Il Fumetto: storia e valenza educativa • Il fumetto per molto tempo non è stato considerato un prodotto del genio creativo umano al pari di altre realtà artistiche e culturali. Il fumetto è invece un'arte al pari di un quadro, una poesia, un romanzo o una qualsiasi composizione artistica che serve ad esprimere una condizione, interna o esterna, dell'artista. • In un primo tempo veniva considerato un ibrido tra scrittura ed immagine, qualcosa a metà strada tra cinema, letteratura e disegno, poi si è diffuso il nome di quest'arte: la Sequential Art. • Questa è diventata nell'ultimo secolo una forma di comunicazione assolutamente originale che usa l'icona per rappresentare la realtà, ma anche per interpretarla. • La storia di questo linguaggio, fenomeno del XX secolo ma con radici nel secolo precedente, può essere fatta risalire all'epoca delle caverne, quando cioè i primi esseri umani realizzarono i graffiti per raccontare le loro battute di caccia ed episodi di vita quotidiana. • Il personaggio che diede il via all'industria del fumetto statunitense come fenomeno di massa fu Yellow Kid, il bimbo vestito di giallo nato dalla fantasia di Richard Felton Outcault. • Stando a ricerche successive, però, il primo fumetto moderno risalirebbe a molto prima, e precisamente ai personaggi di ”Max e Moritz” creati dall'autore ginevrino Rodolphe Topffer tra il 1827 e il 1833. • Il fumetto è un linguaggio costituito da più codici, tra i quali si distinguono principalmente quelli d'immagine (illustrazione: colore, prospettiva, montaggio...) e di temporalità (armonia, ritmo,narrazione...). • Will Eisner definisce il fumetto come "arte sequenziale". • Poiché il fumetto è in larga parte utilizzato a fini narrativi, esso è spesso definito "letteratura disegnata"; in realtà, il fumetto può essere utilizzato anche a scopi non narrativi: ad esempio, per una ricetta di cucina, o per realizzare il libretto di istruzioni di un apparecchio. Il termine "fumetto" si riferisce alle "nuvolette", simili a sbuffi di fumo, utilizzate per riportare il dialogo tra i personaggi (detti in inglese balloon). Per diverso tempo, soprattutto in Italia, furono utilizzate delle didascalie in calce a ciascuna vignetta; solo successivamente vennero utilizzati i veri e propri "fumetti" (anche se ci sono utilizzi precedenti). Negli USA e nei paesi anglofoni i fumetti sono indicati come comics, in Giappone vengono chiamati manga ("immagini in movimento" o "senza senso"), in Francia sono chiamati bande dessinée ("strisce disegnate"). In lingua spagnola si usa historieta o tebeo. La storia del fumetto è ricchissima di personaggi inventati che hanno suscitato la simpatia e l’ammirazione di intere generazioni. Piuttosto che elencarli e ripercorrere questa storia, occorre chiedersi quale è il loro valore educativo. i fumetti e i bambini: i bambini nei fumetti Sia per le femmine che per i maschi la lettura degli albi a fumetti avviene con maggior frequenza intorno ai 12 anni per poi subire un brusco calo attorno i 15 anni. I fumetti e i bambini: i bambini nei fumetti Se a 12-13anni il fumetto è ancora un mezzo validissimo di ricerca di un modello in cui identificarsi, a 15 anni non è più sufficiente perché gli interessi e le possibilità del giovane si sono allargati in una sfera più ampia di rapporti sociali: la lettura solitaria ed i modelli di identificazione che può offrire il fumetto hanno meno capacità di soddisfarlo. Il valore educativo del fumetto • Il fumetto è importante sotto diversi punti di vista. Promuove l’identificazione Stimola le capacità logiche Veicola messaggi politici Favorisce il rapporto con le dinamiche emotive particolari Apre a nuovi campi del sapere Facilita l’apprendimento di comportamenti Promuove una dimensione ideale e intima È fonte di esperienza ludica Il fumetto promuove l’identificazione • Il personaggio che attrae l’attenzione del lettore possiede delle caratteristiche che per lui risultano importanti. Il fumetto promuove l’identificazione • Queste caratteristiche sono delle dimensioni che l’individuo sente la necessità di sperimentare perché potrebbero risultare per lui importanti per capirsi e comprendersi. Il fumetto promuove l’identificazione • La mancata disponibilità nella realtà di un modello portatore di tali caratteristiche induce il soggetto a rapportarsi con un modello non reale che invece è disponibile e che può essere conosciuto. • Nel seguire una storia occorre che il lettore si concentri sui concetti di prima e dopo, di simile e dissimile, deve riconoscere luoghi e ricordare frasi, rintracciare i nessi tra le scene e le frasi lette. Il fumetto stimola la capacità di saper collocare nel tempo quanto viene letto, di individuare la logica sequenziale che lega i fatti che costituiscono la storia. Il fumetto stimola le capacità logiche. Il fumetto stimola le capacità logiche. • Il ragionamento ipotetico – deduttivo, le capacità di analisi e sintesi nonché l’osservazione e la ricerca, risultano fortemente stimolate dalla lettura delle storie a fumetti. Il Fumetto veicola messaggi politici • Spesso il fumetti è stato usato per promuovere un certo di atteggiamento nei confronti di questioni sociali o per favorire la penetrazione di ideologie politiche. • Si pensi al tempo del fascismo le vignette utilizzate per esaltare alcune doti e comportamenti tipicamente maschili. Il fumetto promuove una dimensione ideale e intima • Il lettore è solo con sé stesso, in un mondo non reale nel quale può credere di essere e di fare quello che vuole. Il fumetto promuove una dimensione ideale e intima • In questo mondo può quindi abbandonarsi al vivere emozioni e immaginare avventure che gli permettono di sperimentare un illusorio senso di appagamento che pur se transitorio, gli consente di soddisfare una carenza o un bisogno. Il Fumetto favorisce il rapporto con dinamiche emotive particolari • Si tratta di entrare in contatto con aspetti di noi stessi che difficilmente manifestiamo perché troppo lontani dalla realtà delle cose. Il Fumetto favorisce il rapporto con dinamiche emotive particolari • Di entrare in contatto con un lato della nostra personalità che non sempre manifestiamo per paura del giudizio degli altri. Il Fumetto apre a nuovi campi del sapere Spesso si conoscono alcune invenzioni o scoperte perché diventano temi trattati dai fumetti. Facilita l’apprendimento di comportamenti • Si pensi all’educazione sessuale. Facilita l’apprendimento di comportamenti Si pensi alla necessità di abituare le persone e i bambini all’igiene personale. Il Fumetto è fonte di esperienza ludica • Il fumetto stimola la creatività, distrae la persona dalle preoccupazioni e la sollecita a dare spazio ad un’attività che non ha uno scopo fuori da sé da raggiungere in quanto è piacevole per essere piacevole. Il Fumetto infine ha una funzione catartica … • Consente di vivere le proprie ansie in un contesto e con modalità tali da non risultare pericolose per sé o per gli altri. Tanto da far convergere in esso paure e speranze