L' IGIENE
DELLA
DALLA
TAVOLA
POPOLO
DEL
BOCCA
O^SIA
PROVERBI
HANNO
CHE
RACCOLTI
IN
VARIE
KD
DOM,
AIX'
RIGUARDO
ALIMENTAZIONE
D'
PARTI
OADINATI
ITALIA
DA
BERNONI
GIUSEPPE
Fino
a
ei
Qualunque
Couililc
anni
diiceiilo
per
sia
mia
polià
di Niv.tiidt»
ohe
•
nel
VENEZIA
GIUSEPPE
DI
Vauìvo
8.
Pilerniano
1872
CECCHINI
N.
4230.
pnt-casi
man
Pliuto
TIPOGRAFIA
vivere
E
C
Psettdolo.
6 "^(.U^
J
Proprietàletterariadel Raccoglitore.
1
».
V
•
ALLA
MEMORIA
DI
-ij-^
GIÀ
PROFESSORE
AL
PADRE
AFFETTUOSISSIMO
r
GINNASIO
DI
M.IO
ASOLA
^
•
AL
In
che
così
fatto
j^regevoli,
il
cilmente,
non
r
ci
apprenda
scienza,
la
popolo.
le
il
né
Non
è
è
la
del
ignoranza
senza
pretese,
Avrei**
mano
citando
scienza
passi
lumi
ed
proverbio
di autori
"
e
per
che
Non
il
volgo
la
è
la
ma
è
che
e
dalla
tramxindano
dotta
parola
la
ma
tenza
sen-
efficace.
sulla
scenda
rivela,
che
stesso
del
propria
spesso
dalValto
che
cognizióni
depurato,
e
sconoscere
di-
utilità.
fatti
ci
dalVart'e,
ingenua
fine
è
che
nuovo,
la
e
progressi
assoluta
e
meditato
ma
i
fa-
forse
delle
forte
insegnato.
rozza
in
opportunità
passate
lisciato
propria
desiderato,
mano,
che,
famigliare,
volgo,
la
qui
tutto
potrà
si
quale
la
discorso
qui
fosse
non
accorgere
lavoro
un
mai
loro
ha
il precetto
improvvisa,
Non
i
talvolta
chiara,
del
generazioni
esperienza
esposizione,
concisa,
individuo
sono
ma
non
è
potrà
ne
se
mio:
di
lavoro
è
acquistate,
il lettore
contiene
merito,
altro
esso
sto
que-
ingegno.
povero
il
se
alcuni
ed
pMlico
al
presentando
studt
gli
sono
tempii
ultimi
sperare,
a
un
tanti
questi
davvero
libretto^ ed
tentato,
Non
in
poco
nulla
mai
quanto
ch'io
mio
del
Ma
luce
avrei
opera
Alimentare
Igiene
alla
vennero
libretto
che
di
LETTORE
dottrina.
ne
avea
già
proverbio
facessero
al
la
un
caso
materia,
breve
;
ms
di
fare
commento,
ne
astenni.
e
8
—
che
riflettendo
invece di
ed oper£ in volume
„
„
avrei fatto un volume,
opuscolo
un
il
popolonon
Paghiamo [diceil Giusti
**
„
—
dere alla
raccolta
suo^]
paese ognuno
moneta
Ed
il suo
non
Toscani)al
de"*Proverai
rame
nella convinzione di
e
secondo la
ho né gemme,
leggem e.
nella lettera che /a prece-
tributo,chi d'oro
o di
inargento
io che
il tempo di
ha
né
di gemms,
e
nostro
chi i
n
possibilità.
sua
,,
oro, né
argento,pago
tendo
adempitoad un dovere, atdal benignolettore quelPindulgenzae quel compatimento
mai negare a chi francamente e
che non
si sogliono
col cuore
in maTio
confessala propriapochezza.
rame,
e
Venezia, Marzo
avere
1872,
BERNONI.
S2
L'
X"XIXAA
ALIMENTAZIONE
mangi
1*
Che
della
bene
(lei
il
(lurasollo
lieva
e
uomo
«
Conciòsiacosachò
sole.
abbia
V
il
sotto
e
che
quello
in
ha
mangiare
di
sole^
ber«
(li
è
bene
altro
non
uomo
«
egli
che
fatica,
sua
goda
e
non
se
gioire
di
egli
prestito
la
con
ai
dì
questo
e
;
sua
della
ca,
fati-
sua
vUa.
»
Ecclesiaste.
Gap.
S.
PERCHÈ
MANGIA
SI
«
Non
si
Tire
divorare
senza
»
Maistegazza
Nou
sì campa
Sacco
vuoto
diaria.
Mangiare
bere
e
ha
Chi
bocca
Per
ritto.
vuol
tocca
si scalda
mestiere.
parlare,
vuol
porta le gambe.
la bocca
fa
vivere
per
lingi^
ha
Chi
La
istà
non
mangiare»
.
il forno.
:*
Altro
vuol
s'ha
Non
Senz'
che
altro «il mondo
olio la lucerna
Mangiar
Ogni
la tavola
tovaglia
se
non
non
bianca!
quel che
si
mangia.
arde.
bisogna.
dolore
maggiore.
è
dolore,
ma
quel
della
tavola
ò
il
12
—
—
*
Gola
satollo,
Corpo
e
Corpo
unto
I
fanciulli
strappati.
si
di
pasce
la
aprono
pelame.
brutto
panni
non
"
consolata.
fan
e
stomaco
disperata.
anima
fame
Freddo
Lo
vita
affamata,
compassione.
bocca
prima
di
aprire
occhi.
Si
Ma
Vivere
Qnando
ben
può
poi
mangiare
e
si
dice
dire,
si
può
vivere
per
è
vivere,
ben
convien
tutta
una
si
dice
fare,
mangiare.
cosa.
mangiare.
?
Venter
Ventre
II fumo
non
habet
digiuno
deir
aures.
non
arrosto
ode
non
.
nessuno.
empie
la
pancia.
gli
13
SCELTA
DEGLI
«
ALIMENTI
E{jli
è
scritto:
pane.
«
V
uomo
non
»
Ponete
in
cura
nociva,
vi
quale
guite
giova
e
vi
Fa
due
Dai
Il variar
Ciò
Di
A
vivande
che
non
Mangiare
A
A
a
Ebrei
chi
(^
e
se*
Pajvdolkim.
natura.
V
appetito.
le
disputa.
ne
sete, acqua;
a
modo
suo,
venne
a
quaglie
biscottini
Il pane
di
accresce
se
fame, pane;,
Anche
;
misura
con
regni
vi
appetisce,nutrisce.
gusti
Agli
cibo
guardate
prò^ quella
»
AG^OLO
Piglia il
cosa
vi
niella
continuate.
e
qunl
conoscere
da
e
vive
di solo
S. Mattia.
non
asciutto
è affamato
vestire
fastidio la
vengono
a
sonno,
a
modo
manna.
noja.
a
si campa.
fa diventar
ogni
cibo
muto.
è
grato*.
panca.
altrui.
[
14
_
Ogni
trista acqua
Lupo
affamato
Né
Chi
A
Fra
pasto guasto
la bocca
Si cambia
Di
mangia
vitello in
ha
cose
fa male
voglia dei
voglia del
la
una
Varii
A
sono
chi
esperienza.
ravanelli ;
capponi,
mascarpone.
qualità infima
qualitàma
digiuno
stomaco
guerra.
polastrelli,
la
è
pasto.
spesso
fare
non
ai
fmtiscarpone
cipolla,
dieci anni.
mezzo
Vien
Lo
ogni
ai
la
alcun
v'è
lo stomaco
mezzo
in
mangia
non
é buono
fuor di credenza
E
bianco.
porco
non
e
Vien
muffato.
pan
tavola
di gusto
In
Non
la sete.
leva
cipolladolce, né
_
non
la
di
formaggiQ.)
quantità.
spregia cibo
degliuomini
piace la torta, a
i
alcuno.
capricci;
chi i
pasticci.
15
—
vuoj salsa.
Appetito non
Poco,
ma
Il dolce
buono.
è la
Tutto
Un
i
gusti
sol gusto
donne.
passionedelle
Polenta
Tutti
—
o
pane.
serve
gusti.
son
non
VANTAGGI
fame.
s' ha
quando
determina
DI
sapore.
BUON
UN
«
Lo
REGIME
stomaco
è
il capo
di
famiglia.
»
Bacone.
*
Come
è
è
il
il
è
come
cibo, tale b il chilo ; come
chilo, così h il sangue:
è lo spicosì
il sangue,
rito.
Lancisi.
»
Pillole di cucina,
E
La
manda
al diavolo
mal' aria sta nella
Ecco
il rimedio
Mangiare
sciroppodi cantina,
e
la medicina.
pentola.
per
bere
V
ipocondria:
in buona
compagnia.
16
—
uu
tengono V
mezzano
uomo
sano.
broccoli e miin testa,poco in testa,zoccoli,
Niente
*
pasto ^
buon
Un
—
nastra.
Chi
mangia,beve,dorme
megliodel
e... sta
e
papa.
*
Due
dita di vino
primadella minestra.
Sono per il medico
tempesta.
una
«
Curato. pedes,
stomacbum, caput,ccetera nihil.
Chi vuol
avere
Chi
una
Chi
un
buon
un
settimana
mese
—
e
faccia un
—
ammazzi
—
buon pasto ;
il porco ;
mc^lie;
pigli
R chi tutta la vita
RISPETTO
dì
si faccia
—
ALLE
CONVENIENZA
DI
prete.
ABITUDINI
MOK
"
non
il dee
l«|jgetlciriiuili vltlu
?
Galkno.
tolloporrc.
•
•
Consuetudine è
una
Manducata
qun
v»
opj"niicntar
seconda natura.
,LÈ 41 delle rf'Ippocrate parlato
in
proverbio.]
17
—
Chi
è
alle
uso
Il corpo
vada
non
cipolle,
che
pigliaquel
—
ai
pasticci.
gli dai,
tu
sia poco
o
o
?ia
vivi
da
assai.
di
Sia
Pur
La
regola dei
che
il
sani è
sia di
corpo
non
piede,calda
il
Asciutto
paglia o
fieno,
pieno.
venga
regola.
aver
la testa
e
nel
resto
bestia.
Ab
assuetis
non
fit
passio.
DIGESTIONE
«
Il
a
Mais
tout, il
il II' a
a
r
art
plaire ;
de
lieii^ s' il
ne
dicéren.
»•
VÓLTAIKE.
«
La
digestione
è
portauti
meno
deli'
e
umana
una
vìla.
fra
cui
le
più
sudorale
»
TOMMASBU.
Molto
Non
cibo
e
mal
digesto,
fii il corpo
sano
e
lesto.
#
La
prima digestionesi
fa neUa
bocca.
imcose-
18
—
Assai
chi mal
digiuna
Ma
solamente
che
mangia
fa bene
Non
stà^dopo
pranzo
Cibo
caldo
Post
Se
Air
è lo
usanza
vivere
si
digerisce.
riposa,
cosa.
va.
cena
non
si
vispa ;
fame
trista.
bollente.
trito sotto
specchiodello
vuol
prandium
vuoi
e
ben
Ma
piena
non
alcuna
grande,
Fame
Pancia
e
piccola,fame
Fame
lingua
che
biscotto.
Bicchiere, moto,
La
mangia nutrisce.
quel
Quel
Dopo
mangia.
si
quel che
Non
~
il dente.
stomaco.
riposo.
bonum
fredigisset,
sano,
vesti
caldo
e
dei frati,mangia, bevi
?Pi
est.
mangia piano.
e
taci.
20
—
L'
La
—
appetitovien mangiando.
più beir
pel desinare
era
Mezzogiorno, chi
ha
non
MODERAZIONE
NEL
vadi
mangiato
CIBO
SUOI
E
quelladella
è
E NELLE
fame.
attorno.
BEVANDE
VANTAGGI.
Est
«
in
modus
rebus
»
HlPPOCRATES.
Non
«
ci pentiamo
poco.
«
e
11 poco
Bisogna
Ai
non
è mai
levarsi
per
conviti, né per
Chi
amore,
vuol
Mangi
Mangia
Vesti
della
del
difUcile
viver
politico.
poco
per forza.
sano
e
ceni
poco, bevi
caldo
e
e
lesto,
presto.
assai.
viverai.
Decalogo.
coraggio
»
colla fame.
né
giato
man-
temperanza
nuocere.
dalla tavola
aver
»
coraggio
più
di
Ieffrrson.
Tommaso
11
mai
militare
Napolko?ìR.
è
21
—
da
Mangiare
da
Mangia
Bevi
Pane
a
asino, bere
de'
guisa
fin
bevi
sano,
che
E
lussuria
ti
Se
Più
vuoto
più
ritto
Poco
ch*^.
sanità.
meno,
il freno.
a
sazietà.
vuoi, spender quanto
quanto
mangiar
Nò
in
poni
mangiare
dei
non
va,
ne
se
sanità,
preme
Non
sete
bevi
misura.
a
mattina
poco,
a
malato.
colla
Mangia
.
bue.
il vino
alla
Si leva
Far
da
ma
letto
a
da
giumenti.
dura,
Chi
—
puoi,
quanto
pieno, più
che
a
cibo
Sanità
dir
caldo
quanto
che
sedere.
e
nullo
nel
affanno.
corpo
fanno.
hai,
sai.
freddo,
22
—
—
INTEMPERANZA
E SUOI EFFETTI
Immodicis,
»
benectus.
brevis
est
et
«elafi,
rara
»
Martiàlm.
»
»
Porto
robusto
e
Ma
la
«
Fa
che
tua
esser
ed
crus^sa
il ciel
cr
e
la
abboiidjnle
arrida
non
brami
giusta
ciò pur,
r.hie"li ardito
«
tu
sano?
voglia,
mensa,
ai frieGhi
taci.
»
Persio.
«
Allorché
vedo
moda
imbandite
delle
tavole
queste
di
(ulte
quattro
alla
le
chezze
ricdel
parti
di
vedere
immagino
il
la (jota, F idropisia, la febbre,
letargo, e quasi tulli gli altri
imboscala
in
malanni
appialati
mondo,
sotto
mi
cadauno
di
quei piatii.
»
Apdinsqn.
Chi
Ne
più la gola che
ammazza
Poco
Il
troppo mangia, scoppia.
chi troppo
vive
troppo
e
il poca
Il ventre
è
A
un
bere
spada.
sparecchia.
guasta il gic«co.
Il troppo è sempre
Il troppo sta per
la
troppo.
nuocere.
ospitale.
senza
misura.
Molto tempo
non
si dura.
Il
mangiare
è da
facchino, il bere
a
gentiluomo.
troppo mangia, la pancia gli duole
Chi
chi
E
Tavola
e
lavorar
mangia
non
puole.
non
bicchiere.
Tradisce
Air
d
in
più
maniere.
ingordo scoppia il
gozzo.
ASTINENZA
DANNOSE
E SUE
CONSEGUENZE
.
più vivendo
tr«ppo
pecca
vivendo
con
briamente, che
Si
*
saviezza.'
derala
so«
njo«
*
Celso.
V
•
dieta| come
eccessiva
riesce
lento
e
colerosi
vo
la
fame,
veleno.
»
.Raspail.
Omne
«
nimlum
naturae
inimicum.
HlPPOCKATEt.
soverchia,infermità
Astinenza
Tant'
è il
11 troppo
Il
troppo, quanto
e
Meglio
è morir
il troppo poco.
guasta il gioco.
il poco
troppo guasta
volontaria.
e
il poco
non
di crepatura
basta.
che
di
fame*
f»
24
—
Col
col niente
si campa,
poco
Quel che
si
il
e
suo
muore.
altro ben
digiuna, se
Risparmia
LA
—
del diavolo
casa
a
È LA MIGLIORE
DIETA
va.
MEDICINA
Lascio
«
fa,
non
(lìeiro
a
dieta
: U
^ìiediciue
(rraiidl
due
me
e
l' aci|iia
*
DCMOVLIIS.
La
«
dieta
sicura
med
le
lebto
ben
regolala
ciiia per
viscere
è
la
rimeUere
degli uoniiui.
Rki»i.
La
dieta
il medico.
ammazza
f
Acqua
e
acquieta.
dieta, ogni male
Acqua, dieta
e
serviziale,
d'ogni male.
Guarisce
p
Quando
libero
Ventre
Vita
duole il capo,
e
lo stomaco.
cura
piedi asciutti.
quieta,mente
lieta,moderata
-*•
Astinenza
è
prima
medicina.
dieta.
più
in
•
25
—
dietam
Dieta,
parit
Acqua, dottor
Dottor
—
SECONDO
ALIMENTI
LE STAGIONI
Yentres
*
Quiete
dottor
Dieta,
hieme
«t
sunt, quare
copiosiura
ÀesUleelautumno
calìdissiinì
aatura
vere
ea
per
sunt
tempora
exiJbenda.
cibus difncillime
alimenta
Terunt.
»
HIPPUCRATKìt.
L^
inverno
Y estate
pan,
Gennajo
febbrajo,tienti
e
ed
Marzo
e
tuglio
ed
giugno,
ed
Novembre
e
erbette
ottobre, buone
col
è
in
TÌtel
leone,
pollastrocol piccione,
buon
Luglio
col popone.
vino
dal
ben
caldo,
gran
e
batti
saldo.
Giugno, luglio e agosto,
Né
acqua,
grugno
lepricol
dicembre, buon
il Sole
Buon
Bevi
pollajo;
;
agosto, piccioni arrosto;
Settembre
E
al
aprile,capretto gentile;
Maggio
Quando
gabban,
né
donna,
nò
mosto.
savore
sempre.
;
26
—
Ne^
che
mesi
la
Lascia
8.
—
V
hanno
non
donna
e
Luca, la merenda
prendi
SECONDO
Qui
il bicchiepe*
buca.
nella
ALIMENTI
R^
-
LE
ETÀ
caliilf
cresciìnC
babent
plurimuin
nati, pliirinium igtlur ageiit alim«iilo
senibus
vero
param
calidi
;
inest«.
innati
paucaproptereaiomitibucgent.
iw"
»
HirPOlJlATKS»
ai vecchi
Il vino
Latte
e
vino
poppa
Non
Uccellin
che
Ai
bambini.
per
sedere.
bere.
fiorito.
bollito.
coda, marcia ogn'ora,ogn^oi'a.
mette
e
a
il bambin
lo levi dal pan
Ragazzi
Non
sta
gli serve
vedere
vuol
Chi
ai
il bambino.
ammazza
il bambino
Quando
La
il latte
e
polli.
mai
sì trovan
ragazzi^ pane
e
scarpe.
satolli.
28
—
Carne
Metti
che
i
—
di spesso.
mangia più
cresce
pani spessidove
PRECETTI
le barbe
sono
rade.
DIVERSI
Che
«
descrivervi
lutto
se
Seccherei
ine
e
volessi,
voi
seccherei
».
Né
a
tavola
né
letto ci vuol
a
B.
stesti,
CAS-Vk
rispetto.
•*
Chi
A
Non
canta
tavola
tavola
a
a
letto^é
perfetto.
matto
un
si invecchia.
non
morti
ricordare
In
e
tavola.
a
silentium
principio,
In
Poco
tienlo in
Poco
vin, bevi
Poca
carne,
Pochi
E
Bevi
va
in
;
spesso
attaccati
dormir
poco,
Dormi
man
letti cacciati
a
;
gentium.
fine,rumor
pan,
dentium
stridor
medio,
In
;
a
mangia
palco e
;
all' osso
in mezzo,
buon^
ora.
assai.
viverai.
;
29
—
Il
mangiare
non
—
s'appicca, se
si distende
non
trippa.
Temperanza
salute
Son
Mangia
E
non
Corpo nudo,
Quel
che
Ma
Mangiare
corta,
iJOiomuu
V
E
megKo
aver
si
della
paura
morte.
di velluto.
dalle finestre.
viene
minestre.
sale.
murare
a
Dio
mi
lavora, Dio
mi
secco.
conduca
;
tenga fuora.
tavola.
lunga
pcB3v/i,=..L^
.
.
ingrassa.
non
si manuca,
Dove
Messa
.
bere,
senza
Dove
forte,
e
e
dalle buone
vuol
non
bene
ricchezza.
son
ammazza,
Il grasso
Niente
e
pancia
ma
non
pulitezza,
e
^'T
•
i^w'K'vyxwu^.aUiQgfiii
^
amara.
spendere in mangiare
che
in medicine.
la
30
—
Fames
et
bilem
mora
Esse
cupis sanus
Post
cibum
aut
gradu
Yuota
vuol
A
Tentre
Al
fa
bene
Chi
mi
Chi
da
Chi
spelluzzicanon
Chi
è
al
che
cibo è
allegrìa,
compagnia.
un
bastone*
amaro.
ci tiene.
vede
é satollo
ha
non
osso
letto
preparare,
senza
mangiator
Mangi
pigro
un
la vivanda
guardi
la
ognun
Spesso
Dio
ama
lente meabis.
appetito.
pieno ogni
mangiar
non
piena
è rosicchiare
umore
manus.
stabis,aut
Pancia
Il buon
conciunt.
nasum
? sit tibi parca
Pancia
Meglio
in
—
che
non
gustare.
bee
!
desco,
e
in terra
la
dorma
e
al fresco.
digiuna.
mangiare,
è
pigro al
lavorare.
31
—
Si
il benedetto
mangia
in
La bocca
Se
cammino.
non
di vina
sa
Preti, frati,monache
A
e
polli,
satolli.
mai
si trovan
Non
il maledetto.
si vota
e
ti mettere
Non
-
pancia piena si ragiona meglio.
Meglio polentasorda
Che
a
quaglie e capponi
Ventre
libero
Pancia
piena non
propria,
casa
a
casa
altrui,
piedicaldi.
e
^
Gola
Pancia
Che
11 pane
Un
Post
mia
per
troppe
coenam
alla
carità
cose
sette
ho
un
canale
non
ancora
ti
!
gonfiare.
da
mangiare.
croste.
pentola ed
stabis,aut
valle !
una
fosti
mia
d^ altri ha
occhio
fosti
mia
Bocca
alla vuota.
crede
un
passus
altro alla gatta.
mille
meabis.
32
—
Chi
mangia
Pasqua
cattivo
Il
uccide
peggiore
la pena.
porco
mangia
un
bove
mangia
cena»
anno,
un
una
settimana.
risparmia pel dimani, risparmia per
Chi
Di
a
;
della pompa»
paga
formaggio
Chi
ed
pranzo
un
unta
pasqua
pasqua
rosa,
uccide
Chi
ingoja che velena
isdegno^non
con
Pasqua dell' uovo,
A
—
fame
La
si
non
ha
fame
più
ha
fame
ha
Chi
forza dell' amore*
La
fame
Se
ne
bisogno
non
caccia
ha
il
Non
non
pan
mal
lievitato ;
di ciò s' è cibato.
sonno.
non
se
si ha
si sa che
e
d' altro chi
lupo dalla
hai, mangia;
Quando
cane.
muore.
Trippe, midolla, lasagne
Non
il
ne
sua
tana.
hai, guarda in
su.
più fame.
fare né
dtjl pane
né
del salame.
33
—
bere
Mangiare,
andare
e
—
a
è il mestier
spasso,
del
Michelazzo.
Chi
Ha
Chi
fa cattivi
mangiato
gulae
metas
mangian
Dove
Chi
Chi
bene
in
Chi mangia
Chi
mangia
Digiuna
Tutte
A
le bocche
tutti
sit tibi
veste
e
è brutto
mangia
finché
sei.
meglio,
ti par
bello.
per
sie
[set)
[seduto),
mangia
finche
piacciono i
del bastone.
longior aetas.
pie,mangia
senta
son
bisogno.
consultatio.
ut
ancora
ha
non
in cambio
cinque mangian
mangia
Se
desco,
di fresco.
le mascelle
pieno,melior
Ventre
a
sogni, di mangiare
hanno
I vecchi
Pone
mangia
non
s'ammala,
risana.
non
sorelle.
buoni
bocconi.
da
disperà.
34
—
La
pinza della
più
è
comare
—
quellafatta
di
buona
in
casa.
della cuccagna,
quel dove non si lavora
Il paese
E
può mangiar quel ohe
Ognuno
nella
Che
Meglio
Che
pancia
già
nessun
ci vede.
mangiata
gran
una
più crede,
mangiatelle.
cento
ajuta il cuoco.
Il fuoco
ti,che
Magna
{È
magnarò
a
della
de'
casa
Carnevale
ha
doppio
sua
significato,
forza
d*
e
che
espressione.)
libenter.
venter, studet
Natale
che
molto
perderebbe
mi.
anca
veneto
proverbio
un
tradotto
Plenus
si magna.
e
a
Pasqua dove
tuoi.
casa
de' inatti,
f imbatti.
#
Mangiare
Tutto
Il dolce
per
e
vuotare
non
voglion fretta.
la Buceolica.
deir osteria
mena
all'amaro
della
spezieria.
36
—
Al
fame
la
Quando
si
dà
ha
si
del
mangia
vale.
non
sospiramus.
pagare
presa
una
di
tabacco
Mangia
in
fundo.
fame
la
né
rinuncio
bevitore.
solo.
crepa
bene
prete.
non
tristo
bene
è
la
né
mangiare,
solo,
mangia
e'
sente
mangiatore,
Ohi
Dulcis
al
pancia,
dove
casa
gusto
Grande
Chi
la
piena
Non
il
musica
sostanza.
Nella
Per
la
assale^
gaudeamus,
mangiare
Quando
—
il
tutto
primo
l'
anno.
d'
anno,
sete.
al
fumare.
ALIMENTI
GLI
lu
erodo
*-i
che
potrebbe
indizio
che
nella
del
qua
uomini
degli
carattere
alimenti,
degli
scella
i'
trovare
spesso
»
essi
che
teriscono.
pre-
»
ROUSSRAU.
e*
è
arte
un
»
quanto
tanto
gP
crear»
per
corpi,
i
formare
per
ingegni
»
BOSSODKT.
Tutti
chft
coloro
cibi
non
diversi^
appunto
moderati,
gli
nitri
altri
^ono
piìi
uni
(jli
rendano
più
altri
dissoluti,
bertini,
li-
intrapremlenti,
sobrii,
timidi,
i
che
persuasi
»
desti,
mo-
portino
sì
sfitcciiiti,
me,
a
ch|io
loro
più
convenga
inserrnerò
di
ciò
che
a
di
mangiare
e
GALRNA.
ciascun
bei
e.
»
39
—
—
ANIMALI
ALIMENTI
CARNI
»
Ed
i
dMsraele
(l0liiioli
chi
e-disieru;
fiere
della
rame
T
(ornarono
ci
durò
fa
CAP.
carne.
#
Una
fa Y
carne
altra,ed il vino
Carne
tirante
Carne
giovane
Chi
fa buon
e
Carne
al
Carne
cruda, pesce
La
carne
Trista è
festeggia.
sole,Riesce all' ombra.
miglior carne
Buona
vecchio.
carneggia, non
non
fa la forza.
fante.
pesce
non
ò
cotto.
quella accosto
vuol
quellacarne
all' osso.
salsa.
che
ha
a pian'
nian{jj:ire
»
MJ.TIRRI.
Carne
a
bisogno
di salsa.
XI
40
—
Carne
A
ora
pesce
guasta V acqua
pescariae
trista che
Deir
r
Poca
la
legumina.
carnes
e
adsit.
caseus
resta
non
Y acconcia.
carne
in beccaria.
carne
del lesso
quel che
è appresso
osso.
e
carne
buona
carne
Gennajo
Carne
sia
post
la cima,
arrosto
e
in beccaria.
tardi
carnibus
a
piscesnuces,
Per
Da
in
pisce ficum,
Post
La
brodo.
fa buon
buon'
A
Il
vecchia
—
e
ben
fa di molta
tienti
febbrajo,
masticata
medico
è
indotto, da
libera
Air estate
tienti all' osso.
o
(D'estate
nos
tirare
la carne
schiuma.
al
poUajo.
digerita.
mezzo
biscotta
carne
e
da male
mine,
fem-
Domine.
o
se
fiutare.
è
fresca
è
dura^
se
è
frolla pute)
,
41
—
É meglio
fa carne,
Carne
La
grassa
carne
fiutare.
fa
pane
osso
pancia
e
vino
fa danza.
fa brodo.
non
ghiaccia.
sempre
gela nel piatto.
grassa
ben
Arrosto
Il
senz'
carne
Carne
La
tirare che
—
rostito
sale
senza
non
vai
fico.
un
fa cervello.
cervello
Agnello.
Né
L'
al
capretto uè
agnelloè
Quando
suona
gnello è
all' agnello,
non
anche
buono
il
s' adopera coltello.
dopo Pasqua.
(22 Giugno)
Campanone
tutto
bozzone.
Allodola.
La
delP allodola
carne
piace ad
ogijuno.
Anitra.
D'
agosto
r anitre si mettono
arrosto.
Asino.
L'
asino
è fatto per
portare
il basto.
Beccafico.
D'
agosto tutti gli uccelli
sono
beccafichi.
3
Y
a-
42
—
—
.
I beccafichi
d'agosto sotto
han
di
misterio
sé
a-
scosto.
beccafichi,o tanti
Dei
I beccafichi
niente.
o
diventar
fanno
tisici i villani.
Bue.
Buoi
e
Chi
nella
da
frati.
e
carne
di
cucina.)
ha.
bocca
al
Manzo
(La
osti,da pretie
da
bue, bue ha; logora le legna,
compera
non
(È
castrati,carne
parte
"Ditello
di
quelle donne
sole, vitello
del
migliore
che
quella
all'ombra.
è
manzo
sta
le incumbenze
rincrescono
cui
quella
esposta
alV
che
sta
esposta
al
sole
;
del
ombra.)
Cappone.
Cappone
non
Cappone
V
perde mai
inverno,
Ale
di
Del
d' indio
Né
pollo senza
capponi e
e
stagione.
Y estate.
pollastrotto
collo di castrone
il passo,
del
lardo,
son
buoni
bocconi.
polloil volo.
né
sermone
senza
Sant'
A-
gostino.
Capra.
Tre
cose
sono
cattive
magre:
oche, femmine
e
capre.
44
—
Vecchia
gallina,ingrassa
Pillole per star
di
sano
denti
senza
Se ilvillano
non
la cucina.
gallina,
recipesciroppo di
E
Gallina
—
di
lascierebbe
ne
fa
morti
il sapore
sapesse
cantina.
della
viventi.
gallinain gennajo,
nel
nessuna
pollajo.
GallQ.
Carne
di
di cavallo.
gallo,carne
(Cioè troppo
tigliosa).
GaUo
Del
d' indio il
passo,
Chi
vuol
Lo
d'India.
mangiare
mangi
polloil volo.
del
buon
un
come
grosso
pittane.
cappone.
un
4
Il pittone^
cotto
è
buono,
arrostito
è
saporito.
Lepre.
«
Quando
Bello
lepre
una
per
sede
a
scherzi
dici; se non
Lepre, idol mio, tu non
Mi
Comedit
d'
uno
che
avesse
mangia lepre ride
Settembre
e
leporem.
(Solea dirsi
Chi
Gellia
me
e
sette
ottobre, buone
il viso
colorito).
giorni.
lepricol
savore.
presentì
r
sarai.
dì, Morco,
se
nuu
menti
mangiasti
mai.
BfARZl4l.R.
»
45
—
—
Merlo.
Del
merlo
e
del tordo
quel
che
ti
non
piace
fai da
sordo.
Oca.
Buon
I
Deir
cattiva
e
pane
mangiane
oca,
oca.
poca.
^
:
d'
Porco
Tre
un
cose
di tre,
oca
mese,
cattive
sono
:
magre
mangiar
da
re.
oche, femmine
e
capre.
'
^-
Gallina
cortesia
Con
Va
vuol
Chi
bianca.
oca
nera,
un
a
e
fede poca
Firenze
oca
a
vender
V
oca.
fina, a ingrassarla
metta
per
S. Caterina
(25 novembre).
Oca
vino, evviva
e
Donne
e
S. Martino.
oche, tienne
poche.
*^
#
Buon
papperò
e
cattiva
oca.
Pernice.
La
pernice è perduta se
calda
Porco.
Il porco
ingrassa la
cucina.
non
è
pasciuta.
46
—
—
Coltiva il porco benché lordo
Che salsicciati dà,lardo e
Due
e
brutto.
prosciutto.
soltanto giovanodopomorte
cose
:
Y
avaro
e
il
porco grasso.
Prima
porco, poitonno.
Porco
d'un mese,
di tre,mangiarda
oca
Se volasse il porchette,
gliuccelli tutti
re.
glifarebbero
di beretto.
Cavallo
Né
e
porco vuol
dolce,né
cipolla
Caro
aver
gran
corpo.
porco bianco.
sino vino,pejor
porcina,
pecorina.
Se il porco
ci sarebbe uccel che lo
sasse.
pas-
non
volasse,
Quaglia.
Anche
le
quagKe vengono
a
noja.
Stomo.
Carne
di storno,poca
e
cattiva.
Tordo.
Inter
aves
turdus,inter pisces
lupus.
47
—
É meglio
tordo
un
che
—
cornacchia.
una
ViteUa.
disse
Chi
disse
vitella,
Novembre
Olii ha
e
vita.
vitella in tavola
al
Manzo
sole,vitello
mangia cipolla.
non
vitello.
mangia
guarda cartello,non
Chi
vitel sempre.
dicembre, buon
air ombra.
PESCI
«
Lungo
Un
disteso
in
(oso
pesce,
inae
Cosa
a
piallo
ma^sloso
è
vedersi
pur
la
bella
»
....
Orazio.
«
Un
pesce
buono
è
un
Sat.
2'.
divino.
boccon
»
Bruivi.
fa
Pesce
Chi
vesce.
mangia
da cento
Uno
Mangi
la
cacio
pesce, la vita
bocconi
del pesce
prova.
e
o
le uova,
cento
da
gli rincresce.
un
boccone.
chi della vita
sua
vuol
far
48
—
Piscis
est, nisi
nequam
Quattro
vuole
cose
—
recens.
il pesce
fresco,fritto,fermo
:
e
freddo.
Il pesce
guasta V acqua
Quanto
pesce
è in
e
mare
la
carne
V acconcia.
farebbe
non
una
candela
di
sego.
Carne
al
Carne
giovane
A
buon'
Chi
ha
Chi
non
sa
vecchio.
pescheriae
tardi in beccaria.
il pesce,
cuocere
cotto,
Quando
pesce
cammini.
pesce,
sa
e
in
ora
arrostire
Pesce
air ombra.
sole,pesce
lo metta
arrostisca;chi
ospiteed
Il pesce
fa
il pesce
comincia
lo
spiedo.
bianco
l' occhio,
cotto.
V
non
cruda.
carne
il pesce
nello
V
a
in tre
giorni puzza.
putir dal
capo.
segno
che
ò
49
—
E
(La
meglio
scalbatra
è
scalbatra
un
che
~
nullo pesce.
dal
solamente
infimo, mangiato
pesce
popolo
minuto.)
Post
piscesnuces.
Ficus
A
post piscerà.
pisce ficum,
alle fave
pesci mesci,
Ai
fa ciò che
d' un
Ove
restare, a' maccheroni
non
d'un
pane
giorno,
vin
d'
un
anno,
di dieci.
coli' olio,pesce
Il pesce
legumina.
ti pare.
ora,
pesce
Carne
carnibus
a
per
col grasso.
deve
buono
essere
avere
la testa
lungi
dalla coda.
Vale
più
che
la salsa
il pesce.
Aringa.
Mangia aringhe
e
sardelloni
Baccalà
Non
è buono
(Richiede
Il baccalà
il
buona
o
baccalà,
preparazione
è cibo da
se
e
conserverai
i
polmoni.
Merluzzo.
buono
e
buoni
non
lo si fa.
condimenti)
poverettiassà. [assai]
50
—
Donne, cani
Non
baccalà,
e
buoni
son
—
non
se
ben
son
pesta, [òattutt)
Barbio.
Il barbio
Barbi
e
buono
è mica
di
mai
rane,
freddo
né
caldo.
né
maggio.
Carpione.
Chi
Né
é babbione.
mangia carpione non
carpione né
perdon
non
cappone,
mai
stagione.
Cefalo.
da rio fa il capo
Cefalo
è il
cefalo il bottone
Del
rio.
miglior boccone.
Gambero.
I
gamberi
Mangiati
son
i
buoni
gamberi,
dell' JR.
mesi
nei
buone
vengon
le zatte.
Luccio.
Mi
splende il dorso
e
luccio
detto.
son
Tinca
in camicia
e
luccio
in
Tinca
di
e
luccio
di settembre.-
maggio
pelliccia.
Ostrica.
»
Lasche
e
ostriche
amiche
eoI
DE
d'ancoro
»
¥AZZU
i
Ne'
mesi
che
non
hanno
Ti? le ostriche
non
son
buone.
52
—
maggio,
di
Tinca
mangia
Nessun
busto
tuo
;
e
di settembre.
luccio
febbre
che
tinca
al luccio
la tinca
Disse
e
:
—
è
mia
miglior la
alla
risposeil luccio
rugginente,chi mangia
tinca
senta.
non
tinca
:
il
che
testa
taci, taci
il dì febbre
di te,tutto
sente.
Triglia.
La
la
triglianon
Del
barbone
Chi
non
la testa
è il
mangia
la testa
É proprioun
(n
chi la
mangia
barbone
miglior
gran
è
piglia.
boccone.
del barbone
minchione.
della
il maschio
triglia.)
Tonno.
Prima
porco,
poi tonno.
Testudine.
Oportet testudinis
aut
carnes
edere, aut
non
edere.
UOVO.
«
!)isliiii{;be
di iniBlior 8UCCo
di maRcior
the
le rotonde,
sostanza,
e
^ovvellcati imhaudi., perchè più deii"e
L'
Come
quelle
Racdiiudouo
uova
che
nel
sou
tuorlo
u»
Orazio
Un
UOVO
appena
nato, vale
un
ducato.
ma"chio
Lib.
germe.
IV.
•
53
—
Uovo
d'
Pan
e
vin
fa né
non
d'
ovo
(Questo
Regula
Quod
detto
derivò
il
pasto
doctorum
bona
anche
e
Si
Bevi
Ova
bona
ovum,
sumas
tre
sunt
a
dall'
colle
ova
che
uso
uova
e
prò
haec:
[presso gli antichi,
di
finirlo
colle
frutta)
lege teneri,
candida, longa,nova.
sunt
ova
molle
haec:
sit
lege teneri,
prò
candida, longa,nova.
atque
quanto sopra
novum;
un
bue.
uovo
;
rubentia.
perchè sg-uscioV
V
uovo
Bevo, perchè ho mangiato V
nec
insegnare
cane,
un
era
Bevo, perchè mangio
durum,
minuto
:
recentia, vina
Bevo,
Nec
un
a
difficili.
cose
debet
T uovo,
sopra
latte d'
ora,
Regula presbyterijubet hoc
Quod
male.
né
mala.
ad
usque
cominciare
un
fare il letto
uovo,
un
ben
anno.
un
fiorentino,son
un
d'
giorno,uòvo
un
Cuocere
Ab
sale
senza
—
tenerum,
sed basotum.
;
uovo.
di
54
—
duro
Uovo
Le
e
buoni per
biscotto,
pane
buone anche
sono
uova
—
ilflusso di corpo.
dopo Pasqua.
?*
Una
nulla,due una
fatto,
cinqueun
è
un
Un
tre
frulla,
un
vuol sale
uovo
un
che, quattro
tratto.
fuoco.
e
LATTE
«
Sufflciat Ubi
lac capraram
in cibos
Phot.
Latt6
e
vino
Latte
e
vino,veleno
Pan
d' un
ammazza
ova
giorno,
vin d' un
il bambino.
Gap.
fino.
d' un
ora, latte d' un
minuto,
FORMAGGIO
Amico, viu
e
»
•
anno.
Formaggionon
tuos.
ti.
guasta sapore.
vecchio.
formaggio,
Aprilee maggio,poco formaggio.
Formaggio,pane e pere, pastoda cavaliere,
Formaggio,pere e pan, pastoda villan.
55
—
Q
Cinque
greve
Cacio
Il
e
serrato, pan
che
Il cacio
Pan
Ante
Post
che
salti,pan
è oro,
a
pranzo
argento,
a
canti, formaggio che pianga.
di pecora,
cacio
è sano,
se
leggieroe
e
bucherellato.
merenda
a
di vacca,
Burro
se'
grasso,
piombo.
cena
Pan
formaggio : grande, grosso,
gratisdato.
formaggio,
Vin
il
vuole
—
da
vien
greve
ricotta di capra.
scarsa
mano.
formaggio, piglia sempre
saggio.
cacio
fan mai
non
cibum^anesum,
pisces nuees,
Il villan
Per
post
post
venderebbe
mensam
carnes
venderebbe
caseum.
adsit.
caseus
il
mangiar cacio,
Il villan
Per
sazio.
podere,
pan
il
e
pere ;
gabban.
mangiare cacio, pere
e
pan.
so
56
—
—
vuole
tagliareil formaggio, ci
A
Al
contadino
far sapere,
non
matto
un
quanto
e
un
gio.
sag-
il
sia buono
cio
ca-
colle pere.
Non
Argus, Largus,
Non
Abacus, Lazarus,
iste bonus.
caseus
anche:
e
Argos,
Magdalena,
Largos, Mathusalem,
non
Abacuc,
Non
Al
Magdalena. Mathusalèm,
non
formaggio
Caseus
est
Cacio
chiama
Lazarus,
torto
ille bonus.
caseus
gli fare,che
non
miracoli
quia concoquis omnia
nequam,
sa
rare.
ope-
sequam.
cacio.
cogli occhi.
Brodo
Formaggio
Vino
che
senz' occhi.
salti
agli occhi.
^-
Formaggio,
Il
formaggio
A
pan
fa
e
vino
puro,
fa il
polso duro.
ingrossar la lingua.
pranzo
ed
formaggio
paga
cattivo
Il
bianco
a
peggiore
la
pena.
cena.
57
BURRO.
»
la vergiiio concepirà e partorirà
mi
(ioliuolo
finche
burro
e miele
egli
KUli mangerà
ed
eleggere
sappia ri|jrovare il male,
Ecco:
»
il bene
di vacca,
Burro
Il burro
di pecora,
cacio
fa la buona
Isaia.
»
ricotta
di capra.
cucina.
RICOTTA.
Chi
mangia puina, poco
Chi
vuol
Polenta
Puina
La
dormir, mangi ricotta.
puina, più
e
Puina,
sei la mia
tu
in
punta
e
si
vin
bianco
corre
e
formaggio in
e
si cammina.
meno
rovina.
fa infiacchire
puina
Puina,
cammina.
e
crosta.
fa dormire,
anche
sole, fa dormire
chi
non
vuole.
FRITTATA.
frittate
Bugie,
Mangiar
una
e
o
polpette,
grosse
polentae frittata,è
come
o
niente.
far
colla
moglie
ballata.
4
58
—
—
TRIPPA.
trippa
La
è
cibo
un
al
pregiato, buono
sano
alFam-
e
malato.
Le
trippe
col
formaggio
il
sono
suggello
dello
maco.
sto-
BRODO.
I frali
«
E
'n
Io
fanno
verità
nel
me
per
gran
del
conio
gli
che
hdo
brodo,
raf;toni
mille
mangiar
li
sempre
lodo.
Varchi.
Molti
occhi
guastano
Lana
sulla
pelle,erba
Brodo
riscaldato
I brodi
Brodo
lunghi
il brodo.
in
orto
buon
nemmen
non
son
per
in
V ammalato,
senz'
occhi,
agli occhi.
^^
Brodo
Ch'
lungo, seguitate
è
cresciuto
un
corpo.
buoni.
mai
cogli occhi, formaggio
salti
brodo
e
;
altro
frate.
vino
che
;
rano
co-
—
senz^ occhi.
cogliocchi, cacio
Pane
fin che
Pane
di cruschello
dura,
d'
Pane
buon
mangiare,
di
d'
grande
o
bello.
mano.
un
buon
vin
e
mese,
dormire
la fame
miglio mantiene
(Il pan
misura.
e
buon
d'
un
anno
;
bere.
biscotto.
Bicchiere, moto,
Il
in
dì, moglie
un
a
fa il fanciullo
saltami
di grano,
Pan
il vino
ma
miglio
leva
non
in
casa.
fame)'.
la
at:
fame
A
Il pane
pane,
La
di
salsiccia
pane
V estate
miglio non
casa
Il
pan,
non
acqua,
fa diventar
asciutto
L' inverno
Pan
sete
a
senza
senz' orto
viene
mai
sonno
panca.
muto.
gabban.
vuol
il
a
consiglio.
pane
e
a
unto
è
come
lasagne senza
noja.
festa senz'
formaggio.
loro,
al-
61
—
Non
Pane,
A
ha
pan
vino
e
pane
mangerei parecchi.
putire il fiato.
fa
bruciato
Pane
Chi
fichi secchi, ne
noce,
di grano.
che
miglior pane
cercar
—
sta
che
me
il
vicino.
suo
duro, denti acuti.
bollente.
Pan
in
Molto
mano
e
nel
poco
ventre.
*
Di
necessario
a
questo mondo
e' è che
non
il pane.
(
A
mezzogiorno
Ad
botto
un
Alle due
{Più
11 pane
—
che
dice
è
—
nel
il pane
è cotto
;
alle tre
è
è
detto
mangiato,
un
proverbio,
magna
forno ;
il pane
—
questo
(mangia)
ma
un
la
già passato.
polenta ristagna
flien corpoj.
fa i
capellibiondi.
11 pane
nero
11 pane
asciutto
Il
afiettato è buono
pane
fa diventar
popolare.)
sordo.
all' ammalato.
62
—
Col
Quando
K
tutti i
pane
Il buon
fame
fa il buon
grano
V
manca
che
nero
pane
dolci.
son
il pane,
manca
meglio
guai
—
amore.
nera.
pane,
bisogna saperlo
ma
lavorare.
Il pane
di
{famiglio
miglio
non
chiamasi
in
satolla
Lombardia
il
nemmeno
di
il garzone
famiglio.
campagna)
m
Il pane
se
al
lo
cane
;
datelo
impastate bene
lo
se
male, datelo
lo cuocete
e
impastate male
bene,
lo cuocete
e
chi volete.
a
POLENTA.
Oh
«
la
Uu
E
pietà ii/a
cara
altra
volta
chi
benedetto
farti
Di
cari
tonda,
! Oh
e
pietaii/a
dettai
l'usanza
trovò
tonda
la
bene
e
sì
durella
!
«
Vannktti.
Loda
la
Polenta
polentae
mi
Chi
tienti
mi
stenta, cappone
dopo
Alza
la
la
ballata.
polentabeve
gamba
Mangiar polenta e
una
al pane.
e
la
frittata è
sa
buono.
V acqua.
polenta scappa.
come
far
colla
moglie
li
Ga-
—
dice
pane
Polenta
Polenta
mi
Polenta
Tutto
e
polenta ristagna.
più
puina [ricotta)
dura
fa
la
ma
magna
mi
non
si
corre
e
si
meno
mina.
cam-
abbandonare, che quella tenera
cacare.
fritta,lasagne
il mondo
e
maccheroni
si lamenta
Gialla,gialla,gialla,non
quando
è
mi
dan
cara
la
voglio morir
senza
la vi ta.
polenta.
assag-
gialla.
Egli
è ben
fatto, con
un
boccon
di
pane
porre
alla
polenta il tappo.
Polenta
La
polenta^pancia piena
polenta mi
Quando
Polenta
e
mal
mangia.
contenta.
l'attacca
r è cotta
e
sì l'è cotta
nò; quando l'attacca
sì.
pan,
pasto da villan.
Meglio
Che
una
peada (calcio)
polentainfasolaia
nò
64
—
Cotta
cruda,
0
la
dire
cosi
le
pietanza
cara
vedìida.
r ha
Il fuoco
(Sogliono
—
direbbe
come
stanche
si sentono
allorché
donne^
di
rimestar
Vannetti).
il
ZUPPA.
Sette
fame
Cava
Empie
Acqua
Chi
la
il ventre
cotta
mangia panata,
minestra
Doglia
fa arrossire.
Pan
La
vuol
un
la
monaco
brigata.
minestra.
e
massera
minestra.
salto ed
è la biada
di cella.
in testa.
riscaldata,né
bollito,fa
minestra
il
fa ridere
in testa, poco
di testa
dente,
smaltire,
Zoccoli, broccoli
Nè
il
netta
panatolla,cava
e
Niente
attuta,
e
fa
guancia
:
zuppa
sete
e
dormire,
Fa
E
fa la
cose
è smaltito.
delF
uomo.
ritornata.
1
l
65
—
fa le
La zuppa
—
calcagna grosse.
Tal pane, tal zuppa.
Il grasso
dalle finestre
vien
non
R
11 riso
Con
la
pisciata
una
Il riso
ed ha
nell' acqua
nasce
:
vien
da morir
nel vino.
di riso è beli' e passata.
minestra
viene, va
come
nelP acqua
e
in acqua
MACCHERONI
Guai
e
maccheroni
si
! che buoni
Oh
Torta
e
Acqua al
bocconi
maccheroni
mellone
Matrimoni
Se
non
o
e
son
caldi.
mangiano
Lasagne e maccheroni,
!
cibo da
vino
poltroni.
ai maccheroni.
maccheroni,
caldi
nestre.
mi-
O-
S
I
dalle buone
ma
non
son
buoni.
va.
66
—
-
lasagne ben impastate
Le
Sono
quasi stirate.
ERBAGGI,
EGO.
LEGUMI,
Piantate
«
hortot
eoruni.
c' è erba
Non
che
guardi
et
in su, che
non
fructum
comedHe
Ieremus
»
Gap.
abbia
la
59.
sua
virtù.
Chi
sta
Chi
ha
non
a
ha
orto
e
non
ammazza
orto, ha buon
buon
pelle,erba
sulla
Erba
fa
Erba
cruda, donna
anno
porco.
in orto
uomo
ignuda
e
brodo
in
corpo.
cruda
Erba
cruda, fave cotte, si
non
non
e
terrena,
camera
al
polcro
se-
mena.
Erba
Guardati
V
m....
r
erba
tutto
torto.
muso
Lana
V
porco,
fa per
testa
sta
canuta.
male
tutta
notte.
fa collottola.
dal crudo
e
dall' andar
col
piede ignudo.
68
—
Chi
Ne
In
alle
b. uso
'ai
pasticci.
bianco.
porco
la
vien
pasticci,
ai
mezzo
vada
cipollenon
cipolladolce, né
—
voglia delle cipolle.
Cardone.
Tant'
Quant'
il cardon
crudo
Mangialo
sale,
senza
è far col maritc»
che
vuoi
Se
il cardon
mangiar
è
il carnevale.
faccia
buon
effetto,
sale,pepe,
con
olio
e
perfetto.
Cavolo.
Cavolo
lonzo
e
ciccia
pigiata.
?%
Broccoli
Cavolo
e
predicatori,
dopo Pasqua
riscaldato
Niente
e
frate sfrattato
in testa,
poco
Zoccoli, broccoli
Chi
mangia
Chi
ha
del
i tronchi
pepe
ne
minestra.
e
capucci
sul
o
Rucchetta.
Lu
lari',
Stili
detiK
iiijil
eruca
nutrisce
US
tu
lanien
ru-iunl
Kccitat
ad
Venerem
tardos
eruca
uriìgere
bull)i^(ue sataccf.»
Màstialis
,
pidocchi.
cavolo.
metta
«
buono
fìi mai
non
in testa,
dei
Eruca
più buoni.
son
non
maritos.
Lib.
3. 75.
69
—
—
Fagiuoli.
I
fagiuolifanno
vento.
Fagiuoli e castagna
arrosto,
hai
se
mangiato
mi
stani-
discosto.
Finocchio.
«
Tu
sei
Gli
è
buon
fre"co,
secco,
iiigratu
ben
chi
state
«
lodi
tue
\erno;
tace
»
Varchi.
meglio
E
cacciarsi
occhio, che mangiare
un
me
ver-
un
del finocchio.
Dio
vi
Dai
guardi
dalla
barbe
capellie
E
dai
E
da
tosse.
rosse,
del finocchio,
vermi
quei che
solo
han
un
occhio.
Fava.
«
La
Tava
ò.
un*
le fiume
Il (|uat si mangia
E più diletta chi
bianco
e
tutto
io
ed
e
è
nero
senz'osso,
intero
mangia
»
Al AUSI.
mela
coir
Fava
e
Fave
cotte, fan star
A
Nec
fabis
allega.
acqua
male
tutta
notte.
abstineto.
edas
allia et fabas.
Fungo.
«
E'
sono
ghiotta
cosa
i
funghi.
Seneca.
Tra
maggio
e
giugno
fa il buon
fungo.
»
70
—
—
Lattuga.
ripuliscele
lattuga romanella
La
budella.
Lente.
lente
Mangia
(
«
Io trovo
d'animo
gli
presso
»
vuoi
se
Ohi
ra
Non
è
autori
che
chi
lenti
mang^ia
acquista
pazienza
). Plinio.
il ventre.
lente rilascia
La
paziente.
esser
augia
di
gran
un
sapientechi
non
lente, ne
ben
sa
caca
secchio.
un
condir
la lente.
Menta.
Mentbam
[Aristotile
che
comedas
nec
era
che
ci ricorda
proibito
la libidine
plantestempore
nec
antichissimo
questo
menta
il
mangiare
quale indebolisce
la
j
per
e
belli.
proverbio
la
virtù
che
le
consuma
soggiunge
ha
forze
di
del
re
eccita-
corpo.)
Nasturzio.
Ede
nasturtium.
Origano.
salsamentum
Putre
origanum.
amat
Pimpinella.
U
insalata
non
è buona
né
bella,se
vi
la
manca
pinella
pim-
Piselli.
(In
Risi
e
bisi. buon
dialetto
cappone,
veneto
bisi.
j
soldi in tasca
Ramerino.
Acqua
di ramerino
al
corpo
del bambino.
e
mai
sione.
pas-
71
—
—
Rafano.
fa il viso
Il ravanello
bello.
Rapa.
Per
Pepe, noce
Radix
moscata
rapa
Visum
Dolce
Di
(6 gennajo)la
Pasqua Befana
bona
non
sangue
moUit, bene
Ventum
può
sapis,si
saepe
:
bombii.
acerba.
salsa
si
tria dona
dat
est; comedenti
vuol
la rapa.
buona
fan
sapa
ventrem
clarificat,
vivanda
rapa
e
perde l'anima.
rapa
tu
cavare.
vis vivere
rapis.
Salvia.
Salvia, salva.
molto
Se
Salvia
vuoi
bai
campare,
da
mangiare.
Scalogna.
Chi
mangia scalogne,caca
Chi
mangia scalogna,assai
vento.
dorme
e
mal
si sogna.
Tartufo.
Il tartufo
è
portento
un
per
chi
manca
il caldo
drente.
Adagio, adagia
a
mangiare
tartufi
col
formaggio.
72
—
—
Zucca.
Mangia
in abbondanza
zucche
pancia.
Cucurbita
avrai
non
e
dolor
di
"
sanior.
La
zucca
è sempre
La
zucca
non
Le
zucche
zucca.
di cedro.
sa
Madonne
fra le due
nate
son
sempre
le
più buone.
il tuono
San
Luca,
Chi
le zucche
Aperto
in
nella
va
vuol
le dee
gambe
zucca.
staw
uno
come
grosse
Rovigotti.
de'
Zucca, pinze e pomi cotti,è il Dio
seminare.
FRUTTI
«
I frutti
e
mangiati
discreta
Ogni
vuol
frutto
Persico, fico
Chi
Né
mangia
fiori né
la
popone,
le
dure,
frutti si
tanto
crudi
Aedi.
»
stagione.
sua
e
amorevole
mano
saniksiini
sono
cotti.
quanto
con
ogni
non
può
fì*utto alla
mangia
torre
sua
le mature.
da tutti.
stagione.
73
—
di corte, buoni
Frutti
Fiori
frutti
e
Uno
Due
è da
è d'
fìol
ad
persona
ti
al corpo.
torre,
amore.
iin, dicesi
accettare
invece
V
.
Lombardia
in
offerta di più
d'una
per
mela,
indurre
più
una
d'
una
ecc.)
pera
Se
de
nocivi
tutti.
.
(L'è miga
e
dare,
è da
non
Tre
alla bocca
ingannan
non
—
piace sanità,non
Quando
le
I frutti
vi
Non
Che
Cìii ha
umore
mangiare
piante mettono
perdon del lor
frutti in
quantità.
i fiori,
sapore.
frutti sì duri
son
il tempo
non
ha
non
maturi,
'
sapore.
Uva, fichi,persicie melloni,
Sono
Di
i
quattro miglioribocconi.
settembre, dei frutti
ce
ne
son
sempre.
Arancia.
L''arancia
notte
alla mattina
è oro,
a
pranzo
medicina, la
veleno.
5
74
—
arancia
Dair
—
quel che vuoi.
quel che puoi,
Dal
limone
Dal
limoncello
quanto avrai.
Albicocca
Albicocche, mangiane poche.
Carubba.
La
stringe il
carubba
e
.
.
.
Castagna.
Non
è da
prudente,mangiar castagne
uom
e
poi star
fra la gente.
Oca, castagne
e
vino, tieni il
tutto
S. Martino.
per
Cedro.
f
mala
Medica
quidem,
mala
nec
medica.
nec
Ciliegia.
Mille viscide
non
è di
cerasa
ad
Vescerer
Eripe
me
bastanti
son
vantaggio
plenum
ad
cerasis
Domine,
est
ad
una
ed
una
città.
una
sed
casa,
ab hoste
dicere
semper
maligno
opus.
Cocomero.
Ne'
L'
dialetti
Lombardo
e
Veneto
anguria
anguria premila all' orecchio
Tienla
pur
eh' è
rossa
e
se
la suona,
buona.
e
Dattero.
I datteri
Chi
d'Alessandria, chi li pianta non
pianta datteri,non
mangia
datteri.
li
mangia.
76
—
—
Marasca.
De' medici
nemiche
le marinelle.
son
Mela.
Omnia
mala, mala.
Omnia
mala, mala, praeter apia perusina.
mele,
le
Fra
il finocchio.
Persica, pira,poma,
stomacho
Persica, pira,poma,
requiruntvina
È meglio mangiare veleno
che
tria dura.
haec
sunt
bona.
mele
in cattivo
nate
terreno.
i
^
Vuoi
che
beva,
che
ho
non
mangiato
ancor
la mela
?
Mora.
Passerà
«
Colili
'
Da
le
stati
l'arbor
Chiuda
che
pria
colle
il
salubri
aere
con
che
more,
*1 sol
s'infochi.
desinare
suo
»
....
Orazio.
Maturior
{Le
mora
gli antichi
presso
:
maturior
tempo
lungo
si conservano
more
d'
una
donna
nello
che
staio
tardi
maturità,
di
si
maritava,
mora).
Nespola.
Col tempo
e
colla
paglia maturano
le
nespole.
*
Chi
mangia nespole il e.
.
.
glistringe.
onde
ceva
si di-
77
—
vedi la
Quando
—
nespola e
Ch'eli' è l'ultimo
piangi,
tu
frutto che
mangi.
tu
(18 ottobre)la nespola si speluca.
S. Luca
Nocciuola.
Chi
nocciuole
mangia
il
capo
gli duole.
Noce.
Noce
Per
La
da
vien
S. Croce, pane
e
noce
guastala
Noci
e
pan,
Pan
Gherigli
Post
nuocere.
e
e
noce.
voce.
pasto
da
villan,
noci, pasto da sposi.
febbre
acqua,
beli' e fatta.
piscesnuces.
*
Non
vien
la tosse
il
giorno che
Maddalena,
Per
S. Maria
Per
S. Francesco
la
noce
(4 ottobre)la
si
è
noce
mangiano
le noci.
piena.
nel cesto.
Pera.
Persica,pira,poma,
stomacho
sunt
haec
tria dura.
78
—
Formaggio, pane
e
—
pasto da cavaliere.
pere,
•
Pesca.
La
pesca
Al
fico
è
sana.
l'acquaed
monda
All'amico
Petre, qui
il
fico,al nemico
vino
cum
pesca,
la pesca.
nobilis
esca.
explicat.
quod implicuitpersicum, nucleus
Malum
La
es
il vino.
alla pesca
va
pesca
Piglia la
E
sta
mangiata
il
eh' ha
pesca
di
sicuro
dall'albero è
appena
non
piuolrosso
cadere
e
spiccata.
giallo,
in fallo.
Popone.
Predica
e
Donna
I
e
popone,
popone,
vuol
beato
poponi da Chioggia
la
chi
son
stagione.
sua
se
ne
appone.
tutti d' una
buccia
e
sapore.
Come
i
poponi di Chioggia
Chi
fiuta mellone
Che
giova
è
del popon
son
proprioun
tutte
le donne.
minchione.
fiutar la buccia
?
d'
un
79
—
Ogni
fetta di mellone,
Mellone
Per
Né
i
donna,
e
poponi ci
brache
più
Acqua
o
bicchiere
buono
tutto
vuole
di tela
un
—
o
buon
un
di vin
buono.
trist' affatto.
naso.
melloni, di settembre
ne
non
son
buoni.
ai melloni
e
vino
ai maccheroni.
Susina.
Mangiando
di
molte
susine,
di
saran
quaresima
molt' erbe.
Uva.
Più
«
delle
poma
è
delicata
l'uva.*
Fracastoro.
L'' uva
un
E
mattino, chi
uva
craspo
un
ne
caca
la
madre
e
poi
bere
figlio.
(7 ottobre)tutta
Tuva
è marzamina.
deir agresta fe voltare la testa.
Il fico è buono
V
mangia
consigliomangiar
S. Giustina
Il sugo
ne
tino.
tristo
il
Per
di
quaudo
ingrassa.
viene
e
Tuva
quando
passa.
80
—
Servo
stagione
si
sioi* amicli.
suo
conto
il buon
tanto
in
cui
son
spina è
uva
(ptoy. Lom^O
tenuti
i
fichi e Vuva,
che
alla
preferiscono agli amici).
Uva
L'
di fich.
temp de Tuva, al temp
Al
(È
—
,
crespa.
voglia da
una
loro
donna
gravida.
Uliva.
hanno
Le
ulive
La
prima
bisogno
uliva
d' olio.
la
è oro,
argento, la
seconda
terza
vai niente.
non
INSALATA
ben
Insalata
L'insalata
salata,poco
aceto
è buona
non
né
oliata.
bene
e
vi
bella, se
la
manca
pimpinella.
Vuoi
buona
insalata
Quello che gatto
A
ben
un
Una
condire
Chi
mangia,
non
buona
insalata
non
la insalata
é
sia rivoltata.
mano
io
ci vuole
l'insalata,
giusto pel sale,uno
L'insalata
•
bella
? Da
mangio.
non
un
strambo
avaro
per T olio.
principio'd'una
ha sapore,
quando
per Tacete,
manca
vuol gustare, colle mani
cattiva
cena.
il primo fiore,
la deve
giare.
man-
81
—
L' insalata
V olio da
avaro,
un
matto
il sale
vuole
e
da
sapiente,V
.un
da
da
aceto
prodigo,rimestata
un
mangiata
—
da
un
affamato.
un
FRITTELLE
«
Figliuolee frittelle,
quante pitise
fa
ne
più
vengon
belle.
Donne
frittelle non
e
buone
son
se
non
belle.
son
CIAMBELLE
Aggiugni
aggiugni
acqua,
sino
a
farina
e
farem
belle
ciam-
domattina.
MANDORLATO
Il mandorlato
Chi
non
una
lo
volta air anno.
mangia
danno.
suo
TORTA
La
Chi
torta
è buona
vuol
r orto.
anche
fare buona
dopo Pasqua.
torta,
con
un
pie solo
vada
nel-
82
—
A
la torta
monte
quando
CO
N
—
il butirro.
manca
dimenìi
SALE
«
Viritur
Splendei
parvo
iu
beue
cui
paternum
salinum.
tenui
mensa
»^
Orazio.
m
è
II sale
air
uomo.
una
che
manna
il cielo
manda
»
Vacban.
Sopra
il sale
Tavola
senza
Omnis.
mensa
sale,bocca
male
Il sale acconcia
Salem
Né
et
Dio
è
non
Signore.
saliva.
senza
ponitur absque sale.
e
le guasta.
anco
datur
male, quae
absque
sale.
edere.
caseum
moglie, né
sopra
le vivande
sapitesca
Non
è sapore,
non
acqua,
né
sale,a chi
te
ne
chiede
non
gliene dare.
Cucina
senjja
sale,credenza
vino, si fa
un
mal
senza
mattino.
pane,
cantina
za
sen-
84
—
—
PEPE
Il pepe
rinfresca.
Il pepe
«
irrita, quindi
quindi
perchè
il pepe
dà
una
raffreddare.
Il
poco
ha
Cui
multum
est
tre
et
al
sistema
ibi
irritatio
ubi
riscaldare,
frustata
invece
ma
Jtuxus,
raffredda
incaricato
nervoso
di
Mantegazza.
»
del pepe
digiuno,
A
dovrebbe
riscalda,il molto
pepe
Chi
stimola;
sul cavolo.
metta
ne
rinfresca.
oleribus
piperis,etiam
di
grani
fan
ti
pepe
immiscet.
libero
dalla
febbre.
[A disù
tre
grà
de
i
peer,
O
G
te para
M
via
I
S' io
«
....
Ber
N
feer.
Prov.
Lomb.)
O
per
Pesaugue
la
c^tso impallidirli.
comiuo
andrebbe
in
moda.
Obazio.
Si vis
[Il
bibe
pallore,
cornino
posto
proprietà
di
in
cominum.
infusione
scolorire
il
volto).
FINOCCHIO
Fra
due
mele
nel
il finocchio.
vino
e
poi
bevuto^
ha
la
85
—
Fra
due
mele
—
il finoccliio
Ti fa il fiato
e
il celabro
centellin
un
e
divino.
di vino,
•
ZUCCHERO
Zucchero
non
vivande.
guasta mai
MIELE
«
Figliuol mio, mangia
pur
egli è buono, e
ch'è
dolce
al
del
del
miele,
favo
palato.
tuo
Prot.
ciocché
perdi le,
mie-
»
Cap.
24.
Miele dentro, olio fuori.
Miele di sotto, olio di sopra
Nova
Hymetia,
11 miele
Falerna
si fa leccare
di
vin
e
mezzo.
vetera.
perchè
è dolce.
Chi è satollo,disprezzail miele.
BEVANDE
ACQUA
Beyi
de'
della
tua
dell' acqua
ruscelli di mezzo
della
Prov.
Lascio
la
dieta
dietro
e
me
l' acqua
due
cisterna, e
tua
fonte
Cap.
grandi medicine
»
DunouLm.
Senz' acqua
il mulino
non
macina.
»
V.
:
86
—
Un
alla mattina, vai quanto
d' acqua
bicchier
—
medicina.
Ad
bibentes
mensuram
Acqua
e
dieta
Acqua,
ogni
dieta
acquam.
serviziale,guarisce d' ogni
e
che
Acqua
cheta, la gamba
Acqua
cheta, vermini
Acqua
e
vita
pane,
dopo
Alza
non
corre
la
la
male.
porta veleno.
Acqua
Chi
acquieta.
male
sega.
mena.
da
cane.
polenta beve Tacqua,
gamba
e
la
polenta scappa.
Giugno, luglioe agosto,
Né
Bevi
donna,
del vino,
e
né
acqua,
lascia
né
correr
V orto.
L' acqua
per
L^ acqua
fa marcire
i
pali.
mosto.
V acqua
al mulino.
una
87
—
L'
apporta mille
acqua
rossi fa diventar
L'acqua
fame
pane,
marcisce
fa imbianchir
Acqua,
fuoco
e
fuoco
e
sete
a
di fontana
L' acqua
Acqua
:
fa
fa
gialli,e
fa ammalare
la
crescere
non
e
il vino
pali,i
pancia
fa cantare.
a
sonno
puzza
o
magagna.
chi la beve
risana.
o
i
la
pali,fa
donna
venir
gli uomini
fa le donne
pelle,e
si nega
panca.
in creta, vino
cattiva,
mettono
in vetro.
Acqua lava.
Acqua
di
cisterna, ogni mal
Il vino
fa
gambe, Tacqua
gialli,
belle.
nessuno.
a
compagnia.
Acqua
i
marcire
acqua,
Acqua che stagna,
Acqua
danni
alle putte.
anco
A
—
governa.
fa sangue.
in
fuga
la
88
—
s'è in sudore
Quando
V
te
Acqua
salata,medicina
se
fa dolori.
fresca
acqua
beer
suda, no
Quand
—
né
bagna.
stat
sicura.
VINO
«
Usa
un
e
per
di vino
poco
per
le tue
infermità.
lo
SiLV
'1 ber
Se
«
caccia
Sì dolce
la
Aosso,
di
ma
Dolce,
ma
rubino
Paolo.
è
tenuta
il bere
De'
Lorenzo
«
eh'
sete,
adunque
cosa,
stomaco
tuo
»
è
male?
Medici.
:
cotognino*
»
Ghiabrera.
A
chi
Buon
non
vino
piace
fa buon
il vino, Dio
sangue.
Chi
beve
nero,
Chi
beve
vermiglio,avanza
il colore.
guadagna
Il vino
al sapore,
Il vino
è la poppa
Il vino
ai vecchi
gli tolga il
il pane
il colore.
al colore.
deWecchi.
ed il latte ai bambini.
pane.
»
89
—
Vino
Al
tienlo
amaro
leste.
malvitóia,anima
di
Vino
caro.
dolce, le brache
vin
la barba
Quando
fa cantare.
ed il vino
fa ammalare
L^ acqua
—
mia!
biancbino, lascia la donna
fa
tien-
e
ti al vino.
fa carne,
Carne
fa
vin
mantiene,
*
ba
er-
m
...
Una
fa sangue,
pan
.
fa Y altra
carne
fa la forza.
ed il vino
?*?
In vino
Vinum
veritas.
etiam
senem
vel nolentem, saltare
Ter
bibe, vel toties ternos, sic mystica lex
Aut
quinque bibe, aut tria,aut
Due
dita di vino
una
Chi
[Un po'
di
pasto
est.
quatuor,
della minesti'a,
dico
pel me-
sono
tempesta.
il bere
inventò
molto
prima
ne
t
pelli
com
in
vino, se
non
è in
paradiso c'ò
vicino.
minestra
in
diversi
impropriamente
con
del
luoghi
chiamasi
vino,
della
che
prendere
usasi
bassa
prima
Lombardia
è
^
bere
in
vino;.
ciù
dei
che
90
—
Ne' mesi
che
la donna
Lascia
Il vin
di
Bianco
e
Del
vino
casa
prendi il bicchiere.
e
imbriaca.
non
conducimi
nero,
il
V 5,
hanno
non
—
a
casa.
lata
del caflEe il secondo, della ciocco-
primo,
il fondo.
Va
ben
Ma
calor
col freddo
mischiar
vin
P erdidisti vinum
Vin
Merta
con
Y acqua
di bere
il
di fiasco,buono
Vin
dentro, senno
E
triste
vino
acqua,
vale
non
Vin
Modico
con
infusa
battezzato
Quel che
temperato,
utatur
peccato.
un
aqua.
fiato.
un
mischia
mare
alla
a
capo
e
guasta il vino,
chino.
mattina, alla
sera
è
guasto.
fiiora.
amator
consiglio,
mangiar
figlio.
egliè
castitatis.
la madre
e
poi
bere
il
92
—
Amico
giovane
Donna
•
il vin
caro,
settembre
Di
e
Il vino
Pane
vecchio.
vin
di agosto, bevi
il vin
vecchio
e
scia
la-
i vermini.
ammazza
vino
e
pel catarro.
il mosto.
stare
"
è buono
grosso
e
—
e
cantando.
va
*
Quando
il vecchio
Air
altro mondo
non
vuol
vallo
bere,
vedere.
a
*
9
V
ultimo
bicchiere
è
quelloche
il convento
Acqua
padre,che
Il vino
col fiore fa dolore.
da
Se
giovane
ubbriaca.
abbruccia.
portiil vino, da
non
vecchio
porterai
r acqua.
Un
tozzo
di
pane
ed
un
bicchier
di
vino,
è
una
festa
pel poverino.
TV
'
Vina
bibant
Absit
ab
homines, animantia
humano
pectore potus aquae.
*
Vinum
bonum
laetificat
caetera
cor
•
hominis.
fontes;
93
—
Il vino
gambe,
giudicare V
Non
e
Chi
fa
ben
nel vino,
uomo
beve, ben
gustarne
senza
sera
Musica
bere
come
h vecchio
Absente
mantice
e
il vino.
le donne.
conoscon
pieno,e pigliail mondo
Scarpa larga,bicchier
viene.
tutto
si
al camminare
e
senza
organo
appresta il festino.
vino
Martino
San
è
chioma.
senza
e
dorme.
vino
senza
donna
Al
fa sangue.
mattino.
Tavola
A
V acqua
—
come
*
nulla
vino
la tosse
Per
adest
ci vuol
Per
le
Per
il dolore
0
Venus.
Bacco,
botte, taccomacco^
Venere
o
di testa,
minestra.
"f-
Primum
qua,
sextum
et
secundum
purum,
quartum
et
tertium.
sicut
durum,
natura
septimum,
sicut
tertium
sine
a-
creavit, quintum,
primum,
secundum
94
—
Vinum
sanguis.
terrae
est
—
Vino
di
collo, cioccolata
Vino
in
vetro,
A
H
il bere,
vino
"
El
Lomb.
che
sete,
in
Bacco,
di
Y
vino.
il suo.
dire
acqua
1
podeva
tradotto
ma
star
vuol
dire
poteva
non
parere.
fa malinconia.
sé, el gaveva
gaveva
no
e
culo.
creta.
vuol
ognun
allegria,
E
/'ProT.
in
acqua
restìo, stimolo
boccon
Dopo
di
sé,
in
:
pé.
il
star
poveretto
ritto
aveva
tanto
una
aveva
corpo).
tabacco
e
Venere
FINE,
riducon
Tuomo
in
cenere.
tissima
forvino
INDICE
ALll^ENTl
ANIMALI
Pag.
Carni
39
47
Pesci
„
Uovo
52
•
.
»
96
Latte
.
Formaggio
Burro
.
Ricotta,
Frittata,
Trippa,
Brodo
.
VEGETALI
ALIMENTI
Pane
,
Polenta
Zuppa
Riso
,
Maccheroni
.
Erbaggi, legumi
ecc.
Frutti
.
Insalata
Frittelle
Ciambelle
.
Mandorlato
.
Torta
,
CONDIMENTI
Sale
.
Olio
.
Aceto
.
Pepe
.
Cornino,
Finocchio
Zucchero
Miele
.
BEVANDE
4^cqua,
Vino
.
?
'
u
\k
del
Credenze
individuale
e
Crmseiy;pe
Dom,
El
PUBBLICAZIONE
PROSSIMA
DI
Slor
Begep,
Popolo
sociale,
B
raccolte
ISinne-nanne,
alcune
parti
ecc.,
SialUte,
come
Proverbi
:
dallo
stesso.
e
in
viva
dello
d'Italia
conservarla
raccolti
dalla
raccolte
varie
fantili,
in-
Giuoclii
Cantileue,
pò-
voce
stesso.
cura
per
La
da
Italia
emoni.
ecc.,
in
umana
d'
parti
varie
in
vita
alla
relative
Invocazioni
polare
:
come
parti
ricuperarla
d'
Italia
se
ed
duta
per-
ordinati
?
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