Spizzica.. Spizzica.. SETTIMANALE DI POLITICA E COSTUME Autorizzazione del tribunale di Siracusa n.2/2003 Spedizione in abbonamento postale Pubblicità inferiore al 70 % € 0,50 diretto da Salvo Benanti Telefono 0931412883. Email: [email protected] - tipografia LegoPrint srl Anno 26 FONDATO NEL 1988 N° 33/2014 Domenica 2 novembre 2014 Scelte dannose per Siracusa Ezechia Paolo Reale: Decisioni sbagliate per servizio idrico, bando di igiene urbana e asili nido: Pagheranno i siracusani Ezechia Paolo Reale, a conclusione della trattativa privata Renzi-Crocetta, non sei più l’assessore regionale all’Agricoltura e alla pesca Ne avevo avuto sentore già da qualche giorno, non in maniera chiara, ma i segnali erano quelli. Speravi di essere confermato nonostante i segnali di cui parli? Non c’è dubbio che avrei preferito proseguire anche per portare a conclusione tante iniziative, tanti impegni assunti con soggetti diversi per il rilancio della Sicilia, tanto lavoro svolto in questi mesi che sono stati comunque impegnativi quanto affascinanti. Ma sono tuttavia molto contento di avere fatto questa esperienza, sono contento di aver fatto un lavoro importante, di avere conosciuto tante persone, di essermi fatta un’idea precisa di come funziona la macchina della Regione. Queste conoscenze servono a chi amministra per avere una strada maestra da seguire per superare la durezza del momento di profonda crisi che tutti stiamo vivendo. In una battuta direi che il ruolo di assessore regionale è stato per me un momento di forte crescita personale. Reazioni a caldo? Come sempre penso a lavorare. Mi prendo una settimana per organizzare ancora meglio il mio studio professionale, tutto qui. Reazioni politiche? Nei prossimi giorni faremo sicuramente una riunione insieme ai miei di Progetto Siracusa per cercare di capire e fare il punto allo stato delle cose. Ci sarà ovviamente anche un confronto con Articolo 4 per capire quali saranno le mosse successive e per confrontarci sulle stesse. Siracusa? La giunta Garozzo? La città non sta andando bene, è un rilievo che non è solo mio personale, ma oggettivo. Non c’è alcun dubbio che proprio in questi giorni gli attuali amministratori stanno assumendo decisioni importanti che mi sembrano dannose e mi riferisco, fra l’altro, al servizio idrico, al bando di igiene urbana, agli asili nido. Penso che siano sbagliate e che tutti i siracusani in un futuro ormai prossimo ne pagheranno le conseguenze. Monta la protesta Bambini cacciati Su facebook una comunita di quasi Incredibilmente il Comune butta cinquemila siracusani chiede al fuori dall’asilo chi non paga entro sindaco di rassegnare le dimissioni 20 giorni, anche i più bisognosi Cannati —————— Alle 17 del 29 ottobre scorso su facebook una comunità di siracusani - denominata “Vogliamo le dimissiono di Garozzo. Non ci rappresenta” - , una comunità di quasi 5 mila persone, esattamente 4.655, di fatto chiedeva a gran voce le dimissioni dell’attuale sindaco. Tutti gli interventi nella Comunità evidenziano tutte le cose che Garozzo non ha fatto. In ogni caso una protesta di cinquemila persone è un dato forte. Aggiungiamo che proprio in questi giorni sono programmate altre manifestazioni spontanee di protesta. Come dire che i siracusani hanno esaurito la pazienza e hanno preso atto di essere stati nuovamente gabbati. Garozzo darà risposte alle proteste o farà ancora il Superbone? La schizofrenia è una malattia psichiatrica che la scienza ha ricondotto a fattori genetici, ambientali precoci, psicologici e sociali, non essendo stata trovata una causa organica ben precisa; i sintomi sono alterazione del pensiero e del comportamento, allucinazioni uditive, deliri paranoidi e pensieri o discorsi disorganizzati. E questo è un fatto. Siracusa, ci dicono gli storici – Erodoto, chi era costui?- ebbe la sua massima estensione sotto Ierone II, un regno nella Sicilia sud-orientale costituito dai “quartieri” denominati Nasos (“isola”, Ortigia), Akradina, Tycha, Neapolis, Epipolis. Una pentapoli, fatti due conti. I quartieri avevano, pare, funzionari amministrativi che si occupavano di censire la popolazione ed esigere le tasse. E anche questo è un fatto. Viceversa, costui che sta digitando non è un “fatto”, neppure la domenica, niente sostanze stupefacenti – controproducenti, ad esempio, se si soffre di schizofrenia - neppure di quelle blande e “giovanili” cui potrebbe alludere il titolo di questo spazio; «un motivo ci dev’essere - qualcuno potrebbe chiedersi a questo punto - dietro questa sequenza d’argomenti “dissociati”». Il motivo è che dietro un’apparente schizofrenia può starci, in realtà, una fine strategia, ben pensata allo scopo di confondere le acque, un rumore di fondo che impedisca di sentire, una cortina fumogena che impedisca di vedere. Un giorno ci si prepara a spendere molti milioni di euro per un servizio – idrico - (che dovrebbe costar meno, basta confrontare i conti della gestione emergenziale dei quattro mesi “interni” con le cifre del bando di affidamento a privati), il giorno dopo si fa un bando per l’albero di Natale riciclato, il giorno dopo si discute dell’utilità di acquistare un immobile per molti milioni di euro, da ristrutturare con altri milioni di euro, per farci pubblici uffici, il giorno dopo si decide di “chiudere” i quartieri per risparmiare qualche gettone (erano 200 lire quelli telefonici, questi qualcosa in più), il giorno dopo si prendono due consulenti esterni fiduciari per qualche decina di migliaia di euro, e così si continua, giorno dopo giorno. Tutto questo, secondo voi, cos’è? Schizofrenia o strategia? Buona domenica. Francesco Vinci Comunale a +3577 TeatroVerga +3462 Come si vede nella foto all’interno, è diventato un garage La faccia mostra evidenti i segni di incuria e degrado Mentre tutti gli studiosi sono concordi nell’evidenziare il gravissimo rischio di desertificazione che corrono le regioni meridionali e di conseguenza riaffermano la necessità di attuare misure a sostegno della natalità, a Siracusa il Comune sceglie purtroppo di andare in direzione opposta. Uno dei pochi settori in cui potevamo vantare situazioni dignitose era proprio quello degli asili nido ma, incredibilmente si sta provvedendo a sfasciarlo, in maniera quasi sistematica. Si procede ad un aumento delle rette degli asili, passando da un esborso per le famiglie di 295mila euro l’anno a ben 500mila, con un incremento che sfiora il 70%. E tutto ciò a fronte di un servizio che, sulla base della gara d’appalto, verrebbe ridotto degli attuali undici mesi a nove mesi e mezzo! Inoltre, le famiglie realmente bisognose, quelle cioè che hanno un Isee da zero (ripeto zero!) a 6000 euro dovranno pagare ben 85 euro ogni mese. E devono pure sbrigarsi a pagare, perché, secondo il regolamento sottoposto dall’Amministrazione al Consiglio, è sufficiente un ritardo di soli 20 giorni per sospendere la frequenza del bambino e subito dopo per cacciarlo e procedere al “recupero delle quote dovute come previsto per legge”! Salvo Sorbello Via Crispi +2917 Dovrebbe essere illuminata a giorno e non “a tugurio” 2 Domenica 2 novembre 2014 Cetty Vinci “bombarda” Garozzo Contestato il sindaco sul bilancio, sul mutuo milionario, sul nuovo ospedale, sulla gestione degli asili nido e sulla mancata proroga sulle Latomie Per il consigliere comunale Cetty Vinci luna di miele finita con il sindaco Garozzo, così dopo tanti tentennamenti, tanti sorrisi e tanti voti a favore, finalmente il consigliere in questione prende atto del suo ruolo e comincia seriamente a lavorare nell’interesse della città, insomma fa il suo lavoro di ispezione e di controllo dell’attività dell’amministrazione comunale. Primo intervento sul bilancio e sul mutuo che finirebbe di indebitare il Comune. Leggiamo: Con la prossima previsione di bilancio, l’idea dell’Amministrazione comunale di ricorrere ad una possibile azione del Comune volta a comprare da privati immobili vetusti di loro proprietà da adibire ad uffici per il Comune si sta traducendo purtroppo in realtà, con una fortissima operazione di indebitamento per la collettività siracusana che verrà drammaticamente pagata negli anni. Si tratta di un’operazione sulla quale ad oggi non è avvenuto un confronto serio con il Consiglio comunale, fermo restando che la sottoscritta da tempo ha palesato in tutte le occasioni in cui ha potuto i propri dubbi sulla utilità dell’operazione stessa. Le chiedo, infatti, se siano state quantificate le spese necessarie per adeguare la struttura individuata alle necessità dell’ente e a quanto ammonti questa spesa, quali immobili l’ente abbia intenzione di offrire in permuta e quale sia stata la stima di questi immobili, rappresentando il rischio che non sia in corso una svendita del patrimonio immobiliare dell’ente e un acquisto di beni immobili su cui andranno ancora riversati fiumi di denaro per renderli utili allo scopo dichiarato. Più in generale, l’attuale amministrazione si proponeva di offrire i palazzi pubblici in cambio di strutture da adibire ad uffici, operazione che potrebbe permette il taglio di spesa di affitti passivi che grava pesantemente sul bilancio comunale. Oggi il Comune sostiene un esborso di circa un milione e quattrocentomila euro, cifra che pesa principalmente sulle tasche dei cittadini che sempre in misura maggiore diventano soggetti passivi di imposte e tributi. La ricetta suggerita di attingere ad un mutuo con la cassa depositi e prestiti per l’acquisto di immobili non ritengo sia condivisibile, oggi necessitano interventi immediati, interventi che possano intervenire su tagli di spesa in maniera più significativa. Il Comune nell’elenco dei beni di proprietà vanta molte strutture che potrebbero essere messe a reddito ed invece sono concesse in comodato d’uso gratuito, beni concessi in locazione a canoni assolutamente fuori mercato, beni confiscati alla criminalità organizzata concessi a privati a cifre irrisorie, strutture inutilizzate che con interventi significativi potrebbero accogliere quasi tutti gli uffici comunali. Si è parlato di permute di terreni di proprietà del Comune, ma alcuni terreni del Comune non sono neanche identificati catastalmente e alcuni non sono neanche integrati nell’elenco dei beni di proprietà. Non si può parlare di permute di terreni che oggi non hanno alcun valore ma per estensione e per posizione potrebbero benissimo rappresentare un enorme valore patrimoniale. A nostro parere prima di pensare ad ulteriori indebitamenti è prioritaria la rimodulazione dei fitti attivi, la revoca dei comodati d’uso, e lo studio degli interventi da realizzare sulle strutture di proprietà per poter far sì che le strutture di proprietà possano diventare sedi degli uffici. Cosa ne pensa l’Amministrazione?. Seconda messa a punto sul nuovo ospedale di Siracusa. Cetty Vinci così rinfresca la memoria a Garozzo: Un’opera di grande interesse per la città, un appalto per centinaia di milioni di euro, il timore diffuso che interessi covati sull’opera e indagini in corso stiano possano bloccare l’iter amministrativo per la sua realizzazione. Un silenzio assordante rispetto al quale questa interrogazione chiede agli attori istituzionali protagonisti e a lei, signor Sindaco, in primo luogo, cosa stia accadendo sul nuovo ospedale di Siracusa. Non le sfugge infatti che ancora lo scorso febbraio, insieme all’allora direttore generale dell’Asp di Siracusa firmava una nota con cui dichiaravate che “sia che venga assunta la decisione di mantenere la posizione originaria, sia che venga assunta la decisione di optare per aree alternative, si ribadisce la volontà delle scriventi Amministrazioni di sollecitare con insistenza al fine di definire nei tempi più brevi possibili la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa”. Che fine hanno fatto queste sollecitazioni dopo otto mesi? Cosa ne sa lei della commissione ispettiva nata in estate per volontà del governo Crocetta sulle intercettazioni individuate all’interno del ca- Il “Corriere della Sera” nei giorni scorsi ha scritto in prima pagina della provincia di Ragusa. La cosa ci riguarda da vicino perché Siracusa e’ contigua a Ragusa e perché nei paesini del ragusano si coltiva quel pomodorino che prende nome dal centro di maggiore coltivazione ,la nostra Pachino. Ha fatto “Il Corriere” una denunzia contro lo sfruttamento di lavoro e di sesso delle braccianti agricole extracomunitarie e rumene in particolare che si opera nelle piccole e medie coltivazioni dell’oro rosso, il pomodorino di Pachino. Queste donne sono pagate in media con salari di due euro e cinquanta l’ora e vivono in campagna in ambienti senza servizi perché già vecchie stalle. La cosa che colpisce di più non e’ che la nuova “schiavitù”” come la definisce il “Corriere” sia dovuta ai grandi e veteri datori di lavoro, ai grandi feudatari di una volta, ma e’ attuata dai piccoli, a volte piccolissimi, coltivatori diretti . E’ diventato pertanto un fatto di costume che ha di fatto ricostituito una forma di schiavitù ,perché quando c’è un salario appena di sostentamento, si fa dormire in vecchie stalle, e c’è l’abuso sessuale si e’ tolto ad un altro essere umano la possibilità di essere concretamente libero. A questo punto ciascuno di noi dirà che la cosa e’ impossibile: siamo in una Sicilia che grazie a Dio ha una potente macchina di controllo autosufficiente che può fare a meno dell’intervento dello Stato: abbiamo una nostra Guardia Forestale, abbiamo una Polizia Provinciale, abbiamo il so Expo in cui si paventava la presenza di interessi sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa e che avrebbe dovuto entro sessanta giorni presentare una relazione sull’accertamento effettuato e sugli eventuali danni erariali o violazioni di norme e su cui è calata anche qui una coltre di assordante silenzio? Quali sono le ragioni per cui questa opera viene tenuta nel “bagnomaria” della politica locale e regionale, nell’impossibilità di vedere la luce? Cosa serve per sbloccarla?Punto 3 sulla gestione degli asili nido e sullo strano comportamento della Giunta Garozzo che garantisce i posti di lavoro per il servizio idrico e la raccolta dei rifiuti mentre ne fa meno sugli asili nido. Leggiamo: La gestione degli asili nido comunali rappresenta, anche per le parole spese da questa Amministrazione cittadina in campagna elettorale, una delle cartine di tornasole della volontà di restituire capacità di spesa e certezze economiche ad una comunità martoriata da una crisi economica drammatica e della quale, purtroppo, ancora non si vede la via d’uscita. D’altro canto, le preoccupazioni espresse in questi giorni a me da diversi lavoratori che in questi anni hanno operato all’interno degli asili nido relativamente alla possibilità che con le gare d’appalto in corso possano perdere il proprio posto di lavoro, trovano fondamento negli avvisi redatti dall’Amministrazione cittadina, che non è andata affatto nella direzione di tutelare competenze acquisite negli anni, professionalità Che ce ne facciamo di ben 18 mila forestali, per pascere i quali si levano i soldi agli artigiani cioè a persone che creano ricchezza e che insegnano ai giovani un mestiere nei loro laboratori ? Che ce ne facciamo di mille e ottocento dirigenti, uno ogni sette dipendenti, tutti con stipendi dai quattro mila euro in su’, quando la Sicilia ha bisogno di dirigenti per l’assessorato all’Economia, non ne trova e deve fare nuove assunzioni? E’ scandaloso,urla vendetta davanti a Dio che se un settore della Regione ha bisogno di personale non può trasferirlo da un assessorato ad un altro: sono inamovibili come i giudici dei Tribunali italiani! Che ce ne facciamo d’una regione siciliana che non riesce a spendere i soldi dell’Unione Europea che si riprende i soldi destinati ai siciliani? Che ce ne facciamo d’una Regione che ha perso la bussola e che da mesi e’ bloccata per una faida interna al PD? Per nostra fortuna ci siamo quattro milioni e quattrocento mila siciliani che non siamo dipendenti della regione siciliana e che lavoriamo e produciamo ricchezza senza la regione e a volte contro la regione che ci vorrebbe mettere bastoni sulle ruote ,perché lì dove c’è ricchezza i centomila dipendenti della regione ci vogliono mettere il naso. Torniamo alle schiave del ragusano;il nostro modo di esser uomini ci fa respingere un tale costume e se ci dovessimo accorgere che sta attecchendo nelle nostre campagne ci dobbiamo ribellare per un fatto di civiltà da soli come cittadini come cattolici, con o senza gli ispettori del lavoro della Regione Siciliana. Titta Rizza Agricoltura e sesso nostro potente assessorato del lavoro del tutto indipendente dal Ministero del Lavoro, perché noi siciliani ci siamo anche dati gli ispettori del lavoro che debbono vigilare cantiere per cantiere, campagna per campagna. E con tutto questo apparato di forze regionali perché le voci che gridano alla scandalo sono rimaste i parroci dei paesini interessati allo schiavismo ed il giornalista del “Corriere”? Subito ci domandiamo ,ma dove sono i nostri e potenti e magnificamente pagati ispettori del lavoro? La risposta guarda caso ci era stata anticipata martedì scorso dal “Giornale di Sicilia” che ci parlava di ben trecento imboscati nel palazzone dell’assessorato regionale del lavoro a Palermo. Nel 2006 ci dice il “Giornale di Sicilia” che la Regione bandi’ un corso per reclutare trecento ispettori del lavoro: tutti alla fine promossi,t utti si ebbero il loro aumento di stipendio, ma tutti rimasero belli e sfaccendati e imboscati nel palazzo assessoriale nel pieno centro storico di Palermo. Ma noi siciliani che lavoriamo e che siamo la vera ricchezza del nostro territorio che ce ne facciamo d’un ente regione come il nostro? certe e nuclei familiari che vivono di questa attività lavorativa. Il punteggio incentivante nei confronti delle ditte aggiudicatarie affinché prendano personale già in forze negli asili nido è minimo, col serio rischio che dopo tanti anni di lavoro ci si trovi senza alcuna prospettiva occupazionale. Dunque, l’Amministrazione comunale intende creare occupazione sulla disoccupazione, il miglior modo per minare la coesione sociale e determinare incertezze per il futuro nella nostra cittadinanza. Per questa ragione, anche alla luce della convocazione di Consiglio comunale del prossimo mercoledì, chiederò un confronto in aula sulle reale intenzioni di questa Amministrazione cittadina e sulla ragione di comportamenti differenti in altre tipologie di appalto come quelli della nettezza urbana o della gestione delle acque, dove al contrario mira alla salvaguardia dei posti di lavoro. Quali sono le ragioni per cui accade questo? E' nostra intenzione anche chiedere il prolungamento dell'apertura degli asili anche nel mese di lugli,o perché non si comprende per quale ragione tutti quei genitori che sono nell'impossibilità di tenere i figli anche in quel mese, debbano ovviare con soluzioni alternative. Ultimo rilievo al sindaco Garozzo sulla questione della mancata proroga della gestione delle Latomie ad Italia Nostra. La consigliera Vinci anche in questo caso fa notare i due pesi e due misure adottate da Garozzo e compagni. Ecco il testo: La Latomia dei Cappuccini rischia di ritornare al degrado e all’abbandono di dieci anni fa, a causa della volontà dell’Amministrazione comunale di Siracusa di non rinnovare la concessione ad Italia Nostra, che peraltro ha agito in tutto questo tempo in rapporto di gratuità col Comune di Siracusa. L’opera di Italia Nostra è stata encomiabile, le giustificazioni del Comune appaiono incomprensibili. Non tanto per la volontà di affidarla con bando pubblico, quanto perché – nelle more che il bando faccia il suo corso e il Comune arrivi ad un nuovo affidamento – non sia stata prorogata l’attuale gestione. Un sistema, quello delle proroghe che l’Amministrazione ha di contro utilizzato in tanti altri casi nel corso di questo primo anno e mezzo di attività amministrativa: la gestione dei rifiuti, quella degli asili nido, quella della refezione scolastica. In alcuni casi, le proroghe sono durate anche molti mesi. Per questa ragione, riteniamo opportuno che il Comune di Siracusa colga l’occasione dei ritardi che stanno caratterizzando la redazione del bando di affidamento della Latomia dei Cappuccini per prendere in considerazione l’idea, concretamente, di restituire le chiavi del sito ad Italia Nostra e prorogare l’affidamento del servizio fino a conclusione della nuova procedura. Le chiedo, infatti: per quale ragione a fronte di un’attività volontaria e gratuita di recupero e valorizzazione del sito non è stato prorogato l’affidamento ad Italia Nostra nelle more della redazione del bando? Cetty Vinci Consigliere comunale 3 Domenica 2 novembre 2014 Ospedale? Zitti e mosca Vietato Un consigliere interroga Garozzo sulla nuova struttura e chiede notizie sulla commissione ispettiva post Expo Ecco cosa scrive sul nuovo ospedale di Siracusa il consigliere comunale Cetty Vinci in una interrogazione al sindaco Garozzo: Un’opera di grande interesse per la città, un appalto per centinaia di milioni di euro, il timore diffuso che interessi covati sull’opera e indagini in corso stiano possano bloccare l’iter amministrativo per la sua realizzazione. Un silenzio assordante rispetto al quale questa interrogazione chiede agli attori istituzionali protagonisti e a lei, signor Sindaco, in primo luogo, cosa stia accadendo sul nuovo ospedale di Siracusa. Non le sfugge infatti che ancora lo scorso febbraio, insieme all’allora direttore generale dell’Asp di Siracusa firmava una nota con cui dichiaravate che “sia che venga assunta la decisione di mantenere la posizione originaria, sia che venga assunta la decisione di optare per aree alternative, si ribadisce la volontà delle scriventi Amministrazioni di sollecitare con insistenza al fine di definire nei tempi più brevi possibili la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa”. Che fine hanno fatto queste sollecitazioni dopo otto mesi? Cosa ne sa lei della commissione ispettiva nata in estate per volontà del governo Crocetta sulle intercettazioni individuate all’interno del caso Expo in cui si paventava la presenza di interessi sulla realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa e che avrebbe dovuto entro sessanta giorni presentare una relazione sull’accertamento effettuato e sugli eventuali danni erariali o violazioni di norme e su cui è calata anche qui una coltre di assordante silenzio? Quali sono le ragioni per cui questa opera viene tenuta nel “bagnomaria” della politica locale e regionale, nell’impossibilità di vedere la luce? Cosa serve per sbloccarla? Il Nuovo Ospedale? Si certo, anche noi vorremmo sapere cosa è successo nell'ambito dell'indagine giudiziaria EXPO dove erano spuntate, per iniziativa di un politico siracusano (Foti), alcune intercettazioni clamorose sull'appalto del Nuovo Ospedale. Da allora non è più trapelato niente. La magistratura se ne interessa? La Regione se ne interessa? La Vinci riferisce una notizia che non conoscevamo: che Crocetta avrebbe incaricato una commissione ispettiva di riferire entro sessanta giorni. Ha riferito? Cosa ha riferito? Silenzio assoluto. Saltuariamente affiorano in città indicazioni sull'area dove dovrebbe sorgere il Nuovo Ospedale dove sembra - si sia aperta una bella lotta per individuare i terreni interessati. Ma sono voci. Il Sindaco Garozzo si guarda bene dal dare notizie aggiornate in materia. C'è ancora un finanziamento per il nuovo ospedale? E' stata individuata una nuova area rispetto a quella indicata dal PRG ? Ci sono contrasti tra interessi diversi economici ? Il silenzioso Garozzo non parla. Risponderanno alla Consigliere Vinci? Ne dubito e se risponderanno scriveranno quattro banalità da tutti conosciute. Sindaco, l’ebola? Ho paura di ciò che sta accadendo sulla Terra; per la prima volta in vita mia, ho paura. Non nego che da qualche tempo inizio veramente a temere questa epidemia che si sta diffondendo in modo lento, ma tentacolare in tutto il mondo. Gli esperti dicono che è questione di tempo e che arriverà anche da noi, gli allarmisti raccontano che è già arrivata, tuttavia io mi limiterò a chiedere al Sindaco, il quale è la massima autorità sanitaria locale, se Siracusa è pronta ad affrontare questa minaccia. Il Sindaco deve sempre conoscere e far monitorare lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se esistono pericoli incombenti e deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta. E secondo il mio parere l’informazione resta la prima arma di difesa, visto che ancora una parte della popolazione non ha le idee ben chiare su come questo virus si trasmetta o quali siano i sintomi e i tempi d’incubazione. Anche se capisco che in questo momento le trivellazioni da evitare, i quartieri da cancellare e i contenziosi da risolvere possano apparire come priorità non procrastinabili, voglio con forza far presente che se questo flagello dovesse arrivare e sorprenderci senza aver approntato alcun piano d’emergenza di concerto con la prefettura e le altre autorità locali... be’, le assicuro signor Sindaco che a quel punto i quartieri inizierebbero a cancellarsi da soli. Francesco Candelari Tre treni per Roma e uno per Milano Il trasporto ferroviario è in pratica scomparso considerando che l’orario attuale oltre a queste corse prevede una serie di treni regionali verso Gela e Messina. Il trasporto marittimo non esiste più da tempo e il trasporto locale.. Impazza a Siracusa la moda di abolire qualcosa o abolire qualcuno, purché si sia speculari al modello nazionale Renziano di ricerca della novità a tutti i costi, anche se poi il tutto si ferma a dichiarazioni, comunicati stampa e nulla più. Stranisce che il Sindaco non si faccia vanto più di tanto di avere abolito il sistema del trasporto pubblico, che proprio grazie a Lui e a qualche suo illuminato Assessore, ci presenta questa realtà: Il trasporto ferroviario è in pratica scomparso considerando che l’orario attuale prevede n. 3 treni il giorno in partenza per Roma (10,25 - 19,10 e 21,45); n.1 treno per Milano (13,40) e poi una serie di treni regionali che arrivano verso Sud a Gela e verso Nord a Messina. Lo scalo merci, dopo i milioni spesi per realizzarlo, rientra a pieno titolo tra le opere inutili della nostra provincia. Il trasporto marittimo non esiste più da qualche tempo e purtroppo, non c’è più neanche un traffico commerciale in porto avendo scelto, noi siracusani, di avere la vocazione per la nautica da diporto. In sostanza per decreto, i siracusani sono diventati proprietari di barche e marinai. E’ vero che puntiamo tutto sul traffico crocieristico ma, su questo punto registriamo due ordini di problema: Da qualche decennio a Siracusa le navi, sempre e comunque di piccola stazza, possono ormeggiare solo alla ban- china n°1 che, per intenderci è quella vicino al Ponte S. Lucia. Il Molo San Antonio e la Marina sono un cantiere aperto del quale non è dato sapere quando saranno portati a termine i lavori che li interessano. Sul Molo San Antonio la Regione (Presidente Crocetta) ha ridotto i finanziamenti per cui i lavori, quando dovessero essere terminati, daranno il risultato che le grandi navi da crociera continueranno ad ancorarsi a centro Porto, esattamente come oggi. I lavori al Foro Italico, la Marina per i siracusani, non si sa quando finiranno, si sa invece che l’azienda esecutrice dei lavori percepirà dal Comune, oltre ai costi di costruzione, la somma in più di 3 Milioni di euro, quale penale concordata, per la famosa vicenda dei cassoni a cemento impoverito dove il Comune perde la causa ma, non c’è fisicamente nessun colpevole. Roba da mago illusionista e prestigiatore di fama internazionale. Potrà sembrare strano ma, sia la vicenda Marina di Archimede che l’ormai prossimo cantierabile progetto Spero, incideranno fortemente sul futuro della portualità siracusana che, completate le due opere (ma Garozzo non era per cemento zero…??) non permetteranno più un ritorno a traffici commerciali nel porto di Siracusa con tanti saluti a lavoro e occupazione. La vicenda Trasporto Pubblico Locale vive di luci e ombre. La luce è che in estate sono stati rimessi in moto i pulmini elettrici di proprietà comunale, con grande soddisfazione dei siracusani e dei turisti. Belle le paline di fermata che sono indubbiamente un vero tocco di stile. Al di là dei limiti dei percorsi che investono solo alcune parti della Città, ma questo ci può stare, dispiace che a prima verifica si scopre che gli autisti non sono pagati e il servizio comincia a risentirne. Ciò che dispiace di più è che tutta la parte del trasporto affidata all’AST, cioè quello che interessa l’80% della Città, continua a essere sempre lo stes- so, inefficiente, pressapochista, assente, inutile per i siracusani. Per non parlare della bruttissima e misera pseudo Stazione Pullman in Via Rubino (nei pressi di via F. Crispi) scomoda da raggiungere, senza servizi e inserita in un contesto degradato fatto di puttane, sporcizia e piccola delinquenza. Dare tutte le colpe a quest’Amministrazione, sarebbe ingeneroso giacché lo stato attuale dei fatti è frutto di passate scelte politiche e amministrative (magari qualcuno che ancora amministra a Siracusa c’era anche all’epoca in cui furono fatte le scelte che oggi piangiamo tipo, deputazioni nazionali ed esponenti dei partiti di vario tipo compresi i grandi vecchi….) è però certo che quest’Amministrazione non ha prodotto nulla in termini progettuali, limitandosi ad affrontare il quotidiano e senza mettere in moto quello che avrebbe dovuto già essere pronto, leggasi PUT e PUM cioè Piano Urbano del Traffico e Piano Urbano della Mobilità chiusi in qualche cassetto a palazzo Vermexio e costati alla collettività tra il 2012 e 2013 poco più di 250.000 euro. Solo per memoria storica, mi viene di ricordare che nell’altro secolo, Sindaco Fatuzzo e Assessore ai Trasporti il Socialdemocratico Tanasi, sono stati prospettati l’utilizzo dell’area dell’ex parco giochi alla Neapolis, tra l’ingresso dell’area monumentale e Viale Teracati, come costruenda Stazione Interscambio Autobus, con parcheggio ecc. Il tutto fu aborrito dal Principe Soprintendente Voza, che doveva fare degli scavi archeologici e quindi, quella preziosissima area non poteva essere toccata. Gli scavi furono fatti, niente di veramente importante emerse e il risultato fu che al posto della Stazione Autobus in quell’area intoccabile, furono costruiti dei capannoni bruttissimi, nei pressi di Casina Cuti, per alloggiare venditori di souvenir, un piccolo bar e qualche altra rivendita di chincaglieria. Ed io pago! Enrico Caruso 4 Domenica 2 novembre 2014 Opinioni e repliche Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente chiediamo repliche stringate, o comunque compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti. cittadinisulwebcittadinisulwebcitt Sindaco distratto Il problema riguarda l'annoso problema autobus degli studenti pendolari da Belvedere. Trovo sinceramente assurdo e vergognoso che una città che si era proposta a capitale della cultura, non abbia a cuore la condizione a cui sono costretti i suoi studenti stipati come sardine su due soli auto molto obsoleti e destinati anche a uso passeggeri. Si spendono tanti soldi per autovetture elettriche abbandonate in magazzini e non si è mai risolto questo increscioso problema. Oltre il danno, poi la beffa. Siamo costretti a subire il passaggio continuo di autobus e automezzi pesanti, da Belvedere a causa della chiusura della Targia e fa davvero rabbia vedere passare autobus turistici per gli studenti dei paesi che viaggiano comodi, con aria condizionata ecc, mentre i nostri sono costretti a stare a contatto con anziani e sopratutto extracomunitari spesso carichi di borse e passeggini. Condizioni precarie di igiene perché l'aria, specie col caldo che sta ancora facendo, non circola e quindi a rischio anche salute. Forse i nostri figli sono di serie C? E non cerchiamo scusanti che tanto il tragitto è breve, perché non c'entra nulla. Anche i nostri figli hanno il diritto di viaggiare sicuri e comodi come gli altri. Gli studenti necessitano assolutamente di un autobus tutto loro e senza passeggeri. E' assurdo che specialmente all'uscita, all'ora di pranzo debbano essere testimoni di episodi incresciosi e ritrovarsi con gente ubriaca che a volte ha pure vomitato sul mezzo. Uno spettacolo indecoroso! Spero vogliate prendere davvero qualche provvedimento e colgo l'occasione per invitarLa a fare un tragitto insieme ai nostri studenti nella suddetta tratta per rendersi conto personalmente della situazione che tanto si sa è sotto gli occhi di tutti. Sa, Signor Sindaco, un umile consiglio da mamma...se lei si facesse vedere in giro, tra "il suo popolo" a chiedere di persona cosa c'è che non va, credo acquisirebbe molti punti a suo favore. Prima di legiferare e firmare ordinanze (parlo in generale) tutti voi politici dovreste scendere in mezzo alle strade, nelle piazze, nelle scuole e chiedere di cosa c'è bisogno. Le campagne elettorali periodiche penso siano superate ormai già da un pezzo. Buon lavoro e mi scusi se mi sono dilungata. Anna Maria Chiapparo Ho scritto ottomila articoli mi candido al Nobel 2015 Riceviamo e pubblichiamo una nota di Stefano Palasciano che replica al pezzo di Joe Strummer: Carissimo Salvo, ho letto con piacere l'articolo dal sapore umoristico su di me che hai pubblicato sul tuo autorevole settimanale "I fatti", e mi sono divertito davvero per la verace genialità che ti contraddistingue fra tutti quelli che, per grazia o disgrazia, si possono trovare a vivere diuturnamente scrivendo. Ti chiedo se puoi dedicarmi adesso un bell'articolo, di quelli "da maestro" di cui sei capace per dare il giusto risalto all'evento della mia candidatura al Premio Nobel per la Letteratura 2015. Se la gente sapesse quanta fatica mi è costata la candidatura (raccolta di firme a migliaia, convegni, conferenze, oltre alla stesura di oltre ottomila articoli), avrebbe un po' di rispetto in più per chi, come me, riesce a candidarsi, anzi, ad essere candidato da un comitato autorevole, come quello mio, al più ambito premio del mondo. Certi ottusi individui, poi, che sporcano di inutili frasi sconnesse e sgrammaticate parecchi mezzi di informazione, in criminosa e squallida combutta fra di loro, hanno addirittura preferito non parlare affatto della mia candidatura, nella meschina convinzione di danneggiarmi o di fermarmi sulla mia corsa verso la conquista della vetta più alta al mondo, il Premio Nobel, che rappresenta il più grande ed autorevole riconoscimento pubblico dell'ingegno umano. Salvo carissimo, io conosco bene il tuo nobile cuore e le tue eccellenti capacità professionali e umane: per questo sono certo che spezzerai più di una lancia in mio favore. Ti abbraccio forte. Stefano Palasciano Vitadacani Sindaco Rizza, pensaci tu Vogliamo battere il ferro finchè è caldo, domani potrebbe essere tardi. Pare che l'operazione illegale di liberarsi dei randagi che stanziano nella zona industriale di Priolo stia preseguendo senza alcun timore o ripensamento. La chiamano "indagine/ricerca di mercato" per giustificarsi con il Sindaco del Comune di Priolo che ha chiesto chiarimenti in merito. Se il sindaco volesse fare di più, basterebbe applicare la Legge per bloccare una potenziale deportazione di poveri randagi. Bisognerebbe multare questo consorzio d'imprese perchè hanno, all'interno dei loro stabilimenti, cani non microchippati e sicuramente non sterilizzati. E' vero che un Sindaco ha molte cose cui pensare e spesso il problema randagismo viene affidato a dirigenti, a Comandanti di Polizia Municipale o dipendenti comunali, ciò però non fa decadere la responsabilità del Primo Cittadino che resta pur sempre il solo responsabile del benessere e della sorte degli animali sul territorio di sua competenza. Per questo motivo indirizziamo al Sindaco di Priolo, Antonello Rizza, un accorato appello affinché segua personalmente questa incredibile vicenda. Il caso dei randagi che il consorzio di imprese della zona industriale di Priolo vuole 'togliersi dai piedi', in maniera assolutamente inammissibile, purtroppo, ancora preoccupa chi ama gli animali e cerca di difenderli con i mezzi previsti dalla Legge. Ci riesce difficile comprendere come mai quei cani si trovano da tempo dentro quella zona. Chi li ha portati? Chi li ha fatti proliferare senza intervenire con la sterilizzazione? Perché non è stata avvertita l'ASP e la Polizia Municipale per cat- turarli, microchipparli e sterilizzarli come ha già fatto il Comune di Priolo attraverso un protocollo d'Intesa con la ERG? In quale area precisa della zona industriale si trovano queste creature che vogliono deportare? Il Consorzio di imprese che sta compiendo questa operazione e sta facendo questa 'informale e discutibile' richiesta ad associazioni animaliste per ricevere offerte economiche per portare via 34 cani, non può ignorare la Legge. In questi giorni, questi signori che rappresentano il Consorzio di Imprese, sono stati contattati dal Comune di Priolo per avere chiarimenti e dopo aver ammesso che questa operazione è in corso, hanno ribadito che è una semplice "indagine/ricerca di mercato" e che non conoscevano la possibilità di fare un protocollo d'intesa con il Comune per il controllo della popolazione canina. Ci è stato riferito che, subito dopo, gli stessi, incuranti di tutto e di aver avuto un incontro con l'Ente Comune per trovare il modo di risolvere il problema, si sono riuniti con i dirigenti di un'associazione animalista di Siracusa (evidentemente disponibile all'illecita operazione) per cercare di trovare nelle pieghe della Legge il modo di poter comunque portare a termine l'operazione di sbolognamento dei cani. Chiaramente, dietro lauto compenso. Se quanto riferitoci fosse vero, sarebbe gravissimo!! La Legge non ha pieghe va solo rispettata ed applicata. Basterebbe microchippare e sterilizzare i cani. E se poi fosse necessario si potrebbe chiedere alle associazioni animaliste di vero volontariato di controllarli e curarli. Elena Caligiore 5 Domenica 2 novembre 2014 Troppi consiglieri a gettone Due consigli comunali invece di uno, sembra una precisa strategia. Indennità anche all’assessore/consigliere comunale? Molti degli attuali consiglieri comunali non hanno sin qui brillato, molti si sono nascosti nell’anonimato non facendo nessuna attività ispettiva, non seguendo i problemi e andando sempre a rimorchio delle scelte fatte dalla Giunta Garozzo. Insomma, non sembrano avere libero arbitrio, ma su qualcosa sono attenti e brillanti e cioè sui gettoni del Consiglio comunale e la strategia sembra studiata a tavolino. In prima convocazione quasi sempre non si raggiunge il numero legale e così si va in seconda convocazione, poco importa se ogni seduta costa migliaia di euro alla nostra comunità, in questo modo, a rotazione, i consiglieri ne beccano due gettoni di presenza che tradotti in moneta sono 130 euro. Piccole somme, ma è anche partendo da queste piccole somme che poi si arriva ad una cifra di 4 milioni a consiliatura, una enormità. Una cifra che – è bene sottolinearlo – non prevede i costi delle consulenze esterne e di incarichi vari come anche di premi di produttività che, lo ripetiamo, suonano malissimo alle orecchie di chi un lavoro invece non ce l’ha. E con questo bailamme di sperperi, improvvisamente si vogliono abolire i quartieri che, al confronto, costano due euro? Ma c’è di più. Veniamo alla tabella che riguarda il pagamento dei gettoni ai consiglieri per il mese di settembre 2014 (a lato). E’ strano leggere fra di loro anche il nome del consigliere Grasso che da qualche mese è assessore della giunta Garozzo. Come dire che percepisce una indennità in quanto consigliere e un’altra in quanto assessore? Magari sarà fattibile, ma se lo è, il sindaco faccia a meno di riempirsi la bocca coi risparmi sui costi della politica visto che al solito siamo al capitolo privilegi. Per favore. Inguardabile il sito del Comune Ed è anche non utilizzabile. Il sindaco è lo stereotipo del renziano, molta arroganza, tanta ambizione, non dar conto a nessuno Maurizio Landieri, come avrai letto il sindaco parla della Leopolda e di Grillo. La città viene dopo. O no? Fa parte un po’ dello stereotipo del perfetto Renziano: molta arroganza, tanta ambizione, guardare oltre. Credo che i sociologi dovrebbero cominciare a studiare il renzismo. Ci sono tratti comuni preoccupanti tra il leader ed i seguaci. Quello più evidente è la convinzione di non dover rendere conto a nessuno. Diciamolo francamente, c’è un deficit di comunicazione corretta nonostante le tante strutture esistenti. Perché? Qualche giorno fa è morto Ben Bradlee, mitico direttore del Washington Post, ai tempi del Watergate. Costrinse alle dimissioni l’uomo più potente della terra, Nixon. La comunicazione è impostante. L’espressione “Conoscere per deliberare” dovrebbe essere la stella polare di tutti. Invece le informazioni che passano spesso sono insufficienti o distorte, e nessuno si prende la briga di verificarle. Le conseguenze sono comunque disastrose Per il teatro comunale se ne parla a primavera 2015. Ci credi? Come S. Tommaso, quando toccherò con mano. Come ha correttamente scritto Titta Rizza sul nostro giornale, il ruolo del vigile urbano non è quello di andare in giro con il libretto delle multe in mano. L’Amministrazione ha avvicendato tre comandanti in quattro anni, richiamando, di recente, il primo comandante, rimosso da Visentin. Nello stesso periodo si sono avvicendati anche tre assessori diversi. Il problema non sono i vigili urbani, che poi alla fine sono quelli che ci mettono la faccia, il problema è cosa l’amministrazione chiede loro di fare. Se gli chiede di fare cassa loro cercano di farla. Che notizie hai della Tasi? Il Comune non ha fatto manifesti, depliant, insom- ma non “aiuta” i contribuenti. Credo che la civiltà di un paese si misuri anche dal modo in cui l’amministrazione pubblica interagisce col cittadino. Dare informazioni corrette e tempestive, è il minimo che si possa e debba chiedere ad una amministrazione. Si potrebbe cominciare col rendere più semplice e funzionale il sito, che veramente è inguardabile e, di fatto, inutilizzabile. Capisco che siamo così rassegnati che quasi non fa notizia, ma la spazzatura dilaga in tutta la città, i cassonetti sono vecchi, pochi e inadeguati. Ci toccherà ripeterlo fino alla noia. La città è sporca, paghiamo profumatamente ed abbiamo un servizio pessimo. Ma sul serio dobbiamo continuare a pagare una tassa come se ci trovassimo nel paradiso, pulito e lindo, di Montecarlo? Potenzialmente Siracusa potrebbe essere come Montecarlo, abbiamo il mare, un patrimonio storico inestimabile (che Montecarlo non ha), un porto al centro del Mediterraneo. Ci manca solo il Casinò ed i regnanti. Ti senti in un regime? Te lo chiedo visto che ormai non si vota più per fare il presidente del Consiglio. Non mi sono mai sentito in un regime. Ho sempre votato liberamente. Non mi fa arrabbiare chi ci governa, ma gli elettori che fanno scelte scellerate. Sei d’accordo con la proposta/ provocazione di abolire non solo i quartieri ma anche sindaco, assessori e consiglieri comunali? Un bel commissario e tutto è risolto? Non scherziamo, capisco la provocazione, inevitabile alla luce dello spettacolo poco edificante cui assistiamo, ma auspico che i miei concittadini eleggano persone degne di rappresentare le Istituzioni. Marina Genovese neo ingegnere Discutendo una tesi sul "Comportamento non lineare di aste in cemento armato, in caso di evento sismico: modellazione e confronto con dati sperimentali", si è laureata col massimo dei voti e la lode in Ingegneria EdileArchitettura presso l'Università degli Studi di Catania la giovane Marina Genovese. Relatori il prof. Ing. Aurelio Ghersi, il dott. Ing. Edoardo Marino e la dott.ssa Ing. Melina Bosco. 6 Domenica 2 novembre 2014 Garozzo deputato C’è Sogeas 2 molla Luigi Foti.. Come previsto Nella foto qui accanto l’articolo pubblicato in prima pagina sul nostro giornale nel febbraio scorso e cioè otto mesi fa. Senza autoincensamenti nel pezzo c’è scritto tutto quello che è successo per la gestione del servizio idrico, compreso il consiglio di amministrazione con componenti di fiducia del Comune, insomma siamo alla Sogeas 2, come è scritto e come volevasi dimostrare. Nell’articolo però non si poteva prevedere che si arrivasse a questa conclusione con una gara che gara non è. Non si può infatti chiamare gara visto che ha partecipato una sola impresa, che poi ovviamente ha vinto e lo ha fatto con un ribasso che solleciterebbe una grossa risata se non ci fosse invece da piangere visto che parliamo di costi comunque a carico dei nostri concittadini. E’ giusto tutto questo? Si stanno facendo gli interessi dei siracusani? Leggiamo sul web. Il sindaco Garozzo attacca Grillo: ma come si può dire: "la mafia aveva una sua morale". Qualcuno gli spieghi cos'è la Mafia. E subito dopo plaude al suo amico Matteo Renzi: Leopolda stracolma, laboratorio di idee e confronto. Il futuro è solo l'inizio. A Garozzo Siracusa sta stretta. Lui è un amico di Renzi, appartiene al suo cerchio magico della primissima ora, può aspirare ad incarichi nazionali nel partito, a fare il deputato o il senatore, a saltare la fase parlamentare e diventare subito sottosegretario. Insomma l'entourage di Garozzo è alle stelle dopo la Leopolda. C'è un problema Foti? Ma quale Foti? Quella è una fase già chiusa”, come viene data per conclusa l'esperienza di Sindaco. Già viene individuato il nuovo candidato sindaco nella persona di Francesco Italia che avrebbe fatto così bene da assessore (??) da meritare la promozione, a parte altre qualità come la bella presenza nei mass media, l'omosessualità che ormai – vedi Crocetta ed altri – è un requisito che aiuta molto elettoralmente. Già individuato anche il nuovo deputato regionale nella persona di Giovanni Cafeo ed il nuovo senatore in qualche altro nome pescato tra gli intimi di Garozzo. Ma come reagisce Foti a questi strattoni di indipendenza? Certo Foti con Renzi non ha rapporti di alcun tipo, anzi, ad oggi, si è sempre nascosto. Con Renzi i rapporti li ha Garozzo e l'emancipazione da Foti potrebbe essere facile - facile. Ma a Siracusa come la mettiamo? Veramente Foti accetterebbe di sostenere le scelte personali di Garozzo? Si metterebbe da parte contentandosi di qualche incarico e di qualche visita? Conoscendo Foti è difficile crederlo. C’è una grande emergenza per 3 ponti Sono quello della Darsena, quello dei Calafatari e quello sul fiume Cassibile. L’Amministrazione non ne tiene conto e si cimenta sul nuovo albero di Natale a piazza Duomo e su come educare i bambini (senza consultare le famiglie) Non c'è dubbio che stiamo vivendo un momento di emergenza ponti. Ma, forse, non tutti lo hanno capito. Almeno non vediamo l'Amministrazione Comunale attiva su questi fronti. Fronti, perché i ponti in crisi ora sono tre : 1) quello sulla darsena, fatto costruire d'urgenza quasi cinquant'anni fa per alleggerire il traffico sul ponte umbertino ma monco, per preservare il riparo dei Calafatari a ridosso delle mura spagnole. Ponte da tempo chiuso al traffico. 2) Il ponte viadotto sulla Scala Greca, all'uscita dalla città per Targia. Anch'esso oramai da tempo chiuso a metà al movimento veicolare, previo riutilizzo della vecchia spalla d'ingresso e comunque ponte per intero inibito al traffico pesante. 3) In ultimo ma non ultimo il ponte sul fiume Cassibile la cui chiusura interrompe la percorrenza della via Elorina ( strada statale 115)tra Cassibile ed Avola; si trova a limite dell'ingresso sud per Fontane Bianche e Il territorio appartiene al Comune di Siracusa. Come si vede Ortigia è cresciuta, ha passato i vecchi ponti, compreso il Ponte Grande dei Pantanelli e si estende ora fino a Cassibile e Belvedere, a meno che alle due antiche Frazioni, e comprese le Fontane Bianche, si sia, nelle intenzioni, già concessa l'autonomia amministrativa. L'Amministrazione attiva sembra invece cimentarsi su come approntare in Piazza Duomo l'albero per il prossimo Natale o come educare i bambini delle elementari (sic) alla convivenza con "L'altro da me"(?). Senza aver riflettuto che per un tale progetto bisogna prima interpellare gli esercenti la patria potestà ( esiste ancora ?), in quanto l'educazione scolastica ai minorenni viene impartita, in ogni caso, per delega dei genitori e non motu proprio degli insegnanti o del/la dirigente scolastico/a e tanto meno dell'assessore al ramo. L'abbiamo già scritto che questa Amministrazione Comunale ha troppi zii tutori. Zii o zie che non essendosi potuti candidare personalmente hanno esposto i nipotini, i quali sono in gamba ma rischiano di vedersi bloccata la probabile buona carriera politica dagli errori che gli fanno commettere gli zii. L'assessore Lo Giudice, in quanto docente universitario di Filosofia del Diritto, venne ritenuto troppo intellettuale e poco pratico per poter reggere i Lavori Pubblici. Ma ora negli ex uffici della Tuba (in fondo a via Roma) a cosa si pensa? L'avvocato neo assessore è veramente impegnato in assoluto sul come risolvere la vertenza Comune -Frontino in cui, stando ai ruoli professionali precedenti, avrebbe svolto un ruolo di parte? Dica invece alla città cosa sta facendo o facendo fare per risolvere con urgenza l'emergenza 3 Ponti. A breve vivremo in una città recintata con inibizioni al traffico disseminate qua e là. Al punto che in caso di vera calamità e quindi di eventuali necessari movimenti di massa si rimanga ingabbiati. Ma per i nostri amministratori di sempre non è importante tanto conseguire obiettivi di interesse comune della gente quanto quelli di chi ha contribuito alla loro elezione, per cui si sta continuando a disseminare tutto il territorio della città di scheletri in cemento armato che per essere completati a case aspettano gli impegni di acquisto. Ma con un mercato edilizio fermo come è oramai il nostro chi volete che venda? Contrada Isola, dal lido Armenia alla Fanusa, a Massa Oliveri è cosparsa di tante costruzione in plinti che quasi di certo non verranno mai completate. Un'edilizia mostruosa che diverrà presto esclusivo dominio delle banche che hanno consentito i mutui ai costruttori. Quel fenomeno che in America fu all'inizio della crisi finanziaria che ancora ci fa trepidare nell'attesa e nella lettura delle lettere inviate dall'Europa al nostro Governo naziona- le. L'investimento sul mattone divenuto un modo privato per tesaurizzare ha fatto esaurire la liquidità negli altri settori produttivi che oggi sono considerati maggiormente tali se orientati alle esportazioni e non ai consumi interni. Siracusa è una città piena zeppa di Si Vende dove solo l'imprenditoria cinese è in grado di aprire due nuovi centri commerciali nella stessa strada. Anche questo equivale a una perdita di liquidità per il sistema economico produttivo: il nostro denaro liquido va fuori dall'Europa. I soldi guadagnati andrebbero invece reinvestiti in attività manifatturiere che purtroppo dalle nostre parti e nel meridione in genere mancano. Ma esistono anche le oasi del ragusano e dell' agricoltura della zona sud. Da noi avrebbe potuto esistere una realtà di piccole e medie imprese artigianali e non, collegate alla produzione petrolifera e chimica della zona industriale di Priolo. Ma tant'è che questo non è accaduto. Colpa di una classe politica impreparata e spesso solo arruffona? Delle particolari caratteristiche antropologiche dei siracusani? Del fallimento nazionale di quella Terza Via delle Partecipazioni Statali e della Cassa del Mezzogiorno che fu tanto il vanto del cattolicesimo democratico dei vari Mattei, Marcora, dei La Pira, Pastore, Fanfani, Saraceno e altri ancora dei cui interventi ed iniziative sono vanamente pieni gli Atti dei Convegni di San Pellegrino ? Sarà Renzi, novella Firenze, capace di far emergere l'Italia da questo buio medioevale delle idealità e farla avviare verso un nuovo Umanesimo del fare? Pepè Genovese Entra Bruno Caruso Crocetta indica la sua nuova Giunta Regionale: escono l' avv. Paolo Ezechia Reale e l'architetto Piergiorgio Gerratana già assessori in conto della nostra provincia. Ma entra un altro siracusano, l'avv. Bruno Caruso professore di Diritto del Lavoro nell'Università degli studi di Catania. Bruno Caruso nella vicenda politica siracusana è stato in campo nel periodo della contestazione giovanile avendo militato nella Federazione Italiana Giovanile Comunista. Giurista assai noto a livello nazionale, è suo uno studio che ha poi portato alla legislazione sulla Contrattazione in peius. Non c'è dubbio che con Bruno Caruso, un siracusano di valore, Siracusa torna alla grande nella compagine governativa siciliana. P.G. 7 Domenica 2 novembre 2014 Italia, fai cadere le braccia! Quando un assessore parla così sulla puzza delle industrie (“il monitoraggio non serve, non abbiamo un chimico”) per decenza dovrebbe dimettersi Sulla puzza dalla zona industriale che da anni “ammazza” i siracusani scrive l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Italia: Come amministrazione abbiamo quintuplicato gli sforzi su tematiche ambientali. Adesso siamo in grado di capire cosa respiriamo e quando avvengono gli sforamenti. Ma sulla base di questi dati che metteremo subito in rete, attraverso il sito web del Comune, ci aspettiamo anche risposte da parte di altri soggetti. L’Azienda Sanitaria Provinciale in primis. Perchè per decifrare cifre e percentuali del sistema di monitoraggio servono conoscenze da chimico. Magari un chimico che possa anche spiegare alla popolazione se una determinata sostanza è pericolosa o meno, se lo è in caso di esposizione acuta o cronica, come eventualmente difendersi. Noi non abbiamo possibilità d’intervento. Vediamo lo sforamento ma, a differenza di quanto succede per le pm10 con il blocco del traffico o le targhe alterne, il Comune non può fare nulla. Siamo in pressing costante su Regio- ne e Governo. Dal prossimo anno dovremmo sedere con diritto di parola al tavolo per le Autorizzazione Ambientali. Così potremo capire cosa è necessario fare. Sono dell’idea che dobbiamo prima ridurre e poi eliminare queste puzze. Non siamo contro le industrie, anzi vorremmo anche collaborare perchè il polo industriale possa diventare un avamposto di sostenibilità per tutta Europa. Francesco Italia Quelle dell'Assessore all'Ambiente Italia sono dichiarazioni disarmanti, demenziali, che fanno cadere le braccia. Se ne deve apprezzare la buona fede? No, assolutamente no. Se ne deve condannare l'ignoranza, la superficialità, l'assenza di un minimo di senso pubblico. Quando un assessore parla così (“non sappiamo che farcene dei risultati del monitoraggio che riceviamo perché manchiamo di un chimico”) per decenza dovrebbe dimet- tersi e lasciare ad altri l'iniziativa di avanzare qualche buona idea. Un Comune con tanto di Ufficiale Sanitario e Sezione Ecologia non sa “leggere” i dati che riceve ?. Nessuno al Comune sa leggerli? Bene, si chiami l'Università, un Esperto vero che li controlli di tanto in tanto. Insomma tutto può fare Francesco Italia che un comunicato così ridicolo. Il Comune di Siracusa è tenuto a credere all'ASP?. Non è così: una amministrazione seria in una materia che da decenni riguarda la salute della popolazione siracusana può fare i suoi accertamenti ogni tanto, avvalendosi di tecnici specializzati. Non può stare con le mani in mano dietro alle autorizzazioni ambientali che tutta la Città da anni ritiene fasulle. Da decenni gli odori nauseanti che promanano dall'industria di Priolo e che avvolgono la Città non vengono confermati dalle ditte e dalle imprese interessate oltre che dalle Autorità competenti, come se migliaia di persone abbiano da decenni l'olfatto difettoso. Può il Comune di Siracusa fare un accertamento in proprio? Certo che può, anzi, deve. C’è un commissario a novembre Il Comune deve pagare ad Open Land 34 milioni per una sentenza inappellabile del Cga. Sembra che sia in corso una trattativa segreta anche se.. Si dovrebbe concludere a novembre con l’arrivo del commissario nominato dal Cga, la lunga vicenda fra Open Land e Comune. Come è noto la proprietà di Open Land ha chiesto un forte risarcimento danni al comune di Siracusa ed ha dalla sua una sentenza definitiva del Cga, non impugnabile, che obbliga l’amministrazione comunale a pagare un risarcimento quantizzato definitivamente su 34 milioni di euro (vedi il servizio di marzo scorso qui a lato). Così, se il commissario procedesse in maniera perentoria dovrebbe prelevare 34 milioni dalle varie spese di bilancio, per consegnarli alla signora Frontino. Sul piano giuridico, nonostante le dichiarazioni rampanti che pubblichiamo qui a lato, non ci sono discussioni o perlomeno non ci sono vie d’uscita. Al Vermexio invece si vocifera di una trattativa in corso “per limitare i danni del Comune” e a condurre la stessa sarebbe l’attuale assessore all’Urbanistica. Ripetiamo, si tratta di indiscrezioni che tuttavia ci sono arrivate da fonti diverse. Insomma, ci auguriamo che questa trattativa ci sia, in caso contrario il Comune rischia di andare a fondo, di fare default. Per la verità non c’è molto ottimismo visto che fra le parti non ci sono buoni rapporti, anzi i rapporti sono francamente pessimi, per cui è difficile prevedere una conclusione in qualche modo positiva della vicenda. Chissà perché poi si ha la sensazione che in un modo o nell’altro a rimetterci saranno, come sempre, gli ignari cittadini di Siracusa. L’ufficio speciale: Nulla è dovuto Ecco quello che si scriveva a luglio scorso sulla vicenda Open Land e sul maxi risarcimento dovuto dal Comune: L’avvocato del Comune ha risposto fatto il punto sulla vicenda giudiziaria dove ha sottolineato che lui non ha potuto assumere la difesa del comune perché si era espresso già con un parere richiesto dall’ex sindaco Visentin. ” Avevo avvertito che l’autorizzazione del centro commerciale andava firmata – ha detto l’avv. Bianca – se avessi assunto la difesa (passata poi al collega D’Alessandro esterno all’Ente) sarei caduto in contraddizione.” Comunque, l’avvocato ha riferito che “il comune ha cause di risarcimento per circa 200 milioni di euro e questo non vuol dire che il comune deve necessariamente di prevedere in bilancio le somme ipotetiche”. Il consigliere Milazzo, anch’egli avvocato ha esternato la sua legittima perplessità: ” Qui però non si tratta di una causa in corso, bensì di una sentenza inappellabile dove i giudice dicono che si deve risarcire.” Il sindaco Garozzo si è dichiarato scettico sul fatto che il comune possa realmente essere condannato a pagare quella grossa somma di cui si parla da tempo. ” Se realmente ciò dovesse avvenire – ha detto in aula il sindaco - si tratterebbe realmente del default dell’ente perchè il comune non dispone di quella cifra, ma noi siamo sereni perchè il nostro ufficio speciale che ha esaminato il caso ha sancito che nulla dobbiamo alla Open Land”. 8 Domenica 2 novembre 2014 contromano La notizia mentre scrivo non è ancora confermata ma nemmeno smentita. I miliziani dell’ISIS avrebbero decapitato Rehana, la combattente curda di 28 anni diventata famosa per quella sua foto sorridente che fa segno di vittoria con le mani che gira da settimane su internet. La battaglia di Rehana e dei suoi riccioli biondi Io spero che Rehana sia ancora viva e continui a combattere per la sua patria curda che in realtà non esiste perché il fantasioso Risiko degli europei un secolo fa decise che non c’era spazio per uno stato curdo e la nazione curda venne divisa fra Turchia, Iran, Irak, Siria e Armenia, dove da decenni i curdi sono stati considerati terroristi. Ora sono diventati patrioti perché nel Risiko contemporaneo fanno comodo, ma scommetto che, se e quando la minaccia dell’Isis dovesse essere sconfitta, torneranno ad essere terroristi. Ma non è questo il punto. Cioè non è questo di cui voglio parlare, che peraltro la geografia costruita con riga e squadra nelle cancellerie occidentali meriterebbe ben altri discorsi, e ovviamente non solo limitati ai curdi. Discorsi che non ho la cultura e la competenza per fare. Rehana, dicevo, è (o era) tostissima si dice che abbia ucciso da sola 100 miliziani dell’Isis, ed è (o era) anche bella con quei suoi capelli mezzi biondi, gli occhi vispi, ed il look così distante dai pastrani scuri e dai volti trucidi che ci passano rete e tv quando parlano di quella parte del mondo. Rehana è (o era) in guerra ed in guerra capita (spesso) di morire. Ha scelto come tante sue coetanee curde, di essere in guerra, di non scappare, di non entrare a far parte dell’umanità dolente dei profughi senza terra. Credo che questo faccia imbestialire ulteriormente gli uomini dell’ISIS che della donna, a occhio, non hanno grande considerazione e se Rehana ne ha ammazzati davvero cento si dev’essere fatta un mucchio di amici fra i terroristi neri del califfato. Istintivamente mi fa incazzare che Rehana sia dovuta morire per difendere la sua patria e la Le novità cominciano a non mancare nella politica siracusana e non solo perché il sindaco Giancarlo Garozzo, il vicesindaco Francesco Italia e il capo di gabinetto Giovanni Cafeo hanno vissuto alla Leopolda, con Matteo Renzi, il loro fine settimana. A Firenze i nostri amministratori hanno avuto modo di famigliarizzare anche con il Governatore Siciliano Rosario Crocetta, un comunista convertito anch’egli al credo della Leopolda. Secondo quanto si racconta al bar, Crocetta avrebbe chiesto a Cafeo se volesse fargli l’onore di entrare nella sua Giunta di Governo, ottenendo ovviamente il netto rifiuto. Meglio fare il capo di gabinetto per ancora 4 anni che l’assessore per 29 giorni come Gerratana. La novità vera, infatti, è quella che d’amblée Siracusa si è accorta di essere rimasta orfana del Governo regionale. Di solito aveva avuto almeno un assessore in giunta con qualunque governatore, recentemente due. Su facebook i soliti pessimisti hanno scritto che “ tanto nessuno si è mai accorto di questo grande reale vantaggio per il territorio siracusano”. Si lascino passare gli otto mesi dell’assessore all’Agricoltura Paolo Ezechia Reale come possibilità di cominciare a fare l’assessore, ma come giudicare che nel giro di neanche un mese Rosario Crocetta abbia letteralmente tranciato la carriera politica ad un ragazzo come Pierluigi Gerratana, dopo essersene servito come mezzo elettorale nella competizione di Rosolini. Forse all’ex consigliere comunale di Rosolini il presidente “bruciassessori” avrà chiesto anche scusa, sua dignità ed, è scabroso dirlo, la sua morte (spero presto smentita) mi tocca di più perché la vedo come un simbolo culturale, di una cultura più vicina alla mia, alla nostra, di un enclave, misconosciuta dalla comunità internazionale e racchiusa all’interno un mondo che della dignità della donna fa strame. Sia chiaro, io non sono convinto che la “nostra” cultura sia superiore, che il nostro modo di intendere la donna (o l’uomo, o la deocrazia, o la religione) sia necessariamente migliore degli altri, di quello islamico – o di una certa parte di Islam – nel caso specifico. Peraltro la maggior parte dei Curdi sono mussulmani (ma ci sono anche molti cristiani, e poi piccole comunità di ebrei, yazidi – diventati famosi per tre giorni e poi dimenticati – zoroastriani, etc etc). Se le donne iraniane o pakistane o arabe, gradiscono stare imprigionate dentro i loro burqua o altri abiti-carceri, sono padronissime di farlo. Il problema mi sorge quando loro non lo gradiscono e sono costrette a farlo. Se giocano col video di “Happy” e vengono messe in prigione e condannate a decine di frustate, se si ribellano ad un tentativo di violenza e vengono condannate a morte loro, non i violentatori come è accaduto sabato scorso a Reyhaneh Jabbari, impiccata a Teheran sabato scorso. Ma per Rehana siamo oltre. Rehana non fa parte di quella cultura, oggi in molti casi antagonista alla nostra, Rehana ha gli occhi vispi, i riccioli biondi e non credo si sogni di vestire il Burqua. Ma noi fino a ieri ce ne fregavamo. Se all’orizzonte non fosse comparso il demone dell’ISIS, Rehana e le sue amiche sorridenti di tante foto potevano restare lì, incastrate in un puzzle politico-religioso che non gli appartiene, ma del quale subiscono le conseguenze come quando il “laico” Saddam Hussein usò contro i curdi i gas nervini. Noi ce ne stiamo nei nostri salotti, davanti Da Forza Italia a Forza Rosolini però non l’ha fatto con i rosolinesi che avrebbero più motivi del gabbato di sentirsi presi in giro. Se Gerratana ha vissuto una inattesa avventura nei palazzi del potere palermitano, lo stesso non si può dire in merito all’inatteso ”azzeramento” dell’avvocato Paolo Ezechia Reale che non è riuscito a restare in sella per la stolta logica crocettiana del cosiddetto “bilanciamento” tra Articolo 4 e renziani siracusani. Una logica probabilmente inventata alla bisogna che si regge sul niente, poiché da nessuna parte è scritto che in un Comune dove Articolo 4 indica un assessore, anche i renziani debbano averne uno come… bilanciamento. La storia dei prossimi giorni forse potrà dire perché Reale è stato sacrificato in un ruolo che lo aveva portato lontano dalla sua città. Da quando era diventato assessore all’agricoltura, Ezechia Reale non aveva vissuto molto la sua città e neanche la sua provincia, i suoi amici più intimi hanno sempre lamentato il fatto di non trovare la sua disponibilità personale e politica. L’avvocato ha inteso impegnarsi per essere l’ assessore regionale dei siciliani e non dei soli siracusani, ha cercato di volare più alto e forse non è stato compreso da molti. I fatti rivelano che non è azzardato pensare che non tutto ha funzionato per il giusto verso e secondo le aspettative degli estimatori dell’avvocato Reale, che poteva essere difeso meglio e non semplicemente d’ufficio come è apparso agli addetti ai la- www.ifattidelladomenica.it vori. Il rientro a casa del leader di “Progetto Siracusa” potrebbe creare una nuova situazione politica locale che coinvolgerebbe il gruppo consiliare che aderisce oggi ad Articolo 4, e di converso al Progetto Siracusa. Ammesso che l’ex assessore regionale, un riconosciuto valente professionista, intenda ancora partecipare al gioco della politica e non mollare invece tutto in mano ai politici di professione. Tra le altre novità siracusane annotiamo che ha preso piede la stagione pre congressuale di forza Italia, dove si lavora attorno al tesseramento. Ancora si lavora in sordina e perciò è presto per dire a cosa porterà di nuovo in un partito che di fatto ha smesso di essere presente sul territorio da qualche anno. Si parla di rilancio possibile, anche se ancora in modo vago, attraverso il tesseramento del partito creato a Siracusa dal notaio Angelo Bellucci e che oggi denota difficoltà operative negli enti locali dell’intera provincia , dove avverte l’assenza di rappresentanti all’interno delle istituzioni locali. Vale per ogni cosa dire che nel comune capoluogo, Forza Italia ha visto sciogliersi il gruppo dei tre consiglieri comunali eletti nel giugno dello scorso anno e che ormai non dispone di consiglieri neanche nelle circoscrizioni. In questi giorni si è intravvisto un certo interesse dell’on Pippo Gennuso ( eletto nel MpaPds) proprio alla fase di tesseramento che dovrà portare a congresso gli iscritti al partito, tra dicembre e gennaio. La partecipazione alla fase di tesseramento del neo deputato Gennuso eleva concretamente le prospettive agli schermi dei nostri computer a indignarci assai (ma in fondo sempre meno) incastrati (anche noi) come siamo fra il nostro terzomondismo filo arabo e la imbarazzante presa di coscienza che i comodi abiti politici tolleranti e ipocritamente antioccidentali oggi ci stanno sbattendo in faccia le nostre contraddizioni. Le contraddizioni della favola bella dell’esportazione dei sistemi democratici (che poi a Gaza vice democraticamente Hamas e in Egitto i fratelli mussulmani e noi diciamo ohibò!), le contraddizioni di stare dalla parte di chi ignora sistematicamente ed orgogliosamente i diritti civili (e sovente i diritti umani) e contro chi (come USA e Israele) nonostante tutto quei diritti li rispetta e li difende. Rehana è (era) fuori da tutte queste masturbazioni mentali e politiche che riempiono i nostri discorsi di occidentali sovrappeso, di rivoluzionari da salotto con divano, tv al plasma e ipad in mano, di conservatori senza più nulla da conservare se non l’odio (o meglio la fottuta paura) per il diverso. Rehana è (forse) morta combattendo la sua guerra per la sua patria, per la sua libertà, per la sua dignità di donna e di essere umano. Rehana dubito conoscesse De Andrè ma a me ha fatto venire in mente 8 righe del faber da “Nella mia ora di libertà”, le prime quattro dedicate a lei, le altre quattro a me, a noi. Ve le incollo qui sotto, con tutti i miei dubbi, le mie incertezze le mie contraddizioni. (Pensando a Rehana) Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza… (Pensando a me) …però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni. Hasta la Rehana siempre Joe Strummer forziste per le capacità organizzative riconosciute al deputato regionale che mirerebbe a superare la soglia dei 10 mila tesserati in provincia di Siracusa. Numeri ritenuti impossibili da chi finora ha avuto la responsabilità del partito, numeri che per certi versi scoraggerebbero la partecipazione di molti che non intenderebbero scendere sul piano del confronto con l’imprenditore delle sale Bingo. Il siracusano Edy Bandiera è tra coloro che attendono gli sviluppi della situazione in itinere che gravita attorno alla presenza “ invasiva” di Pippo Gennuso, che non nasconde la mira di voler conquistare la guida di Forza Italia senza scendere ai soliti compromessi in nome della pace interna che, negli anni, hanno visto poco confronto, scarsa democrazia e assenza di competitor. Che cosa pensi l’attuale coordinatore Angelo Bellucci di una possibile invasione delle truppe cammellate del Gennuso non è dato sapere, la riservatezza che contraddistingue il notaio siracusano, marito dell’on. Stefania Prestigiacomo è proverbiale e supera qualunque schema imposto dalla comunicazione politica. Certamente la partecipazione alle fasi del tesseramento viene considerata un atto dovuto dall’attuale vertice forzista, “ per non fare torto alla storia di un partito che per 20 anni è stato guidato proprio da Bellucci e dalla Prestigiacomo”. Un problema di coesistenza potrebbe invece nascere in Edy Bandiera, che sembra avvertire la presenza del Gennuso in Forza Italia come una scomoda impossibile coabitazione. Si racconta che Gennuso, si sarebbe impegnato, con i vertici regionali di Forza Italia, a far rinascere in provincia di Siracusa il partito che alle ultime elezioni europee ha denotato la massima percentuale disaffezione dell’elettorato azzurro. Con lui arriverebbero i consiglieri comunali portatori di una certa politica gridata che non è mai piaciuta ai maggiorenti attuali del partito, però, inutile rimarcarlo, con Gennuso, Forza Italia sarebbe altra cosa di ciò che s’è visto negli ultimi vent’anni: quasi una Forza Rosolini.