1/ 14
Photo: Annika Bütschi, AZ Medien
http://www.samaritani.ch
Samaritani e radiazioni
Reportage
Visita allo Shop
Samaritano di Kriens p. 4
Attualità dalla Federazione
Auspici di Monika Dusong
per l’Anno Nuovo. p. 10
Associazione e Sezioni
Echi dalla Conferenza
dei presidenti p. 20
PLANTO-SLIM capsules coupe-faim
Votre assistant dans la lutte contre
l’excès de poids, le ventre bedonnant
et les culottes de cheval!
Aux oubliettes, les pénibles privations et les interminables régimes!
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Découvrez à présent, la manière dont
vous pouvez atteindre votre poids idéal
avec Planto-Slim.
Voici les deux causes fondamentales de la surcharge pondérale
AVANT
Matière grasse
sous-cutanée
Matière grasse
excédentaire
accumulée contre la
paroi abdominale
Matière grasse
intra-abdominale
Matière grasse excédentaire accumulée
autour des intestins
Le déroulement optimal de la digestion
passe également par l’élimination de
la matière adipeuse sous-cutanée et
intra-abdominale. Avec la liposuccion,
seules les graisses sous-cutanées peuvent
s’ôter par intervention chirurgicale. Elle
reste cependant inopérante vis-à-vis de
la graisse intra-abdominale potentiellement dangereuse pour la santé. Celle-ci
ne peut donc s’éliminer qu’à travers le
métabolisme naturel du corps. Dans cette
idée, Planto-Slim peut simultanément
vous aider à éliminer la matière grasse
sous-cutanée et intra-abdominale.
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lanto-Slim est à base de konjacglucomannane, un composant
végétal utilisé depuis toujours à titre culinaire au Japon. Il s’agit très
probablement d’une raison pour
laquelle la population japonaise ne
comprend pratiquement personne
en surpoids.
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et c’est la fin
de la faim!
+
=
APRÈS
Matière grasse
sous-cutanée
Diminution de la matière grasse située contre
la paroi abdominale
Matière grasse
intra-abdominale
Diminution de la matière grasse située autour
des intestins
Un principe actif naturel exceptionnel
Les capsules Planto-Slim renferment de la
poudre spéciale de konjac-glucomannane
extraite à partir de la racine de konjac même.
Une fois prise avec de l’eau, la poudre se met
à gon�ler dans l’estomac jusqu’à atteindre le
multiple de son volume initial. Arriver plus
rapidement à satiété devient donc
possible. Se comportant simultanément comme une �ibre alimentaire,
elle régule également le cycle digestif. En �in de parcours, la poudre
s’élimine directement par voie naturelle sans être digérée.
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asiatique „Amorphophallus Konjak“
1
2 à 3 capsules PlantoSlim avant les repas
2
Les avaler en buvant un
grand verre d’eau
3
Le contenu des capsules
se gonfle d’eau et peut
atteindre jusqu’à 50 fois
(!) son volume initial. Il
permet ainsi d’arriver
plus rapidement à satiété en mangeant.
Contrôlez votre poids
Vous pouvez facilement contrôler votre degré de
satiété en prenant simplement 2 à 3 capsules avant
chaque repas. La perte de poids résulte du fait que
vous mangiez moins.
Cela fonctionne sans obligation de sport!
Les personnes atteintes de surcharge pondérale
pour des raisons nutritionnelles peuvent grâce à ces
capsules coupe-faim, perdre du poids de manière
contrôlée étant donné qu’elles mangent moins. Le
sport n’est pas une obligation. Cependant, nous vous
recommandons une promenade quotidienne a�in
d’entretenir votre mobilité.
Le poids idéal
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verre d’eau, vous arriverez plus rapidement à satiété en prenant vos repas. Vous
mangerez donc automatiquement moins.
Ainsi, vous pouvez perdre non seulement
graisse sous-cutanée, poignées d’amour
et culottes de cheval, mais également
la fameuse graisse intra-abdominale
potentiellement dangereuse pour la santé
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Sommario
Sommario
E
ditoriale
Editoriale
Reportage
04
Conto e riconto e ancora non mi
par vero. Eppure sì... con l’anno che
è appena iniziato, inizia pure il mio
sesto anno di redazione per questa
bella ed interessante rivista. Come
si suol dire: “sono volati”, questi
anni. E non mi sono mai annoiata
nel fare questo lavoro, ossia: tradurre dal tedesco gli articoli delle
rubriche principali che mi vengono
consegnati dalla Sede centrale di
Olten e pubblicare gli articoli delle
Sezioni ticinesi e moesane. Ovviamente, e lo sanno bene anche i
miei colleghi della redazione di Olten, mi diverto di più e mi piace
maggiormente pubblicare i vostri
articoli! Perché le Sezioni sono vive
e vivaci e hanno molto da raccontare anche se, spesso, a chi lavora
in Sezione le attività svolte sembrano “normali”, “irrilevanti”, “non
degne di nota”.
Penso invece che anche da una piccola azione, se fatta col cuore, possono nascere altre piccole o grandi
cose.
Mi fa in questo senso molto piacere
aver ricevuto parecchi articoli per i
prossimi numeri di “oggi Samaritani”. In questo numero, leggerete
dell’azione di solidarietà fatta dagli
amici di Campione d’Italia, ma anche di un paio di iniziative di ringraziamento per i soci Samaritani organizzate con molta fantasia ed
originalità dalle Sezioni di Lavorgo
e Castagnola-Cassarate. Altre Sezioni possono magari prendere
spunto da queste idee ed iniziative
per continuare a fare del bene al
prossimo.
In fondo, mi dico, è questo lo scopo
più nobile e principale di questa rivista.
Vi auguro di cuore un Felice e Sereno Anno Nuovo!
Mara Zanetti Maestrani
Attualità dalla Federazione
10
Gli auspici di Monika Dusong per il 2014
Intervista alla presidente della Federazione svizzera dei Samaritani Monika Dusong per un bilancio dell’anno del Giubileo appena
concluso e per uno sguardo alle sfide future del movimento
samaritano svizzero.
16
Visita al Centro di consulenza Radioattività di Reinach
Sessanta Samaritani del Canton Argovia hanno partecipato in
novembre ad un’esercitazione d’emergenza generale durante la
quale è stata messa alla prova la protezione d’emergenza presso
la centrale nucleare di Leibstadt.
Sommario
Le piccole cose
sono preziose
Quando un deposito diventa Shop
La positiva esperienza dei Samaritani di Kriens (LU) che hanno
trasformato il loro deposito di attrezzature medico-sanitarie in
un frequentato e utile Shop Samaritano dove le persone possono
noleggiare o acquistare attrezzi.
03
Associazione e Sezioni
20
In 60 alla Conferenza dei presidenti a Biasca
Echi dalla positiva Conferenza cantonale dei presidenti di Sezione, voltasi alla Bibliomedia di Biasca. Le Sezioni di CastagnolaCassarate, Lavorgo e Campione d’Italia riferiscono di singolari
azioni di ringraziamento e di solidarietà.
Impressum
«oggi samaritani» 01 / 2014
Data di apparizione: 8 gennaio 2014
Editore
Federazione svizzera
dei Samaritani FSS
Martin-Disteli-Strasse 27
Casella postale
4601 Olten
Telefono 062 286 02 00
Telefax 062 286 02 02
[email protected]
www.samaritani.ch
Segretaria centrale: Regina Gorza
Abbonamenti,
cambiamenti d’indirizzo
per scritto all’indirizzo citato
Prezzo d’abbonamento
Singolo abbonamento
per terzi:
Fr. 33.– annuali
Organizzazione di salvataggio della CRS
Redazione centrale Olten:
Petra Zenhäusern
Segretariato: Monika Nembrini
Telefono 062 286 02 67
Redazione Ticino e Moesano
Mara Maestrani
Casa Vescovi, 6717 Dangio
Telefono e fax 091 872 17 47
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Consegna articoli: entro il 15 di ogni mese
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Seestrasse 86
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9403 Goldach
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oggi samaritani 1/14
Report
04
La capo ufficio Isabelle Amrein si prende il tempo per consigliare al meglio i suoi clienti.
Un esempio di come i dinamici Samaritani di Kriens sono innovativi, pensando al futuro
Uno shop al posto del
deposito di attrezzature
A Kriens, in luogo del deposito di attrezzature medico-sanitarie, c’è l’unico Shop Samaritano
della Svizzera, dove una buona parola ha spesso più valore degli apparecchi tecnologici.
oggi samaritani 1/14
Testo e foto: James D. Walder
«Godi ogni giorno come se fosse il più bello» o «Guarda
tutto come se lo vedi per la prima volta, con gli occhi di
un bambino, pieni di meraviglia» sta scritto col gesso
sulla lavagna. Un sole sorridente sembra illuminare que­
ste sagge parole. Ci sono nuove sedie a rotelle, deambula­
tori e attrezzi vari. Tutti puliti e in buon ordine accanto
alla grande scrivania. L’ambiente è luminoso e l’aria fresca
è profumata di biancheria da letto appena lavata. Tutto il
contrario di un lager umido che sa di muffa! Alla scrivania
siede Isabelle Amrein; di fronte a lei c’è un anziano signo­
re. La responsabile dell’unico Shop Samaritano della Sviz­
zera si prende tutto il tempo necessario per consigliare al
meglio i suoi clienti. A volte si ride e scherza, pure. Men­tre
l’anziano signore lascia lo shop con il suo deambulatore,
un sincero sorriso gli appare sul viso. Più tardi arriva una
giovane donna del servizio Spitex di Kriens per ritirare
delle stampelle per una sua paziente. Tutto è già pronto
per lei, ci si conosce, le cose funzionano.
sti del deposito e i necessari macchinari andati persi. In
effetti, nel 1922 la Sezione aveva di nuovo aderito alla
FSS. Nel 1916, infatti, l’attesa adesione era stata respinta
poiché giudicata «cara ed inutile». Nel 1936 il deposito è
stato occupato gratuitamente per la lavorazione di coper­
te di lana, tessili in lino, fazzoletti e grembiuli, cosa che –
come si apprende dai verbali dei tempi – non mancò di
creare vari rompicapi alla Sezione.
Nuovo deposito e nuova vita per la Sezione
Da allora molto tempo è passato e le cose sono cambiate
in meglio per la Sezione di Kriens, che conta in totale 211
Samaritani. I vari prodotti sono nel frattempo diventati
addirittura meno cari. Dalla sua entrata in carica, circa 5
cinque anni fa, il presidente Pascal Hägi (34 anni) ha ini­
ziato a gestire l’attività samaritana e lo Shop in maniera
professionale. Soccorritore professionista, egli lavora a
Lucerna come pure a Bellinzona, quale esperto di anes­
tesia. Inoltre, ogni anno presta circa 2500 ore a favore del
movimento e della causa samaritana. A dire la verità, è
stato l’amore a condurlo dall’Unterland zurighese a Kri­
ens. E quando, dopo gli accordi di prestazione sottoscrit­
Report
«La consulenza innanzitutto»
Dal 2011, lo Shop Samaritano si trova al pianterreno
della moderna Casa di cure per persone anziane Gross­
feld, nel Comune lucernese di Kriens che conta 28 000
abitanti. «Qui, prima di tutto vogliamo consigliare in
modo competente. Noleggiamo o vendiamo a prezzi con­
venienti degli utensili e strumenti di cura o mezzi ausiliari,
come stampelle, deambulatori, sedie a rotelle, letti di cura,
sedie apposite per il bagno, cuscini, apparecchi di misura­
zione della pressione e molto altro», precisa la capo ufficio
54enne. Quale esempio, cita una sedia a rotelle, leggera
ma molto stabile, che si può noleggiare già a partire da 50
franchi al mese. Le stampelle si possono invece noleggiare
per 10 franchi al mese. «La nostra offerta va ovviamente
anche un pochino oltre, nel senso che consigliamo e diamo
un aiuto anche a livello morale: ascoltiamo le persone con
attenzione. Quando una persona ha bisogno di un mezzo
d’aiuto, bisogna anche saperla consigliare. Recentemente
un’anziana mi ha raccontato che è arrivata allo Shop con
dei dolori, ma che dopo la nostra chiac­chierata ha perce­
pito una forte energia positiva. Questo, ovviamente, è un
bel sentimento», sottolinea Isabelle Amrein.
5
Tutti gli inizi sono difficili
Tuttavia non è sempre stato tutto roseo, al negozietto di
Kriens. Già nel 1911 esisteva – no, naturalmente non uno
Shop! – ma un deposito di attrezzature medico-sanitarie
nella sala-archivio del palazzo scolastico comunale. Pur­
troppo, nel 1912 e per ragioni ai giorni nostri non del
tutto note, la Sezione si trovò a dover sedere davanti al
giudice di pace, con l’allora responsabile del materiale. A
quei tempi, la Sezione potè acquistare dal magazzino sa­
nitario federale, per soli 5 franchi, una barella in buono
stato. Si acquistarono anche un paio di vasche da bagno
con sedia, termometri e altri attrezzi ed utensili. Un anno
più tardi si criticò il fatto che le infermiere del Comune
utilizzavano troppo poco il magazzino dei Samaritani.
La FSS venne in aiuto alla Sezione
Nel 1934 l’amministratore del deposito lasciò il suo in­
carico. E si scoprì che egli aveva svolto il suo lavoro in
modo molto disordinato: numerosi attrezzi dati a noleg­
gio erano andati definitivamente persi. Fu trovato un
nuovo locale magazzino in un’altra località e la FSS si
prese allora a carico il 30 % delle spese per i nuovi acqui­
Nello Shop Samaritano di Kriens si possono comprare a prezzi
modici o noleggiare attrezzi e mezzi ausiliari vari.
oggi samaritani 1/14
ti con il comune, la Sezione ha potuto occupare per lo
Shop i locali messi a disposizione a Grossfeld, il dinamico
presidente ha subito ripitturato di bianco tutte le pareti,
con le sue mani. Modesto com’è, tuttavia, non è lui a raccontare questo fatto ma i suoi compagni e soci Samaritani.
Report
Offrire delle alternative nel settore sanitario
«L’immagine della nostra Sezione è molto importante per
me. E ciò comprende anche un po’ di marketing. Con lo
Shop offriamo delle alternative sanitarie, e non solo alle
persone anziane. Quando ad esempio un ragazzo di 12
anni si rompe la gamba sciando e deve stare per un paio
di settimane con l’arto rialzato, noi gli forniamo un letto
adatto. In questo modo può lasciare prima l’ospedale,
risparmiando sui costi», spiega il presidente. In questo
senso, i servizi del negozio si sono adattati ai bisogni della
clientela, cosa che contribuisce al successo dell’iniziativa.
06
Sezione Samaritani di Kriens
Tra progresso e tradizione
«Motivazione, impegno, attaccamento», queste le
parole che figurano sulla mappa per appunti dei
Samaritani di Kriens. Dei prospetti e volantini
moderni, con immagini dinamiche fanno pubblicità
alla Sezione, che si trova vicino a Lucerna. La
Sezione è presieduta dal 34enne, soccorritore
professionista, Pascal Hägi e il suo vice Christoph
Meyer è giovanissimo: ha solo 25 anni. Accanto alle
normali attività di Sezione come corsi e servizi, i
Samaritani di Kriens spiccano per il loro Shop,
che – dal 2011 – ha preso il posto del «normale»
deposito di attrezzature medico-sanitarie. Lo Shop
è gestito e condotto da Isabelle Amrein e ha orari di
apertura fissi. Qui, persone giovani e anziane con
disturbi vari, fratture o necessità post-operatorie
possono noleggiare o acquistare a prezzi modici
mezzi ausiliari e attrezzi. Se da una parte la Sezione
è giovanile e molto dinamica e progressista,
dall’altra i Samaritani di Kriens hanno anche una
forte e radicata tradizione. La Sezione fu infatti
fondata nel lontano 1897 dagli abitanti del posto
ed è condotta secondo i sette principi della Croce
Rossa. Una citazione la merita in particolare il
Fondo Samaritano: in caso di difficoltà finanziarie,
gli abitanti di Kriens possono essere sostenuti in
modo rapido ad esempio attraverso un prestito
senza interessi.
(jdw)
Da sinistra: il presidente Pascal Hägi, la capo ufficio dello Shop Isabelle Amrein e il vicepresidente Christoph Meyer.
oggi samaritani 1/14
3Domande
1
Può descrivere brevemente l’azione
intrapresa?
Abbiamo organizzato l’evento in novembre al Centro acquisti Länderpark
di Stans. Quel sabato pomeriggio, 23
persone - più o meno contemporaneamente - sono cadute a terra «incoscienti». Subito sono accorsi i Samaritani che hanno intrapreso le prime
misure immediate di soccorso ed hanno allarmato. Quello che accadeva,
un cosiddetto «Flashmob», è stato via
via spiegato al microfono dallo speaker Andreas Birrer, monitore della Sezione Samaritani di Hergiswil.
Affinché l’azione avvenisse senza problemi, l’11 novembre avevamo convocato tutti gli interessati al Centro acquisti per un’esercitazione in comune.
E siamo molto contenti e fieri per il
fatto che i responsabili del Centro acquisti ci hanno da subito dato piena
fiducia, comprensione e collaborazione per questa azione particolare.
2
Come ha reagito la gente?
In tutta sincerità, sono rimasta un po’
sorpresa per come hanno reagito i
passanti. La gente ha reagito perlopiù
in modo indifferente, girando lo
sguardo dall’altra parte. Solo un anziano signore ha chiesto cosa succedeva e se c’era bisogno di aiuto.
Questa passività della gente fa pensare. Un evento simile può capitare a
tutti. In ogni caso, forse avremmo dovuto attendere un altro po’, noi Samaritani, ad intervenire e avremmo dovuto osservare ulteriormente il
comportamento dei passanti. Così
magari tale o tal'altra persona si sarebbero chinate a terra per aiutare.
3
infatti sfruttato l’occasione per presentare e illustrare i nostri vari corsi. E grazie
alla buona collaborazione con la nostra
televisione regionale Tele1, il tutto è stato pure diffuso alla TV!
Da queste colonne voglio ringraziare
tutti i partecipanti e complimentarmi
con loro. Ognuno ha svolto bene il suo
compito. Personalmente trovo molto
importante essere aperti a queste possibilità. E' molto importante che i Samaritani si mostrino e presentino regolarmente in pubblico, per entusiasmare le
persone verso i Primi soccorsi. Infine
volevamo che molte più persone possibile rispondessero con un «Sì» alla domanda posta dallo speaker, ossia: «Voi
n
avreste saputo come reagire?». Come siete giunti all’idea di organizzare un «Flashmob»?
L’idea è venuta da Sabrina Müller della Sezione Samaritani di Hergiswil.
Circa un anno fa, aveva formulato la
proposta di organizzare un’azione di
sensibilizzazione e informazione come
"Flashmob". Così la scorsa primavera,
alla Conferenza dei presidenti, l’impegnativo progetto ha ottenuto luce
verde.
Vi hanno partecipato circa 200 Samaritani, come pure membri della Gioventù samaritana Help dell’Associazione cantonale di Untervaldo. È stato
un evento super organizzato, ma ne è
decisamente valsa la pena. Accanto
alla presentazione BLS-AED, abbiamo
Attualità dalla Federazione
Fine novembre nell’affollato Centro
acquisti Ländereck di Stans: tra scaffali di articoli natalizi e molto
altro, improvvisamente e quasi allo
stesso momento, numerose persone
cadono a terra. Dietro a tutto ciò, c’è
l’Associazione cantonale di Untervaldo che escogita ed organizza sempre
azioni di propaganda molto originali.
Priska Zemp, incaricata della comunicazione ci racconta come è andata.pz
Priska Zemp, responsabile della comunicazione dell’Associazione cantonale di Untervaldo.
«Avreste saputo come reagire?»
7
Congratulazioni vivissime ai vincitori del concorso, tra cui anche un paio di ticinesi
La fortuna grazie a Henry Dunant
Henry Dunant: questa era la soluzione del concorso organizzato per il grande Giubileo della
Federa­zione svizzera dei Samaritani. Numerose le risposte corrette arrivate alla redazione di
Olten. Eccovi l’elenco dei vincitori, favoriti dalla sorte.
1. Premio: Buono viaggio Twerenbold, valore CHF 900.00, Nadine Elsig, Glis
2. Premio: Buono viaggio Twerenbold, valore CHF 500.00, Jocelyne Barraud, Yverdon-les-Bains
3. Premio: Buono acquisti Servizio vendita FSS, valore CHF 150.00, Beat Loosli, Seeberg
4. Premio: Buono acquisti Servizio vendita FSS, valore CHF 100.00, Elisabeth Eymann, Erlenbach i. S.
5.–7. Premio: Coperta Sam, valore CHF 55.00, Dieter Aeberhardt, Reinach BL; Sibilla Facchin, Wiesendangen;
Wanda Devittori, Sorengo
8.–10. Premio: Sacco per la posta, valore CHF 30.00, Helene Humm, Egliswil; Hans Meyer, Villmergen; Solange
Jacot, Fontainemelon
11.–15. Premio: Bicchiere thermos, valore CHF 25.00, Tiziano Conceprio, Corzoneso; Christa Hähnel-Peter,
Rickenbach LU; Ghislaine Froidevaux, Le Bémont; Hedy Kempf-Föhn, Schattdorf; Marcel Inauen, Bischofszell
oggi samaritani 1/14
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Consigli di sicurezza della Basilese Assicurazioni
Sci e alcol, due piaceri da gustare separatamente
Sulle piste, ogni sorso di alcol è un sorso di troppo. La stragrande maggioranza degli incidenti
infatti non accade per collisioni, ma per colpa degli sciatori stessi: quando questi sono sotto
l’influsso dell’alcol, la frequenza degli incidenti aumenta drasticamente.
Gli effetti dell’alcol
L’alcol aumenta la propensione al
rischio e riduce al tempo stesso la pre­
cisione dei movimenti, influendo nega­
tivamente sulla reattività. Poiché soli­
tamente l’assunzione di alcol rende
allegri, si tende ad aumentare la velo­
cità e a essere meno prudenti, il più
delle volte senza accorgersene, metten­
do così a repentaglio la propria inco­
lumità e quella degli altri.
L’alcol inoltre, a differenza di ciò che si
è portati a credere,
non scalda. Al contrario, dilatando i
pori, fa scendere la
temperatura corporea più rapidamente.
Prestazioni al top
In discesa, le velocità sono alte e
sono richiesti tempi di reazione rapi­
dissimi per riuscire a evitare per
tempo dislivelli, ostacoli o altri scia­
tori. Anche solo con una birra o un
bicchiere di vin brulé la reattività
cala notevolmente. Inoltre ci si stan­
ca di più e si perde il senso
dell’equilibrio. In più si altera la vis­
ta: già con un tasso alcolemico di
0,3 mg/ml il campo visivo si riduce
considerevolmente.
Pericoloso sopravvalutarsi
Sport invernali e sopravvalutazione
di se stessi sono una combinazione
da evitare. L’alcol rende temerari,
aumentando il rischio caduta o colli­
sione. Chi vuole concedersi una
bevanda alcolica, dovrebbe farlo a
fine giornata durante il doposci, una
volta a valle. Si raccomanda sempre
e comunque di bere moderatamente,
per evitare di trovarsi il giorno
se­
guente a sciare con i postumi di
una sbornia, che potrebbero com­
promettere le proprie capacità.
Niente alcol sulle piste
Sulle piste da sci non esiste un limi­
te di tasso alcolemico fissato per
legge. Esiste però l’obbligo di dili­
genza nei confronti di se stessi e
degli altri. In qualità di sciatori,
snowboarder o fondisti bisogna
essere in grado di frenare e schivare
qualsiasi ostacolo in tempo. Chi
riduce
volontariamente
questa
capacità assumendo alcol agisce
con grave negligenza e si rende pen­
almente perseguibile. Allora perché
non stabilire per sé stessi una soglia
massima di 0,0 mg/ml quando si è
in pista?
Durante il meritato
doposci, molti dimenticano che poi dovranno mettersi alla guida.
Il Mondo della sicurezza della
Basilese: assicurare e prevenire
Questi consigli di sicurezza sono for­
niti dal Mondo della sicurezza. Tutto
ciò che facciamo alla Basilese è orien­
tato alla vostra sicurezza: abbiniamo
l’assicurazione ad una prevenzione
intelligente.
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oggi samaritani 1/14
Photo: Patrick Lüthy
Monika Dusong, presidente della FSS, ringrazia di cuore tutti coloro che hanno partecipato alle attività dell'Anno del Giubileo.
La presidente centrale Monika Dusong si esprime in occasione dell’inizio del Nuovo Anno
La nostra attenzione va posta sui giovani
e sui nostri clienti
Portare avanti con determinazione il lavoro con i giovani e considerare seriamente i bisogni sempre
mutevoli della clientela: sono questi i desideri e i propositi che la presidente centrale della Federazione svizzera dei Samaritani Monika Dusong mette in primo piano per il Nuovo Anno appena
iniziato.
Intervista: Eugen Kiener
«samariter»: L’anno del 125.mo
Giubileo sembra essere già lontano. Quali ricordi le sono rimasti?
Monika Dusong: Un anno fa mi auguravo di poter ringraziare di persona, durante l’anno del Giubileo, il
maggior numero possibile di Samaritane e Samaritani per il loro grande
impegno. Questo desidero si è avverato grazie ai numerosi eventi commemorativi del Giubileo che hanno
reso possibile molti incontri.
Uno dei momenti «clou» è stata ovviamente la tre giorni a Tenero – malgrado o addirittura a causa del tempo meteorologico non proprio
favorevole. In questa occasione si è
infatti visto in modo molto evidente
come i Samaritani sanno adattarsi,
come fossero entità resistenti alla bufera ed impermeabili! E tutto questo
sempre con buon umore, in un’atmosfera fantastica, vissuta con gioia e la
oggi samaritani 1/14
giusta dose di ironia. Mi rallegro
pensando anche e in modo particolare ai giovani Samaritani, al loro slancio e alla loro integrazione nel lavoro
e nella causa samaritana.
In seguito c’è stata la festosa Assemblea generale dei delegati nella nostra
città sede di Olten. Da ogni parte,
abbiamo sentito parole di apprezzamento e di riconoscimento nei nostri
confronti, pronunciate da autorità e
partner, cosa che ci incita ed incoraggia a non «dormire sugli allori», bensì a continuare con energia nell’impegno a favore del benessere della
società.
Ma anche le molte iniziative locali
organizzate dalle Sezioni nell’ambito
del Giubileo hanno sicuramente lasciato segni positivi. Essere Samaritano è una questione di cuore. Ancora una volta, rivolgo un grande e
sincero grazie a tutte le persone che
hanno partecipato in modo attivo
alle iniziative. Sono convinta che il
125.mo Giubileo ha rafforzato i legami e la coesione tra i Samaritani.
I risultati si fan vedere
Recentemente il Comitato centrale
ha analizzato la Strategia 2012 della FSS. Qual è il bilancio finale?
Il lavoro con i giovani ha giocato un
ruolo importante e ha avuto esiti positivi nell’ambito della passata Strategia. E in questo sono molto fiduciosa:
solo grazie alla crescita dei Gruppi
Help abbiamo potuto mantenere più
o meno stabile il numero totale dei
soci Samaritani a livello svizzero.
In tutto e per tutto, possiamo dire
che gli obiettivi della Strategia 2012
sono stati raggiunti: i risultati sono
infatti evidenti: il numero di partecipanti ai corsi per aziende è cresciuto
del 50 %, assestandosi sui 30 000. E i
primi 10 000 partecipanti hanno assolto la teoria dei nostri corsi per la
popolazione grazie all’e-Learning –
una vera prestazione da pionieri.
Nel settore dei corsi, soggetto a molti
cambiamenti, abbiamo reagito velocemente introducendo nuovi metodi
di insegnamento. E-Learning ha fat-
In gennaio 2014 il Comitato centrale licenzierà la Strategia 2020. Il lavoro con i giovani rivestirà ancora
un ruolo centrale?
In ogni caso! Il lavoro con i giovani
deve rappresentare il principale faro
nel nostro viaggio verso l’anno 2020.
In ogni nostro passo, vogliamo comprendere e coinvolgere la gioventù.
Tutti i livelli della federazione sono
chiamati a partecipare, a portare
nuove idee a favore del lavoro con i
giovani e a concretizzarle affinché
noi Samaritani possiamo avere ancora maggior successo nel lavoro con i
nostri giovani.
Coinvolgere i giovani nel movimento samaritano
Quando diciamo che vogliamo dare
molta attenzione ai giovani, ciò è
recepito ovunque in modo positivo.
Tuttavia dobbiamo sempre ricordarci dei nostri compiti principali, e
dell’attaccamento ai valori samaritani nella società. In tutto ciò, non
si inizierà mai abbastanza presto.
Inoltre, noi nelle vesti di Federazione comprendente molte generazioni
dobbiamo coinvolgere regolarmente
dei giovani nel nostro movimento e
dare loro via via sempre maggiori
responsabilità. Solo in questo modo
il nostro futuro è garantito.
Tuttavia, senza soldi anche le migliori idee resteranno sempre e solo
dei sogni. Per questa ragione il Co-
mitato centrale ha fatto in modo di
predisporre e garantire al nostro
faro le necessarie risorse finanziarie.
Nei prossimi anni, su quali aspetti
del lavoro con i giovani varrà la
pena puntare in modo deciso?
Vedo tre principali punti chiave:
1. Un settore centrale della Strategia
2020 è la formazione: ogni anno
formiamo circa 100 000 persone,
e ciò attraverso monitori volontari. È giunta l'ora di verificare la
formazione dei nostri quadri e di
adattarla laddove il mercato o le
circostanze richiedono dei miglioramenti. Constatiamo ad esempio
uno spostamento (di partecipanti,
quindi anche di monitori) dai
Corsi soccorritori ai Corsi per
aziende. Ciò non è senza conseguenze per la formazione dei quadri.
2.Negli ultimi anni, è diventato urgente mettere in rete, ossia in collegamento, tutti i livelli della Federazione. Non possiamo più lottare
ognuno per conto suo. Se vogliamo rafforzare il movimento samaritano, dobbiamo collaborare sia a
livello regionale che tra Associazioni cantonali come pure tra
singo­le Sezioni e l’Organizzazione
centrale.
3. La società cambia continuamente;
il lavoro di volontariato è pure
cambiato rispetto a com’era solo
10 anni fa. Solo se ci presentiamo
in modo congiunto ed unito, abbiamo una chance di sopravvivere. In concreto, ciò significa che la
singola Sezione Samaritana deve
rinunciare alla limitante e sola
«difesa del proprio territorio».
Nuove regole della collaborazione
Riassumendo, per i corsi per la popolazione e i servizi sanitari non dovremmo essere noi, in veste di offerente di servizi, in prima linea, bensì
i bisogni e le esigenze dei clienti: è
importante il fatto che la persona
che desidera frequentare un corso, lo
possa fare dai Samaritani. La domanda a sapere quale Sezione o quale Associazione mette a disposizione
Buon Anno 2014 !
E' con molto piacere e con gioia che accompagno i Samaritani verso il
futuro, affrontando con loro le nuove sfide che incontreremo sul cammino e cercando di raggiungere, passo dopo passo, i nostri obiettivi.
Auguro a tutte le Samaritane e ai Samaritani delle Serene Feste e un
Buon Anno Nuovo; che porti molti piacevoli incontri e tanta salute.
il monitore deve passare in secondo
piano.
Allo stesso modo, è molto importante che un comune o un organizzatore possa effettivamente gestire e condurre in modo sicuro un evento; la
domanda a sapere da dove verranno
i Samaritani che si occuperanno del
servizio sanitario non deve essere
prioritaria.
Qui occorre un nuovo modo di pensare ma anche nuove regole di collaborazione, affinché non capiti che
«ci prendiamo per i capelli tra di
noi». Proprio questo è stato uno dei
temi discussi durante l’ultima Conferenza d’autunno.
Nella Strategia 2020 sono compresi
i concetti di campi di attività e misure per la creazione di valore. Per
molte Sezioni Samaritane, tuttavia,
il concetto di economia «aziendale»
non è usuale o non è messo in pratica. Esse forniscono sì le loro rodate
e buone prestazioni, ma mettono in
primo piano il fatto di «ritrovarsi tra
amici». Come potrà la FSS trovare
un accordo, un punto di unione tra
queste due diverse visioni e modi
d’agire?
Io penso che ci vuole un po’ dell’una
e un po’ dell’altra. Non siamo una
semplice società escursionistica o un
club di lavoro a maglia. I nostri campi di attività, sia la formazione della
popolazione nei Primi soccorsi che i
servizi sanitari, richiedono grandi
conoscenze specifiche e professionalità. L’essere Samaritano è un’attività di volontariato impegnativa. Inoltre la FSS è una federazione
complessa. È quindi buona cosa che
ognuno sappia in quale direzione si
deve andare e dove vengono messi
gli accenti.
D’altra parte, è anche importante
sottolineare che il volontariato dovrebbe sempre avere anche una componente divertente. E in questo senso, i rapporti interpersonali sono
decisivi. Ovviamente sono molto più
contenta e soddisfatta se incontro
volentieri e con piacere i miei colleghi e faccio con loro qualcosa di sensato e utile per la società. Possiamo
essere Samaritani, non dobbiamo
esserlo: questa è una grossa differenza rispetto al normale mondo del
lavoro. L’Organizzazione centrale e
le Associazioni cantonali sono piuttosto responsabili per il «Cosa?»; le
Sezioni Samaritane piuttosto per il
«Chi?». La coordinazione, il «gioco
d’assieme» deve comunque e sempre
funzionare.
Attualità dalla Federazione
to il suo ingresso, cosa che ora ci permette di continuare ad essere il maggior ente che offre corsi nei Primi
soccorsi. E questa nuova tecnologia
ci aiuta pure a proporci ancora meglio nel mercato dei corsi per le aziende. Ad esempio, possiamo formare
ora migliaia di autisti professionisti,
un settore molto promettente.
Questo ed altri successi dimostrano
che una strategia non è un semplice
pezzo di carta, ma uno strumento
che permette ad un’organizzazione di
procedere in modo mirato ed efficace. E tuttavia resta ancora parecchio
da fare, poiché una Federazione complessa come lo è la FSS deve sempre e
costantemente adattarsi alle nuove
circostanze se vuole sopravvivere.
11
oggi samaritani 1/14
In onore ai 125 anni della Federazione svizzera dei Samaritani (FSS)
Tre ex presidenti centrali evocano ricordi
Attualità dalla Federazione
A conclusione della serie di servizi e articoli pubblicati per sottolineare il 125.esimo Giubileo della
FSS, diamo qui la parola a tre presidenti centrali che negli anni scorsi hanno diretto la federazione.
Raccontano come si sono avvicinati ai Samaritani e il significato del loro impegno sociale Photos: Patrick Lüthy
12
oggi samaritani 1/14
Hermann Fehr,
Presidente centrale
dal 1997 al 2006
«Le donne ricevettero la giusta considerazione»
Kurt Blöchlinger,
Presidente centrale
dal 1971 al 1985
Quando il Corso
soccorritori diventò obbligatorio
Theo Pfammatter,
Presidente centrale
dal 1995 al 1997
«Trovare velocemente un buon
successore»
Dopo molti anni nelle vesti di sindaco di Bienne e sette anni quale Consigliere di Stato bernese, Hermann
Fehr ha concluso la sua carriera politica quando è diventato presidente
centrale della FSS, avvicinando così il
mondo samaritano. «Per il periodo
del mio pensionamento, dopo esser
stato per anni direttore del Dipartimento della sanità del Canton Berna,
cercavo un’attività caritativa», ricorda Hermann Fehr (classe 1941). Ecco
allora che sente parlare della Federazione svizzera dei Samaritani. Dopo
un incontro con l’allora presidente
centrale Theo Heimgartner e con il
consulente Iwan Rickenbacher, che
gli hanno illustrato il funzionamento
della Federazione svizzera dei Samaritani e i compiti in seno al Comitato
centrale, ha pensato che questa «sarebbe stata la funzione giusta per
me.» «Una decisione della quale
non mi sono mai pentito», afferma
Fehr. «La carica di presidente centrale mi ha dato molte soddisfazioni
e la collaborazione nel Comitato
centrale e con il Segretariato è stata
ottima. Grazie ai Samaritani sono
entrato nella Croce Rossa, facendo
poi parte del Consiglio direttivo e
del Consiglio della fondazione umanitaria.»
Durante la sua presidenza, furono introdotte a ritmo regolare le
Giornate d’Impulso e i congressi,
mentre i corsi per la popolazione
vennero rinnovati. «La mia presidenza ha segnato uno sviluppo considerevole», sottolinea Fehr. La FSS
è da sempre stata un’organizzazione
piuttosto femminile. Ma solo allora
le donne hanno ricevuto in seno ai
gremi samaritani il loro giusto posto. «Via via le donne entrarono anche in Comitato centrale; è con molto piacere che lasciai la mia carica
alla prima donna presidente: Monika Dusong.»
Il dr. med. Kurt Blöchlinger e sua
moglie Erika arrivarono a Nidvaldo
dopo uno soggiorno negli USA e alcune soste a S. Gallo e Birsfelden. A
Nidvaldo ripresero uno studio medico. Il lavoro intenso nello studio di
campagna e la famiglia che aumentava hanno fatto sì che Kurt
Blöchlinger indugiasse un po’ quando gli fu proposta una nuova carica.
Alla fine però accettò. In seno alla
FSS, egli fu dapprima attivo nella
Commissione della formazione, prima di essere eletto, nel 1971, alla
carica di presidente centrale.
Durante il suo periodo di presidenza, la FSS ha compiuto dei passi
importanti per la sua storia, in particolare: nel 1976 la Confederazione ha dichiarato obbligatorio il
Corso soccorritori per i candidati
automobilisti. Per la FSS fu una sfida straordinaria: le Sezioni Samaritane dovettero offrire il corso in
tutte le regioni linguistiche della
Svizzera e questo per circa 100 000
partecipanti all’anno.
Quando Kurt Blöchlinger lasciò
la funzione di presidente centrale
della FSS, fu subito chiamato a rivestire un’altra importante carica: nel
1982 la «Landsgemeinde» di
Nidvaldo lo elesse infatti nel Consiglio di Stato del piccolo Cantone.
Oggi, a causa dei disturbi dati dal
parkinson, Kurt Blöchlinger vive
nella Casa di cure per anziani Erlenhaus di Engelberg (OW), dove
sua moglie gli rende visita ogni
giorno.
L’85enne si ricorda sempre volentieri dei tempi presso i Samaritani:
«Tutto è iniziato coi Samaritani di
Ennetbürgen che mi avevano chiesto di presentare una relazione …»,
ha evocato con piacere.
Nel 1974 a Naters vicino a Briga, il
dr. med. Theo Pfammatter aprì uno
studio di medicina generale. Nella
pratica quotidiana si rese conto di
come molti pazienti, in caso di urgenze, fossero insicuri al telefono e non
sapessero fornire le giuste e sufficienti
informazioni. Fu così che egli entrò a
far parte dei Samaritani con l’intento
di migliorare le conoscenze mediche
dei laici. È stato co-fondatore dell’Associazione cantonale dei Samaritani
dell’Alto Vallese della quale fu pure
medico per 14 anni. Per lunghi anni
fu pure medico delle Sezioni di Naters
e Mund. Ben presto anche ai vertici
della FSS si sentì parlare di lui. Fu così
che fu ingaggiato nella formazione
dei monitori e sedette nella Commissione della formazione. Nel 1985 fu
eletto nel Comitato centrale.
L’attività a livello svizzero non era
semplice per Theo Pfammatter: senza
l’Alptransit, il viaggio dall’Alto Vallese alla Svizzera centrale durava infatti parecchie ore, così che gli era necessaria una buona organizzazione del
suo tempo per far fronte a tutti gli
impegni. Quando, dopo 8 anni, lasciò la sua carica e fu designato socio
onorario dall’Assemblea dei delegati,
gli parve di aver raggiunto l’apice
della sua carriera, così ricorda l’oggi
73enne. Ma non fu proprio così.
Due anni dopo, fu infatti richiesto il
suo aiuto: la FSS aveva urgentemente
bisogno di un nuovo presidente. Dopo
attenta riflessione, Theo Pfammatter
accettò e nel 1995 fu eletto presidente
centrale dall’Assemblea dei delegati.
«Il mio compito era quello di riportare i Samaritani sulla giusta via, di riportare gli equilibri, appianare le
"onde" e inoltre di trovare presto il
successore adeguato», ricorda. E riuscì nell’impresa: nel 1997 passò infatti
il testimone della presidenza della FSS
nelle mani di Hermann Fehr.
Eugen Kiener
Il «Trio Belleville» intrattiene gli ospiti nella sala dei concerti di Olten.
Successo della Giornata degli ex
Con il motto "Amicizia per la vita"
«Samaritani. Amici per la vita.» È all’insegna del motto della Colletta samaritana 2013 che la
presidente centrale della FSS Monika Dusong ha voluto tenere l’annuale cerimonia della Giornata
degli ex, alla quale ad inizio dicembre a Olten hanno partecipato oltre 60 ospiti.
Come sempre, in dicembre è previsto l’incontro conviviale tra gli ex
membri del Comitato centrale e
delle commissioni, i formatori
dell’Organizzazione centrale e i
presidenti cantonali che hanno lasciato le loro cariche e membri del
Segretariato centrale in pensione. È
spettato alla Segretaria centrale Regina Gorza condurre la giornata
che è iniziata con una rassegna degli eventi organizzati nell’anno del
Giubileo della FSS.
Nel suo saluto, la presidente
centrale Monika Dusong ha poi
voluto subito ricordare quattro
persone scomparse: Hans Schoch,
socio onorario della FSS, e Michel
Ruchat, già capo istruttore, sono
purtroppo deceduti nella prima
metà del 2013, mentre recentemente, proprio prima dell’incontro
a Olten, sono mancati Alois Zurkirchen e Ueli Schüle, allora membri del Comitato centrale.
In merito alla Strategia 2012
della FSS, la presidente centrale ha
esposto un bilancio positivo. In seguito, la vicepresidente Anita Tenhagen ha illustrato i punti chiave
della Strategia 2020. Helen Baumann, collaboratrice del Segretariato centrale, ha parlato dal canto
suo del progetto Diverso, mostrando come le Sezioni Samaritane riescono a coinvolgere persone di altre culture nel lavoro samaritano e
in Sezione. L’ultimo punto del pro-
gramma è stato gestito dall’allora
Segretario centrale Kurt Sutter,
nelle vesti di presidente del Club
2013, che ha invitato i presenti ad
aderire al Club, sostenendo così i
progetti a favore della FSS. La
giornata si è conclusa con un buon
pranzo, in musica. Eugen Kiener
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oggi samaritani 1/14
Nuova veste per il Webshop (Shop on-line)
Acquistare diventa più facile
Attualità dalla Federazione
Da metà dicembre, è on-line la nuova versione del Webshop
della FSS. Videate meglio mirate agli utenti e una ricerca ottimizzata facilitano la comanda dei prodotti in Internet. Ora possono
essere comandate anche le documentazioni dei corsi.
14
oggi samaritani 1/14
Con lo slancio del
Giubileo, nel 2014
Da appena alcuni giorni è terminato
un anno gioioso per la Federazione
svizzera dei Samaritani; il suo
125.mo Giubileo. Per noi, a Olten,
ciò vuol dire anche togliere la grande decorazione sulla facciata della
sede centrale della FSS, che ha fatto
bella mostra di sé durante tutto
l'anno dei festeggiamenti con il suo
bel logo FSS rosso e bianco del Giubileo, alto vari metri. Esso ha svolto
il suo compito in modo perfetto:
appariva infatti subito a tutte le
persone che, in provenienza dalla
stazione FFS, imboccavano la Martin-Disteli-Strasse, indicando quindi
chiaramente l'ubicazione della nostra sede centrale. Ma il logo della
FSS ha fatto bella mostra di sé anche in tutta la Svizzera, e questo
grazie alle Sezioni Samaritane che
hanno partecipato alle azioni e agli
eventi del Giubileo, nonché all'azione in strada "Amici per la vita" oppure che hanno organizzato altre
iniziative per sensibilizzare la popolazione sui servizi resi dai Samaritani, rendendola attenta sull'importanza dei Primi soccorsi.
Il 2013, ovviamente, non è stato solamente dedicato ai festeggiamenti:
si è anche lavorato molto, come
sempre. Ovunque in Svizzera, Samaritane e Samaritani di molte Sezioni sono stati impegnati in numerosissimi Posti sanitari ed hanno
dispensato molti corsi i Primi soccorsi. Il Comitato centrale, da canto
suo, ha elaborato con le Associazioni cantonali la nuova Strategia per i
prossimi anni, che ci dovrà indicare
la direzione da seguire. C'è ancora
molto da fare; armiamoci di buon
entusiasmo per il futuro. Di cuore,
vi ringrazio per l'ottima collaborazione dimostrata nel 2013 e vi auguro un Buon 2014!
Regina Gorza,
Segretaria centrale FSS
Come finora, l’accesso al Webshop
avviene via e-mail e password. La
novità consiste nel fatto che il
Webshop riconosce l’utente quale
Samaritano e mostra a quest’ultimo il punto del Menu dove si trova
durante la navigazione. Ciò comporta diversi vantaggi.
Con un solo «click», il Samaritano riceve subito utili informazioni sulle sue comande. Inoltre
vengono mostrati tutti i prodotti
riservati solo ai Samaritani, come
articoli in azione o materiali stampati. E c’è anche un'altra novità:
nel Webshop possono da ora essere comandate velocemente e in
modo semplice anche le documentazioni per i corsi. Se la vostra comanda avviene entro le 12, la stessa viene liberata e consegnata il
giorno lavorativo seguente.
Inoltre, grazie ad una migliore
rappresentazione grafica, si vedo-
no automaticamente i prezzi al
netto della merce come pure i relativi ribassi del 5 fino al 15 percento. L’utente vede subito quali
sconti sono concessi sui singoli
prodotti, che vengono presentati
in modo molto più chiaro. L’utente, insomma, riceve ora subito tutte le informazioni dettagliate sui
singoli prodotti, e ciò grazie alle
immagini e alle spiegazioni.
Anche la funzione «Ricerca» è
stata ottimizzata. Prodotti e informazioni possono essere trovati più
facilmente. Gettate quindi subito
uno sguardo nel nuovo Webshop,
la cui prima pagina si rifà graficamente alla homepage del sito della
FSS: ne vale decisamente la pena.
A metà dicembre tutti i Samaritani che hanno comunicato il loro
indirizzo mail alla sede FSS di Olten, hanno ricevuto i codici personali di accesso.
pz
Ufficio federale della Sanità pubblica
La Svizzera intende eliminare il morbillo entro
la fine del 2015. Per farlo è necessario che il
95 per cento della popolazione sia vaccinata
contro la malattia. Affinché questo obiettivo
possa essere raggiunto, il Consiglio federale
e i Cantoni hanno approvato una strategia
per l’eliminazione del morbillo. La campagna
nazionale d’informazione avviata in autunno
rientra in questa strategia. La popolazione
verrà così informata sul morbillo e motivata a
vaccinarsi.
Solo chi è protetto contro il morbillo
può essere sicuro di non perdersi un
avvenimento importante della sua vita
perché il morbillo lo costringe a rimanere a casa. Il morbillo non è una malattia innocua. Questa infezione virale
può causare complicazioni gravi, disabilità permanenti e in rari casi anche la
morte. Dato che è trasmissibile solo tra
esseri umani, questa malattia può essere eliminata a livello globale. La vaccinazione combinata contro il morbillo,
gli orecchioni e la rosolia (MOR) è sicura e sarà esentata dalla franchigia
fino alla fine del 2015 per le persone di
età inferiore ai 50 anni. Ciò significa
che chi non ha ancora raggiunto questa età o è stato vaccinato solo una volta contro il morbillo, può recuperare la
vaccinazione a costi modici.
La Svizzera elimina il morbillo in
collaborazione con altri Paesi
Gli Stati membri dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), regione Europa, hanno dichiarato di
voler eliminare il morbillo in Europa
entro il 2015. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che almeno il 95 per cento della popolazione
Chi ha il morbillo deve restare a casa. Il morbillo non è una malattia
innocua che colpisce solo i bambini. Può causare serie complicazioni. Con una vaccinazione
proteggi te. E tutti gli altri. Sei vaccinato? Per saperne di più www.stopmorbillo.ch
Panorama
Eliminazione del
morbillo: una
Svizzera senza
morbillo è possibile.
15
sia immune. L’immunità al morbillo
è conferita da due dosi del vaccino o
dall’aver contratto la malattia. Ad
esempio in Paesi come la Finlandia,
l’Australia, ma anche la totalità dei
paesi dell’America del Nord e del
Sud, che già eseguono campagne di
vaccinazione a tappeto, il morbillo è
diventato molto raro o è addirittura
scomparso.
In Svizzera la copertura vaccinale
della popolazione è insufficiente
In Svizzera, la copertura vaccinale
aumenta, ma è ancora troppo bassa
(stato 2012). In media l’85 per cento
dei bambini di due anni è stato vaccinato con due dosi di vaccino e il
93 % con almeno una dose. Il 77 %
delle persone di età compresa tra i
20 e i 29 anni ha ricevuto due dosi di
vaccino e il 93 % almeno una. Queste percentuali variano sensibilmente da un Cantone all’altro.
Come sostenere la campagna contro il morbillo?
• Con il test «controllo del rischio» su www.stopmorbillo.ch è possibile
stimare il proprio rischio.
• In www.lemievaccinazioni.ch, è possibile creare un libretto di vaccinazione elettronico. Chiedete consiglio al medico o al farmacista. Se si
dispone di un libretto di vaccinazione elettronico, esso vi ricorderà
quando è necessario vaccinarsi.
• Verificare lo stato di vaccinazione della vostra famiglia.
• Parlare della campagna contro il morbillo intorno a voi.
Come fare per eliminare il morbillo
in Svizzera?
Per raggiungere l’eliminazione del
morbillo entro la fine del 2015 e
mantenerla al di là di tale data è necessario che vengano soddisfatte tre
condizioni. Prima: colmare le lacune
vaccinali della popolazione di età inferiore ai 50 anni; seconda: ogni
anno in futuro, anche dopo il 2015,
il 95 % dei bambini di 2 anni dovrà
essere vaccinato due volte contro il
mobillo; terza: ogni focolaio dovrà
essere controllato tempestivamente
secondo standard e procedure uniformi.
In presenza di casi sospetti di morbillo occorre intervenire immediatamente. Una persona infetta è contagiosa già quattro giorni prima della
comparsa della tipica eruzione cutanea e fino a quattro giorni dopo la
sua scomparsa. Per questo motivo,
isolare il malato non è sufficiente per
impedire il contagio.
Occorre anche che le persone non
immunizzate entrate in contatto con
quest’ultimo restino in esclusione
dall’asilo nido, dalla scuola o eventualmente dal lavoro per l’intero periodo di incubazione del virus (fino a
tre settimane). Le persone non immuni che entrano in contatto con un
paziente affetto da morbillo possono proteggersi facendosi vaccinare
entro 72 ore primo contatto.
oggi samaritani 1/14
Esercitazione d’emergenza generale con la Centrale nucleare di Leibstadt
Primi soccorsi per le persone colpite
da radiazioni
16
Presso la Centrale nucleare di
Leibstadt si è verificato un grave
incidente con una fuga importante
di radioattività. Sulla base di questo scenario, alla fine di novembre,
diverse Autorità federali, gli stati
maggiori dei Cantoni Argovia, Basilea Campagna e Basilea Città,
nonché autorità e organizzazioni
dei Paesi limitrofi hanno testato
l’organizzazione d’emergenza della Centrale nucleare di Leibstadt.
L’esercitazione, della durata di due
giorni, era incentrata sull’allestimento e la gestione di un Centro
di consulenza Radioattività a Reinach (AG).
Fonte: Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP.
Panorama
Il 19 e 20 novembre 2013, nell’ambito di un’esercitazione d’emergenza generale, è stata messa alla
prova la protezione d’emergenza presso la Centrale nucleare di Leibstadt. Vi hanno preso parte 60
Samaritani del Canton Argovia. La redazione ha fatto visita al Centro di consulenza Radioattività di
Reinach (AG).
Misurazione della radioattività
Alle ore 23:00 lo stato maggiore
cantonale riceve una segnalazione
di allarme. Secondo il dispositivo
di sicurezza, il Centro di consulenza Radioattività di Reinach, che si
trova ai bordi della zona 2, deve
essere pronto a funzionare entro
dodici ore. Poco dopo le 08:00, i
primi figuranti, tra cui 45 Samaritani, fanno la loro apparizione davanti all’edificio scolastico di Neumatt. Uno di loro è Herbert
Due Samaritani vengono dotati di un kit di indumenti di
emergenza. Li dovranno indossare per tutta la durata della loro
presenza nel Centro di consulenza.
oggi samaritani 1/14
Una collaboratrice del Centro di consulenza effettua una
misurazione per sapere se un visitatore è contaminato dalla
radioattività.
David Bürge, comandante dell’Elemento di intervento in caso di catastrofe del
Canton Argovia.
I responsabili Samaritani aiutano in caso di catastrofe
Dal 1995 l’Associazione cantonale argoviese delle Sezioni Samaritane
(KVAS) fornisce un supporto, nell’ambito di un mandato di prestazioni,
al Canton Argovia per la gestione degli eventi con molte vittime. Nel
2005 i responsabili Samaritani (RS) sono stati integrati nell’Elemento di
intervento cantonale in caso di catastrofe (KKE).
I circa 100 RS vengono reclutati dalle Sezioni Samaritane argoviesi,
dispongono di una speciale formazione e sono in grado di gestire dal
punto di vista organizzativo i quattro Posti sanitari avanzati cantonali
mobili. La parte medica è coperta da personale specializzato come
medici, soccorritori professionisti, ecc. I RS, che indossano un’uniforme,
sono collegati a un sistema di allarme, il quale permette di trasmettere
le convocazioni simultaneamente per telefono fisso e mobile.
Durante gli interventi in caso di catastrofe, i RS collaborano con
organizzazioni partner come la polizia, i pompieri, i Care-Team, il
servizio sanitario, i servizi tecnici e la protezione civile.
Una grande famiglia
David Bürge è il comandante dell’Elemento di intervento in caso di
catastrofe del Canton Argovia. Bürge è molto soddisfatto della cooperazione tra i diversi partner del settore sanitario (blu), che ritiene produttiva per tutte le parti coinvolte. Grazie alla collaborazione e alle esercitazioni periodiche in comune, i partecipanti sono diventati come una
grande famiglia.
Konrad, presidente dei Samaritani
argoviesi: «Complessivamente interpreto cinque diversi ruoli. Inizialmente devo telefonare alla ‹Infoline› e valutare le informazioni
che mi vengono fornite. Poi devo
recarmi qui, al Centro di consulenza di Reinach. Quando toccherà a
me, verrò fatto entrare nel centro
di consulenza, attraverso la bussola d’ingresso.»
Tra i figuranti in attesa c’è anche
Angela Schmid, della SSam di
Spreitenbach. Dopo una chiamata
al Centro informazioni, anche ad
Angela viene detto di presentarsi
al Centro di consulenza. Non appena è il suo turno, anche Angela
Schmid passerà attraverso la bussola d’ingresso, che assomiglia a
quelle utilizzate per motivi di sicurezza negli aeroporti. In questo
caso di tratta di un «body scan-
ner», che indica se una persona è o
meno contaminata. Nel Centro di
consulenza ogni persona viene registrata.
La scena ricorda quelle di alcuni
film di fantascienza e ha qualcosa
di irreale. Ovunque circolano persone con addosso tute protettive
bianche. Tutte sono a contatto con
persone che sono state esposte a
radiazioni nucleari e pertanto, durante l’intervento, devono indossare il relativo abbigliamento protettivo.
Nel frattempo è stata scoperta sul
corpo di Rolf Rösli, della SSam di
Spreitenbach, una zona contaminata radioattiva. La decontaminazione viene effettuata al piano interrato dell’edificio scolastico.
Dopo la doccia, Rolf deve consegnare i propri indumenti contaminati e riceve un kit di indumenti di
Se prese in tempo, le compresse
di iodio proteggono
Prima di essere congedate, le persone ricevono un’adeguata consulenza medica. L’assunzione tempestiva di compresse di iodio ad
esempio, impedisce che lo iodio
radioattivo inalato attraverso la
respirazione si accumuli nella tiroide, riducendo così sensibilmente i danni causati dalla radioattività a livello tiroideo. Le compresse
tuttavia proteggono solo dallo iodio radioattivo, ma non dalle radiazioni che agiscono sul corpo
dall’esterno.
Sul posto sono presenti anche
membri del «Care-Team», addetti
all’assistenza psicologica alle persone colpite, le quali all’interno
del Centro di consulenza vengono
guidate da una stanza all’altra,
prima che finalmente se ne possano andare.
Il Centro di consulenza è in grado
di fornire assistenza a circa 1000
persone al giorno. Per questo l’offerta è rivolta soprattutto alle persone che hanno sostato all’aperto
durante il periodo critico, oltre che
alle categorie di popolazione particolarmente a rischio, come bambini e donne in stato di gravidanza
o che stanno allattando.
Panorama
emergenza. Al termine di questa
procedura viene effettuata una
nuova misurazione del livello di
contaminazione. Se il risultato
continua ad essere positivo, si torna all’aperto, dove, in un autobus
speciale, altri specialisti attendono
le persone colpite per sottoporle a
una misurazione tiroidea e a livello dell’intero corpo.
17
Un’esercitazione ogni due anni
Secondo Marc Kenzelmann, responsabile dell’esercitazione d’emergenza generale, lo scenario era
molto impegnativo e ha messo a
dura prova tutti i partecipanti.
Esercitazioni di questo tipo si svolgono ogni due anni, di volta in
volta presso una delle quattro centrali nucleari svizzere.
Da un lato si testa se i lavori
preventivi sono sufficienti in caso
di emergenza e, dall’altro lato, si
osserva se la collaborazione tra le
Autorità federali coinvolte e gli
stati maggiori a livello cantonale,
nazionale e internazionale funziona. A Reinach hanno preso parte
alla simulazione 300 persone nel
Centro di consulenza e 180 figuranti. ek/pz
oggi samaritani 1/14
Buono a sapersi
Pli-Atel: la stecca di cartone
Piegato e steccato
Pli-Atel è una stecca di cartone, che permette di immobilizzare le braccia o le gambe per il trasporto di un paziente infortunato. Il materiale è leggero, impermeabile e disponibile in diverse misure.
Ecco una panoramica sull’utilizzo di questo nuovo materiale.
Il cartone è un materiale che, una volta piegato, offre
un’eccezionale robustezza e rigidità. Per questo è partico­
larmente adatto per immobilizzare arti lesionati e pre­
pararli per il trasporto. Trattandosi di una stecca flessibi­
le, è possibile evitare che si formino punti di pressione
sull’arto. Qualora ciò dovesse comunque verificarsi, il
cartone può essere strappato senza problemi attorno al
punto critico.
Cinque passaggi e la stecca è pronta
Le diverse misure per gambe e braccia consentono un
utilizzo ottimale della stecca su adulti e bambini. Qualora
la stecca si riveli comunque troppo lunga, può essere ta­
gliata all’estremità prossimale. Le stecche nelle misure S,
M eLLesono
disponibili
nello nello
shop della
M,
XL sono
disponibili
shopFSS.
della FSS.
Utilizzo per lesioni alle braccia
1
2
Come per gli arti inferiori, anche per Le linee prepiegate facilitano la piegatura. Si inizia con la sezione destinata
le braccia esistono diverse misure. Le alla parte superiore del braccio, i cui lati vanno piegati entrambi verso l’alto e
istruzioni per la piegatura sono stam­ poi disposti in posizione verticale.
pate sulla stecca.
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3
4
Poi devono essere piegati verso l’alto Prima che la stecca possa essere appli­
i due lati più lunghi che servono a fis­ cata al paziente, è necessario inserire
sare l’avambraccio.
nelle apposite fessure le due linguette
della sezione destinata alla parte su­
periore del braccio, cioè quella più
corta.
5
Una volta terminata la piegatura, la
stecca può essere applicata al paziente
e fissata, inserendo nelle apposite fes­
sure le linguette dentellate a partire
dal polso.
1
Buono a sapersi
Utilizzo per lesioni alle gambe
19
2
Ogni stecca reca stampate le istruzio­ Le linee prepiegate facilitano la piegatura. Si inizia dal lato della stecca desti­
ni per la piegatura. Prima di iniziare a nato al piede, piegando verso l’alto entrambi i lati e poi disponendoli in posi­
piegare è necessario prendere la misu­ zione verticale.
ra sulla base della gamba sana.
3
4
Dopo il supporto per il piede, vanno Per finire, il piede della stecca va fissa­
piegate le pareti laterali che stabilizza­ to su entrambi i lati, inserendo la
no la gamba.
linguetta nell’apposita fessura e ripie­
gandola verso l’interno.
6
5
Infine, il piede della stecca va fissato
su entrambi i lati, inserendo la
linguetta nell’apposita fessura e ripie­
gandola verso l’interno con semplici­
tà.
7
Per il fissaggio, iniziare all’altezza del­ Dopo aver stretto tutte le linguette, il paziente è pronto per il trasporto. In base
lo stinco (tibia), passando poi al pie­ all’arto da immobilizzare, la stecca può essere ulteriormente fissata con
de.
l’ausilio di un cerotto adesivo o di una benda.
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ASSTM – Ospite della locale Sezione Samaritani
Sezioni, Associazione
Conferenza dei presidenti di Sezione, oltre 60 i partecipanti
riunitasi alla Bibliomedia di Biasca
20
E’ stata decisamente una Conferenza
dei presidenti di Sezione interessante
e piena di stimoli quella organizzata
dall’Associazione Sezioni Samaritane
Ticino e Moesano (ASSTM) domenica 24 novembre scorso a Biasca, ospite della locale Sezione Samaritani.
E proprio la presidente di quest’ultima, Tiziana Zamperini, ha avuto
l’onore di accogliere, già alle 8.15 di
mattina, una sessantina tra presidenti e accompagnatori e di aprire
l’annuale conferenza. Dopo il saluto
della Municipale di Biasca e capodicastero Serena Lazzarotto, ha preso
la parola il presidente ASSTM Andrea Rusconi che ha ringraziato tutti per la numerosissima presenza e la
Sezione di Biasca per l’accoglienza
nella spaziosa Bibliomedia.
Ha quindi presentato la sua brillante relazione l’esperto di sociologia comportamentale e comunicazione Cristian Moro. Nel suo
esposto ha tra l’altro spiegato i semplici accorgimenti e comportamenti
con i quali i presidenti di Sezione
possono guadagnare in credibilità,
visibilità e stima. Ha motivato i presenti ad essere fieri della loro funzione e a presentarsi in modo sicuro
con i soci della Sezione e all’esterno.
Dopo un’apprezzatissima pausa
con delle buone torte, caffè, succhi
o tisane (preparate dalle socie Valentina, Nadia e Ursula) la conferenza è proseguita con la relazione
di Mara Zanetti Maestrani, curatrice della rivista «oggi Samaritani» in
lingua italiana, che ha cercato di
spiegare come si scrive un articolo
per la rivista. Ha quindi invogliato
le Sezioni, attraverso i loro presidenti, a inviare articoli e resoconti
con fotografie delle varie attività di
Sezione. E’ importante, ha detto,
poiché altrimenti il Ticino e il Moesano potrebbero vedersi ridotte le
pagine riservate proprio alle loro
Sezioni.
Anche la relazione di Mauro Borri, del Servizio trasfusionale della
Croce Rossa di Lugano, è stata molto interessante e molto seguita, con
numerose domande al termine. Lo
spazio di collaborazione con le Se-
Biasca
Interessante serata sui traumi celebrali
Lo scorso 7 novembre, la Sezione di
Biasca ha organizzato alla Bibliomedia del Borgo una serata pubblica sul
tema "Dopo una lesione celebrale, la
vita continua ma in modo diverso".
All’appuntamento, magistralmente
condotto da Nicoletta Birra, insegnante della Scuola infermieri e Giovanna Valli, ergoterapeuta, hanno
partecipato purtroppo solo una decina di persone. Grazie alle loro cono-
scenze e all’ausilio di mezzi video, le
due oratrici hanno trasmesso molte informazioni ai presenti sui diversi tipi di
problemi che possono insorgere dopo
un danno al cervello dovuto ad un
trauma o a problemi vascolari (ictus emorragie). Naturalmente hanno anche indicato quali possono essere le terapie di cura e riabilitative da mettere in
opera per cercare di ridare una qualità
di vita migliore ai pazienti e a chi vive
zioni Samaritane, il cui appoggio
durante le azioni di prelievo è molto
importante, è ancora assai grande.
Così come collaborazioni sono
benvenute con Texaid, il cui rappresentante per il Ticino Renato Salvisberg ha spiegato scopi e funzionamento della maggior ditta svizzera
di raccolta e riciclo di abiti e tessili
usati.
Al termine delle relazioni, il presidente cantonale Andrea Rusconi
ha presentato la futura candidata a
presidente ASSTM Janine Hunkeler, che – se nominata dall’assemblea dei delegati – subentrerà all’uscente Andrea Rusconi che ha
diretto il Comitato ASSTM dal
2006 (dal 2002 siede in Comitato).
La Sezione di Biasca ha quindi
organizzato un ottimo pranzo ad
opera dell’equipe di cucina del Ristorante Touring, nell’ampia e luminosa
sala pranzo delle Scuole Medie. Una
conferenza dei presidenti davvero
ben riuscita e che ha lasciato dei
buoni semi e delle buone impressioni
nei numerosi partecipanti.
m.z.
con loro. L’unica nota negativa, come
detto, è stata la scarsa affluenza: solo
10 persone hanno raccolto l’invito.
Queste hanno confermato che la serata è stata molto interessante. Come
sempre, gli assenti hanno avuto torto.
Per la Sezione, Nello
La redazione di "oggi Samaritani"
coglie la gradita occasione per segnalare un interessante articolo sui
Samaritani di Biasca e sulla loro storia, apparso sul numero di dicembre
del mensile «Tre Valli», a pagina 16,
a firma di Enrico Diener.
m.z.
Campione d’Italia
Un aiuto particolare ai bambini del Venezuela
Un aiuto concreto a chi è in difficoltà, favorendo la scolarizzazione e la
diffusione del sapere: lo ha fornito
la Sezione Samaritani di Campione
d’Italia grazie ad un’azione un po’
particolare: lo scorso 27 ottobre ha
organizzato in centro città di Campione una bancarella del dolce,
molto frequentata, il cui ricavato è
stato devoluto a «Bibliomula Merioggi samaritani 1/14
da», una particolare iniziativa nel
Venezuela che consente di trasportare dei libri ai bambini di villaggi
discosti, grazie ad una mula. L’intenzione iniziale del Comitato, era
proprio quella di "acquistare" la
mula, ossia il mezzo principale di
trasporto dei libri, che veicolano il
sapere anche nei paesini più discosti. Ma poi si è deciso di destinare la
somma all’acquisto e alla manutenzione dei libri, nonché alle spese di
cura della mula. Ai fondi raccolti
con la bancarella, si sono aggiunti
quelli della lotteria. Per altre informazioni, basta consultare: www.
bibliomulamerida.blogspot.ch
La Sezione di Campione d’Italia
3M (Svizzera) SA
Soluzioni innovative per i mercati più diversi
L'azienda multi-tecnologica 3M investe molto in ricerca e sviluppo. Con le sue soluzioni innovative, è all'avanguardia anche nei settori più diversi. Nel settore della sanità si sono affermati, ad esempio, i cerotti, i cuscinetti in gel
per la terapia freddo/caldo e i bendaggi 3M.
Post-it® e Scotch® sono diventati indispensabili nella vita quotidiana. Ma
è anche noto che dietro questi marchi c'è la 3M, l'azienda tecnologica
attiva a livello globale? Accanto a
questi collaudati ausili per la casa e
per il tempo libero, 3M offre circa
50.000 prodotti per i mercati più diversi: dalle pellicole riflettenti e le etichette per la segnaletica stradale, alle
materie plastiche per l'industria edile,
fino ai sistemi di protezione dell'udito. Da 50 anni, l'azienda è presente
anche in Svizzera: 3M (Svizzera) SA
impiega 270 persone e commercializza circa 15.000 prodotti.
Per un futuro sano
Con grandi investimenti nella ricerca
e nello sviluppo, 3M contribuisce a
organizzare attivamente il futuro:
ogni anno, vengono lanciati circa 100
nuovi prodotti. Un mercato cui l'azienda si dedica ormai da molto tempo è quello sanitario. Già dagli anni
'60, si sono affermate le strisce di
chiusura delle ferite 3M™ SteriStrip™ che vengono impiegate, ad
esempio, nelle ferite da taglio e in
sala operatoria e presentano il grande vantaggio che la ferita viene chiusa senza sutura.
Un'altra innovazione è costituita dalla la linea di prodotti FUTURO™, che
3M ha realizzato in collaborazione
con medici specialisti, fisioterapisti e
ingegneri: una vasta e differenziata
gamma di bendaggi che garantiscono sostegno, tenuta e comfort per la
schiena e per le articolazioni sede di
lesioni o di eccessive sollecitazioni, ad
esempio per gli sportivi o per gli anziani che desiderano organizzare in
maniera attiva la propria vita. In caso
di strappi o stiramenti, sono molto
utili i cuscinetti in gel Nexcare™
ColdHot™: applicati caldi o freddi,
essi alleviano il dolore in maniera naturale. Grazie alla sua speciale guaina
protettiva con le fibre isolanti Thinsulate™, brevettate da 3M, il cuscinetto in gel mantiene costante la temperatura per molto tempo. Contro il
dolore, è utile anche 3M Coban senza lattice: una benda elastica autoaderente, che si adatta alla forma del
corpo. Siccome non contiene lattice,
essa è particolarmente adatta per gli
allergici e per le persone con la pelle
delicata.
Trattamento professionale delle ferite
I prodotti 3M per la cura delle ferite
soddisfano tutti i requisiti di una
moderna medicazione e contribuiscono quindi alla guarigione più ra-
pida delle ferite. Il cerotto in non
tessuto
3M™ Micropore™ per il fissaggio
delle medicazioni, ad esempio, è delicato sulla pelle ed è caratterizzato
da un'adesività prolungata. Lo stesso vale per la medicazione pronta
trasparente Tegaderm™ + Pad: essa
è estremamente traspirante, ma
protegge le ferite in maniera sicura
da germi e acqua e può quindi essere indossata anche sotto la doccia.
Per le ferite più piccole, è indicato il
cerotto senza lattice Nexcare™, dalla forma eccezionale, con margine
adesivo circolare a 360°, che garantisce protezione della ferita e aderenza e che segue quasi ogni movimento del corpo. Per le abrasioni
superficiali, è indicato lo spray
Nexcare™ Protector: un cerotto liquido sotto forma di spray, che protegge le ferite fino a 72 ore, senza
bruciare. Esso è particolarmente
adatto nell'applicazione sulle articolazioni o in punti del corpo difficili da
raggiungere. Della linea di prodotti
Nexcare™, fa parte inoltre un disinfettante per le mani: il gel a base di
alcool protegge la pelle senza disidratarla, anche nell'uso frequente.
Esso protegge al 99,9% da batteri e
virus e costituisce quindi un utile e
costante alleato nel trattamento
delle ferite o per una sana vita quotidiana con i bambini, in viaggio o
durante la stagione influenzale.
3M (Svizzera) SA | Eggstrasse 93 | 8803 Rüschlikon | 044 724 90 00 | www.3M.com/ch
oggi samaritani 1/14
Castagnola-Cassarate
Sezioni, Associazione
Festeggiata Iride Casgnola per i suoi 50 anni di appartenenza
e di lavoro a favore della Sezione
22
oggi samaritani 1/14
Per cinquant'anni hai profuso impegno per la causa samaritana! Hai
gestito le finanze della Sezione per
diversi anni con impegno e precisione. Nello specifico: nel 1969, nel
’70 e nel ’71 e come revisore dal
1987 fino all’89. Ma queste cifre
dicono ben poco di te!
È l’impegno che hai sempre donato generosamente, le energie verso
il prossimo che hai dato con tutto il
cuore, il tuo percorso di vita; è tutto questo che ha una grande importanza. È quel bene che con gli anni
le persone come te custodiscono
con modestia nel cuore, ma - colui
che può tutto - trasferisce in un posto più visibile: lo dipinge nello
sguardo.
Cara Iride, il tuo sguardo è illuminato da bontà e bellezza infinita!
Hai dedicato la tua vita a Carlo e
a tuo figlio Fabio. I sessanta anni di
matrimonio che hai festeggiato ad
agosto, ne sono la bella testimonianza. Hai anteposto la famiglia
ed il suo benessere alle tue esigenze
personali, senza dimenticare che un
po’ di quanto si è ricevuto nella
vita bisogna regalarlo ad altri. Tu
l’hai fatto: hai amato ed ancora
ami anche quel posto geografico
che ti è stato assegnato dal destino.
Sì, Cassarate e la sua gente per te
sono una famiglia allargata. Sei tra
i personaggi che appartengono alla
storia di questo posto che da piccola frazione del comune di Castagnola ora è diventato un grande
quartiere di Lugano. Come dimenticare che vi vissero ed ancora vi
vivono grandi personaggi? Vogliamo ricordare coloro che furono vicini e pilastri della nostra Sezione e
che purtroppo vivono solo nei ricordi: l’indimenticabile dottor
Francesco Beretta-Piccoli, Cornelia
Rossi-Pianca, Annibale Maccanelli,
Meide Casati, Vivian Casella e Severino Torri, quest’ultimi, nel 1971,
rispettivamente madrina e padrino
della bandiera della Sezione. Ed
inoltre Felicita Binaghi e Rosalia
De Andreis. Ognuno di loro ha lasciato gesti altruistici in eredità, ai
quali tutti noi dobbiamo dire anco-
ra «Grazie!». Quello stesso riconoscimento che possiamo ancora
elargire a tre persone anch’esse
molto importanti per questa Sezione: ad Elvezia Cairoli, Maria Colombo ed Elena Fischer. Certo l’età
e qualche piccolo acciacco fanno
girare diversamente l’oro­logio della giornata, e noi arranchiamo sempre di più per stare al passo. Ma
l’importante è dedicare tempo a
coloro ai quali si vuole bene e se ci
permetti, cara Iride, vorremmo che
ogni tanto il tuo pensiero voli ancora, anche solo un attimo, alla Sezione
Samaritani
Casta­
gnolaCassarate che ti è infinitamente
grata per quanto hai fatto!
I tuoi amici Samaritani
Scambio di auguri presso la sede
di Cassarate.
Una sala agghindata ha accolto un
buon numero di Samaritani per i
tradizionali auguri di Buone Feste.
Oltre ai festeggiamenti all’amica
Iride, che ha offerto due magnifiche
torte, la presidente Donatella
Meylan, affiancata dal medico della sezione dottor Vincenzo Liguori
e dalla vice Gigliola Gobbi, ha
ringra­ziato tutti per l’impegno profuso anche nell’anno che oramai
volge al termine. Molte ore di formazione e di picchetti in diverse
manifestazioni hanno contraddistinto le attività della Sezione di
Castagnola-Cassarate.
Priscagh
Lavorgo
Scoprire i Samaritani in modo «culinario»
Passo il testimone,
grazie a tutti
Primo piatto: la scatola pronto soccorso
Ed ecco il prelievo...
Successivamente ci siamo dedicati al
«prelievo». Tra le attività della Sezione è la mia preferita, poiché dà molte
soddisfazioni. Ricordo con piacere
l’anno in cui abbiamo raggiunto le 43
donazioni. Per una piccola società di
valle trovo sia un risultato fantastico.
«Con il cuore in mano» è il nome
della successiva portata, la terza (vedi
foto sotto a sinistra). Sì, perché l’attività samaritana è volta all’aiuto del
prossimo. Il cuore rappresenta quindi
molto bene lo spirito del movimento.
Terza portata: «con il cuore in mano»
Ed ecco poi il «Semaforo», piatto principale
Piatto principale è il «Semaforo» (foto
in alto a destra): fermati, osserva e poi
agisci. L’ABC dei primi soccorsi.
Il pranzo si è concluso con l’«Ingegno
del soccorritore». È iniziato, come abbiamo visto, con la cassetta del pronto soccorso, ma non sempre quest’ultima è a disposizione e di conseguenza
è l’ingegno che deve sopperire. L’intero menu e la presentazione molto originale e molto curata, sono stati apprezzatissimi dai partecipanti e ci
hanno dato modo di passare un bel
momento in compagnia.
L' «Ingegno del soccorritore»
Ecco come noi vediamo i Samaritani,
anche se la nostra Sezione non avrà
purtroppo l’occasione di festeggiare
altri 50 anni, siamo sicuri che lo spirito che ci ha contraddistinti vivrà nei
progetti che avrete modo in futuro di
conoscere.
Bettina Finazzi
L’Anno Nuovo è appena iniziato:
cari auguri a tutti voi! Ho avuto il
piacere d’iniziare a scrivere questa
colonna nel 2010 dopo l’elezione,
un anno prima, nel Comitato centrale. Giustamente passo ora il testimone ad un altro membro del Comitato centrale, o meglio alla mia
collega vice-presidente Anita, augurandole una buona redazione.
Da parte mia, ringrazio tutti voi lettori; spesso ricevevo dei commenti
costruttivi alle tematiche descritte.
Ringrazio Mara per l’aiuto ricevuto
e la pazienza nell’aspettare all’ultimo secondo l’invio delle mie «colonne».
Vi chiedo di continuare a inviare articoli alla nostra rivista, magari riferendo anche delle esperienze dei
nostri Gruppi Help ticinesi. Vi chiedo anche di continuare la promozione di corsi per la popolazione e
quindi di stimolare il rapporto solidale fra le generazioni, con l’impegno nel realizzare percorsi di integrazione e comprensione reciproca
in un’epoca di flussi migratori.
Il vostro lavoro nelle Sezioni Samaritane produce positive azioni attraverso le quali diventiamo parte integrante della grande scuola di
solidarietà.
Per le autorità politiche è di fondamentale importanza sostenere il
mondo del volontariato, anche garantendo le risorse necessarie per la
continuità di questa insostituibile
missione riconosciuta da milioni di
cittadini anche in Svizzera. Il volontariato, tra l’altro, dà beneficio al
volontario, ai parenti stretti, alle comunità ed alla società.
Sezioni, Associazione
Foto: Remy Steinegger
Vi siete mai chiesti come rappresentare i Samaritani in un menù? Per festeggiare il 50esimo della Società Samaritani Lavorgo, lo scorso 10 novembre al
rinomato Ristorante Defanti, abbiamo deciso di offrire ai soci un pranzo
particolare. Grazie all’inventiva di Sandra abbiamo potuto ringraziare in
modo originale i nostri membri per il costante sostegno e l’impegno dimostrati in tutti questi anni. La Sezione fu infatti fondata il 4 marzo 1963.
Quale presidente della Sezione, condivido con voi e con piacere questo
particolare momento conviviale, al quale hanno partecipato 20 Samaritani.
Abbiamo iniziato il pranzo con la «scatola del pronto soccorso», che è
uno strumento presente in tutte le Sezioni Samaritane e che permette di
affrontare le prime urgenze. Il contenuto ve lo lascio immaginare …
23
Renato Lampert,
Vicepresidente della FSS
oggi samaritani 1/14
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Edizione 1/14 del 8 gennaio 2014