Bollettino parrocchiale Biogno-Breganzona Comunità in cammino Bollettino parrocchiale Biogno-Breganzona Anno pastorale pastorale Anno 2014-2015 2014-2015 LA FEDE CHE CI IMPEGNA autunno 2014 inverno 2014 Parrocchia Cattolica di San Quirico in Biogno-Breganzona Chiesa parrocchiale San Quirico: Via alla Chiesa di Biogno Chiesa comparrocchiale della Trasfigurazione del Signore: Via Polar 35 Oratorio San Sebastiano: Via Polar, di fronte alla posta Nuova casa parrocchiale (lato destro della nuova chiesa): Via Polar 35 Parroco don Fiorenzo Maritan telefono casa: 091 950 83 20 – natel: 076 454 97 94 fax 091 966 17 83 e-mail: [email protected] [email protected] sito web: www.parrocchiabreganzona.ch Sacerdote residente: don Ilario Bernasconi, Via alla Chiesa di Biogno 10 – telefono: 091 966 13 82 Cà Montana di Rona (Grigioni) 1400 m Colonia per soggiorni estivi e invernali a prezzi contenuti. 60 posti letto (con gestione autonoma della cucina e del soggiorno) adatto a gruppi parrocchiali, famiglie, associazioni, scuole, ecc. Riservazioni e informazioni rivolgersi a: Dora Dall’Ara, Breganzona Tel. 091 967 13 94 – e-mail: [email protected] La Fondazione Casa di Rona è alla ricerca di una persona che disponga del tempo necessario e si metta a disposizione per l’amministrazione e la gestione (non profit) della Cà Montana a Rona (Gr) a cui affidare i seguenti compiti e aventi le qualifiche per: •lavori di segretariato, contatto con gli ospiti, contratti di locazione, convocazione e verbali del comitato •corrispondenza italiano e tedesco •lavoro indipendente (da eseguire a casa propria) •buone conoscenze contabili e Internet. I coniugi Dall’Ara lasciano l’incarico per raggiunti limiti di età e si metteranno a disposizione di chi assumerà questo incarico. Per informazioni rivolgersi al parroco don Fiorenzo o alla segretaria Dora Dall’Ara, Breganzona. Avvertenza:È per ragioni di praticità che questo Bollettino viene distribuito a tutti i fuochi di Breganzona. Ci scusiamo con coloro che non fossero interessati a riceverlo e confidiamo nella loro comprensione. 2 “O MERAVIGLIOSO SCAMBIO! MISTERO DELL’AMORE CHE FA DELLA NOSTRA CARNE LA CASA DI DIO IN MEZZO ALLA NOSTRA UMANITÀ Carissimi amici, il tempo è inesorabile, corre, e tutto “passa”. Ancora una volta siamo a Natale. La parola di Dio ci dice: “nella città che egli ama mi ha fatto abitare (Sir 24,11)”. Una parola questa che ci ricollega al Natale, dove la nostra vita accoglie con gioia e con sottile amore, di cui la nostra povertà è resa capace, questa presenza di un Dio che si è fatto uomo. Accogliamo ancora una volta la sfida per evitare di ridurre il mistero del Natale a qualcosa di troppo famigliare. Il dono di Dio è il primo e il più appassionato dei pensieri di Dio Padre, che ci mette tra le braccia il suo stesso Figlio. In Cristo, verbo del Padre, fattosi uomo “per noi e per la nostra salvezza”, ritroviamo e riconosciamo nella nostra povera umanità la “città che egli ama”. Dio non vuole fermarsi solo nei singoli cuori degli uomini ma vuole essere presenza anche in una realtà in cui questi cuori singoli si radunano. Questo pensiero mi porta a considerare una realtà quanto mai visibile da quasi cinque anni, la nostra nuova chiesa della Trasfigurazione. Al di là dell’architettura, di chi l’ha costruita, se piace o no, è la “tenda” che Dio (Sir 24,8) ha piantato proprio e solo “in mezzo a noi” (Gv 1,14) e per noi. Certamente un messaggio vuole arrivare a ciascuno di noi, Dio ha voluto piantare sì in mezzo a noi, tra di noi, la sua casa, ma, quella casa, isolata nello spazio vuole essere un richiamo a un’altra costruzione fatta nel più profondo di noi. Non è grandioso questo? Da cinque anni noi viviamo questo mistero tra mille difficoltà, imprevisti, situazioni che a volte ci fanno anche arrabbiare perché non vorremmo che fossero accadute eppure, Lui, in quella tenda, ci raduna e celebra con noi e si lascia mangiare da noi, ci lascia incontrare tra noi, ci parla e ci dice: “fammi posto, accoglimi con tutto l’amore che ti è possibile, perché io sono l’Emmanuele, il Dio con voi”! Per tutto questo, cari amici, ricordando il Natale e ricordando questo primo giubileo della dedicazione della nostra nuova chiesa nel prossimo 27 febbraio e 1º marzo 2015, sento il dovere, e spero di essere voce di tutti, di ringraziare il Signore: “ti celebriamo e ti lodiamo, o Signore, per la tua presenza in mezzo a noi, in noi, nel profondo di noi, là dove tu solo puoi porre la tua tenda, abitare in noi e amarci così come siamo. Signore, noi non saremo mai degni di ciò, ma tu aiutaci a liberare il nostro cuore per farTi posto e per accoglierTi con tutto l’amore che ci è possibile. Grazie, Signore, per chi ha sognato questa presenza, per chi ci ha lasciato questa presenza, ricompensa la loro lungimiranza con il dono della vita eterna”. A tutti auguro di cuore un buon Natale e un buon anno. don Fiorenzo Maritan 3 Il Pensiero del nostro Papa SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO Basilica Vaticana, martedì 24 dicembre 2013 1. «Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce» (Is 9,1). Questa profezia di Isaia non finisce mai di commuoverci, specialmente quando la ascoltiamo nella Liturgia della Notte di Natale. E non è solo un fatto emotivo, sentimentale; ci commuove perché dice la realtà profonda di ciò che siamo: siamo popolo in cammino, e intorno a noi – e anche dentro di noi – ci sono tenebre e luce. E in questa notte, mentre lo spirito delle tenebre avvolge il mondo, si rinnova l’avvenimento che sempre ci stupisce e ci sorprende: il popolo in cammino vede una grande luce. Una luce che ci fa riflettere su questo mistero: mistero del camminare e del vedere. Camminare. Questo verbo ci fa pensare al corso della storia, a quel lungo cammino che è la storia della salvezza, a cominciare da Abramo, nostro padre nella fede, che il Signore chiamò un giorno a partire, ad uscire dal suo paese per andare verso la terra che Lui gli avrebbe indicato. Da allora, la nostra identità di credenti è quella di gente pellegrina verso la terra promessa. Questa storia è sempre accompagnata dal Signore! Egli è sempre fedele al suo patto e alle sue promesse. Perché fedele, «Dio è luce, e in lui non c’è tenebra alcuna» (1 Gv 1,5). Da parte del popolo, invece, si alternano momenti di luce e di tenebra, fedeltà e infedeltà, obbedienza e ribellione; momenti di popolo pellegrino e momenti di popolo errante. Anche nella nostra storia personale si alternano momenti luminosi e oscuri, luci e ombre. Se amiamo Dio e i fratelli, camminiamo nella luce, ma se il nostro cuore si chiude, se prevalgono in noi l’orgoglio, la menzogna, la ricerca del proprio interesse, allora scendono le tenebre dentro di noi e intorno a noi. «Chi odia suo fratello – scrive l’apostolo Giovanni – è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi» (1 Gv 2,11). Popolo in cammino, ma popolo pellegrino che non vuole essere popolo errante. 2. In questa notte, come un fascio di luce chiarissima, risuona l’annuncio dell’Apostolo: «È apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini» (Tt 2,11). La grazia che è apparsa nel mondo è Gesù, nato dalla Vergine Maria, vero uomo e vero Dio. Egli è venuto nella nostra storia, ha condiviso il nostro cammino. È venuto per liberarci dalle tenebre e donarci la luce. In Lui è apparsa la grazia, la misericordia, la tenerezza del Padre: Gesù è l’Amore fattosi carne. Non è soltanto un maestro di sapienza, non è un ideale a cui tendiamo e dal quale sappiamo di essere inesorabilmente lontani, è il senso della vita e della storia che ha posto la sua tenda in mezzo a noi. 3. I pastori sono stati i primi a vedere questa “tenda”, a ricevere l’annuncio della nascita di Gesù. Sono stati i primi perché erano tra gli ultimi, gli emarginati. E sono stati i primi perché vegliavano nella notte, facendo la guardia al loro gregge. E’ legge del pellegrino vegliare, e loro vegliavano. Con loro ci fermiamo davanti al Bambino, ci fermiamo in silenzio. Con loro ringraziamo il Signore di averci donato Gesù, e con loro lasciamo salire dal profondo del cuore la lode della sua fedeltà: Ti benediciamo, Signore Dio Altissimo, che ti sei abbassato per noi. Tu sei immenso, e ti sei fatto piccolo; sei ricco, e ti sei fatto povero; sei l’onnipotente, e ti sei fatto debole. In questa Notte condividiamo la gioia del Vangelo: Dio ci ama, ci ama tanto che ha donato il suo Figlio come nostro fratello, come luce nelle nostre tenebre. Il Signore ci ripete: «Non temete» (Lc 2,10). Come hanno detto gli angeli ai pastori: «Non temete». E anch’io ripeto a tutti voi: Non temete! Il nostro Padre è paziente, ci ama, ci dona Gesù per guidarci nel cammino verso la terra promessa. Egli è la luce che rischiara le tenebre. Egli è la misericordia: il nostro Padre ci perdona sempre. Egli è la nostra pace. Amen. 4 Il Pensiero del nostro Vescovo Natale: dono e risposta (Dall’omelia della notte di Natale 2013) A Natale continuiamo a essere molto simili alla gente di cui parla il profeta Isaia: un popolo che cammina nelle tenebre. E tuttavia, per noi brilla la grande luce, per noi il Signore moltiplica la gioia e aumenta la letizia. La gioia offerta a noi a Natale non è però una gioia qualunque. Come arrivarci? Provo ad indicarvi qualche passo. Al primo posto c’è il passo di Dio verso di noi, definitivo e irreversibile: il Dono dall’alto, immenso, gratuito, incondizionato: Gesù di Nazaret, un Volto, un Nome, un’Umanità tale che solo da Dio avrebbe potuto esserci donata. Poi c’è la nostra collaborazione con la misteriosa e sorprendente iniziativa divina. Il vangelo di questa notte ce lo ricorda, con delicatezza e con fermezza. Anzitutto, c’è il gesto di Giuseppe. È la scelta sofferta di chi è responsabile di una moglie incinta, se ne fa interamente carico, e insieme non si sottrae alla storia. Poi c’è la nostra fatica: iscrivere il Natale di Gesù Cristo nella concretezza del nostro tempo, con le sue crisi, le sue contraddizioni, le sue ambiguità. Continuare a fare risuonare oggi il Nome del Bambino nato per noi. Subito dopo, c’è il passo di Maria, Anche qui un gesto posto sullo sfondo di una resistenza, di una durezza, di una negatività: “non c’era posto per loro nell’alloggio”. È un dato di fatto: spesso, nel nostro quotidiano, a scuola, sul posto di lavoro, nel nostro contesto di tutti i giorni, sembra non esserci spazio per il Natale di Gesù. Infine, ci sono i pastori insonni per il loro lavoro. Vegliano nella notte perché hanno un gregge su cui fare la guardia. Ma è proprio in tale contesto che i pastori sono raggiunti dalla luce del Natale. Giuseppe, Maria e i pastori, ci insegnano il segreto: il mio, il nostro passo di oggi, dopo il passo inaudito di Dio verso di noi. È il coraggio di continuare a stare accanto alle cose, mentre ancora non è giunta l’ora del parto; è la tenerezza che avvolge e crea lo spazio dove deporre la fragilità del Dono celeste; è l’audacia dell’ascolto, che cambia la paura in fiducia nel Salvatore che è nato per noi. † Valerio Lazzeri 5 Il Consiglio parrocchiale informa Fine anno: tempo di bilanci, progetti per il futuro, ringraziamenti ed auguri. Inizio allora dagli auguri che a nome di tutto il Consiglio Parrocchiale rivolgo a tutti i membri della comunità parrocchiale di Biogno Breganzona: che il prossimo Natale sia vissuto nella gioia che è insita in questa ricorrenza e che il prossimo anno possa trascorrere in serenità perseguendo i progetti ed i propositi che vi sono più cari. I regolamenti della diocesi di Lugano prevedono che, anche se il periodo fiscale va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, i bilanci siano presentati per approvazione all’assemblea parrocchiale ordinaria nell’aprile dell’anno successivo. Ne consegue che il bilancio che si può tracciare al termine dell’anno solare é generale e limitato a riportare le iniziative e gli accadimenti più significativi sia sul piano organizzativo che finanziario. La realizzazione economicamente più rilevante è stata la posa della pavimentazione definitiva nei parcheggi a sud della chiesa e lungo la via Medi. La nuova pavimentazione, oltre ad essere più sicura della precedente, richiede una manutenzione meno onerosa. Il 23 novembre 2014 si è svolta l’assemblea straordinaria per l’accettazione di due lasciti ereditari importanti: una casa unifamiliare in via al Roccolo ed alcuni terreni boschivi in zona Maolino e Slavina. Va ricordato anche un ragguardevole lascito in contanti pervenutoci nel giugno scorso. Le informazioni di dettaglio saranno contenute nella relazione al bilancio che sarà presentato all’assemblea parrocchiale ordinaria che si svolgerà nel mese di aprile 2015. Non possiamo però non ricordare sin da ora e da queste pagine questi benefattori della parrocchia ai quali va tutta la nostra riconoscenza: Maria Baroni, Silvia Crivelli e Famiglia De Angeli-Glaettli. Altro avvenimento di rilevanza economica è la concessione in affitto dei locali del salone San Sebastiano: una piccola parte per lo svolgimento di corsi di disegno e la restante parte per una scuola d’arte e cultura che inizierà le sue attività a gennaio 2015. Anche in questo caso i dettagli economici saranno contenuti nei consuntivi e nei bilanci di previsione che saranno sottoposti all’assemblea. Passando ai progetti per il 2015 va sicuramente ricordato che nel febbraio prossimo ricorreranno i primi cinque anni dalla dedicazione della nostra comparrocchiale chiesa della Trasfigurazione del Signore. 6 In altra parte di questo bollettino è pubblicato il programma delle manifestazioni e celebrazioni che sono state previste dal parroco e dal Consiglio parrocchiale. È un avvenimento importante e tale da meritare una grande partecipazione da parte della comunità. Questa ricorrenza ci ricorda però che anche il periodo di prescrizione delle garanzie sulle opere realizzate sta per scadere. Non tutte le problematiche che sono state evidenziate nel corso di questi primi cinque anni hanno però potuto essere risolte a nostra soddisfazione. Abbiamo quindi provveduto a chiedere alle ditte che hanno svolto i lavori di costruzione di prorogare il termine di prescrizione in modo da poter porre rimedio ai difetti riscontrati. Il 2015 ci vedrà quindi impegnati sul fronte della sistemazione di tutte le questioni ancora legate alla costruzione del centro parrocchiale. Saremo inoltre impegnati nella preparazione dei progetti per il miglior utilizzo delle proprietà ricevute in eredità, utilizzo che il consiglio parrocchiale si è impegnato, con una risoluzione formale, ad essere indirizzato a fini non speculativi. Ultimo progetto ma non necessariamente di minore importanza è lo studio per dotare la chiesa dell’organo, come per altro già previsto dal progetto originale. Lo studio dovrà definire, oltre alla qualità dello strumento, anche la migliore posizione dove collocarlo in stretta relazione al posizionamento della corale. A questo scopo è stato formato un gruppo di lavoro che ha ottenuto la collaborazione quali consulenti della Signora Marina Jahn, diplomata e organista titolare della Chiesa di San Nicolao della Flue e del Sig. Alessandro Passuello diplomato in organo e composizione organistica presso il Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano e, tra l’altro, docente alla scuola di musica del Conservatorio della Svizzera Italiana. Le proposte dovrebbero poter essere approntate per l’esame da parte dell’assemblea ordinaria dell’aprile 2015. Non si può certo dire che alla nostra comunità manchino stimoli ed occasioni di confronto e di crescita! Ancora un grazie a tutti per la fiducia e la preziosa collaborazione ed i più sinceri auguri di buon Natale e di un nuovo anno ricco di impegno e di soddisfazioni. Angelo Torreggiani presidente del Consiglio parrocchiale 7 PAGINE DI VITA PARROCCHIALE S. Messa inizio anno scolastico Come già negli anni precedenti, sabato 20 settembre don Fiorenzo ha celebrato nella chiesa della Trasfigurazione la Messa di inizio anno scolastico, con la partecipazione di un cospicuo numero di bambini e ragazzi, molti dei quali accompagnati dai loro genitori. La celebrazione voleva anche sottolineare l’inizio dell’anno catechistico, che coinvolge circa 140 allievi dalla 3ª elementare alla 2ª media. Iscrivere il proprio figlio al catechismo significa dargli la possibilità di percorrere un cammino insieme con le catechiste che, affiancate dal parroco, condividono con passione tanti momenti preziosi per crescere nella fede. I genitori non devono pensare che il catechismo sia un “affare del bambino e della catechista”! Interessarsi a ciò che il proprio figlio vive durante questi incontri vuol dire accompagnarlo in un’attività dove il bambino ha l’occasione di crescere come persona. Vale la pena ricordare che il catechismo non è un “doppione” dell’ora di religione che si svolge a scuola (IR: Istruzione Religiosa). L’IR si prefigge di dare gli strumenti per conoscere la storia del Cristianesimo e poter così comprendere il linguaggio dei simboli religiosi della tradizione cristiana che troviamo sul nostro territorio e che sono parte integrante della nostra cultura. Perché partecipare agli incontri di catechismo in parrocchia? Per prepararsi a ricevere consapevolmente i Sacramenti, per incontrare Gesù e imparare a vivere, amare e scegliere come lui, scoprendo che allora la vita diventa più bella. Aiutarci a comprendere che tutto ciò che ci accade, nel bene e nel male, può essere occasione per avvicinarsi sempre di più a Dio e maturare nella fede. E il momento più bello per incontrare Gesù è certamente quello di ritrovarci tutti insieme, grandi e piccoli, nella celebrazione dell’Eucaristia! Marta PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO Noi scolari ti ringraziamo per quest’anno scolastico e ti chiediamo la capacità di affrontarlo con impegno e dedizione. Aiutaci Signore nello studio per accrescere la conoscenza della tua legge e verità. Grazie, Signore, per i nostri insegnanti e genitori che con pazienza e comprensione ci aiuteranno nelle difficoltà che quest’anno incontreremo. Grazie a te, Signore, che con il tuo corpo ti fai ogni giorno amico e compagno di banco. Dona a tutto il mondo il tuo Spirito di sapienza, di amore e di pace. Amen. 8 Gita a Gardaland Sabato 27 settembre, ore sette del mattino. Una cinquantina di persone (non ancora del tutto sveglie) capitanate da don Fiorenzo prendono posto sul torpedone “Principe”. La giornata è soleggiata e mite e tutti non vedono l’ora di raggiungere Gardaland. Durante Il tragitto don Fiorenzo ci presenta l’autista Sig. Guido (nome azzeccatissimo….) e ci dà qualche dritta su come verrà organizzata la giornata. Verso le dieci, dopo una breve pausa a metà strada, raggiungiamo il parco divertimenti in zona Peschiera del Garda. Ci trasferiamo all’entrata e dopo avere ricevuto biglietti e mappa del parco ci buttiamo in piccoli gruppi, anche se un po’ disorientati, nella giungla di attrazioni che caratterizzano Gardaland. “Ma da che parte si va?”, “dov’è l’attrazione nro. 22?”, “stiamo vicini se no ci perdiamo!”. Tutti si devono adattare al parco, capire la mappa e scegliere le attrazioni adatte. “No, quello no, siamo matti?”, “ma quello è per bebé...”, “a testa in giù?, non se ne parla neanche!”. I nomi poi: “Raptor”, “Colorado boat”, “Mammut”…, mah! Quello che colpisce di Gardaland è che, nonostante la grande quantità di persone, tutti camminano tranquilli, si mettono in fila con calma e aspettano il proprio turno senza perdere i nervi. E calcolando che per tre minuti di montagne russe su un trenino, abbiamo fatto una coda di un’ora e mezza … complimenti a tutti per la pazienza! Comunque sia, stanchi ma felici, ci ritroviamo verso le quattro del pomeriggio al posteggio del torpedone. Tutti presenti, tutti sani e salvi, ripartiamo verso Breganzona e più di uno si addormenta. Con alcuni canti e preghiere concludiamo la nostra avventura a Gardaland. Grazie a don Fiorenzo e a tutti i partecipanti. È stata veramente una giornata speciale! Matteo e Cristina Hering 9 Festa della Madonna del Santo Rosario Domenica 12 ottobre BiognoBreganzona ha festeggiato la “sua” Madonna, e lo ha fatto secondo i canoni di una tradizione di lunga data. Giovedì, venerdì e sabato rosario e messa a san Quirico; domenica messa solenne e, nel pomeriggio, la processione. Il tutto con la partecipazione, in diversi momenti, della nostra corale, di quella di Maroggia, degli scout, del gruppo del gomitolo, del banco dolci e del gruppo aperitivi. Una vera e propria festa della comunità con due importanti novità. La prima concerne la statua della Madonna che, al termine della processione, per la prima volta è entrata nella chiesa della Trasfigurazione colmando di gioia don Fiorenzo che, in questa “prima” ha visto una continuità nel segno di Maria. 10 ORARI E APPUNTAMENTI (gennaio - febbraio - marzo 2015) Orario Sante Messe e Celebrazioni liturgiche Sabato e vigilia di feste:ore 17.30 Chiesa della Trasfigurazione del Signore Domenica e giorni festivi:ore 9.00 Chiesa parrocchiale di San Quirico ore 10.30 Chiesa della Trasfigurazione del Signore ore 18.00 Oratorio di San Sebastiano Messe feriali:ore 8.30 (lunedì, martedì e venerdì) Chiesa della Trasfigurazione del Signore ore 17.30 (mercoledì) Oratorio di San Sebastiano ore 8.45 (giovedì) Chiesa Trasfigurazione Rosario e S. Messa (preghiera per la fami glia, per la vita e per gli ammalati, Gruppo S. Gianna) Confessioni: Chiesa della Trasfigurazione del Signore: sabato dalle ore 16.30 alle ore 17.15 Adorazione eucaristica: Chiesa della Trasfigurazione del Signore: primo venerdì di ogni mese dalle ore 9.00 alle ore 11.00 (individuale) Adorazione eogni domenica lode vespertina: Chiesa della Trasfigurazione ore 16.00Adorazione (individuale) ore 17.00 Lode vespertina N.B: il calendario delle prossime pagine non riporta eventi particolari, che verranno segnalati all’albo parrocchiale e nel sito della parrocchia www.parrocchiabreganzona.ch, man mano che verranno proposti. 11 26 19 Memoria di San Sebastiano 27 ore 17.30 S. Messa S. Sebastiano ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 20 13 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 12 S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 MARTEDI’ 06 EPIFANIA FINE VACANZE LUNEDI’ 05 ore 17.30 S. Messa festiva Trasfigurazione 12 28 21 14 07 MERCOLEDI’ 29 22 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) 15 Santa Liberata ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) 08 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 01 MARIA SS. MADRE DI DIO GIOVEDI’ GENNAIO 2015 30 ore 20.15 Lectio Divina 23 ore 20.15 Lectio Divina 16 ore 20.15 Lectio Divina 09 VENERDI’ I venerdì del mese ADORAZIONE ore 09.00-11.00 (individuale) 02 SABATO 31 24 17 dalle ore 14.30, pomeriggio di spiritualità con Paolo Curtaz - in preparazione al V anniversario del centro della Trasfigurazione 10 03 DOMENICA S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 25 inizio settimana di preghiera per l' unità dei cristiani ore 16.30 Culto ecumenico 18 Memoria di Santa Liberata S.Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 11 S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 04 LUNEDI’ 10 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 17 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 24 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 16 23 03 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica MARTEDI’ 09 FESTA PRESENTAZIONE GESU' AL TEMPIO 02 13 25 ore 17.30 S. Messa imposizione ceneri ore 20.00 S. Messa imposizione ceneri 18 LE CENERI ore 09.00-11.30 Confessioni 11 NOSTRA SIGNORA DI LOURDES ore 15.00 Rosario S. Messa e unzione degli infermi 04 MERCOLEDI’ 26 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) 19 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) 12 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) 05 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) GIOVEDI’ FEBBRAIO 2015 27 ore 20.00 serata con concerto e immagini, in preparazione al V anniversario centro della Trasfigurazione ore 15.00 Via Crucis e S. Messa a Biogno 20 ore 20.15 Lectio Divina 13 ore 20.15 Lectio Divina I venerdì del mese ADORAZIONE ore 09.00-11.00 (individuale 06 VENERDI’ 28 21 14 INIZIO VACANZE 07 SABATO S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 FINE VACANZE 22 I QUARESIMA S.Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 15 S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 08 DOMENICA 01 FESTA DELLA VITA ore 10.30 S. Messa con tutti i bambini battezzati nel 201213-14 segue aperitivo 10 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 17 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 24 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 31 ore 15.00 - 16.30 ore 20.15 - 21.45 scuola biblica 09 16 23 30 MARTEDI’ 03 LUNEDI’ 02 14 25 18 ore 17.30 S. Messa festiva 11 04 MERCOLEDI’ 26 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) S.Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 19 SAN GIUSEPPE 12 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) 05 ore 08.45 Rosario e S. Messa (preghiera per la famiglia, per la vita e per gli ammalati, gruppo S. Gianna) GIOVEDI’ MARZO 2015 27 ore 20.00 Via Crucis animata dai ragazzi del catechismo attorno al centro parrocchiale ore 20.15 Lectio Divina 20 ore 15.00 Via Crucis e S. Messa a Biogno 13 ore 15.00 Via Crucis e S. Messa a Biogno ore 18.30 Cena povera ore 15.00 Via Crucis e S. Messa a Biogno 06 I venerdì del mese ADORAZIONE ore 09.00-11.00 (individuale VENERDI’ 28 21 14 ore 15.00 FESTA DEL PERDONO per i bambini di III elementare 07 SABATO 29 LE PALME (Non c’è S. Messa ore 09.00) ore 10.00 Benedizione degli ulivi e S. Messa S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 22 V QUARESIMA S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 15 IV QUARESIMA S. Messe orario festivo 09.00-10.30-18.00 08 III QUARESIMA Festa titolare della Chiesa della Trasfigurazione e ricordo della dedicazione ore 10.00 S. Messa solenne celebrata da Mons. Vescovo Lazzeri DOMENICA 01 II QUARESIMA La seconda – ed è anche in questo caso un segno di continuità nel rinnovamento – concerne la Confraternita del Santo Rosario che nel signor Alberto Balliana ha trovato un nuovo presidente che si è prefisso di rilanciarla facendone un’occasione di ritrovo e di preghiera per fare del bene a chi ne ha più bisogno. Di particolare rilevanza le omelie di don Fiorenzo che, sabato e domenica, ha richiamato il tema del nuovo anno pastorale: la fede che ci impegna. Don Fio- renzo ci ha ricordato che, come scrisse san Giacomo, una fede senza le opere non è completa. Il nostro vuole quindi essere un impegno che rechi testimonianza concreta della nostra fede che, senza le opere, rischia di ridursi a un colloquio individuale con l’Altissimo. Dio però vuole che ci si raduni, si crei comunità nel suo nome. E che si crei comunità per pregare ma anche per manifestare i doni, i carismi che ci sono stati donati. Ognuno può dare un piccolo contributo alla comunità, comunità che vive e cresce unicamente grazie alla solidarietà del fraterno aiuto. La preghiera e le opere, quindi. Ma una così ricca messe di fede può, deve essere arricchita da una sempre maggior conoscenza della Parola. Come si fa a ben testimoniare ciò che poco si conosce? Tutti noi conviviamo con le nostre fatiche quotidiane: il lavoro, la stanchezza, le tribolazioni e può essere difficile trovare il tempo per seguire occasioni di formazione. È però certo che ogni sforzo fatto in questa direzione costituisce premessa fondamentale per una testimonianza di fede operata con criterio a ragion veduta. Ognuno che venga in parrocchia dicendo “Ci sono. Posso aiutare” sarà accolto come un dono del Signore. Le porte sono spalancate. Che entri il vento della conoscenza e della solidarietà! Enrico 15 Notte del racconto “Gioco, giochi, giochiamo” era il tema della Notte del Racconto di quest’anno. Diverse persone hanno osato mettersi in gioco, accogliendo l’invito de “La Porta di Damasco” che ormai da quattro anni accetta la sfida lanciata in tutta la Svizzera. Narrare o leggere ad alta voce per tenere vivo il piacere dell’ascolto, della condivisione, della gioia di partecipare ad un evento... antico. Coraggiosi dunque i lettori che di anno in anno fanno il loro meglio per assecondare il “fil rouge” della serata, e coraggiosi gli ascoltatori che rinunciano al divano per una sedia... Sappiamo tutti quanto sia faticoso con una settimana di lavoro alle spalle, decidere di uscire e resistere alla stanchezza. A tutti va un plauso! D’altra parte con poco sforzo siamo entrati nell’arena degli “Hunger Games”, abbiamo goduto della sfida pianistica sull’oceano di “Novecento” e siamo rimasti incuriositi dai tarocchi di Calvino. Inoltre abbiamo scoperto le fatiche, le cadute, e le speranze che si celano dietro le vite ufficiali di sportivi quali Agassi o Messi. E ne valeva la pena, perché come ci ha ricordato la divertente storiella letta in chiusura, un libro non abbisogna di password né di mouse, non si fa lo scroll e non si mette in ricarica... Chi non lo sapesse ancora... è un asino! Speriamo poi che il the e le squisite torte casalinghe abbiano preparato tutti a sogni giocosi! “La Porta di Damasco” vi aspetta l’anno prossimo… 16 Lectio Divina La lectio divina si struttura in quattro momenti: la lectio vera e propria di un brano della Scrittura, la meditatio – guidata da un ecclesiastico – volta a comprendere tutti i significati di quanto letto, l’oratio – cioè la preghiera a Dio che dal testo scaturisce – e la contemplatio, momento in cui il partecipante decide cosa fare per mettere in pratica quanto suggerito dal brano appena letto. Ammettiamolo: detto così non è che faccia venire una gran voglia di partecipare alla Lectio Divina che don Fiorenzo conduce tutti i venerdì sera. Errore: in realtà si tratta di circa un’ora che oseremmo definire come un toccasana per menti che arrivano in fin di settimana stanche a causa dei problemi che costellano la quotidianità e son desiderose di una boccata d’aria spiritualmente pura e rigenerante. Funziona così. Don Fiorenzo legge un brano dal vangelo di Marco e lo spiega ai presenti che, in tutta libertà, traggono spunto da quanto letto per rapportarlo alla propria vita, rifletterci ed esprimere – sempre in tutta libertà – pensieri e parole che altrimenti è difficile esternare. Tutto qua? Si, tutto qua; ed è tantissimo perché, dopo un’oretta, si torna a casa con nella mente pensieri diversi, leggeri e capaci di farci vedere la quotidianità con occhi meno scuri del solito. E. Leggere la bibbia per la vita di tutti: un’avventura che è iniziata bene L’inizio è molto positivo: confidiamo che tutto continui così. Questo potrebbe essere, in estrema sintesi, il modo per esprimere quello che la parrocchia di Breganzona sta vivendo dal 30 settembre scorso. Chi ha voluto fortemente che questa iniziativa fosse organizzata – don Fiorenzo e altri suoi parrocchiani – e chi l’ha ideata e sta cercando, con l’ausilio di vari collaboratori del parroco, di condurla al meglio – il sottoscritto, le colleghe e i colleghi docenti e altri membri dell’Associazione Biblica della Svizzera Italiana – non potevano certo prevedere gli esiti che si sono sinora prodotti. Gli iscritti sono 86, il 35% dei quali è di Breganzona. Il fatto che tra chi viene da fuori, il 60% provenga dall’esterno della zona di Lugano e alcuni facciano decine di chilometri per partecipare – dal Mendrisiotto, dal Locarnese, dal Bellinzonese, dalle Valli – testimonia che il desiderio di entrare in rapporto con i testi biblici è sempre più vivo e vitale. Pensare che varie decine di persone, di età e condizione socio-culturale assai eterogenea, abbiano deciso di entrare in un percorso triennale, strutturato in ven- 17 tidue incontri all’anno, sembra abbastanza sorprendente, se continuiamo a pensare che la cultura dominante della società contemporanea sia quella del “mordi e fuggi” o della superficialità esteriore. D’altra parte troppo spesso si procede per luoghi comuni, che non sono del tutto infondati, ma sono tragicamente generici. Di iniziative formative in campo ecclesiale e civile vi è una sovrabbondanza evidente, ma, non di rado, si tratta di eventi estemporanei o di respiro corto e massificante, sia sotto il profilo religioso che culturale. Quello che noi stiamo cercando di proporre è un itinerario serio e coinvolgente di ingresso nella lettura dei testi biblici secondo caratteristiche precise: non sono lezioni frontali, secondo il consueto rapporto “docente-allievo”; non sono incontri di catechesi moralistica o dottrinalistica; sono momenti di formazione culturale dove storia, cultura, riflessioni esistenziali, il tutto dall’antichità alla vita di oggi, si intrecciano in modo, speriamo, profondo per l’approfondimento interiore libero di ciascuno. Le/I docenti introducono alla lettura dei diversi libri biblici – per quest’anno, il primo dei tre, il terreno sarà solo primo-testamentario, dalla Toràh/Pentateuco ai libri storici ai libri sapienziali – fornendo notizie generali e coordinando in confronto interattivo con un brano di quel libro biblico particolarmente significativo. E questa è forse – insieme alla fisionomia ecumenica ed interreligiosa del corso e al doppio orario possibile di frequenza – una delle sue peculiarità più attraenti: potersi misurare direttamente con i testi, sia pure in traduzione italiana, nell’attenzione ai brani in sé e nel rapporto tra loro e la vita quotidiana di oggi, senza che nessuno si senta escluso da questo processo formativo. L’entusiasmo suscitato da queste prime settimane di corso ha spinto molti partecipanti a chiedere che si potesse disporre delle registrazioni dei diversi incontri. Abbiamo quindi previsto la pubblicazione di una serie di CD che racchiudano i momenti più importanti di ogni serie di incontri. Prima di Natale sarà disponibile il primo, che tratterà i criteri generali di lettura della Bibbia, la struttura dell’Antico Testamento e quanto proposto da colleghe e colleghi sui primi cinque libri della Bibbia. Chiunque volesse una o più copie di questo strumento “multimediale” (che sarà accompagnato da un libretto con i testi che sono stati letti durante gli incontri) o dell’introduzione generale alla lettura dell’Antico Testamento, che stiamo ampiamente utilizzando (“La Scrittura che libera”, saggio curato dal sottoscritto e da Renzo Petraglio con il contributi di vari esperti cattolici e protestanti), dovrà solo rivolgersi alla parrocchia di Breganzona o all’Associazione Biblica della Svizzera Italiana: sarà un altro modo per entrare in questo nostro percorso formativo, che ci pare sempre più coinvolgente, a detta almeno di coloro che vi stanno partecipando, sempre secondo un obiettivo che da sempre riteniamo essenziale: aiutare chiunque ad entrare in rapporto con i testi biblici per coglierne la fede esistenziale che li attraversa e trarne, in modo intelligente ed appassionato, occasioni di crescita interiore e sociale sempre più liberanti per il bene di tutti. E. Borghi 18 Due Presepi Da quando mi occupo del presepio parrocchiale mi sono sempre preoccupato di conciliare rispetto per la tradizione e per i sentimenti della comunità, rappresentati concretamente dalla statuette lignee, con rispetto e aderenza al vero significato degli eventi e degli attori così come ci è stato rivelato dalle Scritture. Compito non facile. Nel nostro presepio parrocchiale ci sono, oltre a Gesù, 11 diversi tipi di personaggi, e di questi solo 4 sono citati nei Vangeli di Natale: Maria, Giuseppe, i pastori e i Magi. Sei degli altri 7 vengono da più lontano, da una lettura dell’intero Antico Testamento. Sono dunque testimoni di una ammirevole tradizione di fede che è stata capace di leggervi, come Gesù ha insegnato ai discepoli di Emmaus, quanto si riferisce a Lui. Alcuni appartengono da sempre a tutti i presepi, come l’asino, il bue e le pecore, altri invece possono mancare, come la donna, il cammello e il cammelliere. L’ultimo personaggio, l’elefante, è invece una novità sconosciuta alla Bibbia e anche alla tradizione. È un bene, perché ci dà l’occasione di cercare noi stessi un fondamento biblico alla sua presenza. Per questo ogni edizione del nostro presepio è stata accompagnata da una documentazione in tal senso. Fare il presepio è dunque sempre interrogarsi e meditare sulle Scritture. La nostra comunità vuole essere una grande famiglia, e allora abbiamo pensato che poteva essere bello farlo quest’anno tutti insieme, e in particolare con i giovanissimi che seguono il catechismo. Ma anche solo quelli sono per fortuna davvero tanti, e un san Giuseppe solo e una scena sola non basterebbero a coinvolgere e accontentare tutti. Per questo abbiamo deciso di moltiplicare l’uno e l’altra. Abbiamo fotografato le figure del nostro presepio parrocchiale e le abbiamo stampate su 4 fogli di cartoncino che sono stati distribuiti ai bambini del catechismo insieme ad una base sulla quale potevano disporre e fissare le figure dopo averle ritagliate. E con questo materiale uguale per tutti ognuno poteva costruirsi la sua versione personale del nostro presepio. Poi, a metà dicembre, abbiamo riunito tutti questi presepi, ne abbiamo discusso e i meglio riusciti sono stati esposti in chiesa. Trovare e riportare i principali testi delle Scritture che ci informino sul ruolo dei vari personaggi è però solo il primo passo. Per organizzarli ho quindi immaginato che ciascun personaggio usi quelli che si riferiscono a lui per presentarsi e dirci cosa sta a fare nel presepio. Ma si tratta pur sempre di discorsi abbastanza difficili. E allora, per renderli più facili da capire e soprattutto da ricordare, li ho tradotti in poesie che ricalcano la metrica orecchiabile del vecchio Corriere del Piccoli e dei libri di Lina Schwarz cari alla mia infanzia. Anche questi testi sono stati distribuiti insieme alle relative figure. E per consentire alla comunità di accompagnare, come giusto e opportuno, l’attività dei nostri fratelli più giovani, i testi delle poesie e i relativi riferimenti alle Scritture sono stati presentati anche sul consueto tabellone del presepio e il tutto era pure disponibile per tutti in forma del solito libretto. Il presepio dei piccoli è diventato così il presepio di tutti. 19 Ricostruendo nel presepio la scena della nascita del Salvatore viene ad un certo punto spontaneo chiedersi: perché non facciamo altrettanto per la sua passione, morte e resurrezione, cioè per la Pasqua? Poi, mentre teniamo in mano la statuina del Bambino, il nostro sguardo va alla grande statua del Crocifisso, e comprendiamo che un presepio pasquale permanente ed essenziale nelle nostre chiese c’è sempre stato! Accanto al crocifisso che lo riassume c’erano poi anche le immagini della Via Crucis (oggi sostituite da semplici croci). E anche qui la tradizione ha spesso offuscato la Scrittura, tanto che la Chiesa ha sentito il bisogno di riformare profondamente la Via Crucis tradizionale, eliminando circa la metà delle stazioni perché senza fondamento scritturistico. Nasce da qui in me e in mia moglie l’idea di costruire un presepio pasquale più simile a quello natalizio, da donare alla nostra parrocchia per ricordare il nostro 50° anniversario di matrimonio. Nel Natale però ci sono solo tre piccoli gruppi di attori (la Sacra Famiglia, i pastori, i Re Magi), un evento (la nascita), l’adorazione. Il tutto in uno scenario appena accennato, quella minuscola città di Giuda (in realtà la periferia di un villaggio) che senza quell’evento nessuno ricorderebbe. Nella Pasqua gli attori sono centinaia, diversi e importanti, gli eventi si succedono in una sequenza drammatica che dura almeno una settimana: impossibile da riassumere in un solo “presepio”. E c’è lo scenario: non la più piccola, ma la più grande città di Giuda: Gerusalemme! È dunque necessario scomporre il presepio pasquale in diverse scene su scala diversa, e cioè uno scenario globale a grande scala (Gerusalemme e dintorni) per situare gli avvenimenti accompagnato da alcune scene particolari a scala più piccola che illustrino alcuni di questi avvenimenti. La prima tappa è stata dunque la costruzione, nel 2011, di un plastico in scala 1:1000 che rappresenta Gerusalemme com’era ai tempi di Gesù, e fornisce lo sfondo comune alle vicende pasquali. Il modello è stato presentato alla comunità in una piccola esposizione. La seconda tappa è stata la realizzazione di 5 scene che rappresentano, in scala 1:6, altrettanti episodi di queste vicende. Il primo modello, che rappresenta il Cenacolo e l’Ultima Cena, è stato presentato alla comunità per la Pasqua 2014. Per la Pasqua 2015 seguiranno gli altri 4: l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme (Domenica delle Palme), il processo davanti al Sinedrio, la Crocifissione e la Resurrezione. In tutti ho soprattutto cercato di restare il più aderente possibile ai dati delle Scritture, e tutte le (talora difficili) scelte sono giustificate dalla documentazione che accompagna i modelli. La nostra parrocchia si dota così di qualcosa di nuovo e di unico, ma non di estraneo, poiché si ricollega, sebbene in forma assai più modesta, alla nostra bella tradizione dei Sacri Monti. L’augurio è che ci aiuti tutti ad approfondire e rafforzare la nostra fede! Guido Cotti 20 PREPARIAMOCI A CELEBRARE IL PRIMO LUSTRO (V ANNIVERSARIO) DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA E CENTRO DELLA TRASFIGURAZIONE Sabato 17 gennaio – pomeriggio di spiritualità con Paolo Curtaz, scrittore e teologo (evangelizzatore freelance) di origine valdostana. Affronteremo con lui il tema come una comunità parrocchiale può trasmettere oggi la fede “ICONE DAL VANGELO DI MARCO” con il seguente orario: ore 14.30 - 15.30 I meditazione ore 15.30 - 16.00 pausa ore 16.00 - 17.00 II meditazione ore 17.30 messa delle famiglie – commento alle letture a cura di Paolo Curtaz ore 19.00 cena comunitaria condivisa Venerdì 27 febbraio, giorno della dedicazione, appuntamento nella Chiesa della Trasfigurazione alle ore 20.00 per ascolto e visione di una storia vissuta con tanta attesa, che in quel giorno si è realizzata. Sarà con noi il KOLPINGSINGERS LUGANO, coro gospel a 4 voci, e ci accompagneranno le immagini che ricordano quel cammino di attesa, dalla posa della prima pietra al giorno in cui le porte si sono aperte e ci hanno accolto. Domenica 1º marzo, Festa della Trasfigurazione, ore 10.00 solenne celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo Mons. Valerio Lazzeri. Seguirà un aperitivo per tutti. Questi appuntamenti entrino nel cuore di tutti noi, per ringraziare insieme il Signore del grande dono che ci ha fatto. 21 Abbiamo celebrato, con gioia e speranza! “Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” De Felice Sofia di Roberto e Giulia, 7 settembre; Lamberti Elia di Luigi e Angela, 14 settembre; Binda Alex di Andrea e Paola-Placidia, 20 settembre; Pedrocchi Elia-Giovanni di Cesare e Isabella, 20 settembre; Vermeulen Thomas e Sebastian di Philip e Francesca, 28 settembre; Mega Susan di Marco e Rossella, 28 settembre; Feltrin Lara di Fabio e Cinzia, 5 ottobre; Burattini Leonardo e Giulio di Andrea e Barbara, 25 ottobre; Monti Alessandro di Oliver e Adriana, 26 ottobre; Riva Anna di Daniele e Lisa, 16 novembre. “Ti accolgo come mia sposa … mio sposo” Squillace Giuseppe con Longo Teresa 5 settembre; Leidi Antonio con Mainone Benedetta 6 settembre; Tedoldi Davide con Bizzozero Silvia 13 settembre; Mori Michele con Pizzino Claudia 20 settembre. “Chi crede in me, anche se muore vivrà” Soldini Augusto 4 settembre, Pinardi Anaide 12 settembre, Pani Terenzio 16 settembre, Maggini-Realini Elena 27 settembre, Roncoroni Giorgio 30 settembre, Bernasconi Celestina 2 ottobre, Frei Erna 25 ottobre, Trösch Otto 5 novembre, Chini Maria 26 novembre. Pensieri per il nuovo anno Tu sai cosa desideri, ma Dio solo sa che cosa ti giova. (Sant’Agostino) Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se stesse senza meravigliarsi. (Sant’Agostino) Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta! Il tuo desiderio sia vedere Dio, il tuo timore, perderlo, il tuo dolore, non possederlo, la tua gioia sia ciò che può portarti verso di lui e vivrai in una grande pace. (Santa Teresa d’Avila) Il buon Dio non ha scritto che noi fossimo il miele della terra, ragazzo mio, ma il sale. Il sale, su una pelle a vivo, è una cosa che brucia. Ma le impedisce anche di marcire. (Georges Bernanos) Il male mette radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore degli altri. (Santa Teresa di Calcutta) La felicità non si ottiene puntando affannosamente alla sua ricerca, ma viene incontro, come una sorpresa, a chi è intento a far felici gli altri. (Fulton Sheen) Sono convinto che l’offesa più terribile che possiamo rivolgere al Mistero coincida con l’incapacità di svegliarsi al mattino e scoprirsi amati. (Don Luigi Giussani) Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno. (Santa Teresa di Calcutta) 22 23 G.A.B. 6932 BREGANZONA Ritorni: Parroco di Breganzona BETLEMME “CASA DEL PANE” “Se vuoi che la tua vita sia veramente un dono, lasciati cuocere nell'amore reciproco e diventerai Pane capace di saziare la fame di Dio che c'è nel mondo”. (C. Santoro) BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO dai vostri Sacerdoti, dal Consiglio parrocchiale e dai collaboratori La Buona Stampa, Lugano