Tutti i medici e i professionisti della salute nei primi anni della loro formazione studiano le
fondamenta della salute umana.
Per quanto sia complesso il corpo umano di una cosa siamo certi, per vivere dobbiamo mangiare.
Per fare un esempio “automobilistico” possiamo possedere un’ auto economica da poche migliaia di
euro ho una Ferrari da 300.000 euro ma entrambe usano la stessa benzina. Se vogliono muoversi
devono fermarsi al medesimo distributore. Adesso non importa se possiedi una o l’altra se non
inserisci il giusto carburante, non controlli l’olio ho il liquido refrigerante, sicuramente il motore si
guasterà.
I medici sanno bene che la base della salute e fondata su una alimentazione corretta, il che significa
fornire TUTTI I NUTRIENTI che servono al corpo per realizzare le migliaia di sintesi chimiche ed
organiche.
Ma quando è stata l’ultima volta che un medico ha valutato se vi state alimentando correttamente?
Se state assumendo con l’alimentazione tutte le vitamine, proteine e Sali minerali necessari?
Non ve lo ricordate? Be non affaticate la vostra mente, non lo fanno mai.
Il vero problema che in tutti i gradi di insegnamento scolastico non esiste una sola voce che impari
la cosa più importane alle future generazioni: Come ci si deve alimentare e gestire in maniera
corretta il nostro corpo.
Vedete miei cari lettori e come se domani vi recaste in un negozio per comprate un sofisticato
telefono, con decine di funzioni, ve lo consegnano in una bella scatola, ma…. Non ci sono istruzioni,
niente neanche una riga, neanche su come si accende.
Come farete a conoscere cosa fà e come farlo nella maniera giusta? Quasi sicuramente lo usereste
utilizzando solo le funzioni che riuscite a trovare più facilmente, quindi avrete speso una somma di
denaro per avere il meglio e usarlo come un telefono economico.
Ecco questo vi sembrerà illogico ma non è quello che avviene con il nostro corpo? Nessun libretto
di istruzioni, nessuno che ci spieghi come usarlo!
Ma torniamo al soggetto di questo breve libro
Le vitamine sono delle sostanze fondamentali per il nostro benessere che, come avviene per i sali
minerali, vanno assunte attraverso l’alimentazione dato che il nostro corpo non è in grado di
sintetizzarle.
Spesso però a causa di un’alimentazione sregolata ne siamo carenti e tendiamo a sottovalutare
questo fatto non considerando che ciò può comportare invece a lungo andare, seri problemi di
salute.
Scopriamo allora meglio le vitamine e soprattutto impariamo quali sono gli alimenti che ne
contengono di più.
La prima grande classificazione a proposito di vitamine è quella che vede da una parte le vitamine
liposolubili e dall’altra quelle idrosolubili. Le prime (vitamine A, D, E, K) sono solubili
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esclusivamente nei grassi e l’organismo è in grado di accumulare mentre le seconde sono solubili
solo in acqua (vitamina C e gruppo B) e non possono essere accumulate, ad eccezione della B12 che
invece viene trattenuta dal fegato. Ne va da sé che quando mangiamo cibi con vitamine liposolubili
sarebbe bene associare insieme dei grassi (come ad esempio dell’olio) per assorbirle meglio, mentre
nel caso di assunzione di vitamine idrosolubili, è buona cosa associarvi dell’acqua.
Adesso per logica se noi ci alimentiamo in maniera corretta non avremo bisogno di usare degli
integratori per apportare vitamine al nostro corpo.
Gli integratori sono relativamente prodotti moderni, i nostri nonni non li usavano e neanche si
producevano. Non è che fossero inutili, molte malattie erano causate proprio da mancanza di
vitamine.
Ma non si conoscevano ne si ipotizzava una relazione tra malattia e vitamina.
Una delle malattie gravi più antiche e lo Scorbuto citato già nelle cronache egizie a partire dal 1500
a.C. una delle più antiche malattie conosciute dall'uomo, anche se si è dovuto attendere il 1932 per
identificarne chiaramente l'origine, che oggi sappiamo legata a gravi carenza di acido ascorbico
(vitamina C). Il fabbisogno quotidiano di questa vitamina si aggira intorno ai 90 mg, ma ne bastano
10 al giorno per prevenire le manifestazioni dello scorbuto per parecchi mesi od anni. Si tratta di
un quantitativo di vitamina C irrisorio, contenuto, ad esempio, in tre grammi di peperoni freschi
rossi, oppure in 10 grammi di kiwi od in 20 grammi di arancia. La C è tuttavia una vitamina fragile,
che viene perduta con la cottura, la conservazione prolungata, la luce solare e lo sminuzzamento
dei cibi; per questo motivo lo scorbuto è stato a lungo una malattia tipica dei marinai, privati di
vegetali freschi durante le interminabili traversate oceaniche. Il fabbisogno di questa
vitamina aumenta in seguito a sforzi fisici e psichici di vario tipo; non a caso lo
scorbuto era tipico dei soldati e dei già citati marinai (tra i membri dell'equipaggio lo scorbuto si
manifestava con una certa uniformità intorno al terzo-quarto mese di navigazione).
Oggi nel mondo moderno non esistono normalmente gravi mancanze di vitamine, ma questo non
significa che non ci siano problemi.
Vivere nel mondo moderno comporta dei vantaggi, ma anche una serie di effetti negativi sulla
nostra salute
Inquinamento
Stress oltre il sopportabile
Alimentazione industriale (che priva i cibi di molte vitamine e nutrienti)
Acqua addizionata di cloro e con sostanze inquinati anche se in dosi microscopiche
Ciclo veglia sonno non fisiologico ma dettato dagli impegni sociali
Alimenti che percorrono viaggi di migliaia di chilometri prima di essere venduti
Alimenti con OGM di cui ancora si discute sui loro fattori positivi o negativi
Alimenti prodotti utilizzando concimi chimici e antiparassitari
Alimenti prodotti “forzando” il loro ciclo vitale
Eliminazione dei “Cibi Antichi” che non producono in “quantità”
Non si mangia quando si ha fame ma ad orari prefissati
Impero del Fast Food con cibi abbinati per il gusto non certo per “Nutrire correttamente”
La lista potrebbe continuare ancora, aggiunte voi le voci mancanti….
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Quindi possiamo scegliere due sole vie
La Prima:
Mangiare variato, bilanciato e sano mettendo nella nostra dieta i cibi che apportano tutti i
nutrienti.
La Seconda:
Aggiungere alla nostra dieta vitamine e nutrienti utilizzando gli integratori.
Per saperli scegliere dobbiamo avere prima di tutto la conoscenza di cosa fanno le diverse Vitamine
in secondo luogo acquistare integratori non perché sono famosi per la pubblicità, si vendono in
farmacia, hanno una bella confezione ho vantano “proprietà” miracolose.
Il giusto acquisto si fa controllando gli ingredienti, informandosi sul produttore, sulla sua
reputazione ( e facile controllarla sul web ).
Una cosa molto importante e che non si devono prendere vitamine in eccesso, ne pensare che
abbiano solo effetti positivi e che la loro eccessiva o sbagliata assunzione non crei danni.
ANTAGONISMI VITAMINICI
Un esempio..
Le vitamine presentano interazioni sinergiche e antagoniste che molto spesso non vengono
considerate. Gli antagonismi possono non essere diretti, ma come risultato di un’assunzione
eccessiva, possono provocare un aumento delle richieste di altre vitamine. Ecco alcuni esempi: la
vitamina A, riduce gli effetti tossici della vitamina D, mentre livelli elevati di vitamina C possono
provocare una carenza di vitamina B12. Anche la vitamina B1 presenta un’azione antagonista nei
confronti della B12.
SINERGISMI VITAMINICI
Le vitamine sono coinvolte in molte reazioni. Agiscono come coenzimi e quindi lavorano
sinergicamente in molte reazioni enzimatiche. Possono anche avere un’azione protettiva nei
confronti di carenze di altre vitamine. Le vitamine sono strettamente associate alle funzioni
metaboliche dei minerali. E’ risaputo che una carenza vitaminica può interferire con l’utilizzo o
l’assorbimento di un minerale così come può essere necessario somministrare una specifica
vitamina per correggere una carenza di un minerale. Classico esempio è il rachitismo e la vitamina
D. Vitamina C, B6 e vitamina A possono spesso essere richieste per correggere un’anemia
sideropriva che non risponde alla supplementazione con ferro. Una carenza di zinco può essere
dovuta ad una carenza di vitamina A non rispondente a supplementazione con la vitamina A stessa.
Lo zinco è necessario per rimuovere la vitamina A dai magazzini di riserva epatici.
ANTAGONISMI VITAMINICO-MINERALI
Un’assunzione eccessiva di una singola vitamina, può portare a un disequilibrio di
un minerale sia provocandone una carenza, che incrementandone la ritenzione tissutale. La
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vitamina C presa a dosi elevate può ad esempio contribuire ad una carenza di rame interferendo nel
suo assorbimento o nel suo metabolismo. Poiché la vitamina C è antagonista del rame ed il rame è
richiesto per utilizzare in modo adeguato il ferro, un’assunzione eccessiva di vitamina C potrebbe
favorire una tossicità da ferro.
Dosi elevate di vitamina D, invece, possono provocare una carenza di magnesio e potassio in
quanto la vitamina favorisce e migliora l’assorbimento e/o il riassorbimento di calcio.
Un’assunzione eccessiva di vitamina A può contribuire ad una perdita di calcio.
Quindi Viva gli integratori utilizziamoli ma con saggezza. Potete sempre consultare un
professionista nella medicina naturale ho chissà un buon medico nutrizionista, sempre che non
abbia solo a cuore i vostri soldi.
Intanto una piccola lista delle vitamine, delle loro funzioni e cibi principali dove trovarli.
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Un piccolo consiglio.
Se volete rimanere in salute utilizzate un metodo semplice per conoscere se state inserendo tutto
quello che vi serve per rimanere sani.
Prendete un quaderno, e per trenta giorni segnate cosa mangiate durante il giorno
Alla fine dei trenta giorni fate una tabella
Indicando il tipo di nutriente
Se mangiate pasta, pane, biscotti.. e sono tutti fatti di grano, il nutriente sarà un carboidrato
Se è integrale avrete quasi tutti i “composti” presenti nel chicco, se è “00” il 90 % dei nutrienti non
ci sarà più.
Se mangiate carne ( divisa per Rossa, Bianca e pesce) state assumendo proteine
Completate l’elenco con gli altri cibi ( latticini, frutta, verdura..)
Utilizzando le indicazioni presenti nel libro e approfondendole se necessario ricercando sul web
Scrivete accanto ai nutrienti quali vitamine vi apportano e in che quantità.
Vi accorgere in maniera semplice cosa non va’ nella vostra alimentazione, Questo semplice sistema
vi aiuterà a rinforzarvi e ha rendervi più sani.
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Vitamine del gruppo B
Hanno valore plastico, cioè facilitano la costruzione di nuove cellule e quindi di nuovo tessuto
vivente. Sono inoltre specifiche per il funzionamento del sistema nervoso. Servono per la corretta
assimilazione dei carboidrati e delle proteine (vit. B6). Ottima sorgente di vitamine del gruppo B è
il lievito di birra.
Ci sono tre sostanze, chiamate non-vitamine B che vengono spesso erroneamente considerate
come vitamine.
Esse sono inositolo, colina, (che cede parte della sua struttura alla lecitina) e acido lipoico.
Queste sostanze nutritive non fanno parte delle vitamine del complesso B essenziali, ma sono
coenzimi che aiutano il metabolismo e si trovano in una grande varietà di alimenti. Altre sostanze
considerate erroneamente vitamine B sono l’acido para-aminobenzoico (PABA), i bioflavonoidi
(vitamina P) e l’ubichinone. La vitamina B15 (qualche volta viene chiamato così l’acido
pangamico), la B17 è laetrile, la BT, carnitina, è una componente importante delle cellule ma non
è una vitamina.
Vitamina B1
Vitamina B1 o Tiamina è indispensabile per l'utilizzo del glucosio, quindi la sua carenza non
permette di utilizzare l'energia di questo zucchero.
Anche i capelli si servono del glucosio come fonte di energia (altri tessuti sono i nervi, etc.).
Viene eliminata attraverso le urine, quindi è necessario un ricambio costante.
Viene persa durante la raffinazione dei cibi, conservazione e sterilizzazione.
Si può avere carenza di vitamina B1 anche durante la febbre, l'ipertiroidismo, poliuria, diabete
mellito, trattamento con diuretici. Viene in minima parte sintetizzata dalla flora batterica
intestinale.
E' contenuta in lievito di birra, riso, grano, pane integrale, soia, carne di maiale, fegato, uova,
latte, pesce, cereali integrali, piselli.
La tiamina è presente in quantità limitata in quasi tutti gli alimenti e in grandi quantità solo in
alcuni come il maiale e le interiora. Il pane e i cereali dovrebbero essere consumati integrali o
vitaminizzati, perché la tiamina è contenuta nel germe e nella crusca del grano, nella pula del riso
e in quella parte di tutti i cereali che viene eliminata durante la macinazione per dar loro un colore
più chiaro e una consistenza più fine. Una dieta ricca di lievito di birra, germe di grano, melassa e
crusca, procurerà all’organismo sufficiente tiamina e aiuterà a prevenire l’accumulo di depositi
grassi nelle pareti delle arterie.
Poiché la quantità di tiamina immagazzinata nell’organismo non è molto grande, i tessuti del
corpo si deteriorano rapidamente quando se ne presenta una carenza. La tiamina viene distrutta
dall’alcool. L’alcool interferisce con l’assorbimento di tutte le sostanze nutritive, ma specialmente
della vitamina B1 e B2.
L’assunzione di quantità eccessive di zucchero e il fumo di sigaretta causano un
impoverimento di tiamina.
La quantità consigliata per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni è di 1,3 mg, dai 15 ai 50 è di 1,5 mg, e dai
51 in su è di 1,2 mg. Per le donne invece, dagli 11 ai 50 anni è di 1,1 mg e dai 51 in su è di 1,2
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mg; le gestanti e le donne che allattano dovrebbero assumere altri 0,4 mg. I bambini da 1 a 3
anni hanno un fabbisogno di 0,7 mg, dai 4 ai 6 anni di 0,9 mg, e dai 7 ai 10 anni di 1,0 mg. I
neonati sino a sei mesi hanno un fabbisogno di 0,3 mg e dai 6 mesi a un anno di 0,4 mg. Gli
alcolisti dovrebbero assumere dai 10 ai 100 mg di tiamina al giorno.
E’ noto che le persone anziane usano la tiamina meno efficientemente; perciò, una maggiore
assunzione, insieme alle altre vitamine del complesso B, può essere vantaggiosa.
Il bisogno di ulteriore vitamina B1 aumenta nelle forme di diarrea grave, febbre, stress e interventi
chirurgici.
Non vi sono effetti tossici conosciuti in rapporto alla tiamina, benché grosse dosi possono portare
a squilibri del complesso B.
I sintomi dell’intossicazione e quelli della carenza sono abbastanza simili; andatura traballante,
occhi appannati, perdita di coordinazione e confusione.
Una leggera carenza di tiamina è difficile da diagnosticare e facilmente attribuita ad altri problemi.
I primi segni comprendono affaticamento precoce, perdita di appetito, irritabilità, instabilità
emotiva (comportamento asociale e aggressivo) e difficoltà di concentrazione.
La carenza di tiamina può bloccare il metabolismo del collagene, direttamente collegato al
processo di cicatrizzazione.
La carenza di tiamina nel corso della disintossicazione dall’alcool, può causare la paralisi.
E’ risaputo che la caffeina presente nel caffè distrugge la tiamina.
Calore e bollitura possono distruggere due terzi della vitamina.
Vitamina B2
Vitamina B2 o Riboflavina. E' essenziale per innumerevoli reazioni metaboliche, soprattutto nei
tessuti.
Indispensabile alla vita della cellula (e quindi anche dei capelli).
E' contenuta in lievito di birra, frattaglie, latte (ove è in forma libera), albume d'uovo, pesce, carne,
vegetali verdi.
I suo peggiori nemici sono le radiazioni ultraviolette (ad esempio il latte perde gran parte della
vitamina B2 se esposto al sole).
Viene eliminata attraverso feci ed urine. La carenza può causare anche perdita dei capelli e calo
di peso.
Le persone sottopeso che hanno sensazioni di tensione e depressione potrebbero aver bisogno
di più riboflavina.
I risultati di alcuni studi mostrano che la carenza di vitamina B12, C e riboflavina può causare
depressione.
Tremore, astenia, vertigini, idropisia e difficoltà ad urinare sono tutti sintomi di carenza. La
carenza di riboflavina si presenta spesso insieme alla carenza di ferro.
La riboflavina è la miglior alleata dello sportivo, perché viene immagazzinata nei muscoli e
utilizzata al momento dell’attività fisica.
E’ necessaria per il mantenimento di una buona vista, pelle, unghie e capelli.
Uno degli aspetti più interessanti della riboflavina, è il suo ruolo protettivo, insieme ad un enzima
chiamato glutatione reduttasi, nei confronti dei radicali liberi (elementi che attaccano il corpo in
modo distruttivo). La vitamina B2 lavora anche come antiossidante che cattura e distrugge le
cellule anormali nel corpo, come quelle che causano il cancro.
La riboflavina, vitamina idrosolubile, non viene immagazzinata nel corpo, e deve quindi essere
assunta quotidianamente con gli alimenti o con gli integratori.
La dose giornaliera raccomandata è di 1,5 mg per i maschi dagli 11 ai 14 anni, 1,8 mg per quelli
dai 15 ai 18 anni, 1,7 mg per quelli dai 19 ai 50 anni e 1,4 mg dai 50 in su. Per le donne invece la
dose raccomandata è di 1,3 mg dagli 11 ai 50 anni e dai 50 in su, 1,2 mg. Le gestanti dovrebbero
aggiungere 0,3 mg, le donne che allattano durante i primi sei mesi necessitano un supplemento
di 0,5 mg e per i sei mesi successivi 0,4 mg. I bambini da 1 a 3 anni dovrebbero assumerne 0,8
mg, dai 4 ai 6 anni 1,0 mg, e dai 7 ai 10 anni sono sufficienti 1,2 mg. I neonati sino a sei mesi
hanno bisogno di 0,4 mg e dai sei mesi a un anno, 0,5 mg. Le persone che praticano uno sport
dovrebbero assumere dai 2 ai 2,5 mg al giorno.
Non vi è alcuna tossicità conosciuta della riboflavina. Comunque un’assunzione prolungata di alte
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dosi di una qualsiasi delle vitamine B, compresa la riboflavina, può portare a grosse perdite di
altre vitamine B. Quindi è importante prendere il complesso B completo con qualsiasi vitamina B
singola.
La carenza di questa vitamina si manifesta soprattutto sulla pelle e sulla membrana mucosa. I
sintomi più comuni della mancanza di vitamina B2 sono: spaccature e piaghe agli angoli della
bocca, lesioni delle labbra, lingua rossa e dolente, sensazione di pulviscolo e sabbia all’interno
delle palpebre, bruciore agli occhi, occhi affaticati, dilatazione della pupilla, cambiamenti della
cornea, fotofobia. Desquamazione intorno a bocca, naso, orecchie e fronte, prurito vaginale, pelle
oleosa, eczema sul viso e sui genitali e calvizie sono altri sintomi di carenza.
La carenza può causare anche perdita dei capelli e calo di peso. La colorazione gialla dell'urina
dopo somministrazione è dovuta alla vitamina B2 (riboflavina).
Vitamina B3
Vitamina B3 o Niacina o vitamina PP. Comprende l'acido nicotinico e la nicotinamide. La vitamina
PP conduce a NAD (nicotinamide-adenina-dinucleotide) e NADP (nicotinamide-adeninadinucleotide-fosfato) che sono implicati in tutte le reazioni di ossidoriduzione dell'organismo.
Queste reazioni avvengono costantemente a livello di tutti i tessuti. Tali reazioni sono anche
fondamentali per il metabolismo del capello.
Inoltre è importante per la circolazione periferica. In parte l'organismo è in grado di
sintetizzare la vitamina B3 dal triptofano.
E' contenuta nel lievito di birra, nei cereali (in forma però poco utilizzabile), nelle verdure, nella
frutta fresca e secca, nella carne, nel fegato, nel pesce, nel latte e nei formaggi. Viene eliminata
attraverso le urine.
La niacina è un efficace disintossicante (anche per narcotici e alcool).
E’ vitale per una corretta attività del sistema nervoso, per il mantenimento della salute della pelle
e della lingua e per la formazione dei tessuti del sistema digestivo. E’ necessaria per la sintesi
degli ormoni sessuali.
La cosa sorprendente a proposito della niacina è la velocità con la quale può curare le
disfunzioni. Una diarrea può essere curata in due giorni. L’aterosclerosi, gli attacchi di sindrome
di Ménière (vertigini) ed alcuni casi di sordità progressiva sono migliorati e persino scomparsi. La
niacina è spesso usata per abbassare la pressione sanguigna alta e per migliorare la circolazione
nelle gambe di persone anziane che presentano crampi e dolori.
Contribuisce anche a stimolare la produzione di acido cloridrico per aiutare una digestione
difettosa.
L’acne è stata trattata con successo con la niacina. La niacina è molto importante per il
metabolismo del cervello.
I fumatori possono trarre beneficio dalla niacina perché essa funge da vasodilatatore e rimuove i
lipidi dalle pareti delle arterie, azione opposta da quella della nicotina.
La perdita di fluidi da gravi ustioni può essere limitata dalla niacina. Molti individui sofferenti di
insonnia rispondono bene all’effetto calmante della niacina.
La niacina è stata molto efficace nel trattamento dell’artrite. Pazienti sofferenti di artrite hanno
riscontrato una maggiore mobilità delle articolazioni, una diminuzione della rigidità e del dolore,
così come un aumento della potenza muscolare e la diminuzione del senso di fatica, con
l’assunzione di niacina. In molti casi è necessario un trattamento lungo per ottenere i migliori
benefici.
Non sono conosciuti effetti tossici reali, ma dosi alte, di solito 100 o più milligrammi, possono
causare effetti secondari come sensazioni di prurito, vampate di calore, e pulsazioni alla testa
dovute alla dilatazione dei vasi sanguigni. Con una forma sintetica di niacina, la niacinamide, si
hanno gli stessi effetti benefici della niacina ma si evitano questi effetti collaterali.
Una dose eccessiva può scatenare un attacco di gotta impedendo l’eliminazione degli acidi urici.
Altri sintomi di intossicazione sono nausea, crampi, diarrea, sensazione di svenimento e battito
cardiaco accelerato o irregolare.
I sintomi da carenza di niacina sono molti. Nella prima fase si manifestano debolezza muscolare,
stanchezza generale, perdita dell’appetito, cattiva digestione e svariate eruzioni cutanee. La
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carenza di niacina può causare anche alito cattivo, piccole ulcere, insonnia, irritabilità, nausea,
vomito, mal di testa ricorrente, gengive sensibili, bruciori alla bocca e alla lingua, tensione e
profonda depressione. Una grave carenza di niacina può causare la pellagra, caratterizzata da
dermatiti, diarrea, pelle rugosa e infiammata, tremori, disordini nervosi e demenza. Molte
disfunzioni digestive che causano irritazione e infiammazione alle mucose della bocca e del tratto
intestinale sono dovute a carenza di niacina.
Vitamina B5
Vitamina B5 o Acido Pantotenico o calcio pantotenato. E' praticamente indispensabile
all'organismo umano.
E' il precursore del coenzima A (vit. B5+ATP+cisteina), utilizzato da tutte le cellule dell'organismo
per la sintesi di acidi grassi, per il meccanismo respiratorio, per la sintesi ormonale, del
colesterolo, etc.
Se carente inoltre favorisce un precoce ingrigimento dei capelli. Viene utilizzato anche per il
rallentamento dei processi di invecchiamento, quali ad esempio macchie scure sulla pelle.
Prolunga la vita media delle cellule, (studio condotto su topi trattati con integrazione di questa
sostanza che vivevano più a lungo di circa il 20% rispetto a quelli a cui non veniva
somministrata).
E' la vitamina antistress di cui hanno particolare bisogno le ghiandole surrenali per funzionare
normalmente.
E' contenuto nel lievito di birra, nel fegato, nella carne, uova, pesce, verdura, frutta. Viene
eliminata attraverso le urine.
Esteriormente ripara i danni causati da trattamenti chimici e meccanici. Riduce del 30-40% la
formazione delle doppie punte e riduce l'aggrovigliamento.
L’acido pantotenico aumenta l’energia, migliora i risultati atletici, accelera la cicatrizzazione delle
ferite, previene la caduta dei capelli e la comparsa dei capelli bianchi, ritarda l’invecchiamento e
aiuta a controllare lo stress, fattore importante per i cardiopatici.
Si ritiene che dosi massicce rallentino l’invecchiamento prematuro e la formazione delle rughe e
preso insieme a tutte le altre vitamine del complesso B abbia un effetto positivo sul sistema
immunitario.
La dieta americana media fornisce dai 6 ai 16 mg di acido pantotenico al giorno. La dose
giornaliera raccomandata per anziani, bambini e adulti, va dai 4 ai 7 mg; per i bambini dai 4 ai 6
anni è di 3 o 4 mg, dai 7 ai 10 anni è di 4 o 5 mg, per i neonati sino ai 6 mesi, è di 2 mg, e da 6
mesi a 1 anno è di 3 mg.
Se presa a scopo preventivo, la dose massima può arrivare sino a 100 mg al giorno. Lo “Heinz
Handbook of Nutrition” consiglia un’assunzione giornaliera variabile tra i 10 e i 15 milligrammi. Le
persone che soffrono di artrite reumatoide dovrebbero consultare il medico prima di assumere
dosi più alte, ma sono stati ottenuti buoni risultati somministrando sino a 2 g al giorno. I dosaggi
terapeutici di solito vanno dai 50 ai 200 milligrammi al giorno.
Viene danneggiata dal calore ma non teme la luce.
Il Pantenolo è un principio attivo molto usato in cosmetica per la sua azione idratante e lenitiva. In
termine tecnico, si tratta di protovitamina B5, la sostanza che deve essere trasformata
dall'organismo in vitamina prima di essere utilizzata (come lo è il Betacarotene per la Vitamina A).
Vitamina B6
Agirebbe in sinergia con lo zinco nell'inibire l'azione della 5 alfa reduttasi periferica (enzima che
trasforma il testosterone in un' altra forma detta DHT, vedi generalità sulla calvizie
androgenetica), sia in forma topica sia tramite assunzione orale.
Esiste in tre forme diverse : piridossamina, piridossina e piridossale. Tutti i tessuti del corpo
umano sono comunque in grado di trasformare le tre forme in piridossal fosfato, la forma attiva.
Le cellule che hanno carenza di vitamina b6 si dimostrano maggiormente responsive agli ormoni
steroidei. E' quindi importante non avere carenze di vitamina B6 !
Il difetto di vitamina B6 determina anche un abbassamento della cistina in circolo.
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Il fumo, l'alcool, la pillola anticoncezionale possono provocare una carenza di questa vitamina.
La luce, l'inscatolamento e la surgelazione distruggono circa il 20% di vitamina B6.
Alcuni studi scientifici su MEDLINE affermano che solo alcune forme di piridossina (piridossale-5fosfato) e non la piridossina HCL (che è la forma più comune) inibiscono la 5-alfa-reduttasi,
mentre la piridossina HCL l’aumenterebbe. In passato è stata proposta nella terapia dell' acne e
della seborrea, infatti interferisce con il metabolismo dei grassi della cute, regolando l'escrezione
del sebo.
Riduce l'omocisteina la quale è anche una sorgente di radicali liberi.
Si trova nella carne, nei prodotti integrali, nel fegato, nel pesce, nell'albume delle uova, nel mais,
nel latte, nella frutta, vegetali verdi, nel lievito di birra, nell' olio di germe di grano, carne.
La vitamina B6 sembra far parte di quelle vitamine che, se somministrate da sole, possono
provocare uno squilibrio o una carenza delle altre vitamine del complesso B. Quantità eccessive
possono causare intossicazione e provocare problemi neurologi. Dosi intravenose di 200
milligrammi si sono dimostrate non tossiche. Tuttavia la dose assunta quotidianamente non
dovrebbe superare i 50 mg senza parere medico. Quando vengono assunte alte dosi di
niacinamide, bisognerebbe integrare anche la vitamina B6.
Il fabbisogno di vitamina B6 dipende dal metabolismo delle proteine, quindi quanto più alta la
quantità di proteine consumate, maggiore sarà il fabbisogno di vitamina B6. La dose dietetica
raccomandata di vitamina B6 è basata su un consumo proteico di 100 g al giorno. La dose
consigliata per i maschi dai 15 anni in su è di 2 mg al giorno, ma questa dose potrebbe essere
troppo bassa. I ragazzi dagli 11 ai 17 anni dovrebbero assumerne 1,7 mg. Le femmine dagli 11 ai
14 anni 1,4 mg, dai 15 ai 18 anni il fabbisogno è di 1,5 mg, e dai 19 in su 1,6 mg. Le gestanti
dovrebbero assumerne 2,2 mg e quelle che allattano 2,1 mg. Per i bambini da 1 a 3 anni il
fabbisogno è di 1 mg, da 4 a 6 anni 1,1 mg e da 7 a 10 anni 1,4 mg. I neonati sino a sei mesi
hanno un fabbisogno di 0,3 mg e da 6 mesi a un anno 0,6 mg. Una dose di 200 mg è stata
somministrata per curare la sindrome del tunnel tarsale e carpale.
Nei casi di carenza di vitamina B6 si manifesta un abbassamento dello zucchero nel sangue e
una bassa tolleranza al glucosio, che porta ad una sensibilità all’insulina. Tale carenza può anche
causare perdita dei capelli, spaccature della pelle intorno alla bocca e agli occhi, intorpidimento e
crampi a braccia e gambe, diminuito apprendimento, disturbi alla vista, neuriti, artriti, scompensi
cardiaci dovuti ai nervi, paralisi temporanea di un arto e un aumento delle urine. La carenza può
causare disturbi al midollo osseo, che a loro volta sono causa di anemia.
La vitamina B6 è stata anche usata per curare, con ottimi risultati, scompensi sessuali maschili,
eczemi, assottigliamento e perdita dei capelli, tasso di colesterolo elevato, diarrea, emorroidi,
pancreatite, ulcere, debolezze muscolari, alcuni tipi di scompensi cardiaci, piedi doloranti, certi tipi
di calcoli renali, acne, carie dentaria. Individui che sono altamente fotosensibili e sono soggetti a
ustioni solari sono stati trattati con successo con la vitamina B6. La vitamina può anche ridurre
l’annebbiamento della vista tipico della cataratta.
Sembra essere benefica anche nel trattamento dello stress, insieme allo zinco. Ci sono stati
miglioramenti nei pazienti affetti dalla malattia di Crohn ai quali è stata somministrata la vitamina
B6 insieme a zinco, magnesio, piridossina, niacinamide, vitamina C, vitamina E, e altri
antiossidanti.
L’assunzione di 25 mg al giorno di B6 aiuta a mantenere l’umidità di occhi e bocca, mentre 500
mg di piridossina possono aumentare la lacrimazione negli anziani che soffrono di secchezza
degli occhi. Per l’idratazione sono efficaci anche niacinamide, acido ascorbico, zinco, e
magnesio. L’osteoartrite migliora con la vitamina B6 e il potassio.
Più si suda più se ne perde, ecco gli sportivi ne hanno bisogno anche per questo.
Ecco la lista dei cibi più ricchi, la quantità è espressa in mg per grammo di alimento crudo :
Lievito di birra 0.0441 mg
Germe di grano 0.033 mg
Fegato di vitello 0.009 mg
Fegato di manzo 0.0071 mg
Fegato di maiale 0.0059 mg
Rognone 0.0055 mg
Polpa di vitello o manzo 0.004 mg
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Autore Roberto Pedaletti
Vitamina B8
Vitamina B8 o Biotina o Vitamina H. E' essenziale per la sintesi degli acidi grassi.
E' contenuta nel fegato, tuorlo d'uovo, cioccolato, arachidi, piselli secchi, funghi, lievito di birra.
E' sintetizzata in parte anche dalla flora batterica intestinale. Il fegato dell'uomo ne può
immagazzinare una buona quantità.
Le persone che ingeriscono grandi quantità di uova crude possono incorrere in carenza, infatti la
vitamina B8 si lega molto facilmente all' avidina dell'albume. La cottura distrugge l' avidina.
Contribuisce anche all’utilizzazione delle proteine, dell’acido folico, dell’acido pantotenico e della
vitamina B12. Questa vitamina lavora quindi bene con la vitamina B2, B6, B12, l’acido folico,
l’acido pantotenico, l’STH (un ormone della crescita) e il testosterone.
La carenza di biotina influenza principalmente la pelle e i capelli. Tra i sintomi troviamo la calvizie
(che può essere reversibile se causata da una carenza), le dermatiti, colorito grigiastro, e uno
sfogo intorno a naso e bocca.
Una carenza di biotina nell’uomo causa dolori muscolari, inappetenza, pelle secca, mancanza di
energia, insonnia e disturbi al sistema nervoso. Gli organi colpiti da una carenza di biotina sono i
genitali maschili, il midollo osseo, il fegato e i reni.
L’uso della biotina è stato efficace nella prevenzione della calvizie e dei capelli grigi. Molti
trattamenti per capelli contengono questa sostanza che dà capelli sani e tiene sotto controllo le
ciocche ribelli.
La biotina migliora i risultati sportivi. La biotina ha un ruolo importante nel mantenimento delle
ghiandole sebacee, dei nervi, del midollo osseo e delle ghiandole sessuali. Il Consiglio Nazionale
di Ricerca (Usa) dichiara che un consumo di biotina che varia da 150 a 300 microgrammi
soddisfa il fabbisogno giornaliero dell’organismo. Quantità aggiuntive sono necessarie durante la
gravidanza e l’allattamento.
Questo elemento nutritivo non ha effetti tossici. Le persone che seguono una dieta a basso
tenore calorico dovrebbero assumere dai 100 ai 300 microgrammi di biotina.
Vitamina B9
Vitamina B9 o Acido Folico o Folacina. La famiglia degli acidi folici , cui il principale è l'acido
folico, comprende fra gli altri l'acido pteroil-diglutammico, il diidrofolato, il tetraidrofolato, l'acido
folinico ed altri. È una vitamina contenuta nelle foglie verdi.
Gli acidi folici sono indispensabili per la sintesi di alcuni aminoacidi, la sintesi delle purine e delle
pirimidine, per la riproduzione e la normale crescita delle cellule, in particolare le cellule del
sangue.
L’acido folico è attivo nella divisione cellulare e svolge il suo ruolo fondamentale come
trasportatore del carbonio nella formazione di eme, la proteina contenente ferro trovata
nell’emoglobina, necessaria per la formazione dei globuli rossi.
L’acido folico è necessario per la formazione di acido nucleico, il quale risulta essenziale per il
processo di crescita e riproduzione delle cellule del corpo.
E' contenuto nel latte fresco (ma viene distrutto per la metà dopo pochi minuti di bollitura), nel
latte pastorizzato, nelle patate, carote, spinaci, fagiolini, asparagi, germe di grano, lievito, fegato,
carne di pollo, uova. La cottura distrugge comunque buona parte della vitamina. La flora batterica
intestinale produce solo una piccola parte di vitamina B9.
Agisce come coenzima, insieme alla vitamina B12, nella scomposizione e utilizzazione delle
proteine.
L’acido folico è necessario per un corretto funzionamento del cervello, concentrandosi nel liquido
spinale ed extracellulare.
E’ essenziale per la salute mentale ed emozionale.
Fa aumentare l’appetito, stimola la produzione di acido cloridrico, il quale aiuta a prevenire
parassiti e avvelenamenti alimentari. Inoltre, stimola le funzioni del fegato. Il folato è un elemento
chiave nell’enzima che permette la duplicazione del DNA.
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Studi condotti hanno mostrato che l’acido folico è uno degli elementi nutritivi più spesso
insufficienti nelle nostre diete.
La biotina, l’acido pantotenico, la niacina, la vitamina B6, B2, B1, B12, C, E, l’ormone STH (per la
crescita), l’estradiolo e il testosterone lavorano bene insieme.
A causa della stretta correlazione esistente tra le due sostanze, qualsiasi terapia a base di acido
folico, dovrebbe sempre essere accompagnata dalla vitamina B12. Nell'adulto la sua carenza si
collega con l'aumento dell'omocisteina, sostanza altamente tossica, che determina aumento fino
a 2–3 volte del rischio di cardiopatia ischemica. Secondo gli studi dell 'università di Tufts di
Boston, i benefici dell' aggiunta di acido folico includono rischio ridotto di ictus e di cardiopatia.
Questi studi hanno dimostrato che i livelli di omocisteina diminuiscono, aumentando l'introduzione
di acido folico, i cereali con aggiunta di 665 mcg di acido folico al giorno hanno prodotto un calo
dell'omocisteina del 14 %.
La carenza di vitamina B12 può causare una carenza di acido folico, e la carenza di una delle
due vitamine può causare anemia.
L’acido folico può impedire l’incanutimento dei capelli quando usato in associazione a PABA e
acido pantotenico.
La parola folato deriva da fogliame e ci indica dove possiamo trovare questa vitamina: nelle
verdure a foglie verdi (broccoli, spinaci e romana), ma la troviamo anche nelle arance, nei fagioli,
nel riso, nel fegato e nel lievito di birra.
L’alcool ostacola l’assorbimento del folato e ne aumenta l’escrezione; anche il fumo ha un effetto
negativo. I contraccettivi orali interferiscono con l’assorbimento dell’acido folico. La dilantina, i
barbiturici, il metotressato e gli estrogeni, impoveriscono il corpo di folato. L’acido folico viene
facilmente distrutto dall’alta temperatura, dall’esposizione alla luce e se viene lasciato a
temperatura ambiente per lunghi periodi di tempo.
Gli stati di stress aumentano il fabbisogno di acido folico nel corpo, come pure il consumo di
alcool da parte di persone anziane e l’uso di medicinali come dilantina, fenobarbitolo, primidone,
triamterene, contraccettivi orali e sulfasalazina. I malati di schizofrenia da alto tasso di istamina
hanno un’intolleranza al folato, che aumenta la depressione, mentre i malati di schizofrenia
pirolurica reagiscono in modo positivo ed evidente al folato.
La carenza di acido folico si manifesta con il rallentamento della crescita, incanutimento dei
capelli, glossite (infiammazione della lingua) e disturbi gastrointestinali causati da un regime
alimentare inadeguato, (diarrea, lesioni e cattivo assorbimento), eccessiva richiesta da parte dei
tessuti del corpo e disturbi metabolici. Può essere causa di lesioni agli angoli della bocca,
chiamate cheilosi.
Il fabbisogno di acido folico è in special modo aumentato durante la gravidanza. Il feto, per la
quantità di acido folico necessario per il suo sviluppo, facilmente impoverisce le riserve della
madre. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che da un terzo a metà delle donne in
gravidanza sono carenti di acido folico durante gli ultimi tre mesi di gravidanza. Quasi tutte le
interferenze con il metabolismo o i difetti dei tubi neurali causati dalla mancanza di acido folico
nel feto possono portare deformità come palatoschisi, danni cerebrali, spina bifida, rallentamento
della crescita e delle capacità di apprendimento del bambino. I bambini mentalmente ritardati
sono carenti di acido folico. L’acido folico dovrebbe quindi essere assunto sei settimane prima del
concepimento. Inoltre, una carenza di acido folico può portare tossiemia, parto prematuro,
emorragie post-partum e anemia megaloblastica sia alla madre che al bambino. Le carenze
durante o dopo la gravidanza possono aumentare le probabilità di tumore o displasia cervicale.
Contribuisce anche a migliorare la circolazione, l’acutezza visiva e la temperatura corporea in
persone affette da arteriosclerosi.
Il folato assunto insieme alla vitamina B12 dà sollievo ai sintomi dell’artrite.
Contenuto di acido folico di alcuni alimenti:
succo di arancia una tazza = mcg 71,3
mandorle una tazza = mcg 79,2
arachidi una tazza = mcg332
lenticchie una tazza = mcg 340mcg
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Vitamina B12
Vitamina B12 o cobalamina, il colore rosso scuro le viene dato dal cobalto.
E’ strettamente collegata all’azione di quattro aminoacidi, dell’acido pantotenico e della vitamina
C.
La B12 aiuta nel fissaggio della vitamina A nei tessuti dell’organismo, assistendo il carotene nel
suo assorbimento o conversione in vitamina A. Assiste anche nella produzione di DNA, il
materiale genetico del corpo.
Esistono varie forme di vitamina B12, tra cui la cianocobalamina, l'idrossicobalamina, la
metilcobalamina, l'adenosilcobalamina (l'atomo di cobalto legato a 4 atomi di azoto è sempre
presente).
E' importante per la moltiplicazione delle cellule che costituiscono il bulbo del capello.
E' indispensabile per la sintesi di energia (ciclo di Krebs) e per la conversione da omocisteina a
metionina. La carenza impedisce la sintesi del DNA.
La vitamina B12 e l’acido folico hanno una relazione particolare nel lavoro di divisione cellulare.
Per la sua stretta correlazione con l’acido folico, un’associazione delle due vitamine potrebbe
portare beneficio in molti casi.
La vitamina B12 è conosciuta come “la vitamina energizzante” (nei soggetti carenti,
stressati, stanchi o convalescenti). E' conosciuta per i suoi effetti positivi sui disturbi del
sistema nervoso e del cervello. La sindrome da affaticamento cronico migliora con la
somministrazione di dosi di vitamina B12 da 1000 microgrammi, sotto forma di losanghe, che
stimolano il metabolismo. La vitamina B12 aumenta l’appetito e dà maggior vigore; migliora i
sintomi delle neuropatie causate dal diabete.
L’assunzione di vitamina B12, sotto forma di losanghe o iniezioni, accelera la guarigione da
herpes facciale o herpes zoster.
Come l’acido folico, la vitamina B12 si è rivelata efficace nel trattamento della sindrome
intestinale sprue, accelera il recupero dopo infezioni virali e batteriche e qualche volta il decorso
post-operatorio.
La vitamina B12 allevia i disturbi neuropsichiatrici e previene la degenerazione mentale.
Non è sintetizzata dalla flora batterica in modo quantificabile ma il fegato ne può immagazzinare
fino a 2-3 mg, quindi ci vorrebbero un paio di anni prima di manifestare carenza.
La richiesta nell’uomo è minima ma essenziale. La dose giornaliera raccomandata di vitamina
B12 è di 2 microgrammi per gli adulti e i giovani. Durante la gravidanza bisognerebbe
aggiungerne 0,2 mcg e durante l’allattamento 0,6 mcg al giorno. I bambini da uno a tre anni
hanno un fabbisogno di 0,7 mcg, dai 4 ai 6 anni di 1,0 mcg, e dai 7 ai 10 anni 1,4 mcg. I neonati
sino a sei mesi dovrebbero assumerne 0,3 mcg e da 6 mesi a 1 anno, 0,5 mcg. E’ importante
assumere quantità equivalenti di folato.
E' contenuta negli alimenti di origine animale.
I primi sintomi di carenza di B12, come un modesto aumento dei livelli ematici di omocisteina e
MMA (acido metilmalonico), nella maggior parte delle persone. Un aumento anche modesto di
Omocisteina è associato con un aumento del rischio di patologie, in particolare di patologie
cardiache negli adulti, di preeclampsia durante la gravidanza, e di difetti del tubo neurale nei
bambini.
Gli alimenti ricchi di vitamina B12 sono le interiora, specialmente fegato e reni, manzo e maiale.
Acido Para-aminobenzoico o PABA
In natura si trova solo in combinazione con l'acido folico.
Si usa contro la vitiligine, nella prevenzione di scottature solari come filtro (uso esterno ed
interno), come antiartritico, antiasmatico e ringiovanente, aiuta la fertilità stimolando la produzione
di estrogeno.
Se carente, come la vitamina B5, favorisce un precoce ingrigimento dei capelli. Il PABA è
presente nel fegato, nel lievito, nel germe di grano e nelle melasse. Somministrato con acido
pantotenico ad alcuni animali da laboratorio, esso ha contribuito a ristabilire il colore dei peli che
stavano divenendo grigi e ne ha impedito un ulteriore incanutimento. Secondo Adelle Davis (una
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delle più grandi esperte di nutrizione) la somministrazione di PABA ed acido folico ha ridato il
colore naturale a capelli incanutiti e bianchi. L’assunzione giornaliera di acido folico e PABA
dovrebbe continuare anche dopo aver ottenuto il risultato, per impedire ai capelli di tornare nelle
stesse condizioni.
Esso è disponibile anche in integratori dietetici in quantità superiori a 30 milligrammi, ma questi
dosaggi alti vengono usati per scopi terapeutici e non sono consigliati per l’integrazione
quotidiana. Una continua assunzione di dosi massicce di PABA non è consigliabile e può rivelarsi
tossica per il fegato, il cuore e i reni. Sintomi di tossicità sono la nausea, la diarrea e il vomito;
inoltre l’assunzione di dosi eccessive può provocare anoressia, nausea, febbre ed eruzioni
cutanee.
Il PABA spesso allevia il dolore da ustione in maniera ancora più efficace della vitamina E.
Unguenti a base di PABA sono stati efficaci nell’evitare e curare scottature solari. La capacità del
PABA di filtrare i raggi solari è unica. Persone normalmente sensibili alle scottature hanno avuto
la possibilità di rimanere esposte al sole per molte ore senza problemi dopo un’applicazione di un
unguento a base di PABA. Esso allevia immediatamente il dolore delle scottature e di altre
ustioni.
Il PABA insieme all’acido folico aumenta il livello degli estrogeni. Una dose giornaliera di 200 mg
ha fortemente migliorato la capacità di concepimento in donne che avevano problemi di sterilità,
pur non avendo le tube chiuse. Prima del concepimento entrambi i futuri genitori dovrebbero
assumere dosi di PABA equivalenti a 100 mg per il padre e 200 mg per la madre. La potaba, sale
di potassio del PABA, è usata per la cura della malattia di Peyronie, che si manifesta con lo
sviluppo di tessuto fibroso sul pene.
L’inadeguatezza costituzionale (la sensazione di non soddisfare i propri bisogni) è migliorata con
l’assunzione di sostanze nutritive che stimolano l’ipofisi, tra le quali il PABA, la vitamina E e C, e
gli oligoelementi rame, cobalto, manganese e zinco.
Si raccomanda l’assunzione di un integratore vitaminico e minerale a basso potenziale più il
PABA e la vitamina E insieme ad una dieta che includa proteine non cotte come il formaggio. Un
ottimo integratore di PABA.
Inositolo
E' un composto organico largamente diffuso in natura, sia nelle piante sia negli animali. E' detto
anche inosite.
Contenuto il larga quantità nella frutta, nei cereali, in forma libera o sotto forma di derivati (fitina,
liposterolo). Si può ottenere dall'acido fitico del granoturco. La forma naturale è il meso-inositolo,
annoverato tra le vitamine, in quanto è un fattore di crescita per alcuni microrganismi, viene
impiegato nelle ipercolesterolemie, come epatoprotettore e antidegenerativo epatico.
L’inositolo fa parte delle non-vitamine B, ma è strettamente collegato con la colina e la biotina.
Studi su animali hanno mostrato che la vitamina B6, l’acido folico, l’acido pantotenico e il PABA
hanno anche un’associazione di attività molto stretta con l’inositolo.
E’ vitale per la crescita dei capelli e può prevenire il loro sfibramento e la calvizie.
La dose consigliata non è stata ancora fissata, ma la maggior parte dei medici consiglia di
consumare la medesima quantità di inositolo e di colina.
Il consumo giornaliero di inositolo nel cibo è di circa un grammo proveniente da fonti animali
come i fosfolipidi, o da fonti vegetali come l’acido fitico. Il corpo umano ne contiene una quantità
maggiore rispetto alle altre vitamine, fatta eccezione per la niacina.
Un cucchiaio di lievito fornisce circa 40 milligrammi di colina e di inositolo.
Le dosi terapeutiche variano da 500 a 1.000 milligrammi al giorno. A pazienti che soffrivano di
neuropatie periferiche causate dal diabete sono stati somministrati 500 mg due volte al giorno per
due settimane con risultati notevoli. Sono stati somministrati 3 g di mioinositolo per via orale ed 1
grammo per via intravenosa senza effetti collaterali. Non è stata riscontrata alcuna tossicità.
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Colina
La colina non è una vitamina del complesso B; tuttavia, allo stesso modo delle vitamine del
complesso B agisce come co-enzima nel metabolismo.
Costituisce, insieme all’inositolo, il costituente base della lecitina.
La colina sembra essere utile, prima di tutto, per l’utilizzazione dei grassi e del colesterolo nel
corpo.
La lecitina funziona da agente emulsionante che mantiene i grassi in soluzione nel sangue e in
altri fluidi organici.
E’ presente nell’organismo di tutte le cellule viventi ed è ampiamente contenuta nei tessuti degli
animali e delle piante.
La fonte più ricca di colina è la lecitina, ma vi sono altre fonti dietetiche sempre ricche, quali il
lievito di birra, il tuorlo d’uovo, il fegato e il germe di grano.
La colina viene sintetizzata nell’organismo tramite l’interazione della vitamina B12 e dell’acido
folico con l’aminoacido metionina.
Il fabbisogno giornaliero di questo elemento non è stato ancora stabilito. Si calcola che una dieta
media debba contenere dai 400 ai 900 milligrammi di colina al giorno, secondo le dosi dietetiche
consigliate. Il dott. Paavo Airola ha calcolato che l’assunzione dietetica giornaliera dovrebbe
essere di 1.000 o più milligrammi. Le dosi terapeutiche giornaliere comuni vanno dai 500 ai 6.000
milligrammi; l’assunzione prolungata di dosi massicce di colina isolata può causare una carenza
di vitamina B6.
Il morbo di Alzheimer potrebbe essere dovuto in parte a una carenza relativa di acetilcolina nel
cervello, che potrebbe quindi aiutare a prevenire la malattia.
La carenza di colina è collegata a depositi grassi nel fegato, che si manifestano con ulcere
sanguinanti allo stomaco, scompensi cardiaci e blocchi renali. L’assunzione insufficiente di colina
può causare emorragie nei reni.
Una mancanza di colina si può verificare anche quando la dieta contiene poche proteine. Una
carenza prolungata di colina può causare alta pressione sanguigna, cirrosi epatica e
degenerazione grassa del fegato, aterosclerosi e indurimento delle arterie.
La colina è efficace nel ridurre la pressione sanguigna alta perché rafforza le pareti dei capillari
deboli. Sintomi come palpitazioni del cuore, vertigini, mal di testa, ronzii alle orecchie e stitichezza
sono migliorati o addirittura scomparsi in un periodo da 5 a 10 giorni dall’inizio del trattamento con
colina.
Insonnia, disturbi alla vista e circolazione sanguigna agli occhi sono anch’essi migliorati grazie a
una terapia a base di colina.
Essendo un solvente dei grassi e del colesterolo, la colina viene utilizzata per trattare
l’aterosclerosi e l’indurimento delle arterie.
Può essere efficace nel trattamento di casi di steatosi epatica, danni e cirrosi del fegato ed epatiti.
La colina viene anche usata per la cura di disfunzioni renali, emorragie renali e nefriti e per certi
disturbi degli occhi come il glaucoma.
Acido pangamico
L’acido pangamico è un elemento nutritivo idrosolubile. E' stata originariamente isolata nel
nocciolo dell’albicocca. L’acido pangamico veniva considerato un valido promotore
dell’utilizzazione ottimale dei grassi; tuttavia altre sostanze come la colina, fanno una lavoro
migliore e più sicuro. Si ritiene anche che l’acido pangamico possa migliorare la risposta
immunitaria umorale e quella basata sulla mediazione delle cellule, ma non ci sono conferme di
queste sue proprietà.
Tutte le carenze di vitamine del gruppo B portano ad incanutimento e caduta dei capelli ed altri
loro problemi.
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I MINERALI
I minerali sono elementi nutritivi che esistono nell’organismo e nel cibo in combinazioni
organiche e inorganiche. Nella nutrizione umana sono essenziali circa diciassette minerali.
Benché solo il 4 o 5 per cento del corpo umano sia costituito da sostanza minerale, i minerali
sono di vitale importanza per il benessere mentale e fisico. Tutti i tessuti e i fluidi interni degli
organismi viventi contengono variabili quantità di minerali. Essi sono fondamentali costituenti
delle ossa, dei denti, dei tessuti molli, dei muscoli, del sangue e delle cellule nervose e svolgono
un’azione importante nei processi fisiologici, rinforzando le strutture dello scheletro e preservando
il vigore del cuore e del cervello, così come quello di tutti i muscoli e del sistema nervoso.
I minerali aiutano a mantenere il delicato equilibrio idrico nell’organismo, essenziale per il
buon funzionamento dei processi mentali e fisici. Impediscono ai tessuti fluidi e al sangue di
diventare troppo acidi o troppo alcalini e permettono alle altre sostanze nutritive di passare con
facilità nel sistema circolatorio. Essi inoltre favoriscono il trasporto delle sostanze chimiche dentro
e fuori dalle cellule e aiutano nella produzione di anticorpi.
Calcio, cloro, fosforo, potassio, magnesio, sodio e zolfo sono conosciuti come “macrominerali,”
poiché la loro presenza è relativamente alta nei tessuti del corpo e si misurano in milligrammi.
Altri minerali, denominati “oligoelementi,” sono presenti nell’organismo solo in piccolissime
quantità ma sono essenziali per un buon funzionamento dell’organismo. Gli oligoelementi
vengono misurati in microgrammi.
I minerali, così come le vitamine, agiscono da catalizzatori per molte reazioni biologiche
all’interno dell’organismo umano, compresa la risposta muscolare, la trasmissione dei messaggi
attraverso il sistema nervoso, la digestione e il metabolismo per l’utilizzazione delle sostanze
nutritive contenute nei cibi. Sono altresì importanti per la produzione degli ormoni.
I minerali coesistono con le vitamine e le loro funzioni sono correlate. Per esempio, alcune
vitamine del complesso B vengono assorbite solo quando sono in combinazione con il fosforo, la
vitamina C favorisce fortemente l’assorbimento del ferro e l’assorbimento del calcio non avviene
se non in presenza della vitamina D. Lo zinco aiuta la vitamina A ad essere liberata dal fegato.
Alcuni minerali fanno persino parte delle vitamine: la vitamina B1 contiene zolfo e la B12 cobalto.
La maggior parte delle vitamine viene assorbita facilmente dall’organismo, ma non i minerali. Una
delle forme di minerali che viene assorbita più efficacemente dall’organismo, è quella chelata con
gli aminoacidi. Gli studi effettuati mostrano che quando un minerale si lega ad un aminoacido nel
corso della digestione, l’aminoacido lo trasporta senza sforzo attraverso la parete intestinale, nel
flusso sanguigno. I minerali che non si legano agli aminoacidi possono invece legarsi all’acido
fitico (proveniente dai cereali) che ne impedisce l’assorbimento. Per questa ragione è essenziale
consumare proteine complete ad ogni pasto.
Gli aminoacidi si trovano naturalmente lungo la parete intestinale e agiscono come recettori per i
minerali.
Un’attrazione reciproca attira i due elementi; ma talvolta anche se un minerale si trova nella
posizione giusta, può non avere l’opportunità di attaccarsi, perché un minerale chimicamente
simile compete per lo stesso trasportatore aminoacido. Se non ci sono abbastanza trasportatori o
luoghi disponibili, il minerale più debole perde l’occasione. Se i minerali si muovono insieme ad
una massa di cibo, possono essere trascinati senza avere la possibilità di attaccarsi ad un
aminoacido.
Benché i minerali siano trattati separatamente, è importante notare che le loro azioni
ell’organismo sono interrelate; nessun minerale può agire senza coinvolgerne degli altri. Stress
emozionali e fisici causano un aumento del fabbisogno di minerali per l’organismo, e una carenza
di essi spesso porta disturbi che possono essere eliminati con l’aggiunta dei minerali mancanti
nella dieta.
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Le vitamine sono delle sostanze
fondamentali per il nostro benessere che,
come avviene per i sali minerali, vanno
assunte attraverso l’alimentazione dato che
il nostro corpo non è in grado di
sintetizzarle.
Spesso però a causa di un’alimentazione
sregolata ne siamo carenti e tendiamo a
sottovalutare questo fatto non
considerando che ciò può comportare
invece, a lungo andare, seri problemi di
salute. Scopriamo allora meglio le
vitamine e soprattutto impariamo quali
sono gli alimenti che ne contengono di più.
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