Direttore Responsabile: Stefano Bernacci - Giornale di informazione tecnica ed economica - Cesena, Via Ilaria Alpi, 49 - Iscritto al n. 6/2011 del Registro Stampa al Tribunale di Forlì
Tariffa R.O.C.: Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - CN/FC - Stampa: Stilgraf - Cesena
anno 4º
maggio-giugno
2014 3
confartigianato federimpresa cesena
il giornale dell’artigianato e della piccola impresa
Il futuro è adesso
con le imprese
artigiane digitali
Innovazione in pista,
successo del Confartigianato Day
servizi alle pagine 4-7
CESENA
2
Spopola la Carta bianca di Confartigianato
OLTRE 150 IMPRENDITORI HANNO CORRETTO ON LINE IL BILANCIO DEL COMUNE DI CESENA
di STEFANO
BERNACCI
Una pila... di
Carta bianca con
le osservazioni e
le richieste degli
artigiani: sono oltre cento le mail
già pervenute
Confartigianato
Federimpresa
Cesena, che ha
coinvolto
le
imprese sul bilancio comunale, rimanendo
sul terreno del confronto partecipato che ha
portato una quarantina di cittadini a
intervenire all’iniziativa Carta bianca sul
bilancio organizzata dall’amministrazione
comunale.
LA NOSTRA CARTA BIANCA
Abbiamo predisposto un documento sul
bilancio e lo abbiamo messo nel sito
insieme alla bozza del bilancio preventivo
del e chiesto alle imprese cliccando su
un link di dire la loro e segnalare questioni
e aspetti da suggerire agli amministratori
(il nostro documento è a disposizione di
tutti). In pochi giorni sono state tantissime
le segnalazioni. Il confronto con la cittadinanza non si poteva ritenere concluso con
la carta bianca del Comune.
TASSE TROPPO ALTE
Dal profluvio di mail emerge quello che
Confartigianato ha rimarcato fin da subito: e
cioè che il problema della tassazione resta
centrale ed è inaccettabile il peso che
opprime le imprese. Per questo la nostra
proposta è di ridurre l’Imu fissata al
massimo (10,6) di un punto almeno sui beni
strumentali d’impresa, tanto più che che
l’aliquota massima venne giustificata con
l’emergenza del nevone e con l’impegno di
rivederla una volta superata la situazione
contingente. La possibilità c’è come nel
nostro documento sul bilancio spieghiamo.
Oltre all’Imu incombe la Tari, la nuova tariffa
rifiuti, che prevede un incremento di gettito
pari a un milione con una nuova sberla
impositiva sulle imprese già gravate da una
Tares 2013 proibitiva. Addirittura verrà
scaricata sulle tariffe 2014 circa il milione di
euro di morosità-insoluti relativi al 2013!
Proponiamo inoltre di destinare eventuali
avanzi di gestione non per nuova spesa
pubblica ma per ridurre la fiscalità sulle
imprese, perché sviluppo e occupazione
possono nascere solo con l’azione delle
imprese.
telecamere per la sicurezza, da installare
anche nelle aree produttive.
OSSERVATORIO SULLE COMMESSE
Fra le altre richieste di Confartigianato
spiccano un osservatorio che inventari le
commesse di lavoro appaltate agli enti
pubblici per avere un quadro di quanto
viene assegnato alle imprese locali e, tra
queste, quanto viene assegnato alle piccole
imprese; interventi per la semplificazione
IL MODELLO RENZI
L’agenda del premier Renzi, a cui il sindaco
Lucchi espressamente si ispira, prevede
anche tagli per le imprese, come quelli su
Irap, energia e diritto camerale che hanno
un grande valore simbolico, mentre
l’agenda Lucchi ne è al momento priva ed è
là che occorre intervenire, dando segnali
tangibili per le piccole imprese agendo sulla
leva del fisco. Altrimenti la crescita resterà
un miraggio.
IL LAVORO LO CREANO LE IMPRESE
Quanto alla questione del lavoro, il Comune
intende aumentare di 400mila euro le
risorse con borse di lavoro e incentivi per le
assunzioni. Ma si stratta di interventi fini a
loro stessi e senza prospettive, perché il
lavoro viene creato dalle imprese e non
certo dal Comune, come dimostra anche
l’esperienza di Bottega Scuola, realizzata
con successo da Confartigianato. Vanno
aumentati gli stanziamenti per i Consorzi
Fidi, visto che la criticità maggiore per le
piccole imprese è costituita dall’accesso al
credito. Buono l’impegno sull’innovazione,
con i progetti per la smart city e la rete in
fibra ottica, a cui abbiamo dedicato il
Confartigianato day in giugno, e le
normativa edilizia; altri provvedimenti
ribaditi nel documento di Confartigianato
per sgravare imprese da adempimenti e
oneri burocratici troppo penalizzanti; azioni
per l’acquisto di alloggi invenduti a prezzi di
costo per le imprese.
RIFIUTI, PAGARE IL DOVUTO
Sulla raccolta differenziata dei rifiuti, Confartigianato chiede che le imprese paghino
la gestione dei rifiuti urbani proporzionalmente a quanto smaltito e di inserire uno
dei sistemi di pesatura puntuale già
sperimentato da alcuni Comuni in Regione.
Sulla riqualificazione di piazza della Libertà
a 3,1 milioni il giudizio di Confartigianato
non è favorevole e comunque non si tratta
di una priorità.
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CESENA
3
Un decalogo di interventi per le imprese a costo zero
LE PROPOSTE DI CONFARTIGIANATO AL COMUNE
di ALESSANDRO NALDI
Un decalogo di interventi per l’occupazione e
lo sviluppo da inserire del bilancio 2014 del Comune. Lo propone Confartigianato Federimpresa Cesena nelle sue osservazioni al bilancio.
BOTTEGA SCUOLA DA ESTENDERE
Si parte dalla richiesta di ridurre gli stanziamenti per le borse lavoro e gli incentivi alle
assunzioni: il lavoro viene creato dalle im-
prese e non certo dal Comune; aumentare
gli stanziamenti per i Consorzi Fidi considerato che la criticità più problematica per le
piccole imprese è costituita dall’accesso al
credito; investire in un sistema integrato di
controlli per debellare il dilagante abusivismo che per alcune attività (acconciatori,
autoriparatori, istallatori impianti, riparatori
elettrodomestici) è diventato insostenibile;
fare diventare il progetto Bottega Scuola
lanciato quest’anno da Confartigianato con
risultati eccellenti, una realtà stabile per la
nostra collettività. I giovani vanno portati
dentro le aziende affinché prendano conoscenza del mondo del lavoro, iniziando così
un percorso concreto di acquisizione di
competenze da un lato e di erogazione di
formazione sul lavoro dall’altro. Se si vuole
incentivare la vocazione turistica di Cesena,
è necessario ridurre la tassa di occupazione
suolo pubblico e semplificare le procedure
burocratiche per ottenere i permessi: le imprese devono essere incentivate ad istallare
tavolini, sedie e tende.
INSEGNE SENZA VINCOLI
Altre proposte: rivedere completamente il
regolamento per insegne pubblicitarie e
cartelli di cantiere: anche in centro storico
deve essere possibile istallare insegne,
anche luminose, all’esterno dell’azienda; insegne e pannelli pubblicitari interni alle vetrine, non devono pagare la tassa; per i
cartelli obbligatori dei cantieri edili, deve essere consentito alle imprese di chiedere
un’unica autorizzazione e non ripetere la
procedura per ogni cantiere. Quanto al
commercio di vicinato nonostante la semplificazione della legge regionale, il Comune
di Cesena continua a richiedere il certificato
di agibilità nei casi di avvio/subingresso e
se, come per alcuni locali vecchi, il proprietario non se lo ritrova, la pratica si blocca,
con grave danno per le imprese. Il Comune
ha in archivio questi documenti e non deve
pretenderli dal cittadino. Ma non deve nemmeno bloccare la procedura se tali documenti non se li ritrova.
DIFFIDA AMMINISTRATIVA DA ATTUARE
Nonostante la legge regionale abbia finalmente previsto l’istituto della “diffida amministrativa”, il Comune di Cesena continua ad
applicare pesantissime sanzioni a quelle imprese che, in buona fede, hanno ampliato la
superficie dedicata al commercio, riducendo quella inizialmente destinata alla
produzione/riparazione.
Icarus rappresenta
un freno psicologico all’avvicinamento al centro
storico, amplificato dall’inadeguatezza
dei
sistemi di comunicazione agli automobilisti che si
avvicinano ai varchi e dall’esosità
del costo per i permessi alle imprese (installatori, manutentori, edili) e della complicazione
per il loro ottenimento. Il varco di via Cesare
Battisti va arretrato fino a via Carbonari. Nell’occasione, si potrebbe invertire il senso di
marcia sulla stessa via Battisti, favorendo l’ingresso delle auto dal Ponte Nuovo verso il
centro storico. Serve un piano di comunicazione e instradamento degli automobilisti
verso il centro storico e i parcheggi, con adeguate forme di comunicazione sulla disponibilità dei parcheggi stessi, compreso quello
del Foro Annonario. Vi è stata un’epoca nella
quale è stato espulso dal centro storico.
ARTIGIANATO NEI CENTRI STORICI
Oggi sta emergendo un nuovo tipo di artigianato digitale, composto da una serie di attività che coniugano la manualità con le nuove
tecnologie digitali, attività che non hanno
problemi di impatto ambientale e che possono tornare ad arricchire e vivacizzare il nostro centro storico. In questo contesto,
Confartigianato propone di rivedere il progetto “vetrine spente” (che, in realtà, non ha
dato i risultati auspicati) per finalizzarlo ad
una serie di incentivazioni ai proprietari ed
agli affittuari di locali utilizzati per queste tipologie di artigianato digitale e per l’artigianato tradizionale ed artistico (anche nella
modalità del temporary store).
4
11 GIUGNO 2014
Artigiani digitali, realtà non fantascienza
AL CONFARTIGIANATO DAY SONDATO IL PIANETA DELLE MANIFATTURE ALTAMENTE TECNOLOGICHE
Non era fantascienza ma realtà cesenate tangibile lo scenario avveniristico
del Confartigianato day tenutosi di
fronte a una sala colma di duecento intervenuti, anche in piedi: imprenditori,
amministratori, politici, rappresentanti
del mondo economico e delle istituzioni, giovani e studenti i quali si sono
resi conto dell’alta a quota a cui si libra
l’artigianato territoriale pur dopo sette
anni di crisi.
“Si ricomincia dalla rivoluzione artigeniale” era il titolo della serata annuale
per le imprese, neologismo riferito al
neoartigianato tecnologico e al convegno ha fatto da sfondo un ospite speciale mai visto prima che ha polarizzato
l’attenzione della sala straripante: una
ultramoderna stampante tre D che ha
prodotto esemplarmente braccialetti e
un cubo personalizzato con la A di Confartigianato in omaggio agli ospiti promotori. A guidare le operazioni creative
un gruppo di studenti dell’Iti Pascal
dove è stato reso operativo Il Fab Lab
Romagna (di cui Confartigianato Cesena è partner) e di cui ha parlato il coordinatore, il professor Andrea Vaccari.
Ma la notizia vera, al di là dei mille
spunti dei relatori (il segretario Confartigianato Varese Mauro Colombo ha
presentato un modello di fab lab e il responsabile Innovazione Confartigianato nazionale Paolo Manfredi ha
messo in fila esperienze diffuse di neoartigianato tecnologico non più di nic-
Matteo Bacchi
Nicola Pippi
DENIS MERLONI L’assessore provinciale alla Formazione osserva la stampante 3D
chia di cui Confartigianato è alimentatrice in progettualità) riguardano la crescita di Cesena Artigeniale, dove gli
artigiani sono molto più avanti di quello
che si ritenga.
Un segno dei tempi è il Tre D Store che
aprirà a Cesena a settembre, nel centro
della città. Lo ha presentato Nicola Pippi,
34 anni, uno degli artigiani artigeniali testimonial. “Sarà un punto di contatto - ha
detto - tra la tecnologia 3 D e i clienti cittadini. Produrremo con questa tecnologia ciò che richiederà la committenza e
forniremo anche pacchetti formativi a
chi intende entrare nell’orbita del 3D.
Paolo Manfredi
Andrea Vaccari
Stiamo attendendo gli ultimi finanziamenti e siamo pronti a partire”.
Matteo Bacchi ha raccontato la sua impresa artigeniale senza sede fissa (ciascuno lavora da casa interconnesso agli
altri) in cui cinque soci e sette collaboratori redigono manuali di funzionamento di macchinari.
Al Confartigianato day, prima di intervenire per raccontare la sua storia professionale, operando al cellulare ha
avuto il tempo di dare il via libera tre
manuali appena ultimati su impianto di
produzione di lana di vetro in Turchia,
portantina automatica, trattori agricoli.
Mauro Colombo
Stefano Ruffilli
CONFARTIGIANATO DAY
5
FOLTO PUBBLICO Una panoramica della stipata sala convegni della Confartigianato durante l’evento dell’11 giugno
“La nostra sfida – ha detto Bacchi – è lavorare sulla condivisione dell’informazione”. Alex Mancini della rete d’impresa metalmeccanica Coneng ha presentato un’app per eliminare il cartaceo
presentata da una rete d’impresa cesenate alla fiera nazionale della metalmeccanica a Parma, il Mecspe, incentrata su innovazione e sviluppi.
Per gli amministratori presenti, di diversi Comuni, una serata inedita ad alto
tasso formativo con una organizazione
che non ha parlato di Imu o burocrazia
e che ancora una volta ha messo a disposizione del territorio le best practises d’impresa e propone un nuovo
modello di sviluppo per creare occupazione che valorizzi la risorsa digitale
che, come ha detto Manfredi, accorcia i
tempi e riduce i costi.
Chiedendo al partner pubblico non di
produrre sviluppo che non è il suo mestiere, ma di facilitare che venga prodotto dalle imprese, con gli interventi
più indicati, di cui Confartigianato parlerà in Essere In Impresa day, l’iniziativa
settembrina con cui ogni anno coinvolge simultaneamente sindaci e amministrazioni di tutti e 15 i Comuni
cesenati.
INNOVAZIONE Gli studenti dell’Iti mostrano il prodotto della stampante in 3D
Alex Mancini
6
11 GIUGNO 2014
Lavoro per i giovani dalle imprese digitali
CONFARTIGIANATO IN CAMPO PER LA NUOVA OCCUPAZIONE
di LORENA FANTOZZI
Serve un nuovo percorso di sviluppo per ovviare al grave squilibrio generazionale che
grava sull’accesso al lavoro.
I dati sulla disoccupazione giovanile sono
drammatici e quel che è peggio è che è
stato compromesso un modello economico
e sociale che ha significato e potrebbe rappresentare ancora una risposta concreta alla
domanda di buona occupazione dei giovani. In passato vigeva un sistema di istruzione e formazione professionale di qualità,
basato su una rete nazionale fortemente interconnessa con i territori in crescita produttiva; un credito di territorio le cui
necessità di sviluppo coincidevano con
quelle delle imprese; e istituzioni sollecitate
ad accompagnare positivamente l’azione
delle imprese e del lavoro autonomo, ma
poi verso i giovani è stata dunque condotta
una cultura dell’orientamento al lavoro distorta, basata sulla iper-formazione staccata
dai contesti lavorativi e dalla responsabilizzazione individuale.
Non diversa come logiche e risultati si è dimostrata gran parte della formazione professionale con percorsi che si sono
preoccupati più di reperire i finanziamenti
e garantire il funzionamento, che dei contenuti e degli sbocchi lavorativi per i partecipanti. Ora si deve cambiare modello e
approccio se si vuole evitare il peggio. Secondo Confartigianato per attenuare il gap
lavorativo che incombe sui giovani la prin-
cipale opportunità è costituita dalla fascia
dei lavori a domanda diffusa, dei servizi universali, delle tecnologie personalizzate, dei
settori a minor impegno di capitale e maggiore intensità di lavoro. Opportunità disperse anche a causa di un modello sociale
che porta famiglie e studenti a considerare
con diffidenza questa tipologia di lavoro e
di un sistema scolastico che non pone
l’istruzione tecnica su di un piano di parità
con gli altri indirizzi liceali. Risultato: emerge
nella percezione dei giovani un profilo di lavoro artigiano inattuale rispetto alle tendenze e soprattutto starato rispetto alle
attese lavorative dei giovani.
Abbiamo presentato nell’ambito del programma sulla garanzia giovani un portale fi-
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scuole e delle imprese. Intensificheremo
l’attività del nostro Campus d’impresa per
promuovere una moderna cultura del lavoro, dell’impresa e dell’innovazione in
campo produttivo, gestionale e finanziario.
Proseguiremo con l’esperienza positiva del
progetto Bottega-Scuola allargando la platea dei ragazzi coinvolti e stringendo nuove
collaborazioni con le scuole anche attraverso un più efficace utilizzo dello strumento dell’alternanza scuola-lavoro. Il
nostro obiettivo è quello di promuovere un
progetto di comunità attraverso il più
ampio coinvolgimento degli attori pubblici
e privati del territorio poiché se non allarghiamo il perimetro dei protagonisti le iniziative, anche le migliori, rischiano di
rimanere un’esercizio di testimonianza con
limitate possibilità di incidere realmente
sulle dinamiche.
Il messaggio che stiamo diffondendo è
molto chiaro: l’artigianato rappresenta ancora, anzi più oggi di ieri, un grande patrimonio del Paese, sopratutto del futuro. È
proprio l’impresa artigiana con le sue intrinseche peculiarità (flessibilità, innovazione creatrice, attenzione alla qualità,
predisposizione di lavorare in reti formali ed
informali) ad avere le maggiori possibilità di
sviluppo e di lavoro per i giovani anche
nelle nuove frontiere digitali dello sviluppo.
CONFARTIGIANATO DAY
7
IL COMMENTO
L’ultimo miglio
è il compito
dei nostri artigiani
di STEFANO RUFFILLI
Nel Confartigianato day dell’11 giugno scorso Confartigianato Cesena
di fornte a una platea di oltre 200 intervenuti fra cui vari amministratori ha messo al centro della riflessione la rivoluzione digitale in impresa con fablab, smart cities e nuovi scenari tecnologici considerata
come sfida del territorio e ripartendo da un diverso approccio al rapporto tra scuola, università e imprese e da un sistema dell’istruzione
più rispondente alle esigenze del mondo del lavoro.
La sfida proposta al sistema territoriale è di innestare un nuovo cammino di sviluppo e legare a questo la riduzione del grave squilibrio
generazionale sul lavoro, partendo dal fatto che i dati sulla disoccupazione giovanile sono sempre più drammatici. Il quadro di riferimento resta penalizzante: i giovani italiani purtroppo continuano ad
essere mal orientati e ciò penalizza l’impresa e il settore artigiano, ovvero quel comparto del manifatturiero e dei servizi che più mette in
valore le prerogative della persona. Nei nuovi scenari dello sviluppo il
digitale sta mutando il modo di produrre con un forte impatto sulle
imprese e sulle persone non soltanto per gli aspetti di comunicazione.
Questo cambio di paradigma promuove lo spazio per un neo artigianato tecnologico (che per semplificazione abbiamo definito Artigeniale) che punta sulle integrazione tra nuove tecnologie e scoperte
scientifiche, valorizza la progettazione condivisa e percorre la strada
della produzione personalizzata.
Il punto cruciale è questo: senza connettere l’ultimo miglio, nessuna
tecnologia smart potrà funzionare. Ecco allora che questo spazio è
prerogativa delle piccole imprese artigiane. Chi meglio di loro possono tradurre in opera i nuovi ritrovati digitali? Ciò significa coinvolgere le imprese, ad esempio in settori come l’edilizia, l’impiantistica,
l’energia, la mobilità, la cultura ed i servizi socio-assistenziali, nell’implementazione delle soluzioni che la tecnologia offre. Soltanto nel Cesenate le imprese artigiane per l’offerta di servizi per le città intelligenti
erano 2563 con 6456 addetti e con il 14,9% di imprese nate negli ultimi tre anni. Un terreno florido su cui costruire nuove politiche per lo
sviluppo che consentano anche nel nostro territorio di uscire a rivedere le stelle, per parafrasare il verso dantesco che ha dato il titolo al
rapporto sullo stato di imprese ed economia presentato all’Assemblea
nazionale Confartigianato.
CONFARTIGIANATO DAy Gli studenti del Fablab e il pubblico
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8
IMPRESE
La presidente del Consiglio regionale scopre le eccellenze Tec.Al e Antonelli
La
presidente
dell’Assemblea
legislativa della
Regione EmiliaRomagna Palma
Costi ha visitato
insieme al consigliere regionale
Tiziano Alessandrini due imprese
cesenati
associate a Con- Palma Costi
fartigianato, che nonostante la crisi economica, resistono e tengono alto l’onore
della piccola impresa affrontando un
mercato sempre più competitivo con
determinazione, passione e innovazione.
La delegazione era accompagnata dal
segretario di Confartigianato Stefano
Bernacci e dal responsabile dell’Area Economica Eugenio Battistini ed ha avuto
l’opportunità di confrontarsi con gli
imprenditori cesenati per conoscere meglio il contesto in cui operano quotidianamente per fare impresa, rilevando
punti di forza, criticità e bisogni.
La prima impresa visitata è la Tec.Al
rappresentata dal legale rappresentante
Roberto Fabbri, specializzata nella
produzione di macchine, impianti e
tecnologie per l’industria alimentare.
Un’azienda che oltre a fornire i tradizionali
player del settore agri-industriale cese-
nate, fornisce sistemi innovativi automatizzati anche per importanti marchi
della grande distribuzione italiana ed
europea.
La seconda impresa è la Antonelli Srl,
rappresentata dal legale rappresentante Luciano Antonelli specializzata
nella progettazione e realizzazione di
strutture metalliche ad uso residenziale, commerciale e industriale.
Con la crisi dell’edilizia nel nostro territorio, ha diversificato il proprio business, affrontando mercati esteri, e
realizzando importanti strutture in
diversi paesi esteri, per un noto marchio del beverage internazionale.
Da ottobre corsi al Campus Confartigianato su stampa 3D
di ELISABETTA PISTOCChI
Da ottobre ripartiranno i corsi del Campus Confartigianato per le imprese con
una particolare attenzione alla tema-
tica dell’ innovazione tecnologica digitale,
in primo piano al Confartigianato Day
dell’11 giugno scorso.
Facendo seguito al tema trattato nell’importante iniziativa, sarà organizzato un
ciclo di incontri sui seguenti temi: (workshop e corsi di formazione) su Stampa 3D,
Arduino e tematiche connesse, Commercio elettronico, Web marketing.
Proprio per sottolineare la stretta connessione di questo filone formativo con il
progetto FabLab, gran parte dei corsi e
degli incontri si terranno proprio nella
sede del laboratorio, in modo da avvicinare anche fisicamente i partecipanti alle
nuove tecnologie. Gli stessi docenti, almeno per quanto riguarda le tematiche
più tecniche, saranno individuati fra i professori animatori del Fablab.
benefit
Questi percorsi formativi s‘innestano
nei progetti innovativi promossi da
Confartigianato che si riverberano
anche nei corsi e nei seminari proposti
al settore imprenditoriale.
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PRIMO PIANO: LA NUOVA TARI
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Rifiuti, aumento inaccettabile del 12%
CONFARTIGIANTO CONTRO LA NUOVA TARIFFA PEGGIORATIVA RISPETTO ALLA TARES
di EUGENIO BATTISTINI
Nonostante l’impegno dei Comuni e soprattutto del Comune di Cesena a non far
aumentare in questi ultimi due anni il costo
del servizio di gestione dei rifiuti, con l’approvazione in Atersir di Piani economico-finanziari non penalizzanti, la Tares nel
2013 ed ora la Tari nel 2014, determinano
comunque per gli utenti (imprese soprattutto e famiglie) un bagno di sangue.
Come mai esiste questa contraddizione tra
quanto dichiarato dai Comuni secondo cui
hanno applicato aumenti minimi, e quanto
invece gli utenti si ritrovano a dover pagare
effettivamente con le bollette in arrivo in
questi giorni per la prima rata?
Al costo del servizio di gestione si sono
aggiunti l’Iva indetraibile per le imprese
(10%) gli aumenti del Piano economico
finanziario approvati da Atersir (in media il
3,1% rispetto al 2012 e del 1,2% rispetto al
2013), e soprattutto i costi di gestione del
tributo (stampa e invio bollettazione e F24,
riscossione tributo, gestione personale agli
sportelli, che i Comuni in grande maggioranza hanno riappaltato con gara d’appalto
ad Hera), le maggiorazioni per la quota
insoluti e le scontistiche concesse dagli
stessi Comuni, come imposto dalla legge.
Ora, nel 2014, nonostante l’aumento minimo (1,2%) del piano economico finanziario
del servizio, si prospettano nuovi aumenti
determinati con la Tari sempre per il medesimo meccanismo impositivo, introdotto
con la natura tributaria a differenza della
precedente Tariffa.
Tornare alla natura tributaria per il servizio
di smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati
è stato quindi per le imprese una penalizzazione, peraltro in un momento in cui
la crisi picchia duro e la quantità dei rifiuti
assimilati prodotti e smaltiti dalle utenze è
diminuita in maniera significativa (-8% dal
2007 al 2012, peraltro per le imprese ancora
in maniera più marcata). La grande
contraddizione è proprio questa: a fronte di
minori quantitativi di rifiuti smaltiti, le
imprese hanno subito ancora rincari e
aumenti di costo.
I costi di gestione, gli insoluti e le scontistiche, a causa del ritorno alla natura
tributaria affidata ai Comuni, ha costretto la
stragrande maggioranza degli stessi a riappaltare una parte del servizio al medesimo
gestore del servizio (Hera), mentre, con il
regime tariffario degli anni precedenti, tali
costi erano ricompresi direttamente nel
Piano economico finanziario e quindi venivano ammortizzati nel bilancio dei gestori
del servizio (nel nostro territorio Hera). Ora
invece vengono spalmati dai Comuni su
P.E.F.
IVA 10%
2013
12.269.407
2014
12.477.755
tutti gli utenti con aumenti di costo. Da un
indagine condotta da Confartigianato, si
rileva che tale combinato disposto, ha
determinato nel nostro territorio comprensoriale per l’anno 2013, ulteriori costi
per le utenze di circa 3 milioni di euro.
Da questa situazione escono penalizzati gli
utenti, in particolare le imprese che hanno
sostenuto i maggiori aumenti nel 2013 (ad
esempio a Cesena da un minimo del 17,36%
per le pescherie ad un massimo del 42,44%
per le lavanderie), non hanno sostanzialmente vantaggi i Comuni in quanto non
ricavano utili da questa gestione del
servizio, i gestori ne ricevono un vantaggio
in quanto non devono più ammortizzare
nei propri bilanci i rischi d’impresa (insoluti
in deciso aumento e scontistiche concesse
agli utenti), e lo Stato ci guadagna un
maggior introito di Iva (quella pagata dalle
imprese). Riportiamo in basso la fotografia
del Comune di Cesena sulla Tares 2013-Tari
2014 (vedi tabella).
L’aumento dell’importo bollettato rispetto
al 2013 come comunicato dal Comune è del
4,59%, ma rispetto al costo del servizio
affidato al gestore comprensivo di Iva, gli
utenti sconteranno nel 2014 un aumento
del 11,82%. Questo è determinato anche
dall’esplosione degli insoluti, che sono
passati da 400mila a 900mila euro, spalmati
su tutti i contribuenti.
INSOLUTI
SCONTI
1.226.940
Costo
gestione
607.263
400.000
235.755
1.241.771
528.802
900.000
215.313
TOTALE
BOLLETTATO
Tares
14.667.368
% Aumento
8,68%
(Al netto contrib. MIUR)
Tari
15.341.041
(Al netto contrib. MIUR)
11,82%
10
CATEGORIE
Internazionalizzazione,
missione compiuta
Sicurezza alimentare
fondamento della qualità
INTERVENTO DELLA CCIAA SULLA RETE D’IMPRESA CONENG
PROSEGUONO I SEMINARI DI CONFARTIGIANATO
di ChIARA RICCI
Si è concluso il progetto, promosso da Camera di
Commercio di Forlì-Cesena e Confartigianato Cesena,
riguardante l’internazionalizzazione delle reti. Si tratta
di “Temporary Network Manager” che ha avuto
l’obiettivo di supportare l’aggregazione di micro e
piccole imprese su programmi commerciali comuni, centrati sui
mercati esteri, favorendone l’accesso all’estero e accrescendo o
diversificando la gamma di prodotti e servizi offerti.
La rete d’imprese coinvolta nel progetto è la rete Co.N.Eng, costituita
nel luglio 2013 e che comprende tre imprese cesenati della
metalmeccanica. Si tratta di aziende artigianali aderenti a Confartigianato Cesena, Mancini Mec Service, Meccanica 2000 e Mpc, di cui
sono titolari Stefano, Alex e Marcello Mancini, Mario Picone, Loris
Siboni e Stefano Soldati, punti di forza del Gruppo giovani
imprenditori Confartigianato che hanno creato, appunto, la rete
d’impresa Co.N.Eng.
Il progetto si è avvalso della collaborazione di Gianfranco Lai, di M&T
Italia srl, senior manager esperto di marketing internazionale, che con
l’aiuto di Luca Sapignoli di San Mauro Pascoli, laureato con lode in
Economia e Gestione Aziendale, risorsa junior, hanno pianificato una
strategia commerciale di rete, per affrontare i mercati internazionali,
anche attraverso la formulazione di un business plan pluriennale per
le successive attività dell’aggregazione.
di EUGENIO BATTISTINI
Sulla sicurezza alimentare prosegue l’impegno di Confartigianato di
Cesena e delle sue imprese della filiera dell’alimentazione impegnate
in percorsi di aggiornamento costante per qualificare l’attività e mantenere quote di mercato contrastando la crisi dei consumi che investe
in modo rilevante anche il territorio.
Le norme vigenti impongono a tutti gli operatori del settore alimentare di dotarsi di un sistema di gestione e controllo dell’igiene e sicurezza alimentare delle proprie attività (manuale del piano di
autocontrollo) basato sul metodo Haccp, attraverso il quale predisporre tutte le strategie per garantire la sicurezza alimentare nell’impresa condotta.
Si iscrive in questo percorso l’ultimo seminario tenutosi presso la sede
dell’associazione di fronte a un ampio pubblico. Garantire ai consumatori sicurezza alimentare significa garantire qualità del prodotto
alimentare che in Italia rappresenta una quota significativa del made
in Italy, e ancor più nel nostro territorio ad alta ricettività turistica. Questa nuova occasione formativa a disposizione per gli operatori della
filiera alimentare, si inquadra in un’ambito di ulteriore attività che intende migliorare il bagaglio conoscitivo e d’esperienza, degli imprenditori e dei loro collaboratori dell’alimentazione.
Tra i relatori sono intervenuti i tecnici del partner di Confartigianato in
materia igienico-sanitaria, Reintegra srl.
Installatori, è arrivato il libretto d’impianto
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Pixel Planet di Matteo Bosi & C. s.a.s.
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ciato a definirsi il quadro della normativa relativa al controllo degli impianti termici. Il
nuovo modello di libretto è unico per tutti
gli impianti definiti termici, in particolare
per gli impianti di qualsiasi potenza; per gli
impianti utilizzanti generatori di qualsiasi
tecnologia anche ad energia rinnovabile
(pannelli solari, pompe di calore); per gli impianti destinati a qualsiasi servizio (ad
esempio climatizzazione invernale-estiva).
Il nuovo libretto non si fonda più sui due
modelli sopra indicati, ma su un singolo
www.pixelplanet.it
di GABRIELE SAVOIA
Installatori cesenati, un
nuovo adempimento si aggiunge alla lunga serie. Dal
15 ottobre, gli impianti termici devono essere muniti
per legge del nuovo libretto d’impianto e dovranno essere compilati appositi moduli per
i controlli di efficienza energetica. Con il
nuovo Decreto del Ministero dello Sviluppo
Economico del 7 marzo scorso ha comin-
modello, personalizzabile, costituito da
tante schede assemblate in funzione
degli apparecchi e delle componenti dell’impianto. Per familiarizzare con la nuova
materia si è tenuto un utile incontro in cui
tutte le novità sono state approfondite in
un seminario tecnico formativo organizzato da Confartigianato Federimpresa Cesena. Relatore Paolo Zecchini di
Teknologica. Il nuovo libretto d’impianto
è scaricabile sul nostro sito internet:
www.confartigianatofc.it” .
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CATEGORIE
Autotrasporto, intervenire in fretta
IL PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO TRASPORTI A CESENA
ll 20 giugno il
Consiglio direttivo
di
Confartigianato Trasporti di
Cesena ha incontrato il presidente
nazionale Amedeo Genedani
ed
il
Amedeo Genedani
segretario
aggiunto Sergio Soffiatti. Chiusura di
imprese e addetti del settore, crisi
aziendali, cali di fatturato e di
remuneratività, difficoltà di accesso al
credito nonostante il potenziamento del
Fondo di garanzia, continuano a
penalizzare il mercato dell’autotrasporto
merci, aggravato da un dilagante
aumento della concorrenza sleale
operata dai vettori stranieri con il
cabotaggio.
I punti qualificanti delle richieste Confartigianato Trasporto sono: difesa dei
costi minimi e dell’obbligo di corresponsabilità della committenza, in quanto
sono l’unico deterrente esistente a
scoraggiare l’appalto di servizi di
trasporto sottocosto; limitazione dei
fenomeni di distorsione della concorrenza sleale: cabotaggio illegale, abuso
del distacco e del lavoro interinale,
che stanno facendo aumentare la gomma
straniera sulle nostre strade a discapito dell’utilizzo di quella italiana; semplificazione burocratica; politiche dei
controlli più selettive e mirate; sanzioni
più umane ai regolari e incentivi per gli
investimenti.
Contributi per le imprese
che rinnovano il parco veicoli
FONDO DI
di RICCARDO BRAGhITTONI
È stato pubblicato sul sito
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il
Decreto interministeriale
con la ripartizione delle risorse destinate all’autotrasporto per
l’anno 2014.
In attesa dei decreti di attuazione che renderanno fruibili i contributi previsti, spicca
lo stanziamento di quindici milioni di euro
per le imprese di autotrasporto che vogliono rinnovare il proprio parco veicoli. Il
provvedimento interessa tre categorie:
veicoli industriali equipaggiati con motori
a gas naturale o biometano con massa
complessiva compresa tra 3,5 e 7 tonnellate che ricevono un contributo all’acquisto di 2400€ per unità; con massa
complessiva da 16 tonnellate in su, ricevono un contributo all’acquisto di 9200 €;
semirimorchi adibiti al trasporto combinato strada-rotaia e strada-mare, in questo
caso il contributo è pari al 20% del prezzo
15
MILIONI
di acquisto, fino a 4500 € per unità. Il contributo può salire al 25% (con limite massimo di 6000€) se il semirimorchio è
equipaggiato con pneumatici categoria
C3, classe efficienza energetica da A a E e
con sistema di controllo della pressione
(Tpms). In tutti i casi, per ogni semirimorchio nuovo deve esserne radiato un usato
con età superiore ai dieci anni. Nei tre casi,
il contributo è aumentato del 10% se l’acquisto viene effettuato da una piccolamedia impresa.
I termini per la proposizione delle domande decorreranno dalla data di pubblicazione del decreto attuativo nella
Gazzetta Ufficiale. Le domande andranno
presentate entro il 30 novembre. Gli interessati possono contattare gli Uffici Credito di Confartigianato nelle sedi
territoriali per valutare l’eventuale applicabilità del contributo, anche in abbinamento agli strumenti di supporto al
finanziamento dell’investimento (Garanzie
su mutui e leasing).
11
Credito di imposta
per macchinari nuovi
Acquisto di macchinari nuovi, un’opportunità per le imprese artigianali.
Confartigianato Federimpresa Cesena rimarca che è stato introdotto
un credito d’imposta per i titolari di
reddito d’impresa che effettuano
investimenti in determinati beni strumentali nuovi. L’agevolazione riguarda macchinari e apparecchiature
che intervengono meccanicamente o
termicamente sui materiali e sui processi di lavorazione. Non è incluso
l’acquisto di beni immateriali e immobili. Per ulteriori informazioni e
per consulenze sull’applicabilità di
questa agevolazione e di altre incentivazioni ai programmi di investimenti delle singole imprese, rivolgersi all’ufficio credito di Confartigianato, presso il responsabile Riccardo Braghittoni (0547-642568).
Confartigianato
per il sociale
contro i tumori
Le arie di Mozart suonate dall’orchestra
Filarmonica Malatestiana, diretta dal
maestro Paola Chiavacci hanno soavemente aleggiato il 23 luglio in un concerto tenutosi al chiostro di San
Francesco di Cesena, promosso e sostenuto da Confartigianato, in collaborazione con Confartigianato per il sociale,
Consorzio Revisioni Cesenate e Caiec,
nell’ambito dell’iniziativa Classica d’estate. Si è trattato di uno spettacolo di beneficenza a sostegno della prevenzione
oncologica di Associazione Romagnola
Ricerca Tumori, che il sistema Confartigianato ha sostenuto insieme all’associazione CesenArmonica. Confartigianato per il sociale è un’associazione non
profit che nasce dalla storia e dai valori
del Sistema Confartigianato Cesena.
Promuove e sostiene progetti e iniziative per il miglioramento della qualità
della vita e lo sviluppo culturale, sociale
ed economico del territorio.
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FILIERE
Sistemi innovativi per rilanciare l’edilizia
PERCORSI PER SUPERARE LA CRISI IN UN CONVEGNO DI CONFARTIGIANATO E CDO
di GIAMPIERO PLACUZZI
Sistemi costruttivi innovativi per riavviare l’edilizia territoriale, stremata dalla crisi. Sono stati
presentati a un seminario tenutosi alla sala convegni
della
sede
cesenate di Confartigianato promosso da Compagnia delle Opere
(Cdo) Romagna e Confartigianato. “Una partnership convegnistica la nostra – dicono
Carlo Battistini, presidente di Cdo e Valter
Baraghini, delegato Confartigianato della filiera Costruzioni, tra i relatori – per elaborare
nuovi percorsi di eccellenza utili a risollevare il settore dell’edilizia portando l’esperienza delle best practises già avviate”.
Sono intervenuti anche Giovanni Torri, presidente Ance Emilia Romagna, Paolino Batani su “Edifici autosufficienti per i consumi
di energia”, Debora Venturi su “Edifici ad alta
qualità e basso costo di costruzione: il sistema di casa low” e l’architetto Maurizio
Belli dello studio Belliarch “Made in Italy nel
mondo: l’esperienza del Belli Group Italia”.
Tre sono le linee da seguire emerse nel convegno per dare nuovo sviluppo all’intera filiera nel territorio: realizzare edifici a costi
estremamente ridotti, con il più elevato
standard di qualità (la casa pionieristica realizzata a Cesena in zona Osservanza dal
gruppo coordinato dall’ingegnere Venturi è
costata 1000 euro finita al mq); costruire
edifici a basso consumo energetico (l’ingegnere Batani ha presentato alcune realizzazioni di edifici a consumo 0).
Ancora: procedere con l’internazionalizzazione (l’architetto Belli ha presentato l’esperienza del Belli Group Italia che raggruppa
29 tra imprese e professionisti; la società ha
acquisito lavori in Nigeria, Libano, India,
PARTNERShIP L’affollato seminario alla sala convegni di Confartigianato
Katar ed ha contatti aperti in diversi altri
Paesi).
L’analisi è partita dalla situazione congiunturale nel Cesenate e in Provincia dove la
crisi economica ha inciso pesantemente nel
settore delle costruzioni con il suo vasto indotto di professionisti e imprese (dai progettisti, ai produttori di articoli per la casa),
soprattutto nel nostro Paese nel quale la
casa di proprietà è l’investimento principale
del popolo italiano.
Basti pensare che il valore della produzione
2013 del settore in Italia è calato dell’8,8%
mentre la media UE è dello 0,8% in crescita
e che gli investimenti pubblici tra 2011 e
2013: -8,1 miliardi. Eppure 8.792 edifici scolastici sono senza impianto antincendio;
13.306 edifici scolastici senza scala di sicurezza; 10.104 edifici scolastici senza dichiarazione di conformità; 25.582 edifici
scolastici senza; certificazione conformità si-
smica. Nel 2008 il settore edile in Italia aveva
mediamente 936.000 dipendenti; nel 2013
sono diminuiti a 361.000, con una perdita di
575.000 lavoratori (-61,43%).
“La crisi – hanno rimarcato Cdo e Confartigianato – ha cambiato il mondo delle costruzioni ed è pertanto necessario intraprendere nuove modalità di fare impresa,
nella logica del fare gruppo e della specializzazione del lavoro. In quali direttrici? Nonostante le gravi perdite, la filiera delle
costruzioni in Italia ha grandi professionalità e, all’estero, il made in Italy in questo settore è ancora un brand di primissimo piano.
Tra l’altro, le nuove tecniche di costruzione,
l’utilizzo di nuovi materiali e la digitalizzazione, lungo tutta la filiera stanno facendo
emergere nuove professioni, intermedie tra
il progettista e l’impresa esecutrice, creando
così occasioni di lavoro per specialisti del
settore”.
MOVIMENTI
13
Un’infornata di nuovi maestri artigiani
RICONOSCIMENTO AI PENSIONATI DELL’ANAP CESENATE PER LA CARRIERA LAVORATIVA
di PAOLA DESANTI
Un’infornata di nuovi
maestri artigiani cesenati associati all’Anap
cesenate (associazione
artigiani
pensionati)
presieduta da Gilberto
Sbrighi, premiati per la
loro fulgida carriera a
servizio della comunità. Si tratta dei fratelli
Dante e Costante Foschi con Maria Magnani
(titolari
della
tapezzeria
cesenate
omonima), di Romano Bacciocchi, titolare
dello storico panificio di Sarsina, Mauro
Tombaccini (salone arredamento), Pia
Benvenuti e Elmo Antolini (falegnameria),
Rino Targhini (maglificio), Angelo Facciani
(autotrasportatore), Giancarlo Montanari (edilizia), Alida Berlati (panificio a San
Carlo di Cesena), Otello Basini (edilizia).
La cerimonia di premiazione si è è svolta
domenica 15 giugno a Livorno, seconda
edizione nazionale della rassegna Maestri
d’opera e d’esperienza con consegna agli
associati Anap di attestati e medaglie
d’argento e d’oro secondo gli anni di attività
svolta.
I premiati cesenati insieme agli altri di
tutt’Italia sono stati inseriti nell’Albo dei
Maestri d’opera e d’esperienza, un enciclopedia di competenze artigianali, da cui
attingere per la valorizzazione dell’artigia-
nato in collaborazione con le scuole, nei
progetti di valenza sociale, sia sul territorio
locale, nazionale che estero. Suggestiva la
cerimonia, iniziata sulle note della banda
musicale di Arezzo composta da artigiani e
loro nipoti, che hanno eseguito l’inno
nazionale oltre a colonne sonore di famosi
film. Il presidente nazionale Anap Palazzi e il
senatore Giovanardi hanno messo in
luce l’importanza di premiare con titoli
onorifici, medaglie ed attestati la carriera
dei cittadini in pensione che si sono distinti
per la loro bravura, onestà e onorevolezza. Tra i premiati anche lo stesso Palazzi
che ha ricevuto l’onorificenza di
commendatore.
14
TERRITORIO
“Io mi assumo”, trentasei donne verso il lavoro
AVVIATO A SARSINA PROGETTO DI DONNE IMPRESA CONFARTGIANATO
di CRISTIANA SUZZI
Si è svolto il 16 giugno presso la Biblioteca
di Sarsina un incontro promosso da Donne
Impresa di Confartigianato Cesena, per
presentare il progetto Io mi assumo, percorso formativo indirizzato a donne residenti nella vallata del Savio che ha l’obiettivo di rilanciare l’occupazione femminile locale, formando sia nuove imprenditrici accompagnandole nell’iter burocratico di apertura e gestione aziendale
sia coloro che desiderano rientrare nel
mondo del lavoro in qualità di dipendenti e
collaboratrici. All’incontro erano presenti il
segretario di Confartigianato Stefano Bernacci con alcune componenti del direttivo
del movimento Donne Impresa: Daniela
Pedduzza, Lorena Fantozzi, Alida Fabbri,
Roberta Fabbri, Fulvia Fabbri, Cristiana Suzzi,
Elsa Angela Cangini nella duplice veste di
consigliera e presidente della Consulta
Donne di Sarsina, oltre ad un nutrito numero
di donne residenti nella Vallata.
Il progetto prevede due diversi corsi: uno
indirizzato alle donne che vogliono ricollocarsi sul mercato del lavoro a cui verranno
impartite nozioni sulle modalità di presentazione di un curriculum, sul modo di
relazionarsi con un nuovo datore di lavoro,
sull’approccio ad una nuova realtà lavorativa, l’altro dedicato alle aspiranti
imprenditrici, con una formazione specifica
sull’autoimprenditorietà sia individuale che
IMPRESE DI MONTAGNA Panoramica su Sarsina, nel cuore della Valsavio
PRESIDENTE Daniela Pedduzza
collettiva. Sono trentasei le donne che
hanno aderito all’iniziativa.
All’interno del progetto è previsto che le
imprenditrici, membri del Consiglio Donne
Impresa, con la loro testimonianza e i loro
consigli forniscano un supporto alle nuove
imprenditrici. A favore delle nuove aziende
rosa, Confartigianato si è impegnata per il
primo anno di attività a fornire ogni tipo di
consulenza e prestazione a titolo gratuito.
I corsi inizieranno lunedi 15 settembre
presso la biblioteca comunale di Sarsina, in
orari da definirsi e si concluderanno il
15 dicembre per consentire a chi volesse
iniziare una attività in proprio di farlo entro
l’inizio del prossimo anno.
STORIA D’IMPRESA
15
Nozze d’oro per la parrucchiera del mare
PINUCCIA CEREDI DA 50 ANNI PUNTO DI RIFERIMENTO A VALVERDE DI CESENATICO
Parrucchiera stagionale per cinquant’anni, un pilastro di Cesenatico. Si
tratta di Giuseppa Ceredi, in arte Pinuccia, residente a Bagnarola nel
comune di Cesenatico, e titolare da mezzo secolo quest’anno del
salone Pinuccia a Valverde di Cesenatico che aprì nel 1964.
Confartigianato ha reso omaggio a una socia fedelissima, tra le
acconciatrici più apprezzate della riviera, specializzatasi in questo
segmento peculiare: l’apertura stagionale da maggio a settembre. Una
parrucchiera: per l'estate.
“Era il 1964 – ricorda Pinuccia –: Valverde al posto degli alberghi aveva
ancora i campi di patate. Aprii qui nel viale del lungomare e da allora
non mi sono mai spostata. Le acconciature e i capelli anni ’60, con le
loro cotonature estreme, hanno segnato un’epoca e tanti decenni
dopo ritornano stagione dopo stagione rivisitate. A me sono sempre
piaciuti i tagli classici, anche se mi sono sempre limitata a suggerire i
miei consigli quando la cliente me li richiede: allora le icone di stile
erano Jackie Kennedy, Audrey Hepburn e Grace Kelly”.
Come hai incominciato? “Ero stata a bottega dalla Carla Amaducci –
prosegue Giuseppa Ceredi – una delle parrucchiere più note di
Cesenatico, e lì ho appreso il mestiere, affinato manualità e gusto: i
miei genitori abitavano a Bagnarola, dove anch’io ancora risiedo, e
preferivano facessi la magliaia o la sarta. Fare la parrucchiera, allora,
era visto come un mestiere trasgressivo. Ma sono andata avanti per la
mia strada ed è stata quella giusta, anche perché ero portata”.
Le soddisfazioni maggiori? “Le clienti che conservo da 50 anni –
risponde la titolare del salone Pinuccia – che tornano ogni anno a
Valverde e vengono a farsi le acconciature, il colore, la permanente. A
giorni arriverà una signora di 90 anni dal Nord Italia che non c’è stato
anno abbia disertato il salone”.
I crucci? “La mancanza di ricambio generazionale nel mio settore:
servono nuove leve, disposte al sacrificio e alla gavetta”.
Con la crisi gli incassi si sono ristretti? “Devo dire – rimarca Pinuccia
Ceredi – che per quel che mi riguarda sono soddisfatta. Una lieve
contrazione c’è, ma chi viene a fare le vacanze nel proprio budget di spesa
non taglia la parrucchiera, perché la cura del proprio aspetto e della
bellezza non è giustamente ritenuto un bene di lusso, ma necessario”.
PILASTRO “Pinuccia” Ceredi e Mauro Moschini
Cosa fa d’inverno quando il salone è chiuso? "La casalinga nella mia
Bagnarola, che è un lavoro duro anche quello".
“Artigiane come Pinuccia Ceredi – sottolinea il responsabile di
delegazione Confartigianato Cesenatico Mauro Moschini - sono punti
di riferimento ed esempi per i nostri ragazzi: cinquant’anni di successi
nel mestiere sono un traguardo eccezionale da additare come
modello. Uno spot per i saloni di acconciatura e per tutto l’artigianato”.
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