L' IGIENE DELLA DALLA TAVOLA POPOLO DEL BOCCA O^SIA PROVERBI HANNO CHE RACCOLTI IN VARIE KD DOM, AIX' RIGUARDO ALIMENTAZIONE D' PARTI OADINATI ITALIA DA BERNONI GIUSEPPE Fino a ei Qualunque Couililc anni diiceiilo per sia mia polià di Niv.tiidt» ohe • nel VENEZIA GIUSEPPE DI Vauìvo 8. Pilerniano 1872 CECCHINI N. 4230. pnt-casi man Pliuto TIPOGRAFIA vivere E C Psettdolo. 6 "^(.U^ J Proprietàletterariadel Raccoglitore. 1 ». V • ALLA MEMORIA DI -ij-^ GIÀ PROFESSORE AL PADRE AFFETTUOSISSIMO r GINNASIO DI M.IO ASOLA ^ • AL In che così fatto j^regevoli, il cilmente, non r ci apprenda scienza, la popolo. le il né Non è è la del ignoranza senza pretese, Avrei** mano citando scienza passi lumi ed proverbio di autori " e per che Non il volgo la è la ma è che e dalla tramxindano dotta parola la ma tenza sen- efficace. sulla scenda rivela, che stesso del propria spesso dalValto che cognizióni depurato, e sconoscere di- utilità. fatti ci dalVart'e, ingenua fine è che nuovo, la e progressi assoluta e meditato ma i fa- forse delle forte insegnato. rozza in opportunità passate lisciato propria desiderato, mano, che, famigliare, volgo, la qui tutto potrà si quale la discorso qui fosse non accorgere lavoro un mai loro ha il precetto improvvisa, Non i talvolta chiara, del generazioni esperienza esposizione, concisa, individuo sono ma non è potrà ne se mio: di lavoro è acquistate, il lettore contiene merito, altro esso sto que- ingegno. povero il se alcuni ed pMlico al presentando studt gli sono tempii ultimi sperare, a un tanti questi davvero libretto^ ed tentato, Non in poco nulla mai quanto ch'io mio del Ma luce avrei opera Alimentare Igiene alla vennero libretto che di LETTORE dottrina. ne avea già proverbio facessero al la un caso materia, breve ; ms di fare commento, ne astenni. e 8 — che riflettendo invece di ed oper£ in volume „ „ avrei fatto un volume, opuscolo un il popolonon Paghiamo [diceil Giusti ** „ — dere alla raccolta suo^] paese ognuno moneta Ed il suo non Toscani)al de"*Proverai rame nella convinzione di e secondo la ho né gemme, leggem e. nella lettera che /a prece- tributo,chi d'oro o di inargento io che il tempo di ha né di gemms, e nostro chi i n possibilità. sua ,, oro, né argento,pago tendo adempitoad un dovere, atdal benignolettore quelPindulgenzae quel compatimento mai negare a chi francamente e che non si sogliono col cuore in maTio confessala propriapochezza. rame, e Venezia, Marzo avere 1872, BERNONI. S2 L' X"XIXAA ALIMENTAZIONE mangi 1* Che della bene (lei il (lurasollo lieva e uomo « Conciòsiacosachò sole. abbia V il sotto e che quello in ha mangiare di sole^ ber« (li è bene altro non uomo « egli che fatica, sua goda e non se gioire di egli prestito la con ai dì questo e ; sua della ca, fati- sua vUa. » Ecclesiaste. Gap. S. PERCHÈ MANGIA SI « Non si Tire divorare senza » Maistegazza Nou sì campa Sacco vuoto diaria. Mangiare bere e ha Chi bocca Per ritto. vuol tocca si scalda mestiere. parlare, vuol porta le gambe. la bocca fa vivere per lingi^ ha Chi La istà non mangiare» . il forno. :* Altro vuol s'ha Non Senz' che altro «il mondo olio la lucerna Mangiar Ogni la tavola tovaglia se non non bianca! quel che si mangia. arde. bisogna. dolore maggiore. è dolore, ma quel della tavola ò il 12 — — * Gola satollo, Corpo e Corpo unto I fanciulli strappati. si di pasce la aprono pelame. brutto panni non " consolata. fan e stomaco disperata. anima fame Freddo Lo vita affamata, compassione. bocca prima di aprire occhi. Si Ma Vivere Qnando ben può poi mangiare e si dice dire, si può vivere per è vivere, ben convien tutta una si dice fare, mangiare. cosa. mangiare. ? Venter Ventre II fumo non habet digiuno deir aures. non arrosto ode non . nessuno. empie la pancia. gli 13 SCELTA DEGLI « ALIMENTI E{jli è scritto: pane. « V uomo non » Ponete in cura nociva, vi quale guite giova e vi Fa due Dai Il variar Ciò Di A vivande che non Mangiare A A a Ebrei chi (^ e se* Pajvdolkim. natura. V appetito. le disputa. ne sete, acqua; a modo suo, venne a quaglie biscottini Il pane di accresce se fame, pane;, Anche ; misura con regni vi appetisce,nutrisce. gusti Agli cibo guardate prò^ quella » AG^OLO Piglia il cosa vi niella continuate. e qunl conoscere da e vive di solo S. Mattia. non asciutto è affamato vestire fastidio la vengono a sonno, a modo manna. noja. a si campa. fa diventar ogni cibo muto. è grato*. panca. altrui. [ 14 _ Ogni trista acqua Lupo affamato Né Chi A Fra pasto guasto la bocca Si cambia Di mangia vitello in ha cose fa male voglia dei voglia del la una Varii A sono chi esperienza. ravanelli ; capponi, mascarpone. qualità infima qualitàma digiuno stomaco guerra. polastrelli, la è pasto. spesso fare non ai fmtiscarpone cipolla, dieci anni. mezzo Vien Lo ogni ai la alcun v'è lo stomaco mezzo in mangia non é buono fuor di credenza E bianco. porco non e Vien muffato. pan tavola di gusto In Non la sete. leva cipolladolce, né _ non la di formaggiQ.) quantità. spregia cibo degliuomini piace la torta, a i alcuno. capricci; chi i pasticci. 15 — vuoj salsa. Appetito non Poco, ma Il dolce buono. è la Tutto Un i gusti sol gusto donne. passionedelle Polenta Tutti — o pane. serve gusti. son non VANTAGGI fame. s' ha quando determina DI sapore. BUON UN « Lo REGIME stomaco è il capo di famiglia. » Bacone. * Come è è il il è come cibo, tale b il chilo ; come chilo, così h il sangue: è lo spicosì il sangue, rito. Lancisi. » Pillole di cucina, E La manda al diavolo mal' aria sta nella Ecco il rimedio Mangiare sciroppodi cantina, e la medicina. pentola. per bere V ipocondria: in buona compagnia. 16 — uu tengono V mezzano uomo sano. broccoli e miin testa,poco in testa,zoccoli, Niente * pasto ^ buon Un — nastra. Chi mangia,beve,dorme megliodel e... sta e papa. * Due dita di vino primadella minestra. Sono per il medico tempesta. una « Curato. pedes, stomacbum, caput,ccetera nihil. Chi vuol avere Chi una Chi un buon un settimana mese — e faccia un — ammazzi — buon pasto ; il porco ; mc^lie; pigli R chi tutta la vita RISPETTO dì si faccia — ALLE CONVENIENZA DI prete. ABITUDINI MOK " non il dee l«|jgetlciriiuili vltlu ? Galkno. tolloporrc. • • Consuetudine è una Manducata qun v» opj"niicntar seconda natura. ,LÈ 41 delle rf'Ippocrate parlato in proverbio.] 17 — Chi è alle uso Il corpo vada non cipolle, che pigliaquel — ai pasticci. gli dai, tu sia poco o o ?ia vivi da assai. di Sia Pur La regola dei che il sani è sia di corpo non piede,calda il Asciutto paglia o fieno, pieno. venga regola. aver la testa e nel resto bestia. Ab assuetis non fit passio. DIGESTIONE « Il a Mais tout, il il II' a a r art plaire ; de lieii^ s' il ne dicéren. »• VÓLTAIKE. « La digestione è portauti meno deli' e umana una vìla. fra cui le più sudorale » TOMMASBU. Molto Non cibo e mal digesto, fii il corpo sano e lesto. # La prima digestionesi fa neUa bocca. imcose- 18 — Assai chi mal digiuna Ma solamente che mangia fa bene Non stà^dopo pranzo Cibo caldo Post Se Air è lo usanza vivere si digerisce. riposa, cosa. va. cena non si vispa ; fame trista. bollente. trito sotto specchiodello vuol prandium vuoi e ben Ma piena non alcuna grande, Fame Pancia e piccola,fame Fame lingua che biscotto. Bicchiere, moto, La mangia nutrisce. quel Quel Dopo mangia. si quel che Non ~ il dente. stomaco. riposo. bonum fredigisset, sano, vesti caldo e dei frati,mangia, bevi ?Pi est. mangia piano. e taci. 20 — L' La — appetitovien mangiando. più beir pel desinare era Mezzogiorno, chi ha non MODERAZIONE NEL vadi mangiato CIBO SUOI E quelladella è E NELLE fame. attorno. BEVANDE VANTAGGI. Est « in modus rebus » HlPPOCRATES. Non « ci pentiamo poco. « e 11 poco Bisogna Ai non è mai levarsi per conviti, né per Chi amore, vuol Mangi Mangia Vesti della del difUcile viver politico. poco per forza. sano e ceni poco, bevi caldo e e lesto, presto. assai. viverai. Decalogo. coraggio » colla fame. né giato man- temperanza nuocere. dalla tavola aver » coraggio più di Ieffrrson. Tommaso 11 mai militare Napolko?ìR. è 21 — da Mangiare da Mangia Bevi Pane a asino, bere de' guisa fin bevi sano, che E lussuria ti Se Più vuoto più ritto Poco ch*^. sanità. meno, il freno. a sazietà. vuoi, spender quanto quanto mangiar Nò in poni mangiare dei non va, ne se sanità, preme Non sete bevi misura. a mattina poco, a malato. colla Mangia . bue. il vino alla Si leva Far da ma letto a da giumenti. dura, Chi — puoi, quanto pieno, più che a cibo Sanità dir caldo quanto che sedere. e nullo nel affanno. corpo fanno. hai, sai. freddo, 22 — — INTEMPERANZA E SUOI EFFETTI Immodicis, » benectus. brevis est et «elafi, rara » Martiàlm. » » Porto robusto e Ma la « Fa che tua esser ed crus^sa il ciel cr e la abboiidjnle arrida non brami giusta ciò pur, r.hie"li ardito « tu sano? voglia, mensa, ai frieGhi taci. » Persio. « Allorché vedo moda imbandite delle tavole queste di (ulte quattro alla le chezze ricdel parti di vedere immagino il la (jota, F idropisia, la febbre, letargo, e quasi tulli gli altri imboscala in malanni appialati mondo, sotto mi cadauno di quei piatii. » Apdinsqn. Chi Ne più la gola che ammazza Poco Il troppo mangia, scoppia. chi troppo vive troppo e il poca Il ventre è A un bere spada. sparecchia. guasta il gic«co. Il troppo è sempre Il troppo sta per la troppo. nuocere. ospitale. senza misura. Molto tempo non si dura. Il mangiare è da facchino, il bere a gentiluomo. troppo mangia, la pancia gli duole Chi chi E Tavola e lavorar mangia non puole. non bicchiere. Tradisce Air d in più maniere. ingordo scoppia il gozzo. ASTINENZA DANNOSE E SUE CONSEGUENZE . più vivendo tr«ppo pecca vivendo con briamente, che Si * saviezza.' derala so« njo« * Celso. V • dieta| come eccessiva riesce lento e colerosi vo la fame, veleno. » .Raspail. Omne « nimlum naturae inimicum. HlPPOCKATEt. soverchia,infermità Astinenza Tant' è il 11 troppo Il troppo, quanto e Meglio è morir il troppo poco. guasta il gioco. il poco troppo guasta volontaria. e il poco non di crepatura basta. che di fame* f» 24 — Col col niente si campa, poco Quel che si il e suo muore. altro ben digiuna, se Risparmia LA — del diavolo casa a È LA MIGLIORE DIETA va. MEDICINA Lascio « fa, non (lìeiro a dieta : U ^ìiediciue (rraiidl due me e l' aci|iia * DCMOVLIIS. La « dieta sicura med le lebto ben regolala ciiia per viscere è la rimeUere degli uoniiui. Rki»i. La dieta il medico. ammazza f Acqua e acquieta. dieta, ogni male Acqua, dieta e serviziale, d'ogni male. Guarisce p Quando libero Ventre Vita duole il capo, e lo stomaco. cura piedi asciutti. quieta,mente lieta,moderata -*• Astinenza è prima medicina. dieta. più in • 25 — dietam Dieta, parit Acqua, dottor Dottor — SECONDO ALIMENTI LE STAGIONI Yentres * Quiete dottor Dieta, hieme «t sunt, quare copiosiura ÀesUleelautumno calìdissiinì aatura vere ea per sunt tempora exiJbenda. cibus difncillime alimenta Terunt. » HIPPUCRATKìt. L^ inverno Y estate pan, Gennajo febbrajo,tienti e ed Marzo e tuglio ed giugno, ed Novembre e erbette ottobre, buone col è in TÌtel leone, pollastrocol piccione, buon Luglio col popone. vino dal ben caldo, gran e batti saldo. Giugno, luglio e agosto, Né acqua, grugno lepricol dicembre, buon il Sole Buon Bevi pollajo; ; agosto, piccioni arrosto; Settembre E al aprile,capretto gentile; Maggio Quando gabban, né donna, nò mosto. savore sempre. ; 26 — Ne^ che mesi la Lascia 8. — V hanno non donna e Luca, la merenda prendi SECONDO Qui il bicchiepe* buca. nella ALIMENTI R^ - LE ETÀ caliilf cresciìnC babent plurimuin nati, pliirinium igtlur ageiit alim«iilo senibus vero param calidi ; inest«. innati paucaproptereaiomitibucgent. iw" » HirPOlJlATKS» ai vecchi Il vino Latte e vino poppa Non Uccellin che Ai bambini. per sedere. bere. fiorito. bollito. coda, marcia ogn'ora,ogn^oi'a. mette e a il bambin lo levi dal pan Ragazzi Non sta gli serve vedere vuol Chi ai il bambino. ammazza il bambino Quando La il latte e polli. mai sì trovan ragazzi^ pane e scarpe. satolli. 28 — Carne Metti che i — di spesso. mangia più cresce pani spessidove PRECETTI le barbe sono rade. DIVERSI Che « descrivervi lutto se Seccherei ine e volessi, voi seccherei ». Né a tavola né letto ci vuol a B. stesti, CAS-Vk rispetto. •* Chi A Non canta tavola tavola a a letto^é perfetto. matto un si invecchia. non morti ricordare In e tavola. a silentium principio, In Poco tienlo in Poco vin, bevi Poca carne, Pochi E Bevi va in ; spesso attaccati dormir poco, Dormi man letti cacciati a ; gentium. fine,rumor pan, dentium stridor medio, In ; a mangia palco e ; all' osso in mezzo, buon^ ora. assai. viverai. ; 29 — Il mangiare non — s'appicca, se si distende non trippa. Temperanza salute Son Mangia E non Corpo nudo, Quel che Ma Mangiare corta, iJOiomuu V E megKo aver si della paura morte. di velluto. dalle finestre. viene minestre. sale. murare a Dio mi lavora, Dio mi secco. conduca ; tenga fuora. tavola. lunga pcB3v/i,=..L^ . . ingrassa. non si manuca, Dove Messa . bere, senza Dove forte, e e dalle buone vuol non bene ricchezza. son ammazza, Il grasso Niente e pancia ma non pulitezza, e ^'T • i^w'K'vyxwu^.aUiQgfiii ^ amara. spendere in mangiare che in medicine. la 30 — Fames et bilem mora Esse cupis sanus Post cibum aut gradu Yuota vuol A Tentre Al fa bene Chi mi Chi da Chi spelluzzicanon Chi è al che cibo è allegrìa, compagnia. un bastone* amaro. ci tiene. vede é satollo ha non osso letto preparare, senza mangiator Mangi pigro un la vivanda guardi la ognun Spesso Dio ama lente meabis. appetito. pieno ogni mangiar non piena è rosicchiare umore manus. stabis,aut Pancia Il buon conciunt. nasum ? sit tibi parca Pancia Meglio in — che non gustare. bee ! desco, e in terra la dorma e al fresco. digiuna. mangiare, è pigro al lavorare. 31 — Si il benedetto mangia in La bocca Se cammino. non di vina sa Preti, frati,monache A e polli, satolli. mai si trovan Non il maledetto. si vota e ti mettere Non - pancia piena si ragiona meglio. Meglio polentasorda Che a quaglie e capponi Ventre libero Pancia piena non propria, casa a casa altrui, piedicaldi. e ^ Gola Pancia Che 11 pane Un Post mia per troppe coenam alla carità cose sette ho un canale non ancora ti ! gonfiare. da mangiare. croste. pentola ed stabis,aut valle ! una fosti mia d^ altri ha occhio fosti mia Bocca alla vuota. crede un passus altro alla gatta. mille meabis. 32 — Chi mangia Pasqua cattivo Il uccide peggiore la pena. porco mangia un bove mangia cena» anno, un una settimana. risparmia pel dimani, risparmia per Chi Di a ; della pompa» paga formaggio Chi ed pranzo un unta pasqua pasqua rosa, uccide Chi ingoja che velena isdegno^non con Pasqua dell' uovo, A — fame La si non ha fame più ha fame ha Chi forza dell' amore* La fame Se ne bisogno non caccia ha il Non non pan mal lievitato ; di ciò s' è cibato. sonno. non se si ha si sa che e d' altro chi lupo dalla hai, mangia; Quando cane. muore. Trippe, midolla, lasagne Non il ne sua tana. hai, guarda in su. più fame. fare né dtjl pane né del salame. 33 — bere Mangiare, andare e — a è il mestier spasso, del Michelazzo. Chi Ha Chi fa cattivi mangiato gulae metas mangian Dove Chi Chi bene in Chi mangia Chi mangia Digiuna Tutte A le bocche tutti sit tibi veste e è brutto mangia finché sei. meglio, ti par bello. per sie [set) [seduto), mangia finche piacciono i del bastone. longior aetas. pie,mangia senta son bisogno. consultatio. ut ancora ha non in cambio cinque mangian mangia Se desco, di fresco. le mascelle pieno,melior Ventre a sogni, di mangiare hanno I vecchi Pone mangia non s'ammala, risana. non sorelle. buoni bocconi. da disperà. 34 — La pinza della più è comare — quellafatta di buona in casa. della cuccagna, quel dove non si lavora Il paese E può mangiar quel ohe Ognuno nella Che Meglio Che pancia già nessun ci vede. mangiata gran una più crede, mangiatelle. cento ajuta il cuoco. Il fuoco ti,che Magna {È magnarò a della de' casa Carnevale ha doppio sua significato, forza d* e che espressione.) libenter. venter, studet Natale che molto perderebbe mi. anca veneto proverbio un tradotto Plenus si magna. e a Pasqua dove tuoi. casa de' inatti, f imbatti. # Mangiare Tutto Il dolce per e vuotare non voglion fretta. la Buceolica. deir osteria mena all'amaro della spezieria. 36 — Al fame la Quando si dà ha si del mangia vale. non sospiramus. pagare presa una di tabacco Mangia in fundo. fame la né rinuncio bevitore. solo. crepa bene prete. non tristo bene è la né mangiare, solo, mangia e' sente mangiatore, Ohi Dulcis al pancia, dove casa gusto Grande Chi la piena Non il musica sostanza. Nella Per la assale^ gaudeamus, mangiare Quando — il tutto primo l' anno. d' anno, sete. al fumare. ALIMENTI GLI lu erodo *-i che potrebbe indizio che nella del qua uomini degli carattere alimenti, degli scella i' trovare spesso » essi che teriscono. pre- » ROUSSRAU. e* è arte un » quanto tanto gP crear» per corpi, i formare per ingegni » BOSSODKT. Tutti chft coloro cibi non diversi^ appunto moderati, gli nitri altri ^ono piìi uni (jli rendano più altri dissoluti, bertini, li- intrapremlenti, sobrii, timidi, i che persuasi » desti, mo- portino sì sfitcciiiti, me, a ch|io loro più convenga inserrnerò di ciò che a di mangiare e GALRNA. ciascun bei e. » 39 — — ANIMALI ALIMENTI CARNI » Ed i dMsraele (l0liiioli chi e-disieru; fiere della rame T (ornarono ci durò fa CAP. carne. # Una fa Y carne altra,ed il vino Carne tirante Carne giovane Chi fa buon e Carne al Carne cruda, pesce La carne Trista è festeggia. sole,Riesce all' ombra. miglior carne Buona vecchio. carneggia, non non fa la forza. fante. pesce non ò cotto. quella accosto vuol quellacarne all' osso. salsa. che ha a pian' nian{jj:ire » MJ.TIRRI. Carne a bisogno di salsa. XI 40 — Carne A ora pesce guasta V acqua pescariae trista che Deir r Poca la legumina. carnes e adsit. caseus resta non Y acconcia. carne in beccaria. carne del lesso quel che è appresso osso. e carne buona carne Gennajo Carne sia post la cima, arrosto e in beccaria. tardi carnibus a piscesnuces, Per Da in pisce ficum, Post La brodo. fa buon buon' A Il vecchia — e ben fa di molta tienti febbrajo, masticata medico è indotto, da libera Air estate tienti all' osso. o (D'estate nos tirare la carne schiuma. al poUajo. digerita. mezzo biscotta carne e da male mine, fem- Domine. o se fiutare. è fresca è dura^ se è frolla pute) , 41 — É meglio fa carne, Carne La grassa carne fiutare. fa pane osso pancia e vino fa danza. fa brodo. non ghiaccia. sempre gela nel piatto. grassa ben Arrosto Il senz' carne Carne La tirare che — rostito sale senza non vai fico. un fa cervello. cervello Agnello. Né L' al capretto uè agnelloè Quando suona gnello è all' agnello, non anche buono il s' adopera coltello. dopo Pasqua. (22 Giugno) Campanone tutto bozzone. Allodola. La delP allodola carne piace ad ogijuno. Anitra. D' agosto r anitre si mettono arrosto. Asino. L' asino è fatto per portare il basto. Beccafico. D' agosto tutti gli uccelli sono beccafichi. 3 Y a- 42 — — . I beccafichi d'agosto sotto han di misterio sé a- scosto. beccafichi,o tanti Dei I beccafichi niente. o diventar fanno tisici i villani. Bue. Buoi e Chi nella da frati. e carne di cucina.) ha. bocca al Manzo (La osti,da pretie da bue, bue ha; logora le legna, compera non (È castrati,carne parte "Ditello di quelle donne sole, vitello del migliore che quella all'ombra. è manzo sta le incumbenze rincrescono cui quella esposta alV che sta esposta al sole ; del ombra.) Cappone. Cappone non Cappone V perde mai inverno, Ale di Del d' indio Né pollo senza capponi e e stagione. Y estate. pollastrotto collo di castrone il passo, del lardo, son buoni bocconi. polloil volo. né sermone senza Sant' A- gostino. Capra. Tre cose sono cattive magre: oche, femmine e capre. 44 — Vecchia gallina,ingrassa Pillole per star di sano denti senza Se ilvillano non la cucina. gallina, recipesciroppo di E Gallina — di lascierebbe ne fa morti il sapore sapesse cantina. della viventi. gallinain gennajo, nel nessuna pollajo. GallQ. Carne di di cavallo. gallo,carne (Cioè troppo tigliosa). GaUo Del d' indio il passo, Chi vuol Lo d'India. mangiare mangi polloil volo. del buon un come grosso pittane. cappone. un 4 Il pittone^ cotto è buono, arrostito è saporito. Lepre. « Quando Bello lepre una per sede a scherzi dici; se non Lepre, idol mio, tu non Mi Comedit d' uno che avesse mangia lepre ride Settembre e leporem. (Solea dirsi Chi Gellia me e sette ottobre, buone il viso colorito). giorni. lepricol savore. presentì r sarai. dì, Morco, se nuu menti mangiasti mai. BfARZl4l.R. » 45 — — Merlo. Del merlo e del tordo quel che ti non piace fai da sordo. Oca. Buon I Deir cattiva e pane mangiane oca, oca. poca. ^ : d' Porco Tre un cose di tre, oca mese, cattive sono : magre mangiar da re. oche, femmine e capre. ' ^- Gallina cortesia Con Va vuol Chi bianca. oca nera, un a e fede poca Firenze oca a vender V oca. fina, a ingrassarla metta per S. Caterina (25 novembre). Oca vino, evviva e Donne e S. Martino. oche, tienne poche. *^ # Buon papperò e cattiva oca. Pernice. La pernice è perduta se calda Porco. Il porco ingrassa la cucina. non è pasciuta. 46 — — Coltiva il porco benché lordo Che salsicciati dà,lardo e Due e brutto. prosciutto. soltanto giovanodopomorte cose : Y avaro e il porco grasso. Prima porco, poitonno. Porco d'un mese, di tre,mangiarda oca Se volasse il porchette, gliuccelli tutti re. glifarebbero di beretto. Cavallo Né e porco vuol dolce,né cipolla Caro aver gran corpo. porco bianco. sino vino,pejor porcina, pecorina. Se il porco ci sarebbe uccel che lo sasse. pas- non volasse, Quaglia. Anche le quagKe vengono a noja. Stomo. Carne di storno,poca e cattiva. Tordo. Inter aves turdus,inter pisces lupus. 47 — É meglio tordo un che — cornacchia. una ViteUa. disse Chi disse vitella, Novembre Olii ha e vita. vitella in tavola al Manzo sole,vitello mangia cipolla. non vitello. mangia guarda cartello,non Chi vitel sempre. dicembre, buon air ombra. PESCI « Lungo Un disteso in (oso pesce, inae Cosa a piallo ma^sloso è vedersi pur la bella » .... Orazio. « Un pesce buono è un Sat. 2'. divino. boccon » Bruivi. fa Pesce Chi vesce. mangia da cento Uno Mangi la cacio pesce, la vita bocconi del pesce prova. e o le uova, cento da gli rincresce. un boccone. chi della vita sua vuol far 48 — Piscis est, nisi nequam Quattro vuole cose — recens. il pesce fresco,fritto,fermo : e freddo. Il pesce guasta V acqua Quanto pesce è in e mare la carne V acconcia. farebbe non una candela di sego. Carne al Carne giovane A buon' Chi ha Chi non sa vecchio. pescheriae tardi in beccaria. il pesce, cuocere cotto, Quando pesce cammini. pesce, sa e in ora arrostire Pesce air ombra. sole,pesce lo metta arrostisca;chi ospiteed Il pesce fa il pesce comincia lo spiedo. bianco l' occhio, cotto. V non cruda. carne il pesce nello V a in tre giorni puzza. putir dal capo. segno che ò 49 — E (La meglio scalbatra è scalbatra un che ~ nullo pesce. dal solamente infimo, mangiato pesce popolo minuto.) Post piscesnuces. Ficus A post piscerà. pisce ficum, alle fave pesci mesci, Ai fa ciò che d' un Ove restare, a' maccheroni non d'un pane giorno, vin d' un anno, di dieci. coli' olio,pesce Il pesce legumina. ti pare. ora, pesce Carne carnibus a per col grasso. deve buono essere avere la testa lungi dalla coda. Vale più che la salsa il pesce. Aringa. Mangia aringhe e sardelloni Baccalà Non è buono (Richiede Il baccalà il buona o baccalà, preparazione è cibo da se e conserverai i polmoni. Merluzzo. buono e buoni non lo si fa. condimenti) poverettiassà. [assai] 50 — Donne, cani Non baccalà, e buoni son — non se ben son pesta, [òattutt) Barbio. Il barbio Barbi e buono è mica di mai rane, freddo né caldo. né maggio. Carpione. Chi Né é babbione. mangia carpione non carpione né perdon non cappone, mai stagione. Cefalo. da rio fa il capo Cefalo è il cefalo il bottone Del rio. miglior boccone. Gambero. I gamberi Mangiati son i buoni gamberi, dell' JR. mesi nei buone vengon le zatte. Luccio. Mi splende il dorso e luccio detto. son Tinca in camicia e luccio in Tinca di e luccio di settembre.- maggio pelliccia. Ostrica. » Lasche e ostriche amiche eoI DE d'ancoro » ¥AZZU i Ne' mesi che non hanno Ti? le ostriche non son buone. 52 — maggio, di Tinca mangia Nessun busto tuo ; e di settembre. luccio febbre che tinca al luccio la tinca Disse e : — è mia miglior la alla risposeil luccio rugginente,chi mangia tinca senta. non tinca : il che testa taci, taci il dì febbre di te,tutto sente. Triglia. La la triglianon Del barbone Chi non la testa è il mangia la testa É proprioun (n chi la mangia barbone miglior gran è piglia. boccone. del barbone minchione. della il maschio triglia.) Tonno. Prima porco, poi tonno. Testudine. Oportet testudinis aut carnes edere, aut non edere. UOVO. « !)isliiii{;be di iniBlior 8UCCo di maRcior the le rotonde, sostanza, e ^ovvellcati imhaudi., perchè più deii"e L' Come quelle Racdiiudouo uova che nel sou tuorlo u» Orazio Un UOVO appena nato, vale un ducato. ma"chio Lib. germe. IV. • 53 — Uovo d' Pan e vin fa né non d' ovo (Questo Regula Quod detto derivò il pasto doctorum bona anche e Si Bevi Ova bona ovum, sumas tre sunt a dall' colle ova che uso uova e prò haec: [presso gli antichi, di finirlo colle frutta) lege teneri, candida, longa,nova. sunt ova molle haec: sit lege teneri, prò candida, longa,nova. atque quanto sopra novum; un bue. uovo ; rubentia. perchè sg-uscioV V uovo Bevo, perchè ho mangiato V nec insegnare cane, un era Bevo, perchè mangio durum, minuto : recentia, vina Bevo, Nec un a difficili. cose debet T uovo, sopra latte d' ora, Regula presbyterijubet hoc Quod male. né mala. ad usque cominciare un fare il letto uovo, un ben anno. un fiorentino,son un d' giorno,uòvo un Cuocere Ab sale senza — tenerum, sed basotum. ; uovo. di 54 — duro Uovo Le e buoni per biscotto, pane buone anche sono uova — ilflusso di corpo. dopo Pasqua. ?* Una nulla,due una fatto, cinqueun è un Un tre frulla, un vuol sale uovo un che, quattro tratto. fuoco. e LATTE « Sufflciat Ubi lac capraram in cibos Phot. Latt6 e vino Latte e vino,veleno Pan d' un ammazza ova giorno, vin d' un il bambino. Gap. fino. d' un ora, latte d' un minuto, FORMAGGIO Amico, viu e » • anno. Formaggionon tuos. ti. guasta sapore. vecchio. formaggio, Aprilee maggio,poco formaggio. Formaggio,pane e pere, pastoda cavaliere, Formaggio,pere e pan, pastoda villan. 55 — Q Cinque greve Cacio Il e serrato, pan che Il cacio Pan Ante Post che salti,pan è oro, a pranzo argento, a canti, formaggio che pianga. di pecora, cacio è sano, se leggieroe e bucherellato. merenda a di vacca, Burro se' grasso, piombo. cena Pan formaggio : grande, grosso, gratisdato. formaggio, Vin il vuole — da vien greve ricotta di capra. scarsa mano. formaggio, piglia sempre saggio. cacio fan mai non cibum^anesum, pisces nuees, Il villan Per post post venderebbe mensam carnes venderebbe caseum. adsit. caseus il mangiar cacio, Il villan Per sazio. podere, pan il e pere ; gabban. mangiare cacio, pere e pan. so 56 — — vuole tagliareil formaggio, ci A Al contadino far sapere, non matto un quanto e un gio. sag- il sia buono cio ca- colle pere. Non Argus, Largus, Non Abacus, Lazarus, iste bonus. caseus anche: e Argos, Magdalena, Largos, Mathusalem, non Abacuc, Non Al Magdalena. Mathusalèm, non formaggio Caseus est Cacio chiama Lazarus, torto ille bonus. caseus gli fare,che non miracoli quia concoquis omnia nequam, sa rare. ope- sequam. cacio. cogli occhi. Brodo Formaggio Vino che senz' occhi. salti agli occhi. ^- Formaggio, Il formaggio A pan fa e vino puro, fa il polso duro. ingrossar la lingua. pranzo ed formaggio paga cattivo Il bianco a peggiore la pena. cena. 57 BURRO. » la vergiiio concepirà e partorirà mi (ioliuolo finche burro e miele egli KUli mangerà ed eleggere sappia ri|jrovare il male, Ecco: » il bene di vacca, Burro Il burro di pecora, cacio fa la buona Isaia. » ricotta di capra. cucina. RICOTTA. Chi mangia puina, poco Chi vuol Polenta Puina La dormir, mangi ricotta. puina, più e Puina, sei la mia tu in punta e si vin bianco corre e formaggio in e si cammina. meno rovina. fa infiacchire puina Puina, cammina. e crosta. fa dormire, anche sole, fa dormire chi non vuole. FRITTATA. frittate Bugie, Mangiar una e o polpette, grosse polentae frittata,è come o niente. far colla moglie ballata. 4 58 — — TRIPPA. trippa La è cibo un al pregiato, buono sano alFam- e malato. Le trippe col formaggio il sono suggello dello maco. sto- BRODO. I frali « E 'n Io fanno verità nel me per gran del conio gli che hdo brodo, raf;toni mille mangiar li sempre lodo. Varchi. Molti occhi guastano Lana sulla pelle,erba Brodo riscaldato I brodi Brodo lunghi il brodo. in orto buon nemmen non son per in V ammalato, senz' occhi, agli occhi. ^^ Brodo Ch' lungo, seguitate è cresciuto un corpo. buoni. mai cogli occhi, formaggio salti brodo e ; altro frate. vino che ; rano co- — senz^ occhi. cogliocchi, cacio Pane fin che Pane di cruschello dura, d' Pane buon mangiare, di d' grande o bello. mano. un buon vin e mese, dormire la fame miglio mantiene (Il pan misura. e buon d' un anno ; bere. biscotto. Bicchiere, moto, Il in dì, moglie un a fa il fanciullo saltami di grano, Pan il vino ma miglio leva non in casa. fame)'. la at: fame A Il pane pane, La di salsiccia pane V estate miglio non casa Il pan, non acqua, fa diventar asciutto L' inverno Pan sete a senza senz' orto viene mai sonno panca. muto. gabban. vuol il a consiglio. pane e a unto è come lasagne senza noja. festa senz' formaggio. loro, al- 61 — Non Pane, A ha pan vino e pane mangerei parecchi. putire il fiato. fa bruciato Pane Chi fichi secchi, ne noce, di grano. che miglior pane cercar — sta che me il vicino. suo duro, denti acuti. bollente. Pan in Molto mano e nel poco ventre. * Di necessario a questo mondo e' è che non il pane. ( A mezzogiorno Ad botto un Alle due {Più 11 pane — che dice è — nel il pane è cotto ; alle tre è è detto mangiato, un proverbio, magna forno ; il pane — questo (mangia) ma un la già passato. polenta ristagna flien corpoj. fa i capellibiondi. 11 pane nero 11 pane asciutto Il afiettato è buono pane fa diventar popolare.) sordo. all' ammalato. 62 — Col Quando K tutti i pane Il buon fame fa il buon grano V manca che nero pane dolci. son il pane, manca meglio guai — amore. nera. pane, bisogna saperlo ma lavorare. Il pane di {famiglio miglio non chiamasi in satolla Lombardia il nemmeno di il garzone famiglio. campagna) m Il pane se al lo cane ; datelo impastate bene lo se male, datelo lo cuocete e impastate male bene, lo cuocete e chi volete. a POLENTA. Oh « la Uu E pietà ii/a cara altra volta chi benedetto farti Di cari tonda, ! Oh e pietaii/a dettai l'usanza trovò tonda la bene e sì durella ! « Vannktti. Loda la Polenta polentae mi Chi tienti mi stenta, cappone dopo Alza la la ballata. polentabeve gamba Mangiar polenta e una al pane. e la frittata è sa buono. V acqua. polenta scappa. come far colla moglie li Ga- — dice pane Polenta Polenta mi Polenta Tutto e polenta ristagna. più puina [ricotta) dura fa la ma magna mi non si corre e si meno mina. cam- abbandonare, che quella tenera cacare. fritta,lasagne il mondo e maccheroni si lamenta Gialla,gialla,gialla,non quando è mi dan cara la voglio morir senza la vi ta. polenta. assag- gialla. Egli è ben fatto, con un boccon di pane porre alla polenta il tappo. Polenta La polenta^pancia piena polenta mi Quando Polenta e mal mangia. contenta. l'attacca r è cotta e sì l'è cotta nò; quando l'attacca sì. pan, pasto da villan. Meglio Che una peada (calcio) polentainfasolaia nò 64 — Cotta cruda, 0 la dire cosi le pietanza cara vedìida. r ha Il fuoco (Sogliono — direbbe come stanche si sentono allorché donne^ di rimestar Vannetti). il ZUPPA. Sette fame Cava Empie Acqua Chi la il ventre cotta mangia panata, minestra Doglia fa arrossire. Pan La vuol un la monaco brigata. minestra. e massera minestra. salto ed è la biada di cella. in testa. riscaldata,né bollito,fa minestra il fa ridere in testa, poco di testa dente, smaltire, Zoccoli, broccoli Nè il netta panatolla,cava e Niente attuta, e fa guancia : zuppa sete e dormire, Fa E fa la cose è smaltito. delF uomo. ritornata. 1 l 65 — fa le La zuppa — calcagna grosse. Tal pane, tal zuppa. Il grasso dalle finestre vien non R 11 riso Con la pisciata una Il riso ed ha nell' acqua nasce : vien da morir nel vino. di riso è beli' e passata. minestra viene, va come nelP acqua e in acqua MACCHERONI Guai e maccheroni si ! che buoni Oh Torta e Acqua al bocconi maccheroni mellone Matrimoni Se non o e son caldi. mangiano Lasagne e maccheroni, ! cibo da vino poltroni. ai maccheroni. maccheroni, caldi nestre. mi- O- S I dalle buone ma non son buoni. va. 66 — - lasagne ben impastate Le Sono quasi stirate. ERBAGGI, EGO. LEGUMI, Piantate « hortot eoruni. c' è erba Non che guardi et in su, che non fructum comedHe Ieremus » Gap. abbia la 59. sua virtù. Chi sta Chi ha non a ha orto e non ammazza orto, ha buon buon pelle,erba sulla Erba fa Erba cruda, donna anno porco. in orto uomo ignuda e brodo in corpo. cruda Erba cruda, fave cotte, si non non e terrena, camera al polcro se- mena. Erba Guardati V m.... r erba tutto torto. muso Lana V porco, fa per testa sta canuta. male tutta notte. fa collottola. dal crudo e dall' andar col piede ignudo. 68 — Chi Ne In alle b. uso 'ai pasticci. bianco. porco la vien pasticci, ai mezzo vada cipollenon cipolladolce, né — voglia delle cipolle. Cardone. Tant' Quant' il cardon crudo Mangialo sale, senza è far col maritc» che vuoi Se il cardon mangiar è il carnevale. faccia buon effetto, sale,pepe, con olio e perfetto. Cavolo. Cavolo lonzo e ciccia pigiata. ?% Broccoli Cavolo e predicatori, dopo Pasqua riscaldato Niente e frate sfrattato in testa, poco Zoccoli, broccoli Chi mangia Chi ha del i tronchi pepe ne minestra. e capucci sul o Rucchetta. Lu lari', Stili detiK iiijil eruca nutrisce US tu lanien ru-iunl Kccitat ad Venerem tardos eruca uriìgere bull)i^(ue sataccf.» Màstialis , pidocchi. cavolo. metta « buono fìi mai non in testa, dei Eruca più buoni. son non maritos. Lib. 3. 75. 69 — — Fagiuoli. I fagiuolifanno vento. Fagiuoli e castagna arrosto, hai se mangiato mi stani- discosto. Finocchio. « Tu sei Gli è buon fre"co, secco, iiigratu ben chi state « lodi tue \erno; tace » Varchi. meglio E cacciarsi occhio, che mangiare un me ver- un del finocchio. Dio vi Dai guardi dalla barbe capellie E dai E da tosse. rosse, del finocchio, vermi quei che solo han un occhio. Fava. « La Tava ò. un* le fiume Il (|uat si mangia E più diletta chi bianco e tutto io ed e è nero senz'osso, intero mangia » Al AUSI. mela coir Fava e Fave cotte, fan star A Nec fabis allega. acqua male tutta notte. abstineto. edas allia et fabas. Fungo. « E' sono ghiotta cosa i funghi. Seneca. Tra maggio e giugno fa il buon fungo. » 70 — — Lattuga. ripuliscele lattuga romanella La budella. Lente. lente Mangia ( « Io trovo d'animo gli presso » vuoi se Ohi ra Non è autori che chi lenti mang^ia acquista pazienza ). Plinio. il ventre. lente rilascia La paziente. esser augia di gran un sapientechi non lente, ne ben sa caca secchio. un condir la lente. Menta. Mentbam [Aristotile che comedas nec era che ci ricorda proibito la libidine plantestempore nec antichissimo questo menta il mangiare quale indebolisce la j per e belli. proverbio la virtù che le consuma soggiunge ha forze di del re eccita- corpo.) Nasturzio. Ede nasturtium. Origano. salsamentum Putre origanum. amat Pimpinella. U insalata non è buona né bella,se vi la manca pinella pim- Piselli. (In Risi e bisi. buon dialetto cappone, veneto bisi. j soldi in tasca Ramerino. Acqua di ramerino al corpo del bambino. e mai sione. pas- 71 — — Rafano. fa il viso Il ravanello bello. Rapa. Per Pepe, noce Radix moscata rapa Visum Dolce Di (6 gennajo)la Pasqua Befana bona non sangue moUit, bene Ventum può sapis,si saepe : bombii. acerba. salsa si tria dona dat est; comedenti vuol la rapa. buona fan sapa ventrem clarificat, vivanda rapa e perde l'anima. rapa tu cavare. vis vivere rapis. Salvia. Salvia, salva. molto Se Salvia vuoi bai campare, da mangiare. Scalogna. Chi mangia scalogne,caca Chi mangia scalogna,assai vento. dorme e mal si sogna. Tartufo. Il tartufo è portento un per chi manca il caldo drente. Adagio, adagia a mangiare tartufi col formaggio. 72 — — Zucca. Mangia in abbondanza zucche pancia. Cucurbita avrai non e dolor di " sanior. La zucca è sempre La zucca non Le zucche zucca. di cedro. sa Madonne fra le due nate son sempre le più buone. il tuono San Luca, Chi le zucche Aperto in nella va vuol le dee gambe zucca. staw uno come grosse Rovigotti. de' Zucca, pinze e pomi cotti,è il Dio seminare. FRUTTI « I frutti e mangiati discreta Ogni vuol frutto Persico, fico Chi Né mangia fiori né la popone, le dure, frutti si tanto crudi Aedi. » stagione. sua e amorevole mano saniksiini sono cotti. quanto con ogni non può fì*utto alla mangia torre sua le mature. da tutti. stagione. 73 — di corte, buoni Frutti Fiori frutti e Uno Due è da è d' fìol ad persona ti al corpo. torre, amore. iin, dicesi accettare invece V . Lombardia in offerta di più d'una per mela, indurre più una d' una ecc.) pera Se de nocivi tutti. . (L'è miga e dare, è da non Tre alla bocca ingannan non — piace sanità,non Quando le I frutti vi Non Che Cìii ha umore mangiare piante mettono perdon del lor frutti in quantità. i fiori, sapore. frutti sì duri son il tempo non ha non maturi, ' sapore. Uva, fichi,persicie melloni, Sono Di i quattro miglioribocconi. settembre, dei frutti ce ne son sempre. Arancia. L''arancia notte alla mattina è oro, a pranzo medicina, la veleno. 5 74 — arancia Dair — quel che vuoi. quel che puoi, Dal limone Dal limoncello quanto avrai. Albicocca Albicocche, mangiane poche. Carubba. La stringe il carubba e . . . Castagna. Non è da prudente,mangiar castagne uom e poi star fra la gente. Oca, castagne e vino, tieni il tutto S. Martino. per Cedro. f mala Medica quidem, mala nec medica. nec Ciliegia. Mille viscide non è di cerasa ad Vescerer Eripe me bastanti son vantaggio plenum ad cerasis Domine, est ad una ed una città. una sed casa, ab hoste dicere semper maligno opus. Cocomero. Ne' L' dialetti Lombardo e Veneto anguria anguria premila all' orecchio Tienla pur eh' è rossa e se la suona, buona. e Dattero. I datteri Chi d'Alessandria, chi li pianta non pianta datteri,non mangia datteri. li mangia. 76 — — Marasca. De' medici nemiche le marinelle. son Mela. Omnia mala, mala. Omnia mala, mala, praeter apia perusina. mele, le Fra il finocchio. Persica, pira,poma, stomacho Persica, pira,poma, requiruntvina È meglio mangiare veleno che tria dura. haec sunt bona. mele in cattivo nate terreno. i ^ Vuoi che beva, che ho non mangiato ancor la mela ? Mora. Passerà « Colili ' Da le stati l'arbor Chiuda che pria colle il salubri aere con che more, *1 sol s'infochi. desinare suo » .... Orazio. Maturior {Le mora gli antichi presso : maturior tempo lungo si conservano more d' una donna nello che staio tardi maturità, di si maritava, mora). Nespola. Col tempo e colla paglia maturano le nespole. * Chi mangia nespole il e. . . glistringe. onde ceva si di- 77 — vedi la Quando — nespola e Ch'eli' è l'ultimo piangi, tu frutto che mangi. tu (18 ottobre)la nespola si speluca. S. Luca Nocciuola. Chi nocciuole mangia il capo gli duole. Noce. Noce Per La da vien S. Croce, pane e noce guastala Noci e pan, Pan Gherigli Post nuocere. e e noce. voce. pasto da villan, noci, pasto da sposi. febbre acqua, beli' e fatta. piscesnuces. * Non vien la tosse il giorno che Maddalena, Per S. Maria Per S. Francesco la noce (4 ottobre)la si è noce mangiano le noci. piena. nel cesto. Pera. Persica,pira,poma, stomacho sunt haec tria dura. 78 — Formaggio, pane e — pasto da cavaliere. pere, • Pesca. La pesca Al fico è sana. l'acquaed monda All'amico Petre, qui il fico,al nemico vino cum pesca, la pesca. nobilis esca. explicat. quod implicuitpersicum, nucleus Malum La es il vino. alla pesca va pesca Piglia la E sta mangiata il eh' ha pesca di sicuro dall'albero è appena non piuolrosso cadere e spiccata. giallo, in fallo. Popone. Predica e Donna I e popone, popone, vuol beato poponi da Chioggia la chi son stagione. sua se ne appone. tutti d' una buccia e sapore. Come i poponi di Chioggia Chi fiuta mellone Che giova è del popon son proprioun tutte le donne. minchione. fiutar la buccia ? d' un 79 — Ogni fetta di mellone, Mellone Per Né i donna, e poponi ci brache più Acqua o bicchiere buono tutto vuole di tela un — o buon un di vin buono. trist' affatto. naso. melloni, di settembre ne non son buoni. ai melloni e vino ai maccheroni. Susina. Mangiando di molte susine, di saran quaresima molt' erbe. Uva. Più « delle poma è delicata l'uva.* Fracastoro. L'' uva un E mattino, chi uva craspo un ne caca la madre e poi bere figlio. (7 ottobre)tutta Tuva è marzamina. deir agresta fe voltare la testa. Il fico è buono V mangia consigliomangiar S. Giustina Il sugo ne tino. tristo il Per di quaudo ingrassa. viene e Tuva quando passa. 80 — Servo stagione si sioi* amicli. suo conto il buon tanto in cui son spina è uva (ptoy. Lom^O tenuti i fichi e Vuva, che alla preferiscono agli amici). Uva L' di fich. temp de Tuva, al temp Al (È — , crespa. voglia da una loro donna gravida. Uliva. hanno Le ulive La prima bisogno uliva d' olio. la è oro, argento, la seconda terza vai niente. non INSALATA ben Insalata L'insalata salata,poco aceto è buona non né oliata. bene e vi bella, se la manca pimpinella. Vuoi buona insalata Quello che gatto A ben un Una condire Chi mangia, non buona insalata non la insalata é sia rivoltata. mano io ci vuole l'insalata, giusto pel sale,uno L'insalata • bella ? Da mangio. non un strambo avaro per T olio. principio'd'una ha sapore, quando per Tacete, manca vuol gustare, colle mani cattiva cena. il primo fiore, la deve giare. man- 81 — L' insalata V olio da avaro, un matto il sale vuole e da sapiente,V .un da da aceto prodigo,rimestata un mangiata — da un affamato. un FRITTELLE « Figliuolee frittelle, quante pitise fa ne più vengon belle. Donne frittelle non e buone son se non belle. son CIAMBELLE Aggiugni aggiugni acqua, sino a farina e farem belle ciam- domattina. MANDORLATO Il mandorlato Chi non una lo volta air anno. mangia danno. suo TORTA La Chi torta è buona vuol r orto. anche fare buona dopo Pasqua. torta, con un pie solo vada nel- 82 — A la torta monte quando CO N — il butirro. manca dimenìi SALE « Viritur Splendei parvo iu beue cui paternum salinum. tenui mensa »^ Orazio. m è II sale air uomo. una che manna il cielo manda » Vacban. Sopra il sale Tavola senza Omnis. mensa sale,bocca male Il sale acconcia Salem Né et Dio è non Signore. saliva. senza ponitur absque sale. e le guasta. anco datur male, quae absque sale. edere. caseum moglie, né sopra le vivande sapitesca Non è sapore, non acqua, né sale,a chi te ne chiede non gliene dare. Cucina senjja sale,credenza vino, si fa un mal senza mattino. pane, cantina za sen- 84 — — PEPE Il pepe rinfresca. Il pepe « irrita, quindi quindi perchè il pepe dà una raffreddare. Il poco ha Cui multum est tre et al sistema ibi irritatio ubi riscaldare, frustata invece ma Jtuxus, raffredda incaricato nervoso di Mantegazza. » del pepe digiuno, A dovrebbe riscalda,il molto pepe Chi stimola; sul cavolo. metta ne rinfresca. oleribus piperis,etiam di grani fan ti pepe immiscet. libero dalla febbre. [A disù tre grà de i peer, O G te para M via I S' io « .... Ber N feer. Prov. Lomb.) O per Pesaugue la c^tso impallidirli. comiuo andrebbe in moda. Obazio. Si vis [Il bibe pallore, cornino posto proprietà di in cominum. infusione scolorire il volto). FINOCCHIO Fra due mele nel il finocchio. vino e poi bevuto^ ha la 85 — Fra due mele — il finoccliio Ti fa il fiato e il celabro centellin un e divino. di vino, • ZUCCHERO Zucchero non vivande. guasta mai MIELE « Figliuol mio, mangia pur egli è buono, e ch'è dolce al del del miele, favo palato. tuo Prot. ciocché perdi le, mie- » Cap. 24. Miele dentro, olio fuori. Miele di sotto, olio di sopra Nova Hymetia, 11 miele Falerna si fa leccare di vin e mezzo. vetera. perchè è dolce. Chi è satollo,disprezzail miele. BEVANDE ACQUA Beyi de' della tua dell' acqua ruscelli di mezzo della Prov. Lascio la dieta dietro e me l' acqua due cisterna, e tua fonte Cap. grandi medicine » DunouLm. Senz' acqua il mulino non macina. » V. : 86 — Un alla mattina, vai quanto d' acqua bicchier — medicina. Ad bibentes mensuram Acqua e dieta Acqua, ogni dieta acquam. serviziale,guarisce d' ogni e che Acqua cheta, la gamba Acqua cheta, vermini Acqua e vita pane, dopo Alza non corre la la male. porta veleno. Acqua Chi acquieta. male sega. mena. da cane. polenta beve Tacqua, gamba e la polenta scappa. Giugno, luglioe agosto, Né Bevi donna, del vino, e né acqua, lascia né correr V orto. L' acqua per L^ acqua fa marcire i pali. mosto. V acqua al mulino. una 87 — L' apporta mille acqua rossi fa diventar L'acqua fame pane, marcisce fa imbianchir Acqua, fuoco e fuoco e sete a di fontana L' acqua Acqua : fa fa gialli,e fa ammalare la crescere non e il vino pali,i pancia fa cantare. a sonno puzza o magagna. chi la beve risana. o i la pali,fa donna venir gli uomini fa le donne pelle,e si nega panca. in creta, vino cattiva, mettono in vetro. Acqua lava. Acqua di cisterna, ogni mal Il vino fa gambe, Tacqua gialli, belle. nessuno. a compagnia. Acqua i marcire acqua, Acqua che stagna, Acqua danni alle putte. anco A — governa. fa sangue. in fuga la 88 — s'è in sudore Quando V te Acqua salata,medicina se fa dolori. fresca acqua beer suda, no Quand — né bagna. stat sicura. VINO « Usa un e per di vino poco per le tue infermità. lo SiLV '1 ber Se « caccia Sì dolce la Aosso, di ma Dolce, ma rubino Paolo. è tenuta il bere De' Lorenzo « eh' sete, adunque cosa, stomaco tuo » è male? Medici. : cotognino* » Ghiabrera. A chi Buon non vino piace fa buon il vino, Dio sangue. Chi beve nero, Chi beve vermiglio,avanza il colore. guadagna Il vino al sapore, Il vino è la poppa Il vino ai vecchi gli tolga il il pane il colore. al colore. deWecchi. ed il latte ai bambini. pane. » 89 — Vino Al tienlo amaro leste. malvitóia,anima di Vino caro. dolce, le brache vin la barba Quando fa cantare. ed il vino fa ammalare L^ acqua — mia! biancbino, lascia la donna fa tien- e ti al vino. fa carne, Carne fa vin mantiene, * ba er- m ... Una fa sangue, pan . fa Y altra carne fa la forza. ed il vino ?*? In vino Vinum veritas. etiam senem vel nolentem, saltare Ter bibe, vel toties ternos, sic mystica lex Aut quinque bibe, aut tria,aut Due dita di vino una Chi [Un po' di pasto est. quatuor, della minesti'a, dico pel me- sono tempesta. il bere inventò molto prima ne t pelli com in vino, se non è in paradiso c'ò vicino. minestra in diversi impropriamente con del luoghi chiamasi vino, della che prendere usasi bassa prima Lombardia è ^ bere in vino;. ciù dei che 90 — Ne' mesi che la donna Lascia Il vin di Bianco e Del vino casa prendi il bicchiere. e imbriaca. non conducimi nero, il V 5, hanno non — a casa. lata del caflEe il secondo, della ciocco- primo, il fondo. Va ben Ma calor col freddo mischiar vin P erdidisti vinum Vin Merta con Y acqua di bere il di fiasco,buono Vin dentro, senno E triste vino acqua, vale non Vin Modico con infusa battezzato Quel che temperato, utatur peccato. un aqua. fiato. un mischia mare alla a capo e guasta il vino, chino. mattina, alla sera è guasto. fiiora. amator consiglio, mangiar figlio. egliè castitatis. la madre e poi bere il 92 — Amico giovane Donna • il vin caro, settembre Di e Il vino Pane vecchio. vin di agosto, bevi il vin vecchio e scia la- i vermini. ammazza vino e pel catarro. il mosto. stare " è buono grosso e — e cantando. va * Quando il vecchio Air altro mondo non vuol vallo bere, vedere. a * 9 V ultimo bicchiere è quelloche il convento Acqua padre,che Il vino col fiore fa dolore. da Se giovane ubbriaca. abbruccia. portiil vino, da non vecchio porterai r acqua. Un tozzo di pane ed un bicchier di vino, è una festa pel poverino. TV ' Vina bibant Absit ab homines, animantia humano pectore potus aquae. * Vinum bonum laetificat caetera cor • hominis. fontes; 93 — Il vino gambe, giudicare V Non e Chi fa ben nel vino, uomo beve, ben gustarne senza sera Musica bere come h vecchio Absente mantice e il vino. le donne. conoscon pieno,e pigliail mondo Scarpa larga,bicchier viene. tutto si al camminare e senza organo appresta il festino. vino Martino San è chioma. senza e dorme. vino senza donna Al fa sangue. mattino. Tavola A V acqua — come * nulla vino la tosse Per adest ci vuol Per le Per il dolore 0 Venus. Bacco, botte, taccomacco^ Venere o di testa, minestra. "f- Primum qua, sextum et secundum purum, quartum et tertium. sicut durum, natura septimum, sicut tertium sine a- creavit, quintum, primum, secundum 94 — Vinum sanguis. terrae est — Vino di collo, cioccolata Vino in vetro, A H il bere, vino " El Lomb. che sete, in Bacco, di Y vino. il suo. dire acqua 1 podeva tradotto ma star vuol dire poteva non parere. fa malinconia. sé, el gaveva gaveva no e culo. creta. vuol ognun allegria, E /'ProT. in acqua restìo, stimolo boccon Dopo di sé, in : pé. il star poveretto ritto aveva tanto una aveva corpo). tabacco e Venere FINE, riducon Tuomo in cenere. tissima forvino INDICE ALll^ENTl ANIMALI Pag. Carni 39 47 Pesci „ Uovo 52 • . » 96 Latte . Formaggio Burro . Ricotta, Frittata, Trippa, Brodo . VEGETALI ALIMENTI Pane , Polenta Zuppa Riso , Maccheroni . Erbaggi, legumi ecc. Frutti . Insalata Frittelle Ciambelle . Mandorlato . Torta , CONDIMENTI Sale . Olio . Aceto . Pepe . Cornino, Finocchio Zucchero Miele . BEVANDE 4^cqua, Vino . ? ' u \k del Credenze individuale e Crmseiy;pe Dom, El PUBBLICAZIONE PROSSIMA DI Slor Begep, Popolo sociale, B raccolte ISinne-nanne, alcune parti ecc., SialUte, come Proverbi : dallo stesso. e in viva dello d'Italia conservarla raccolti dalla raccolte varie fantili, in- Giuoclii Cantileue, pò- voce stesso. cura per La da Italia emoni. ecc., in umana d' parti varie in vita alla relative Invocazioni polare : come parti ricuperarla d' Italia se ed duta per- ordinati ?