L’archistar Renzo Piano e la sua casa minimalista Piccolo è bello, infatti, ma Diogene è sperimentale E' stata realizzata, nel Vitra Campus di Weil am Rhein - cittadina tedesca a pochi chilometri da Basilea, e si tratta della mini abitazione "Diogene", fatta su progetto dell'archistar e del Renzo Piano Building Workshop. Il prototipo "Diogene" La mini casa progettata da Renzo Piano pesa meno di una tonnellata, può essere trasportata ovunque da un camion o da un elicottero, e installata ovunque. Con "Diogene" è stato sviluppato un modulo abitativo che unisce tutte le funzioni elementari della vita temporanea sotto lo stesso tetto in uno spazio di vita modesto di sei metri quadrati. Considerando l'interpretazione moderna di una arcaica cabina, "Diogene", è il più grande prodotto del Vitra, il complesso di costruzioni progettate da alcuni dei più importanti architetti e designer contemporanei, ma anche il più piccolo edificio del Campus architettonico di Weil am Rhein, denominato Diogene proprio dal nome dell'antico filosofo greco Diogene di Sinope, che si dice abbia vissuto in una botte perché considerava superflui i lussi mondani. Il 13 giugno scorso è stata quindi realizzata la mini abitazione (2,40x2,96), che funziona in totale autonomia nel pieno rispetto delle più elevate esigenze di sostenibilità ed efficienza energetica. "Questa piccola casa è il risultato finale di un lungo, lungo viaggio in parte guidata da desideri e sogni, ma anche da tecnicismo e un approccio scientifico", ha spiegato Renzo Piano. L'idea iniziale In un'intervista a Renzo Piano, l'architetto ha spiegato che l'ideale di una casa minimalista era qualcosa che lo interesava fin da quando era studente. Si tratta di una sorta di ossessione. Una superficie abitabile di pochi metri - appena abbastanza spazio per un letto, una sedia e un tavolino. Era solo un'idea, e alla fine del 1960, quando insegnava presso l'Architectural Association di Londra, ha unito le forze con i suoi studenti per costruire mini case su Bedford Square. Ma la casa minimalista era un'idea che continuava ad affascinare Renzo Piano. Circa dieci anni fa, infatti, l'architetto ha iniziato a sviluppare diversi prototipi minimalisti, pubblicando la versione definitiva del progetto "Diogene" (nell'autunno del 2009) nel libretto monografia "Being Renzo Piano" della rivista italiana "Abitare". Alla fine di giugno 2010, Renzo Piano incontrò Rolf Fehlbaum presidente di Vitra AG. Fehlbaum, (a quel tempo membri della giuria del Pritzker Prize) e decisero di continuare insieme il progetto "Diogene". Dopo tre anni di lavoro il prototipo di "Diogene" è stato, quindi, presentato presso il Campus Vitra sul prato di fronte al VitraHaus in occasione della Art Basel 2013. Non è un progetto finito, a detta dei protagonisti, ma un accordo sperimentale che consente al Vitra di testare le potenzialità della casa minimalista lasciando che il pubblico partecipi alla sperimentazione di "Diogene". La casa minimalista Diogene non è un alloggio di emergenza, ma un luogo di ritiro volontario e, a differenza del filosofo Diogene, non vuole rinunciare alle comodità della vita odierna. Si suppone che possa funzionare in diverse condizioni climatiche, indipendenti delle infrastrutture esistenti, come un sistema autosufficiente. L'acqua necessaria viene raccolta dalla casa stessa, pulita e riutilizzata. La casamini fornisce la propria alimentazione e la piattaforma necessaria è ridotta al minimo. Contrariamente al suo aspetto esteriore (con lo stereotipo del tetto a due falde) Diogene è in realtà una struttura tecnica molto complessa, dotata di vari impianti e sistemi tecnici che sono necessari per garantire la sua autosufficienza e l'indipendenza dall'infrastruttura locale: celle fotovoltaiche e moduli solari, un serbatoio di acqua piovana, un WC biologico, ventilazione naturale, finestre con doppia vetrocamera. La parte frontale serve da salotto: da una parte, vi è un divano-letto, dall'altra, un tavolo pieghevole sotto la finestra. Dietro una partizione, ci sono una doccia e toilette, nonché una cucina ridotta al necessario. La casa è costruita in legno con protezione esterna rivestita con pannelli di alluminio. Diogene ha molti usi possibili, non è una semplice capanna, ma una grande sfida che consiste nel pianificare il prodotto complesso se adatto per la produzione industriale in serie. Può servire come una piccola casa di fine settimana, come un "studiolo", come un piccolo ufficio, essere posizionato liberamente in natura, ma anche vicino a un posto di lavoro, o con funzione di rifugio ideale. Arch. Maria Luisa Gottari