L’EPICA Alle origini dell’incontro tra mito e storia L‘epica (dal greco epos, “parola”, “narrazione”) è la prima forma di testo narrativo, tramandato in un primo tempo in forma orale. I poemi epici, lunghi componimenti in versi, narrano imprese e gesta di grandi eroi, nelle quali si assiste al continuo intervento degli dèi. Alla base dell’epica vi è dunque l’intreccio di vicende storiche ed avvenimenti mitici. I poemi epici hanno lo scopo di celebrare un popolo e la sua storia, mettendo in risalto i valori morali e sociali dell’epoca in cui sono stati composti (il coraggio, l’amicizia, la forza, la lealtà). Molte civiltà antiche hanno prodotto opere epiche. Epica latina Epica greca attribuita ad un misterioso aedo greco, Omero Iliade cinquanta giorni della guerra di Troia Odissea avventure di Odisseo Eneide composta dal poeta Virgilio, narra le avventure di Enea, che fugge da Troia e arriva nel Lazio LA QUESTIONE OMERICA Attorno alla figura di Omero è nato un dibattito letterario che prende il nome di “questione omerica”. Sul famoso cantore, infatti, non abbiamo nessuna notizia certa. Alcuni studiosi hanno messo in dubbio che Omero sia mai esistito e che Iliade ed Odissea siano state composte da un unico poeta (l’Iliade riflette una mentalità ed una società più “antiche”). Altri ritengono che siano opera dello stesso autore, che ha rielaborato molti materiali tramandati oralmente. ILIADE È un poema in 24 libri, la cui narrazione copre circa 50 giorni del decimo anno della guerra tra Achei e Troiani. Il titolo deriva dal nome della città in cui è ambientato il poema, Ilio (Troia). La narrazione è basata sulla verità storica: le fonti attestano che intorno al 1250 a.C. fu realmente combattuta una guerra tra gli abitanti di Troia, che controllavano il passaggio per l’Ellesponto, e i principi delle città greche, discendenti dei Micenei (o Achei). La realtà è stata quindi trasfigurata nella leggenda: nel mondo eroico dei guerrieri il popolo greco poteva trovare i valori fondanti per l’educazione dei cittadini. LA SCOPERTA DI TROIA Nel 1871 lo studioso tedesco Heinrich Schliemann ha trovato i resti dell’antica Ilio, tra cui molti gioielli e oggetti d’oro (il “tesoro di Priamo”). Le ricerche archeologiche successive hanno rivelato che il sito scavato da Schliemann presenta in realtà nove strati sovrapposti. La città dell’Iliade dovrebbe essere quella corrispondente al settimo strato.