UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA Scuola di Specializzazione All’Insegnamento Secondario Indirizzo Tecnologico Classe A016 – Costruzioni e Tecnologia LEZIONE DIDATTICA: VINCOLI E REAZIONI VINCOLARI Specializzanda Ing. Emanuela Caruso INTRODUZIONE Nell’insieme di un’opera architettonica, la struttura può essere definita come complesso di opere atte a sopportare carichi che gravano su di esse . La struttura è formata da corpi, collegati tra loro, che devono resistere ai carichi di cui occorre definire il tipo e l’entità. Pertanto, frequentemente parleremo di strutture, intendendo con ciò riferirci ad un solido avente la funzione di resistere alle azioni cui è assoggettato nel corso di tutta la sua struttura INTRODUZIONE INTRODUZIONE I gradi di libertà si calcolano: GDL=numero travi*3 In un sistema piano, i vincoli, per il loro compito statico, si possono classificare in: •vincoli semplici •vincoli doppi •vincoli tripli GDL v Numero dei Gradi di Libertà di un sistema Numero dei Gradi di Vincolo Se v = GDL SISTEMA ISOSTATICO Se v > GDL SISTEMA IPERSTATICO Se v < GDL SISTEMA LABILE I VINCOLI • Il vincolo semplice o elementare, in altre parole, in grado di togliere un solo grado di libertà, è costituito da un'asta incernierata alle estremità denominata biella o pendolo, equivalente al carrello. I VINCOLI • La cerniera invece è un vincolo composto che toglie due gradi di libertà e consente soltanto la rotazione attorno all'asse passante per il suo centro e normale al piano. I VINCOLI • L'incastro che è un vincolo che non consente alcun movimento e che toglie quindi, nel piano, 3 gradi di libertà. DEFINIZIONI: VINCOLO Condizione che limita il moto di un corpo L'azione dei vincoli si esplica attraverso un insieme di forze dette forze vincolari o reazioni vincolari , limitandone il moto. Essi, a seconda del numero di gradi di libertà che tolgono alla trave cui sono applicati, si classificano in: • vincoli semplici • composti I primi tolgono un solo grado di libertà i secondi ne tolgono due o più. PENDOLO CARRELLO DOPPIO PENDOLO CERNIERA INCASTRO I VINCOLI SCHEMATIZZAZIONE DI UNA TRAVE APPOGGIATA AI DUE ESTREMI I VINCOLI SCHEMATIZZAZIONE DI UNA TRAVE APPOGGIATA AI DUE ESTREMI I VINCOLI SCHEMATIZZAZIONE DI UNA TRAVE INCASTRATA A UNA ESTREMITA’ Calcolo delle reazioni vincolari per sistemi di travi isostatici 1) Individuazione del numero di elementi e della tipologia di vincoli presenti. 2) Calcolo del grado di libertà della struttura. 3) Sostituzione dei vincoli con le loro reazioni. 4) Applicazione delle equazioni cardinali della statica al sistema di travi e/o a parti di esso. 5) Risoluzione del sistema di equazioni lineari e determinazione delle reazioni vincolari. 6) Correzione (eventuale) del verso iniziale assegnato alle reazioni vincolari. Trave incastrata ad un’estremità o a “mensola” Forza concentrata applicata sull’estremità libera della trave Applicando le equazioni cardinali della statica risulta: VA = 50 kN HA = 0 MA = 50kN*3m = 150 kN*m Carico uniformemente distribuito sulla trave Trave incastrata ad un’estremità o a “mensola” Applicando le equazioni cardinali della statica risulta: • VA = 20kN/m*3m = 60 kN • HA = 0 • MA = 60kN*1.5m = 90 kN*m 1.3. Momento applicato all’estremità libera della trave Applicando le equazioni cardinali della statica risulta: • VA = 0 • HA = 0 • MA = 15 kN*m 2. Trave appoggiata alle due estremità 2.1. Forza concentrata applicata in mezzeria Applicando le equazioni cardinali della statica risulta: • VA + VB = 60 kN • HA = 0 • VB*3m - 60kN*1.5m = 0 da cui consegue: VA = VB = 30 kN HA = 0 2.2. Carico uniformemente distribuito sulla trave Applicando le equazioni cardinali della statica risulta: VA + VB = 18kN/m*3m = 54 kN HA = 0 VB*3m - 54kN*1.5m = 0 da cui consegue: VA = VB = 27 kN HA = 0 2.3. Momento applicato in corrispondenza di un’estremità della trave Applicando le equazioni cardinali della statica risulta: • VA - VB = 0 • HA = 0 • VB*3m = 24kN*m da cui consegue: VA = 8 kN VB = 8 kN HA = 0 3. Sistemi di travi composti 3.1. Trave appoggiata su una trave a mensola Numero di travi nt=2 Vincoli esterni: incastri i=1 carrelli ca=1 Vincoli interni cerniere cei=1 (travi collegate tc=2) GDL = nt*3 - i*3 - ca*1 - cei*(tc-1)*2 = = 2*3 - 1*3 - 1*1 - 1*(2-1)*2 = 0 struttura isostatica Sostituzione dei vincoli esterni con le rispettive reazioni vincolari Applicando le equazioni cardinali della statica al sistema di travi risulta: -VA + VC = 20 kN HA = 0 MA + VC*6m = 20kN*7m = 140 kN*m Poiché il numero di equazioni disponibili (3) è inferiore al numero di incognite del problema (4) occorre un’ulteriore equazione di equilibrio. Scomponendo il sistema nei due tratti che lo compongono si ha: Considerando l’equilibro alla rotazione intorno a B del tratto 2 si può scrivere: VC*4m = 20kN*5m = 100 kN*m ed il sistema di equazioni diventa: • -VA + VC = 20 kN • HA = 0 • MA + VC*6m = 140 kN*m • VC*4m = 100 kN*m Ne consegue quindi: VA = 5 kN HA = 0 MA = -10 kN*m VC = 25 kN 3.2. Arco a tre cerniere Numero di travi nt=2 Vincoli esterni: cerniere ce=2 Vincoli interni cerniere cei=1 (travi collegate tc=2) GDL = nt*3 - ce*2 - cei*(tc-1)*2 = = 2*3 - 2*2 - 1*(2-1)*2 = 0 struttura isostatica Sostituzione dei vincoli esterni con le rispettive reazioni vincolari Applicando le equazioni cardinali della statica al sistema di travi risulta: • VA + VC = 200 kN • H A – HC = 0 • VC*10m - 200kN*5m = 0 Poiché il numero di equazioni disponibili (3) è inferiore al numero di incognite del problema (4) occorre un’ulteriore equazione di equilibrio. Scomponendo l’arco nei due tratti che lo compongono si ha: Considerando l’equilibro alla rotazione intorno a B del tratto di destra si può scrivere: VC*5m - Hc*5m = 100kN*2.5m Il sistema di equazioni di equilibrio diventa: • VA + VC = 200 kN • HA – HC = 0 • VC*10m = 1000 kN*m • VC*5m – Hc*5m = 250 kN*m Ne consegue quindi: VA = VC = 100 kN HA = HC = 50 kN