LARISTORAZIONE & L’ALBERGHERIA Pagina a cura di GastroSuisse e GastroTicino La tradizionale degustazione a Lugano il 1° settembre Settimana dopo settimana l’analisi di tutti i temi, gli studi, gli argomenti, i problemi e le norme dell’offerta di ristoranti e alberghi. Una pagina indispensabile per gli operatori del settore GastroDiritto presenta: Il “viso del vino” con l’annata 2012 La disdetta del lavoratore Anche quest’anno torna “Il Viso del Vino”, con la presentazione dell’annata 2012. Il tradizionale appuntamento organizzato da Ticinowine è in programma lunedì 1° settembre al Palazzo dei Congressi di Lugano con il meglio della produzione di oltre 60 cantine ticinesi. Gli organizzatori contano di ripetere il grande successo di pubblico degli scorsi anni, con oltre 2’000 visitatoti, fra i quali molti giornalisti e operatori del settore enogastronomico provenienti anche da oltre San Gottardo e dalla vicina Penisola. La giornata sarà strutturata in due tempi: dalle 10.00 alle 13.00 l’ingresso è dedicato alla stampa, ai professionisti del settore enogastronomico, ai commercianti e agli ospiti d’onore, mentre alle 15.00 la degustazione sarà aperta al grande pubblico fino alle 19.00. L’entrata è libera. Ulteriori informazioni contattando gli organizzatori (ticinowine.ch). Ritorniamo su una casistica della quale avevamo già parlato in questo spazio informativo, ma che non da tutti parrebbe essere stata bene compresa. Se un lavoratore comunica regolarmente la propria disdetta nei termini contrattuali, che piaccia o non piaccia, il datore di lavoro la deve accettare. Potrà sempre cercare di convincere il dipendente a rimanere, ma non potrà obbligarlo a rimanere oltre il termine. Il contratto si conclude, quindi, con l’ultimo termine della disdetta. In questi casi, tuttavia, il contratto termina anche se il lavoratore si ammala o si infortuna. Questo significa che il termine di sospensione (come invece avviene quando è il datore di lavoro a comunicare la disdetta) non esiste. Se la disdetta avviene di comune accordo si suggerisce di aggiungere l’indicazione “su richiesta di...:”, in modo che si possa capire da chi sia stata originata. m.g. IVA ingiusta Dal 1995 la ristorazione elvetica, e pertanto anche i 2,5 milioni di clienti cui il settore ogni giorno fornisce le sue prestazioni, è discriminata a livello di Iva. Anziché essere tassati al 2,5%, come presso tutti gli altri fornitori di derrate alimentari, i frequentatori dei ristoranti sono costretti a pagare l’8% di Iva! L’iniziativa di GastroSuisse intende porre fine a questa disparità di trattamento fiscalmente non giustificabile, chiedendo un’aliquota unitaria. Il 15 agosto la campagna ha avuto inizio con una conferenza stampa convocata a Berna. Rappresentanti di Udc, Ppd, Plr, Pbd, dell’Unione svizzera delle arti e mestieri e di GastroSuisse si sono confrontati sull’importanza di questa iniziativa. La ristorazione fa molto per il nostro paese e pertanto non deve essere penalizzata a livello di Iva. “Un sì il 28 settembre a favore dell’iniziativa sull’Iva pone fine alla discriminazione di uno dei più importanti settori economici del nostro paese”, ha dichiarato ai media il presidente di GastroSuisse, Casimir Platzer. Con circa 210’000 posti di lavoro e oltre 9’000 posti di formazione, la gastronomia costituisce il quarto datore di lavoro SCEF 045 Lanciata la campagna nazionale per un’aliquota uguale che non discrimini la ristorazione e i propri clienti un “sì” per tutti! to che anche in Svizzera termini questa discriminazione. Durante la conferenza stampa di Berna il presidente Casimir Platzer ha ribadito l’importanza dell’iniziativa per tutto il paese. L’economia e i consumatori ne beneficerebbero in egual misura. per importanza della Svizzera. Adottando l’iniziativa non solo vengono potenziate le regioni montuose e periferiche nelle quali la gastronomia costituisce spesso un pilastro economico centrale, ma diminuisce anche lo svantaggio nei confronti dell’estero: nella maggior parte dei nostri Stati limitrofi la gastronomia è già sgravata a livello di Iva. È giunto il momen- Il presidente Suter e il segretario cantonale Beltrami con il furgone che visita i soci IL SOSTEGNO DEI PARTITI Molti partiti hanno appoggiato l’iniziativa: per l’Udc, Adrian Amstutz (Cn) ha parlato degli ingenti servizi offerti dalla ristorazione rispetto ai take-away. Alois Gmür (Cn Ppd) ha sottolineato che le istanze non intendono privilegiare la ristorazione, bensì creare pari opportunità. Hans Grunder (Cn Pbd) ha ribadito l’importanza della ristorazione e della sua iniziativa per le regioni montuose e periferiche. Il liberali erano rappresentati da Olivier Feller (Cn); ha spiegato che servirsi dei ristoranti è al giorno d’oggi una normalità, in virtù delle attuali strutture familiari e lavorative. Non si può più pertanto parlare di lusso. Anche l’Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) ha manifestato il suo sostegno: il presidente Jean-François Rime ha sottolineato l’incoerenza e l’ingiustizia dell’attuale sistema dell’Iva. Per l’industria svizzera, le attuali norme sono superate e non più al passo con i tempi. L’iniziativa non si esprime esplicitamente su un’aliquota Iva nuova, equa e giusta, ma si limita a chiedere l’abolizione dell’Iva discriminatoria. È pertanto compito del legislatore definire una nuova aliquota Iva equa e unitaria. Ci si oppone tuttavia all’aumento dei prezzi dei generi alimentari di base. Il Comitato è altresì contrario alle minacce allarmistiche della Consigliera federale di competenza. Anziché avanzare lo spettro di possibili perdite per le casse federali, la responsabile del Dipartimento dovrebbe invece preoccuparsi di rimettere in ordine le proprie casse: la “Rundschau” infatti ha segnalato di recente che ogni anno 200 milioni vanno persi a causa della scorretta gestione dell’Iva. Un dato di fatto è che le finanze federali possono reggere bene a una modifica dell’aliquota a favore della ristorazione. Pertanto un Sì all’iniziativa federale (info www.basta-discriminazioneiva.ch) va a beneficio di tutte le persone in Svizzera e non danneggia nessuno! Programma Programma corsi federazione federazione esercenti albergatori ticino ssettembre ettttembre 2014 2014 - giugno giugno 2015 2015 Sezione certificata di: GastroTicino GastroTicino c certificata: errttiffiicata: SCEF 045 ggiornamento Formazione F ormazione e ed d a aggiornamento p er ttutti utttti per Riprendono i corsi organizzati dall’Ufficio per la formazione professionale di GastroTicino che ha stampato anche il nuovo libretto spedito a tutti i soci e che si può richiedere a Valentina de Sena. Nelle prossime settimane i corsi saranno consultabili sul nuovo sito www.gastroformazione.ch. IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE: LA NUOVA LINEA GUIDA E AGGIORNAMENTI Obiettivi conoscere le novità legislative nell'industria alberghiera e della ristorazione e saperle applicare nell'ambito della gestione di un concetto di rintracciabilità, per saper far fronte ad un eventuale stato di crisi (ritiro/richiamo/casi di intossicazione). Programma come impiegare i formulari principali della linea guida e i relativi aggiornamenti riguardanti la rintracciabilità ed il corretto comportamento da adottare in caso di messa sul mercato di prodotti pericolosi per la salute umana. Insegnanti Aleardo Zaccheo, ing. alimentare e microbiologo; Luca Bordoli, ing. alimentare Data e orario 8 settembre 2014; 8.30-12.30 Costo Chf 80.00 soci / Chf 130.00 non soci PIZZA TICINO Obiettivi saper fare in modo autonomo un impasto della pizza, saper applicare le tecniche di spianatura, essere in grado di procedere alla porzionatura, conoscere i vari ingredienti e le quantità in base alle proprie esigenze, saper farcire con prodotti di qualità e ultimare con la cottura ideale. Insegnante Giovanni Zinna, formatore e pizzaiolo diplomato Data e orario 15 settembre 2014, 08.30-12.30 Costo Chf 80.00 soci / Chf 100.00 non soci DEGUSTAZIONE DI VINI Obiettivi conoscere i principali vini ticinesi e svizzeri attraverso una degustazione guidata. Programma breve panoramica sulle regioni viticole ticinesi e svizzere, sui produttori e sulle loro caratteristiche principali (suolo, meteo, vitigni e vini). Ampia degustazione di vini bianchi, rossi e rosati. Insegnante Francesco Tettamanti, direttore Ticinowine Date e orario 15 e 22 settembre 2014, 17.30-20.30 Costo Chf 80.00 soci / Chf 130.00 non soci 13 E 14 SETTEMBRE in Piazza Grande a Locarno Dal 18 al 28 settembre piatti, menu e iniziative tutte da scoprire anche nelle scuole e nei ristoranti ospedalieri Settimana del Gusto con 60 ristoranti e 93 eventi Torna sempre fresca, giovane e ricca di novità la “Settimana del Gusto” che anche in Ticino proporrà per il 14esimo anno consecutivo dieci giorni, dal 18 al 28 settembre, durante i quali i buongustai troveranno proposte diversificate e stuzzicanti. Come sempre grande impegno delle scuole ticinesi grazie al Decs (Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport), dell’Eoc (Ente Ospedaliero Cantonale), di GastroTicino e di Fourchette Verte. In Ticino la Settimana del Gusto è coordinata da un Comitato operativo (Cot) composto da Isabella Lischetti, Alessandro Pesce e Luca Merlo; il Cot è supportato dal “Comitato della qualità” composto da rappresentanti di Enti e associazioni pubbliche e private, e chef. Quest’anno i ristoranti che partecipano sono 60 e gli eventi ben 93, compresi quelli organizzati dalle scuole e dai ristoranti ospedalieri. Si va da piatti e menu del territorio con selvaggina, piatti e ricette antiche, risotti, funghi e marmotta, a proposte particolari di altre culture gastronomiche come i sapori delle colline dell’Umbria, pesce di mare, la Fassona piemontese, la cucina Thai, e poi ancora piatti vegani e ricette a base di fiori. Non mancano corsi su come preparare lo Zincarlin o la luganighetta, visite guidate, serata a tema con musica, pic-nic a bordo piscina, mercatini e degustazioni di prodotti e di vini ticinesi, ma anche di birre artigianali, peperoncini e Idromele. L’elenco completo delle stuzzicanti proposte e degli eventi, si può trovare su www.gout.ch, www.gastroticino.ch e www.ticinoatavola.ch. E quale novità, quest’anno è stata stampata una guida tascabile solo per il Ticino che si può trovare negli enti turistici o nei ristoranti che partecipano all’evento; l’elenco dei ristoranti si potrà scaricare anche sul sito di GastroTicino e Ticino a Tavola. a.p. - Sabato sera Cooking Show “Caccia al risotto” con gli chef che cucinano dal vivo - Domenica mattina “1° Campionato ticinese dei risotti” - Dal 13 al 21 settembre Rassegna “Caccia al risotto” in diversi ristoranti del Locarnese Lo trovate anche voi ingiusto? 2IVA % ,5 Per un piatto del giorno al ristorante, un lavoratore deve pagare l’8% di IVA. Un milionario che acquista del caviale a un party ne paga solo il 2,5%! Come mai questa differenza? Perché dal 1995 vigono due diverse aliquote IVA: l’8% per il settore della ristorazione e il 2,5% per i take-away e gli altri fornitori di prodotti alimentari. È un’ingiustizia! Perché in questo modo i 2,5 milioni di ospiti che si avvalgono quotidianamente dei servizi della ristorazione devono pagare più IVA rispetto che in altri posti. Basta! Per questo il 28 settembre: SÌ all’iniziativa popolare «Basta con l’IVA discriminatoria per la ristorazione!» www.basta-discriminazione-iva.ch Comitato indipendente, casella postale 142, 8046 Zurigo 8% IVA