Granello di Senape
Caritas
Convegno Caritas venerdì 17 gennaio 2009
Sapevate
dell’ Amministratore di sostegno?
L’amministratore di sostegno: Io
ausiliario, per una prossimità esigente
alla persona fragile
Pensieri dalla
relazione di Carlo Mozzanica
L’Amministratore di sostegno (ads) è
figura innovativa per il diritto, per i servizi
alla persona: definisce, riconosce,
struttura una “prossimità esigente e non
accomodante alla persona fragile”.
L’ads potrebbe essere indicato come
una sorte di “io ausiliario” della persona
fragile e che comunque si fa “ausiliario
dell’io fragile”, anche in parziale
opposizione a quella che era ed è, la
figura del tutore e del curatore..
Ausiliare significa, far crescere,
accompagnare, custodire, sostenere,
prestare aiuto, garantire attenzione….
L’icona con cui si può alludere
all’amministratore di sostegno è tratta dal
libretto biblico di Tobia; Tobia deve fare
un lungo viaggio, e dietro consiglio del
padre, si trova un amico che l’accompagni
nel
lungo
cammino.
Questo
accompagnatore,
risulterà essere
l’arcangelo Raffaele, che alla fine di tutta
la vicenda, così si presenta al vecchio
padre, Tobi: “Dio mi ha inviato a guarire te
e Sara, tua nuora” . Raffaele significa
appunto: Dio si prende cura e salva.
L’amministratore di sostegno è la
persona che accompagna e non
sostituisce, non abbandona, non
mortifica, protegge senza mortificare la
persona fragile.
Il riferimento legislativo della figura
dell’ads, è la legge nazionale 6/2004, di
cui trascrivo due articoli:
art. 1: la presente legge ha la
finalità di tutelare, con la minore
limitazione possibile della capacità di
agire, per persone prive in tutto o in
parte di autonomia nell’espletamento
della vita quotidiana, mediante
interventi di sostegno temporaneo o
permanente…
art. 3: nello svolgimento dei suoi
compiti l’amministratore di sostegno
deve tener conto dei bisogni e delle
aspirazioni del beneficiario…
In Lombardia esiste anche una legge
regionale
Per meglio entrare al cuore della figura
dell’Amministratore di sostegno, ecco
alcuni verbi con brevi indicazioni, che
maggiormente illuminano gli orizzonti
dell’accompagnare e del sostenere: sono
soltanto indicativi ed esemplificativi, ma
aiutano a comprendere la portata del
compito dell’ads.
Ascoltare: è lasciar parlare, far parlare,
saper ascoltare in e il silenzio del diverso,
vivere l’ascolto come tempo donato e non
perduto, essere attenti alle emozioni
dell’altro, saper rispondere alla parola
dell’altro.
Accogliere: è saper essere con e per
l’altro; vivere la realtà come esperienza,
riconoscere e assumere l’altro;
intraprendere la strada con l’altro.
Accorgersi: è stare accanto
avvicinandosi al cuore dell’altro, scoprire
empatia e simpatia; capire il vissuto;
prevenire il dolore e la sofferenza stando
accanto.
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Attendere: è scoprire la dimensione
della sorpresa, scoprire il passato e
accogliere il futuro.
Accompagnare: è tenersi per mano,
guardarsi nel volto, avvicinarsi e fare la
strada insieme; spezzare e condividere il
pane (compagnia da cum - panis);
scoprire il passo, il ritmo, il tempo
dell’altro.
Ammirare: è saper guardare con occhi
trasparenti, stupire e stupirsi; riconoscere i
linguaggi della sapienza.
Animare: è offrire stimoli e speranza
alle ragioni del vivere; aiutare a convivere
con qualunque situazione difficile; vivere
la festa, come un dono; dare senso alla
vita che finisce.
Annunciare: è far risuonare buone
notizie, evocare il senso nascosto delle
proprie radici e della propria storia, con
tenerezza; invocare l’avvento della
fraternità; provocare segni di prossimità;
prendersi cura della parola dell’altro.
———————————
“Solidarietà è prendersi cura di un altro
a partire dal riconoscimento che siamo tutti
nella stessa barca, che siamo tutti legati da
un medesimo destino.
Una solidarietà non solo verticale, di chi
sta meglio verso chi sta peggio, ma anche
orizzontale tra cittadini comuni, diversi, che
si aiutano a vicenda nel dare risposte
nell’interesse di tutti: non elemosina, ma
scambio, reciprocità.
Siamo tutti convinti che essere cittadini
attivi anche quando i risultati sono
apparentemente modesti, anche quando si
è segnati da qualche fragilità è sempre e
comunque segno, di una dignità
riconosciuta e promossa”.
———————————Chi volesse saperne di più e
capire meglio,
può venire in Parrocchia al
Centro Ascolto Anziani
martedì e giovedì dalle 9 alle 11
tel. 02 427267,
Concludendo il suo discorso Don
Roberto Davanzo (presidente Caritas
diocesana) così si esprime:
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per consultare leggi e documenti
inerenti alla figura dell’Amministratore
di sostegno.
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Amministratore di sostegno - Parrocchia Santo Curato d`Ars