Quali sono le competenze e cosa può fare un Comune per fronteggiare situazioni di crisi, per favorire l'occupazione, per sostenere lo sviluppo locale? Cava de’ Tirreni – 5 dicembre 2011 Percorso, Elementi e Fattori critici di successo nelle Azioni Locali e Integrate di Sviluppo Osvaldo Cammarota La competitività territoriale Perchè parliamo di sviluppo locale in epoca di globalizzazione? Globalizzazione: Minaccia e Opportunità per i territori e le comunità "Far decollare l'economia dei luoghi, far atterare l'economia dei flussi" Perchè le risorse disponibili e le risorse investite nel Mezzogiorno non producono ricchezza nè benessere sociale commisurabile alle loro entità ? Territori >> organismi complessi costituiti da elementi materiali e immateriali La competitività territoriale è data dall'armonica combinazione dei fattori materiali e immateriali dello sviluppo Sono attuali le strategie comunitarie di Coesione e Sviluppo fondate su Partenariato, Concertazione, Integrazione, Sussidiarietà, … ? Siamo nelle stesse condizioni degli anni ’90 fare integrazione, fare coesione Vediamo COME fare I risultati della ricerca Per fare Azione Locale e Integrata di Sviluppo è utile eseguire un PERCORSO alimentato da ELEMENTI e FATTORI di successo combinati in una STRATEGIA Non esistono modelli replicabili burocraticamente … ma c’è una METODOLOGIA che risulta avere valenza internazionale. Il percorso Percorso strategico Animazione Programmazione Progettazione Attuazione Elementi Territorio come risorsa Tempo come risorsa Partenariato Soggetto Responsabile Fattori Concertazione di qualità Cooperazione istituzionale Integrazione Comunicazione Strategia = Azioni nel tempo Percorso: Fase di Animazione Obiettivo Conoscere il territorio di intervento, la sua “domanda di sviluppo”, le risorse endogene, i vincoli e le opportunità, i valori materiali e immateriali (naturali, culturali, produttivi, umani) Metodo Ascolto del territorio, ricerca-azione, analisi territoriale, concertazione, coinvolgimento degli attori locali. Risultato Ideare uno scenario di sviluppo possibile condiviso e concertato localmente. Costituzione del Partenariato istituzionale e sociale. Percorso: Fase di Programmazione Obiettivo Organizzare le risorse endogene ed esogene in un programma coerente con lo scenario di sviluppo elaborato. Metodo Verifica di coerenza e congruità con le programmazioni sovralocali e le risorse realisticamente attivabili Risultati Verifica di sostenibilità (ambientale, sociale, finanziaria, procedurale) dello scenario di sviluppo ipotizzato Percorso: Fase di Progettazione Obiettivo Progettare gli interventi ritenuti prioritari e finanziabili, valutare l’efficacia rispetto ai bisogni rilevati. Metodo Integrare i diversi approcci disciplinari. Valutare la coerenza con lo scenario di sviluppo ipotizzato. Risultati Traduzione del programma in specifiche azioni concretamente misurabili, compatibili, realizzabili. Percorso: Fase di Attuazione Obiettivo Realizzare gli interventi definiti nelle fasi precedenti Metodo Presidio dei tempi e snellimento delle procedure amministrative. Combinazione delle risorse pubbliche e private. Coinvolgimento degli attori locali. Risultati Soddisfazione dei bisogni rilevati in fase di Animazione. Risposte alla “domanda di sviluppo” rilevata. Elemento: Il Territorio come risorsa Cosa L’armonica combinazione delle risorse naturali, culturali, produttive, umane di un territorio, offre la possibilità di “fare sistema”, di competere meglio. Come Operare ad una dimensione mediana. Esplorare la complessità, ricercare tracce di vitalismo.Integrare le policy. Fare massa critica delle risorse. Perché Risorsa non riproducibile, da utilizzare razionalmente e con rispetto. I valori endogeni sono più durevoli nel tempo. Elemento: Il Tempo come risorsa Cosa L’ asincronia nei tempi di attuazione riduce l’utilità e l’efficacia delle azioni Come Assumere il tempo come fattore gerarchico-ordinatorio. Curare il sincronismo delle azioni. Perché “… se nel tempo che passa non si creano nuovi eventi, anche il tempo che viene è tempo perso …” Elemento: Il Partenariato Cosa E’ il luogo di incontro di istituzioni, economia e società che operano nel medesimo contesto territoriale (governance). Come Deve essere ampiamente rappresentativo degli interessi e dei bisogni delle comunità amministrate. Perché La complessità della nuova composizione sociale richiede nuove forme di interazione tra cittadini e istituzioni Elemento: Il Soggetto Responsabile Cosa E’ un soggetto giuridico in grado di assumere la responsabilità amministrativa sull’attuazione degli interventi (government). Come Una delle forme associate tra Comuni previste dal d.lgs 267/2000 (es. Agenzia Locale di Sviluppo). Perché Per introdurre le necessarie innovazioni nel funzionamento del sistema pubblico a livello locale Fattore: La Concertazione di qualità Cosa Metodo moderno e maturo per trattare i conflitti. Strumento per costruire capitale sociale territoriale. Come Pari dignità e considerazione per i soggetti “deboli” e “forti”. Far prevalere la creatività di apporti. Comporre conflitti. Perché Costruire reti di fiducia, di cooperazione e collaborazione tra istituzioni, economia e società locale. Costruire coesione per competere. Fattore: L’integrazione - la coesione Cosa Tra risorse, culture, programmi, strumenti, … tra locale e globale. Tra le principali policy che impattano sul territorio Come Approccio sistemico e interdisciplinare. Fare sincretismo e sintelìa. Perché Concentrare le risorse. Mitigare le minacce, utilizzare le opportunità della globalizzazione. Fattore: La cooperazione istituzionale Cosa Convergenza e collaborazione operativa tra i molteplici attori pubblici della filiera istituzionale. Come Assumendo la “domanda di sviluppo territoriale” come base di riferimento per programmare le policy settoriali. Perché Conferire caratteri di unitarietà e orientamento al bene comune all’azione pubblica. Fattore: La comunicazione Cosa Interazione con l’altro da sé. Ascolto, comprensione, confronto, ricerca di soluzioni condivise. Come Uso adeguato degli strumenti di comunicazione rispetto agli scopi. Linguaggio adeguato. Condivisione di obiettivi. Perché Comunicare per fare comunità. Fare informazione territorializzata. Strumento di apprendimento dal territorio. Strumento di interazione con il resto del mondo. Funzione di Monitoraggio e Valutazione Obiettivo Conferire efficacia, efficienza, al programma di interventi. Metodo Verifica di qualità delle singole fasi. Verifica di coerenza progettuale. Adeguamento delle azioni rispetto alle criticità rilevate. Risultati Rendicontazione; Accountability; Dimostrare risultati e impatti; Miglioramento della gestione; Orientare processi di policy; Apprendimento. CONCLUSIONI << I microsistemi territoriali sono come organismi viventi, come persone che si sviluppano e crescono in base al nutrimento che gli è dato e secondo le opportunità che si creano per esercitare al meglio le facoltà soggettive. Promuovere sviluppo locale è ricercare e valorizzare le risorse endogene, nascoste in ogni area della Comunità; offrire, a ciascun sistema territoriale -e a diversa scala-, il nutrimento che può essere meglio assimilato per la sua crescita. La strategia sistemico-evolutiva può essere una metodologia utile. Non è traducibile in norme, per essere efficace deve essere condivisa da chi fa le norme, da chi le applica e da chi le deve osservare. >> *Dalla pubblicazione Appunti per un libro di Osvaldo Cammarota Tra dire e fare SVILUPPO “DAL BASSO” Il caso del Miglio d’Oro Dicembre ‘96 - Edizione fuori commercio