Spizzica..
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SETTIMANALE
DI POLITICA
E COSTUME
Autorizzazione del tribunale
di Siracusa n.2/2003
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abbonamento postale
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€ 0,50
diretto da Salvo Benanti
Telefono 0931412883. Email: [email protected] - tipografia LegoPrint srl
Anno 26
FONDATO NEL 1988
N° 33/2014
Domenica 2 novembre 2014
Scelte dannose per Siracusa
Ezechia Paolo Reale: Decisioni sbagliate per servizio idrico,
bando di igiene urbana e asili nido: Pagheranno i siracusani
Ezechia Paolo Reale, a conclusione della trattativa
privata Renzi-Crocetta, non sei più l’assessore regionale all’Agricoltura e alla pesca
Ne avevo avuto sentore già da qualche giorno, non in
maniera chiara, ma i segnali erano quelli.
Speravi di essere confermato nonostante i segnali
di cui parli?
Non c’è dubbio che avrei preferito proseguire anche
per portare a conclusione tante iniziative, tanti impegni assunti con soggetti diversi per il rilancio della Sicilia, tanto lavoro svolto in questi mesi che sono stati
comunque impegnativi quanto affascinanti. Ma sono
tuttavia molto contento di avere fatto questa esperienza, sono contento di aver fatto un lavoro importante,
di avere conosciuto tante persone, di essermi fatta
un’idea precisa di come funziona la macchina della
Regione. Queste conoscenze servono a chi amministra per avere una strada maestra da seguire per superare la durezza del momento di profonda crisi che
tutti stiamo vivendo. In una battuta direi che il ruolo di
assessore regionale è stato per me un momento di
forte crescita personale.
Reazioni a caldo?
Come sempre penso a lavorare. Mi prendo una settimana per organizzare ancora meglio il mio studio professionale, tutto qui.
Reazioni politiche?
Nei prossimi giorni faremo sicuramente una riunione
insieme ai miei di Progetto Siracusa per cercare di capire e fare il punto allo stato delle cose. Ci sarà ovviamente anche un confronto con Articolo 4 per capire
quali saranno le mosse successive e per confrontarci
sulle stesse.
Siracusa? La giunta Garozzo?
La città non sta andando bene, è un rilievo che non è
solo mio personale, ma oggettivo. Non c’è alcun dubbio che proprio in questi giorni gli attuali amministratori
stanno assumendo decisioni importanti che mi sembrano dannose e mi riferisco, fra l’altro, al servizio idrico, al bando di igiene urbana, agli asili nido. Penso
che siano sbagliate e che tutti i siracusani in un futuro
ormai prossimo ne pagheranno le conseguenze.
Monta la protesta Bambini cacciati
Su facebook una comunita di quasi Incredibilmente il Comune butta
cinquemila siracusani chiede al
fuori dall’asilo chi non paga entro
sindaco di rassegnare le dimissioni
20 giorni, anche i più bisognosi
Cannati ——————
Alle 17 del 29 ottobre scorso su facebook
una comunità di siracusani - denominata
“Vogliamo le dimissiono di Garozzo. Non
ci rappresenta” - , una comunità di quasi 5
mila persone, esattamente 4.655, di fatto
chiedeva a gran voce le dimissioni dell’attuale sindaco. Tutti gli interventi nella
Comunità evidenziano tutte le cose che
Garozzo non ha fatto. In ogni caso una
protesta di cinquemila persone è un dato
forte. Aggiungiamo che proprio in questi
giorni sono programmate altre manifestazioni spontanee di protesta. Come dire che
i siracusani hanno esaurito la pazienza e
hanno preso atto di essere stati nuovamente gabbati. Garozzo darà risposte alle proteste o farà ancora il Superbone?
La schizofrenia è una malattia psichiatrica che la scienza ha ricondotto a fattori genetici,
ambientali precoci, psicologici e sociali, non essendo stata trovata una causa organica ben
precisa; i sintomi sono alterazione del pensiero e del comportamento, allucinazioni uditive,
deliri paranoidi e pensieri o discorsi disorganizzati. E questo è un fatto. Siracusa, ci dicono gli storici – Erodoto, chi era costui?- ebbe la sua massima estensione sotto Ierone II, un
regno nella Sicilia sud-orientale costituito dai “quartieri” denominati Nasos (“isola”, Ortigia), Akradina, Tycha, Neapolis, Epipolis. Una pentapoli, fatti due conti. I quartieri avevano, pare, funzionari amministrativi che si occupavano di censire la popolazione ed esigere le tasse. E anche questo è un fatto. Viceversa, costui che sta digitando non è un
“fatto”, neppure la domenica, niente sostanze stupefacenti – controproducenti, ad esempio, se si soffre di schizofrenia - neppure di quelle blande e “giovanili” cui potrebbe alludere il titolo di questo spazio; «un motivo ci dev’essere - qualcuno potrebbe chiedersi a
questo punto - dietro questa sequenza d’argomenti “dissociati”». Il motivo è che dietro
un’apparente schizofrenia può starci, in realtà, una fine strategia, ben pensata allo scopo
di confondere le acque, un rumore di fondo che impedisca di sentire, una cortina fumogena
che impedisca di vedere. Un giorno ci si prepara a spendere molti milioni di euro per un
servizio – idrico - (che dovrebbe costar meno, basta confrontare i conti della gestione
emergenziale dei quattro mesi “interni” con le cifre del bando di affidamento a privati), il
giorno dopo si fa un bando per l’albero di Natale riciclato, il giorno dopo si discute dell’utilità di acquistare un immobile per molti milioni di euro, da ristrutturare con altri milioni
di euro, per farci pubblici uffici, il giorno dopo si decide di “chiudere” i quartieri per risparmiare qualche gettone (erano 200 lire quelli telefonici, questi qualcosa in più), il giorno dopo si prendono due consulenti esterni fiduciari per qualche decina di migliaia di euro, e così si continua, giorno dopo giorno. Tutto questo, secondo voi, cos’è? Schizofrenia o
strategia? Buona domenica.
Francesco Vinci
Comunale a +3577 TeatroVerga +3462
Come si vede nella foto all’interno, è diventato un garage
La faccia mostra evidenti i segni di incuria e degrado
Mentre tutti gli studiosi sono concordi
nell’evidenziare il gravissimo rischio di desertificazione che corrono le regioni meridionali e di conseguenza riaffermano la necessità di attuare misure a sostegno della
natalità, a Siracusa il Comune sceglie purtroppo di andare in direzione opposta.
Uno dei pochi settori in cui potevamo vantare situazioni dignitose era proprio quello
degli asili nido ma, incredibilmente si sta
provvedendo a sfasciarlo, in maniera quasi
sistematica.
Si procede ad un aumento delle rette degli
asili, passando da un esborso per le famiglie
di 295mila euro l’anno a ben 500mila, con
un incremento che sfiora il 70%. E tutto ciò
a fronte di un servizio che, sulla base della
gara d’appalto, verrebbe ridotto degli attuali
undici mesi a nove mesi e mezzo! Inoltre,
le famiglie realmente bisognose, quelle cioè
che hanno un Isee da zero (ripeto zero!) a
6000 euro dovranno pagare ben 85 euro
ogni mese. E devono pure sbrigarsi a pagare, perché, secondo il regolamento sottoposto dall’Amministrazione al Consiglio, è
sufficiente un ritardo di soli 20 giorni per
sospendere la frequenza del bambino e subito dopo per cacciarlo e procedere al
“recupero delle quote dovute come previsto
per legge”!
Salvo Sorbello
Via Crispi +2917
Dovrebbe essere illuminata a giorno e non “a tugurio”
2
Domenica 2 novembre 2014
Cetty Vinci “bombarda” Garozzo
Contestato il sindaco sul bilancio, sul mutuo milionario, sul nuovo ospedale,
sulla gestione degli asili nido e sulla mancata proroga sulle Latomie
Per il consigliere comunale Cetty Vinci luna di miele finita con il sindaco Garozzo,
così dopo tanti tentennamenti, tanti sorrisi e
tanti voti a favore, finalmente il consigliere
in questione prende atto del suo ruolo e comincia seriamente a lavorare nell’interesse
della città, insomma fa il suo lavoro di ispezione e di controllo dell’attività dell’amministrazione comunale. Primo intervento sul
bilancio e sul mutuo che finirebbe di indebitare il Comune. Leggiamo:
Con la prossima previsione di bilancio, l’idea dell’Amministrazione comunale di ricorrere ad una possibile azione del Comune
volta a comprare da privati immobili vetusti
di loro proprietà da adibire ad uffici per il
Comune si sta traducendo purtroppo in realtà, con una fortissima operazione di indebitamento per la collettività siracusana che
verrà drammaticamente pagata negli anni.
Si tratta di un’operazione sulla quale ad oggi non è avvenuto un confronto serio con il
Consiglio comunale, fermo restando che la
sottoscritta da tempo ha palesato in tutte le
occasioni in cui ha potuto i propri dubbi sulla utilità dell’operazione stessa. Le chiedo,
infatti, se siano state quantificate le spese
necessarie per adeguare la struttura individuata alle necessità dell’ente e a quanto ammonti questa spesa, quali immobili l’ente
abbia intenzione di offrire in permuta e quale sia stata la stima di questi immobili, rappresentando il rischio che non sia in corso
una svendita del patrimonio immobiliare
dell’ente e un acquisto di beni immobili su
cui andranno ancora riversati fiumi di denaro per renderli utili allo scopo dichiarato.
Più in generale, l’attuale amministrazione si
proponeva di offrire i palazzi pubblici in
cambio di strutture da adibire ad uffici, operazione che potrebbe permette il taglio di
spesa di affitti passivi che grava pesantemente sul bilancio comunale. Oggi il Comune sostiene un esborso di circa un milione e
quattrocentomila euro, cifra che pesa principalmente sulle tasche dei cittadini che sempre in misura maggiore diventano soggetti
passivi di imposte e tributi. La ricetta suggerita di attingere ad un mutuo con la cassa
depositi e prestiti per l’acquisto di immobili
non ritengo sia condivisibile, oggi necessitano interventi immediati, interventi che
possano intervenire su tagli di spesa in maniera più significativa. Il Comune nell’elenco dei beni di proprietà vanta molte strutture
che potrebbero essere messe a reddito ed
invece sono concesse in comodato d’uso
gratuito, beni concessi in locazione a canoni
assolutamente fuori mercato, beni confiscati
alla criminalità organizzata concessi a privati a cifre irrisorie, strutture inutilizzate
che con interventi significativi potrebbero
accogliere quasi tutti gli uffici comunali. Si
è parlato di permute di terreni di proprietà
del Comune, ma alcuni terreni del Comune
non sono neanche identificati catastalmente
e alcuni non sono neanche integrati nell’elenco dei beni di proprietà. Non si può parlare di permute di terreni che oggi non hanno alcun valore ma per estensione e per posizione potrebbero benissimo rappresentare
un enorme valore patrimoniale. A nostro
parere prima di pensare ad ulteriori indebitamenti è prioritaria la rimodulazione dei
fitti attivi, la revoca dei comodati d’uso, e
lo studio degli interventi da realizzare sulle
strutture di proprietà per poter far sì che le
strutture di proprietà possano diventare
sedi degli uffici. Cosa ne pensa l’Amministrazione?.
Seconda messa a punto sul nuovo ospedale
di Siracusa. Cetty Vinci così rinfresca la
memoria a Garozzo:
Un’opera di grande interesse per la città,
un appalto per centinaia di milioni di euro,
il timore diffuso che interessi covati sull’opera e indagini in corso stiano possano
bloccare l’iter amministrativo per la sua
realizzazione. Un silenzio assordante rispetto al quale questa interrogazione chiede agli attori istituzionali protagonisti e a
lei, signor Sindaco, in primo luogo, cosa
stia accadendo sul nuovo ospedale di Siracusa. Non le sfugge infatti che ancora lo
scorso febbraio, insieme all’allora direttore
generale dell’Asp di Siracusa firmava una
nota con cui dichiaravate che “sia che venga assunta la decisione di mantenere la posizione originaria, sia che venga assunta la
decisione di optare per aree alternative, si
ribadisce la volontà delle scriventi Amministrazioni di sollecitare con insistenza al
fine di definire nei tempi più brevi possibili la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa”. Che fine hanno fatto queste sollecitazioni dopo otto mesi? Cosa ne sa lei
della commissione ispettiva nata in estate
per volontà del governo Crocetta sulle intercettazioni individuate all’interno del ca-
Il “Corriere della Sera” nei giorni scorsi ha
scritto in prima pagina della provincia di Ragusa. La cosa ci riguarda da vicino perché Siracusa
e’ contigua a Ragusa e perché nei paesini del
ragusano si coltiva quel pomodorino che prende
nome dal centro di maggiore coltivazione ,la nostra Pachino. Ha fatto “Il Corriere” una denunzia contro lo sfruttamento di lavoro e di sesso delle braccianti agricole extracomunitarie e rumene in particolare
che si opera nelle piccole e medie coltivazioni dell’oro rosso, il pomodorino di Pachino. Queste donne sono pagate in
media con salari di due euro e cinquanta l’ora e vivono in
campagna in ambienti senza servizi perché già vecchie
stalle. La cosa che colpisce di più non e’ che la nuova
“schiavitù”” come la definisce il “Corriere” sia dovuta
ai grandi e veteri datori di lavoro, ai grandi feudatari di
una volta, ma e’ attuata dai piccoli, a volte piccolissimi,
coltivatori diretti . E’ diventato pertanto un fatto di costume che ha di fatto ricostituito una forma di schiavitù ,perché quando c’è un salario appena di sostentamento,
si fa dormire in vecchie stalle, e c’è l’abuso sessuale si e’
tolto ad un altro essere umano la possibilità di essere concretamente libero.
A questo punto ciascuno di noi dirà che la cosa e’ impossibile: siamo in una Sicilia che grazie a Dio ha una potente
macchina di controllo autosufficiente che può fare a meno
dell’intervento dello Stato: abbiamo una nostra Guardia
Forestale, abbiamo una Polizia Provinciale, abbiamo il
so Expo in cui si paventava la presenza di
interessi sulla realizzazione del nuovo
ospedale di Siracusa e che avrebbe dovuto
entro sessanta giorni presentare una relazione sull’accertamento effettuato e sugli
eventuali danni erariali o violazioni di norme e su cui è calata anche qui una coltre di
assordante silenzio? Quali sono le ragioni
per cui questa opera viene tenuta nel
“bagnomaria” della politica locale e regionale, nell’impossibilità di vedere la luce?
Cosa serve per sbloccarla?Punto 3 sulla gestione degli asili nido e
sullo strano comportamento della Giunta
Garozzo che garantisce i posti di lavoro
per il servizio idrico e la raccolta dei rifiuti mentre ne fa meno sugli asili nido. Leggiamo:
La gestione degli asili nido comunali rappresenta, anche per le parole spese da questa Amministrazione cittadina in campagna elettorale, una delle cartine di tornasole della volontà di restituire capacità di
spesa e certezze economiche ad una comunità martoriata da una crisi economica
drammatica e della quale, purtroppo, ancora non si vede la via d’uscita. D’altro canto, le preoccupazioni espresse in questi
giorni a me da diversi lavoratori che in
questi anni hanno operato all’interno degli
asili nido relativamente alla possibilità che
con le gare d’appalto in corso possano perdere il proprio posto di lavoro, trovano
fondamento negli avvisi redatti dall’Amministrazione cittadina, che non è andata
affatto nella direzione di tutelare competenze acquisite negli anni, professionalità
Che ce ne facciamo di ben 18 mila forestali, per
pascere i quali si levano i soldi agli artigiani
cioè a persone che creano ricchezza e che insegnano ai giovani un mestiere nei loro laboratori ? Che ce ne facciamo di mille e ottocento dirigenti, uno ogni sette dipendenti, tutti con stipendi dai quattro mila euro in su’, quando la Sicilia
ha bisogno di dirigenti per l’assessorato all’Economia, non
ne trova e deve fare nuove assunzioni? E’ scandaloso,urla
vendetta davanti a Dio che se un settore della Regione ha
bisogno di personale non può trasferirlo da un assessorato
ad un altro: sono inamovibili come i giudici dei Tribunali
italiani! Che ce ne facciamo d’una regione siciliana che non
riesce a spendere i soldi dell’Unione Europea che si riprende i soldi destinati ai siciliani? Che ce ne facciamo d’una
Regione che ha perso la bussola e che da mesi e’ bloccata
per una faida interna al PD? Per nostra fortuna ci siamo
quattro milioni e quattrocento mila siciliani che non siamo
dipendenti della regione siciliana e che lavoriamo e produciamo ricchezza senza la regione e a volte contro la regione
che ci vorrebbe mettere bastoni sulle ruote ,perché lì dove
c’è ricchezza i centomila dipendenti della regione ci vogliono mettere il naso. Torniamo alle schiave del ragusano;il
nostro modo di esser uomini ci fa respingere un tale costume
e se ci dovessimo accorgere che sta attecchendo nelle nostre
campagne ci dobbiamo ribellare per un fatto di civiltà da
soli come cittadini come cattolici, con o senza gli ispettori
del lavoro della Regione Siciliana.
Titta Rizza
Agricoltura e sesso
nostro potente assessorato del lavoro del tutto indipendente dal Ministero del Lavoro, perché noi siciliani ci siamo
anche dati gli ispettori del lavoro che debbono vigilare
cantiere per cantiere, campagna per campagna. E con
tutto questo apparato di forze regionali perché le voci che
gridano alla scandalo sono rimaste i parroci dei paesini
interessati allo schiavismo ed il giornalista del
“Corriere”? Subito ci domandiamo ,ma dove sono i nostri
e potenti e magnificamente pagati ispettori del lavoro? La
risposta guarda caso ci era stata anticipata martedì scorso dal “Giornale di Sicilia” che ci parlava di ben trecento
imboscati nel palazzone dell’assessorato regionale del lavoro a Palermo. Nel 2006 ci dice il “Giornale di Sicilia”
che la Regione bandi’ un corso per reclutare trecento
ispettori del lavoro: tutti alla fine promossi,t utti si ebbero
il loro aumento di stipendio, ma tutti rimasero belli e sfaccendati e imboscati nel palazzo assessoriale nel pieno centro storico di Palermo. Ma noi siciliani che lavoriamo e
che siamo la vera ricchezza del nostro territorio che ce ne
facciamo d’un ente regione come il nostro?
certe e nuclei familiari che vivono di questa
attività lavorativa. Il punteggio incentivante
nei confronti delle ditte aggiudicatarie affinché prendano personale già in forze negli
asili nido è minimo, col serio rischio che
dopo tanti anni di lavoro ci si trovi senza
alcuna prospettiva occupazionale. Dunque,
l’Amministrazione comunale intende creare
occupazione sulla disoccupazione, il miglior
modo per minare la coesione sociale e determinare incertezze per il futuro nella nostra
cittadinanza. Per questa ragione, anche alla
luce della convocazione di Consiglio comunale del prossimo mercoledì, chiederò un
confronto in aula sulle reale intenzioni di
questa Amministrazione cittadina e sulla
ragione di comportamenti differenti in altre
tipologie di appalto come quelli della nettezza urbana o della gestione delle acque, dove
al contrario mira alla salvaguardia dei posti
di lavoro. Quali sono le ragioni per cui accade questo? E' nostra intenzione anche chiedere il prolungamento dell'apertura degli
asili anche nel mese di lugli,o perché non si
comprende per quale ragione tutti quei genitori che sono nell'impossibilità di tenere i
figli anche in quel mese, debbano ovviare
con soluzioni alternative.
Ultimo rilievo al sindaco Garozzo sulla questione della mancata proroga della gestione
delle Latomie ad Italia Nostra. La consigliera Vinci anche in questo caso fa notare i
due pesi e due misure adottate da Garozzo e
compagni. Ecco il testo:
La Latomia dei Cappuccini rischia di ritornare al degrado e all’abbandono di dieci anni fa, a causa della volontà dell’Amministrazione comunale di Siracusa di non rinnovare
la concessione ad Italia Nostra, che peraltro
ha agito in tutto questo tempo in rapporto di
gratuità col Comune di Siracusa. L’opera di
Italia Nostra è stata encomiabile, le giustificazioni del Comune appaiono incomprensibili. Non tanto per la volontà di affidarla con
bando pubblico, quanto perché – nelle more
che il bando faccia il suo corso e il Comune
arrivi ad un nuovo affidamento – non sia
stata prorogata l’attuale gestione. Un sistema, quello delle proroghe che l’Amministrazione ha di contro utilizzato in tanti altri casi
nel corso di questo primo anno e mezzo di
attività amministrativa: la gestione dei rifiuti, quella degli asili nido, quella della refezione scolastica. In alcuni casi, le proroghe
sono durate anche molti mesi. Per questa
ragione, riteniamo opportuno che il Comune
di Siracusa colga l’occasione dei ritardi che
stanno caratterizzando la redazione del bando di affidamento della Latomia dei Cappuccini per prendere in considerazione l’idea, concretamente, di restituire le chiavi del
sito ad Italia Nostra e prorogare l’affidamento del servizio fino a conclusione della nuova procedura. Le chiedo, infatti: per quale
ragione a fronte di un’attività volontaria e
gratuita di recupero e valorizzazione del sito
non è stato prorogato l’affidamento ad Italia
Nostra nelle more della redazione del bando?
Cetty Vinci
Consigliere comunale
3
Domenica 2 novembre 2014
Ospedale? Zitti e mosca
Vietato
Un consigliere interroga Garozzo sulla nuova struttura
e chiede notizie sulla commissione ispettiva post Expo
Ecco cosa scrive sul nuovo
ospedale di Siracusa il
consigliere comunale Cetty Vinci in una interrogazione al sindaco Garozzo:
Un’opera di grande interesse per la città, un appalto per centinaia di milioni
di euro, il timore diffuso
che interessi covati sull’opera e indagini in corso
stiano possano bloccare
l’iter amministrativo per la
sua realizzazione. Un silenzio assordante rispetto
al quale questa interrogazione chiede agli attori
istituzionali protagonisti e a lei, signor Sindaco, in primo luogo, cosa stia accadendo
sul nuovo ospedale di Siracusa. Non le
sfugge infatti che ancora lo scorso febbraio,
insieme all’allora direttore generale
dell’Asp di Siracusa firmava una nota con
cui dichiaravate che “sia che venga assunta
la decisione di mantenere la posizione originaria, sia che venga assunta la decisione di
optare per aree alternative, si ribadisce la
volontà delle scriventi Amministrazioni di
sollecitare con insistenza al fine di definire
nei tempi più brevi possibili la costruzione
del nuovo ospedale di Siracusa”. Che fine
hanno fatto queste sollecitazioni dopo otto
mesi? Cosa ne sa lei della commissione
ispettiva nata in estate per volontà del
governo Crocetta sulle intercettazioni individuate all’interno del caso Expo in cui
si paventava la presenza di interessi sulla realizzazione del nuovo ospedale di
Siracusa e che avrebbe dovuto entro
sessanta giorni presentare una relazione sull’accertamento effettuato e sugli
eventuali danni erariali o violazioni di
norme e su cui è calata anche qui una
coltre di assordante silenzio? Quali sono
le ragioni per cui questa opera viene tenuta nel “bagnomaria” della politica locale e
regionale, nell’impossibilità di vedere la
luce? Cosa serve per sbloccarla?
Il Nuovo Ospedale? Si certo, anche noi
vorremmo sapere cosa è successo
nell'ambito dell'indagine giudiziaria EXPO dove erano spuntate, per iniziativa di
un politico siracusano
(Foti),
alcune intercettazioni clamorose
sull'appalto del
Nuovo Ospedale.
Da allora non è
più
trapelato
niente. La magistratura se ne
interessa? La Regione se ne interessa? La Vinci
riferisce una notizia che non conoscevamo: che
Crocetta avrebbe
incaricato
una
commissione ispettiva di riferire entro sessanta giorni. Ha riferito? Cosa ha riferito?
Silenzio assoluto. Saltuariamente affiorano in città indicazioni sull'area dove dovrebbe sorgere il Nuovo Ospedale dove sembra - si sia aperta una bella lotta per
individuare i terreni interessati. Ma sono
voci. Il Sindaco Garozzo si guarda bene
dal dare notizie aggiornate in materia. C'è
ancora un finanziamento per il nuovo
ospedale? E' stata individuata una nuova
area rispetto a quella indicata dal PRG ?
Ci sono contrasti tra interessi diversi economici ? Il silenzioso Garozzo non parla.
Risponderanno alla Consigliere Vinci? Ne
dubito e se risponderanno scriveranno
quattro banalità da tutti conosciute.
Sindaco, l’ebola?
Ho paura di ciò che sta accadendo sulla
Terra; per la prima volta in vita mia, ho
paura. Non nego che da qualche tempo inizio veramente a temere questa epidemia
che si sta diffondendo in modo lento, ma
tentacolare in tutto il mondo. Gli esperti
dicono che è questione di tempo e che arriverà anche da noi, gli allarmisti raccontano che è già arrivata, tuttavia io mi limiterò
a chiedere al Sindaco, il quale è la massima autorità sanitaria locale, se Siracusa è
pronta ad affrontare questa minaccia. Il
Sindaco deve sempre conoscere e far monitorare lo stato di salute della popolazione,
deve prendere provvedimenti se esistono
pericoli incombenti e deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta. E secondo il mio parere l’informazione
resta la prima arma di difesa, visto che ancora una parte della popolazione non ha le
idee ben chiare su come questo virus si trasmetta o quali siano i sintomi e i tempi
d’incubazione. Anche se capisco che in
questo momento le trivellazioni da evitare, i
quartieri da cancellare e i contenziosi da
risolvere possano apparire come priorità
non procrastinabili, voglio con forza far
presente che se questo flagello dovesse arrivare e sorprenderci senza aver approntato alcun piano d’emergenza di concerto con
la prefettura e le altre autorità locali... be’,
le assicuro signor Sindaco che a quel punto
i quartieri inizierebbero a cancellarsi da
soli.
Francesco Candelari
Tre
treni
per
Roma
e
uno
per
Milano
Il trasporto ferroviario è in pratica scomparso considerando che l’orario
attuale oltre a queste corse prevede una serie di treni regionali verso Gela e
Messina. Il trasporto marittimo non esiste più da tempo e il trasporto locale..
Impazza a Siracusa la moda di abolire qualcosa o
abolire qualcuno, purché
si sia speculari al modello
nazionale Renziano di ricerca della novità a tutti i
costi, anche se poi il tutto
si ferma a dichiarazioni,
comunicati stampa e nulla
più. Stranisce che il Sindaco non si faccia vanto più
di tanto di avere abolito il
sistema del trasporto pubblico, che proprio grazie a
Lui e a qualche suo illuminato Assessore, ci presenta questa realtà:
Il trasporto ferroviario è in pratica scomparso considerando che l’orario attuale prevede n. 3 treni il giorno in partenza per Roma (10,25 - 19,10 e 21,45); n.1 treno per Milano (13,40) e poi una serie di treni regionali che arrivano
verso Sud a Gela e verso Nord a Messina. Lo scalo merci,
dopo i milioni spesi per realizzarlo, rientra a pieno titolo
tra le opere inutili della nostra provincia.
Il trasporto marittimo non esiste più da qualche tempo e
purtroppo, non c’è più neanche un traffico commerciale in
porto avendo scelto, noi siracusani, di avere la vocazione
per la nautica da diporto. In sostanza per decreto, i siracusani sono diventati proprietari di barche e marinai. E’ vero che puntiamo tutto sul traffico crocieristico ma, su questo punto registriamo due ordini di problema:
Da qualche decennio a Siracusa le navi, sempre e comunque di piccola stazza, possono ormeggiare solo alla ban-
china n°1 che, per intenderci è quella vicino al Ponte S.
Lucia. Il Molo San Antonio e la Marina sono un cantiere
aperto del quale non è dato sapere quando saranno portati
a termine i lavori che li interessano.
Sul Molo San Antonio la Regione (Presidente Crocetta) ha
ridotto i finanziamenti per cui i lavori, quando dovessero
essere terminati, daranno il risultato che le grandi navi da
crociera continueranno ad ancorarsi a centro Porto, esattamente come oggi. I lavori al Foro Italico, la Marina per
i siracusani, non si sa quando finiranno, si sa invece che
l’azienda esecutrice dei lavori percepirà dal Comune, oltre ai costi di costruzione, la somma in più di 3 Milioni di
euro, quale penale concordata, per la famosa vicenda dei
cassoni a cemento impoverito dove il Comune perde la
causa ma, non c’è fisicamente nessun colpevole. Roba da
mago illusionista e prestigiatore di fama internazionale.
Potrà sembrare strano ma, sia la vicenda Marina di Archimede che l’ormai prossimo cantierabile progetto Spero,
incideranno fortemente sul futuro della portualità siracusana che, completate le due opere (ma Garozzo non era
per cemento zero…??) non permetteranno più un ritorno a
traffici commerciali nel porto di Siracusa con tanti saluti a
lavoro e occupazione.
La vicenda Trasporto Pubblico Locale vive di luci e ombre. La luce è che in estate sono stati rimessi in moto i pulmini elettrici di proprietà comunale, con grande soddisfazione dei siracusani e dei turisti. Belle le paline di fermata
che sono indubbiamente un vero tocco di stile. Al di là dei
limiti dei percorsi che investono solo alcune parti della
Città, ma questo ci può stare, dispiace che a prima verifica
si scopre che gli autisti non sono pagati e il servizio comincia a risentirne. Ciò che dispiace di più è che tutta la
parte del trasporto affidata all’AST, cioè quello che interessa l’80% della Città, continua a essere sempre lo stes-
so, inefficiente, pressapochista, assente, inutile per i siracusani. Per non parlare della bruttissima e misera pseudo
Stazione Pullman in Via Rubino (nei pressi di via F. Crispi)
scomoda da raggiungere, senza servizi e inserita in un contesto degradato fatto di puttane, sporcizia e piccola delinquenza.
Dare tutte le colpe a quest’Amministrazione, sarebbe ingeneroso giacché lo stato attuale dei fatti è frutto di passate
scelte politiche e amministrative (magari qualcuno che ancora amministra a Siracusa c’era anche all’epoca in cui
furono fatte le scelte che oggi piangiamo tipo, deputazioni
nazionali ed esponenti dei partiti di vario tipo compresi i
grandi vecchi….) è però certo che quest’Amministrazione
non ha prodotto nulla in termini progettuali, limitandosi ad
affrontare il quotidiano e senza mettere in moto quello che
avrebbe dovuto già essere pronto, leggasi PUT e PUM cioè
Piano Urbano del Traffico e Piano Urbano della Mobilità
chiusi in qualche cassetto a palazzo Vermexio e costati alla
collettività tra il 2012 e 2013 poco più di 250.000 euro.
Solo per memoria storica, mi viene di ricordare che nell’altro secolo, Sindaco Fatuzzo e Assessore ai Trasporti il Socialdemocratico Tanasi, sono stati prospettati l’utilizzo
dell’area dell’ex parco giochi alla Neapolis, tra l’ingresso
dell’area monumentale e Viale Teracati, come costruenda
Stazione Interscambio Autobus, con parcheggio ecc. Il tutto
fu aborrito dal Principe Soprintendente Voza, che doveva
fare degli scavi archeologici e quindi, quella preziosissima
area non poteva essere toccata. Gli scavi furono fatti, niente di veramente importante emerse e il risultato fu che al
posto della Stazione Autobus in quell’area intoccabile, furono costruiti dei capannoni bruttissimi, nei pressi di Casina Cuti, per alloggiare venditori di souvenir, un piccolo
bar e qualche altra rivendita di chincaglieria. Ed io pago!
Enrico Caruso
4
Domenica 2 novembre 2014
Opinioni
e repliche
Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci
legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su
quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente chiediamo repliche stringate, o comunque compatibili
con la necessità di dare visibilità a tutti.
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Sindaco distratto
Il problema riguarda l'annoso problema autobus degli studenti pendolari da Belvedere. Trovo sinceramente assurdo e
vergognoso che una città che si era proposta a capitale della
cultura, non abbia a cuore la condizione a cui sono costretti
i suoi studenti stipati come sardine su due soli auto molto
obsoleti e destinati anche a uso passeggeri. Si spendono
tanti soldi per autovetture elettriche abbandonate in magazzini e non si è mai risolto questo increscioso problema.
Oltre il danno, poi la beffa. Siamo costretti a subire il passaggio continuo di autobus e automezzi pesanti, da Belvedere a causa della chiusura della Targia e fa davvero rabbia
vedere passare autobus turistici per gli studenti dei paesi
che viaggiano comodi, con aria condizionata ecc, mentre i
nostri sono costretti a stare a contatto con anziani e sopratutto extracomunitari spesso carichi di borse e passeggini.
Condizioni precarie di igiene perché l'aria, specie col caldo
che sta ancora facendo, non circola e quindi a rischio anche
salute. Forse i nostri figli sono di serie C?
E non cerchiamo scusanti che tanto il tragitto è breve, perché non c'entra nulla. Anche i nostri figli hanno il diritto di
viaggiare sicuri e comodi come gli altri. Gli studenti necessitano assolutamente di un autobus tutto loro e senza passeggeri. E' assurdo che specialmente all'uscita, all'ora di
pranzo debbano essere testimoni di episodi incresciosi e
ritrovarsi con gente ubriaca che a volte ha pure vomitato sul
mezzo. Uno spettacolo indecoroso!
Spero vogliate prendere davvero qualche provvedimento e
colgo l'occasione per invitarLa a fare un tragitto insieme ai
nostri studenti nella suddetta tratta per rendersi conto personalmente della situazione che tanto si sa è sotto gli occhi di
tutti. Sa, Signor Sindaco, un umile consiglio da mamma...se
lei si facesse vedere in giro, tra "il suo popolo" a chiedere
di persona cosa c'è che non va, credo acquisirebbe molti
punti a suo favore. Prima di legiferare e firmare ordinanze
(parlo in generale) tutti voi politici dovreste scendere in
mezzo alle strade, nelle piazze, nelle scuole e chiedere di
cosa c'è bisogno. Le campagne elettorali periodiche penso
siano superate ormai già da un pezzo.
Buon lavoro e mi scusi se mi sono dilungata.
Anna Maria Chiapparo
Ho scritto ottomila articoli
mi candido al Nobel 2015
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Stefano Palasciano che replica al pezzo di Joe Strummer:
Carissimo Salvo, ho letto con piacere l'articolo dal sapore umoristico su di me che hai pubblicato sul tuo autorevole settimanale "I fatti", e mi sono divertito davvero per la verace genialità che ti contraddistingue fra tutti quelli che, per grazia o disgrazia, si possono trovare a vivere diuturnamente scrivendo.
Ti chiedo se puoi dedicarmi adesso un bell'articolo, di quelli "da maestro" di cui sei capace per dare il giusto risalto all'evento
della mia candidatura al Premio Nobel per la Letteratura 2015.
Se la gente sapesse quanta fatica mi è costata la candidatura (raccolta di firme a migliaia, convegni, conferenze, oltre alla stesura di oltre ottomila articoli), avrebbe un po' di rispetto in più per chi, come me, riesce a candidarsi, anzi, ad essere candidato
da un comitato autorevole, come quello mio, al più ambito premio del mondo.
Certi ottusi individui, poi, che sporcano di inutili frasi sconnesse e sgrammaticate parecchi mezzi di informazione, in criminosa e squallida combutta fra di loro, hanno addirittura preferito non parlare affatto della mia candidatura, nella meschina convinzione di danneggiarmi o di fermarmi sulla mia corsa verso la conquista della vetta più alta al mondo, il Premio Nobel, che
rappresenta il più grande ed autorevole riconoscimento pubblico dell'ingegno umano.
Salvo carissimo, io conosco bene il tuo nobile cuore e le tue eccellenti capacità professionali e umane: per questo sono certo
che spezzerai più di una lancia in mio favore. Ti abbraccio forte.
Stefano Palasciano
Vitadacani Sindaco Rizza, pensaci tu
Vogliamo battere il ferro finchè è caldo, domani potrebbe
essere tardi. Pare che l'operazione illegale di liberarsi dei
randagi che stanziano nella zona industriale di Priolo stia
preseguendo senza alcun timore o ripensamento. La chiamano "indagine/ricerca di mercato" per giustificarsi con il
Sindaco del Comune di Priolo che ha chiesto chiarimenti in
merito. Se il sindaco volesse fare di più, basterebbe applicare la Legge per bloccare una potenziale deportazione di
poveri randagi. Bisognerebbe multare questo consorzio
d'imprese perchè hanno, all'interno dei loro stabilimenti,
cani non microchippati e sicuramente non sterilizzati. E'
vero che un Sindaco ha molte cose cui pensare e spesso il
problema randagismo viene affidato a dirigenti, a Comandanti di Polizia Municipale o dipendenti comunali, ciò però
non fa decadere la responsabilità del Primo Cittadino che
resta pur sempre il solo responsabile del benessere e della
sorte degli animali sul territorio di sua competenza. Per
questo motivo indirizziamo al Sindaco di Priolo, Antonello
Rizza, un accorato appello affinché segua personalmente
questa incredibile vicenda. Il caso dei randagi che il consorzio di imprese della zona industriale di Priolo vuole
'togliersi dai piedi', in maniera assolutamente inammissibile, purtroppo, ancora preoccupa chi ama gli animali e cerca di difenderli con i mezzi previsti dalla Legge. Ci riesce
difficile comprendere come mai quei cani si trovano da
tempo dentro quella zona. Chi li ha portati? Chi li ha fatti
proliferare senza intervenire con la sterilizzazione? Perché
non è stata avvertita l'ASP e la Polizia Municipale per cat-
turarli, microchipparli e sterilizzarli come ha già fatto il Comune di Priolo attraverso un protocollo d'Intesa con la ERG?
In quale area precisa della zona industriale si trovano queste
creature che vogliono deportare? Il Consorzio di imprese che
sta compiendo questa operazione e sta facendo questa
'informale e discutibile' richiesta ad associazioni animaliste
per ricevere offerte economiche per portare via 34 cani, non
può ignorare la Legge.
In questi giorni, questi signori che rappresentano il Consorzio di Imprese, sono stati contattati dal Comune di Priolo
per avere chiarimenti e dopo aver ammesso che questa operazione è in corso, hanno ribadito che è una semplice
"indagine/ricerca di mercato" e che non conoscevano la possibilità di fare un protocollo d'intesa con il Comune per il
controllo della popolazione canina. Ci è stato riferito che,
subito dopo, gli stessi, incuranti di tutto e di aver avuto un
incontro con l'Ente Comune per trovare il modo di risolvere
il problema, si sono riuniti con i dirigenti di un'associazione
animalista di Siracusa (evidentemente disponibile all'illecita
operazione) per cercare di trovare nelle pieghe della Legge
il modo di poter comunque portare a termine l'operazione di
sbolognamento dei cani. Chiaramente, dietro lauto compenso. Se quanto riferitoci fosse vero, sarebbe gravissimo!! La
Legge non ha pieghe va solo rispettata ed applicata. Basterebbe microchippare e sterilizzare i cani. E se poi fosse necessario si potrebbe chiedere alle associazioni animaliste di
vero volontariato di controllarli e curarli.
Elena Caligiore
5
Domenica 2 novembre 2014
Troppi consiglieri a gettone
Due consigli comunali invece di uno, sembra una precisa
strategia. Indennità anche all’assessore/consigliere comunale?
Molti degli attuali consiglieri comunali non hanno sin qui
brillato, molti si sono nascosti nell’anonimato non facendo
nessuna attività ispettiva, non seguendo i problemi e andando sempre a rimorchio delle scelte fatte dalla Giunta
Garozzo. Insomma, non sembrano avere libero arbitrio, ma
su qualcosa sono attenti e brillanti e cioè sui gettoni del
Consiglio comunale e la strategia sembra studiata a tavolino. In prima convocazione quasi sempre non si raggiunge
il numero legale e così si va in seconda convocazione, poco
importa se ogni seduta costa migliaia di euro alla nostra
comunità, in questo modo, a rotazione, i consiglieri ne beccano due gettoni di presenza che tradotti in moneta sono
130 euro. Piccole somme, ma è anche partendo da queste
piccole somme che poi si arriva ad una cifra di 4 milioni a
consiliatura, una enormità. Una cifra che – è bene sottolinearlo – non prevede i costi delle consulenze esterne e di
incarichi vari come anche di premi di produttività che, lo
ripetiamo, suonano malissimo alle orecchie di chi un lavoro invece non ce l’ha. E con questo bailamme di sperperi,
improvvisamente si vogliono abolire i quartieri che, al confronto, costano due euro? Ma c’è di più. Veniamo alla tabella che riguarda il pagamento dei gettoni ai consiglieri
per il mese di settembre 2014 (a lato). E’ strano leggere fra
di loro anche il nome del consigliere Grasso che da qualche mese è assessore della giunta Garozzo. Come dire che
percepisce una indennità in quanto consigliere e un’altra
in quanto assessore? Magari sarà fattibile, ma se lo è, il
sindaco faccia a meno di riempirsi la bocca coi risparmi
sui costi della politica visto che al solito siamo al capitolo
privilegi. Per favore.
Inguardabile il sito del Comune
Ed è anche non utilizzabile. Il sindaco è lo stereotipo del renziano,
molta arroganza, tanta ambizione, non dar conto a nessuno
Maurizio Landieri, come
avrai letto il sindaco parla
della Leopolda e di Grillo.
La città viene dopo. O no?
Fa parte un po’ dello stereotipo del perfetto Renziano:
molta arroganza, tanta ambizione, guardare oltre. Credo
che i sociologi dovrebbero
cominciare a studiare il renzismo. Ci sono tratti comuni
preoccupanti tra il leader ed i
seguaci. Quello più evidente
è la convinzione di non dover
rendere conto a nessuno.
Diciamolo francamente, c’è
un deficit di comunicazione
corretta nonostante le tante
strutture esistenti. Perché?
Qualche giorno fa è morto
Ben Bradlee, mitico direttore
del Washington Post, ai tempi del Watergate. Costrinse alle dimissioni
l’uomo più potente della terra, Nixon. La
comunicazione è impostante. L’espressione
“Conoscere per deliberare” dovrebbe essere
la stella polare di tutti. Invece le informazioni che passano spesso sono insufficienti o
distorte, e nessuno si prende la briga di verificarle. Le conseguenze sono comunque disastrose
Per il teatro comunale se ne parla a primavera 2015. Ci credi?
Come S. Tommaso, quando toccherò con
mano.
Come ha correttamente scritto Titta Rizza sul nostro giornale, il ruolo del vigile
urbano non è quello di andare in giro
con il libretto delle multe in mano.
L’Amministrazione ha avvicendato tre
comandanti in quattro anni, richiamando,
di recente, il primo comandante, rimosso
da Visentin. Nello stesso periodo si sono
avvicendati anche tre assessori diversi. Il
problema non sono i vigili urbani, che poi
alla fine sono quelli che ci mettono la faccia, il problema è cosa l’amministrazione
chiede loro di fare. Se gli chiede di fare
cassa loro cercano di farla.
Che notizie hai della Tasi? Il Comune
non ha fatto manifesti, depliant, insom-
ma non “aiuta” i contribuenti.
Credo che la civiltà di un paese si
misuri anche dal modo in cui l’amministrazione pubblica interagisce
col cittadino. Dare informazioni
corrette e tempestive, è il minimo
che si possa e debba chiedere ad
una amministrazione. Si potrebbe
cominciare col rendere più semplice e funzionale il sito, che veramente è inguardabile e, di fatto,
inutilizzabile.
Capisco che siamo così rassegnati che quasi non fa notizia, ma la
spazzatura dilaga in tutta la città, i cassonetti sono vecchi, pochi
e inadeguati.
Ci toccherà ripeterlo fino alla noia.
La città è sporca, paghiamo profumatamente ed abbiamo un servizio
pessimo.
Ma sul serio dobbiamo continuare a pagare una tassa come se ci
trovassimo nel paradiso, pulito e lindo,
di Montecarlo?
Potenzialmente Siracusa potrebbe essere
come Montecarlo, abbiamo il mare, un
patrimonio storico inestimabile (che Montecarlo non ha), un porto al centro del Mediterraneo. Ci manca solo il Casinò ed i
regnanti.
Ti senti in un regime? Te lo chiedo visto
che ormai non si vota più per fare il
presidente del Consiglio.
Non mi sono mai sentito in un regime. Ho
sempre votato liberamente. Non mi fa arrabbiare chi ci governa, ma gli elettori che
fanno scelte scellerate.
Sei d’accordo con la proposta/
provocazione di abolire non solo i quartieri ma anche sindaco, assessori e consiglieri comunali? Un bel commissario e
tutto è risolto?
Non scherziamo, capisco la provocazione,
inevitabile alla luce dello spettacolo poco
edificante cui assistiamo, ma auspico che i
miei concittadini eleggano persone degne
di rappresentare le Istituzioni.
Marina Genovese neo ingegnere
Discutendo una tesi sul "Comportamento non
lineare di aste in cemento armato, in caso di
evento sismico: modellazione e confronto con
dati sperimentali", si è laureata col massimo
dei voti e la lode in Ingegneria EdileArchitettura presso l'Università degli Studi di
Catania la giovane Marina Genovese. Relatori
il prof. Ing. Aurelio Ghersi, il dott. Ing.
Edoardo Marino e la dott.ssa Ing. Melina Bosco.
6
Domenica 2 novembre 2014
Garozzo deputato C’è Sogeas 2
molla Luigi Foti.. Come previsto
Nella foto qui accanto l’articolo
pubblicato in prima pagina sul
nostro giornale nel febbraio
scorso e cioè otto mesi fa. Senza
autoincensamenti nel pezzo c’è
scritto tutto quello che è successo per la gestione del servizio
idrico, compreso il consiglio di
amministrazione con componenti di fiducia del Comune, insomma siamo alla Sogeas 2, come è
scritto e come volevasi dimostrare. Nell’articolo però non si
poteva prevedere che si arrivasse a questa conclusione con una
gara che gara non è. Non si può
infatti chiamare gara visto che
ha partecipato una sola impresa,
che poi ovviamente ha vinto e lo
ha fatto con un ribasso che solleciterebbe una grossa risata se
non ci fosse invece da piangere
visto che parliamo di costi comunque a carico dei nostri concittadini. E’ giusto tutto questo?
Si stanno facendo gli interessi
dei siracusani?
Leggiamo sul web. Il sindaco Garozzo attacca Grillo: ma come si può dire: "la mafia aveva una sua morale". Qualcuno gli spieghi cos'è la Mafia. E subito dopo plaude al suo amico
Matteo Renzi: Leopolda stracolma, laboratorio di idee e confronto. Il futuro è solo l'inizio.
A Garozzo Siracusa sta stretta. Lui è un amico di Renzi, appartiene al suo cerchio magico
della primissima ora, può aspirare ad incarichi nazionali nel partito, a fare il deputato o il
senatore, a saltare la fase parlamentare e diventare subito sottosegretario.
Insomma l'entourage di Garozzo è alle
stelle dopo la Leopolda. C'è un problema Foti? Ma quale Foti? Quella è una
fase già chiusa”, come viene data per
conclusa l'esperienza di Sindaco. Già
viene individuato il nuovo candidato
sindaco nella persona di Francesco
Italia che avrebbe fatto così bene da
assessore (??) da meritare la promozione, a parte altre qualità come la bella
presenza nei mass media, l'omosessualità che ormai – vedi Crocetta ed altri –
è un requisito che aiuta molto elettoralmente.
Già individuato anche il nuovo deputato regionale nella persona di Giovanni Cafeo ed il
nuovo senatore in qualche altro nome pescato tra gli intimi di Garozzo.
Ma come reagisce Foti a questi strattoni di indipendenza? Certo Foti con Renzi non ha
rapporti di alcun tipo, anzi, ad oggi, si è sempre nascosto. Con Renzi i rapporti li ha Garozzo e l'emancipazione da Foti potrebbe essere facile - facile. Ma a Siracusa come la mettiamo? Veramente Foti accetterebbe di sostenere le scelte personali di Garozzo? Si metterebbe da parte contentandosi di qualche incarico e di qualche visita? Conoscendo Foti è
difficile crederlo.
C’è una grande emergenza per 3 ponti
Sono quello della Darsena, quello dei Calafatari e quello sul fiume Cassibile.
L’Amministrazione non ne tiene conto e si cimenta sul nuovo albero di Natale
a piazza Duomo e su come educare i bambini (senza consultare le famiglie)
Non c'è dubbio che stiamo
vivendo un momento di
emergenza ponti. Ma, forse,
non tutti lo hanno capito.
Almeno non vediamo l'Amministrazione Comunale attiva su questi fronti.
Fronti, perché i ponti in crisi
ora sono tre : 1) quello sulla
darsena, fatto costruire d'urgenza quasi cinquant'anni fa
per alleggerire il traffico sul
ponte umbertino ma monco,
per preservare il riparo dei
Calafatari a ridosso delle
mura spagnole. Ponte da
tempo chiuso al traffico. 2)
Il ponte viadotto sulla Scala Greca, all'uscita dalla città per
Targia. Anch'esso oramai da tempo chiuso a metà al movimento veicolare, previo riutilizzo della vecchia spalla d'ingresso e comunque ponte per intero inibito al traffico pesante. 3) In ultimo ma non ultimo il ponte sul fiume Cassibile la
cui chiusura interrompe la percorrenza della via Elorina
( strada statale 115)tra Cassibile ed Avola; si trova a limite
dell'ingresso sud per Fontane Bianche e Il territorio appartiene al Comune di Siracusa. Come si vede Ortigia è cresciuta, ha passato i vecchi ponti, compreso il Ponte Grande
dei Pantanelli e si estende ora fino a Cassibile e Belvedere, a
meno che alle due antiche Frazioni, e comprese le Fontane
Bianche, si sia, nelle intenzioni, già concessa l'autonomia
amministrativa. L'Amministrazione attiva sembra invece
cimentarsi su come approntare in Piazza Duomo l'albero
per il prossimo Natale o come educare i bambini delle elementari (sic) alla convivenza con "L'altro da me"(?). Senza
aver riflettuto che per un tale progetto bisogna prima interpellare gli esercenti la patria potestà ( esiste ancora ?), in
quanto l'educazione scolastica ai minorenni viene impartita,
in ogni caso, per delega dei genitori e non motu proprio degli insegnanti o del/la dirigente scolastico/a e tanto meno
dell'assessore al ramo. L'abbiamo già scritto che questa Amministrazione Comunale ha troppi zii tutori. Zii o zie che
non essendosi potuti candidare personalmente hanno esposto i nipotini, i quali sono in gamba ma rischiano di vedersi bloccata la probabile buona carriera politica dagli errori
che gli fanno commettere gli zii. L'assessore Lo Giudice, in
quanto docente universitario di Filosofia del Diritto, venne
ritenuto troppo intellettuale e poco pratico per poter reggere i Lavori Pubblici. Ma ora negli ex uffici della Tuba (in
fondo a via Roma) a cosa si pensa? L'avvocato neo assessore è veramente impegnato in assoluto sul come risolvere
la vertenza Comune -Frontino in cui, stando ai ruoli professionali precedenti, avrebbe svolto un ruolo di parte? Dica invece alla città cosa sta facendo o facendo fare
per risolvere con urgenza l'emergenza 3 Ponti. A breve
vivremo in una città recintata con inibizioni al traffico disseminate qua e là. Al punto che in caso di vera calamità e
quindi di eventuali necessari movimenti di massa si rimanga ingabbiati. Ma per i nostri amministratori di sempre non
è importante tanto conseguire obiettivi di interesse comune
della gente quanto quelli di chi ha contribuito alla loro elezione, per cui si sta continuando a disseminare tutto il territorio della città di scheletri in cemento armato che per essere completati a case aspettano gli impegni di acquisto. Ma
con un mercato edilizio fermo come è oramai il nostro chi
volete che venda? Contrada Isola, dal lido Armenia alla
Fanusa, a Massa Oliveri è cosparsa di tante costruzione in
plinti che quasi di certo non verranno mai completate.
Un'edilizia mostruosa che diverrà presto esclusivo dominio
delle banche che hanno consentito i mutui ai costruttori.
Quel fenomeno che in America fu all'inizio della crisi finanziaria che ancora ci fa trepidare nell'attesa e nella lettura
delle lettere inviate dall'Europa al nostro Governo naziona-
le. L'investimento sul mattone divenuto un modo privato
per tesaurizzare ha fatto esaurire la liquidità negli altri settori produttivi che oggi sono considerati maggiormente tali
se orientati alle esportazioni e non ai consumi interni. Siracusa è una città piena zeppa di Si Vende dove solo l'imprenditoria cinese è in grado di aprire due nuovi centri commerciali nella stessa strada. Anche questo equivale a una perdita di liquidità per il sistema economico produttivo: il nostro
denaro liquido va fuori dall'Europa. I soldi guadagnati andrebbero invece reinvestiti in attività manifatturiere che
purtroppo dalle nostre parti e nel meridione in genere mancano. Ma esistono anche le oasi del ragusano e dell' agricoltura della zona sud. Da noi avrebbe potuto esistere una
realtà di piccole e medie imprese artigianali e non, collegate
alla produzione petrolifera e chimica della zona industriale
di Priolo. Ma tant'è che questo non è accaduto. Colpa di una
classe politica impreparata e spesso solo arruffona? Delle
particolari caratteristiche antropologiche dei siracusani? Del
fallimento nazionale di quella Terza Via delle Partecipazioni Statali e della Cassa del Mezzogiorno che fu tanto il vanto del cattolicesimo democratico dei vari Mattei, Marcora,
dei La Pira, Pastore, Fanfani, Saraceno e altri ancora dei cui
interventi ed iniziative sono vanamente pieni gli Atti dei
Convegni di San Pellegrino ? Sarà Renzi, novella Firenze,
capace di far emergere l'Italia da questo buio medioevale
delle idealità e farla avviare verso un nuovo Umanesimo del
fare?
Pepè Genovese
Entra Bruno Caruso
Crocetta indica la sua nuova Giunta Regionale: escono l' avv. Paolo Ezechia Reale e l'architetto Piergiorgio Gerratana già assessori in conto della nostra provincia. Ma entra un altro siracusano, l'avv. Bruno Caruso professore di Diritto del
Lavoro nell'Università degli studi di Catania. Bruno Caruso nella vicenda politica
siracusana è stato in campo nel periodo della contestazione giovanile avendo militato nella Federazione Italiana Giovanile Comunista. Giurista assai noto a livello
nazionale, è suo uno studio che ha poi portato alla legislazione sulla Contrattazione in peius. Non c'è dubbio che con Bruno Caruso, un siracusano
di valore, Siracusa torna alla grande nella compagine governativa siciliana.
P.G.
7
Domenica 2 novembre 2014
Italia, fai cadere le braccia!
Quando un assessore parla così sulla puzza delle industrie (“il monitoraggio non serve, non abbiamo un chimico”) per decenza dovrebbe dimettersi
Sulla puzza dalla zona industriale che da anni
“ammazza” i siracusani scrive l’assessore comunale
all’Ambiente, Francesco Italia:
Come amministrazione abbiamo quintuplicato gli
sforzi su tematiche ambientali. Adesso siamo in grado di capire cosa respiriamo e quando avvengono gli
sforamenti. Ma sulla base di questi dati che metteremo subito in rete, attraverso il sito web del Comune,
ci aspettiamo anche risposte da parte di altri soggetti.
L’Azienda Sanitaria Provinciale in primis. Perchè
per decifrare cifre e percentuali del sistema di monitoraggio servono conoscenze da chimico. Magari un
chimico che possa anche spiegare alla popolazione se
una determinata sostanza è pericolosa o meno, se lo è in caso di esposizione acuta o cronica, come eventualmente difendersi. Noi non abbiamo possibilità d’intervento. Vediamo lo sforamento ma, a differenza di quanto succede per le
pm10 con il blocco del traffico o le targhe alterne, il Comune non può fare nulla. Siamo in pressing costante su Regio-
ne e Governo. Dal prossimo anno dovremmo
sedere con diritto di parola al tavolo per le
Autorizzazione Ambientali. Così potremo
capire cosa è necessario fare. Sono dell’idea
che dobbiamo prima ridurre e poi eliminare
queste puzze. Non siamo contro le industrie,
anzi vorremmo anche collaborare perchè il
polo industriale possa diventare un avamposto di sostenibilità per tutta Europa.
Francesco Italia
Quelle dell'Assessore all'Ambiente Italia
sono dichiarazioni disarmanti, demenziali, che fanno cadere le braccia. Se ne deve apprezzare la buona fede? No,
assolutamente no. Se ne deve condannare l'ignoranza, la
superficialità, l'assenza di un minimo di senso pubblico.
Quando un assessore parla così (“non sappiamo che farcene dei risultati del monitoraggio che riceviamo perché
manchiamo di un chimico”) per decenza dovrebbe dimet-
tersi e lasciare ad altri l'iniziativa di avanzare qualche buona idea. Un Comune con tanto di Ufficiale Sanitario e Sezione Ecologia non sa “leggere” i dati che riceve ?. Nessuno al Comune sa leggerli?
Bene, si chiami l'Università, un Esperto vero che li controlli
di tanto in tanto. Insomma tutto può fare Francesco Italia
che un comunicato così ridicolo. Il Comune di Siracusa è
tenuto a credere all'ASP?. Non è così: una amministrazione
seria in una materia che da decenni riguarda la salute della
popolazione siracusana può fare i suoi accertamenti ogni
tanto, avvalendosi di tecnici specializzati. Non può stare
con le mani in mano dietro alle autorizzazioni ambientali
che tutta la Città da anni ritiene fasulle.
Da decenni gli odori nauseanti che promanano dall'industria di Priolo e che avvolgono la Città non vengono confermati dalle ditte e dalle imprese interessate oltre che dalle
Autorità competenti, come se migliaia di persone abbiano
da decenni l'olfatto difettoso. Può il Comune di Siracusa
fare un accertamento in proprio? Certo che può, anzi, deve.
C’è un commissario a novembre
Il Comune deve pagare ad Open Land 34 milioni per una sentenza inappellabile del Cga. Sembra che sia in corso una trattativa segreta anche se..
Si dovrebbe concludere a
novembre con l’arrivo del
commissario nominato dal
Cga, la lunga vicenda fra
Open Land e Comune. Come è noto la proprietà di
Open Land ha chiesto un
forte risarcimento danni al
comune di Siracusa ed ha
dalla sua una sentenza definitiva del Cga, non impugnabile, che obbliga l’amministrazione comunale a
pagare un risarcimento
quantizzato definitivamente
su 34 milioni di euro (vedi
il servizio di marzo scorso
qui a lato). Così, se il commissario procedesse in maniera perentoria dovrebbe
prelevare 34 milioni dalle
varie spese di bilancio, per
consegnarli alla signora
Frontino. Sul piano giuridico, nonostante le dichiarazioni rampanti che pubblichiamo qui a lato, non ci
sono discussioni o perlomeno non ci sono vie d’uscita.
Al Vermexio invece si vocifera di una trattativa in
corso “per limitare i danni
del Comune” e a condurre
la stessa sarebbe l’attuale
assessore all’Urbanistica.
Ripetiamo, si tratta di indiscrezioni che tuttavia ci
sono arrivate da fonti diverse. Insomma, ci auguriamo che questa trattativa ci
sia, in caso contrario il Comune rischia di andare a
fondo, di fare default. Per
la verità non c’è molto ottimismo visto che fra le parti
non ci sono buoni rapporti,
anzi i rapporti sono francamente pessimi, per cui è
difficile prevedere una conclusione in qualche modo
positiva della vicenda.
Chissà perché poi si ha la
sensazione che in un modo
o nell’altro a rimetterci saranno, come sempre, gli
ignari cittadini di Siracusa.
L’ufficio speciale: Nulla è dovuto
Ecco quello che si scriveva a luglio scorso sulla
vicenda Open Land e sul maxi risarcimento dovuto dal Comune: L’avvocato del Comune ha
risposto fatto il punto sulla vicenda giudiziaria dove ha sottolineato che lui non ha potuto
assumere la difesa del comune perché si era
espresso già con un parere richiesto dall’ex
sindaco Visentin. ” Avevo avvertito che l’autorizzazione del centro commerciale andava
firmata – ha detto l’avv. Bianca – se avessi assunto la difesa (passata poi al collega D’Alessandro esterno all’Ente) sarei caduto in contraddizione.” Comunque,
l’avvocato ha riferito che “il comune ha cause di risarcimento per circa
200 milioni di euro e questo non vuol dire che il comune
deve necessariamente di prevedere in bilancio le somme
ipotetiche”. Il consigliere Milazzo, anch’egli avvocato ha
esternato la sua legittima perplessità: ” Qui però non si tratta
di una causa in corso, bensì di una sentenza inappellabile
dove i giudice dicono che si deve risarcire.” Il sindaco Garozzo si è dichiarato scettico sul fatto che il comune possa
realmente essere condannato a pagare quella grossa somma
di cui si parla da tempo. ” Se realmente ciò dovesse avvenire – ha detto in aula il sindaco - si tratterebbe realmente
del default dell’ente perchè il comune non dispone di quella cifra, ma noi siamo sereni perchè il nostro ufficio speciale che ha esaminato il caso ha sancito che nulla dobbiamo alla Open Land”.
8
Domenica 2 novembre 2014
contromano
La notizia mentre scrivo non
è ancora confermata ma
nemmeno smentita. I miliziani dell’ISIS avrebbero
decapitato Rehana, la combattente curda di 28 anni diventata famosa per quella
sua foto sorridente che fa
segno di vittoria con le mani
che gira da settimane su internet.
La battaglia di Rehana
e dei suoi riccioli biondi
Io spero che Rehana sia ancora viva e
continui a combattere per la sua patria
curda che in realtà non esiste perché il
fantasioso Risiko degli europei un secolo
fa decise che non c’era spazio per uno
stato curdo e la nazione curda venne divisa fra Turchia, Iran, Irak, Siria e Armenia, dove da decenni i curdi sono stati
considerati terroristi.
Ora sono diventati patrioti perché nel Risiko contemporaneo fanno comodo, ma
scommetto che, se e quando la minaccia
dell’Isis dovesse essere sconfitta, torneranno ad essere terroristi.
Ma non è questo il punto. Cioè non è questo di cui voglio parlare, che peraltro la
geografia costruita con riga e squadra nelle
cancellerie occidentali meriterebbe ben altri
discorsi, e ovviamente non solo limitati ai curdi. Discorsi che non ho la cultura e la competenza per fare.
Rehana, dicevo, è (o era) tostissima si dice
che abbia ucciso da sola 100 miliziani dell’Isis, ed è (o era) anche bella con quei suoi capelli mezzi biondi, gli occhi vispi, ed il look
così distante dai pastrani scuri e dai volti trucidi che ci passano rete e tv quando parlano
di quella parte del mondo. Rehana è (o era) in
guerra ed in guerra capita (spesso) di morire.
Ha scelto come tante sue coetanee curde, di
essere in guerra, di non scappare, di non entrare a far parte dell’umanità dolente dei profughi senza terra. Credo che questo faccia
imbestialire ulteriormente gli uomini dell’ISIS
che della donna, a occhio, non hanno grande
considerazione e se Rehana ne ha ammazzati
davvero cento si dev’essere fatta un mucchio
di amici fra i terroristi neri del califfato.
Istintivamente mi fa incazzare che Rehana sia
dovuta morire per difendere la sua patria e la
Le novità
cominciano
a non mancare nella
politica siracusana e non
solo perché
il sindaco
Giancarlo
Garozzo, il
vicesindaco
Francesco
Italia e il
capo di gabinetto Giovanni Cafeo
hanno vissuto alla Leopolda, con Matteo Renzi, il loro fine settimana. A Firenze i nostri
amministratori hanno avuto modo di famigliarizzare anche con il Governatore Siciliano
Rosario Crocetta, un comunista convertito
anch’egli al credo della Leopolda. Secondo
quanto si racconta al bar, Crocetta avrebbe
chiesto a Cafeo se volesse fargli l’onore di
entrare nella sua Giunta di Governo, ottenendo ovviamente il netto rifiuto. Meglio fare il
capo di gabinetto per ancora 4 anni che l’assessore per 29 giorni come Gerratana. La
novità vera, infatti, è quella che d’amblée
Siracusa si è accorta di essere rimasta orfana
del Governo regionale. Di solito aveva avuto almeno un assessore in giunta con qualunque governatore, recentemente due. Su facebook i soliti pessimisti hanno scritto che “
tanto nessuno si è mai accorto di questo grande reale vantaggio per il territorio siracusano”. Si lascino passare gli otto mesi dell’assessore all’Agricoltura Paolo Ezechia Reale
come possibilità di cominciare a fare l’assessore, ma come giudicare che nel giro di
neanche un mese Rosario Crocetta abbia letteralmente tranciato la carriera politica ad un
ragazzo come Pierluigi Gerratana, dopo essersene servito come mezzo elettorale nella
competizione di Rosolini. Forse all’ex consigliere comunale di Rosolini il presidente
“bruciassessori” avrà chiesto anche scusa,
sua dignità ed, è scabroso dirlo, la sua
morte (spero presto smentita) mi tocca di
più perché la vedo come un simbolo culturale, di una cultura più vicina alla mia,
alla nostra, di un enclave, misconosciuta
dalla comunità internazionale e racchiusa
all’interno un mondo che della dignità della donna fa strame.
Sia chiaro, io non sono convinto che la
“nostra” cultura sia superiore, che il nostro modo di intendere la donna (o l’uomo,
o la deocrazia, o la religione) sia necessariamente migliore degli altri, di quello islamico – o di una certa parte di Islam – nel
caso specifico. Peraltro la maggior parte
dei Curdi sono mussulmani (ma ci sono
anche molti cristiani, e poi piccole comunità di ebrei, yazidi – diventati famosi per tre
giorni e poi dimenticati – zoroastriani, etc
etc). Se le donne iraniane o pakistane o
arabe, gradiscono stare imprigionate dentro i loro burqua o altri abiti-carceri, sono
padronissime di farlo. Il problema mi sorge quando loro non lo gradiscono e sono
costrette a farlo. Se giocano col video di
“Happy” e vengono messe in prigione e
condannate a decine di frustate, se si ribellano ad un tentativo di violenza e vengono
condannate a morte loro, non i violentatori
come è accaduto sabato scorso a Reyhaneh
Jabbari, impiccata a Teheran sabato scorso.
Ma per Rehana siamo oltre. Rehana non fa
parte di quella cultura, oggi in molti casi
antagonista alla nostra, Rehana ha gli occhi vispi, i riccioli biondi e non credo si
sogni di vestire il Burqua. Ma noi fino a
ieri ce ne fregavamo.
Se all’orizzonte non fosse comparso il demone dell’ISIS, Rehana e le sue amiche
sorridenti di tante foto potevano restare lì,
incastrate in un puzzle politico-religioso
che non gli appartiene, ma del quale subiscono le conseguenze come quando il
“laico” Saddam Hussein usò contro i curdi
i gas nervini.
Noi ce ne stiamo nei nostri salotti, davanti
Da Forza Italia
a Forza Rosolini
però non l’ha fatto con i rosolinesi che
avrebbero più motivi del gabbato di sentirsi
presi in giro. Se Gerratana ha vissuto una
inattesa avventura nei palazzi del potere palermitano, lo stesso non si può dire in merito
all’inatteso ”azzeramento” dell’avvocato
Paolo Ezechia Reale che non è riuscito a
restare in sella per la stolta logica crocettiana
del cosiddetto “bilanciamento” tra Articolo
4 e renziani siracusani. Una logica probabilmente inventata alla bisogna che si regge sul
niente, poiché da nessuna parte è scritto che
in un Comune dove Articolo 4 indica un
assessore, anche i renziani debbano averne
uno come… bilanciamento. La storia dei
prossimi giorni forse potrà dire perché Reale è stato sacrificato in un ruolo che lo aveva
portato lontano dalla sua città. Da quando
era diventato assessore all’agricoltura, Ezechia Reale non aveva vissuto molto la sua
città e neanche la sua provincia, i suoi amici
più intimi hanno sempre lamentato il fatto di
non trovare la sua disponibilità personale e
politica. L’avvocato ha inteso impegnarsi
per essere l’ assessore regionale dei siciliani e non dei soli siracusani, ha cercato di
volare più alto e forse non è stato compreso
da molti. I fatti rivelano che non è azzardato pensare che non tutto ha funzionato per il
giusto verso e secondo le aspettative degli
estimatori dell’avvocato Reale, che poteva
essere difeso meglio e non semplicemente
d’ufficio come è apparso agli addetti ai la-
www.ifattidelladomenica.it
vori. Il rientro a casa del leader di
“Progetto Siracusa” potrebbe creare una
nuova situazione politica locale che coinvolgerebbe il gruppo consiliare che aderisce oggi ad Articolo 4, e di converso al Progetto Siracusa. Ammesso che l’ex assessore
regionale, un riconosciuto valente professionista, intenda ancora partecipare al gioco
della politica e non mollare invece tutto in
mano ai politici di professione. Tra le altre
novità siracusane annotiamo che ha preso
piede la stagione pre congressuale di forza
Italia, dove si lavora attorno al tesseramento. Ancora si lavora in sordina e perciò è
presto per dire a cosa porterà di nuovo in un
partito che di fatto ha smesso di essere presente sul territorio da qualche anno. Si parla
di rilancio possibile, anche se ancora in modo vago, attraverso il tesseramento del partito creato a Siracusa dal notaio Angelo Bellucci e che oggi denota difficoltà operative
negli enti locali dell’intera provincia , dove
avverte l’assenza di rappresentanti all’interno delle istituzioni locali. Vale per ogni cosa
dire che nel comune capoluogo, Forza Italia
ha visto sciogliersi il gruppo dei tre consiglieri comunali eletti nel giugno dello scorso anno e che ormai non dispone di consiglieri neanche nelle circoscrizioni. In questi
giorni si è intravvisto un certo interesse
dell’on Pippo Gennuso ( eletto nel MpaPds) proprio alla fase di tesseramento che
dovrà portare a congresso gli iscritti al partito, tra dicembre e gennaio. La partecipazione alla fase di tesseramento del neo deputato
Gennuso eleva concretamente le prospettive
agli schermi dei nostri computer a indignarci assai (ma in
fondo sempre meno) incastrati
(anche noi) come siamo fra il
nostro terzomondismo filo arabo e la imbarazzante presa di
coscienza che i comodi abiti
politici tolleranti e ipocritamente antioccidentali oggi ci stanno
sbattendo in faccia le nostre
contraddizioni. Le contraddizioni della favola bella dell’esportazione
dei sistemi democratici (che poi a Gaza
vice democraticamente Hamas e in Egitto i fratelli mussulmani e noi diciamo
ohibò!), le contraddizioni di stare dalla
parte di chi ignora sistematicamente ed
orgogliosamente i diritti civili (e sovente
i diritti umani) e contro chi (come USA e
Israele) nonostante tutto quei diritti li
rispetta e li difende.
Rehana è (era) fuori da tutte queste masturbazioni mentali e politiche che riempiono i nostri discorsi di occidentali sovrappeso, di rivoluzionari da salotto con
divano, tv al plasma e ipad in mano, di
conservatori senza più nulla da conservare se non l’odio (o meglio la fottuta
paura) per il diverso.
Rehana è (forse) morta combattendo la sua
guerra per la sua patria, per la sua libertà,
per la sua dignità di donna e di essere umano.
Rehana dubito conoscesse De Andrè ma a me
ha fatto venire in mente 8 righe del faber da
“Nella mia ora di libertà”, le prime quattro
dedicate a lei, le altre quattro a me, a noi.
Ve le incollo qui sotto, con tutti i miei dubbi,
le mie incertezze le mie contraddizioni.
(Pensando a Rehana)
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza…
(Pensando a me)
…però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni.
Hasta la Rehana siempre
Joe Strummer
forziste per le capacità organizzative riconosciute al deputato regionale che mirerebbe a superare la soglia dei 10 mila tesserati
in provincia di Siracusa. Numeri ritenuti
impossibili da chi finora ha avuto la responsabilità del partito, numeri che per certi versi scoraggerebbero la partecipazione di
molti che non intenderebbero scendere sul
piano del confronto con l’imprenditore delle
sale Bingo. Il siracusano Edy Bandiera è
tra coloro che attendono gli sviluppi della
situazione in itinere che gravita attorno alla
presenza “ invasiva” di Pippo Gennuso, che
non nasconde la mira di voler conquistare la
guida di Forza Italia senza scendere ai soliti
compromessi in nome della pace interna
che, negli anni, hanno visto poco confronto,
scarsa democrazia e assenza di competitor.
Che cosa pensi l’attuale coordinatore Angelo
Bellucci di una possibile invasione delle
truppe cammellate del Gennuso non è dato
sapere, la riservatezza che contraddistingue
il notaio siracusano, marito dell’on. Stefania Prestigiacomo è proverbiale e supera
qualunque schema imposto dalla comunicazione politica. Certamente la partecipazione
alle fasi del tesseramento viene considerata
un atto dovuto dall’attuale vertice forzista,
“ per non fare torto alla storia di un partito
che per 20 anni è stato guidato proprio da
Bellucci e dalla Prestigiacomo”. Un problema di coesistenza potrebbe invece nascere
in Edy Bandiera, che sembra avvertire la
presenza del Gennuso in Forza Italia come
una scomoda impossibile coabitazione. Si
racconta che Gennuso, si sarebbe impegnato, con i vertici regionali di Forza Italia, a far
rinascere in provincia di Siracusa il partito
che alle ultime elezioni europee ha denotato
la massima percentuale disaffezione dell’elettorato azzurro. Con lui arriverebbero i
consiglieri comunali portatori di una certa
politica gridata che non è mai piaciuta ai
maggiorenti attuali del partito, però, inutile
rimarcarlo, con Gennuso, Forza Italia sarebbe altra cosa di ciò che s’è visto negli ultimi
vent’anni: quasi una Forza Rosolini.
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Scelte dannose per Siracusa