PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA di MERCOLEDI’ 23 GENNAIO 2008 N° Titolo Testata-Edizione Data 1 Tagli delle Ass, sindaci contro Il Gazzettino Udine 23-01-2008 2 Romoli: Sull'ospedale la Regione ci penalizza Il Piccolo Gorizia 23-01-2008 3 Motorizzazione alla Provincia Il Piccolo Gorizia 23-01-2008 4 L'Anpi si prepara a ricevere il presidente Napolitano Il Piccolo Gorizia 23-01-2008 5 Premiati tre studenti del Cossar-Da Vinci Il Piccolo Gorizia 23-01-2008 6 Arriva lo skill-bus, punto informativo per i lavoratori Il Piccolo Gorizia 23-01-2008 7 Sagrado chiede certezze su Cava Postir Il Piccolo Gorizia 23-01-2008 8 Staranzano chiama al voto la provincia sui rifiuti Il Piccolo Gorizia 23-01-2008 9 San Polo difende reparti e posti-letto Il Piccolo Monfalcone 23-01-2008 10 L'Aris-San Polo calcio festeggia i suoi 25 anni di vita Il Piccolo Monfalcone 23-01-2008 11 Ass unica Trieste-Gorizia, Gherghetta assente Bocciata l'audizione ad hoc per l'Isontino Il Piccolo Nazionale 23-01-2008 12 Sanita', Gorizia sbatte la porta in Regione Messaggero Veneto Gorizia 23-01-2008 13 Pochi allievi, i fondi bastano Messaggero Veneto Gorizia 23-01-2008 14 Summit sui trasporti Messaggero Veneto Gorizia 23-01-2008 15 Sostegno ai lavoratori Messaggero Veneto Gorizia 23-01-2008 16 Ater, molte iniziative promosse nel 2007 Messaggero Veneto Gorizia 23-01-2008 17 Gli enti locali frenano sulle riduzioni delle Ass Messaggero Veneto Nazionale 23-01-2008 23 GEN 2008 Il Gazzettino Udine Friuli Venezia Giulia pagina 8 gherghetta, romoli, silvana romano Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 23 GEN 2008 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 17 Romoli chiama a raccolta sindaci isontini e consiglieri regionali Gorizia si mobilita «Difendiamo il nostro ospedale» GORIZIA Un vertice urgente con i consiglieri regionali della provincia, un’audizione di tutti i sindaci dell’Isontino con il presidente del Consiglio regionale, Tesini, e l’indicazione all’assessore al Welfare, Silvana Romano, di abbandonare per protesta, ieri pomeriggio, la seduta della commissione Sanità dell’assemblea regionale. Poi, una stoccata. «In tutta questa vicenda i dissidi interni al Partito Democratico ci hanno penalizzato, nello specifico quelli fra Gherghetta e il presidente dell Commissione sanità, Alzetta». Sono queste le iniziative e le prese di posizione che il sindaco Romoli ha assunto di ieri sul tema della riforma sanitaria, destinato a diventare letteralmente rovente nei prossimi giorni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata lunedì mattina. Ma dall’Ufficio pianificazione della Regione arriva un’assicurazione: «Per i cittadini non cambia nulla. Le prestazioni sanitarie saranno garantite in toto. La nuova definizione di ”sede di assistenza sanitaria” ha valenza solo burocratica». A pagina 17 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 23 GEN 2008 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 17 GORIZIA INDEBOLITA L’assessore comunale all’Assistenza Romano ha abbandonato per protesta l’audizione alla commissione Sanità Romoli: «Sull’ospedale la Regione ci penalizza» Il sindaco: «Spero che il declassamento sia un errore. Chiedo un vertice con i consiglieri regionali» Un’altra iniziativa che intende promuovere il primo cittadino è coinvolgere tutti i Comuni della provincia per un chiarimento diretto con il presidente Tesini Un vertice urgente con i consiglieri regionali della provincia, un’audizione di tutti i sindaci dell’Isontino con il presidente del Consiglio regionale, Tesini, e l’indicazione all’assessore al Welfare, Silvana Romano, di abbandonare per protesta, ieri pomeriggio, la seduta della commissione Sanità dell’assemblea regionale. Poi, una stoccata. «In tutta questa vicenda i dissidi interni al Partito Democratico ci hanno penalizzato, nello specifico quelli fra Gherghetta e il presidente dell Commissione sanità, Alzetta». Sono queste le iniziative e le prese di posizione che il sindaco Romoli ha assunto di ieri sul tema della riforma sanitaria, destinato a diventare letteralmente rovente nei prossimi giorni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata lunedì mattina. L’assessore comunale alla Pianificazione territoriale, Dario Baresi, presentando la nuova legge urbanistica regionale, ha fatto notare che l’area ospedaliera di Gorizia, a differenza di quanto avveniva negli al- tri capoluoghi di provincia del Friuli Venezia Giulia, è stata declassata a mera «sede di assistenza sanitaria». Alla stregua di Latisana, Gemona, San Daniela e della stessa Monfalcone. «Mi auguro che si tratti di un errore, di una semplice svista che già nei prossimi giorni possa essere corretta – ha spiegato il sindaco –; ma se così non fosse ci troveremmo di fronte ad una situazione grave». E la stessa parola, «grave», Romoli l’ha usata per definire la decisione, da parte del presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Nevio Alzetta, di non voler organizzare un incontro specifico dedicato alla peculiare situazione dell’Isontino, anche alla luce dei documenti stilati dalla Conferenza dei sindaci e dalla Provincia su questo delicato punto. «Si tratta di un comportamento lesivo delle istituzioni locali – ha affermato, senza mezzi termini, Romoli –. Volevamo presentare dei documenti di carattere collaborativo e dal contenuto assolutamente ragionevole, frutto di una lunga mediazione fra i rappresentanti delle nostre realtà locali. Chiedevamo semplicemente di poterli illustrare in modo completo ai componenti della Commissione: non dimentichiamoci che la stessa Conferenza dei sindaci aveva delegato il sottoscritto, il primo cittadino di Monfalcone, Gianfranco Pizzolitto, e il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, a svolgere questo compito». Di qui l’indicazione all’assessore Romano, presente ieri all’incontro con la Commissione sanità, di abbandonare l’aula subito dopo la consegna dei due documenti. «Se le garanzie che abbiamo richiesto per la tutela delle strutture sanitarie presenti sul territorio isontino non saranno recepite dalla riforma che la giunta Illy intende portare avanti, chiederò ufficialmente ai consiglieri regionali della provincia di votare contro questa riforma – ha evidenziato il primo cittadino, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a convocare al Palazzo municipale i consiglieri isontini -. Non è possibile che vengano calpestate in questo modo le istituzioni della provincia che, peraltro, avevano sottoscritto una posizione comune che superava ogni genere di differenze politiche. È inaccettabile che questo aspetto non venga tenuto in considerazione. Il timore che nutro è che questa situazione possa essere stata anche dettata dagli attriti che, all’interno del Partito Democratico, esistono fra Alzetta e Gherghetta». I prossimi giorni, ad ogni modo, saranno cruciali per capire quale sarà il destino della sanità goriziana ed è presumibile che anche il tono delle polemiche si alzerà. «Aspettiamo di capire quali saranno le decisioni dell’esecutivo guidato da Illy – ha rimarcato Romoli -. Di certo non mollerò la presa: sto valutando l’ipotesi di chiedere a tutti gli altri sindaci dell’Isontino di andare a Trieste per incontrare il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini, e fargli presente quali sono le nostre preoccupazioni». In mattinata, intanto, partiranno gli inviti ai consiglieri regionali isontini con i quali verrà fatto un primo punto della situazione. Nicola Comelli Espressioni preoccupate sul futuro dell’ospedale di Gorizia Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 23 GEN 2008 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 17 INCONTRO Motorizzazione alla Provincia Il passaggio di competenze dallo Stato alla Provincia in materia di trasporti e motorizzazione ha fatto da filo conduttore ieri all’incontro tra l’assessore provinciale Maurizio Di Matteo, il vice presidente dell’Unione degli industriali Giorgio Bressan e il capogruppo degli autotrasportatori Erminio Zanellini. si è discusso della questione della tenuta dell’albo degli autotrasportatori, del collaudo dei tir, delle revisioni dei mezzi pesanti e della circolazione nella giornata del sabato. La Provincia ha assicurato che non ci saranno cambiamenti rispetto agli anni precedenti. «Ci impegneremo a migliorare ancora di più il servizio - ha assicurato Di Matteo - non solo per gli utenti, ma soprattutto per tutti i soggetti economici coinvolti». Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Breve 23 GEN 2008 Il Piccolo Gorizia Citta' pagina 18 L’Anpi si prepara a ricevere il Presidente Napolitano È convocato per oggi alle 16 nella sede della Cgil di via Terza Armata a Gorizia il direttivo dell’Anpi di Gorizia. All’ordine del giorno la definizione del programma della collaborazione tra le due Gorizie, alla luce dell’esito favorevole dell’incontro avvenuto tra il sindaco di Nova Gorica, Brulc, e il presidente della Provincia, Gherghetta. Nell’incontro è stato tracciato un programma di massima affinché le associazioni e i cittadini delle due città pos- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. sano collaborare a iniziative in modo sempre più stringente. L’Anpi nella riunione di oggi elaborerà il programma di massima per il 2008 con particolare riferimento alla visita che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, effettuerà al cantiere di Monfalcone in occasione del 100˚ della costruzione. Sarà l’occasione per Silvino Poletto, anima dell’Anpi di Gorizia, di riabbracciare Napolitano con cui condivise un periodo di lavoro nell’allora Pci. Box 23 GEN 2008 Il Piccolo Gorizia Agenda e Taccuino pagina 20 Assegnata la borsa di studio «Bisiach» a Fabio Furioso, Jessica Jimenez e Tatjana Bujujan Premiati tre studenti del «Cossar-Da Vinci» Cerimonia di consegna delle borse di studio, intitolate ad «Antonio Bisiach» e destinate agli studenti meritevoli dell'istituto professionale «Cossar-Da Vinci» di Gorizia. I tre riconoscimenti sono stati offerti ad altrettanti studenti dalla famiglia del compianto preside goriziano, alla memoria del quale è stata intitolata l'aula magna della scuola di viale Virgilio, all' interno della quale si è svolta la premiazione. Hanno preso parte la vedova e i familiari di Antonio Bisiach, autorità scolastiche e civili, le famiglie dei ragazzi premiati e una rappresentanza degli studenti dell' istituto. Ha dato il benvenuto agli intervenuti la dirigente scolastica, professoressa Anna Condolf, sottolineando la validità dell'iniziativa e l'importanza della valorizzazione delle eccellenze. L'assessore Maurizio Salomoni ha portato il saluto della Provincia, auspicando che l'assegnazione di premi ad alunni modello provochi uno spirito di emulazione, ribadendo l'importanza del valore dell'iniziativa nel mondo scolastico cittadino e provinciale. Il professor Piero Biasiol, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale ha evidenziato il momento di gioia e grande soddisfazione interna che l'assegnazione di un premio provoca nei ragazzi, ponendo l'accento sul fatto che, fra le troppe lacerazioni presenti nel mondo d'oggi, è bello essere presenti con cose belle, come la valorizzazione delle diversità e delle eccellenze. Sono stati presentati due brevi ricordi di Antonio Bisiach, quale uomo della scuola e preside, da parte dell'assistente amministrativa Isabella Zanette, che lavorò al suo fianco per oltre dieci anni e della professoressa Lucia Zanuttig, collaboratrice del preside, le quali si sono soffermate sulla sua figura e sull' opera svolta nella scuola, definendolo un «uomo d'altri tempi, aperto alla modernità». Ha concluso gli interventi Marco Bisiach, figlio del preside, ricordando la figura del padre e leggendo una lettera di riconoscenza scritta da suoi ex studenti nel 1971, confermando che l'assegnazione delle borse di studio sarà rinnovata negli anni a venire. Quindi si è proceduto alla consegna delle tre borse di studio, del valore ciascuna di 200,00 euro, con la lettura delle motivazioni indicate dalla commissione, scelti fra gli studenti che hanno terminato nell'anno scolastico 2006/2007 il primo triennio di qualifica. Sono stati premiati gli studenti Fabio Furioso della classe Quarta Tecnici delle Industrie Meccaniche, Jessica Esther Bido Jimenez della Quarta Tecnici dei Servizi Turistici e Tatjana Bujujan della Quarta Tecnici della Gestione Aziendale. Il festoso incontro è terminato con un rinfresco. 1 La cerimonia al CossarDa Vinci 2 L’aula magna piena di giovani 3 Gli studenti premiati 2 3 1 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 23 GEN 2008 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 21 ORIENTAMENTO Tappe a Cormons e Gradisca Arriva lo skill-bus, punto informativo per i lavoratori CORMONS Lo Skill-bus è un punto mobile di formazione e orientamento pensato per accogliere e soddisfare le esigenze di lavoratori e dei datori di lavoro. Promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, insieme al ministero del Lavoro e della previdenza sociale e agli enti di formazione regionali questo ufficio del lavoro su quattro ruote si inserisce nel progetto Equal-mobilità&conoscenza e sarà a Cormons lunedì 28 (il giorno seguente a Gradisca) dalle 10 alle 18. Come è stato spiegato ieri mattina nel corso della presentazione avvenuta nella palazzo della Provincia di Gorizia, grazie al materiale che gli utenti potranno trovare a bordo di questo vero e proprio ufficio viaggiante, attraverso un’autovalutazione delle proprie capacità e conoscenze i lavoratori riceveranno nuovi stimoli per continuare la loro attività. «Bisogna creare nelle persone consapevolezza – ha sottolineato l’assessore provinciale al lavoro Marino Visintin -. È necessario che ciascuno capisca quali sono le sue potenzialità. Con il tempo i lavori cambiano e di pari passo servono maggiori capacità. Lo skill-bus serve a creare questa consapevolezza. L’attività è mirata soprattutto nei confronti di chi è già occupato, senza dimenticare chi non lo è». «Oggi lavoriamo sull’adattabilità – ha aggiunto il presidente dell’Enfap Alessandro Infanti -. Bisogna creare competenze che permettano alle persone di passare da un lavoro all’altro senza traumi». L’obiettivo finale è quello di sviluppare nei soggetti che si avvicinano allo skill-bus una nuova consapevolezza: l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita rappresenta un fattore chiave per favorire la competitività, la crescita economica e la coesione sociale. I principi a cui il progetto si rifà sono l’adattabilità, la mobilità e la globalità. A bordo dell’autobus della Regione i lavoratori potranno trovare anche delle postazioni internet. «Chi avrà voglia, e non li ha mai visti, potrà confrontarsi con i sistemi di valutazione europei», ha sottolineato Carmen Segon dell’Enfap che ha poi ricordato la sperimentazione avviata dalla Regione del Libretto formativo del cittadino: «Si tratta di un format che chi vuole può richiedere a bordo, ma che si trova anche in tutti i centri dell’impiego e nei centri di formazione». s.b. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Box 23 GEN 2008 Il Piccolo Gorizia Isontino pagina 22 Vertice tra l’assessore comunale Marco Vittori e i rappresentanti dei comitati dei cittadini Sagrado chiede certezze su Cava Postir Bellini (Cordicom) auspica che non diventi una discarica Messi a fuoco tutti i temi ambientali: dal traffico pesante che assedia il centro alla bonifica della Valle della morte SAGRADO Elettrodotti, destinazione d’uso dell’ex cava Postir, Valle della morte, traffico pesante, polveri sottili, balenabilità dell’Isonzo e antenne. Sono questi i principali argomenti affrontati nell’incontro svoltosi lunedì sera tra l’assessore comunale di Sagrado Marco Vittori e i rappresentanti dei comitati cittadini per fare l’ormai consueto punto sullo stato di avanzamento delle questioni legate alle tematiche ambientali. Elettrodotti. I comitati hanno espresso le maggiori preoccupazioni in merito alla questione del paventato passaggio di due elettrodotti sul territorio comunale. Come ha osservato il coordinatore provinciale del Cordicom (Coordinamento dei comitati dei cittadini) Vincenzo Bellini, dopo la proposta alternativa del presidente della Provincia Enrico Gherghetta - che prevedeva il passaggio della dorsale sotto il raccordo auto- stradale, non si è più parlato della questione. Voci sempre più insistenti ipotizzano però l’esistenza di un terzo progetto alternativo. Alla richiesta di chiarimenti Vittori però non ha potuto fornire risposte precise: «Neppure noi purtroppo siamo riusciti ad avere notizie in merito. In questo settore ogni giorno nascono nuove società e credo ci voglia una pianificazione regionale o almeno provinciale». Cava Postir. Alla luce di quanto sta accadendo a Napoli e in Campania e considerato che la discarica di Pecol dei Lupi è vicina all’esaurimento, i comitati hanno ribadito la necessità di modificare quanto prima la destinazione d’uso dell’ex cava di pietra. «Per decidere cosa fare di questo luogo la proposta è stata quella di avviare un gruppo di lavoro formato dai co- mitati, dal Comune e da Agenda 21», ha precisato Bellini auspicando che non venga trasformata in discarica. Valle della Morte. I 5mila euro della Provincia per il progetto di recupero del sito trasformato in discarica sono arrivati e nel primo consiglio comunale verrà dato il via libera all’inizio dei carotaggi per la messa in sicurezza dell’area. Traffico pesante. Il divieto di transito per i mezzi con peso superiore alle 5 tonnellate sulla strada della Mandriata sono posizionati e l’ordinanza è rispettata anche per effetto dei costanti controlli di polizia municipale e carabinieri. Per risolvere il problema del passaggio dei camion sul resto del territorio comunale si attendono le delibere delle amministrazioni confinanti. Il posizionamento della segnaletica da Fogliano a Savogna costerà al Comune circa 4 mila euro. Polveri sottili. Per avviare un nuovo monitoraggio dell’aria bisognerà attendere il prossimo anno. Al momento a bilancio non ci sono fondi sufficienti. Balneabilità Isonzo. Nel tratto di fiume di competenza del Comune non ci sono «spiagge», così per fare rispettare il divieto di balneazione sono sufficienti le tabelle di segnalazione. Antenne. I cavi di alimentazione dell’antenna di telefonia installata da Ericsson verranno interrati da Enel nei prossimi giorni. «L’incontro è stato estremamente positivo – ha commentato Vittori -. I comitati ci aiutano a tenere sotto controllo la situazione e lo fanno in modo propositivo. Per questmotivo continueremo a lavorare insieme rispettando le scadenze che ci siamo dati». Stefano Bizzi L’ex cava a Sagrado è una profonda incisione nell’ambiente carsico Marco Vittori Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio Il Piccolo Gorizia Provincia 23 GEN 2008 pagina 23 Ribadita la richiesta di ripristino dei cassonetti stradali, come emerso dalla consultazione di dicembre nel paese Staranzano chiama al voto la provincia sui rifiuti Il Comitato del No al presidente Gherghetta: «Il porta a porta va abolito» STARANZANO Il Comitato del No di Staranzano minaccia un nuovo referendum sui rifiuti per abolire il porta a porta in tutta la Provincia di Gorizia se le richieste conquistate con la vittoria nel referendum del 2 dicembre in paese verranno ancora disattese e alle parole non seguiranno i fatti. Il risultato delle urne, infatti, non è stato neanche preso in considerazione e le decisioni sono state demandate alla Provincia che dovrà affrontare la questione nella stesura del nuovo Piano dei rifiuti. E’ questa la situazione emersa ieri dalla riunione del Comitato del No dopo che il Consiglio comunale di Staranzano, nella seduta del 27 dicembre scorso, aveva deliberato un documento giudicato in netta contrapposizione con quanto espresso dalla volontà popolare. La vittoria del «No» aveva infatti bocciato il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta, ma fino Giuliana Gordini a questo momento non sono stati adottati i correttivi richiesti dal comitato referendario che consistono soprattutto nella sistemazione dei cassonetti differenziati su tutto il territorio comunale. I motivi dell’ipotesi di un referendum provinciale sono stati spiegati anche in una lettera aperta inviata ieri da Giuliana Gordini, presidente del Comitato al presidente della Provincia Enrico Gherghetta. Ipotesi che potrebbe diventare realtà se nel nuovo piano provinciale verranno eluse le richieste dei referendari. «L’elettorato ha votato “no” al porta a porta – ha ribadito la Gordini – e gli amministratori di Staranzano continuano a ignorare il risultato come se niente fosse. L’attuale sistema è stato bocciato e il Comune deve sostituirlo con i cassonetti stradali il più possibile moderni e differenziati, adeguati alle esigenze di tutti. Un metodo rispettoso dell’ambiente, ma anche dei diritti delle persone sacrificate a tenersi in casa la spazzatura fino al giorno del ritiro. Facciamo riferimento, in questo delicato momento, al ruolo che il presidente Gherghetta ha nel neonato Pd, che già nel nome indica la sua bandiera e un modello di comportamento inequivocabile». Il documento è stato inviato per conoscenza anche al presidente della Giunta regionale, Riccardo Illy, ai consiglieri regionali, provinciali e comunali, ai sindaci della Provincia di Gorizia e al presidente dell’Iris, Armando Querin. Il Comitato del No ha ribadito che ha ricevuto i verbali della deliberazione del Consiglio del 27 dicembre dai quali si evince «che non c’è nessuna volontà d’ascolto da parte del Comune di prendere seriamente in considera- zione quello che vuole la gente. «Prendiamo atto – ha affermato la Gordini – che il sindaco ha detto “no” al risultato del referendum senza prenderlo neppure in considerazione e ha fatto delle proposte che non sono per niente adeguate a quanto la gente ha chiesto per un anno intero mostrando così la totale mancanza di fiducia nei cittadini. Vogliamo tranquillizzare gli staranzanesi e quelli fuori provincia i quali ci chiedono cosa fare che su questo problema. Ebbene il comitato non ha alcuna intenzione di mollare. Posso solamente confermare a tutti i cittadini che hanno sostenuto la battaglia fino a questo momento che andremo avanti fino a dove la legge ce lo permetterà pur di vedere affermati i nostri diritti. E al sindaco di Staranzano vorremo chiedere se ci darà una risposta prima delle elezioni comunali che si svolgeranno il prossimo anno». Ciro Vitiello La raccolta differenziata sempre al centro del dibattito Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 23 GEN 2008 Il Piccolo Monfalcone Citta' pagina 18 Il progetto di accorpamento delle Ass Isontina e Triestina arriva in un momento difficile per il nosocomio monfalconese San Polo difende reparti e posti-letto Il Comune chiede alla Regione il rispetto delle garanzie promesse dall’assessore Beltrame Personale medico e infermieristico insufficiente, la chirugia generale senza un responsabile da quasi 15 mesi, tempi d’attesa sempre troppo lunghi, mentre i servizi sul territorio pagano ancora un incompleto sviluppo, a differenza di quanto avvenuto a Trieste. La sanità monfalconese è questa, ma soprattutto non sa se le sue condizioni di salute miglioreranno. Di certo la cura prospettata dalla Regione con la sua riorganizzazione del sistema sanitario regionale, cioé la fusione con l’Azienda sanitaria triestina, non convince. Lo hanno ribadito ieri gli amministratori monfalconesi e goriziani nell’audizione da parte della commissione del Consiglio regionale. Un passaggio veloce e di protesta. «Abbiamo espresso il nostro rammarico per il mancato accoglimento della richiesta dell’Isontino di poter spiegare le proprie ragioni in una seduta apposita», ha detto dopo l’incontro l'assessore alle Politiche sociali Cristiana Morsolin, a Trieste come rappresentante dell’Ambito socio-assistenziale Basso Isontino. Il sindaco di Gorizia Ettore Romoli non si è presentato in segno di protesta, mentre Gianfranco Pizzolitto all’audizione si è recato non in qualità di sindaco, ma di presidente regionale dell’Anci. Alla commissione è stato consegnato il documento formulato dall’assemblea dei sindaci della provincia e che esprime un secco «no» alla riforma, perché l’ipotesi di riordino, così come prospettata, non fornisce sufficienti garanzie per l’Isontino. «Se l’obiettivo di fondo della fusione è arrivare a ulteriori risparmi, a distanza di mesi dall’audizione dell’assessore alla Salute Ezio Beltrame da parte del Consiglio comunale - afferma Cristiana Morsolin - non abbiamo però ancora ottenuto dati certi sul reimpiego di questi rispar- L’ospedale di San Polo mi sul nostro territorio, nei nostri ospedali». La conferenza dei sindaci isontini non a caso con il documento presentato ieri chiede di blindare la classificazione attuale degli ospedali di Monfalcone e Gorizia e soprattutto il mantenimento delle funzioni ora svolte. Le garanzie dovranno riguardare anche il computo e l’attribuzione dei posti letto, rispettando l’effettivo turn over e tasso di occupazione, in modo da assicurare così il potenziamento di quei reparti che sono ritenuti punti di eccellenza. «Di fatto il nuovo piano sanitario regionale vedrà declassati a ospedali di rete le strutture di Monfalcone - attacca il capogruppo consiliare della Lega Nord Federico Razzini -. Occorre dire ”no” a questo progetto ingiusto che lascia alle altre province le loro aziende e penalizza solo la nostra realtà. Il declassamento dei nostri ospedali, che già sono carenti di mezzi e risorse umane, rappresenta un attacco alla salute di bisiachi e isontini da Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. parte dei poteri forti udinesi e triestini che non possiamo accettare e deve essere denunciato con forza». Razzini aspetta ora al varco i consiglieri regionali eletti in provincia sul voto al riordino del sistema sanitario. Tra le rivendicazioni dei sindaci ci sono intanto anche il potenziamento dell’assistenza territoriale e il mantenimento del corso di laurea per infermieri professionali che ha sede a Monfalcone. All’attenzione della commissione regionale non è stata portata invece la richiesta di insediare a Monfalcone il Centro di riferimento regionale per le patologie asbesto-correlate. Una scelta precisa, perché Provincia e Comune non vogliono che il centro diventi merce di scambio nell’ambito della vertenza sulla riorganizzazione del sistema sanitario regionale. In base al progetto di riorganizzazione delle Ass illustrato dall’assessore Beltrame a Monfalcone l’ospedale di San Polo avrà 190 posti letto contro i 187 attuali e non modificherà le proprie funzioni attuali. «Ortopedia fa richiamo e ha anzi il problema dell’elevato tasso di occupazione dei posti letto - aveva sottolineato Beltrame -, come fanno attrazione l’ostetricia, l’otoiatria e l’oculistica, tutte funzioni che vanno valorizzate. A fine luglio Monfalcone aveva inoltre un tasso complessivo di occupazione dei posti letto dell’86% contro il tetto massimo regionale del 91% di Cattinara. Nel 2006 sono stati effettuati 10.318 ricoveri e a fine luglio eravamo a 5.963 con una proiezione sopra gli 11 mila ricoveri a fine anno». Insomma, un ospedale che risponde a una precisa domanda di sanità non si chiude, anzi. Assicurazioni tutte verbali, però, quelle di Beltrame, perché, perlomeno per gli amministratori locali, sulla carta non c’è nulla. la. bl. Apertura 23 GEN 2008 Il Piccolo Monfalcone Agenda e Taccuino pagina 20 L’attività prese avvio sotto la guida di don Lucio Comellato e grazie alla collaborazione dei genitori del rione L’Aris-San Polo calcio festeggia i suoi 25 anni di vita MONFALCONE Con una serie di appuntamenti partiti nella primavera scorsa e culminati nella inaugurazione dei nuovi spogliatoi e nella festa di fine anno realizzata negli ambienti del teatro parrocchiale di San Nicolò, la società calcistica ArisSan Polo Calcio ha festeggiato il venticinquesimo anniversario della sua fondazione avvenuta grazie all'entusiasmo e alla volontà di alcuni genitori del rione, allora in fase di progressiva crescita, di creare uno spazio sano e stimolante dove i propri figli potessero stare assieme e divertirsi. Il parroco di allora, don Lucio Comellato, mise a disposizione gli spazi verdi limitrofi alla parrocchia: in questo modo l'iniziativa si tramutò rapidamente in vera e propria attività con la prospettiva di offrire una opportunità a tutti quei giovani cui era data la possibilità di sperimentare e appassionarsi a questa pratica sportiva. In questa ottica sorsero le prime strutture dedicate che hanno trovato proprio nelle settimane scorse un rilevante potenziamento nella sistemazione dei nuovi spogliatoi che ha visto così coronato un notevole sforzo della parrocchia di San Nicolò, proprietaria degli stabili, grazie anche ai contributi dell’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, della Cassa di risparmio di Gorizia nonché della Provincia di Gorizia. L'assessore provinciale allo Sport, Sara Vito, assieme al consigliere Fabio Del Bello, ha incontrato i responsabili della società i quali hanno spiegato nel dettaglio l'insieme delle attività che sono sempre state circoscritte al settore giovanile, con otto formazioni, dai primi calci agli allievi, ponendo un occhio di riguardo alla sfera educativa in relazione alle diverse fasce d'età. E' stato anche evidenziato il fatto che questa vera e propria Scuola calcistica Anspi. Aris-San Polo ha consentito a molti ragazzi di imparare il gioco del calcio e di rag- giungere ottimi risultati sul piano individuale permettendo loro di transitare successivamente a società di rilievo che militano nelle categorie superiori. Il presidente Mario Apicella, nel corso del recente incontro dei ragazzi e delle loro famiglie nella sede del teatro parrocchiale, ha rimarcato il costante aumento delle adesioni alle formazioni giovanili della società sportiva e ha garantito l'impegno della dirigenza per il mantenimento e possibilmente il miglioramento degli standard operativi fin qui raggiunti. Atleti e dirigenti della società durante i festeggiamenti Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio basso 23 GEN 2008 Il Piccolo Nazionale Regione pagina 10 Anche l’assessore mandato da Romoli se ne va. Critiche da Alzetta e Lupieri: occasione perduta Ass unica Trieste-Gorizia, Gherghetta assente Bocciata l’audizione «ad hoc» per l’Isontino TRIESTE Niente audizione sulla sanità per l’isontino. E così i rappresentanti goriziani giunti in terza commissione se ne sono andati. La frattura su quella che il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta (assente così come il sindaco Romoli), ha definito una «questione isontina», è realtà. Ed è destinata ad allargarsi. Anche l’Upi, unione delle province, ha espresso contrarietà all’accorpamento tra le aziende per i servizi sanitari di Trieste e Gorizia. Ironia della sorte vuole che a riportare il parere sia stata la presidente dell’ente giuliano, Maria Teresa bassa Poropat, l’unica favorevole al processo di riduzione del- le Ass. Oggi le audizioni in commissione proseguono con direttori generali, operatori della sanità e sindacati, ma le polemiche non sono destinate a chiudersi con la giornata di ieri. «Gherghetta e Romoli avevano chiesto un'audizione autonoma per l'Isontino, ma la sede per ascoltare è questa. Ricordo che ci sono forme e istituti di rappresentanza previsti dalla legge a cui noi non possiamo che attenerci«. Alle parole del presidente della terza commissione, Nevio Alzetta, sono subito seguiti i fatti: Silvana Romano, presidente della Conferenza dei sindaci dell'Isontino e assessore ai Servizi sociali di Gorizia, e Cristiana Morsolin, assessore ai Servizi so- cio-assitenziali del Comune di Monfalcone, dopo essersi dichiarate contrarie all'accorpamento Gorizia-Trieste, hanno lasciato l'audizione. Il fronte dei no vede schierati anche i comuni di Trieste, Gemona, Latisana e Tolmezzo e perplessità sono state avanzate dal comune di Udine. «E’ da chiarire bene la catena di comando e di responsabilità tra direttori generali e di dipartimento che in questa fase transitoria e sperimentale si troverebbero a condividere ruoli e compiti – ha detto il sindaco Sergio Cecotti -. E poi rimane in piedi la questione degli equilibri numerici negli organismi di rappresentanza: si corre il rischio, infatti, che qualcuno abbia la maggioranza as- soluta». In casa Pd si cercherà di affrontare i nodi con un incontro, in programma a metà febbraio a Udine, al quale saranno invitati i coordinamenti provinciali del partito. «Si è persa un’occasione importante di confronto – commenta il vicepresidente della terza commissione, Sergio Lupieri, riferendosi al dissenso isontino -. Una eventuale riduzione del numero delle aziende sanitarie a livello regionale non significa assolutamente ridurre l’offerta di salute ai cittadini ma anzi poterla concentrare ulteriormente a livello distrettuale». Secondo Lupieri resta fondamentale la fase di sperimentazione: «Sarà la verifica dei risultati ottenuti, prevista nel 2009, a indicare quale modello realizzare. Se una azienda per Area Vasta, una per tutta la regione o ripetere il modello esistente». Enrico Gherghetta Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 23 GEN 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 1 Il Comune abbandona l’aula della commissione Sanità, Gorizia si ribella alla Regione Ospedale declassato e fusione fra Aziende: Romoli chiede l’intervento di consiglieri e Tesini GORIZIA. «Vista la grave situazione chesiè creataconildeclassamentodell’ospedalee lafusionedelleAziendesanitarie,promuoverò un incontro urgente con i consiglieri regionali dell’Isontino e con il presidente del consiglio regionale,AlessandroTesini».Intanto,ieri, all’audizione promossa dalla Regione con i rappresentanti di tutti i territoridelFriuliVeneziaGiulia,lapresidente della conferenza dei sindaci dell’Isontino, Silvana Zamparo, ha solamente consegnato i documenti sottoscrittidatuttiiprimicittadinipermodificare la bozza di riforma sanitaria, che prevedela fusionedell’Assisontinacon quella di Trieste ed è subito uscita dall’aula in segno di protesta. I SERVIZI IN CRONACA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 23 GEN 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 1 Sarà anche sollecitato un incontro con il presidente del consiglio Tesini. E Gherghetta (Provincia) intende rivolgersi direttamente a Beltrame Sanità, Gorizia sbatte la porta in Regione L’assessore Romano consegna alla commissione i documenti dei sindaci contro l’Azienda con Trieste, poi se ne va Romoli: chiederò ai consiglieri dell’Isontino di votare no alla riforma sanitaria «Vista la grave situazione che si è creata, promuoverò un incontro urgente con i consiglieri regionali dell’Isontino e proporrò anchea tutti glialtri sindaci e al presidente della Provincia di chiedere un incontro con ilpresidente del consiglio regionale, Alessandro Tesini, per esporre almeno a lui le preoccupazionideirappresentantiistituzionaliisontinisulla riforma delle Aziende sanitarie». Èquestal’intenzionedelsindaco,Ettore Romoli, dopo il rifiuto del presidente della commissione regionale per la tutela della salute, Nevio Alzetta, di organizzare un incontro ad hoc sulla sanità isontina. Intanto, ieri, all’audizione promossadallostessoAlzettaconirappresentantidituttiiterritoridelFriuliVeneziaGiulia,lapresidentedellaconferenzadeisindaci dell’Isontino, Silvana Zamparo, ha solamente consegnato i documenti sottoscrittidatuttiiprimicittadinipermodificare la bozza di riforma sanitaria, che prevede la fusione dell’Ass isontina con quella di Trieste, ed è subito uscita dall’aula in segno di protesta per la mancanzadiconsiderazionedimostratadaAlzetta verso le istituzioni della provincia di Gorizia. «È molto grave il fatto che la Regione nonabbiavolutoincontraresindaciepresidente della Provincia – ribadisce il sindaco Romoli – che per la prima volta avevano espresso una posizione unanime sul delicato tema della sanità. E lo avevanofattocongrandesensodiresponsabilità, non bocciando a priori la legge, ma ponendo, in modo costruttivo, una serie di condizioni per accettare la fusione fra l’Ass isontina e quella di Trieste, nonostante il fatto che la nostra provincia sia l’unica, in questa riforma, in cui viene cancellata l’azienda sanitaria. Visto che la Regione, o meglio il presidente della commissione per la tutela della salute, non ci vuol ascoltare, forse per contrasti interni al suo schieramento, chiederò ai consiglieriregionalidell’Isontinodivotare contro la legge di riforma, a meno che non vengano accolte le modifiche proposteneldocumentodeisindaciedellaProvincia. È evidente che il comportamento diAlzettanonpuònonesserestigmatizzato, in quanto offensivo neiconfronti della totalità delle istituzioni isontine». Anche il presidente della Provincia, che ieri non era presente, così come Romoli,all’audizioneregionale,nondemorde e annuncia che chiederà un tavolo di confrontononpiùconAlzetta,madirettamenteconl’assessoreregionaleallaSanità, Ezio Beltrame. «Ribadisco che noi non abbiamo mai detto di essere contrari alla riforma predisposta dalla Regione – insiste –: vogliamo semplicemente capire come saranno strutturati i servizi sanitari nell’azienda unica, come e se cambieranno, se sarà tolto o aggiunto qualcosa. Credo che sia un nostro diritto sapere queste cose, vistochepoidovremospiegareainostricittadini ciò che succederà. Voglio peraltro ricordare che le istituzioni furono le prime e, forse le uniche, a esprimere il loro assenso alla proposta del presidente Illy di realizzare un’Azienda sanitaria regionaleunica, perché consapevoli che ci dev’essere una razionalizzazione dei servizi. Manon cipuò essere unarazionalizzazione a senso unico e, come detto, visto chela nostra provincia saràl’unica a perdere l’Azienda sanitaria, riteniamo di avere perlomeno il diritto di esprimere le nostre preoccupazioni ai rappresentanti regionali». Patrizia Artico Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 23 GEN 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 1 «L’ospedale di rete è una cosa ridicola» Il primo cittadino: «Spero si tratti di un errore e che sia immediatamente corretto Il San Giovanni deve essere ancora inaugurato e qualcuno ha pensato di declassarlo» «Apensar male si fapeccato»,dicel’inossidabileAndreotti, «ma spesso s’indovina». Il pensiero maligno su quanto sta accadendo a proposito della fusione fra le Aziende sanitarie di Gorizia e di Trieste è sempre lo stesso: la volontà delle cosiddette aree forti del Friuli Venezia Giulia,ovveroUdine eTrieste,di fare la parte del leone su tutto a scapito della provincia più debole, l’Isontino. È sempre accaduto, ma ciò che colpisce in questa fase è il fatto che le istituzioni isontine vengono completamentesnobbateevengachiusaloro la porta in faccia anche quando chiedono semplicementeunconfrontosuunariforma che penalizzerebbe fortemente il territorio. Almeno questo è quanto appare.Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che, addirittura nel Piano territoriale regionale, è stato di fatto già cancellato il ruolo regionale degli ospedali di Gorizia e di Monfalcone,retrocessiasemplici nosocomi di rete. Ciò è accaduto nel silenzio più assoluto. Ad accorgersene, a cose già fatte, è stato l’assessore comunale all’Urbanistica, Ettore Romoli Dario Baresi, studiandosi il Piano territoriale approvato dalla giunta Illy. Il sindaco, Ettore Romoli, si sforza di pensare che possa essersi trattatodiunerrore,machiede che, se di questo si tratta, venga immediatamente corretto. «Chiedo a tutti i consiglieriregionalidell’Isontinodiattivarsi immediatamente per “restituire” agli ospedali isontini il loro ruolo regionale–afferma–,eciòperfugare ogni dubbio sul fatto che questodeclassamentononsiastato un errore ma un fatto volu- to. Per quanto riguarda il Comune, abbiamo già presentato una specifica osservazione al Piano territoriale, volta a modificare la classificazioneospedaliera,maènecessario che ci sia un preciso supporto politico. È assolutamenteassurdo,oltrecheridicolo, il fatto che il nostro nuovoospedale,nonancorainaugurato, sia stato declassato prima ancora di essere aperto». Peraltro, va ricordato che il mantenimento del livello regionaledeinosocomidiGorizia e Monfalcone è una delle richieste contenute anche nel documento approvato da tutti i sindaci dell’Isontino, dove si domanda anche che «i due ospedali mantengano le loro funzioni, con un loro rafforzamentoecongaranzie sul computo e sull’attribuzionedei postiletto, rispettando l’effettivo turnover e il tasso di occupazione, in modo che vengacosìassicuratoilpotenziamento di quei reparti che siritengonopuntidieccellenza». Peccato, però, che mentre i sindaci s’incontravano per elaborare queste richieste, gli ospedali fossero già stati declassati. (p.a.) Sindaco e presidente della Provincia temono che il declassamento degli ospedali isontini possa determinare un depauperamento di specialità e servizi Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 23 GEN 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 1 LA POLEMICA Ritossa: al 118 servizi e turni massacranti Mentre il sindaco, Etto- l’emergenza dell’Ass isonre Romoli, e il presidente tina e se si rendano conto della Provincia, Enrico che questi operatori hanGherghetta, avviano nuo- no più volte minacciato lo ve azioni per condizionare statodiagitazioneperiturla fusione futura fra nistressanticuisonosottol’Azienda sanitaria isonti- posti a causa della manna e quella di Trieste, il canza di personale». Domanda, quindi, «se consigliereregionalediAlleanza nazionale Adriano non si ritenga corretto, daRitossa interroga il gover- ta la delicatezza del servinatore Illy e l’assessore re- zio, tenerlo in capo algionalealla Sanità,Beltra- l’azienda stessa e se possa me, sui problemi del 118 e, ritenersi congruo l’imporin particolare, sulla caren- to di 20,60 euro l’ora corrizadipersonalechecaratte- spostoaiprivaticonvenzionati per autoambulanza, rizza il servizio. Ritossa evidenzia che autista e infermiere pro«l’orario stabilito per con- fessionale». Infine,chiedese«inpretratto viene più volte superato dagli operatori per le visionediunavisitaispettiva da parte pressanti ridell’Ispettochieste di rato del lavoprestazioni e roperlaverigli emoluficadeglioramenti per il ri, gli stessi lavorostraorpossanoessedinario re ritenuti in espletato linea con le vengono prenorme conlevati anche trattualiinvidacapitolirigore». guardanti le L’esponenprestazioni te di Alleanaggiuntive, i za nazionale corsi di aghaanchepregiornamensentatoun’alto, i passaggi Adriano Ritossa trainterrogadi fascia e inzionesulproquadramenblema delle tiinbaseallinorme antinvello,conilrifortunistischio che le che, sempre posizioni di all’interno questioperadell’AssIsontori non postina: «La sano avere drammaticisviluppipositàdegliinfortivi». tuni verificaSposta, tisi sui posti quindi, la di lavoro in sua attenzione sul fatto che «l’Ass ison- questo periodo e la fretina tende oggi a dare in quenzaconcuiglistessiavconvenzioneesterna,ovve- vengonodovrebbero farriro a privati, anche questo flettere i responsabili servizio di emergenza, bi- aziendali», afferma Ritosglietto di visita della no- sa,chechiede,quindi,semstraazienda,perunimpor- pre a Illy e a Beltrame, di toche, daquanto mi è stato verificare tutta una serie riferito – sottolinea Ritos- di adempimenti che spetsa –, ammonterebbe a tanoall’Ass, fracui«la rea20,60 euro l’ora, compren- lizzazionediun modellodi sivo di affitto orario del- prevenzione reati conforl’ambulanza, autista del me alla specifica legge, gli mezzoeinfermiereprofes- accertamentiperiodicicirsionale imbarcato sulla ca la reale applicazione delle misure di sicurezza stessa ambulanza». Rivolgendosi, quindi, a per quanto concerne, per IllyeaBeltrame,chiedelo- esempio, l’uso dei disposiro «se siano a conoscenza tivi di rotazione individuadiciòcheavvieneall’inter- le e la predisposizione di no del servizio 118 e del- un codice etico». (p.a.) L’esponente di An si rivolge a Illy per chiedere il rispetto delle norme anti-infortuni Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Apertura 23 GEN 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 Il presidente della Provincia commenta la riduzione da 45 a 15 mila euro criticata dalla scuola «Pochi allievi, i fondi bastano» Gherghetta: i numeri dell’Istituto di musica sono piuttosto scarni «Qualche anno fa sono stato io a evitarne la chiusura» «Seall’Istitutodimusicasonostatiridimensionatiifondièperchéinuovicriteriper l’erogazione dei contributi tengono conto anche deinumeri,ovverodegliallievichefrequentano e di quelli che si diplomano e i numeri di questa scuola, purtroppo, sono bassi». IlpresidentedellaProvincia, Enrico Gherghetta, replica così alla presidente dell’Istitutodimusica,Francesca Arcidiacono, che avevalanciatol’allarmesullasituazione economica della scuola derivante dalla drasticariduzionedelcontributo della Provincia, passato da 45 a 15 mila euro. Peraltro, aveva evidenziato anche che l’erogazione del finanziamento era in pesante ritardo rispetto agli anni scorsi. «Voglio ricordare che è stato il sottoscritto, qualche annofa,a “salvare”l’Istituto di musica, quando, da consi- Pubblico a uno dei tanti saggi dell’Istituto goriziano gliere regionale, ho spinto perché venissero stanziati 150 mila euro per consentire a questa importante realtà di continuare a vivere – ricorda Gherghetta -, per cui non mi si possono imputare atteggiamenti negativi neiconfronti di questascuola che mi è sempre stata a cuore». «Ilproblema,comehodet- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. to, è un altro – spiega – ed è legato al fatto che il regolamentosui contributi utilizza come criteri anche i numeri relativi alla gente che viene coinvolta nell’attività dell’associazione e l’Istituto di musicadiGoriziaadifferenza di altre realtà simili dell’Isontino, come quella presentea Farra,sembra essersi fermata in questo senso». «E’ evidente – aggiunge il presidentedellaProvincia – che c’è la massima disponibilità della Provincia a ipotizzare anche un intervento straordinario, concertato con il Comune, per sostenere questa scuola, ma solo a fronte di un piano dettagliato di risanamento e di valorizzazione dell’Istituto di musica che dovrà essere approvato dal consiglio regionale». «In assenza di questo, dubito che si possa fare granchè, per il fatto che non sarei in grado di giustificare l’erogazione di un nuovo contributo. Per quanto riguarda i ritardi nel ricevimento del finanziamento stanziato, credo – conclude Gherghetta–sitrattidiqualche problema contabile che dovrebbe essere risolto in breve». (p.a.) Taglio basso 23 GEN 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 2 Summit sui trasporti Si è parlato delle competenze della Provincia Nella mattinata di ieri si è svolto un incontro tra l’assessore provinciale ai trasporti, Maurizio Di Matteo, il vicepresidente dell’Unione degli industriali di Gorizia, Giorgio Bressan, e il capogruppo degli autotrasportatori, Erminio Zanellini. Il principale tema affrontato durante l’incontro è stato il passaggio di competenze dallo Stato alla Provincia in materia di trasporti e motorizzazione civile. Si è poi discusso della questione della tenuta dell’albo degli autotrasportatori, del collaudo dei Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. tir, delle revisioni dei mezzi pesanti e della circolazione nella giornata del sabato. La Provincia, da parte sua, ha assicurato che non ci saranno cambiamenti rispetto agli anni precedenti. «Ci impegneremo a migliorare ancora di più il servizio – ha assicurato l’assessore Di Matteo – non soltanto per gli utenti, ma soprattutto per tutti i soggetti economici coinvolti». A breve l’assessore provinciale ai trasporti incontrerà ancora l’Unione degli industriali per affrontare altre questioni relative alle nuove competenze della Provincia. Breve 23 GEN 2008 PROVINCIA Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 Il progetto si chiama “Skill bus” e illustra le potenzialità in ambito regionale Fornirà notizie utili anche agli imprenditori Sostegno ai lavoratori Fornire un punto di riferimento a chi offre o cerca un lavoro, diffondendo informazioni sull’attività formativa e orientativa dei vari enti operanti in Friuli Venezia Giulia. È questo l’obiettivo di Skill bus, il mezzo mobile di formazioneeorientamentochedalunedì28finoal4aprilesisposterà per la regione, seguendo sei itinerariperun totaledi36tappe. I lavoratori che si presenteranno allo Skill bus riceveranno materiale informativo e potranno accedere a siti di orientamento e formazione, tramite sei postazioni informatiche corredatedistampanteevideoproiettore. Con l’aiuto di due operatori avranno modo di misurare le proprie competenze inambitolinguisticoeinformatico,diavere consulenzesuidiversi percorsi formativi e di avere indicazioni sulla sperimentazionedelLibrettoforma- tivodelcittadino.Inveceidatori di lavoro potranno saperne dipiùsulleattivitàperleaziende, anche accedendo ai siti dedicati. Sempre grazie al personale presentesull’automezzoavranno la possibilità di confrontarsi sui diversi percorsi formativieorientativi,inmododaindividuare quelli più utili per le loro aziende. Numerosi sono i partner del progetto, ovvero Confap, Consorzio Friuli innovazione, Cramars, Cres, Enaip, Enfap, Ial e Scienter. Da un altoSkillbuspermetteràdiinfor- Mezzo mobile distribuirà materiale informativo maregliutenti,dall’altrolirenderà consapevoli delle potenzialità offerte in ambito regionale. In particolare il progetto si propone di sviluppare nei soggettilaconsapevolezzachel’apprendimento continuo è determinante, in quanto favorisce la competitività, la crescita economica e la coesione sociale. Nell’ambito dei sei itinerari previsti, due sono le tappe nell’Isontino: il punto mobile sarà a Cormòns proprio il primo giorno, quindi lunedì, mentre si fermerà a Gradisca martedì, in entrambi i casi dalle 12 alle 18. «Ci proponiamo di far conoscere il mondo della formazione,perdarelapossibilitàdimigliorarsi sia ai datori di lavoro sia a chi cerca un impiego. Il servizioèrivoltoancheachiha perso il proprio lavoro da poco o vuole cambiare», ha spiegato il presidente regionale dell’Enfap, Alessandro Infanti, in occasione della presentazione dell’iniziativa in Provincia. All’incontro è intervenuto anche l’assessoreprovincialealLavoro, Marino Visintin. Francesca Santoro Marino Visintin Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Taglio medio 23 GEN 2008 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 4 BILANCIO Atr, molte le iniziative promosse nel 2007 ruota-rotaia Si è svolta della Sdag di domenica,nelGorizia. la sala riunioNel settore ni dellastaziomodellistico ne di Gorizia vannoricordaRfi, l’assemti, oltre ai già blea annuale citati e molto del gruppo apprezzaticorAmici del traso di modellisporto su rotasmo per giovaia presieduta nissimi e alle da Giuseppe affollate ediIeusig. Duranzioni di Porte tel’annoappeaperte, le visina trascorso te al plastico l’Atr ha svolto del gruppo cal’attività nei Giuseppe Ieusig rinzianoaKlasolitiambitidi genfurtinapristoria e tecnile, alla Fiera caedimodellidel modellismo.Maimotismo di Verona vi di soddisfain maggio e alzione non lasedeerelatimancano, anvi plastici del zi. Finalmentesièsvoltoilcorsodimodel- gruppo mitteleuropeo di Trilismo per ragazzi dai 9 ai 12 este in novembre. Da ottobre annicollaborandoconilCen- si svolge la grande mostra tro Lenassi e le edizioni di “Dalle Alpi all’Adriatico in Porte aperte sono state quat- ferrovia con la Meridionale tro, una in meno di quante (1857) e la Transalpina programmate, ma in numero (1906)”, organizzata dalla Fondazione Carigo: l’Atr ha doppio rispetto al 2007. I soci tesserati sono 25, di collaborato a questa presticui cinque nuovi: è un nume- giosa iniziativa con due soci romoltosoddisfacenteconsi- e in prima persona per la sederando che il bacino di po- zione modellistica. Un gruppo di esperti e di polazione a cui ci si rivolge è cultori della materia sta elamolto ridotto ed è inferiore borandoun’interessanteprodi solo un’unità rispetto alposta di legge regionale che l’anno“magico”2006.Nelset- suggerisce un potenziamentore storico e tecnico vanno to delle varie iniziative locali anche ricordate la conferen- e un miglior coordinamento za tenuta in giugno sul Cin- fraivarigruppidellaregione quantenario dei Trans Eu- a beneficio di tutto il settore rop Express, la partecipazio- storico-musealeemodellistine in novembre alla confe- co. Una piacevole sorpresa renza di presentazione del- diinizioannoèstatalacomul’Archivio storico ferroviario nicazione della Provincia di di Casarsa della Delizia, la un contributo straordinario conferenzasu“Trasportofer- di 1.000 euro che permetterà roviario e Alta Velocità” e la di fare acquisti e attività non visita all’impianto scambio previsti. Dalla Provincia un contributo straordinario Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Spalla destra 23 GEN 2008 Messaggero Veneto Nazionale Regione pagina 11 I lavori della Terza commissione. Pizzolitto (Anci): il risparmio non è ancora garantito e non si capisce se miglioreranno efficacia ed efficienza Gli enti locali frenano sulla riduzione delle Ass Cecotti: servono chiarimenti. Provincia e Comune di Gorizia si oppongono alla riforma TRIESTE. Razionalizzazione delle Aziende Sanitarie, gli enti locali frenano la proposta dellagiuntaregionalediportarle da sei a tre. Forte il dissenso di Gorizia. Che attraverso l’assenza polemica dei due attori principali all’audizione di ieri aTriestenellaterzacommissione del consiglio regionale - il sindaco Ettore Romoli (Fi) e il presidente della provincia Enrico Gherghetta (Pd) - hanno inteso bocciare la proposta che, a lorogiudizio,penalizzal’Isontino. Tra le domande che non hanno ricevuto risposta, secondo i rappresentanti delle diverse amministrazioni intervenuteieri, cisono ibeneficiconcreti dell’operazione, in termini economici e funzionali. La proposta, per alcuni sindaci, «è positiva. Ma va chiarita nei contenuti». Nevio Alzetta, presidente della terza commissione, ha gettato acqua sul fuoco della polemica che infiam- ma Gorizia: «Gherghetta e Romoli avevano chiesto un’audizione autonoma per l’Isontino spiega - ma la sede per ascoltare è questa.Ricordo che ci sono formeeistitutidirappresentanza previsti dalla legge a cui noi non possiamo che attenerci». L’audizione rivela un’accoglienza scettica alla proposta, quando non apertamente contraria. Maria Teresa Bassa Poropat, parlando per conto dell’Upi, ha spiegato che «la soppressioneditreAziendesanitariein Friuli Venezia Giuliapuò penalizzare l’area giulianoisontina. Una preoccupazione che accomuna la Provincia di Gorizia, che chiede garanzie e certezze sulle ricadute di tale legge». In veste di presidente della provincia di Trieste, invece, Bassa Poropat ha sostenuto una generale condivisione sul provvedimento. Per il sindaco di Udine Sergio Cecotti «si può certamente Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. immaginare un’organizzazione disposta su tre aziende territoriali, però bisogna capire come ci si arriva: ad esempio - ragiona-è dachiarirebenelacatena di comando e di responsabilità tra direttori generalie di dipartimento che in questa fase transitoria e sperimentale si troverebbero a condividere ruoli e compiti. E poi rimane in piedi la questione degli equilibri numerici negli organismi di rappresentanza: si corre il rischio, infatti, che qualcuno abbia la maggioranza assoluta». Perplessità sono state espresse dal presidente regionale dell’Anci, nonché primo cittadino di Monfalcone, Gianfranco Pizzolitto. «Non si comprende quanto si risparmierà, se miglioreranno efficacia ed efficienza dell’offerta sanitaria, quali siano, in sintesi, i benefici di questa rivoluzione», ha affermato. Sonia Sicco Taglio medio