Catasto Terreni Corso di aggiornamento per praticanti Geom.Luigi Campagna 1° lezione • • • • • • • Cenni storici Normativa generale Circolare 2/88 e aggiornamenti Punti fiduciali (scelta, taf, monografie) Introduzione al programma PREGEO Modesta, ordinaria, Particellare Le tipologie di atti in approvazione automatica 2° lezione Pregeo • Codifica Righe • Metodologia di immissione dati (all. e squadri, celerimetrico,livellazione, gps) • Data base censuario • Relazione tecnica • Proposta di Aggiornamento Wegis • Firma delle parti, o lettere d’incarico • Deposito in comune 3° e 4° lezione Esempi pratici di Tipo di Frazionamento e Tipi Mappali • Redazione del libretto delle misure • Metodologia di immissione dati (all. e squadri, celerimetrico,livellazione, gps) • Elaborazione dati e analisi dei risultati • Relazione tecnica • Proposta di Aggiornamento Wegis • Redazione di una monografia per la conferma del punto fiduciale • Responsabilità del professionista, controlli e collaudi Normativa generale • Legge istitutiva 1° marzo 1886 n. 3682 (Legge Mess edaglia) • Testo Unico delle leggi sul nuovo catasto Terreni – Regio Decreto n.1572 del 08 ottobre 1931 • Legge n. 68 del 2 febbraio 1960 ( i 5 Organi Cartografici dello Stato) • D.M.del 02/01/1998 n. 28 - Regolamento recante norme in tema di costituzione del catasto dei fabbricati e modalità di produzione ed adeguamento della nuova cartografia catastale. Normativa generale Legge 1 ottobre 1969, n.679 – “Semplificazione delle procedure catastali” (automazione,verifiche preventive,tipo mappale,voltura) Decreto Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,n.650 – “Perfezionamento e revisione del sistema catastale” (limature alla materia precedentemente variata, numerizzazione delle mappe, commissioni censuarie) Fasi operative nella costituzione di un catasto Formazione Pubblicazione Attivazione Conservazione Formazione del catasto Terreni La legge istitutiva del catasto - legge 1/3/1886 n.3682 - impose la “formazione” secondo “lo stato di fatto controllato”. La stessa legge prevedeva inoltre la presentazione entro breve tempo di un’altra legge con la quale si sarebbero determinati gli effetti giuridici del catasto. In attesa della predetta legge i periti catastali, sempre nell’ambito della “formazione”, provvedevano, quando occorreva, alla redazione del verbale di Delimitazione inteso come atto ufficiale consacrante lo stato dei possessi nel rispetto dei Possessi limitrofi. Ma la legge sulla probatorietà non arrivò mai e gli stessi verbali furono sospesi anche per ragioni economiche. Formazione del Catasto Terreni Art.1 Testo unico del 1931 già art.1 legge 01.03.1886, n.3682: “Sarà provveduto a cura dello Stato, in tutto il Regno alla formazione di un catasto geometrico particellare uniforme, fondato sulla misura e sulla stima, allo scopo: 1. Di accertare le proprietà immobili, e tenerne in evidenza le mutazioni; 2. Di perequare l’imposta fondiaria Art.2 Testo unico del 1931 “La particella catastale da rilevarsi distintamente è costituita da una porzione continua di terreno o da un fabbricato, che siano situati in un medesimo comune, appartengano allo stesso possessore, e siano della medesima qualità o classe, o abbiano la stessa destinazione” Formazione del Catasto Terreni Operazioni topografiche Operazioni estimative Delimitazione e terminazione Qualificazione Triangolazione poligonazione rilevamento Classificazione Classamento Calcolo tariffe Intestazioni Disegno della mappa Calcolo aree Fasi della costruzione mappa catastale Pubblicazione Affissione, presso gli “ALBI PRETORI” dei Comuni interessati, degli atti catastali, con la possibilità di fare reclami entro i termini stabiliti. Attivazione • Introduzione delle variazioni successive alla pubblicazione • Correzioni di errori • Decisioni reclami • Allestimento atti di conservazione Conservazione • Cessazione eventuale vecchio catasto ed avvio operazioni sul nuovo • Questa fase è ancora in corso ai giorni nostri. Archivi Catastali • • • • • - La mappa particellare. - La tavola censuaria. - Il registro delle partite. - La matricola dei possessori - Il prontuario dei numeri di mappa. Partite Speciali • Partita 0 : Elenco dei numeri di mappa soppressi e disponibili • Partita 1 : Aree di enti urbani e promiscui • Partita 2 : Accessori comuni ad enti rurali e ad enti rurali ed urbani • Partita 3 : Aree di fabbricati rurali, o urbani da accertare, divisi in subalterni • Partita 4 : Acque esenti da estimo • Partita 5 : Strade pubbliche Atti di aggiornamento catastale • Per Aggiornamento Catastale si intende l’insieme di quelle operazioni che introducono le Variazioni nello stato dell’Oggetto e nello stato dei Possessi (Soggetti), negli Archivi Catastali Atti di aggiornamento catastale • AGGIORNAMENTI CENSUARI-AMMINISTRATIVI AGGIORNAMENTI NEI SOGGETTI ( NOTE DI VOLTURA) AGGIORNAMENTO NELLE COLTURE ( MODELLO 26) AGGIORNAMENTO NEGLI OGGETTI ( TIPI AGGIORNAMENTO ) AGGIORNAMENTI GEOMETRICI TIPO DI FRAZIONAMENTO TIPO MAPPALE TIPO PARTICELLARE MODELLO 26 AGGIORNAMENTI PLANIMETRICI DOCFA Sono tutti aggiornamenti eseguiti in TEMPO REALE Cartografia - caratteristiche • La mappa catastale originaria è su supporto cartaceo delle dimensioni di cm. 70 x 100; il disegno rientra in un rettangolo non superiore a cm. 60 x 95. • La mappa viene costruita normalmente nella scala 1:2000 • I centri abitati vengono costruiti in scala 1:1000 • Vengono costruite in scala 1:4000 le porzioni di territorio in cui l’area media delle particelle non è inferiore a 5 ettari (50.000 mq) es. zone montuose • Vengono costruite alla scala 1:500 gli sviluppi disegnati , se possibile, negli spazi liberi del foglio medesimo Cartografia - tematismi • In mappa sono rappresentate le linee che circoscrivono porzioni di terreno costituenti le particelle, le strade, le piazze, i fiumi, i torrenti, i laghi, gli stagni, i canali e simili di proprietà pubblica • I confini territoriali di comuni, province, regioni e Stato, i limite di sezione, foglio, sviluppo ed allegato • Punti trigonometrici Cartografia – stato attuale • Il patrimonio CARTOGRAFICO dell’AdT consta in circa 350.000 mappe • Per 33 province in formato Vettoriale (circa 100.000 mappe) • Per le restanti 68 in formato Raster • Le province autonome del Trentino-Alto Adige gestiscono autonomamente la loro cartografia catastale (CATASTO TAVOLARE) PRE GEO Criteri ispiratori della procedura • • • • • Perdita di precisione delle mappe Carenza di aggiornamenti Scomparsa dei punti di appoggio tradizionali Scarsità degli stessi punti Introduzione di strumentazione ad alta precisione Criteri ispiratori della procedura • Standardizzazione della modalità di compilazione dell’atto di aggiornamento cartografico • Importanza di non dissipare il contributo dei tecnici esterni nell’aggiornamento della mappa • Prospettiva di passaggio ad una cartografia numerica Normativa specifica Legge 28 febbraio 1985 n.47 (condono edilizio) Circolare M.F. n.2 del 15 gennaio 1987 (Nuove procedure per il trattamento automatizzato degli aggiornamenti cartografici) Circolare M.F. n.2 del 26 febbraio 1988 (Istruzione per il rilievo catastale di Aggiornamento) Circolare M.F. n.11 del 21 dicembre 1988 (Disposizioni integrative alla circ. 2/88) Circolare M.F. n.2 del 1989 Normativa specifica Circolare M.F. n.5 del 1989 (Disposizioni integrative alla circ. 2/87 , 2/88 e 11/88) Circolare M.F. n.2 del 1992 (Ulteriori disposizioni integrative ) Decreto del Ministro delle Finanze n.701 del 1994 e circolare esplicativa 194/T del 1995 Circolare esplicativa n. 49/T del 1996 ( istituzione della lettera di incarico ) Decreto del Ministro delle Finanze n. 28 del 1998, e circolare esplicativa n.96/T Normativa specifica Provvedimento 3 Dicembre 2003 - (Pregeo 8) Circolare AdT n.10 del 2003 – Attivazione procedura Pregeo 8 Disposizione operativa sull’utilizzo di Pregeo 8 Istruzione su Utilizzo metodologia GPS e altimetria Nota Territoriale 57211/2004- Chiarimenti operativi Pregeo 8 Disposizione Operativa 64538/2004 – Istituzione nuovi Punti Fiduciali Normativa specifica Provvedimento 23 febbraio 2006 – (Pregeo 9 nuovi modelli informatizzati) Circolare AdT n. 2 del 2006 – Procedura Pregeo 9 e nuovi modelli informatizzati Nota Territoriale 19119/2006 - Attivazione Pregeo 9 Nota Territoriale 34902/2006 - Chiarimenti operativi Circolare AdT n. 1 del 2007 – Pregeo 9 ulteriori direttive Normativa specifica Nota territoriale 51727/2007 – service pack 4 Circolare 3/2009 – Procedura Pregeo 10 Circolare 1/2010 Integrazioni a Pregeo 10 Nota territoriale 32021/2010 – chiarimenti Tettoie e Portici Circolare 2/2011 Procedura Pregeo 10 APAG Circolare 1/2012 Procedura Pregeo 10 APAG Circolare M.F. n.2 del 15 gennaio 1987 Omissis… il tecnico professionista diventa partecipe, in prima persona, dell’aggiornamento del Catasto ed il suo elaborato, di cui è tenuto civilmente responsabile, in seguito alla verifica di corretta redazione secondo le buone norme tecniche, viene riconosciuto come un atto del Catasto a tutti gli effetti, configurando in tal modo, nell'Istituto catastale, un organismo che riceva ed archivi i documenti di aggiornamento redatti da altri. Circolare 2/87 – Istituzione Punti Fiduciali A tal proposito sarà necessario individuare per ogni foglio di mappa un insieme di punti costituente una maglia di 250-300 metri che costituirà l'ossatura di appoggio per i rilievi di aggiornamento. Questi punti, detti fiduciali, saranno costituiti da: a) punti di coordinate analitiche note: - trigonometrici IGM - trigonometrici catastali -P.S.R. (devono essere considerati anche quelli per i quali è stata riscontrata una discordanza tra i risultati analitici e il supporto cartografico) b) punti di coordinate cartografiche lette: - spigoli di fabbricato - termini su triplici di possesso - particolari topografici di individuazione certa, di stabilità nel tempo e di facile accessibilità . Circolare 2/87 – Attendibilità Punti Fiduciali Punto Fiduciale Attendibilità • Vertici trigonometrici della rete IGM: – I° ordine -1 – II° ordine -2 – III° ordine -3 – IV° ordine determinati in data successiva al 1942 - 4 – V° ordine determinati entro l’anno 1942 -5 • Vertici trigonometrici della rete CATASTALE – Rete -6 – Sottorete -7 – Dettaglio -8 Circolare 2/87 – Attendibilità Punti Fiduciali Punto Fiduciale Attendibilità – Punti stabili di riferimento (PSR) 9 – Termini su triplici di possesso o spigoli di fabbricato riportati all’impianto 10 – Termini su triplici di possesso o spigoli di fabbricato rilevati in aggiornamenti eseguiti 11 dall’ufficio – Termini su triplici di possesso o spigoli di fabbricato rilevati in aggiornamenti eseguiti 12 dai tecnici esterni Istituzione di nuovi punti fiduciali Allegato alla nota prot. n. 64538 del 27.08.2004 Punto Fiduciale Attendibilità • Vertici della maglia secondaria – collaborazioni 14 • Vertici maglia Primaria – collaborazioni 15 • Vertici della maglia secondaria – AdT 16 • Vertici della maglia Primaria – AdT 17 • Vertici Intesa GIS – AdT 18 • Vertici IGM95 19 Attendibilità punti fiduciali Metodologia di Rilievo Allineamenti e squadri Rete di Appoggio Celerimensura tradizionale Celerimensura elettro-ottica Rilievo GPS * A A A B B PF di aggiornamento 20 30 40 50 60 70 PF di impianto 22 32 42 52 62 72 Mista 24 34 44 54 64 74 Rete Catastale 26 36 46 56 66 76 Rete Geodetica 28 38 48 58 68 78 A = con misure dirette, in numero strettamente necessario e con schemi parzialmente ottimizzati B = con misure dirette e sovrabbondanti e schemi ottimizzati * Attendibilità dopo la circolare 10/2003 attivazione Pregeo 8 B 80 82 84 86 88 Attendibilità metrica delle quote Con la circolare n.10/2003 e la disposizione operativa ad essa collegata si sono stabiliti i valori di attendibilità per le quote Punto Fiduciale Attendibilità Punto Fiduciale di aggiornamento 4 Punto Cartografico 3 Caposaldo di una rete di livellazione trigonometrica 2 Caposaldo di una linea nazionale di livellazione geometrica 1 Circolare 2/88 – metodologie di rilievo • Rilievo per allineamenti e squadri • Rilievo celerimetrico • Poligonali Caratteristiche delle poligonali Le caratteristiche della poligonale realizzata devono rispettare le sottoelencate condizioni: • il numero dei lati della poligonale non deve essere superiore a 10; • i lati della poligonale devono avere, per quanto possibile, lunghezza uniforme. • la differenza tra le misure di uno stesso lato della poligonale effettuate da due estremi e ridotte all'orizzonte, considerata al valore assoluto, deve essere inferiore a 4 cm. • la lunghezza di ciascun lato non deve superare i seguenti limiti: a.1000 metri nel caso in cui la strumentazione impiegata abbia le caratteristiche tecniche indicate ai punti 1.a) e 2.c) del paragrafo 13 distanziometri elettro-ottici a precisione angolare di 20cc; b. 400 metri nel caso in cui la strumentazione impiegata abbia le caratteristiche indicate ai punti 1.b) e 2.c) del paragrafo 13 strumenti a precisione angolare di 1c; nel caso di poligonale aperta il tracciato della stessa deve essere realizzato in modo da ottenere una spezzata quanto più possibile vicina al segmento congiungente i vertici di inizio e fine; Tolleranze rilievo la distanza massima esterna fra l'oggetto del rilievo e il lato del triangolo fiduciale deve risultare inferiore al 30% della corrispondente distanza massima interna riferita al medesimo lato; Tolleranze rilievo la superficie eccedente il singolo lato del triangolo fiduciale deve essere inferiore al 30% della superficie complessiva da rilevare. Tolleranze rilievo in caso di rilievo celerimetrico le stazioni devono essere disposte all'interno del triangolo fiduciale o marginalmente eccedenti il bordo di questo di una quantità inferiore al 30% della distanza fra i corrispondenti due punti fiduciali Circ. 2/92 – vettorizzazioni 6 | Definizione contorno (chiuso) della p.lla l25/a | 7 | l2 | 10l | 102 | nc | (tratto in nero continuo) 7 | 0 | 3 | 5 | 4 | 110 | 107 | rc | (tratto in rosso continuo) 7 | 0 | 108 | 109 | 2 | 1 | 101 | nc | (nuovo tratto in nero continuo) 6 | Definizione del contorno (chiuso) della p.lla 125/c | 7 | 6 | 5 | 4 | 110 | 107 |105 | 5 | rc | 6 | Definizione dei contorno (chiuso) de11a p.lla 125/d | 7 | 4 | 107 | 106 | 105 | nc | 7 | 0 | 107 | rc | 6 | Definizione del contorno (chiuso) della p.lla originaria | 7 | 12 | 101 | 102 | 103 | 104 | 105 | 106 | 107 | 108 | 109 | 2 | nc | 7 | 0 | 1 | 101 | nc | Circ. 2/92 – vettorizzazioni 6 | Definizione contorno (chiuso) della p.lla l25/a | 7 | l2 | 10l | 102 | nc | (tratto in nero continuo) 7 | 0 | 3 | 5 | 4 | 110 | 107 | rc | (tratto in rosso continuo) 7 | 0 | 108 | 109 | 2 | 1 | 101 | nc | (nuovo tratto in nero continuo) 6 | Definizione del contorno (chiuso) della p.lla 125/c | 7 | 6 | 5 | 4 | 110 | 107 |105 | 5 | rc | 6 | Definizione dei contorno (chiuso) de11a p.lla 125/d | 7 | 4 | 107 | 106 | 105 | nc | 7 | 0 | 107 | rc | 6 | Definizione del contorno (chiuso) della p.lla originaria | 7 | 12 | 101 | 102 | 103 | 104 | 105 | 106 | 107 | 108 | 109 | 2 | nc | 7 | 0 | 1 | 101 | nc | Circ. 2/92 – allineamenti e squadri Il codice sarà di tipo: *V* 0 *v* per indicare allineamenti eseguiti a vista; *S* 0 *s* per indicare allineamenti eseguiti con strumentazione ottico-meccanica o di particolare affidabilità; Esempio: punto 1 eseguito a 42,25 metri sull’allineamento 101-102 eseguito a vista. 4 | 101 |102 | 0 | *V*| 5 | 42.25 | 0 | pl | come sopra eseguito con strumentazione ma ottica-meccanica: 4 | 101 | 102 | 0 | *s* | asse scolina | 5 | 42.25 | 0 | pl | I casi di allineamento eseguito per il rilievo di particolari manufatti, quali ad esempio i fabbricati potranno essere equiparati a quelli eseguiti con strumentazione ottico-meccanica. Nel caso di assenza di unodei due codici, l’allineamento si intenderà eseguito a vista. Circ. 2/92 Attribuzione di nuovo identificativo catastale alle particelle oggetto di aggiornamento La circolare n. 5/89 ha dettato i canoni per l'attribuzione dei nuovo identificativo catastale per ogni particella trattata con un atto di aggiornamento. A parziale modifica delle norme impartite con la citata circolare. si dispone che le particelle trattate in qualsiasi atto di aggiornamento assumeranno nuovo identificativo catastale e ogni qualvolta una delle particelle interessate varierà propria forma o destinazione (frazionamento, fusione, variazione di coltura ecc.). L’identificativo catastale della particella originaria deve essere confermato, invece, all’eventuale particella derivata su cui ricadono fabbricati già censiti al Catasto dei fabbricati. Circ. 2/92 – Introduzione modelli censuari Integrazione della procedura Pregeo: trattamento dei dati amministrativo-censuari SCHEMA AUSILIARIO FRAZIONAMENTO MAPPALE Modello Ausiliario ACQUISIZIONE DATI CENSUARI : O P E R A Z 1 IDENTIFICATIVO P ORIGINALE R O V PRINC. SUB. . 2 3 4 AUS. SUPERFICIE ANNOTAZIONI D E F . ha. aa ca. Nat. SN O SR C O D . N U M . Q U A L . 5 6 7 8 9 10 11 12 C L A S S E 13 Codici di Annotazione codice SU SO ES VC CD CO DM FM UC NO testo unita alle particelle sostituisce le particelle è sostituita dalle particelle varia con le particelle costituita dalle particelle comprende le particelle variata per demolizione atto di aggiornamento non conforme all'art.1, comma 8, del d.m.f. n. 701/94 part.lla generata da tipo di fraz.valido ai soli fini comma 10 art. 30 d.p.r. 380/2001 cancellazione di annotazione Modello Frazionamento ACQUISIZIONE DATI CENSUARI : O P E R A Z 1 IDENTIFICATIVO P ORIGINALE R O V PRINC. SUB. . 2 3 4 FR. SUPERFICIE LOTTI D E F . ha. aa ca. Nat. SN O SR P R O V . 5 6 7 8 9 10 D E F . Q U A L . C L A S S E 11 12 13 Modello Mappale ACQUISIZIONE DATI CENSUARI : O P E R A Z 1 IDENTIFICATIVO P ORIGINALE R O V PRINC. SUB. . 2 3 4 TM. SUPERFICIE LOTTI D E F . ha. aa ca. Nat. SN O SR P R O V . 5 6 7 8 9 10 D E F . Q U A L . C L A S S E 11 12 13 - La mappa particellare. • Carta topografica speciale a grande scala e rappresentazione planimetrica delle particelle catastali. E' l'elaborato ideato e formato per concretizzare il significato geometrico del Nuovo catasto terreni. - La tavola censuaria. • E’ un elenco, ordinato per foglio di mappa e per numero di particella, con l’indicazione delle caratteristiche censuarie (località,qualità o destinazione, classe, superficie, R.A., R.D., simboli di deduzione) - Il registro delle partite. • E’ un registro con le pagine numerate in coppia. Ogni coppia di pagine è destinata ad una partita. • In testa è indicata la ditta • La pagina di sinistra è destinata al “carico”:si elencano le particelle in possesso alla ditta • La pagina di destra è destinata allo “scarico”:si elencano le particelle che vengono scaricate perché soppresse, variate o passate ad altra ditta. - La matricola dei possessori • E’ un elenco per ordine alfabetico di tutte le persone fisiche e giuridiche, con l’indicazione dei numeri delle partite nelle quali figuravano. (prima meccanizzazione) - Il prontuario dei numeri di mappa. • E’ un elenco suddiviso per fogli di mappa delle particelle in esso presenti, con riportato a fianco di ogni particella il numero della partita o delle partite in cui tale particella è transitata. Legge n. 68 del 2 febbraio 1960 I 5 Organi Cartografici dello Stato 1) 2) 3) 4) 5) ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE I.G.M. ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA SEZIONE FOTOCARTOGRAFICA DELLO STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA SERVIZIO GEOLOGICO ITALIANO UFFICIO TECNICO ERARIALE oggi AGENZIA DEL TERRITORIO