Chevrolet Epica, la bella americana
Nasce in Corea, sboccia in Europa
La scheda tecnica
di Tommaso M. Valinotti
FRIBURGO (Svizzera) - Il passaggio dal marchi Daewoo a quello Chevrolet, avvenuto lo scorso anno,
pareva essere una di quelle operazioni di marketing per dare anima nuova ad un prodotto in affanno. Per
carità le Daewoo erano (e sono) vetture di ottima fattura caratterizzante da un design accattivante che
ben si sposava con il gusto europeo ed italiano in particolare.
Ma la loro nascita in un paese asiatico, che non aveva l’aura tecnologica del
Giappone, ha sempre suscitato perplessità e diffidenza negli automobilisti
italiani.
Così il cambio di marchio ha tolto quell’impronta orientale per aggiungere tutto il
valore dell’impronta Chevrolet, una casa che è stata una delle più importanti e
ricche di gloria del mercato americano.
I vertici europei della General Motors non si sono però accontentati di questo ed
hanno messo in cantiere una serie di nuovi modelli che andranno a consolidare
la presenza di Chevrolet sul mercato italiano.
Il primo di questi e la Epica, una berlina a tre volumi che gli automobilisti
europei hanno potuto ammirare in occasione del Salone di Ginevra della
primavera scorsa e che è stato presentato alla stampa europea in Svizzera (paese
natale del fondatore Louis Chevrolet), con una prova di due giorni che, partendo
dall’aeroporto di Berna, ha puntato verso Friburgo, prima di concludersi sulle rive
del Lago di Thun.
L’Epica è una Word Car. In Europa si esibirà con il marchio Chevrolet, in
Corea con quello Daewoo, in Australia con quello Holden ed in Cina si chiamerà
Buick. Negli Stati Uniti, invece, non ci sarà. In Italia arriverà solo la versione 2.0
litri con cambio manuale o automatica al prezzo molto interessante di 22.500
€ (23.750 € per l’automatica), in attesa della versione Diesel che dovrebbe
aggiungersi a fine anno (la motorizzazione sarà il classico VM Common Rail ad
iniezione diretta da 150 CV) e della classica GPL, ormai un must della gamma
Chevrolet.
L’obiettivo è di vendere 350 vetture in Italia e 6000 in Europa entro la fine dell’anno. Obiettivo
raggiungibile.
Com’è: il classico vince sempre - La nuova Chevrolet Epica non offre
provocazioni stilistiche tali da rompere con il passato e segnare un nuovo punto di
riferimento nella categoria. Disegnata a Warren (Michigan, USA), nel Tech Center
del General Motors Design, è frutto della matita del coreano Sung Paik, 43enne
designer che si occupa delle berline prodotte in Corea. Paik ha sviluppato i concetti
già espressi nella precedente Daewoo Evanda, la precedente ammiraglia presentata
tre anni fa.
La linea è molto bella e curata nei particolari, addirittura aggressiva nella vista
frontale e ben bilanciata in quella laterale con il suo andamento a cuneo reso più
leggero dalla scalfature centrale. Anche nella parte posteriore nessun guizzo
particolare, ma il tutto ben raccordato attorno all’ampio baule e ai due grossi fari a
sviluppo orizzontale.
Insomma un progetto costruito bene, con la massima attenzione ai piccoli
particolari volumetrici che danno all’insieme una piacevolezza sensazione di
gradevolezza delle linee.
Come va: compassata, ma pronto al richiamo - L’Epica, nonostante il nome e la
presenza di una Chevrolet nel mondiale Turismo, non è una vettura da Gran Premio.
Il suo sei cilindri in linea disposto trasversalmente da 105 kW (144 CV) gira
perfettamente alle basse velocità con una buona coppia di 195 Nm a 4600 giri.
Il suo peso a vuoto di 1460 kg sta già ad indicare che non è proprio un fuscello, ma
non dà mai problemi nella marcia normale che si può sviluppare sulle tranquille
strade svizzere. Spingendo a fondo sull’acceleratore (una sfida che i perfezionisti
svizzeri farebbero pagare molto caro) si ha l’impressione che riprenda velocemente
e si arriva molto rapidamente a sfiorare quei limiti invalicabili. L’impressione è che i
207 km/h dichiarati non siano una chimera. Se avremo l’occasione di testarla in
pista, o sulle autostrade tedesche ci proveremo. Raggiunge i 100 km/h con
partenza da fermo in 9”9. L’assetto è piuttosto morbido, ma non pone in difficoltà
anche in quelle curve affrontate con un pizzico di ritardo o in volutamente in rilascio
di acceleratore. Basta dare un filo di gas e riprende subito riallineandosi nella
direzione desiderata. Buono il cambio a cinque marce, ottimo quello
automatico (anch’esso a cinque) che, finalmente verrà apprezzato dagli italiani.
In Italia non arriverà la versione 2500, che a fronte di una maggior potenza (115
kW/156 CV a 5800 giri), non offre prestazioni superiori. Lo stesso scatto 0-100 è lo
stesso e 2 Km/h in più di velocità massima non giustificano quel mezzo litro di
cilindrata in più, secondo i parametri dei nostri guidatori. Infatti, la Epica 2500 è
ancor più dolce della sorellina minore e non offre alcuna possibilità di “artigliare” le
strade.
Arriverà, come tradizione Chevrolet, una versione GPL, ed allora diventerà
ancora più interessante visto il prezzo estremamente comcorrenziale della vettura.
Come si sta a bordo: tutto sotto controllo, tutto in armonia - A bordo della Epica si sta proprio comodi.
Cinque persone viaggiano bene, quattro sono in salotto. Tutto è funzionale e di semplice fruizione. L’interno
è rivestito di pelle di buona qualità, le plastiche delle plance sono assemblate bene e non offrono quei
fastidiosi scricchiolii avvertibili dopo poche centinaia di chilometri (la nostra Epica era stata martirizzata a
dovere nei giorni immediatamente precedenti da giornalisti di altre nazionalità). Alla guida non si ha la
sensazione di essere ai comandi di un jet in fase di decollo, ma ciò che serve è lì, a portata di mano:
due grandi orologi indicano la velocità massima e il regime del motore, poi un terzo quadrante mostra il
livello del carburante e la pressione dell’olio. Quanto serve c’è il resto sono fronzoli.
Sulla console centrale vi sono poi i comandi della radio (per il guidatore ci sono anche i comandi al
volante) e del condizionatore, mentre una serie di scomparti, compreso uno piuttosto capiente nel
bracciolo posteriore, consentono di stivare quei piccoli oggetti che solitamente vagano per la vettura.
Lo sport: da Cenerentola a vincente - La Chevrolet è impegnata con la
Lacetti a tre volumi nel WTCC, ovvero il campionato mondiale Turismo,
confrontandosi con due mostri sacri come Alfa Romeo e BMW e
l’arrembante Seat Leon.
A dispetto del fatto che la Chevrolet sia l’ultima arrivata nel campionato,
quest’anno la Lacetti è riuscita a conquistare una vittoria in gara grazie
alla prodezza dello svizzero di Ginevra Alain Menu a Brands Hatch sotto
un diluvio universale. A difendere la bandiera Chevrolet c’è anche il nostro
Nicola Larini.
Epica: la nuova ammiraglia di Chevrolet - Nata in Corea, la nuova Chevrolet Epica sarà presto di casa
ovunque. Costruita nella fabbrica GM Daewoo di Bupyong, circa 25 chilometri ad ovest della capitale,
Seul, la sua presenza in oltre 90 mercati mondiali la renderà una vera cittadina del mondo oltre che
un’europea convinta. Nel nostro continente, infatti, la berlina Chevrolet sarà lanciata progressivamente,
dall’estate 2006, in oltre 30 Paesi.
Le premesse per un debutto di successo nel mercato sono buone. Non solo perché
Epica, nel segmento europeo delle medie, è la prima berlina Chevrolet con
motore a sei cilindri in linea montato trasversalmente. Validi motivi per
sceglierla sono anche il design elegante e sportivo della quattro porte e
l’allestimento di serie eccezionalmente ricco della versione LT, con
equipaggiamenti come i cerchi in lega, il climatizzatore automatico, i sedili
riscaldati, l’impianto audio di alto livello e il dispositivo di assistenza per il
parcheggio.
L’aspirazione di Epica di diventare la berlina top di Chevrolet in Europa non è
basata solo sull’equipaggiamento: Epica convince anche per lo spazio disponibile
per cinque passeggeri e i loro bagagli e per le sue caratteristiche tecniche. Le due
motorizzazioni 2.0 e 2.5 di questa trazione anteriore offrono, grazie alla
configurazione a sei cilindri in linea, un’eccezionale fluidità di marcia. Molto
moderno anche l’autotelaio: le sospensioni anteriori con montanti McPherson e il
retrotreno di tipo multilink sono una combinazione che garantisce un elevato
comfort di marcia e grande stabilità. Eccellente anche la dotazione di sicurezza di
serie, di cui fa parte l’ABS a quattro canali e un totale di sei airbag. Un ulteriore
elemento positivo è l’efficace isolamento acustico, a cui è stata riservata
particolare attenzione nei 27 mesi di progettazione.
Dinamismo e linee pulite per una berlina davvero Epica - La reazione dei
visitatori del Salone dell’Automobile di Ginevra all’inizio di marzo è stato chiaro:
“Però, che bella!” Così gli appassionati di automobile hanno lodato la nuova
Epica al suo debutto mondiale nello stand Chevrolet Europe. Un gradimento che
dimostra che i designer del Centro stile GM Daewoo in Corea hanno saputo
soddisfare, con linee sportive e al tempo stesso eleganti, il gusto attuale degli
automobilisti europei. Caratterizzato da tratti puliti e da superfici armoniose,
questo moderno linguaggio della forma è il segnale di una nuova era per il
design delle automobili Chevrolet.
Un fatto che risulta chiaro già dal primo sguardo alla parte anteriore di questa
berlina 3 volumi. Attira subito l’attenzione il dinamismo di particolari come i gruppi
ottici anteriori avvolgenti in cristallo trasparente e i fendinebbia, tipo lampada spot,
ben integrati nello scudo anteriore. L’evidente barra centrale che supporta il logo
Chevrolet nella mascherina cromata, unita alle linee marcate del cofano motore
e all’ampia carreggiata (155 cm) sottolineano la personalità di questa nuova auto.
Anche la fiancata segue il nuovo trend stilistico Chevrolet. La linea ascendente a
forma di cuneo conferisce molto slancio a questa berlina, insieme con la forma del
tetto quasi da coupé. Nello stesso tempo, con le sue ampie superfici piane,
trasmette un’impressione di solidità e sicurezza. La silhouette è alleggerita dalla
caratteristica linea che si estende tra i parafanghi anteriori e posteriori. Un
effetto enfatizzato dal posizionamento su questa linea delle maniglie cromate e dei
grandi specchietti esterni con indicatori di direzione integrati.
La parte posteriore è dominata dall’imponente scudo paraurti. Il contrappunto
visivo ai fari fendinebbia anteriori è formato qui da due vistose luci antinebbia
disposte in basso verso i lati. L’impostazione del design della coda a forma di V è
confermata dal listello cromato sul cofano bagagli, che unisce tra loro le due luci
posteriori di forma avvolgente che, grazie alle lenti circolari, conferiscono una nota
di modernità.
Una vasta gamma di colori composta da diverse tonalità, consente agli
acquirenti della top di gamma Chevrolet di avere una vasta scelta.
Interni: plancia ergonomica per informazioni chiare - Stilisticamente all’altezza dei tempi è anche il
design dell’abitacolo. I grandi strumenti circolari riprendono la forma sportiva dei fari anteriori. Con le
loro cornici cromate, formano un elemento di contrasto con gli interni in nero classico. Il guidatore, con i tre
indicatori disposti nel suo campo visivo, viene informato su numero di giri, velocità, livello del serbatoio e
temperatura dell’acqua di raffreddamento. Dati aggiuntivi, come ad esempio il tratto già percorso, l’ora o le
stazioni radio selezionate, sono visibili sullo schermo del computer di bordo disposto al centro. Tutti gli
interruttori e gli elementi di comando sono a portata di mano e posizionati con la massima
ergonomia nella plancia dal design pulito e sulla console centrale.
La posizione dominante della nuova Epica nel segmento delle berline medie si
esprime con la grande abitabilità per cinque passeggeri. Al di là di un passo
notevole, 2.700 mm, il risultato è dovuto soprattutto a un aumento di
lunghezza di 35 mm rispetto alla Evanda. Le notevoli dimensioni
(lunghezza/larghezza/altezza 4.805, 1.810, 1.450 mm) garantiscono ai passeggeri
della Epica e ai loro bagagli, sia nell’uso quotidiano sia nei lunghi viaggi, uno spazio
davvero generoso. Espresso in forma numerica, la grande larghezza all’altezza
delle spalle di 1.443 mm anteriormente e 1.430 mm posteriormente e lo spazio
per le gambe di 960 mm per il sedile posteriore rappresentano valori di punta nel
segmento di appartenenza.
Vano bagagli: le molle a gas creano spazio e facilitano il carico - Notevolmente
cresciuta nella top di gamma Chevrolet è anche la capacità del bagagliaio. Rispetto
al modello precedente, offre 45 litri in più arrivando a 480 litri (norme VDA). Le
molle a gas a ridotto ingombro del vano bagagli permettono di risparmiare
spazio e di semplificare le operazioni di carico e scarico. Il cofano è collegato alla
chiusura centralizzata; un servomotore consente di sollevarlo lievemente non
appena dal telecomando arriva il segnale di apertura. Sotto la copertura del
bagagliaio c’è il ruotino di scorta. Se serve ancora più spazio per i bagagli, lo
schienale del sedile posteriore è abbattibile anche parzialmente (1/3:2/3).
Oggetti molto lunghi, come ad esempio gli sci, possono essere trasportati facilmente
ribaltando il bracciolo centrale posteriore e facendoli passare attraverso l’apertura
così creata nello schienale.
Allestimento base: dotazione generosa e tanti vani portaoggetti - Fedele alla filosofia Chevrolet di offrire
al cliente un alto controvalore per il suo denaro, la dotazione di serie della Epica è molto ricca.
L’allestimento LT, offre un ottimo livello di comfort. A caratterizzare questa versione sono soprattutto gli
interni in pelle, ma a questo si aggiungono altri equipaggiamenti come il climatizzatore automatico a controllo
elettronico, il cruise control, i sedili anteriori riscaldabili, il sedile guida regolabile elettricamente in otto
posizioni e i tergicristalli con sensore di pioggia. Di serie anche il controllo della trazione e il dispositivo
di assistenza al parcheggio che segnala la presenza di ostacoli dietro l’auto fino a una distanza di 1,20
metri.
Sicurezza: sei airbag e cinture a tre punti con limitatore di forza - I passeggeri della Epica sono anche
molto ben protetti. Airbag per guidatore e passeggero, airbag laterali e a tendina di serie danno un
contributo importante alla sicurezza passiva così come le cinture a tre punti per tutti i cinque posti e i
limitatori di forza e i pretensionatori dei sedili anteriori. Della dotazione di serie fanno parte anche
dispositivi di fissaggio per i seggiolini dei bambini e un sistema che riconosce se il sedile anteriore
destro è occupato per impedire l’attivazione dell’airbag se non è necessaria. Inoltre, se si attiva uno qualsiasi
dei sei airbag, tutte le porte vengono automaticamente sbloccate.
Epica adotta di serie anche una protezione speciale per le ginocchia del guidatore, sviluppata in origine per i
mercati poco avvezzi all’uso delle cinture di sicurezza. Sotto il volante, un tampone di materiale espanso
di grande superficie con il compito di assorbire l’energia che si produce in caso di urto. I crash test
con manichini non protetti dalla cintura di sicurezza hanno rivelato, ad una velocità di 40 km/h, una riduzione
del rischio di lesioni nella zona della coscia del 30% e della gabbia toracica del 10%.
Il piacere della musica: nuovi sistemi audio con CD e connessione per lettori MP3 - Informazione e
intrattenimento a bordo sono garantiti dal sistema audio di serie. Il sistema disponibile con l’allestimento
LT è di livello ancora superiore e può contare su 8 altoparlanti e un caricatore per 6 CD. Tutte le
funzioni possono essere controllate con comandi posti sul volante a 4 razze con inserti in alluminio.
E non è tutto. Della dotazione di serie, senz’altro già molto ricca, fanno parte molti elementi che si possono
trovare soltanto nelle categorie più elevate. Come i cerchi in lega leggera con design a 5 razze, 17” con
pneumatici 215/50 R17 per LT) e particolarità che assicurano ai passeggeri di Epica più comfort e
sicurezza. Ad esempio lo specchietto esterno lato passeggero si orienta automaticamente verso il basso in
caso di retromarcia, per vedere meglio marciapiedi ed eventuali ostacoli. Per la protezione degli
occupanti, soprattutto dei più piccoli, tutte le porte vengono automaticamente bloccate a partire dalla
velocità di 50 km/h.
Comfort e sicurezza ai massimi livelli - Maggiore sicurezza, comfort accresciuto, dimensioni aumentate e
cilindri in più non significano necessariamente che l’auto sia un peso massimo. La berlina con cambio
manuale pesa 1.460 kg, quindi è ben posizionata nel proprio segmento. Oltre alla leggerezza del
motore a sei cilindri (151 kg), il merito va all’esteso utilizzo, che riguarda oltre il 40% della scocca, di acciai
ad alta resistenza. Questo materiale offre diversi vantaggi, in particolare la possibilità di usare lamiere più
sottili per gli elementi strutturali. Si può così contenere il peso senza rinunciare a nulla in termini di sicurezza.
La robusta struttura dell’abitacolo della Chevrolet Epica è una prova lampante che leggerezza e
sicurezza non sono necessariamente in contraddizione. La scocca è progettata per indirizzare l’energia di
un’eventuale collisione verso zone deformabili ben definite in grado di assorbirla. In questo modo ai
passeggeri si assicura lo spazio di sopravvivenza necessario. Così, in caso di urto frontale, la parte
anteriore della scocca distribuisce le forze d’urto su 4 percorsi di carico secondo diverse direttrici.
Come conseguenza, gli effetti dell’impatto sul conducente e sul passeggero anteriore si riducono
notevolmente. Una protezione supplementare è offerta da una traversa in acciaio ad alta resistenza che
impedisce l’intrusione del motore nel vano interno. I passeggeri sono altrettanto ben protetti in caso di
impatto nella parte laterale e posteriore, grazie a rinforzi specifici in queste zone.
Le misure per la sicurezza attiva sono altrettanto complete quanto quelle per la sicurezza passiva.
Alla base di tutto ci sono le qualità dell’autotelaio che, con le sospensioni anteriori con montanti McPherson
e il retrotreno di tipo multilink, assicura sia un elevato comfort di marcia sia una notevole stabilità. A questo si
aggiunge un efficiente impianto frenante con quattro dischi (gli anteriori ventilati), ABS a quattro canali
e ripartitore elettronico di frenata. Tenendo conto dello stato della strada, del carico e del numero di
passeggeri, il sistema regola la ripartizione della forza frenante individualmente su ciascuna delle quattro
ruote, assicurando così un comportamento frenante efficace e contenendo le distanze di arresto.
L’allestimento top, inoltre, dispone di serie del sistema di controllo della trazione. Dall’estate 2007, il
programma elettronico di stabilità (ESP) sarà disponibile anche per la nuova berlina Chevrolet, portando
ancora più in alto il livello di sicurezza attiva. Fanno invece già parte della dotazione diversi piccoli ausili
elettronici che, per esempio, avvisano il conducente se una porta non è chiusa, se serve un rabbocco di olio
o la batteria ha carica insufficiente.
Per viaggiare con sicurezza non bastano buoni freni e una scocca robusta. Anche la silenziosità di marcia
influenza la sicurezza. Un aspetto molto curato su Epica: la base è costituita dai motori con configurazione
a sei cilindri in linea, quindi con vibrazioni molto ridotte, che adottano anche molte soluzioni per contenere il
rumore. A fare la differenza sono anche altri sistemi per portare al massimo livello l’isolamento
acustico. Una lunga serie di accorgimenti che dimostra l’attenzione prestata da Chevrolet al tema
dell’isolamento acustico nello sviluppo di questa berlina e l’impegno degli ingegneri nel ricercare ed
eliminare ogni fonte di rumore.
Alcuni esempi: i cristalli laterali sono più spessi di 0,3 mm rispetto al modello precedente; il
rivestimento in espanso del cruscotto è stato migliorato; il bagagliaio è completamente rivestito in feltro;
l’interno dei parafanghi è rivestito in polipropilene fonoassorbente; ogni apertura non necessaria nella
separazione tra bagagliaio e zona passeggeri è stata eliminata.
Silenziosità ottimale: motori a sei cilindri in linea - Sotto il cofano della Epica c’è qualcosa di molto
particolare per due aspetti: il motore è a sei cilindri in linea ed è montato trasversalmente. La
disposizione classica a cilindri in linea, grazie al perfetto bilanciamento delle masse, è ineguagliabile per la
silenziosità di marcia. Oggi sono solo BMW e Volvo ad adottarlo mentre il resto del mondo automobilistico
propende per la disposizione a V. Una scelta dovuta al fatto che i motori V6 sono più corti e quindi
possono essere disposti più facilmente in posizione trasversale.
Gli ingegneri Chevrolet hanno invece progettato un motore sei cilindri in linea particolarmente
piccolo che, con una lunghezza complessiva di soli 642 mm, batte in compattezza addirittura qualche
unità a quattro cilindri ed è circa 20 cm più corto rispetto a motori equivalenti a sei cilindri in linea. Questo ha
reso possibile installare trasversalmente il sei cilindri in linea, una configurazione che in passato solo il
pioniere della trazione anteriore Alec Issigonis aveva realizzato nei modelli Austin 2200 e Princess
2200 e che ora è adottata solo da Volvo S80 e XC 90.
La compattezza di questa unità, dalla denominazione interna XK, è dovuta in buona parte ad una distanza
tra i cilindri relativamente ridotta. L’interasse tra i cilindri è di soli 83 mm. Il motore da due litri (1.993
cm³), è quasi perfettamente “quadro”, con un rapporto corsa/alesaggio di 75,2 su 75 mm. Il 2.5 litri (2.492
cm³), ha invece un rapporto molto più elevato, con corsa lunga (89,2 mm) e diametro di 77 mm. Al
contenimento delle dimensioni contribuisce poi il comando dei 2 alberi a camme, disposti superiormente,
attuato con una catena molto stretta che, grazie ad un tendicatena idraulico, non richiede alcuna
manutenzione per tutta la vita del motore. Una seconda catena più corta aziona la pompa dell’olio. Tutti gli
altri gruppi ausiliari, come generatore e compressore per il climatizzatore, sono disposti davanti al motore.
Il blocco motore è realizzato, come la testa, in alluminio. I pistoni scorrono in camicie di acciaio. Il
basamento è irrigidito da una piastra di supporto che accoglie i cuscinetti dell’albero motore. Anche la coppa
dell’olio ha una struttura ottimizzata in alluminio, contribuendo in tal modo all’eccezionale silenziosità di
marcia e al basso peso del motore (151 kg). A favorire la leggerezza è anche il condotto di aspirazione
in materiale plastico che, per ottimizzare l’erogazione della coppia, ha la lunghezza dei condotti variabile.
Per contenere al massimo le emissioni ed offrire una potenza e un’efficienza il più possibile elevate, gli
ingegneri hanno scelto una configurazione classica a quattro valvole, con valvole disposte a V azionate da
bilancieri a rulli, comandati dai due alberi a camme posti superiormente. A miscelare in modo ottimale con
l’aria il carburante, iniettato tramite valvole a doppio cono, è l’effetto di turbolenza creato all’interno della
camera di combustione. Ciascuna delle candele di accensione tripolari all’iridio, con durata di vita media di
60.000 km, ha una propria bobina di accensione. L’impianto di iniezione multipoint è fornito dalla Siemens. I
motori hanno rapporti di compressione pari a 10,2:1 (2 litri) e 9,8:1 (2.5 litri).
Tutte queste soluzioni portano a valori notevoli di coppia e potenza. Il due litri sviluppa 195 Nm a 4.600
giri/min, raggiunge la sua potenza massima di 105 kW (144 CV) a 6.400 giri/min. Con questa unità la
Chevrolet Epica, in combinazione con il cambio a 5 marce, raggiunge una velocità massima di 207
km/h, per l’accelerazione fino a 100 km/h bastano 9,9 secondi. In media il sei cilindri si accontenta di 8,2
litri di benzina per 100 km.
Ancora più elevata, ovviamente, la potenza del 2.5 litri. La coppia massima è di 237 N/m a 4000 giri/min,
la potenza è di 115 kW (156 CV) a 5800 giri/min. Con il cambio automatico a 5 marce (di serie), per
l'accelerazione da 0 a 100 Km/h bastano 9,9 secondi, la velocità massima è di 209 Km/h. Anche in questo
caso il consumo è contenuto: mediamente l'allestimento top di Epica richiede 9,3 litri di benzina per 100 Km.
Il cambio automatico, fornito dallo specialista giapponese di trasmissioni Aisin, è stato studiato
appositamente per Epica.
Chevrolet Epica con motore sei cilindri in linea montato trasversalmente - La nuova Chevrolet Epica
ha tutte le caratteristiche per un debutto di successo nel mercato europeo delle berline medie. Lunga 4,81
metri inizialmente disporrà del motore a 24 valvole da 2 e 2.5 litri, sei cilindri in linea, montato
trasversalmente, che si distingue per l’eccezionale silenziosità di marcia. Validi motivi per sceglierla sono
anche il design elegante e sportivo della quattro porte che, con il suo linguaggio estetico, inaugura una
nuova era di design per il marchio. Inoltre lo spazio interno è ampio, l’isolamento acustico efficace e il ricco
allestimento garantisce comfort e sicurezza. Negli showroom delle circa 2600 concessionarie europee
Chevrolet, questa berlina a trazione anteriore sarà presente a partire dall’estate 2006.
Con la sua linea sportiva e allo stesso tempo elegante, la carrozzeria della berlina 3 volumi, creata nel
centro stile GM Daewoo in Corea, è studiata per soddisfare il gusto attuale del pubblico europeo. Attira
subito l’attenzione il dinamismo di particolari come i gruppi ottici anteriori avvolgenti in cristallo
trasparente e i fendinebbia, tipo lampada spot, ben integrati nello scudo anteriore. L’evidente barra
centrale che supporta il logo Chevrolet nella mascherina cromata, unita alle linee marcate del cofano motore
e all’ampia carreggiata sottolineano la personalità di questa nuova auto.
Anche la fiancata segue il nuovo trend stilistico Chevrolet. La linea ascendente a forma di cuneo
conferisce molto slancio a questa berlina, insieme con la forma del tetto quasi da coupé. Nello stesso
tempo, con le sue ampie superfici piane, trasmette un’impressione di solidità e sicurezza. La silhouette è
alleggerita dalla caratteristica linea che si estende tra i parafanghi anteriori e posteriori. Un effetto enfatizzato
dal posizionamento su questa linea delle maniglie cromate e dei grandi specchietti esterni con indicatori di
direzione integrati. Nella parte posteriore dominano l’ampio paraurti e i gruppi ottici con luci circolari,
collegate da un listello cromato sul cofano bagagli.
Nelle dimensioni, questa berlina a trazione anteriore ha superato i modelli precedenti. Una lunghezza di
soli 4.805 mm (+ 35 mm) nonché una larghezza e un’altezza rispettivamente di 1.810 e 1.450 mm
assicurano, in combinazione con un passo di 2.700 mm, un generoso spazio interno per passeggeri e
bagagli. Il vano di carico dispone di una capacità di 480 litri (secondo le norme VDA). Grazie allo schienale
del sedile posteriore ribaltabile parzialmente o totalmente in modo asimmetrico e con un passaggio
per caricare oggetti lunghi, come ad esempio degli sci, Epica è perfettamente equipaggiata per soluzioni
di trasporto non convenzionali. Inoltre, le molle a gas a ridotto ingombro del vano bagagli permettono di
risparmiare spazio e di semplificare le operazioni di carico e scarico.
Linee produttive moderne per una qualità elevata - Tipico delle auto Chevrolet è l’ottimo rapporto
qualità/prezzo, che però non riguarda solo gli stessi veicoli, ma anche la loro manutenzione. Elevata qualità
e riduzione dei costi d’uso erano quindi tra gli obiettivi chiave dei progettisti nel corso dello sviluppo di Epica.
I risultati di un simile impegno sono dimostrati dalla grande quantità di soluzioni per ridurre i costi e gli
intervalli di manutenzione e dalle valide condizioni di garanzia.
Alla base dell’elevata qualità costruttiva di Epica è la modernità degli impianti di produzione, in
larghissima parte automatizzati, della fabbrica GM Daewoo di Bupyong in Corea del Sud. In questo
impianto produttivo, situato 25 km ad ovest della capitale sudcoreana. Alla linea produttiva del nuovo
modello lavorano 1.200 persone su un totale di 2.880 dipendenti altamente qualificati. La capacità
produttiva massima della fabbrica, estesa su 990.000 mq, è di 405.000 unità. Di queste, 154.000 riguardano
la nuova berlina.
Buona parte del merito dell’elevata affidabilità del nuovo modello va al ciclo completo di test effettuati. I
prototipi sono stati collaudati a fondo in tutte le zone climatiche e su tutte le possibili tipologie di strada del
pianeta. Le auto di prova hanno coperto oltre tre milioni di chilometri. Ancora più approfondita l’analisi
della durata dei due motori a sei cilindri in linea disposti trasversalmente, soluzione esclusiva tra le berline
del segmento a cui appartiene Epica sul mercato europeo. Oltre sei i milioni di chilometri effettuati nel
corso dei collaudi dei propulsori.
Una vera maratona dai risultati eccellenti che si traduce in condizioni di garanzia particolarmente favorevoli
per il cliente. Per Epica, così come per gli altri modelli della Casa, Chevrolet offre, in aggiunta alla copertura
obbligatoria, una garanzia del produttore sull’auto nuova con validità di tre anni o di 100.000 chilometri.
Garanzie aggiuntive: corrosione e verniciatura - Chi compra una Chevrolet Epica non deve preoccuparsi
della corrosione. Una garanzia di sei anni contro la ruggine lo protegge da sorprese spiacevoli, così
come la garanzia di tre anni sulla verniciatura. Entrambe valgono senza alcuna limitazione chilometrica.
Questa tutela completa del consumatore è resa possibile da tutta una serie di misure protettive per la
carrozzeria. Di queste fanno parte l’impiego di lamiere di acciaio completamente zincate nelle zone
particolarmente esposte alla corrosione, la protezione del sottoscocca in PVC, le minigonne e gli interni
dei parafanghi rivestiti in plastica.
Un ruolo chiave per la convenienza economica è la riduzione dei costi di manutenzione. Epica deve essere
sottoposta a manutenzione una volta l’anno oppure ogni 15.000 chilometri. Altre soluzioni consentono di
prevedere un costo di mantenimento contenuto. Ad esempio, il cambio del filtro dell’aria e quello della
benzina vanno eseguiti solo ogni 45.000 chilometri e il liquido refrigerante deve essere sostituito solo
ogni 5 anni o 100.000 km. Ancora maggiore la durata delle candele di accensione tripolari all’iridio: la
sostituzione è prevista a 60.000 chilometri. Completamente priva di manutenzione è la catena di
distribuzione: un tendicatena idraulico provvede automaticamente al suo corretto tensionamento.
Sicurezza: abitacolo robusto, sei airbag e ABS - I passeggeri sono in sicurezza se si tratta di comfort di
viaggio e di prevenzione incidenti. Lo garantisce il moderno assetto con sospensioni anteriori con
montanti McPherson e il retrotreno di tipo Multilink. A questo si aggiunge un efficiente impianto frenante
con quattro dischi (gli anteriori ventilati), ABS a quattro canali e ripartitore elettronico di frenata. Al pacchetto
di sicurezza di serie della Epica appartengono anche numerosi accorgimenti di sicurezza passiva come
la robusta scocca (composta per oltre il 40% di acciaio ad alta resistenza), airbag frontali per conducente e
passeggero e inoltre airbag laterali e a tendina, oltre cinture di sicurezza a tre punti per tutti e cinque i posti, i
limitatori di forza e i pretensionatori per le cinture dei sedili anteriori.
L’allestimento della nuova berlina Chevrolet è al livello del vertice della categoria.
Nell’abitacolo, organizzato in modo razionale, una plancia ergonomica con grandi strumenti di forma
circolare facilita i compiti al guidatore. Epica dispone di sedile guida regolabile in altezza, selleria in pelle,
cruise control, sistema di controllo della trazione, dispositivo di assistenza al parcheggio, alzacristalli anteriori
e posteriori elettrici, chiusura centralizzata con telecomando, cristalli atermici, climatizzatore e impianto audio
con caricatore per 6 CD e connessioni per lettori MP3. Di serie i cerchi in lega da 17” a 5 razze e
pneumatici 215/50 R 17.
Segmento D: richiesta in aumento di berline 3 volumi in Europa orientale - Quest’anno in Europa
verranno immatricolati circa 6.000 Epica. Nel 2007 le vendite dovrebbero già attestarsi a 10.000 unità. Un
obiettivo che, secondo le stime dell’Amministratore Delegato di Chevrolet Europe, Wayne Brannon, è molto
realistico.
“Il design di gusto europeo conferisce alla nuova Epica, in combinazione con l’offerta eccezionale di
motori a sei cilindri in linea e con molti altri punti di forza, una posizione di rilievo nel suo segmento. Sono
sicuro che questo sarà premiato dalla clientela, anche per il buon rapporto qualità/prezzo tipico della nostra
marca”.
Luogo del Touch&Go: Friburgo la cerniera delle due svizzere. Atterrati nel
piccolo aeroporto di Belp a pochi chilometri da Berna, la prova della Epica si è
svolta sulle tranquille strade che portavano a Friburgo. Questa città, nota per il suo
altissimo ponte (a 40 metri di altezza) che unisce le due sponde del fiume Saane,
il corso d’acqua che costituisce il confine linguistico fra gli svizzeri tedeschi e gli
svizzeri francesi. Friburgo è una città poliedrica con un cuore medievale (fu
fondata nel 1157) con numerosi monumenti gotici fra cui la cattedrale di St. Niklaus
con il suo campanile alto 76 metri con 368 gradini. Friburgo è anche una città
universitaria (si studia indifferentemente in tedesco e francese), che ospita 9000
studenti che festeggiano l’agognata laurea con una gran bevuta di birra Cardinal.
Nonostante la compostezza tipica degli svizzeri non c’è da dubitare che numerosi
siano gli studenti che si portano avanti libando molto prima. Durante la rapida visita
a Friburgo è stato possibile curiosare all’interno del Museo Gutenberg dove
macchinari e documenti raccontano la storia della stampa.
La conferenza stampa si è tenuta nello spazio espositivo Jean Tinguely-Niki de
Saint Phalle (quest’ultima seconda moglie di Tinguely) che raccoglie una serie di
sculture e macchine realizzate dall’artista di Friburgo.
Il tour svizzero dell’Epica si è concluso nel Castello di Schadau proprio sulle rive del lago di Thun, con
una magnifica vista sui contrafforti del massiccio dello Jungfrau.
Fra i più noti personaggi nati a Friburgo bisogna annoverare Rodolphe Lindt, il creatore della famosa
azienda di cioccolato, la splendida Ursula Andress, famosa non solo per la scena in cui esce come
Venere dal mare nel film “007 Licenza di Uccidere” del 1962 vestita solo di un bikini bianco e il pilota Jo
Siffert, vincitore del GP di Inghilterra nel 1968 e di Austria nel 1971, morto a 35 anni nel 1971 in un
incidente di gara.
Per una piccola cittadina nel cuore della svizzera ce n’è a sufficienza.
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Chevrolet Epica, la bella americana Nasce in Corea, sboccia in