pagina 2 Un Grest “SOTTOSOPRA” “Come dentro un sogno vedere il mondo alla rovescia e poi volare”. Con queste parole dell’inno “Sottosopra”, i bambini e gli animatori davano inizio alle mattine del Grest. Tanti canti hanno accompagnato l’accoglienza: tra vecchie e nuove musiche e melodie. Sempre grandissimo l’entusiasmo dei ragazzi che fin dalle 8.30 assiepavano i cancelli del Centro Giovanile, chi per la prima volta e chi come i più navigati ragazzi delle medie che da ormai molti anni non perdono l’occasione di partecipare a questa bella iniziativa. Tanti i bimbi di prima ele- mentare che dopo un iniziale timore si sono buttati per così dire nella mischia dei giochi e dei canti, assieme a tanti nuovi amici. Dicono che il sorriso sia contagioso e così è stato sul volto di tanti bambini che guardando l’entusiasmo degli animatori si sono proprio divertiti quest’anno. Per chi passava dalla via IV novembre o dalla piazza non saranno passati inosservati e sentendo le urla e il fragore di tanti bambini sarà venuta la voglia di sbirciare per capire cos’era tutto questo sottosopra. Mi viene in mente tra le tante cose Luca, un bimbo che per un piccolo incidente una mattina s’è fatto male al polso. Vane le parole della mamma per farlo tornare a casa almeno a riposare un po’; Luca piangeva non perché gli facesse male la mano, ma perché si stava divertendo e non voleva perdersi neppure un minuto del grest. Le gite, la piscina, i giochi sono andati tutti molto bene, grazie anche e soprattutto alla preparazione lunga che dai primi di maggio ha coinvolto diversi animatori. Sì, proprio a loro va il merito della buona riuscita del Grest: ragazzi dalla I alla IV superiore che si sono buttati in questa esperienza che spero li abbia fatti crescere e maturare. La festa di fine Grest è stata la perfetta conclusione. I bambini hanno dato tutto se stessi per comunicare ai loro genitori e a tutti i presenti quello che avevano vissuto. Ogni squadra ha cantato l’inno preparato per l’occasione e i cartelloni disegnati alla mattina hanno fatto cornice ai balletti delle bambine. A conclusione della festa c’è stata la proiezione delle foto e per la prima volta la visione di un filmato sul Grest: spezzoni di vita, di gioco di risate e di tanto divertimento. Sì! Qualcuno s’è persino commosso riguardando quelle foto e i tanti bambini e genitori che hanno ringraziato hanno dato a tutti noi la voglia e l’entusiasmo d’impegnarci ancora di più per il Grest dell’anno prossimo. “L’avventura è laggiù” “L’avventura è laggiù” E’ lo slogan dei bambini delle elementari e di prima media nel campo-scuola a Prascondù dal 26 giugno al 3 luglio. Dopo aver superato delle prove di abilità e di coraggio i partecipanti sono stati nominati “Esploratori della natura selvaggia” e hanno così iniziato la loro esperienza di campo. Tanti i bambini già presenti l’anno scorso e diversi quelli nuovi che sono giunti alla scoperta di questa splendida esperienza. Alla mattina durante la preghiera i ragazzi lanciando un dado si prendevano un impegno da tenere lungo tutta la giornata. C’era chi doveva dare una mano in cucina oppure doveva aiutare un animatore o fare qualche altra cosa. A guidare poi i momenti di riflessione della mattina l’approfondimento della figura del re Davide e la storia del cartone animato UP. La storia di un simpatico vecchietto che sospinto ad un sogno da una promessa vola con la sua casa fino alle famigerate “cascate paradiso”. L’incontro con un bambino e alcuni animali donano a Carl una nuova giovinezza nella quale l’aiutare il prossimo e l’amore per la natura sono le bussole delle sue scelte. Il pomeriggio era caratterizzato da giochi e cacce al tesoro con momenti di grande divertimento attorno alla struttura del Santuario. Alla sera giochi sia all’aperto che al chiuso. Dopo il divertimento c’era il momento tanto atteso della preghiera alla sera durante il quale i “giovani esploratori” ricevevano una o più medaglie per qualcosa che avevano fatto e per cui si erano contraddistinti lungo la giornata; neppure i cuochi (Marisa, Teresa, Denise, Fabio, Fabrizio) sono rimasti esenti, ricevendo a loro volta numerosi distintivi. Durante l’ultima notte gli animatori hanno ag- giunto una frase alle fasce ricche di medaglie: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. “Cari ragazzi - dice don Nicola durante la messa di fine campo - in questi giorni abbiamo giocato, ci siamo divertiti e abbiamo capito quanto sia importante riuscire a scoprire i doni che ciascuno possiede. Questi doni, Dio li ha donati a ciascuno in ma- niera diversa e misteriosa e ci chiede di mettere tutte le nostre energie a disposizione degli altri. Il libretto del campo è intitolato “L’avventura è laggiù” proprio per farci capire che l’avventura inizia nel momento in cui scenderemo dal pullman a Cerano. Lì non ci sarà nessuno a darci medaglie se ci comporteremo bene o male, ma c’è Dio che come padre vede nel segreto e ci ama di un amo- re immenso; dovremmo dire che Dio non conta le medaglie perchè vede in noi non degli stranieri ma dei figli.” Un particolare ringraziamento va agli animatori (Elena, Elisabetta, Ludmila, Miriana, Federica, Francesca, Elisabetta, Marianna, Giovanni, Alberto, Alessandro) che nonostante le difficoltà e la stanchezza del grest appena concluso si sono impegnati per la buona riuscita del campo scuola. “La settimana è proprio volata” è stata l’impressione nata nel cuore di tutti e se veniva un po’ di malinconia a riprendere il pullman per tornare a casa, c’era però nel cuore il pensiero “Arrivederci Prascondù, ci vediamo l’anno prossimo”.