IL SONDAGGIO Il canto durante la Messa: risultati e commenti del sondaggio lanciato con lo scorso numero de “LA SCOSSA” CHI CANTA PREGA DUE VOLTE! L’affermazione del titolo è di S. Agostino, ma non solo sua! Il 95% di chi ci ha risposto preferisce la Messa con canti, cui l’85% attribuisce molta importanza perché sono una forma di partecipazione alla preghiera (71%), aiutano a viverla meglio (33%) e creano atmosfera (28%). Chi ha partecipato a celebrazioni dove canta l’intera Assemblea si è sentito profondamente coinvolto (69%), e non solo emotivamente! Il 15%, che non ne ha ancora avuto la possibilità, vorrebbe poter fare questa esperienza. Il SONDAGGIO: UN BUON SUCCESSO Ha risposto il 15% delle famiglie raggiunte attraverso “LA SCOSSA”. Risultato invidiabile per qualsiasi indagine di mercato. Nel nostro caso è anche un dato da analizzare. A chi ha risposto piace cantare e normalmente canta sia a Messa (70%) che a casa (59%), è almeno in grado di leggere le note musicali (40%) ed in buona parte si impegna in Parrocchia (33%). Anche la maggior parte del 17% che non canta (perché pensa di essere stonato ... o ne è certo!) ascolta e segue con la mente. LE CRITICHE Per meno del 5% i canti a Messa e durante le altre funzioni hanno poca importanza e le allungano inutilmente. Se proprio si devono fare che siano pochi e brevi! Altra osservazione, il questionario era “bulgaro”: senza spazi sufficienti per chi non apprezza il canto in Chiesa. L’obiezione è discutibile, comunque scopo dichiarato del sondaggio non era abolire ma agevolare la partecipazione di tutta l’Assemblea. GLI ASTENUTI L’85% di chi ha ricevuto LA SCOSSA: è un dato rilevante. Purtroppo non dice altro e non aiuta! Motivazioni ipotizzabili: pigrizia, “Io già canto/Tanto io non canto: quindi non c’entro!” (sbagliato! È interessante il parere di tutti, soprattutto in una Comunità), “A me va bene così!” (perché non farlo sapere? Almeno per gratificare chi si impegna!). 4 LE PROPOSTE Ecco indicazioni e suggerimenti di coloro che si sono espressi, cui va tutta la nostra riconoscenza. AVVERTENZA: Non sempre la somma delle percentuali raggiunge esattamente il 100%: sono riferite al totale delle risposte pervenute e non tutti hanno risposto a tutte le domande mentre alcune consentivano più risposte. L’animazione musicale della Messa spetta principalmente ai laici (91%). Il coro deve essere al servizio dell’Assemblea e sostenerla nel canto durante tutte le Messe (67%) e non solo in occasioni particolari (6%). I fedeli dovrebbero sempre cercare di partecipare (90%) ed essere messi nelle migliori condizioni per poterlo fare. Scelta dei canti: privilegiare quelli attinenti il periodo liturgico (50%) e le letture del giorno (28%), con pari attenzione alla qualità di musica e testo (37%) ma sempre mettendolo a disposizione (47%). Prevalenza di chi desidera vengano variati il meno possibile per poterli imparare (24%) rispetto a chi preferisce la varietà (16%). Infine è sentita l’esigenza di un recupero dei canti dell’antica tradizione cristiana che potrebbero essere valorizzati da un appropriato commento. “Ognuno canta come può, come omaggio a Dio, semplicemente senza Le difficoltà: non avere il testo a virtuosismi canori” disposizione (20%) ed essere stonati (16%), “Al Gloria e al Santo mi sembrava di canti che cambiano troppo spesso (13%) e essere in Paradiso” poco tempo per cercarli dopo l’annuncio “Ho sentito persone convinte di ciò che (14%), i vicini di banco che non cantano facevano” (11%), un po’ di vergogna (6%). “Partecipazione bellissima che completa la Messa” Aiutano: l’annuncio (45%) e la disponibilità “Non sempre è possibile seguire le dei canti sul libretto (38%), una guida che evoluzioni canore del coro” diriga “con gesti” l’Assemblea (28%) e canti “Si sente davvero la Comunità, la al microfono (20%), la posizione del coro Chiesa” davanti all’altare (20%, contro l’8% che lo “E’ bello pregare insieme anche preferisce dietro) ed i vicini di banco... che attraverso il canto” cantano (15%)! “L’offerta del mio canto si è fusa con Sulla posizione del coro due proposte l’offerta della Comunità a maggior “rivoluzionarie”: collocarlo al centro gloria” dell’Assemblea o disperdere i coristi a “Col canto lodo il Signore con gioia, gruppetti fra i fedeli (effetto “lievito”). prego di più e partecipo con entusiasmo alla Messa” Il canto finale: abitualmente ci si ferma per “Canto per rendere grazie a Dio e cantare (67%), per ascoltare (26%) ed in ogni perché manifestare la fede con caso per rispetto e devozione: è “un l’Assemblea dà gioia” ringraziamento”, “un saluto”, “la conclusione “Cantare mi aiuta a partecipare in della Messa”... sarebbe preferibile se anche il modo più profondo ma non solo prete si fermasse (56%). emotivo” Segue a pag. 5 > n. 3 - dicembre 2001