo livello, si consigliano i farmaci biologici (infliximab, etanercept, adalimumab, ustekinumab). 17 VIVENDI cronico e recidivante della pelle. In base alla gravità (estensione sulla superficie corporea) può essere divisa in: • leggera: meno del 3% della superficie cutanea presenta un numero limitato di placche; • moderata: dal 3 al 10% della pelle è occupato da placche; • grave: oltre il 10% della superficie cutanea corporea è invasa da placche. La psoriasi può anche causare l’infiammazione delle articolazioni, determinando il disturbo noto come artrite psoriasica. Circa il 30% dei soggetti affetti da psoriasi (con un range che varia dal 6% al 48%) la può sviluppare. MARILAB PER IL SOCIALE VIVENDI 18 Finalmente il poliambulatorio per tutti Medicina Sociale: a settembre il via nelle sedi del Gruppo Marilab I l poliambulatorio in cui tutti i cittadini potranno essere accolti da un gruppo di professionisti, senza sottoporsi a lunghe liste d’attesa e con la possibilità di sostenere una spesa ridotta. È questo il nuovo progetto di Medicina Sociale del Gruppo Marilab che partirà a settembre. Sempre attento alle esigenze dei clienti e ai cambiamenti sociali, il Gruppo ha pensato fosse importante lanciare un segnale forte in questo particolare momento storico e far sentire la propria vicinanza e la propria presenza a chi ne ha bisogno. È infatti, nei momenti di crisi che serve attenzione a chi è più fragile, più debole e a chi ha bisogno di sostegno. Proprio in questo contesto Marilab ha ritenuto indispensabile andare incontro ai cittadini e lanciare la Medicina Sociale, un progetto complesso e ambizioso che, a partire da settembre, consentirà di ricevere assistenza a quanti non accedono al Servizio Sanitario Nazionale per ragioni economiche, giuridiche, etniche e sociali. Il supporto sarà, non solo caratterizzato dalla notevole esperienza e professionalità del personale, ma anche offerto a costi ridottissimi, quasi pari al ticket ospedaliero. Qualche mese fa un’iniziativa simile promossa dal Gruppo e dedicata, però, esclusivamente agli anziani aveva riscosso grande successo tanto che Marilab, al fine di rispondere alle esigenze sanitarie del territorio, ha deciso di ampliare tale progetto e destinarlo a tutti i cittadini. La costante rilevanza dei bisogni dei clienti unita al desiderio di aiutare le fasce più deboli spesso costrette a vivere tra mille disagi di carattere non solo medico, ma anche sociale, ha creato i presupposti per estendere l’iniziativa a tutti. Subito dopo l’estate, infatti, presso i Centri Marilab i cittadini, senza alcuna distinzione di sesso, età o razza, potranno usufruire dei benefici della medicina sociale. Il concetto di medicina per tutti, infatti, nasce con l’intenzione di contrastare le disuguaglianze nell’ambito della salute, di garantire prevenzione e supporto anche ai gruppi sociali più svantaggiati e di assicurare un’assistenza sanitaria di qualità a prezzi accessibili a tutti. Qualità intesa come accesso facile e veloce alle cure, tempo di visita adeguato, centralità del rapporto tra medico e paziente fondato sull’ascolto, sulla chiarezza delle informazioni cliniche e sulla fiducia. Troppo spesso, infatti, accade che il paziente sia costretto a sacrificare tempo e denaro per potersi permettere un accertamento medico. Questo perché da un lato l’offerta pubblica è poco adeguata alla domanda, dall’altro il privato ha costi che, in tempi di crisi, in pochi possono permettersi. Oggi, finalmente, è possibile scegliere una terza via, quella della medicina sociale che garantisce prestazioni mediche di alto livello a prezzi inferiori rispetto a quelli del settore privato e che, diversamente dal Sistema Sanitario Nazionale, non prevede liste d’attesa. Vi invitiamo a tenervi costantemente aggiornati per conoscere gli sviluppi del progetto “Marilab ti dà una mano”. A partire da settembre, infatti, in fasce orarie prestabilite, nei principali Centri del Gruppo sarà possibile effettuare accertamenti sanitari a tariffe agevolate. DIAGNOSI E TERAPIA VIVENDI 20 L’incredibile lavoro dei fattori della coagulazione L’importanza del corretto funzionamento della coagulazione sanguigna e il rischio di trombofilia C ari Lettori, dopo la pubblicazione nell’ultimo numero di Vivendi dell’articolo relativo agli Indicatori di Danno Vascolare, volutamente presentato come “informazione alquanto allarmante”, devo ammettere che mi sono posto alcuni interrogativi. Ormai da tempo mi rivolgo a Voi affrontando argomenti che, di sicuro, non sollecitano sensazioni o ricordi piacevoli, rasserenanti e rilassanti, bensì che spingono a focalizzare l’attenzione su momenti e situazioni poco gradevoli, anche se necessariamente interessanti, come le fastidiosissime e preoccupanti malattie che fanno parte della nostra vita. Non vorrei pertanto che alla fine mi si attribuisse la qualifica di menagramo o, ancor peggio, quella di iettatore. Purtroppo, nella medicina aspetti positivi e ben accetti emergono solo quando si profila il momento della guarigione, forse anche come reazione alla consapevolezza che prima di raggiungere questa fase si è dovuto necessariamente attraversare lo stadio dei fastidi e della sofferenza.Par- tendo da questo assunto, a mio avviso, è preferibile, disponendo di un quadro della situazione, potersi rendere conto se esiste la possibilità di un intervento atto ad anticipare, prevenire o mitigare la malattia. La prevenzione, cioè l’insieme delle azioni finalizzate a impedire o contenere il verificarsi di un evento morboso, diventa così l’aspirazione più ambita e anche più qualificante dell’arte medica, avendo l’esperienza confermato che, in tal modo, il rischio di ammalarsi può essere notevolmente ridotto. Chiusa questa premessa, con la speranza di aver chiaramente motivato il perché e il come della mia attività informativa su questa rivista, passo a esaminare con Voi un nuovo argomento: la trombofilia. Che cos’è? La letteratura la definisce come “un assetto (status) clinico, geneticamente determinato o acquisito, che predispone allo sviluppo di tromboembolismo venoso e/o arterioso, senza apparenti motivazioni e con tendenza a recidivare”. Cercando di rendere più comprensibile questa descrizione va specificato che la Prof. Alessandro Colloca Patologo clinico trombosi è un processo patologico che genera, all’interno dei vasi sanguigni non interrotti, la formazione di trombi, cioè di masse solide, costituite da fibrina, piastrine, globuli rossi e bianchi, che, conseguentemente, ostacolano o interrompono la circolazione sanguigna. A questo punto, prima di addentrarci nella trattazione della trombofilia, è a mio avviso utile dedicare un po’ di tempo alla descrizione e alla valutazione dei vari processi che portano alla coagulazione del sangue. È noto che il sangue è un tessuto liquido, costituito da una parte fluida detta plasma e da una componente cellulare che comprende piastrine, globuli rossi e globuli bianchi. Questo tessuto, per azione della pompa cardiaca, è in continuo movimento e scorre entro un sistema chiuso di canali detti vasi. Logicamente, se in un punto qualsiasi del sistema vascolare dovesse verificarsi un danno e, quindi, aprirsi un varco, ne conseguirebbe una perdita di sangue che potrebbe anche rivelarsi pericolosa per l’organismo. È in questa situazione che si attiva il pro- cesso coagulativo. La coagulazione è un meccanismo fisiologico che, in modo automatico, interviene tutte la volte che è necessario evitare perdite emorragiche. I fattori che concorrono principalmente al processo emostatico, sino alla formazione del coagulo, sono i vasi, le piastrine (trombociti) e l’attivazione di componenti plasmatici. Nella figura 1 sono evidenziati i momenti principali del processo coagulativo. Nel settore A della figura è ben visibile la rottura della parete del vaso con fuoriuscita di sangue. Nel settore B è evidente il varco, aperto nella parete, già occupato da un notevole aggruppamento di piastrine che aderiscono tra loro e, contemporaneamente, anche ai bordi del vaso danneggiato, formando così un “tappo bianco” (trombo) che è sufficiente per un primo effetto emostatico. Infine, nel settore C si può vedere come il “tappo piastrinico” venga integrato e rafforzato da un intreccio di fibre che incorporano anche i globuli rossi, costituendo il cosiddetto coagulo rosso. DIAGNOSI E TERAPIA La coagulazione è un meccanismo fisiologico che, in modo automatico, interviene tutte le volte che è necessario evitare perdite emorragiche. Fig. 2 Fig. 1 Coagulazione del sangue Per gentile concessione dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, pubblicata nel Portale Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/coagulazione-del-sangue/. Fig. 3 Questa presentazione, molto rapida e semplicistica, di fatto evidenzia il meraviglioso risultato di un complesso processo naturale determinato dall’attivazione di una serie di fattori che, con sincronia e sequenzialità perfetta, danno il via alla cosiddetta cascata coagulativa. Il risultato finale di tutti questi passaggi è che il fibrinogeno, voluminosa molecola proteica sospesa in stato solubile nel plasma, sotto l’azione dei fattori attivati, si addensa e precipita in forma di filamenti (fibrina) che vanno a costituire una fitta rete che ingloba la componente cellulare stabilizzando l’assetto del primitivo coagulo. Nelle figure 2 e 3 questa fase finale, ripresa in due momenti successivi, è ben evidenziata nella sua evoluzione. Ho cercato di condensare il tutto in poche righe, poiché lo spazio a disposizione è limitato e spero di esserci riuscito. Un’ultima nota sulla fase coagulativa: quali sono gli esami di laboratorio che ci permettono di avere una prima valutazione dell’eventuale presenza di un processo coagulativo non perfetto? Il conteggio delle piastrine, la determinazione del tempo di protrombina e del tempo di tromboplastina parziale costituiscono una buona base di partenza. In particolare, gli ultimi due esami forniscono informazioni utili circa il funzionamento della cascata coagulativa, consentendo di valutare quali specifici fattori della coagulazione possono essere mancanti o difettosi. Vengono inoltre utilizzati per monitorare l’andamento di un’eventuale terapia con anticoagulanti e trattamenti eparinici. Adesso credo sia utile fermarsi e “digerire” piano piano questo primo pacchetto di informazioni. Sul prossimo numero della rivista definiremo la restante parte del quadro che espliciterà le problematiche della trombofilia ed esamineremo gli accertamenti analitici che guidano il clinico nella sua valutazione diagnostica e terapeutica. VIVENDI 21 NOVITÀ SALUTARI Attenzione a cosa ci riserva il sole! VIVENDI 22 Scegliere la medicina estetica come valido rimedio per contrastare i danni causati dall’esposizione solare F inalmente è arrivata l’estate! Tempo di meritato riposo, mare, sole, bagni, abbronzatura… ma siamo sicuri che tutto ciò faccia bene alla nostra pelle? È noto che la principale causa dell’invecchiamento cutaneo è rappresentata dall’esposizione ai raggi solari che incide per il 70-80%, dal momento che produce a livello dermico disidratazione e deposizione di accumuli di melanina. Ciò determina una marcata accentuazione delle rughe e la formazione di macchie cutanee a livello delle aree fotoesposte quali viso, décolleté e superficie dorsale delle mani. Ma di sicuro questo non è un buon motivo per rinunciare alle vacanze! E allora, cosa possiamo fare per prevenire e curare i danni causati dall’esposizione solare? Premessa l’importanza di sottoporsi a un’accurata visita dermatologica per la valutazione dei nei, subito dopo l’estate è consigliabile esaminare la pelle per poter stabilire quali siano i trattamenti di medicina estetica più adatti a contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo. Tra i principali si annoverano: • laser frazionale non ablativo: si tratta di una nuova tipologia di laser che utilizza una lunghezza d’onda di 1.540 nanometri e che consente un trattamento non invasivo di ringiovanimento di viso, collo, décolleté e dorso delle mani. Si basa sulla produzione di colonne termiche che attraversano il derma senza danneggiare l’epidermide, determinando così una nuova sintesi di fibre collagene ed elastiche. Ciò consente di ottenere una ristrutturazione e un rimodellamento della pelle. Questo trattamento non è però in grado di eliminare né le rughe o i solchi profondi né, tantomeno, le rughe dinamiche da contrazione dei muscoli mimici della faccia; • filler con acido ialuronico: l’acido ialuronico, presente in tutti i tessuti del nostro organismo, è una molecola essenziale per la formazione di fibre collagene ed elastiche. Con l’avanzare dell’età la sua concentrazione tende a diminuire con conseguente cedimento strutturale, perdita di elasticità e turgore e minore idratazione della pelle. L’utilizzo di acido ialuronico come filler rappresenta, quindi, la miglior procedura per ottenere un effetto di riempimento delle rughe statiche profonde del viso e per ripristinare o aumentare il contorno e il volume delle labbra e degli zigomi. L’acido ialuronico viene utilizzato in medicina estetica non solo come filler (riempitivo) per le rughe statiche del volto, ma anche come biorivitalizzante per il trattamento dell’invecchiamento cutaneo; Dott. Simone Moroni Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica • biostimolazione con acido ialuronico e vitamine: si tratta di microiniezioni di acido ialuronico e vitamine che stimolano la produzione di collagene e idratano gli strati cutanei che vanno incontro a disidratazione. La biostimolazione è particolarmente indicata su guance, collo, décolleté e superficie dorsale delle mani dove determina un miglioramento della qualità della pelle in termini di tonicità e luminosità, senza generare un aumento volumetrico. • tossina botulinica: è una tossina purificata che una volta iniettata nei muscoli provoca un blocco colinergico, cioè l’arresto della produzione di acetilcolina, neurotrasmettitore che trasmette l’impulso nervoso ai muscoli. Pertanto, se iniettata nei muscoli mimici del viso, provoca una riduzione dell’attività contrattile attenuando, così, le rughe d’espressione provocate dalla contrazione dei muscoli stessi. L’iniezione di tossina botulinica è il trattamento ideale per le persone che presentano segni di “stanchezza” sul volto, dovuti all’abbassamento del sopracciglio e alle rughe frontali e perioculari, che conferiscono un’espressione corrucciata e stanca. Il viso acquista così un aspetto più giovane e rilassato, senza però arrivare a perdere la naturale espressività, per un periodo medio di sei mesi. BENE A SAPERSI Impariamo a conoscere il complesso legame tra mente e corpo Massimiliano Della Rocca Naturopata Counselor Psicosomatico esperienza abbastanza comune per ognuno di noi quella di identificare le emozioni provate in base alle proprie sensazioni fi- siche. Potrà capitarci di sentire il cuore in gola o lo stomaco chiuso quando aspettiamo con ansia e un po’ di timore il verificarsi di una circostanza tanto attesa, oppure di impallidire e di sentirci paralizzati dalla paura di fronte a un evento spaventoso. Riflettendo su queste e altre analoghe esperienze, può risultare cosa scontata considerare la presenza di uno stretto legame tra psiche e soma, tanto da richiedere che qualsiasi malattia fisica venga indagata non solo da un punto di vista medico e psicologico, ma anche considerando l’aspetto emotivo che accompagna l’insorgenza del sintomo. L’uomo, come ogni essere vivente, è “programmato” sulla base di alcuni indirizzi prioritari che rientrano nella sfera dei cosiddetti istinti; tra questi, particolare importanza è assunta dagli istinti di sopravvivenza (Io) e di riproduzione (Noi). Fortunatamente, non dobbiamo pensare che ogni qualvolta sentiamo un minimo disturbo siamo a rischio per la vita, ma il nostro database istintuale ragiona in La consapevolezza come chiave di guarigione termini predittivi: così, anche un banale prurito al dito di un piede viene tradotto come un potenziale impaccio alla corsa fluente nel caso in cui il predatore di turno ci stesse assalendo. Il sintomo, come espressione fisica, nasce nel momento in cui qualche funzione del nostro organismo devia dalla norma, attraverso l’attivazione di una parte del nostro sistema nervoso che sovrintende tutte le funzioni del corpo in modo indipendente, senza che possiamo interferire a livello di controllo volontario: il Sistema Nervoso Autonomo. Fin qui non ci sarebbero grandi problemi, se non fosse per il fatto che il nodo centrale di questa parte del sistema nervoso è strettamente collegato con una zona del cervello nella quale vengono gestite tutte le realtà “non fisiche”, ovvero le emozioni. È ormai ben dimostrato come le variazioni di uno stato emotivo determinino una risposta adattativa della componente somatica; basti pensare a cosa ci succede quando abbiamo paura o siamo innamorati oppure abbiamo subìto un dispiacere affettivo o dobbiamo affrontare un esame. Per risposta adattativa si intende la capacità dell’organismo di adattarsi a una situazione nuova, che agisce da stimolo stressante, e per la quale è necessaria la ricerca di un ottimale livello di reattività globale in grado di garantirci la famosa possibilità di fuga di fronte a un potenziale pericolo. Questo adattamento, ricercato e monitorato ventiquattro ore su ventiquattro, è la base del concetto di omeostasi del sistema-uomo, cioè la tensione verso il miglior livello di funzionalità complessiva e contemporanea dell’intero ecosistema. VIVENDI È 23 Marilab INFOMARILAB MARILAB: UN’AZIENDA AL SERVIZIO DELLE AZIENDE VIVENDI 24 Il Gruppo Marilab grazie a un’esperienza di oltre 50 anni nel campo della medicina diagnostica e preventiva, all’alto livello di professionalità dei suoi medici specialisti, all’avanguardia degli strumenti utilizzati e all’efficiente organizzazione interna, ha messo a punto una serie di servizi dedicati alle aziende, quali check-up e medicina del lavoro. Il check-up aziendale, finalizzato alla promozione della salute, alla prevenzione e alla diagnosi di eventuali patologie, consiste in un percorso clinico studiato su misura tenendo in considerazione le caratteristiche specifiche dei dipendenti (sesso, età, ecc.). Al fine di rendere più facile e veloce l’iter diagnostico, Marilab ha istituito una sezione totalmente dedicata al servizio (sale d’attesa, professionisti, studi medici). Nel campo della medicina del lavoro, il Gruppo Marilab vanta un’esperienza ventennale, si avvale della collaborazione di professionisti altamente specializzati in materia di sorveglianza sanitaria ed è in grado di rispondere alle specifiche esigenze di qualsiasi tipologia di azienda, attraverso la fornitura di servizi di Consulenza Tecnica (con particolare riferimento al Servizio di Prevenzione, Protezione e Formazione del Personale in materia di Sicurezza sul Lavoro) e Consulenza Sanitaria (nomina del Medico Competente, esecuzione di visite preventive e periodiche, effettuazione di accertamenti sanitari, esami per la verifica di assunzione di alcool e sostanze psicotrope, ecc.). È quindi in grado di sviluppare soluzioni specifiche al fine di aiutare le società a ottemperare quanto stabilito dal Decreto Legislativo 81 del 2008 in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Tutta l’attività di gestione e programmazione della medicina del lavoro è attualmente gestita con criteri di qualità certificati secondo la norma internazionale UNI EN ISO 9001:2008 e sottoposta annualmente a verifica ispettiva a cura di un ente terzo indipendente. Per info e prenotazioni contattare la Dott.ssa Patrizia Russo: Tel. 06 56195113 - Cell. 335 8715701 e-mail [email protected] NON SOTTOVALUTARE L’OBESITÀ E L’IPERTENSIONE ADOLESCENZIALE Il Gruppo Marilab propone un pacchetto prevenzione, a soli € 150, che prevede: • visita diabetologia pediatrica; • colloquio di educazione alimentare; • doppler dei vasi epiaortici; • esami ematochimici specifici: colesterolo totale; colesterolo HDL; colesterolo LDL; trigliceridi; proteina C reattiva; glicemia; insulina. Per info e prenotazioni 06 5134191 / 51600997. A GRANDE RICHIESTA CONTINUA LA PROMOZIONE SMOOTHSHAPES® CONGRATULAZIONI...INTERNAZIONALI! Il Gruppo Marilab sbarca al 23esimo Congresso Internazionale di Medicina di Laboratorio IFCC. Il lavoro scientifico elaborato dallo staff del laboratorio automatizzato Marilab di Acilia è stato approvato dal comitato tecnico del congresso e si è guadagnato un posto nella sala Esposizione dei Posters. Lo scorso mese di maggio si è tenuto, presso il centro Marilab di Roma - Garbatella, l’openday dedicato alla nuova e rivoluzionaria metodica per combattere la cellulite, Smoothshapes®. L’evento ha richiamato l’attenzione di uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 70 anni e, a fronte del notevole successo ottenuto, il Gruppo Marilab ha deciso di offrire la possibilità di acquistare il pacchetto di n.10 sedute a un prezzo agevolato. Per info e prenotazioni: 06 5134191 / 51600997. Titolare e Direttore Sanitario Gruppo Marilab Delegato Unindustria per la Diagnostica Ambulatoriale L a parola “globalizzazione” è ormai nota a tutti e ognuno di noi è consapevole del fatto che il mondo si sta uniformando sempre di più alle dinamiche che tale fenomeno impone. Inoltre, nell’ultimo ventennio abbiamo assistito alla crescita progressiva della grande distribuzione che ha preso il sopravvento in svariati ambiti del settore commerciale. Oggi, in tutti i campi dell’economia, la competizione è molto accentuata e l’incremento dei costi di produzione, seguito dalla riduzione dei margini di guadagno, ha spinto le imprese a cercare soluzioni sempre più evolute per il contenimento delle spese. Tra le varie opzioni possibili, quella della crescita dimensionale e organizzativa è l’unica scelta che ha portato risultati davvero apprezzabili. Una catena di supermercati, ad esempio, replica il medesimo modello organizzativo su centinaia di punti vendita, generando così economie di scala su molte voci di spesa. Ma per ottenere dei risultati ottimali non è sufficiente ingrandirsi comprando o aprendo più sedi, bensì è necessario investire nella formazione del personale e nelle infrastrutture per creare quel modello unificato che permette a tutti i punti vendita di funzionare nello stesso modo. In questo contesto la sanità non fa certo eccezione. Competizione, standardizzazione e accentramento organizzativo diventano le nuove parole d’ordine per il settore sanitario Anche nel settore della Medicina Diagnostica Ambulatoriale, a cui noi apparteniamo, si sta assistendo alla creazione di grandi aggregazioni che accorpano sotto lo stesso marchio numerose sedi operative dove si possono eseguire gli esami clinici o le visite specialistiche usufruendo di un servizio standardizzato e adeguatamente strutturato. Questo modello organizzativo offre numerosi vantaggi al cliente, il quale può rivolgersi, indifferentemente, a sedi diverse ricevendo però la stessa tipologia di servizio. In questo modo il paziente ha la garanzia di interfacciarsi con una struttura facente parte di un’unica grande organizzazione che gestisce tutte le informazioni che lo riguardano in un database unificato. Inoltre, questo sistema consente di generare notevoli economie di spesa utilizzando la leva del potere contrattuale nei confronti dei fornitori e sviluppando procedure di ottimizzazione della fase organizzativa, il tutto a vantaggio del cliente stesso. Il Gruppo Marilab, che racchiude otto strutture operative sotto un unico marchio, grazie a una programmazione iniziata più di dieci anni fa, oggi fa capo a un’organizzazione unica che a livello centralizzato tiene sotto controllo tutti i processi, utilizzando un sistema di qualità che, proprio grazie alla sua standardizzazione diffusa, ha otte- nuto una speciale certificazione Corporate. In termini più pratici, possiamo dire che tutte le sedi operative del Gruppo utilizzano un unico modello organizzativo che comprende tutti i processi aziendali: dalle procedure al sistema gestionale informatico, dalla modulistica ai piani formativi, dalle figure professionali agli specialisti, fino ad arrivare alle infrastrutture e alla strumentazione diagnostica. Anche per quanto riguarda l’aspetto tecnologico non siamo rimasti a guardare: Marilab si è dotata, infatti, della migliore tecnologia esistente sul mercato, installando una catena robotizzata per l’esecuzione degli esami di laboratorio che consente di processare oltre tre milioni di test all’anno, riducendo l’intervento dell’operatore e garantendo il mantenimento degli standard qualitativi ai massimi livelli. Ciò si traduce in un maggior vantaggio competitivo per l’azienda e, di conseguenza, in un servizio migliore per il paziente, in termini di rapidità e accuratezza del dato analitico. Il Gruppo Marilab, investendo in organizzazione e risorse umane, non si è fatto trovare impreparato di fronte a questi nuovi sviluppi del settore e, oggi, può dirsi pronto ad affrontare le nuove sfide che si presenteranno nel prossimo futuro. BENE A SAPERSI Dott. Luca Marino 25 VIVENDI Pronti per nuove sfide DIAGNOSI E TERAPIA L’omeopatia? Perfetta in menopausa VIVENDI 26 Ricorrere ai rimedi omeopatici aiuta la donna ad affrontare questo delicato periodo della vita L a menopausa è quel processo fisiologico della donna caratterizzato da totale cessazione delle mestruazioni e, in genere, per diagnosticarla è necessario che sia trascorso un intervallo di 6/12 mesi dall’ultimo ciclo mestruale. Di solito, si presenta intorno ai 50 anni, anche se la sua comparsa può variare fisiologicamente tra i 45 e i 55 anni. Il periodo che va dalla fase premenopausale alla cessazione delle mestruazioni è chiamato climaterio. Si tratta di una fase di turbamento prevalentemente neurovegetativo che nella donna accompagna, in vario modo, l’instaurarsi della menopausa. Tale periodo è caratterizzato da un declino dell’attività ovarica e di solito precede di 2-5 anni la menopausa. La menopausa non è una malattia e nonostante molte donne non lamentino alcun sintomo, altre presentano, invece, una serie di disturbi, variabili in termini di intensità e gravità. Molto frequenti sono quelli circolatori tra cui ipertensione, extrasistole, palpitazioni, gambe pesanti; il più noto e fastidioso per le pazienti è il fenomeno delle cosiddette “vampate”, improvvise sensazioni di calore intenso che si concentrano nella parte superiore del corpo (in particolare sul viso), durano pochi minuti e si manifestano ripetutamente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Durante la notte disturbano fortemente il sonno in quanto interferiscono con la fase REM, la più importante per assicurare il riposo. Oltre ai sintomi vasomotori appena descritti esistono anche quelli neurovegetativi. Questi ultimi possono derivare dal calo degli estrogeni (ormoni femminili) che comporta uno squilibrio, così come anche dal complesso approccio emotivo della donna in menopausa. La cessazione dell’attività ovarica e le modificazioni fisiche ed emotive legate al processo naturale di cambiamento vengono vissute molto intensamente dalla donna che trasferisce sul corpo tutti i conflitti. La sfera nervosa è, infatti, quella che tende a produrre i sintomi più eclatanti: ansia, irritabilità, depressione, tristezza, sbalzi d’umore e stanchezza. Gli squilibri ormonali e metabolici possono portare a patologie anche più gravi, come una riduzione dell’assorbimento del calcio a livello delle ossa che può provocare l’osteoporosi oppure una minore protezione del cuore e dei vasi. Altri sintomi frequenti sono aumento di peso, emicrania, stanchezza e calo del desiderio sessuale. Gli ormoni di sintesi che spesso sono utilizzati come terapia allopatica sono in contrasto con l’azione fisiologica della natura femminile. L’omeopatia, invece, interviene nella ge- Dott.ssa Stefania Cuozzo Reumatologa, specialista in Omeopatia, Medicina Tradizionale Cinese e Agopuntura stione della sintomatologia ed è di grande aiuto per accompagnare e sostenere le donne in questo importante processo in atto. La menopausa è una fase estremamente delicata per una donna, segnata da un periodo di modificazioni profonde, sia psichiche che fisiche. Ogni donna reagisce in modo diverso ai vari sintomi e segni della menopausa ed è questa peculiarità che consente al medico di ottenere le prime informazioni utili per scegliere il rimedio più adatto. L’omeopatia differenzia la scelta dei rimedi in base alle personalità e alle risposte individuali ed è quindi fondamentale un’accurata anamnesi per meglio individuare quelli più adatti. I rimedi maggiormente utilizzati sono: Lachesis, Sepia, Glonoinum, Sulphur, Thuya e Actea Racemosa (Cimifuga). La menopausa si presenta con sintomi più o meno acuti ma, trattandosi di una fase molto lunga, le problematiche tendono a diventare croniche. In questo caso il medico prescriverà alcuni rimedi ad alta diluizione (dalla 200 CH in poi) mentre per la terapia mirata, sintomatica e diluita nel tempo, potranno essere utilizzate anche le altre diluizioni dalla 5 alla 30 CH. La forza della bioenergetica nella prevenzione e nella cura della menopausa ELENCO LIBRERIE SUL SITO L Psicoterapeuta, supervisore e local trainer in analisi Bioenergetica. Psicologa analista di formazione junghiana e training autogeno. Perito del tribunale penale e civile di Roma a menopausa è una tappa obbligatoria della vita di ogni donna, demonizzata come perdita della femminilità, abbinata a caldane, aumento di peso, pancia gonfia, pelle disidratata e impossibilità di essere feconda. Archetipicamente si è innestata l’idea che la perdita del ciclo mestruale equivale a malattia, vecchiaia e deterioramento della bellezza. Qualunque disagio è imputabile al cambiamento ormonale tanto da divenire muro che separa la vita precedente da quella successiva. Si drammatizza il cambiamento senza elaborare in modo costruttivo l’idea del dinamismo che esiste tra essere umano e universo dove le mutevoli trasformazioni delle stagioni, ognuna con il loro fascino e i loro limiti, ci rendono pronti ai cambiamenti stagionali e ci preparano per tempo ad affrontare eventuali disagi atmosferici e personali per prendere il meglio di ogni stagione. Integrando l’idea che la vita in sé è perenne cambiamento questa fase particolare delle donne può essere abbracciata con serena consapevolezza prima del suo arrivo con un nuovo senso di libertà. Ascoltando i simboli onirici e sentendo ogni percezione sensoriale del proprio corpo, partendo dai piedi e le loro dita; avvertendo le emozioni di tutti i segmenti fisici fino a giungere alla mascella e agli occhi attraverso movimenti psicofisici sonori; percependo la respirazione profonda ed espansa, mai mediata dal controllo razionale, le donne radicano la solidità del- spazio-temporali, per ricaricarsi di vitalità e padronanza nel protendersi verso la vita, conferisce armonia interiore modulando il “fuoco ardente” nella totalità dell’essere. La bioenergetica è una psicoterapia individuale per divenire coscenti delle comunicazioni inconsce attraverso i sogni, sentire e rivivere attivamente nel corpo e nella mente le emozioni congelate. In gruppo è un movimento psicofisico, dove l’azione motoria ha un significato esperienziale soggettivo. Ogni tensione muscolare ha una sua storia emozionale quale riflesso di blocchi energetici e psicologici che liberandola genera una sensazione di sicurezza e forza psicofisica estesa in tutta la personalità. A ottobre si terrà, presso il Marilab Center di Ostia, un meeting in cui si approfondirà il tema della menopausa. Vi invitiamo a tenervi aggiornati per non perdere l’occasione di partecipare! Sostenere il radicamento nella realtà interna ed esterna per aumentare l’autostima dell’identità femminile. Rafforzare il pavimento pelvico con appropriati esercizi del bacino. Per informazioni: cell. 338 5438008 - www.bioenergeticaonline.it 27 VIVENDI Dott.ssa Maria Stallone Alborghetti la personale identità femminile. Sentire il fisico vibrante nei suoi confini attraverso gli esercizi espressivi della bioenergetica, integrati a una alimentazione mirata e alle cure omeopatiche, permette di prevenire e alleggerire ogni disagio descritto, ristabilendo l’equilibrio termoregolatore così rilevante in questa sintomatologia. Le ricerche statistiche hanno dimostrato che molte donne, pur avendo le medesime trasformazioni ormonali, non subiscono gli stessi sintomi. Le caldane, in particolare, si presentano in modo lievissimo e per brevi periodi in presenza di una vita sessuale soddisfacente, quasi a dimostrare il valore simbolico di un eros e un fuoco passionale ancora ardente. L’insieme di queste situazioni inconsce o consapevoli producono rabbia talvolta espressa e proiettata sui familiari o nel mondo del lavoro oppure somatizzata con ansia, depressione o malattie organiche. La bioenergetica attraverso i numerosi esercizi del bacino, per tonificare e rilassare i muscoli intimi, per scaricare le tensioni, per contenerli nei giusti confini DIAGNOSI E TERAPIA Come vivere in modo nuovo questa importante fase della vita di una donna Dott. Angelo Di Santo Urologo N el vasto ambito della disciplina urologica, la neuro-urologia è quella branca che si occupa del trattamento della vescica neurologica. Per vescica neurologica si intende l’alterazione dei meccanismi di regolazione vescico-sfinterici dovuti a una patologia neurologica documentata. L’entità e il tipo di disfunzione urinaria dipendono dalla sede e dall’estensione del danno neurologico. I quadri clinici che ne derivano possono instaurarsi con modalità differenti e presentarsi con disturbi che vanno dall’incontinenza urinaria, alla difficoltà a urinare (disuria), fino alla ritenzione completa di urina. Prima dell’avvento della neuro-urologia, il medico si trovava a fronteggiare quelle che erano le gravi complicanze di un quadro di vescica neurologica non trattato, quali potevano essere le calcolosi renali estese, l’idronefrosi, fino ad arrivare alla temutissima insufficienza renale grave. Grazie a questa nuova branca, l’attenzione si è spostata sulla prevenzione di tali temute complicanze, ma soprattutto sulla riabilitazione (intesa in senso lato) e sul miglioramento della qualità di vita. Gli enormi passi avanti compiuti dalla ricerca hanno permesso di mettere a punto una serie svariata di presidi in grado di prevenire quanto più possibile i gravissimi danni secondari alla vescica neurologica non trattata. NOVITÀ SALUTARI Tutte le patologie neurologiche possono potenzialmente presentare disturbi di pertinenza urologica e andrologica (deficit erettile). Tra le più comuni si annoverano i traumi vertebro-midollari (completi o incompleti), le lesioni cerebrali (neoplastiche, ischemiche, emorragiche o traumatiche), il Morbo di Parkinson, la Sclerosi Multipla e le patologie congenite del midollo spinale. Ognuna delle suddette malattie può comportare disturbi urologici. È dunque importante che ogni paziente con patologia neurologica accertata venga correttamente consigliato sulla necessità di effettuare una valutazione specialistica dei disturbi uroandrologici da cui è affetto. Gli enormi passi avanti compiuti dalla ricerca hanno permesso di mettere a punto una serie svariata di presidi (farmacologici e non, come la terapia antimuscarinica, il cateterismo vescicale intermittente, i farmaci creati per il trattamento del deficit erettile, la neuromodulazione, ecc.) in grado di prevenire quanto più possibile i gravissimi danni secondari alla vescica neurologica non trattata. Tra tutti i mezzi a disposizione, menzione speciale merita la neuromodulazione, in particolare la PTNS (Percutaneous Tibial Nerve Stimulation agopuntura ed elettrostimolazione del nervo tibiale). Questa tecnica, poco invasiva, affonda le radici nell’agopuntura cinese. Descritta originariamente da Stoller alla fine degli anni ‘90 per il trattamento della sindrome della vescica iperattiva, è stata successivamente proposta per la cura delle ritenzioni urinarie non ostruttive, della vescica neurologica, delle disfunzioni di svuotamento in età pediatrica e del dolore pelvico cronico/sindrome della vescica dolorosa. La tecnica consiste nell’inserzione di un ago da agopuntura, 4-5 cm sopra il malleolo mediale (piede), e nella sua elettrostimolazione con parametri definiti per una durata di 30 minuti. Ogni ciclo completo si compone di 10-12 sedute. 29 VIVENDI Neuro-urologia e neuromodulazione Come diagnosticare e trattare temute patologie e spiacevoli disturbi BENE A SAPERSI VIVENDI Lo Studio Tributario e Legale Bianchi, con sede a Roma – Eur, viale Dei Campioni, 8, assiste, da oltre tre lustri, i propri clienti nello sviluppo e nell’implementazione delle proprie attività offrendo consulenza aziendale, societaria, fiscale e strategica. La mission dello Studio è guidare le imprese nella realizzazione di progetti innovativi per affrontare con successo le sfide della globalizzazione anche stringendo alleanze strategiche, il tutto senza modificare la vision aziendale o sostituirsi al management. Lo Studio è composto da un team di Professionisti, esperti in diverse aree tematiche, che ha stabilito importanti collaborazioni nazionali ed internazionali al fine di garantire assistenza e consulenza sia in Italia che all’estero. CONSULENZA AMMINISTRATIVA CONSULENZA FISCALE - Costituzione di società - Contabilità e bilanci - Gestioni immobiliari - Trasferimento di azioni o quote sociali - Dichiarazioni dei redditi - Invii telematici, visure e certificati CCIAA - Domiciliazioni di società italiane ed estere - Assistenza e consulenza in materia di imposte dirette ed indirette - Servizi telematici per l’espletamento degli adempimenti fiscali - Assistenza sulla tassazione internazionale - Consulenza fiscale nazionale ed assistenza in quella internazionale - Assistenza nel contenzioso Tributario - Assistenza nei rapporti con l’Amministrazione fiscale - Revisione fiscale CONSULENZA STRATEGICA - Due diligence - Sviluppo ed implementazione di sistemi di controllo di gestione - Ristrutturazioni e liquidazioni aziendali - Operazioni straordinarie: fusioni, scissioni, conferimento e scorporo di aziende o rami di azienda, trasformazioni, acquisto, cessione o affitto d’azienda - Consulenza relativa al settore informatico ed e-commerce REVISIONE - Partecipazione a Collegi Sindacali - Sviluppo o miglioramento di sistemi di controllo - Incarichi di Amministratore Indipendente - Sviluppo o implementazione di sistemi di Corporate Governance - Revisione contabile - Attività di due diligence fiscale e contabile - Stime e perizie d’azienda CONSULENZA LEGALE - Consulenza giudiziale e stragiudiziale in ambito civile e commerciale - Normativa sanitaria, assistenza partecipazione bandi di gara - Diritto del lavoro - Diritto di famiglia - Recupero crediti - Contrattualistica - Inadempimento e responsabilità civile - Locazioni - Ristrutturazione e pianificazione dei debiti - Assistenza e transazioni bancarie Studio Tributario e Legale Bianchi - Roma Eur, Viale dei Campioni, 8 Tel. 06 5919519 - Fax 06 5919923 - E.mail: [email protected] Veterinario 31 C ome ogni anno con il caldo comincia la stagione delle pulci e delle zecche. Questi parassiti, diffusi ovunque, si riproducono a grandissima velocità con le alte temperature e si trovano facilmente sul mantello di cani, gatti, pecore, bovini e animali selvatici come volpi e ricci. L’uso diffuso di antiparassitari molto efficaci, con lunga durata di azione e di facile applicazione, ha fatto sì che negli ultimi anni le infestazioni massive siano molto rare e che tanti animali ne siano totalmente privi per tutto l’anno. Purtroppo non tutti i padroni degli animali domestici cominciano l’applicazione di antiparassitari fin dall’inizio della primavera e molti provvedono soltanto dopo aver visto zecche o pulci sul corpo del proprio amico a quattro zampe. L’importanza di questi parassiti è dovuta alla loro patogenicità diretta e indiretta, quest’ultima legata alla trasmissione di microrganismi patogeni sia per gli animali che per l’uomo. Soprattutto le zecche, di cui esistono diverse specie che parassitizzano gli animali domestici, sono potenzialmente molto pericolose, non tanto per la loro azione ematofaga, importante solo in caso di grandi infestazioni, ma per il fatto che possono veicolare molti tipi di patogeni tra cui i batteri della famiglia rickettsiaceae, Con la stagione estiva arrivano pulci e zecche. Come proteggere i nostri animali responsabili di gravi patologie sia nel cane che occasionalmente anche nell’uomo, quelli della famiglia bartonellaceae e i protozoi come la Babesia . È indispensabile sottolineare come non tutte le zecche siano infette, poiché per esserlo devono prima alimentarsi su un cane infetto. Nel cane la malattia trasmessa da zecche più diffusa è quella da ehrlichia canis, famiglia rickettsiaceae, che si presenta in tre forme: acuta, subacuta e cronica con una sintomatologia molto variabile. Le forme che si riscontrano più frequentemente nella pratica clinica sono la subacuta e la cronica. I sintomi più spesso associati sono: anoressia, febbre (raramente molto alta), debolezza, abbattimento, emorragie nasali, lesioni oculari e petecchie cutanee. La conferma della diagnosi avviene tramite l’esame sierologico del sangue, mentre l’emocromo evidenzia solitamente anemia non rigenerativa, trombocitopenia e leucopenia. Anche il tracciato elettroforetico presenta alterazioni che suggeriscono la malattia. Per quanto riguarda le pulci possono veicolare anch’esse microrganismi, tra cui rivestono importanza clinica soprattutto quelli della famiglia bartonellaceae, e una tenia, il dipilydium caninum, che si riscontra nelle feci come piccole proglottidi bianche che si accartocciano assumendo l’aspetto di un chicco di riso. I batteri del genere bartonella possono infettare il cane con scarsa sintomatologia ma con immunodepressione anche importante e a volte endocardite. Sempre i batteri di questa famiglia sono responsabili della malattia da graffio del gatto, infezione a decorso solitamente benigno che si trasmette all’uomo mediante appunto il graffio o il morso di un gatto infetto. Considerando, quindi, i potenziali rischi di cui abbiamo fatto soltanto una carrellata, derivanti da infestazioni da pulci e da zecche è assolutamente indispensabile trattare preventivamente i propri animali domestici con appositi antiparassitari dotati preferibilmente di effetto repellente che allontana dall’animale anche zanzare e flebotomi portatori a loro volta di altre importanti patologie. Nessun animale va escluso dal trattamento dal momento che anche i gatti che vivono sempre e solo in appartamento possono presentare pulci. 31 VIVENDI Dott. Augello Starrantino BENE A SAPERSI Prendiamoci cura dei nostri amici a quattro zampe A tu per tu con la consigliera di Roma Capitale Michela Di Biase, Presidente della Commissione Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro POLITICAL SCREENING “UNA SANITÀ TERRITORIALE CHE PARTA DALLE DONNE” VIVENDI 32 “Uniformare l’offerta socio-sanitaria in tutti i quartieri di Roma e dare a tutte la possibilità di scelta”. P residente della Commissione Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro del Comune di Roma, Michela Di Biase è anche membro dell’Assemblea Nazionale e Regionale del Partito Democratico. Come considera lo stato della sanità a Roma e nella nostra Regione? Il settore sanitario a Roma e nel Lazio non ha ancora raggiunto livelli ottimali come quelli di altre Regioni, ma il cambio di passo operato dalla Giunta Zingaretti in questo ultimo anno e mezzo inizia a farsi sentire. Quello del Governatore è un lavoro che sta puntando a risanare la cattiva gestione del piano di rientro dal debito operata nell’era Polverini. Si sta cercando di normalizzare la situazione integrando i servizi che erano stati soppressi nel territorio provinciale e che avevano generato un affollamento degli ospedali romani, in particolare, dei pronto soccorso. C’è ancora molto da fare ma l’impronta nuova, a cominciare dal completo rinnovo della classe dirigente delle strutture sanitarie, è evidente. Zingaretti sta appunto lavorando per dare nuovi servizi sanitari ai cittadini, il ministro Lorenzin sta cercando di contenere l’aumento dei ticket, qualcosa sta veramente cambiando? Deve cambiare, e la collaborazione tra Regione e Ministero è fondamentale per ar- rivare all’attuazione di una nuova cultura del sociale e della salute, anche attraverso una legge regionale, di recepimento della 328/2000, la legge-quadro nazionale dei servizi sociali. Il principio che intendiamo seguire è considerare il diritto alla salute legato alla prossimità territoriale, per renderlo, così, uniforme per tutti. Non è possibile pensare che a Roma, in ambito sanitario, esistano ancora sperequazioni tra quartieri. Occorre uguagliare l’offerta dal punto di vista territoriale, tenendo in considerazione le esigenze dei cittadini, capire dove c’è bisogno di maggiori interventi e quali servizi necessitano di essere potenziati. Quale pensa sia la ricetta giusta per il rilancio della sanità e cosa può fare il Comune? Roma Capitale, come ente locale più vicino alla popolazione, deve essere l’interlocutore che suggerisce a Regione e Ministero la strada da seguire per rendere il settore sanitario più equo e sostenibile. Penso, inoltre, che un rinnovamento della sanità passi anche e soprattutto attraverso un’attenta considerazione della salute della donna, settore in cui siamo stati indietro per anni, depotenziando i consultori e non garantendo alle donne la possibilità di scelta. Oggi come oggi, la percentuale di medici obiettori di coscienza nelle strutture pubbliche è ancora troppo alta e bisogna invertire la tendenza, fornendo di Valeria Bilancioni alle nostre concittadine presidi per la prevenzione, il monitoraggio e le emergenze. Veniamo a un territorio che, specie in questa stagione estiva, è spesso al centro delle cronache, il X Municipio. Al Grassi ci sono ancora situazioni di emergenza? Come si può intervenire? Sicuramente l’ospedale Grassi, come molti altri del territorio romano, presenta una carenza generale di organico che si aggrava particolarmente con l’arrivo di turisti nella stagione estiva. I cittadini hanno sottoposto alla nostra attenzione soprattutto il caso del pronto soccorso, talmente congestionato da essere sempre costretto a gestire tutti i ricoveri in emergenza. Se ai medici e agli infermieri del nosocomio dobbiamo rivolgere un doveroso plauso, è altrettanto necessario intervenire affinché nei prossimi anni l’urgenza possa rientrare, magari pensando a nuovi presidi nei quartieri dell’entroterra del X Municipio. Pubblico e privato nel settore socio-sanitario possono collaborare? Sicuramente, la loro interazione è imprescindibile ma bisogna ottimizzare il loro rapporto, ridefinendo la politica dei prezzi, cercando di calmierarli per venire incontro alle necessità della popolazione. Nel Lazio c’è una forte presenza di privato e di privato convenzionato. Bisogna però diversificare l’offerta per garantire servizi migliori e diminuire le liste d’attesa negli ospedali. Intervista con Davide Bordoni, Assessore di Roma Capitale nella Giunta Alemanno e oggi coordinatore romano di Forza Italia “Serve un piano sanitario sostenibile, con interventi strutturali a favore del personale per garantire stessi diritti ai cittadini” G ià Presidente del Municipio XIII di Roma, Davide Bordoni ha ricoperto per cinque anni la carica di Assessore alle Attività Produttive, al Lavoro e al Litorale di Roma Capitale, nella Giunta Alemanno. Da aprile 2013 è coordinatore romano di Forza Italia. Come considera lo stato della sanità a Roma e nella nostra Regione? Da quando la sanità nazionale è diventata di competenza delle Regioni, la spesa pubblica è aumentata a dismisura con possibilità molto limitate di contenere o anche controllare le uscite. Anche l’attuale amministrazione Zingaretti non ha dato quella svolta in grado di imprimere uno stop a questa tendenza e di invertire la rotta. Senza una pianificazione sostenibile a lungo termine e interventi strutturali a favore del personale e dei servizi, la sanità laziale continuerà a soffrire di vizi e criticità che hanno origini lontane nel tempo. Bisogna realizzare una vera standardizzazione dei costi e razionalizzare le strutture, rendere i servizi vicini al cittadino e velocizzare le liste d’attesa. Zingaretti sta lavorando per dare nuovi servizi sanitari ai cittadini, il ministro Lorenzin sta lavorando per contenere l’aumento dei ticket, qualcosa sta veramente cambiando? Di servizi nuovi fatti da questa amministrazione regionale ne vedo ben pochi e sono iniziative spot, isolate e prive di programmazione. Occorre avere il coraggio di proporre un piano di razionalizzazione delle risorse e strutture che non sia un elenco di tagli fatti con la scure e calati dall’alto, ma che anzi assicuri un servizio che sia il più vicino possibile al cittadino, uguale per tutti e soprattutto facilmente accessibile. La sanità è un diritto e tutti devono avere le stesse possibilità di avvalersene, nel miglior modo e nel minor tempo possibile. Quindi, sì alla razionalizzazione e integrazione dei servizi, no ai tagli indiscriminati e calati dall’alto. Quale pensa sia la ricetta giusta per il rilancio della sanità e cosa può fare il Comune in questo senso? Determinare costi standard e razionalizzare strutture e servizi significa già realizzare un grosso risparmio di spesa, ma certamente non possiamo misurare la sanità solamente in termini di spesa e soldi. Dobbiamo migliorare la tipologia di servizio offerto, mettere gli operatori nelle condizioni di esercitare al meglio e gli utenti di rivolgersi al punto più competente e vicino, in modo da velocizzare tutto il percorso. La collaborazione e la digitalizzazione a tutti i livelli, dall’ospedale al medico di base passando per il pronto soccorso, è fondamentale anche per decongestionare le attese e distribuire la mole di pazienti con un alleggerimento della pressione sul pronto soccorso. Un’altra strada da percorrere è quella di potenziare gli ambulatori ospedalieri per decongestionare le lunghe file d’attesa. Veniamo a un territorio che lei conosce molto bene, il X Municipio. Al Grassi ci sono ancora situazioni di emergenza? Come si può intervenire? Per potenziare il Grassi occorre un collegamento più puntuale e preciso con i medici di base e il potenziamento delle strutture che fanno da filtro con i pronto soccorso. A queste si può affiancare il terzo settore: associazioni e onlus possono sostenere alcuni servizi paramedici integrati, se e quando necessario, con le prestazioni ospedaliere. In più, bisogna agire anche sul lato del personale: occorre potenziare le risorse, riqualificarle e specializzarle, ma contemporaneamente stabilizzarle e dare sicurezza ai reparti. Pubblico e privato nel settore socio-sanitario possono collaborare? Certamente possono e devono collaborare, offrendo un servizio integrato, nel quale ogni struttura sia messa in condizione di soddisfare le esigenze e richieste del cittadino secondo il principio di sussidiarietà. Sarebbe necessaria una solida vigilanza sia sul privato che sul pubblico, ma l’obiettivo rimane quello di potenziare le risorse con un piano organico che preveda una sanità integrata e sostenibile. 33 VIVENDI di Valeria Bilancioni POLITICAL SCREENING “NO AI TAGLI! RAZIONALIZZARE E INTEGRARE I SERVIZI” BENE A SAPERSI Salute e tempo libero VIVENDI 34 di Andrea Falaschi Staccare dalla routine per allentare lo stress è il modo migliore per raggiungere il benessere L‘ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce nella propria Costituzione la salute come “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità. Il godimento del più alto livello di salute raggiungibile costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano senza distinzione di razza, religione, credo politico, condizione economica o sociale”. Escludendo, solo per un momento, la classica definizione di salute come benessere fisico e mentale e adottando un senso più ampio e generico della definizione stessa, ne consegue l’importanza di considerare l’aspetto prettamente psicologico del benessere. Affinché la condizione psicologica sia effettivamente soddisfatta, oltre a rispettare il nostro corpo prevenendo e curando le malattie e mantenendolo nella migliore forma fisica possibile, dovremmo essere sempre attenti anche al contenimento dello stress e al buon uso del tempo libero. Per tempo libero si intende quella parte di giornata che ognuno di noi dedica, o dovrebbe dedicare, a se stesso. Risulta, quindi, evidente come una passeggiata con i figli, una birra con gli amici o qualunque altra attività sociale che ci porti a staccare dalla routine quotidiana, diventino fondamentali per il nostro benessere. Ci stiamo affacciando alla stagione estiva, il periodo che più ci aiuta in questo senso: infatti, se di solito preferiamo rimanere in casa, in questo momento dell’anno prediligiamo, in genere, stare all’aria aperta. Ma come possiamo impiegare al meglio il nostro prezioso tempo libero? Roma, in termini di proposte di attività ricreative, forse, non ha eguali: oltre ai classici punti di aggregazione, da Trastevere fino al Porto di Ostia e il Lungomare con i suoi stabilimenti e discoteche, offre qualsiasi genere di diversivo. Sorvolando sulle feste di colore politico che ormai sono diventate un appuntamento fisso per gli abitanti della Città, vedremo come, dove e quando poter soddisfare ogni tipo di esigenza. Per gli amanti della musica, i poli di riferimento sono, ormai classicamente, Rock in Roma all’Ippodromo delle Capannelle, Luglio Suona Bene all’Auditorium Parco della Musica e CentraleLive al Foro Italico. Tutti i programmi dettagliati di ciascun evento sono facilmente rintracciabili navigando in internet. Dal 12 giugno al 31 agosto viene organizzata sulle rive del Tevere una manifestazione gratuita caratterizzata da musica live, mostre, eventi di vario genere e la presenza di bancarelle e ristoranti. Dello stesso genere è Roma Vintage di cui, però, ancora non sono noti programmi e location. Per gli amanti dell’Opera, infine, apre il 24 giugno la stagione del Teatro Romano alle Terme di Caracalla con la Carmen, che si concluderà il 9 agosto. Le possibilità, naturalmente, non si esauriscono qui; ma lo spazio a disposizione sì. Non ci resta, quindi, che scegliere tra le innumerevoli proposte, organizzarci da soli o con gli amici e uscire. Ci farà davvero bene!