AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P
NUMERO
1613
DI
VENERDI
1
APRILE
2016
Ancora
aggressioni
ai
danni di personale di
Polizia Penitenziaria , a
Lanciano
aggredito
Sovrintendente
agenti
aggrediti a Caltanissetta ,
Firenze ed Alessandria
Ancora aggressioni ai danni di personale
di Polizia penitenziaria , nel carcere di
Lanciano nel giorno di Pasqua un
detenuto italiano ha aggredito un
Sovrintendente di Polizia penitenziaria
provocandogli delle lesioni medicate al
Pronto Soccorso con prognosi di 5 giorni .
Hanno dovuto far ricorso alle cure
dell’ospedale cittadino anche i due agenti
di Polizia penitenziaria che l’altro giorno
sono stati aggrediti da un detenuto
straniero , l’aggressione e’ avvenuta nel
carcere di Via Messina a Caltanissetta
mentre il detenuto veniva immesso al
cortile passeggi per l’ora d’aria. Nel
carcere di Sollicciano invece un detenuto
straniero ha tentato di aggredire un
poliziotto penitenziario in servizio nel
reparto Transito con una lametta, per
fortuna anche in questo caso la situazione
non e’ degenerata per l’intervento di altro
personale. Anche in questo caso il
tempestivo intervento di altri agenti
penitenziari di servizio ha evitato guai
peggiori per un Assistente di Polizia
Penitenziaria in servizio nella Casa
Circondariale di Alessandria, che e' dovuto
recarsi in infermeria per controlli dopo
essere stato aggredito con calci e pugni da
un detenuto straniero . Ai colleghi
aggrediti la vicinanza e la solidarieta’ della
Segreteria Generale Alsippe e gli auguri di
una pronta guarigione
Segreteria Generale
A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE
AD USO
Polizia Penitenziaria : le
difficolta’ di una riforma
che qualcuno non vuole
di Sebastiano Ardita
Da qualche tempo in modo del tutto
disinteressato ho lavorato ad un progetto
che servisse a dare alla Polizia
penitenziaria nuovi compiti e un peso
istituzionale degno della qualità degli
uomini che vi fanno parte.L’idea era
quella proiettare in servizi esterni una
buona parte del personale che oggi opera
all’interno, poiché la giustizia e gran
parte dell’esecuzione penale stanno
oramai fuori dal carcere, mentre solo la
polizia penitenziaria vi è rimasta dentro
tutta intera.Tutto l’ambito della giustizia
penale avrebbe dovuto costituire lo spazio
di competenza del nuovo Corpo.Le novità
della proposta erano essenzialmente due.
1) Aumentare le competenze esterne di
Polizia,
anche
prevedendo
servizi
radiomobili sul territorio (scorte e tutela
dei magistrati, protezione dei testimoni e
dei collaboratori, controllo delle misure
esterne e degli affidati in prova, sicurezza
dei tribunali). NON limitare o ridurre in
alcun modo le funzioni attualmente
rivestite, ma semmai ampliarle. Questo
per dare più forza e dignità di vera forza
di Polizia alla Penitenziaria.
2) Riunire sotto un unico corpo le varie
professionalità, per superare i conflitti
che sono stati da sempre la vera
debolezza
dell’amministrazione
penitenziaria. Conflitti nati da una
separazione alimentata nel passato da
differenze ideologiche, ma che non
avrebbero più motivo di esistere.
Educatori e assistenti sociali avrebbero
continuato a svolgere il proprio identico
ruolo, ma inquadrati in ruoli tecnici del
corpo. Niente più contrapposizioni
preconcette, niente divisioni, ma comuni
responsabilità dentro una relata unitaria
e finalmente forte, capace di esprimere
INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO
DÌ
TUTTI_
dal
proprio
interno
il
capo
dell’amministrazione.E’ chiaro che questo
progetto aveva degli avversari. Direi
moltissimi avversari, anche autorevoli e
conosciuti, che la pensano diversamente e
non vogliono una realtà penitenziaria
forte e coesa all’interno di un unico
corpo. E accanto agli avversari vi erano
anche molti componenti dei tavoli tecnici
- oserei dire la stragrande maggioranza che, pur senza essere avversari della
riforma, erano comunque preoccupati dal
fatto che il progetto potesse rafforzare la
componente di polizia ed aumentare il
coefficiente di sicurezza a discapito delle
esigenze di trattamento.Questo timore
era stato sollevato sin nei lavori della
commissione Gratteri e poi in modo
molto più diretto e preoccupato
nell’ambito
degli
stati
generali
dell’esecuzione penale.Questo dunque era
ed è il VERO ed UNICO problema
tecnico-politico difficile da superare. La
preoccupazione per il rafforzamento della
componente Polizia in esito alla
riforma.L’andamento dei lavori, con il
crescente entusiasmo di tutte le
componenti aveva fatto crescere le
possibilità
di
approvazione.
Sorprendentemente si era avuta anche
l’adesione dei funzionari pedagogici e
assistenti sociali, disponibili a confluire
nei nuovi ruoli tecnici, a riprova di
quanto sia superata ogni pregiudiziale
ideologica. E ciò aveva messo le ali a
questo progetto, nonostante le fortissime
ed autorevoli avversioni.Ma ad un certo
punto per ribaltare la situazione avviene
un colpo di scena. Si diffonde proprio
all’interno della polizia penitenziaria una
voce assolutamente incontrollata e
profondamente errata. Quella che la
polizia penitenziaria perderebbe la
qualifica di polizia giudiziaria.Che si tratti
di un dato errato è evidente: basta leggere
la proposta di legge - in articolato
normativo
per
articoli
della
Commissione
Gratteri
allegata
ai
documenti del tavolo 15 sul sito
giustizia.it, per capire che non si fa alcun
riferimento alle funzioni di polizia
giudiziaria. Il testo normativo da noi
proposto
è
questo:
"Il Corpo di Giustizia dello Stato, di
seguito “il Corpo”, è forza di polizia dello
Stato ad ordinamento civile che
provvede: all'attuazione delle decisioni
della giustizia penale ed alla sicurezza
connessa alle sue attività; alla politica
dell'ordine e della sicurezza degli istituti e
servizi penitenziari e del trattamento dei
detenuti e degli internati, nonché dei
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condannati ed internati ammessi a fruire
delle misure alternative alla detenzione; al
coordinamento tecnico-operativo e alla
direzione
e
amministrazione
del
personale, nonché al coordinamento
tecnico-operativo del predetto personale e
dei collaboratori esterni del Corpo; alla
direzione e gestione dei supporti tecnici.
Esso attende, ove il magistrato lo
disponga, alla notifica ed all'esecuzione
dei provvedimenti restrittivi della libertà
personale, e di quelli che prevedono pene
e misure definitive non incidenti sulla
libertà, conseguenti alle sentenze passate
in giudicato; garantisce l'ordine all'interno
degli istituti di prevenzione e di pena e ne
tutela la sicurezza; assicura le attività di
osservazione e di trattamento rieducativo
dei detenuti e degli internati; espleta il
servizio di traduzione dei detenuti ed
internati ed il servizio di piantonamento
dei detenuti ed internati ricoverati in
luoghi esterni di cura; cura la sicurezza e
la gestione logistica dei collaboratori di
Giustizia, sulla base delle norme che
regolano il funzionamento del Servizio
Centrale di Protezione; provvede, insieme
alle altre forze di polizia, al controllo degli
arrestati e detenuti domiciliari e alla loro
sicurezza nonché all’attuazione delle
misure di protezione in favore degli
appartenenti all’ordine giudiziario e del
personale
del
Ministero
della
Giustizia."Da nessuna parte è scritto che si
perdono le funzioni di polizia giudiziaria,
che peraltro sono disciplinate nel codice di
procedura penale. E non è prevista alcuna
modifica del c.p.p.
Ma non si può pretendere che 40.000
agenti di polpen vadano a leggere la
proposta di legge e così tra il personale
qualcuno ha diffuso la notizia che la
polizia penitenziaria avrebbe perduto le
qualifiche di polizia giudiziaria. Niente di
più erroneo e fuorviante.Però ecco che si
realizza l'effetto imprevisto: la riforma
improvvisamente perde quota, perché si
diffonde il convincimento, tramite alcune
rappresentanze, che è la stessa polizia
penitenziaria a non volerla più. Tutto
nasce dalla interpretazione di una frase
contenuta
nella
relazione
della
Commissione Gratteri: un commento,
privo di valore precettivo, che non era
stato neppure fatto proprio dal tavolo 15 il quale richiama solo la bozza di articolato
normativo della Commissione Gratteri - e
che comunque NON auspicava che il
nuovo Corpo perdesse le attuali qualifiche.
Quel commento - ripeto non richiamato
nei lavori del tavolo 15 - era stato inserito
solo per rassicurare i più garantisti circa il
fatto che coloro che in concreto fossero
impegnati nei compiti specialistici di
giustizia non avrebbero svolto compiti di
natura investigativa (servizi o sezioni), o
avuto rapporti con i servizi segreti. Si
tratta di una ovvietà contenuta in tutti gli
ordinamenti del mondo. Non c'entra
niente con i compiti e le funzioni generali
di polizia giudiziaria attualmente rivestite
o con l'attività del NIC, o di altri possibili
reparti investigativi.
Polizia Penitenziaria ed anche per gli altri
operatori che avevano creduto e sperato
nella riforma. Sono certo che anche le
rappresentanze che hanno assunto delle
posizioni critiche lo abbiano fatto in
buona fede. Ma io vi dico con molta
sincerità che - in queste condizioni e dopo
queste prese di posizione - non ho
nessuna più nessuna intenzione di andare
avanti per sostenerla.
E mi domando, chi ha sparso questa
voce?Come mai nessuno di quelli che
hanno assunto posizioni ufficiali è venuto
a chiedermi spiegazione? Sarebbe bastato
fare presente i propri desideri o i propri
dubbi ed io mi sarei comunque adeguato.
Non ho alcun interesse personale in
questo mio impegno. Ed è questo
disinteresse la vera forza: non tornerò
mai
più
nell’Amministrazione
Penitenziaria, ma sono disposto a fare
qualunque battaglia per difendere chi
lavora onestamente rischiando la propria
vita nelle carceri. Avrei accolto qualunque
ragionevole proposta o richiesta. Mi sarei
confrontato, come ho dimostrato di voler
fare sentendo personalmente tutte le
rappresentanze durante i lavori del tavolo
15.
Ma oggi probabilmente è tardi, l'iniziativa
riformatrice è stata abilmente indebolita;
il timore sollevato su dati inesistenti ha
creato
preoccupazioni,
manifestate
certamente in buona fede. Rimane il
rammarico di una comunicazione non
completa e il dubbio che qualcuno abbia
lavorato per spaccare un fronte, con
l’effetto che potrebbero essere in 40.000
a pagare il prezzo della mancata riforma.
Procuratore aggiunto di Messina
Mazzetta per un posto di
lavoro
nella
Polizia
Penitenziaria.
Arrestato
un impiegato pubblico
bisogno delle vittime in situazioni
economiche precarie, l'uomo avvicinava i
giovani o i loro genitori e si faceva
consegnare somme che oscillavano tra i
1.500 ed i 23.000 euro assicurando di
destinarli a "conoscenze importanti" in
grado
di
pilotare
le
procedure
concorsuali,
aumentando
punteggi,
modificando graduatorie o rivelando in
anticipo quiz oggetto delle prove.Tra le
vittime dell'arrestato anche un genitore,
malato terminale di cancro, che ha
consegnato tutti i suoi risparmi nella
vana speranza di assicurare al figlio un
futuro nella Polizia Penitenziaria.(Ask
News)
Corsi di preparazione per
la polizia penitenziaria
contro il pericolo della
radicalizzazione
nelle
carceri italiane
"Nelle carceri italiane 10mila detenuti
islamici"Santi
Consolo,
capo
dell'Amministrazione
penitenziaria:
"Sono numeri imponenti. È quindi
necessario un trattamento che si adegui
alla loro fede, cultura e tradizione"Di
questi, quattro su cinque praticano
abitualmente. Sono numeri imponenti. È
quindi necessario un trattamento che si
adegui alla loro fede, cultura e
tradizione".
Santi
Consolo,
capo
dell'Amministrazione
penitenziaria,
spiega in un'intervista a La Stampa che "il
presupposto, in carcere, è la conoscenza
del singolo detenuto per la sua migliore
allocazione". Contro il pericolo della
radicalizzazione, afferma, "sono state
attivate verifiche approfondite. Abbiamo
fatto corsi di preparazione per la polizia
penitenziaria,
al
Dipartimento
le
informazioni che vengono dalla periferia
sono processate con professionalità, e le
nostre segnalazioni arrivano in tempo
reale dove serve, cioè alle forze di
polizia". Il risultato è che "com'è ovvio,
stanno lievitando i numeri dei detenuti
islamici sotto attenzione"."Noi pensiamo
- aggiunge - che il miglior antidoto alla
radicalizzazione sia il rispetto della
dignità della persona. Di tutte le persone,
islamici e non", ma "certo, non possiamo
pensare di recuperare tutti. E quelli
radicalizzati
definitivamente,
gli
irrecuperabili, vanno individuati ed
estirpati. Ma sarebbe un grave errore
scatenare una guerra di religione".(Il
Giornale)
Caserta: "mazzetta" per un posto di
lavoro, in manette impiegato Millantava
amicizie importanti e chiedeva fino a
23mila euro.La Polizia di Caserta ha
arrestato
un
impiegato
pubblico
responsabile di aver indotto numerosi
giovani disoccupati a farsi consegnare
ingenti somme di denaro con la promessa
di riuscire a far superare loro concorsi per
l'arruolamento nell'Esercito Italiano,
nella Polizia Penitenziaria e nella Guardia
di Finanza. L'uomo è indagato per i reati
Una tempesta in un bicchier d'acqua. Ma
di truffa aggravata, millantato credito,
intanto così la riforma è andata giù. A me
minaccia, falso e soppressione di atti
dispiace molto per i miei amici della
pubblici.Facendo leva sullo stato di
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Delegazione radicale in
visita al carcere di Paola
PAOLA – 23 mar. - “Anche quest’anno,
durante la vigilia di Pasqua, una
delegazione dei Radicali Italiani e della
Camera Penale di Paola aderente
all’Unione delle Camere penali italiane, si
recherà in visita alla Casa circondariale di
Paola, per verificare che le condizioni di
vita ed il trattamento dei detenuti, nonché
la conduzione dell'Istituto Penitenziario,
siano conformi ai principi sanciti dalla
Costituzione e dalla Legge Penitenziaria”.
L'annuncio è stato diffuso dai radicali e,
da quanto si è appreso, la delegazione è
stata autorizzata dal vice capo del
dipartimento
dell’Amministrazione
penitenziaria del ministero della Giustizia,
Massimo De Pascalis, su richiesta del
senatore della Repubblica, Francesco
Molinari.La delegazione sarà composta da
Emilio Enzo Quintieri, esponente dei
Radicali italiani, accompagnato da
Valentina Anna Moretti, dello stesso
partito, dall’avvocato Sabrina Mannarino,
Tesoriere della locale Camera Penale e
dagli avvocati Carmine Curatolo e
Salvatore Carnevale del Foro di Paola.
“Nella Casa Circondariale di Paola, gestita
da Caterina Arrotta – spiegano dal
movimento dei Radicali italiani - secondo
gli ultimi dati diffusi nelle scorse
settimane
dal
Dipartimento
dell’Amministrazione penitenziaria, vi
sarebbero ristretti 178 detenuti, 46 dei
quali stranieri, tutti appartenenti al
circuito della media sicurezza, a fronte di
una capienza regolamentare di 182 posti
detentivi.Lo scorso anno, invece, alla
vigilia di Pasqua, durante una ispezione
fatta dai Parlamentari Enza Bruno Bossio
(Pd) e Francesco Molinari (Misto),
accompagnati dal radicale Quintieri e
dall’avvocato Mannarino, erano presenti
194 persone detenute (12 in esubero), 34
delle quali straniere. I radicali ed i
penalisti
faranno
ingresso
nello
stabilimento penitenziario intorno alle ore
15 e visiteranno con attenzione tutti i
reparti detentivi, compreso quello di
isolamento nonché il padiglione adibito a
custodia attenuata in cui vi sono allocati
detenuti a basso indice di pericolosità e
con fine pena a breve termine”. La
delegazione, all'interno della casa
circondariale sarà accompagnata dal
personale del reparto di Polizia
penitenziaria, diretto dal comandante
Commissario Maria Molinaro. Per la
domenica di Pasqua, gli esponenti
radicali Emilio Enzo Quintieri e Valentina
Anna Moretti, quest’ultima candidata al
Consiglio Comunale di Cosenza alle
prossime
consultazioni
elettorali,
entreranno nella Casa Circondariale
“Sergio Cosmai” di Cosenza, Istituto
guidato
dal
Direttore
Filiberto
Benevento.Anche in questa circostanza, i
rappresentanti
radicali,
saranno
accompagnati dagli uomini del Vice
Commissario Davide Pietro Romano,
Comandante di Reparto della Polizia
Penitenziaria di Cosenza. Nel Carcere di
Cosenza, a fronte di una capienza
regolamentare di 218 posti, sono ospitate
209 persone, 25 delle quali di nazionalità
straniera, appartenenti ai Circuiti
Penitenziaria dell'Alta e della Media
Sicurezza. Ulteriori visite saranno
effettuate nei giorni successivi ed allo
stesso
orario
negli
altri
Istituti
Penitenziari della Calabria e, più
precisamente, martedì 29 nella Casa
Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro,
giovedì 31 nella Casa di Reclusione di
Rossano e sabato 2 aprile nella Casa
Circondariale
“Rosetta
Sisca”
di
Castrovillari.
Faranno
parte
della
delegazione anche Shyama Soodevi
Bokkory, Presidente dell’Associazione
Alone Cosenza Onlus e Mediatrice
Culturale
volontaria
alla
Casa
Circondariale di Paola e Marco
Calabretta, Laureando in Giurisprudenza
all’Università
della
Calabria.(Infomiocomune)
I diari ed i quesiti delle
prove
d’esame
del
Concorso allievi agenti di
Polizia penitenziaria
concorso bandito e pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 57 del 28 luglio 2015
- IV serie speciale , ecco le date
.Ricordiamo che la pubblicazione dei
calendari delle prove erano previsti sulla
Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale
“Concorsi ed Esami” del 27 novembre
2015 , poi rinviata al 22 gennaio 2016
,adesso
sono stati pubblicati nella
Gazzetta Ufficiale - 4^ serie speciale Concorsi ed esami del 15 marzo 2016, Le
prove d’esame saranno espletate il 20
aprile per le donne e 21 e 22 per gli
uomini presso la Fiera di Roma, in Via
A.G. Eiffel (traversa Via Portuense),
Padiglione n. 1, ingresso EST - Roma .Di
seguito i calendari delle prove
Data e ora di convocazione delle
candidate al ruolo femminile del Corpo di
polizia penitenziaria: giorno 20 aprile
2016: ore 11,00
Data e ora di convocazione dei gruppi di
candidati, in ordine alfabetico, al ruolo
maschile
del
Corpo
di
polizia
penitenziaria:
giorno 21 aprile 2016: ore 9,00 da
ABACO Rocco a CIRROTTOLA Massimo
incluso:
giorno 21 aprile 2016: ore 12,00 da
CISTARO Emanuel a FONTICELLI Luca
incluso;
giorno 21 aprile 2016: ore 15,30 da
FORASTIERI Gianluca a MASTROLUCA
Giuseppe incluso;
giorno 22 aprile 2016: ore 9,00 da
MASTROMARINO Antonio a RIZZO
Filippo incluso;
giorno 22 aprile 2016: :> ore 12,00 da
RIZZOTTO
Giuseppe
a
ZUZZE”
Calcedonio incluso
Pubblicati anche i quesiti d'interesse per
la prova d’esame del concorso a 400 posti
di allievo agente nel Corpo di Polizia
penitenziaria. Nell'ambito
di
questi
verranno scelte le domande che
formeranno i questionari dell'esame.
►300 posti ruolo maschile - La scheda di
sintesi del concorso
►100 posti ruolo femminile - La scheda
di sintesi del concorso
.Per ulteriori informazioni in merito
scrivete a:[email protected]
oppure
seguiteci
sul
nostro
sito: www.alsippe.it dove troverete il
recapito telefonico della Segreteria
oppure sui profili di Facebook e Twitter
di
Alleanza
Sindacale
Polizia
Penitenziaria (Alsippe)
Dopo vari rinvii della pubblicazione della
sulla Gazzetta Ufficiale della data dei
calendari della prova preselettiva del
concorso pubblico, per titoli ed esami, per
il reclutamento, di 100 allievi agenti del
Corpo di polizia penitenziaria del ruolo
femminile, e 300 allievi agenti del Corpo
di polizia penitenziaria del ruolo maschile
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Circolari ministeriali
note D.A.P. aprile 2016
e
Compilazione gratuita del
modello 730/2016 redditi
2015
La Segreteria Generale Alsippe ha
definito con la Allianz una convenzione
per la stipula di polizze assicurative RC
auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i
propri familiari. Per eventuali preventivi
e ulteriori informazioni chiamare al
numero di telefono 081 0139841 oppure
inviare la documentazione direttamente
all’indirizzo
mail [email protected]
oppure
al
fax 081
0139841
documentazione richiesta sotto.
la
Documenti richiesti per il preventivo
1)Fotocopia del libretto di circolazione
fronte e retro
Leggi circolari ministeriali e note sul sito
www.alsippe.it
Segreteria Generale
Convenzioni nazionali e
regionali per gli iscritti
Alsippe
La Segreteria Generale in collaborazione
con i rappresentanti regionali provinciali e
locali presenti sul territorio ha stipulato
una serie di convenzioni per gli iscritti
Alsippe e i propri familiari , per usufruire
di servizi con sconti particolari. Per
usufruire dei
predetti sconti bastera’
esibire la
Tessera Servizi Alsippe che
potra’ essere richiesta ai responsabili delle
Segreterie Sindacali . Cliccando il link sotto
potrete visionare i servizi offerti
E’ attiva la convenzione tra la Segreteria
Generale Alsippe e la Services Agency
centro di Assistenza Fiscale , dove sara’
effettuata l’elaborazione e compilazione
dei modelli
730/2016
inerenti
la
dichiarazione dei redditi per l’anno
2015.Tutti i delegati Alsippe , gli iscritti e
familiari
,interessati
alla
compilazione GRATUITA del
modello
dovranno
inoltrare
una
mail
ad [email protected] , indicando i
dati anagrafici e numero telefonico ,
verranno ricontattati per definire la
modalita’
di
consegna
della
documentazione
necessaria
alla
compilazione
della
dichiarazione
consegna che potra’ avvenire tramite fax
al numero 081 0139841 oppure email
all’indirizzo [email protected],
oppure attraverso l'invio di un plico
postale ad indirizzo da richiedere
telefonicamente alla Services Agency . Il
Modello 730/2016 si potrà consegnare
integrato entro il 7 luglio.
Richiedi alla Segreteria Generala Alsippe
all’indirizzo
email [email protected] l’elen
co dei principali oneri deducibili e
detraibili per i redditi 2015
2)Fotocopia dell’attestato di rischio
3)Certificato di proprieta’ dell’auto da
assicurare
4)Attestato di Servizio e fotocopia del
tesserino di riconoscimento del Corpo di
Polizia penitenziaria
5) Codice fiscale
6) Documento di riconoscimento
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
autocertificazione che ne attesti la
parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni contattare
l’ufficio ai numeri indicati sopra
Segreteria Generale
Convenzione tra Universita’
telematica
Unitelma
Sapienza e Alsippe
Segreteria Generale
Convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC
auto per gli iscritti Alsippe
e propri familiari
http://www.alsippe.it/it/category/convenz
ioni/
Convenzione tra Universita’ telematica
Unitelma Sapienza e Alsippe , per
ulteriori informazioni consultare il sito
dell’Universita’
oppure
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http://www.unitelmasapienza.it/
del
sito
Per ulteriori richieste ed informazioni
contattate l’indirizzo email:
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convenzione stipulata
Convenzione
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NotiziAlsippe del 1 aprile 2016.