Il vangelo della trasfigurazione è proclamato.
Invita a vivere la Quaresima fissando lo sguardo sul Trasfigurato
ed a mettersi al suo ascolto in tutto ciò che ha a dire:
" Questo è mio Figlio beneamato. Ascoltatelo" (Mc 9,7).
Fare tacere gli altri, per ascoltare, Lui.
Dio interviene nella nostra vita
in modo misterioso, ma costante e fedele.
Il nostro attaccamento profondo a Cristo risorto
ci trasfigura nella vita quotidiana,
ed il suo Spirito che è in noi,
ci dispone a trasfigurare gli altri.
Una lettura del testo con gli occhi della fede
mostra che Abramo non ha dubitato
del disegno benevolo di Dio.
Egli aveva compreso che Dio, impegnato nell'avventura dell'Alleanza,
avrebbe realizzato la sua promessa di una numerosa discendenza
per nessun altro che per Isaac, qualunque cosa sarebbe accaduto.
(Genesi 22, 1-2.9a.10-13.15-18)
Il Salmista offre un sacrificio di azione di grazie al Signore
che ha preso l'iniziativa di liberarlo.
“Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli ”
Abramo, nella sua prova, ha fatto questa straordinaria scoperta.
Sal 115 (116 B )
Paolo si meraviglia.
Dio ha manifestato il suo amore
dandoci ciò che vi è di più prezioso :
il suo Figlio, il suo Unico, per il nostro più grande bene.
( Rm 8, 31b-34 )
Come Matteo e Luca, anche Marco racconta
la trasfigurazione che permette di scoprire
il mistero della persona Gesù.
Marco tuttavia, non parla del viso trasfigurato.
Egli menziona il colore dei suoi vestiti.
Gesù vive allora l'incontro con suo Padre
in un'intimità che diventa manifestazione di Dio stesso.
Sebbene abbia la condizione umana, Gesù è Dio.
Il biancore dei suoi vestiti l'attesta.
La trasfigurazione non è né un fenomeno paranormale,
né uno spettacolo, né un miracolo, ma allo stesso tempo
un momento di grazia per Gesù stesso, per i discepoli e per noi.
Per noi, la trasfigurazione
è una pausa nella vita quotidiana
per " elevarsi " verso Dio.
Si tratta di vivere un momento di intimità col Signore
per sentire la sua presenza benevola.
È una chiamata a metterci o a rimetterci al suo ascolto,
un invito a vivere nella fiducia e nella speranza,
non ha importanza quello che accadrà
nella nostra vita personale, comunitaria ed ecclesiale.
Un anticipo della luce di Pasqua,
o un assaggio del paradiso ?
la Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli fedeli.
Soprattutto però è un “tempo di grazia” (2 Cor 6,2).
Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato:
“Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4,19).
Quando il popolo di Dio si converte al suo amore, trova le risposte a quelle domande
che continuamente la storia gli pone. Una delle sfide più urgenti sulla quale voglio soffermarmi
in questo Messaggio è quella della globalizzazione dell’indifferenza.
L’indifferenza verso il prossimo e verso Dio
è una reale tentazione anche per noi cristiani.
Abbiamo perciò bisogno
di sentire in ogni Quaresima
il grido dei profeti che alzano la voce e ci svegliano.
Papa Francesco
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2a Domenica di Quaresima B 2015