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Emanuele
Marconi
aprile 30, 2014
Al WOW Spazio Fumetto, una riuscita mostra che ripercorre i
quarant’anni del celebre personaggio dal pelo azzurro.
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Ha appassionato generazioni di lettori e divertito con le sue storie adulti e
bambini: è il simpatico Lupo Alberto che, quest’anno, arriva a spegnere
sulla torta quaranta candeline. È il 1974 quando, sulle pagine del Corriere
dei ragazzi, compare per la prima volta il personaggio di un lupo che
rischia la vita per rubare dal pollaio una gallina – Marta – che si dimostra
assai contenta di riempire di baci il suo rapitore. Il pelo non è ancora
azzurro. Lo diverrà più avanti, ma non si tratterà di “una scelta artistica”,
come rivela il creatore di Lupo Alberto Guido Silvestri – in arte Silver. Il
colore del pelo avrebbe dovuto essere grigio con riflessi azzurri. Tale
cromatismo, però, crea seri problemi tipografici, così Silver decide: “Blu e
basta”.
L’origine del colore è solo uno dei tanti aneddoti che si possono scoprire
presso la mostra Un lupo per tutte le stagioni – 40 anni di Lupo
Alberto e della fattoria dei McKenzie! allestita presso lo WOW Spazio
Fumetto visitabile fino al 1 giugno. Non manca, ovviamente, la citata
prima striscia del 1974, accompagnata da numerose altre tavole originali,
schizzi e pagine dei fumetti. All’ingresso della mostra una sorta di spiritosa
carta d’identità di Lupo Alberto accoglie il visitatore con ironiche
descrizioni: “romanzo preferito: Cappuccetto Rosso (anche se finisce
male)”; “Canzone preferita: Nella vecchia fattoria”. La fattoria a cui si fa
riferimento è ovviamente la fattoria McKenzie, il luogo immaginario dove
avvengono tutte le vicende dei personaggi che ruotano attorno a Lupo
Alberto – Marta, Mosè, Enrico La Talpa e molti altri. Una bella e simpatica
ricostruzione della fattoria è stata realizzata da Alessandro Zecca
attraverso un plastico esposto in conclusione della mostra.
La prima sala ripercorre la (complicata) vicenda editoriale del Lupo, dalle
difficoltà della Undercomics fino alle pubblicazioni attuali, passando per
le varie case editrici che hanno stampato le storie del personaggio: il già
citato Corriere dei ragazzi e, a seguire, Eureka, Corno, Glénat. A
proposito di curiosità, si può ammirare anche un “fumetto al trancio” con
relativo sacchetto gastronomico. La vicenda risale al 1982 quando a Lucca
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Silver, per trovare un editore, vende presso un banchetto parti di alcuni
suoi disegni, consegnandoli in bustine per il pane o per la pizza. La
vendita, passata appunto alla storia come “fumetto al trancio”, diviene il
simbolo della lotta dell’autore per raggiungere il suo pubblico.
Proseguendo nell’esposizione – in cui tavole, fumetti e spiegazioni sono
posizionati su pannelli di cartone, rigorosamente azzurri – si scopre una
struttura della mostra estremamente intelligente e ben studiata. La
seconda parte è infatti tutta dedicata a Lupo Alberto in versione
“socialmente utile”. Silver e il suo personaggio, infatti, in questi decenni si
sono sempre battuti per cause nobili e hanno contribuito a sensibilizzare i
lettori sui più svariati argomenti e problemi. Si possono visionare, così, una
lunga serie di manifesti, volantini e disegni con Lupo Alberto che si batte in
favore dei diritti dell’infanzia, di numerose campagne ecologiche, contro la
desertificazione, il fumo, l’inquinamento dei fiumi e, soprattutto, il
problema dell’AIDS che tra gli anni Ottanta e Novanta esplode in tutta la
sua dramaticità. È interessante soffermarsi sul libretto Come ti frego il
virus, realizzato nel 1993 e destinato a una capillare distribuzione nelle
scuole col fine di informare i giovanissimi sul problema dell’HIV attraverso
l’arma del sorriso. Un progetto affondato a causa del parere contrario
dell’allora ministro dell’Istruzione Iervolino che ne bloccò la diffusione.
D’altronde, affrontare temi contemporanei col sorriso fa parte dello “stile
Lupo Alberto”: da non lasciarsi sfuggire, a tal proposito, la striscia del 1977
in cui Enrico La Talpa provoca gli abitanti della fattoria dichiarando la sua
presunta omosessualità. Spalleggiato da Lupo Alberto, fonda insieme a lui
il gruppo dei BR (Bravi Ragazzi) il cui simbolo assomiglia molto a quello
delle più drammatiche Brigate Rosse e non convince il Lupo che ci vede
“qualcosa di sinistro”.
Non è quello l’unico momento in cui traspare la politica: Lupo Alberto –
abbigliato come l’americano zio Sam, il celebre personaggio vestito a
stelle e strisce che incita all’arruolamento volontario attraverso il famoso
slogan “I want you” – appare come candidato politico supportato da
cartelli inneggianti “Vota Beppe” (Beppe sarebbe Alberto).
Passando per una lunghissima serie di gadget – videocassette, quaderni,
astucci, peluche, tazzine, sveglie, bottiglie di vino, figurine con relativi
album e molto altro – si giunge alla terza sezione che vede Lupo Alberto
interagire con altri mondi e differenti arti. Col cinema, ad esempio,
attraverso una serie di schizzi dissacranti che fanno il verso a grandi film
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come Psycho, Star Wars, 007 o Manhattan; con l’arte pittorica
attraverso una storia in cui il Lupo impersona il Correggio – chiaro
omaggio all’artista e alla terra emiliana, patria di Silver; con la musica,
attraverso L’almanacco del rock, la cui copertina richiama
evidentemente la celebre cover del disco dei Beatles, Sgt. Pepper’s
Lonely Hearts Club Band; coi fumetti stessi, attraverso una serie di
storie in cui Lupo Alberto interagisce con numerosi altri personaggi famosi
(compreso Batman e Superman) – in occasione della festa dei cento anni
dell’arte del fumetto nel 1996. E soprattutto con la televisione. Dal 1994,
infatti, Silver collabora con Tv Sorrisi e Canzoni e attraverso il Lupo
commenta programmi e personaggi televisivi mettendo in campo una
perspicace ironia. Alberto, così, assume anche le vesti di vip, attori e
celebrità. Appare, per esempio, in una bellissima striscia in cui coi pollici
alzati fa il verso a Fonzie di Happy Days.
C’è spazio, quindi, per un Lupo Alberto propagandista (“Vota Beppe”), un
Lupo Alberto “socialmente utile” e un Lupo Alberto gradasso alla Fonzie.
Rimanendo sulle vicende politiche attuali, si potrebbe dunque esclamare:
piena par condicio!
Ma su questa sorprendente mostra – interessante, curiosa e ben
organizzata – è vietato metterci una croce sopra.
Da visitare.
La mostra continua:
WOW Spazio Fumetto
viale Campania 12 – Milano
orari martedì – venerdì 15.00 – 19.00; sabato e domenica 15.00 –
20.00
fino a domenica 1 giugno
www.museowow.it
Un lupo per tutte le stagioni
40 anni di Lupo Alberto e della fattoria dei McKenzie!
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