PROGETTO Valorizzazione dei fondi speciali della Biblioteca della Facoltà di Musicologia
con il contributo della Fondazione CARIPLO
Responsabile PROF. PIETRO ZAPPALÀ – collaboratore: DR. PAOLO ARCAINI
FONDO GHISI, N° 111
La gran via : zarzuela : rivista comico satirica madrilena in un
atto del maestro Valverde. – Napoli : Francesco Capasso, [primi
del ‘900]. – 13 p. ; 18 cm. - Libretto di Felipe Pérez y González.
– Musica composta in collaborazione con Federico Chueca. – £
0.50.
FONDO GHISI, N° 111
Prezzo Cent. 50
'RAN V
2
Rlkis I A bi)MICO SATIRICA MADRILENA
IN UN ATT(3
del Maestro VALVERDE
NAPOLI
F R A N C E S C O CAI'ASSCi
Libraio
FC/r Port -4/ha, 17
PERSONAGGI
Erinenegilda.
Cavaliere di Grazia
Farinullone.
1." Ladro.
2." Ladro.
3 '. IAadro.
Via di Siuiglia.
del Lucignolo.
della I,iI)crt<i.
Grande.
delle Biade.
1." Guardia.
2." Guardia.
3." Guardia.
s,
3,
SCENA PRIMA
Un.0 sala di passagyio nel Comaze di Hadrid
Coro delle Vie.
Siamo le strade, siamo le p i a z ~ e ,
I vicoletti di Madrid,
Clie per u n ricorso magico
Oggi noi possiamo riunirci qui
Ed il motivo clie qui ci aduna
Pertiirbator d'im moto tale
A noi conserva solamente
Un frastuon fenomniial.
Ed in tutti i caffè ci06
Dove staimo dile persone
I1 motivo i n qiiistione
Sempre sostiene la conversazion~.
H a lo strano si è
Che lo commentano in più: v i è
Chi dice ancora ancora
Che l'è a,borto di natura (Sz r i p e t ~ du capo sino
a11'8 uerso, poi quello che segut;).
Quando io l'ascoltai - Stupefatta ne restai.
Tiitti quei che lo sapranno - Sliipefatti resteranno
E cla ciò ne avveri-à - Gran stupore general,
E v'è cla supporre - Che iii concetto tal
P e r una Gran Via - Si pa~ssal'età;
M a per dir la verith - Qi~eotavia non ci eta
Pcrchi! tutti hanno qui - V i a adatte ogniui per sà
Adottat,e per ragion - P e r sua causa e cotidizion.
E v'<. da supporre r h e n n ~ o n c e t ~ ttal
o
Per iina G r a n V i a - Non v'& personal.
Il Cavaliere di Grazia
Cav. Cavaliere d i Grazia mi chiamo
Effettivamente ogniin lo sa,
Sono l'idol d i tutto il paese
E segnato a dito i n societh.
Non son giovine 116 vecchio io sono
E col mio fralr e col mio torniot
No11 v'ha luogo a negar
Che gentile non v'&
Che compito sia a l par d i iue.
CORO Ei clice il ver ma molto ben ~ 0 1 0 .
CAV. I o sono il cavaliere clie con ilisiirvoltiirn
Balla nei salon c o n ~ ~il~ fnni.
ta
CORO Chi crede v'& clie il vor iioti iiai.i.i,.
CAV. L e avventure mie son ti~iilc
Che dirle a voi non so,
I o so cantar la No?'~?fa,Rn~j-Btflh.
Canto l'Aw ~~~~~in, che noi1 vnnto 111ai.
C4r. Mi f a sol r e mi
L a sol f a si rp
do m i f a sol f a
do l a s i mi fa
sol f a r e mi do
mi sol do r e l s i
Noli m i scorge meiitii..
Cono Bene d a n e i
F a assai piacer
U d i r narrar
Ej raccontar
Con *tale ardir.
Egli sa dir
Che non si scorge mentir.
(Ripete il solfeggio)
CORO Ei dice il ver ma ben molto celb
CAV. I o sono il cavalier che con disinvoltura
Balla nei saloni comwte il fauf.
CORO Chi crede v'& che egli il v e r non nai.1.o.
CAT. L e avventiire mip son tanto
Che dirle a voi non so.
Cavaliere d i Granix mi chiamo
Effettivamente oguiin lo sa,
Sono l'idol d i tutto il paese
Segnato a dito i n societh.
Non soli giovin 1115 veccliio io ~ o n o
E col mio fiqak e col mio torniet
Non v'a luogo a negai.
Che gentile non v'@
E compito sia al p a r di me. (Ripete il solfeg,q~oed
il coro canfn n boeca cbiiusrsj
Aria della. Serva
Triste sorte - È mai quella cli servii.
P i ù varrebbe - Che ci lasciassero morir
Poichè già lo sapete - I n questo moiido ben poco ci viiol
Pei- evitai- che vecchie - Non si finisca all'ospedal.
Qnando qui capitai - Le faccende di casa iiupai.ai:
A ciicir, ricamar - L e camicie per bene stirare.
Ma vedendo che tal cose - Non mi fecero proHpOriiI',
Conbultai la mia coscienza-E tosto lui disse inip;iia:i :i Ix~llai
fila clopo iin anno - D i stiidio indefesso
Io, ebhen lo confesso, - Non seppi impai,ai.
Che andar in cari-ozza - E d a i bagni (li m:ii..
Sicchè alla fine mi fece capire - Ilaariiisui i l To
E tornai a servir.
z sola - Alla mattina a couiprar
mi clavan - Tre scudi pe1 desinar
i dei tre bcridi in piaaza-Ne
seppi due risparmiai.
quel ?ho r i s p a r m i a ~ a- Sc lo ilitascnva iin militai..
i no11 so corno fii -Che
t i r i biil eioi.i-in finito i l ninngiar
l o i ~ o hi o~ (>Il(, pasiir - Chp rni vitli di casa icacciai;
Jln no1 dnriui i! -irriiorino-11
m.
salari^, ha43 vch!
M i m, d i ~ e apian planino-E
aspetta pia tardi a l ~-~c.ino
caffì,.
1': t10110 tre mesi--Servii un gerieral,
S r r r i i una signora che andava assai mal.
Or xto iii quella cma da vora padrona
Chp serve un vecchiorit, - pob~iedeun milione
M i vliol sposar - punto final.
I tre Ladri
PRIMO. Sono il primo ladrone.
SECON~O
Sono
.
io il secondo.
Tnnz6.
I1 terzo io sono.
TUTTI. Sempre che ci persegue l'autoritk
E quando piìi tranquilli viviamo qua.
PRIMO. Se ci dobbiamo confessare
SECONDO.
Andiam dal prete
TERZO. Al cellulare.
STITTI. Quando cadiamo in man della polizia
Passiamo solo un giorno di prigionia
A tutti già pare che la nobil arte
Senza grande studio a tutti comparte.
Ma certo ci viiole iiria grande attenzione
P e r non istar sempre rincliiutii in prigione
P e r non istar sompre r i n ~ h i u s iin prigione.
(bnttuwo e snorznao le i n a s c h e r . ~ )
P e r principiar la carriera
Per principiar la carriera
Bisogna aver vocazione
Andar prima in galera
A provare il cappiiceion, cappuccion
Andare prima in galera
A provare il cnppuccion, cappuccion
Poichò in tal maniera si potrb appreznare
Ciò che tanto valga l'arte del rubare
Perclili a010 l d dentro la nootra bell'artc
-9Si potrà compir
S i potrn compire con zelo e attenzioneh.
E dei tramwai le bortitrE dei tramwai le sortite
(escono
t1 P
( ~ ~ f n rJ d i ~
Dove C'& pih l'occasione
Diamo lezioni gratuite
P e r raiuscir un buon ladro-iin bi~ori iiiciinn.
U n portamonete star sicur non deve
Se lo deve appena tino di noi tre.
E se cade iin merlo, che tenga nionetca.
Gli si clR il gran tiro
Se fosse anche u n primo cugino cni.nal.
GUARDIA.Avendo cervello e molto talento
Con questa invenzione si fa del portento
Son quasi tre mesi che facciamo la caccia
E con questa gabbia l'arresto si faccia.
1 Lannr. Oh ! che grazia tiene
Qiiesta trappoliora !
Lascia andare i topi
Con buona maniera
Senza tanto chiasso
Senza far fracaako
Noi sapremo farla
Noi sapremo farla all'Autorità.
I Marinaretti.
Siamo i marinaretti
Che veniamo a Madrid,
E quantunque giovanetf i
Tlitti siamo d i valor.
I p d r i nostri mai iioii g-iiinsero
A valore aingolare
Quasta terra che adoriamo
A La vita clel graa rnttr.
Oggi alle regate vonliam s~~erare!
I o sono un ballo di serventi e cameriere
Sempre mi cercano le cuciniere.
Nelle mie sale s i disputan per salire
I pii1 galanti dell'arvenir.
Si balla I'Abnnera,, polka e valzer
Senza alzar la gainba in su.
Nel fare un giro con rapiditi
Quel che si vede Dio lo sa.
Oh che gusto ballar
L a geniale schottis
Alla moda di Madrid !
E stancati che siamo
Noi andremo al Restuurn?zt.
V i troveremo il hagian
Che pregherh un buon faggian.
Anche i pih forti sapremo guadagnai.,
Così in tal maniera vincere sa remo
Vincere sapremo ad onor delya nazlon.
Portamento genti1 e con aria marzial
Si conosce che siam della scuola naval,
Quando contemplo con allegria
I l verde ciipo dell'ampio mar
Pensai che presto la salperia
Che gusto mi dR.
'
I1 nostro bnrco qual rapida gaviota
L e onde va rompendo e vola sopra il mar,
h& siilla spiaggia, che si vede remota,
Se tntti ci saliitnno noi pur rispoiidiam,
lp a vogai., I p a vogar,
'1 bella questa vita de lo mare,
Tp a vogar, 111 a vegar,
bella questa vita de 1%mare,
È bello il navigar. (Ripefono. il nostro harco
Quando che il vento soffia e s'infuria,
Fru, fru, fru, fru,
Quando le onde s'increspano irato
11 pericolo maggior ci accresce il valor.
Dopo tempesta no vien l a hrezza,
Alfin vediam la Spagna,
Il cielo inoantator.
LB, sulla spiaggia, pieni di tonnronz:~.
I nostri cari attendono,
Ci chiaman con amor.
Che vita singolar,
E 'bello il n a ~ i g a ~ .
Sortita Eliseo.
I o sono l'Eliseo,
U n ballo di Qrisette,
E tengo le mie sale
Al lato del buffet.
POLI.
Notte ,
Vieni com me
L a luna splendo in ciel,
O l e ~ z ail fioi
E lieve geme il ~ n a r .
Ciran ballaliile fiiial o.
Pvhlo Dh ! non v i sroraggiata
Cjh'io v'aiuterò
E ~e non ~ ' a d o n l ~ a t e
lo v7nllaccierò
(I1 cor mi batte e fa tic fò).
Di si bel miisino cotto soil
Qiial'ebbreaza provo : qual fef%t!,
Marinaresca
Duetto dell'Oiilhrello.
f'atllo Oh ! 8t.llorila bulla, vi vui.i-ei pailsl,
E v'offiso I:L mia omlixolla.
L e i cavar ~ u vuole
i
u n occhio, rnio ~igiinia
Colla punta dell'o
Pc~hloI1 niio paracqua i?
l
Sare iisttrn 4
JIen. Uu galante caporale sieie, al._,
'ercliè volete star qiiì a bagnarvi
Vogliate accompagnarvi qui cori me
A l vicino restaurant.
3ta fresco i n ~ e rbu11a mia f B .
Chi viiol scheraaro venga con ino.
P(rb7o Mia ca1.a. or su vien con me
Son caporal pi-ode, loal.
,41 par cl'iin general.
M P ~ 1Ma
.
se ci v e c l ~insicme la mnmmà
E poi b(i lo Hapesie il mio papa
Compromessa saria la mia rirtìi
(Che rioii Iio piìi ?)
Y ( ~ h l oChe decidete 9 S u risolvote.
N P I ~Sì
. voi - giiirattr clie poi
Sarete onesto - Meco rriodrnto '?
Pablo O h ! gioia inebriante
Ella a veiiir conseilte.
IWerr. Ahi ! camminar non posso
Come mai farò
S'è rotta una legaccia.
Xrn.
Allor che i l mitre
i n piena calma
Amor c'infonde
E gioia all'alma;
Ciel sereno
Placido mar
"
i l e delizie del marinar.
n i fanciullo olà
~ n ifanciulla a l mar.
Serenata.
Tu sei nata in mezno al cielo
U n a stella fii tua maclre
Ed il cielo f u tuo padre
Mamma luna t'educò.
T11 sei nata in u n bel nido
D a iina paasera geniale
E u n iiccello cardinale
F u il tuo vero genitor.
Ba~iecietto q u e l l a f m a n n ~ n
Che ti fece sì ageraaialn
n
.a ael con
3 0 rosa, a(
...
7"
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