NOTA Questa presentazione in PPT è uno stralcio dei quattro laboratori creativi organizzati per la preparazione al GREST 2004 “Di Pi@zza in Piazza” presentato da NOI VENETO. Il presente lavoro si riferisce al laboratorio “Valori di fondo e spiritualità”. Per altro materiale rimandiamo al sito www.noigrest.it e al sussidio cartaceo e multimediale acquistabile presso il COMITATO TERRITORIALE NOI – VICENZA. Sono quei doni grandi e preziosi che abbiamo deciso di vivere tra noi e con i ragazzi. E’ tutto ciò per cui sentiamo e desideriamo di meglio e migliore per il Grest 2004. Ne vedremo e faremo esperienza di alcuni. E’ l’esercizio, l’attitudine di vivere la propria vita secondo lo Spirito che ci è stato dato in dono da Dio in Gesù Cristo. Siamo chiamati a vivere la nostra vita animati dallo Spirito del Signore. Potremo scegliere di fare esperienza di tre valori di fondo da vivere nel Grest con i ragazzi e poi nella vita quotidiana. Vi proponiamo questi: C’era una volta il pudore. Era una virtù, una forza, anche un mistero, una risorsa… Il pudore è un istinto di autoconservazione, di protezione contro tutto ciò che può minacciare l’intimità e la dignità della persona. Non si riferisce soltanto alla sessualità, ma quelle pareti che consentono di distinguere il “dentro” dal “fuori” di noi, la parte “discreta”, “singolare”, “intima” di ciascuno di noi. E’ la sentinella della piccola fortezza interiore, del giardino segreto dove la persona è veramente sé stessa. Un noto filosofo scrive: “Ma contro tutto ciò soffia il vento del nostro tempo che vuole la pubblicizzazione del privato, perché in una società consumista dove le merci per essere prese in considerazione devono essere pubblicizzate, si propaga un costume che contagia anche il comportamento degli uomini, i quali hanno sensazione di esistere solo se si mettono in mostra, per cui, tra uomini e merci, il mondo è diventato una “mostra”. Pensate… MERCE = UOMO e viceversa! Conformismo (tutti uguali) e consumismo (spese sfrenate) stanno portando a termine la loro opera, sgretolando a suon di trasmissioni televisive, confessioni in diretta e riviste per adolescenti che con sempre più insistenza irrompono con “indiscrezione” nella parte “discreta” della persona per ottenere: emozioni in diretta, intime confessioni, storie d’amore, trivellazioni di vite private, baruffe pilotate e non…ci costringono a consegnare gratuitamente la nostra parte di vita più preziosa in nome della sincerità, del “non ho nulla da nascondere, nulla di cui vergognarmi”. Puro spettacolo a basso prezzo, ma con grandi risultati!!! Ognuno di voi riceve adesso un cartoncino. Siete invitati a riflettere per 1 minuto e rispondere a questa provocazione: COSA SENTO FORTE NELLA MIA VITA IN QUESTO TEMPO? La risposta rimane personale e intima. Tornati a casa tenete questo cartoncino sul luogo più familiare a voi stessi (quello più vostro). “Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” (Vangelo di Matteo 6,21) Vi ricordate Paperon de’ Paperoni? Nuotava nella ricchezza più estrema. Suo obiettivo era quello di avere il deposito sempre più pieno. Voleva prendere tutto per sé, rastrellare tutto per sé e non concedere nulla a nessuno. Gli piangeva il cuore se qualcosa usciva dal suo caro deposito. Perciò possiamo trarre questa affermazione: QUANDO IL CUORE SI ATTACCA AL DENARO O ALLE COSE MATERIALI NE RIMANE IMPRIGIONATO, INVISCHIATO! BREVE LAVORO PERSONALE… Immagina per qualche istante di poter fare il punto della situazione su ciò che possiedi (cose, proprietà, oggetti in genere…). Prova a scrivere una classifica di 5 cose alle quali non puoi rinunciare e ritieni indispensabili per la tua vita personale nel mondo oggi. Il cartoncino lo raccoglieremo ma rimane anonimo! Per questo esercizio avete 5 minuti. LA PERSONA SOBRIA E’ COLEI CHE: È contenta di ciò che ha, si accontenta non pretende il di più; È libera dall’attaccamento al denaro e alle cose materiali, non ha il deposito da riempire; Ha scoperto il tesoro vero, Gesù Cristo, ed è disposta a perdere tutto pur di conquistare questo tesoro; Conta sulla “Provvidenza” e non si affanna per tante cose Dà, che dona e che condivide. …lo possiamo definire un valore “generatore”, come un motore che dà vigore e forza al nostro incontrarci e vivere il tempo del Grest