L’ARALUNESE
L’ARALUNESE
Giugno 2010
periodico di informazione locale
Anno 1, Numero 1
Sommario:
Editoriale
1
La Regione dice NO! Ai
nuovi impianti industriali
nella Cava San Giuseppe
1
Che valore ha il Centro
Sacro Cuore?
2
I veri valori non sono in
vendita
4
I buoni vacanze
4
Buono famiglia 2010
5
Come pubblicare un libro
6
Una nuova realtà in
Arluno: il Lions Club
7
Il Gruppo Civico
Ara-Lunae
8
Ricordi personali in merito
ad una Grande Battaglia
per Arluno
9
In ricordo di don Ambrogio
9
Chiesa di San Maurizio
10
Trentesimo
dell’Associazione
Dilettantistica Volley Sacro
Cuore Arluno
10
ASD Arluno Calcio 2010
11
Editoriale
C’è chi è convinto che ad Arluno, tanto tempo fa, ci fosse un altare
per le offerte destinate ad attirare la benevolenza della Luna. Non è
dato sapere se l’altare fosse di pietra, di
bronzo o d’oro, non si sa neppure se sia
soltanto una leggenda; ciò che invece è
una realtà irreprensibile è la nascita
dell’Aralunese, il giornale degli abitanti di
Arluno e di tutti coloro che credono ancora nella benevolenza del prossimo.
L’idea nasce dalla volontà mia e del
Gruppo Civico Ara-Lunae di dare voce ai
cittadini, per permettere che i loro diritti vengano esercitati e per renderli consapevoli anche dei doveri.
Il nostro obiettivo è inoltre quello di dedicarci ad attività socioculturali per tutte le età, affrontando e cercando di risolvere i piccoli
problemi quotidiani, ma senza dimenticare le tematiche più importanti.
Idee, proposte e critiche saranno sempre ben accette presso la nostra redazione, così come lo saranno i volontari che si offriranno,
anche per una sola ora a settimana, per aiutare le persone che ci
lanceranno un s.o.s.
“Niente di grande si fa senza passione” disse il grande Hegel e sarà
proprio la nostra e la vostra passione a far sì che da oggi la Luna sia
meno lontana del solito.
Francesco Como
23 marzo 2010
La Regione dice NO! Ai nuovi impianti industriali nella Cava San Giuseppe
Il Gruppo Civico Ara-Lunae è felice di festeggiare con tutti gli Arlunesi la decisione della Regione
Lombardia di non far costruire nuovi impianti nel territori di Arluno.
Nel pieno rispetto dei ruoli, che hanno visto al tavolo delle trattative attori titolati quali la Regione, la
Provincia, il Comune e il Bosco del WWF sentiamo anche come nostra, questa grande vittoria in difesa dei diritti
ambientali degli Arlunesi, in quanto il Gruppo Civico Ara-Lunae ha rivestito e riveste a tutt'oggi un ruolo di primo
piano nel Comitato “NO! Ai nuovi impianti industriali nella Cava San Giuseppe” attraverso le persone di Salvatore
Martino e di Marino Sandrin.
Il Gruppo Civico Ara-Lunae
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L’ARALUNESE
Che valore ha il Centro Sacro Cuore?
Una domanda come questa nella nostra mente spesso suscita una risposta che ne stima il prezzo, il denaro
necessario a comprarlo, se si sta da una parte, o il denaro che desidera chi vorrebbe venderlo, se si sta dall’altra.
Tutti problemi legati al “valore di scambio”, legati ai costi, alle questioni economiche, rilevanti, direi “vitali” per il nostro modo di vedere. “I soldi non sono solo importanti, sono necessari”, “il denaro è quel che conta” si dice, molti di
noi condividono queste opinioni, fortunatamente solo di rado queste parole vengono pronunciate dalla bocca dei
sacerdoti. Ma il fatto di non esprimere questo pensiero non ha alcuna importanza se poi sono queste le idee che
guidano le scelte che vengono fatte, cambia l’impressione che ne abbiamo, cambia l’immagine ma la sostanza rimane la stessa. Il criterio economico determina le decisioni che verranno prese.
Per questo motivo probabilmente quello che scriverò sarà inuinutile e non riuscirà a cambiare una virgola circa la
compravendita del Centro Sacro Cuore da parte della Chiesa
e del Comune di Arluno. Ma non c’è problema, ho imparato
che bisogna fare le cose giuste anche quando non sono utili e
senza badare alla loro efficacia, per questo ho deciso comunque di scrivere qualcosa.
“Valore”, che strano destino per una parola di così nobili origini: “Valère” in latino significava “esser forte, avere meriti e
pregi” e in questo senso per me e, credo, per molti di voi il
Centro ha un valore, anzi, è carico di valori.
Innanzi tutto e ad una prima impressione ha un valore
affettivo, è il luogo in cui da bambini giocavamo tra le colonne e nel suo “cortile”, alcuni di noi hanno frequentato le
scuole sui banchi delle sue aule, altri si sono ritrovati nei suoi locali o hanno organizzato le feste nel suo teatrino,
altri ancora hanno potuto trovare in lui la sede per le proprie riunioni e le proprie conferenze, molti di noi
condividono pezzi di memoria in cui il passato e l’avvenire si incontrano e si sfilano il testimone, questo è un valore
che sicuramente non sarà perso nel lato della sua memoria, ma sarà sicuramente deluso nella sua progettualità,
ogni iniziativa vive del suo futuro e si alimenta della speranza, non credo che chi ha collaborato alla costruzione del
Centro avesse come scopo la sua destinazione ad uso “uffici comunali”. Comunque la si voglia vedere è un
tradimento alla sua destinazione originaria, un tradimento delle speranze di coloro che si sono impegnati a farlo
nascere e a mantenerlo in vita.
Ha inoltre un valore artistico e storico, non sto a decantarne le qualità estetiche del quadriportico a quarantaquattro
colonne o della cappella al suo interno, ciò che mi interessa e forse potrebbe interessare anche voi è la sua origine.
Nato come “Monastero delle Figlie del Sacro Cuore” e dedicato a Maria Immacolata, l’edificio fu innalzato con la
collaborazione della popolazione di Arluno per il trasporto dei materiali e di altri lavori. Come dice l’iscrizione
depositata alla base del monastero, incisa in oro su vetro:
“ Bartolomeo Carlo Romilli (Arcivescovo di Milano),
la Parrocchia di Arluno, Biagio Viaireschi (Parroco di Arluno),
l’Istituto delle figlie del Sacro Cuore, Giovanna Francesca Grassi (Superiora generale)
il 14 maggio 1855 sotto l’Impero di Giuseppe Francesco I d’Austria
con la collaborazione del clero e del popolo e di altri benefattori
pongono la prima pietra”
Credo che in questa iscrizione ci sia una parola, che passa
quasi sullo sfondo e non attira la nostra attenzione ma non per
questo è di minore importanza: non sono i nomi degli
ecclesiasti, nemmeno quello dell’imperatore, la parola più bella
è “collaborazione”. Certo poi alla storia passarono (e vennero
anche dimenticati) i grandi nomi, i Prada, notabile famiglia
dell’epoca che si impegnò a contribuire alla costruzione con
30.000 lire milanesi ed alla quale di fatto rimarrà il possesso del
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monastero fino al 1882, Madre Teresa Verzeri, che però non
“Per at tira re l'at tenzione del let tore, in serire qui una ci tazione o una f rase tra tta dal tes to.”
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ebbe mai a che fare con il monastero visto che la decisione di
costruirlo ad Arluno e non a Saronno fu presa dopo la sua morte,
oppure Santa Francesca Cabrini fondatrice della Congregazione
delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, diplomata maestra
elementare nel 1870 nel convitto pedagogico che era stato aperto
nove anni prima proprio nel monastero di Arluno.
La memoria seleziona, deforma e spesso dimentica ciò che ritiene
meno importante, in questo caso la collaborazione della popolazione
di Arluno evidentemente era meno importante. Non è strano, anzi!
Oggi sta avvenendo la stessa cosa: qualcuno ha interpellato la
popolazione e i fedeli di Arluno circa il destino di un bene alla cui
costruzione e sopravvivenza culturale ha attivamente collaborato?
Anzi, di più, qualcuno li ha informati adeguatamente su ciò che sta avvenendo? “Il popolo è ignorante e quando non
capisce si adegua”, questo è il motto. Tanto poi si potrà sempre scrivere “la vendita del Centro S. Cuore al Comune di
Arluno avvenne con l’approvazione (ahah, con la soddisfazione direi!!) della cittadinanza arlunese”
Non voglio diventare polemico (e sto facendo fatica a trattenermi), quindi torno alla questione iniziale.
Il Centro ha anche un valore legato all’utilità sociale che svolge, la
funzione oratoriale, la capacità di accogliere diversi centri culturali
che fanno riferimento alla chiesa ed hanno funzioni sociali e
assistenziali o anche solo di intrattenimento, l’esser sede di
iniziative culturali, esser centro di ritrovo, di discussione e di
impulso per la formazione e l’educazione, questi sono gli obiettivi
per cui è nato questo edificio e per cui è stato fin dalle origini
utilizzato. Altri sacerdoti hanno cercato di utilizzarlo e di farlo
utilizzare al meglio, c’è chi ha creato una scuola media privata
ispirata ai principi del cristianesimo e le ha posto sede proprio in
questo edificio, c’è chi tutti i giorni ha lavorato per fornire dei serservizi alla comunità… insomma c’è chi ha fatto vivere il Centro e
lo viveva come opportunità e chi lo ha fatto morire, lo ha fatto
diventare un “costo”, un “peso” da sopportare. Ma il problema non è l’edificio, è la mancanza di iniziativa, di creatività e
forse di vocazione. Lo spirito ha smesso di abitare quelle mura e la vendita non è che l’ultimo gesto di un abbandono
progressivo al quale da anni purtroppo assistiamo. Ve l’ho detto, faccio fatica a non essere polemico!
Torniamo allora al valore economico, visto che per qualcuno poi è l’unica cosa che conta. Dobbiamo credere che la
vendita sia l’unico modo per risolvere il problema dei costi (che forse una cattiva gestione ha provocato)? Io non credo.
Certo non tocca a me fare delle proposte ma se è per questo non tocca a me nemmeno stare zitto. Un minimo di
attenzione e di rispetto per tutto quanto è emerso non dovrebbe farci pensare a delle soluzioni alternative? Se da una
parte il comune ha bisogno di trovare dei locali per i suoi uffici e dall’altra la chiesa non riesce (così almeno si dice) a
sostenere i costi di manutenzione del Centro, non è possibile dare in affitto due delle quattro ali dell’edificio per 30 anni
senza canone d’affitto ma con l’onere, da parte del comune di sostenere le spese necessarie per la manutenzione
dell’edificio. La proprietà dell’intero edificio rimarrebbe alla chiesa ed ai fedeli di Arluno, una parte consistente potrebbe
ancora essere utilizzata per l’oratorio, per le altre attività culturali e per le iniziative educative che potranno emergere
negli anni, iniziative per le quali l’edificio stesso è nato. È una alternativa, certo potrebbero essercene altre anche di
migliori se solo si cercasse di informare e di ascoltare la cittadinanza.
“Collaborazione”, questa parolina magica, spesso dimenticata, è forse la chiave per
la soluzione non autoritaria dei problemi.
Andrea Pedandola
L’Aralunese è in distribuzione gratuita a
tutte le famiglie di Arluno.
Chi non l’avesse ricevuto potrà ritirarne
una copia presso le edicole arlunesi
oppure può richiederla chiamando
i seguenti numeri di telefono
3315766187 - 3475099201 - 3292222209
oppure scrivendo a [email protected]
o ancora, sul sito www.aralunae.it
La PostaCertificat@ è un servizio di
comunicazione elettronica tra Cittadino
e Pubblica Amministrazione.
Per saperne di più visita il sito:
www.postacertificata.gov.it
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L’ARALUNESE
I VERI VALORI NON SONO IN VENDITA
Suscita sicuramente molto sconcerto la decisione della curia di vendere il
popolarissimo Centro S. Cuore.
Tra le motivazioni che hanno spinto le autorità ecclesiali a fare questa
drammatica svolta spicca quella di un elevato costo di gestione del centro.
Ritengo che ciò desti molto scalpore in quanto per evitare di arrivare a
questa situazione si sarebbero potuti rinviare i lavori di ristrutturazione della
chiesetta di S. Ambrogio sita nel
centro anziani “Don Carlo
Rozzoni” e tenere dei soldi in
cassa per il regolare svolgimento
delle attività dell'oratorio. Il quale
non solo è un luogo di preghiera e di svago, ma anche un ritrovo con
rilevanti funzioni educative dirette a temprare la coscienza e il corpo di noi
adolescenti.
In un comune dove i luoghi di divertimento e di svago per i giovani sono
molto pochi (alcuni peraltro di dubbia utilità come lo spazio giovani Pipol),
l'oratorio continua a essere un insostituibile luogo di educazione e di intrattenimento per grandi e piccini.
Capisco che in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando ora il cosiddetto peculio sia
scarso anche per la curia. Ma l'alienazione di un luogo così densamente ricco di utilità e di significato offenderebbe sia
la sensibilità delle generazioni presenti, sia di quelle future. Le quali si vedrebbero privare di un bellissimo luogo dove
s'impara ad avere a che fare con quel grande gioco che si chiama VITA.
Sperando in un ripensamento, porgo i miei più cordiali saluti.
Yuri Bergamo
IL RE DEL SOLE
bigiotteria & accessori
corso 26 aprile, 102
ARLUNO
Tel. 0291768432
I Buoni Vacanze legge 135/01
I “buoni vacanze” sono emessi dalla Associazione “Buoni Vacanze Italia”, a fronte del contributo statale ai sensi
dell’art. 10 della legge 29 marzo 2001 n. 135, dell’art. 2 comma 193, lettera b) della legge 24 dicembre 2007 n. 244 ed
infine del DPCM 21 ottobre 2008.
L'agevolazione statale (regolata dalla tabella "a chi spettano i buoni vacanze") avviene attraverso l'applicazione di un
contributo percentuale (dal 20 al 45%, secondo le fasce di reddito) sull'importo dei buoni richiesti fino ad un massimo
legato al numero dei componenti la famiglia.
Ad esempio una famiglia di 4 persone con reddito inferiore ai 25.000 euro, può richiedere un libretto di buoni (del valore singolo di 20 o 5 euro) per un valore totale fino a 1230 euro, pagandoli solo 676,50 (55%).
In tal modo li può spendere singolarmente anche in diversi periodi presso le diverse strutture convenzionate che a loro
volta applicano un ulteriore sconto su prezzi normalmente praticati nel periodo.
Maggiori informazioni sul sito: http://www.buonivacanze.it
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L’ARALUNESE
Buono Famiglia 2010
Regione Lombardia ti è sempre vicina. Grazie al Buono 2010 possono richiedere un contributo alla propria ASL famiglie e persone in situazione di disagio economico, anche a seguito di interruzione o sospensione del rapporto di lavoro,
che si fanno carico del pagamento della retta di un familiare anziano/disabile ricoverato in una struttura assistenziale.
Il Buono di € 1.300, verrà versato in un’unica soluzione, tramite accredito su conto corrente bancario/postale o tramite
un assegno di bonifico.
Chi può richiederlo
Per richiedere il Buono, è necessario:
• essere residenti in Lombardia
• contribuire al pagamento della retta di un familiare, anziano o disabile, ricoverato
presso una struttura residenziale della Lombardia.
Inoltre uno dei seguenti due requisiti:
• famiglia con o senza figli e reddito familiare non superiore ad un valore ISR (indicatore della situazione di reddito) pari a € 22.000
• il richiedente deve essere disoccupato, in mobilità o in cassa integrazione.
Attenzione
L’indicatore della situazione del tuo reddito ISR dipende da:
L’ARALUNESE
• reddito familiare
Periodico di informazione locale a cura
• eventuale canone annuale di locazione dell’abitazione in cui risiede la famiglia
del Gruppo Civico Ara Lunae
indirizzo internet: www.aralunae.it
• numero di componenti della famiglia
e-mail: [email protected]
Autorizzazione del Tribunale di Milano
• presenza di persone con handicap permanenti o invalidità superiore al 66%, famiglie
n.247 del 03/05/2010
monogenitoriali, famiglie con entrambi i genitori lavoratori.
Hanno collaborato: Francesco Giovanni
Come fare domanda
Per presentare la domanda devi portare la seguente documentazione:
• documento di riconoscimento del richiedente
• documentazione di reddito familiare (che comprende tutti i redditi percepiti nell’anno 2008 dai
componenti del nucleo familiare documentati attraverso il modello CUD 2009, mod 730-3 2009,
mod UNICO 2009)
• documentazione relativa al pagamento della retta
• documentazione relativa alla condizione di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione.
Importante
Como, Salvatore Martino, Giancarlo
Pedandola, Andrea Pedandola, Yuri
Bergamo, Gianluca Della Monaca,
Marino Sandrin, Gaspare La Porta,
Panfilo Allega, Vittorio Grassi, Valentina
Gini, Teresina Chiodini
Editore: Gruppo Civico Ara Lunae
Direttore generale: Francesco G. Como
Direttore responsabile: Marino Sandrin
Stampa: La Grafica Arlunese sas
Distribuzione gratuita
siamo su Internet:
www.aralunae.it
La domanda va presentata entro il 31 dicembre 2010 presso gli sportelli territoriali delle ASL fino
a esaurimento dei fondi disponibili.
Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi al personale dell’ASL più vicina o chiamare il Call Center al n°
800.318.318
I numeri telefonici delle Asl a cui rivolgersi
Asl Bergamo 800.447.722
Asl Brescia 030 - 3839068
Asl Como 031 - 370209
Asl Cremona 0373 – 899367
Asl Lecco 0341 - 482502
Asl Lodi 0371 - 5874443
Asl Milano 800.178.070
Asl Milano 1 800.671.671
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Asl Milano 2 848.800.507
Asl Monza/Brianza 039 - 2384274
Asl Mantova 0376 - 334554
Asl Pavia 800 .034. 933
Asl Sondrio 0342 - 555735
Asl Varese 0332 - 277720
Asl Valle Camonica 0364 - 329235
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Come pubblicare un libro
L’Italia è un popolo di scrittori, basti pensare che ogni anno nel Belpaese vengono pubblicati circa 60.000 libri.
Quelli che hanno successo, però, sono soltanto poche decine e spesso sono scritti dai soliti nomi. Sarà dunque
molto difficile che un perfetto sconosciuto possa avere delle soddisfazioni in tale settore.
Ad ogni modo, niente è impossibile e la strada dello scrittore emergente sarà sicuramente meno tortuosa se si avranno alcune accortezze.
La prima regola è la più importante e non va mai dimenticata: mai avere fretta di pubblicare.
Ciò premesso, quando avrete messo la parola “fine” alla vostra creazione, dovrete porvi due
domande:
1) Ho scritto qualcosa di nuovo rispetto ai milioni di libri già esistenti? O almeno l’ho scritto in un modo diverso o migliore?
2) Che messaggio voglio dare col mio libro?
Nel rispondere alla prima domanda, bisogna essere molto severi, perché ad esempio di storie d’amore, anche
autorevoli, le librerie hanno già gli scaffali pieni. Facciamo finta che invece di scrivere un libro, dovessimo inventare
un cellulare. Affinché abbia successo, dovrà essere davvero originale, perché ce ne sono già di ottima qualità e con
le funzioni più svariate. Perché venga preferito a quelli già esistenti, dovrà quindi distinguersi per qualcosa: non si
limiterà ad avere un’ottima videocamera o un bel design, ma sarà anche
un distributore di mentine o un accendino o un profumo.
Se la vostra creazione non sarà innovativa, difficilmente arriverà sul mercato e, se proprio dovesse arrivarci, passerà inosservata o ci resterà molto
poco.
Per quanto riguarda la seconda domanda, il messaggio può essere anche
semplice, ma non può assolutamente mancare. Tutti i libri che si rispettino
ne hanno uno, comprese le favole, dove spesso il messaggio è sempre lo
stesso: il bene trionfa sul male o, viceversa, il male non paga mai.
Quando sarete certi di aver scritto qualcosa di nuovo e che abbia un
messaggio, allora avrete un po’ di “sostanza”. Non meno importante dovrà
essere la “forma”.
Dovrete pertanto leggere e rileggere la vostra opera fino alla nausea, sullo schermo del computer e su carta. È utile
anche rileggerla ad alta voce, così ci si accorgerà più facilmente se qualcosa stona.
Ancora più utile sarà farla leggere a più persone possibili. Ben vengano lettori con conoscenze tecniche
sull’argomento, ma va bene anche gente comune. Chiunque infatti può essere utile nel farvi notare un controsenso,
un errore anacronistico o anche un semplice refuso.
Date poco peso a chi commenterà un libro intero con un semplice “bello” o con “bravo, mi è piaciuto”. Fate invece
tesoro di chi vi dice qualcosa di più costruttivo: “Finisce troppo presto”; “Un po’ noiosa la parte in cui…”; “Quel
personaggio lo trovo inutile”.
Ovviamente non dovrete cambiare tutto ciò che ogni lettore non apprezzerà. Alcuni lettori vorrebbero persino un
finale diverso o che la storia abbia tutt’altri argomenti. A quel punto non dovrete stravolgere la trama, ma è bene
valutare attentamente ogni alternativa, con molta umiltà, perché spesso si può davvero sostituire una banalità con
qualcosa di interessante e allo stesso tempo originale.
Allora, avete tra le mani un’opera diversa dalle milioni già esistenti? Ha un
messaggio evidente? L’avete letta e riletta fino alla nausea e anche ad alta
voce? Ha il benestare del vostro “comitato di lettura”? Meglio di così non
potrebbe riuscire? Bene, è giunto il momento di cercare un editore, ma di
questo ne parleremo la prossima volta.
Gianluca Della Monica
L’ARALUNESE
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Una nuova realtà in Arluno:
il LIONS CLUB
Nel panorama delle varie associazioni del nostro paese si sta affacciando una nuova realtà,
quella del Lions Club.
Ma chi sono i Lions? È la più grande organizzazione umanitaria mondiale di club d’assistenza, fondata dal sogno di
un assicuratore di Chicago, Melvin Jones nel 1917 . È l’unica accreditata che ha un seggio permanente presso
l’ONU; i suoi scopi sono quelli di creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo, promuovere i
principi di buon governo e di buona cittadinanza, prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale
della comunità.
Con queste motivazioni e questi impegni circa 1.350.000 soci Lions (50.000 solo in Italia) in 196 paesi rispondono
alle necessità delle varie comunità del mondo, fedeli al loro motto “ We serve” (noi serviamo, siamo al servizio).
I Lions sono uomini e donne che offrono il proprio tempo alle cause umanitarie. In tutto il mondo, i Lions Clubs sono
riconosciuti per il servizio ai non-vedenti ed a quanti hanno gravi problemi di vista, accettando la sfida lanciata da
Helen Keller di divenire «Cavalieri dei non-vedenti nella crociata contro le tenebre» in occasione della convention
internazionale del 1925. Oggi, i Lions sono impegnati nel campo della conservazione della vista tramite moltissime
attività a livello sia locale che internazionale, ecco perché sono chiamati i “Cavalieri della Luce”. Inoltre, essi sono
impegnati ad aiutare i giovani tramite la realizzazione di programmi specifici ed ad aiutare chi è nel bisogno.
Nel panorama di “service” rivolto al territorio arlunese, i Lions, con il supporto del Club Loggia dei Mercanti di Milano,
hanno offerto alla nostra realtà cittadina una giornata di screening sul glaucoma il giorno 29 maggio, malattia
asintomatica che può portare alla cecità. Inoltre si stanno impegnando in una raccolta di occhiali da vista usati da
inviare nel terzo mondo e, nel mese di novembre, si impegneranno al fine di aprire un’Università della Terza Età in
collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Istituto Comprensivo “S. Pellico”.
Nasce così nella nostra realtà una rete di scambi culturali e sociali, con la scoperta di risorse intellettuali fino ad oggi
magari in parte nascoste. L’obiettivo fondamentale di questa istituzione è accogliere e motivare le
persone di qualunque età, renderle attive affinché, partecipando a uno o più corsi sappiano
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trasformarsi in forza cultura, per avere modo di liberare la propria
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creatività.
Molteplici sono le finalità che l’UTE si prefigge: educare, formare,
informare, fare prevenzione, promuovere la ricerca, aprirsi al sociale
ed al territorio con la voglia di agire congiuntamente ad altre
associazioni presenti sullo stesso e di collaborare con le istituzioni
pubbliche.
Un’occasione da cogliere al volo per tutti gli arlunesi per poter
approfittare di nuove opportunità in vari campi tematici come quello
delle scienze, della medicina, della tecnologia, dell’arte, delle lingue
straniere ed tanto altro ancora.
I corsi all’Università della Terza Età inizieranno nel mese di novembre ed avranno luogo presso la scuola Media
Marconi nelle giornate di martedì e venerdì dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
Il progetto Lions è anche quello di creare sul nostro territorio un Club Lions arlunese, progetto quanto mai fattibile
vista la sensibilità dimostrata dalla cittadinanza nei confronti del volontariato. Una nuova sfida quindi è aperta: non
c’è fretta ma, a piccoli passi, anche questo progetto, nel tempo, vedrà la luce!
Valentina Gini
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L’ARALUNESE
IL GRUPPO CIVICO ARA-LUNAE
Il Gruppo Civico Ara Lunae è stato fondato il 10 gennaio 2009. I suoi creatori, prima
di ufficializzare il gruppo hanno stilato uno statuto dove vengono richiamati i principi
intimo, calze, pigiami
fondamentali e le linee guida che lo caratterizzano. La scelta è nata da un profondo
e costumi da bagno
desiderio di innovazione per poter mettere in campo una seria e leale alternativa a queldi Giuseppina Girola
le che sono le attuali forze politiche. Ara Lunae non si ispira e non segue alcuna logica
corso 26 aprile, 74
di partito, in quanto non viene ritenuto utile ad una piccola realtà come quella di Arluno.
20010 Arluno MI
Tel. 0290379146
La filosofia è quella del “FARE” e non quella del “POSSO, PRETENDO E COMANDO”.
I concetti fondamentali di questo movimento sono rivolti alle famiglie, ai giovani e alle
innovazioni tecnologiche con la partecipazione di tutta la cittadinanza attiva, senza calpestare o dimenticare quelle che
sono le nostre origini e tradizioni.
La volontà di un gruppo di Arlunesi, sia di nascita che d’adozione, hanno permesso ad Ara Lunae di entrare nel
contesto sociale, partecipando con determinazione alle ultime Elezioni Comunali. Il 7,12 % di Arlunesi ha dato fiducia a
questo nuovo gruppo, rinunciando alle proprie idee politiche fino a prima sostenute e investendo le proprie aspettative
su questa nuova realtà.
Ebbene, ci siamo riusciti, perché considerando i pochi mesi di esistenza del gruppo, è stata dimostrata una nuova
realtà emergente che ha letteralmente stupito i partiti tradizionali. Peccato che a causa di una formula elettorale e per
pochissimi voti (18), la “VERA” lista civica non sia entrata nel Consiglio comunale.
Nulla di compromesso, anzi, Ara Lunae avrà più libertà d’azione e di preparare un nuovo progetto, in vista delle
prossime elezioni che si terranno tra circa 4 anni. Il gruppo, quindi, continua la sua marcia, inserendosi nelle varie attività della nostra cittadina, contribuendo e collaborando con le varie associazioni, dimostrando la sua competenza e
dedizione alle attività ove esso sia chiamato in causa.
Il civico Ara Lunae sta crescendo d’interesse, raccogliendo sempre più numerosi simpatizzanti, pertanto è
incoraggiato a proseguire questo lungo cammino contro i consolidati partiti tradizionali. Le ideologie di partito in un
paese come Arluno servono ben poco, anzi ostacolano talvolta le amministrazioni comunali, seguendo logiche errate e
preconcetti fuori luogo che non
favoriscono le vere esigenze della
gente. In poche parole, ad Arluno sono
le persone che fanno la differenza e
non i simboli di partito. Ara Lunae è
invece d’accordo alle ideologie in un
contesto più ampio ove ognuno di noi
si voglia rispecchiare, perché un conto è gestire una Nazione ed un conto, invece, gestire un paese con tutte le sue
piccole esigenze.
Con l’avvento del giornalino L’ARALUNESE, il gruppo civico, vuole dare voce e spazio al cittadino, ove
può inserire commenti o perplessità sulle scelte dell’amministrazione comunale, senza però ledere persone o
attività a livello privato. Questo è un giornale aperto e democratico ove chiunque può esprimere il proprio parere e porre domande di pubblica utilità. Inoltre, il giornale permetterà alle associazioni locali di inserire i propri programmi inerenti le loro attività, mentre gli esercizi commerciali aiuteranno L’ARALUNESE
contribuendone alla sponsorizzazione e permettendo al nostro giornale di proseguire nel suo interessante
percorso socio-culturale arlunese.
Con il nostro sforzo ed il vostro aiuto riusciremo a crescere “ PER VOI E CON VOI”.
Un nostro piccolo motto dialettale: “ ier lè già mo’ ‘ndà, incö aghem el giurnal nostar ”.
Traduzione: “IERI È GIA’ PASSATO, ADESSO ABBIAMO IL NOSTRO GIORNALE”
Buone vacanze,
il Gruppo Civico Ara Lunae
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L’ARALUNESE
In ricordo di don Ambrogio
Domenica 30 maggio 2010 con i due pullman organizzati dal
CIF siamo andati al Santuario Madonna di Bevera a trovare don
Ambrogio.
Ho capito cosa significa “ accoglienza”!
Dopo esser stati ricevuti con un caloroso benvenuto,
espressione di sincera amicizia, abbiamo potuto assistere ad
un’omelia che, trasmettendo ospitalità verso tutte le persone, dai
bambini agli anziani, manifestava il cuore stesso del
cristianesimo: “non si può amare Dio se non si vuole bene ai
propri fratelli”.
In seguito ci ha fatto visitare la sua casa, la Chiesa e il centro di
accoglienza completamente ristrutturato e rinnovato.
Dopo la cena, connotata da un’atmosfera di affetto e cordialità siamo ripartiti col desiderio di tornare a rivivere questa
esperienza.
Grazie don Ambrogio per la bellissima giornata.
Teresina Chiodini
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Ricordi personali in merito
ad una Grande Battaglia per Arluno
In questi giorni riordinavo i documenti in mio possesso, relativi alla dura battaglia, svolta dal Comitato “NO! Ai
nuovi impianti industriali nella cava San Giuseppe” di cui faccio parte, che ha fatto valere il sacrosanto diritto degli
Arlunesi di non vedersi costruiti sotto casa degli impianti altamente inquinanti.
Sono riaffiorati una serie di ricordi che definire bellissimi è riduttivo: ho ripensato alle lunghe riunioni con gli altri
membri del Comitato, ai volantinaggi presso i centri commerciali, al mercato di Arluno ed ai mercatini enogastronomici
ho ripensato alle due riunioni informative, tenute presso il Circolino e presso il Centro Civico di Rogorotto, che hanno
visto un’impressionante partecipazione popolare. Ma soprattutto è riaffiorato in me un ricordo particolare a cui sono
molto legato e che mi ha visto impegnato in prima persona, quando nel mese di novembre del 2009 sono stato
designato dal Comitato a rappresentare la voce della cittadinanza Arlunese davanti alla Commissione Ambiente delle
Provincia di Milano. In quel frangente la Provincia decideva di schierarsi a favore delle tesi della cittadinanza
spingendo la Regione Lombardia verso il no alla costruzione di nuovi impianti industriali nella cava San Giuseppe. In
quei momenti in me erano presenti due sensazioni diverse da una parte vi era una grande tensione dettata
dall'importanza del momento e dall'altra vi era la consapevolezza che andavo a rappresentare davanti ad una delle
massime amministrazioni regionali la gente di Arluno, gente che quando c'e' da far valere i propri diritti non è seconda
a nessuno.
Salvatore Martino
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L’ARALUNESE
Chiesa di San Maurizio
a Gignese (VB)
La chiesa parrocchiale di S. Maurizio a Gignese fu ricostruita all’inizio del
Settecento e l’attuale decorazione risale ai primi anni del Novecento: 1903-1904;
opera della bottega di Rodolfo Gambini.
Rodolfo Gambini, nato nel 1858 ad Arluno, ereditò dal nonno materno la
vocazione artistica e si diplomò a Brera. Trasferitosi ad
Alessandria impiantò una bottega d’arte con una trentina
di pittori e decoratori, tra i quali il figlio Luigi, che gli permise di decorare più di 400 chiese
in tutta Italia.
Scrisse: «Benedite chi mi vuol bene e chi mi vuol male. Benedite i miei lavori e tutti quelli
che mi fanno lavorare». Morì ad Alessandria nel 1928.
Le decorazioni della volta sono firmate da Rodolfo, anche se di veramente suo pare solo il
riquadro con l’Adorazione del Ss. Sacramento.
Il fonte battesimale ha un affresco di Luigi Gambini; il quale realizzò anche il quadro di s.
Antonio da Padova.
I grandi lavori di ristrutturazione della chiesa, per una spesa di L. 10.000, si conclusero
prima del Natale 1904. Un’opera, come scriveva il medico, dott. Guanti: «che potrà additare ai venturi la pietà dei
popolani e la valentia del maestro che l’adornava». Certo gli anni hanno lasciato il segno:
«l’oro profuso a piene mani» è meno smagliante,
le testine d’angeli lungo il cornicione sono state
Con questo numero
levate, qualche affresco fu danneggiato dalle
partiamo per un
infiltrazioni d’acqua, mentre quelli sulla facciata
sono sbiaditi; ma nel complesso è ancora godibile
percorso artistico
quella «intonazione ricca e assai concludente, per
alla ricerca delle
cui entrando si resta colpiti dalla maestà del
opere che un nostro
tutto».
illustre cittadino ha
(dal libro "Gignese.
lasciato nelle chiese Vicende e memorie di vita civile e religiosa", curato da Vittorio
Grassi)
della nostra
penisola.
PROGRAMMA DELLE PROSSIME MANIFESTAZIONI
PER IL TRENTESIMO DELL’ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA
VOLLEY CENTRO SACRO CUORE ARLUNO
Complesso Residenziale dell’OROLOGIO
Via della Filanda, 7
20010 Arluno MI
Tel. 02.90379066 - Cell. 340.8522462
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Sabato 12 giugno in Oratorio Sacro Cuore Arluno dalle ore 14,30 tradizionale festa
di chiusura della Stagione Sportiva 2009 /2010 con giochi mini tornei patatine
salamelle e molto altro.
Sabato 26 giugno Notte Bianca dalle ore 19,00 saremo presenti con la mostra
fotografica. Sabato 11 settembre (Domenica 12 settembre)
Si sta cercando di organizzare un evento importante ci stiamo muovendo con le varie federazioni
Domenica 3 ottobre ore 12,30 Pranzo Sociale a chiusura dei festeggiamenti.
L’ARALUNESE
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ASD ARLUNO CALCIO 2010
Dopo un lungo e sofferto travaglio finalmente è venuta alla luce l'ASD ARLUNO CALCIO 2010. Una nuova società
sportiva che si pone come obiettivo primario,quello di diventare un punto di riferimento per i ragazzi da 7 a 20 anni. La
nostra prima iniziativa è stata a dir poco un grosso successo, abbiamo iscritto 2 squadre, 1 di primi calci e 1 di pulcini,
una ventina di piccoli calciatori che hanno disputato i "Tornei FIGC di primavera" Una struttura capace di accogliere
una moltitudine di giovani che ha la voglia di giocare e divertirsi e di
praticare un'attività sportiva nel pieno rispetto delle regole, in un contesto organizzato e ben strutturato. L'idea è nata spontaneamente, da
una semplice constatazione e cioè si evidenzia una chiara e palese
crescente domanda. Abbiamo studiato per un po’ il fenomeno e la
risultanza è che ci sono tantissimi ragazzi che hanno smesso di
giocare al calcio, o si sono trovati nella condizione di andare in altri
paesi limitrofi, o addirittura non praticano nessuno sport.
Noi cercheremo di stare vicino alle famiglie, offrendo loro le cure e le
attenzioni necessarie per i loro ragazzi.
Il prossimo impegno per ASD Arluno Calcio 2010 è previsto a luglio
precisamente a Tor Di Quinto , Roma dove parteciperemo a un torneo
nazionale con 2 squadre, 1 giovanissimi e 1 di allievi per i ragazzi sarà
una vetrina molto importante ed un'esperienza unica.
i piccoli amici al torneo con Demetrio Albertini
Tra i progetti che vorremmo realizzare ne spiccano un paio che
sinteticamente cerco di fornirvi qualche spunto.
1) Offrire la possibilità alle famiglie di poter portare i propri ragazzi 1 ora prima degli allenamenti e poterli ritirare dopo
1 ora dalla fine degli stessi, i ragazzi saranno seguiti da animatori interni (ragazzi maggiorenni o genitori volontari)
formati e preparati allo scopo.
2) Alimentazione e salute, una riflessione sulle abitudini alimentari dei giovani atleti (ma anche dei genitori) L'obesità
sta aumentando vertiginosamente nei ragazzi, cerchiamo di capire come arginare o ridurre il fenomeno.
Ci stiamo organizzando con un pulmino per recuperare i ragazzi distanti dalla struttura o che vengono da altri paesi.
Lo staff tecnico al momento è composto dal Responsabile più 6 tecnici ai quali contiamo di aggiungerne altri 4 entro
giugno per essere pronti per l'inizio della prossima stagione calcistica. Ci teniamo a precisare che lo staff dell'Arluno
Calcio 2010 è composto da persone esperte che hanno maturato anni di esperienze in altre società sportive, e quindi
potranno portare ed arricchire l'Arluno Calcio di idee, progetti, e di molta affidabilità, in quanto hanno un forte senso di
responsabilità molto spiccato e non vorranno mai deludere i ragazzi e loro famiglie che gli hanno affidato i propri figli.
In un momento dove certi valori "latitano", in una Società che riconosce
solo l'effimero e l'apparire a tutti i costi,
Noi vogliamo essere la speranza, e la gioia per i nostri ragazzi.
Sono parecchie le aree nelle quali ci stiamo muovendo, il tutto ha il solo scopo di poter offrire ai ragazzi il Meglio.
Avremmo tante cose da dirvi, ma ci auguriamo non manchino le
occasioni per aggiornarvi sull'andamento della società (come e cosa
stiamo facendo).
Prima di passare ai saluti Vi rivolgiamo un caloroso invito a venirci a
trovare per conoscerci meglio. Siamo una società sportiva di Arluno,
una società che Vi appartiene, un patrimonio della comunità Arlunese,
che va conosciuto e tutelato.
ASD ARLUNO CALCIO 2010
Presidente Roberto Ghezzi
Vice Presidente Giuseppe Tavazzi
1 consulente Tecnico
Segretario Maurizio Casiraro
1 consulente Fiscale
Consiglieri Mauro Zini, Eugenio Marsico,
1 consulente Organizzativo
Renato Fusar Poli, Maurizio De Melis
oltre a volontari pronti a scendere in campo.
Seguiteci con simpatia non vi deluderemo.
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L’ARALUNESE
La bocca è uno strumento polifunzionale fonte di
sensualità e centro fisiologico dell’articolazione delle
parole.
Rappresenta il primo elemento di approccio e
confronto con altre persone, ma soprattutto è la
prima immagine di noi.
Dott. Pietro Cacciamani
STUDIO DENTISTICO S.D.C. Srl
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20010 Arluno MI
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l`aralunese n.1 giugno 2010 - Gruppo Civico Ara