11:52 Pagina 1 D A R I C E T T E · N E F F NEFF BSH Elettrodomestici S.p.A. Via Marcello Nizzoli, 1 20147 Milano tel. 02 41 33 61 fax 02 41 33 67 00 www.neff-elettrodomestici.it [email protected] Ricette da raccontare 2-04-2004 R A C C O N T A R E Copertina Neff 23_03 (4) Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 3 R A C C O N TA R E I N T R O Ricette da raccontare ovvero i sapori letti, visti, ascoltati, attraverso musica e parole di libri, film e opere famose. L’idea nasce da Neff che, in collaborazione con La Scuola de La Cucina Italiana, ha deciso di mettere la sua competenza tecnica “made in Germany” al servizio del gusto e della creatività della tradizione italiana. Un connubio interessante, presentato in anteprima nel corso di Eurocucina 2004, e riproposto in questo ricettario speciale, dove per ogni piatto è riportato non solo la fonte di ispirazione, ma è indicato anche l’apparecchio Neff più adatto per la preparazione. Ricette da raccontare: un piccolo libro, unico nel suo genere, che ci ricorda come i sapori, i profumi, gli aromi siano parte integrante della nostra cultura e della nostra memoria. Neff pensa avanti, anche nel gusto. ·3· Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 4 Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 5 R A C C O N TA R E L ’ O P E R A Musica, letteratura, cinema… piani, forni, cappe. Che cosa hanno in comune? Apparentemente nulla. In realtà moltissimo. Numerosissimi autori hanno scelto di dare spazio alla cucina nelle loro opere, ritenendo il momento conviviale un episodio essenziale per la vita e per lo svolgimento della narrazione. La cucina come evento e momento di aggregazione e di socializzazione, determinante nell’esistenza dei protagonisti di libri, canzoni e film. In questo volume, Neff ha voluto fondere questi due meravigliosi mondi, unendo le parole scritte, cantate e recitate con gli ingredienti di golose ricette. Per un invito davvero “da ricordare”, portate in tavola il piatto, e accompagnatelo con il film, la musica o il libro da cui prende spunto: i vostri amici ne saranno senz’altro molto colpiti, e un semplice invito a cena si trasformerà in un evento culturale da ricordare. In fondo, sono… ricette da raccontare! ·5· Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 6 Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE N E F F : DA 2-04-2004 12:20 Pagina 7 R A C C O N TA R E L ’ A Z I E N D A Quando nel 1877 il fabbro Carl Andreas Neff aprí la sua piccola officina di forni nel cortile interno di una locanda nei pressi di Bretten, aveva una visione: voleva fabbricare forni il cui uso e funzione fossero al servizio dell’uomo e non viceversa, iniziando dalle prime stufe a carbone, per proseguire poi con i forni per pasticceria. Oggi come allora, Neff si rivolge a chi ama cucinare, per sé e per gli altri, e per questo è capace di anticipare i desideri e i sogni dei propri clienti. Neff è stata la prima azienda ad introdurre novità determinanti: il primo forno con controllo della temperatura; il primo apparecchio a microonde; il sistema di riscaldamento ad aria calda CircoTherm®; il primo piano cottura a induzione e il sistema di estrazione per forni Clou®. Anche nella gamma che celebra il suo 125° Anniversario, Neff ha confermato la sua storica competenza nella cottura; un esempio fra tutti il primo forno SLIDE®&HIDE®, con maniglia basculante e porta a scomparsa: un’innovazione semplice e sorprendente, tutto nel rispetto dell’ergonomia, con una grande attenzione al valore delle idee. ·7· Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 8 NEFF · RICETTE DA R A C C O N TA R E Grazie a questo Neff ha ottenuto, nel 2003, il riconoscimento come “Best Innovator”, ovvero come una delle aziende che meglio ha saputo dimostrare, in termini di prodotti e di ricerca tecnologica, un dinamismo unico, nato dalla capacità di ascoltare le reali esigenze degli utenti finali. Nei prodotti, così come nel gusto, Neff pensa avanti. ·8· Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE N E F F : DA 2-04-2004 12:20 Pagina 9 R A C C O N TA R E L A G A M M A Neff da sempre è conosciuta per la sua for te competenza negli elettrodomestici ad incasso, pensati per gli amatori della buona cucina, che riconoscono in Neff l’espressione non solo del proprio ambiente ma anche della propria personale idea di casa. La competenza di Neff si riconosce anche nei piccoli par ticolari, negli accessori che rendono ogni apparecchio ancora più funzionale ed unico nel suo genere, migliorandone le prestazioni e sfruttandone tutte le potenzialità. Ogni singola apparecchiatura viene progettata in modo scrupoloso, pensando alle reali esigenze di chi cucina. Il facile e pratico sistema di pulizia EasyClean®, di cui sono forniti tutti i nuovi forni della gamma Neff 2004, è già un notevole aiuto per chi si diletta in cucina; a questo si aggiungono altri plus, quali il set per la cottura a vapore; il sistema di riscaldamento CircoTherm®, e il meccanismo di guide telescopiche VarioClou®. Grazie a questi innovativi sistemi, frutto della competenza storica di Neff, è più facile sentirsi a casa: anche cucinare diventa più semplice e piacevole. ·9· Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 10 NEFF LE NOVITÁ NEFF 2004 ANCHE NEI FORNI, NEFF PENSA AVANTI. NEFFLIGHT®: LA COTTURA E’ DI SCENA. Il nuovo NeffLight®: la cottura è in scena da protagonista. Forno B 1664 N0 NeffLight®: la cottura è di scena. Grazie a questo intelligente sistema di illuminazione, la cottura si lascia veramente ammirare. La luce viene emessa da due lampadine laterali, posizionate nella parte inferiore dell’apparecchio, e riflessa all’interno del forno attraverso una sequenza di specchi. I vantaggi? • Una completa visibilità su tutti i ripiani, anche quando tutti sono carichi di cibo. • Illumina perfettamente anche gli angoli più nascosti del forno, grazie alla luce intensa ma diffusa. • La luce non abbaglia, essendo diretta dall’esterno all’interno. E ancora … • Il forno può essere posizionato in qualsiasi angolo della cucina, anche quello meno illuminato: ci penserà NeffLight® a garantirne la visibilità interna durante il funzionamento. • Non è più necessario aprire il forno per verificare lo stato di cottura: NeffLight® e l’ampia porta panoramica in vetro dei forni Neff vi permettono di non interrompere la fase di cottura aprendo il forno. La luce NeffLight® si spegne automaticamente all’apertura del forno e, se necessario, può essere disinserita manualmente. Ancora una volta, Neff pensa avanti. · 10 · · RICETTE DA R A C C O N TA R E Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 11 R A C C O N TA R E SLIDE® & HIDE® IL SISTEMA SALVA-SPAZIO. LA PORTA SI APRE E SCOMPARE. SOLO PER NEFF. Forno B 1881 N3 Pratico, elegante, comodo: la maniglia SLIDE® ruota seguendo il naturale movimento della mano, per una presa ergonomica e un’apertura del forno senza sforzi. HIDE®: la porta si apre e scompare nel forno, lasciando addirittura uno spazio per riporre teglie e leccarde. Il sistema salvaspazio unico di Neff. In una presa, tutto il comfort di Neff. · 11 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 12 NEFF LA PORTA SALVA-SPAZIO CHE NON DEVE NASCONDERSI… MA PUO’. Non sempre la porta del forno è utile. Per esempio, quando lavoriamo o controlliamo la pirofila in cottura all’interno del forno, la porta aperta ci ruba spazio. La porta HIDE® di Neff risolve questo problema: il risultato? Assoluta libertà di movimento davanti al forno, senza ostacoli ed impedimenti. E’ possibile pulire anche gli angoli più nascosti e lontani, dato che il braccio può arrivare più in profondità. La porta semi-nascosta può essere usata come piccolo piano d’appoggio, utile soprattutto in fase di infornatura o di controllo della cottura. La porta completamente nascosta crea un piccolo spazio in più per teglie e leccarde, che finalmente trovano il loro posto quando, per esempio, stiamo utilizzando solo un ripiano del forno. Il forno può essere posizionato ovunque: a colonna, sottopiano, a mezza altezza: il forno SLIDE® & HIDE® di Neff sarà sempre in grado di ottimizzare lo spazio a disposizione. SLIDE® & HIDE® di Neff: lavoro di squadra per un’ergonomia ottimale. Solo da Neff. · 12 · · RICETTE DA R A C C O N TA R E Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 13 R A C C O N TA R E IL SET A VAPORE DI NEFF: BENESSERE QUOTIDIANO. Solo da Neff. Il set a vapore può trasformare un forno Neff in un forno a vapore: mantenendo integri colori, sapori e proprietà nutritive degli alimenti. Per una dieta sana e gustosa, tutti i giorni. FINO A 8 PORZIONI SOTTO VAPORE Tutto il menù, fino a ben 8 porzioni, può essere cucinato al vapore in una sola volta. Primo, secondo, contorno: gusto e salute nella nell’alimentazione di tutti i giorni. DUE FORNI NEFF IN UNO Il set a vapore può trasformare un forno Neff in un forno a vapore, senza bisogno di alcuno spazio aggiuntivo. FACILE DA USARE … E’ sufficiente versare un po’ d’acqua nella base del set; inserire la prima griglia forata; appoggiare il cibo da cuocere; inserire se necessario anche le griglie per cucinare altri alimenti; chiudere con l’elegante e igienico coperchio in vetro. Il forno va poi impostato ad una temperatura di 150 °C oppure, se si dispone di un forno Neff DUO 11, è sufficiente selezionare la speciale funzione “Cottura a Vapore”, che in automatico imposterà tutti i parametri necessari. Il vapore inizierà presto a circolare nella vaporiera, avvolgendo con dolcezza gli alimenti. · 13 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 14 NEFF RICETTE DA LEGGERE E G G E R RICETTE DA R A C C O N TA R E E D A L · COSTATE OMERICHE ALLA GRIGLIA CON SALSA PICCANTE E è gravissima: senza l’aiuto di Achille non T c’è speranza di vittoria. Di qui la decisione T roe di intervenire. Achille accoglie gli amba- E di inviare una delegazione a supplicare l’esciatori, Aiace, Ulisse e Fenice secondo le C regole dell’ospitalità, allestendo un ban- I ad accompagnare le carni. La tradizione R chetto sontuoso e servendo il miglior vino della convivialità ed il culto dell'ospitalità sono più forti delle inimicizie e delle ten- - sioni politiche: l’ira di Achille si placa per un breve momento di festa alla luce del fuoco, davanti ad una tavola imbandita. Non solo nell’Iliade, ma anche nell’Odissea il focolare, vi appoggiò il dorso di una peco- il banchetto fa da sfondo a momenti di ra e di una capra grassa e la schiena fio- grande importanza narrativa ed emotiva: in E F F <Patroclo> pose un grande tagliere presso di un maiale ingrassato. un accampamento di soldati o in una reg- Automedonte teneva ferma le carni, il divi- gia, carni e vino forniscono l’occasione per no Achille le tagliava, le riduceva a pezzi e confrontarsi e discutere distendere gli le infilava negli spiedi; il figlio di Menezio, animi ascoltando il suono della cetra e il simile a un dio, accese una grande fiamma. canto di un aedo che racconta antiche leg- E quando il fuoco si abbassò e la fiamma gende o storie tristemente vicine. La forza fu spenta, dopo aver spianato la brace, vi di queste immagini giunge intatta fino a noi appoggiò gli spiedi e li cosparse di sale, avvicinando un mondo altrimenti lontano, dono degli dei, tenendoli sopra le pietre del fatto di dei ed eroi, ad una quotidianità focolare. Dopo aver arrostito la carne ed ancora attuale nei sentimenti e nei sapori. N rente averla deposta nei piatti, Patroclo prese il pane e lo distribuì sulla tavola in bei canestri; Achille distribuiva invece la carne. Omero, Iliade, IX, 206-217 La situazione per i Greci all’assedio di Troia · 14 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 15 COSTATE OMERICHE ALLA GRIGLIA CON SALSA PICCANTE La situazione per i Greci all’assedio di Troia è gravissima: senza l’aiuto di Achille non c’è speranza di vittoria. Di qui la decisione di inviare una delegazione a supplicare l’eroe di inter venire. Achille accoglie gli ambasciatori, Aiace, Ulisse e Fenice secondo le regole dell’ospitalità, allestendo un banchetto sontuoso e ser vendo il miglior vino ad accompagnare le carni. La tradizione della convivialità ed il culto dell'ospitalità sono più for ti delle inimicizie e delle tensioni politiche: l’ira di Achille si placa per un breve momento di festa alla <Patroclo> pose un grande tagliere pres- luce del fuoco, davanti ad una tavola so il focolare, vi appoggiò il dorso di una imbandita. Non solo nell’Iliade, ma anche pecora e di una capra grassa e la schiena nell’Odissea il banchetto fa da sfondo a fiorente di un maiale ingrassato. momenti di grande impor tanza narrativa Automedonte teneva ferme le carni, il divino ed emotiva: in un accampamento di sol- Achille le tagliava, le riduceva a pezzi e le dati o in una reggia, carni e vino fornisco- infilava negli spiedi; il figlio di Menezio, simi- no l’occasione per confrontarsi e discute- le a un dio, accese una grande fiamma. E re. Con il cibo si distendono gli animi quando il fuoco si abbassò e la fiamma fu ascoltando il suono della cetra e il canto spenta, dopo aver spianato la brace, vi di un aedo che racconta antiche leggende appoggiò gli spiedi e li cosparse di sale, o storie tristemente vicine. La forza di dono degli dei, tenendoli sopra le pietre del queste immagini giunge intatta fino a noi, focolare. Dopo aver arrostito la carne ed avvicinando un mondo altrimenti lontano, averla deposta nei piatti, Patroclo prese il fatto di dei ed eroi, ad una quotidianità pane e lo distribuì sulla tavola in bei cane- ancora attuale nei sentimenti e nei sapo- stri; Achille distribuiva invece la carne. ri, nella vitalità e nel gusto. Omero, Iliade, IX, 206-217 · 15 · Ricette da raccontare (4) O M E R O 2-04-2004 • 12:20 Pagina 16 I L I A D E Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 17 COSTATE OMERICHE ALLA GRIGLIA CON SALSA PICCANTE Ingredienti e dosi per 4 persone: Costate di manzo n° Aglio Olio extra vergine d’oliva Sale Pepe Erbe aromatiche (rosmarino, timo) 4 Zenzero fresco Peperoncino Procedimento: Grattugiare e raccogliere il succo dello zenzero. Preparare un’emulsione con il succo, l’olio e poco peperoncino. Porre una griglia sulle braci calde, mantenendola a 15-20 cm di distanza dalla fonte di calore. Marinare la carne per pochi minuti con olio, pepe, aglio ed erbe aromatiche. Sgocciolare la carne e porla sulla griglia ben calda. Cuocere su ambo i lati per pochi minuti (il tempo di cottura dipenderà dallo spessore della carne e dal grado di cottura desiderato). Salare. Servire con l’emulsione di zenzero. • Per mantenere la carne morbida ed esaltarne il sapore, si consiglia l’utilizzo del grill Neff N 1662, con barbecue e grill elettrico. · 17 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 18 NEFF RICETTE DA LEGGERE · RICETTE DA R A C C O N TA R E TORTA SATYRICON AL FORMAGGIO finte uova dal guscio di pasta contenente un beccafico immerso in un tuorlo pepato. Viene poi servito un vassoio contenente cibi ispirati ai dodici segni zodiacali che nasconde un altro piatto con una lepre con le ali raffigurante Pegaso, pollame, pancetta e statuette che versano salsa piccante. Si prosegue con un cinghiale alle cui zanne sono appesi due panieri di datteri, contornato da piccoli porcellini di pasta dura: il cinghiale viene tagliato, e dal suo ventre si leva in volo uno stormo di tordi. Fanno quindi il loro ingresso tre maiali vivi: sta ai convitati la Come secondo c’era una torta fredda al for- scelta di quale dei tre dovrà essere imban- maggio accompagnata da un eccellente dito. Il maiale prescelto viene poi servito far- vino di Spagna versato su miele caldo. cito con salsicce e sanguinacci caldi, susci- …Intorno c’erano ceci e lupini, noci a tando applausi per il cuoco. E non è tutto: non manca un vitello lesso, volontà e una mela per ciascuno. tagliato a colpi di spada da un servo trave- Petronio, Satyricon, 66 stito da guerriero. Seguono torte farcite di L’episodio più famoso nel Satyricon di Petronio, romanzo satirico latino del I secolo d.C., è certamente la cosiddetta Cena di zafferano accompagnate da frutta di ogni sorta, galline ingrassate e uova d’anatra. A questo punto del banchetto entra in scena Abinna, un nuovo commensale, reduce da Trimalcione: il ricchissimo liberto offre un un’altra cena: anche questa, racconta, era banchetto sontuoso e spettacolare in cui le composta di diverse portate, tra cui la torta elaboratissime pietanze si alternano a fredda al formaggio. momenti di conversazione. La cena si apre Ovviamente la cucina di tutti i giorni nell’an- con un antipasto: olive, salsicce su una gra- tica Roma non aveva molto a che fare con ticola d’argento sotto la quale prugne e chic- queste portate, descritte per irridere alle chi di melagrana imitano la brace; inoltre manie di grandezza dei nuovi ricchi. · 18 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 P E T R O N I O • 12:20 Pagina 19 S A T Y R I C O N Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 20 NEFF RICETTE DA LEGGERE · RICETTE DA R A C C O N TA R E TORTA SATYRICON AL FORMAGGIO Ingredienti e dosi per 4 persone: - Per la pasta brisée: Farina 00 g Burro morbido g Acqua fredda g Sale fino g - Per il ripieno: Porri n° Olio extra vergine d’oliva g Gruviera g Parmigiano grattugiato g - Per la royale: Uova n° Latte dl Panna dl Noce moscata, sale, pepe 125 70 30 3 2 40 80 40 2 1 1 Procedimento: Lavorare per pochi minuti con la punta delle dita la farina con il burro. Aggiungere l’acqua ed il sale. Lavorare la pasta rapidamente rendendola liscia ed omogenea. Far riposare in luogo fresco per circa un’ora. Pulire e affettare i porri. Brasare i porri con poco olio, acqua, sale e pepe sino a renderli ben morbidi. Salare e pepare. Tagliare a cubetti il gruviera. Sbattere le uova con il latte e la panna; condire con sale, pepe e noce moscata. Stendere sottilmente la pasta brisée e foderare una piccola tortiera. Farcire con le verdure ed i formaggi. Riempire la tortiera con la royale. Cuocere la quiche in forno a 180° per 30 minuti circa. Lasciare intiepidire. Sformare. Servire. • Per la preparazione iniziale, si consiglia il piano a gas Neff in vetroceramica T 2646 con Flametronic, con riaccensione automatica della fiamma in caso di spegnimento accidentale. Per la cottura della quiche, ideale è il forno Neff B 1644, con sistema CircoTherm®, ideale per preparare anche piatti diversi contemporaneamente. · 20 · Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 21 R A C C O N TA R E RICETTE DA LEGGERE TORTELLINI DEL BENGODI IN BRODO tettata da Bruno e Buffalmacco ai danni di Calandrino, un sempliciotto che è più volte protagonista beffato di divertenti novelle. Qui i due amici lo convincono dell’esistenza dell’elitropia, la pietra che ha il potere di rendere invisibili. Calandrino crede di averla trovata, torna a casa carico di pietre e finisce con l’essere malmenato dalla moglie. Le novelle del Decamerone sono raccontate a turno da dieci giovani che, durante la peste del 1348 a Firenze, si ritirano in una villa sulle colline per fuggire la pestilenza: qui trascorrono le giornate fra canti, danze, …una contrada che si chiamava Bengodi, pranzi e racconti. La gioia di vivere e la nella quale si legano le vigne con le salsic- spensieratezza di questa brigata contrasta- cie, e avevavisi un’oca a denaio e un pape- no con la miseria e la disperazione del ro a giunta, ed eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti che niun’altra cosa facevan che far maccheroni e raviuoli e cuocergli in brodo di capponi, e poi gli gittavan quindi giù, e chi più ne pigliava più sen’aveva: e ivi presso correva un fiumicel mondo esterno, ma l’isolamento che protegge i giovani dalla peste non impedisce che la realtà della gente comune entri nella villa attraverso i loro racconti: alle novelle d’ispirazione drammatica si alternano altre in cui la vita di tutti i giorni è raccontata con la leggerezza dello scherzo o trasportata in contesti fantastici. Una terra dove le mon- di vernaccia, della migliore che mai si tagne sono fatte di formaggio, e dove scor- bevve, senza avervi entro gocciol d’acqua. rono fiumi di vino, rappresenta il sogno di Boccaccio, Decameron, 8, III tanta gente semplice che nella povertà e nel bisogno, come Calandrino, voleva cre- Il fantastico paese di Bengodi è il simbolo di dere nell’esistenza di un Bengodi dove ogni abbondanza: la descrizione di questa poter cuocere i gustosi ravioli nel pregiato terra meravigliosa fa parte della burla archi- brodo di cappone. · 21 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 B O C C A C C I O 12:20 • Pagina 22 D E C A M E R O N E Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 23 R A C C O N TA R E RICETTE DA LEGGERE TORTELLINI DEL BENGODI IN BRODO Ingredienti e dosi per 4 persone: - Per il brodo: Mezzo cappone Reale di vitello g Biancostato di manzo g Ossa di vitello g Cipolle ramate n° Carote n° Gambo di sedano n° Foglia di alloro Gambi di prezzemolo n° Chiodo di garofano Pomodoro secco n° Poco sale grosso - Per i tortellini: Cipolla, carota e sedano in brunoise g Burro g Il petto del cappone 500 500 500 2 2 1 2 2 200 40 Polpa di reale di vitello Uova Pane ammollato nel latte Latte Parmigiano reggiano Noce moscata Erbe aromatiche Sale Pepe Brodo di carne - Per la pasta: Farina 00 Semola di grano duro rimacinata Uova Zafferano g n° g 100 1 100 g 50 dl 3 g g n° n° 800 50 4 1 bustina Procedimento: Per il brodo: lavare le carni. Pulire e lavare le verdure e le erbe. Porre in una casseruola capiente, alta e stretta tutti gli ingredienti e coprire con acqua fredda. Portare a ebollizione rapidamente, schiumare per eliminare eventuali impurità. Cuocere a fuoco dolce per due ore circa. Filtrare e conservare. Durante la cottura recuperare gradualmente le verdure ed in seguito le cosce di cappone, la carne di vitello ed infine quella di manzo. Preparare il brodo almeno due giorni prima dell’utilizzo. Per la pasta: Setacciare le farine e disporle “a fontana” sul tavolo. Disporre al centro della fontana le uova e mescolare. Incorporare progressivamente la farina. Lavorare l’impasto con energia sino ad ottenere una pasta liscia, compatta ed omogenea. Avvolgere la pasta nella pellicola trasparente per evitare che secchi e conservarla in luogo fresco per circa un’ora prima di utilizzarla. Per il ripieno: tagliare la carne a cubetti. Rosolare le verdure con il burro, unire la carne e proseguire la rosolatura per qualche minuto. Salare. Bagnare con il brodo. Unire le erbe aromatiche. Coprire e cuocere per un’ora circa. Ammollare il pane nel latte. Tritare la carne finemente e unire tutti gli ingredienti del ripieno. A piacere completare con poco prosciutto crudo e/o spinaci lessati e strizzati o altri ingredienti. Stendere sottilmente la pasta all’uovo a più riprese e ricavarne tanti dischi di 4 cm di diametro. Pennellarli con l’uovo sbattuto e porre al centro di ognuno una piccola nocciola di ripieno. Chiuderli a mezzaluna sigillandoli con cura. Far aderire le estremità formando un piccolo ombelico. Cuocere i tortellini in una parte del brodo bollente; porli in zuppiera e versarvi il resto del brodo ben caldo. Servire. • Per il brodo e il ripieno, si consiglia il piano Neff T 2766, con cinque bruciatori gas di cui uno wok. • Per gli amanti dei piani elettrici, T 5443 di Neff è fornito anche di una zona a doppio circuito e una per arrosti, in caso di utilizzo di pentole particolarmente grandi. · 23 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 24 NEFF RICETTE DA LEGGERE · RICETTE DA R A C C O N TA R E PANE DELLA PROVVIDENZA AL FARRO dell’uomo, segno di pace e condivisione, sinonimo di abbondanza; se il pane viene a mancare, la società va in frantumi. Manzoni dipinge la rivolta popolare scatenata dalla fame unita alla consapevolezza che il pane ci fosse per le mense dei ricchi. Fa da sfondo la Milano del ‘600, affamata e infuriata, così grande e affascinante da trascinare Renzo lontano della sua strada. Il giovane partecipa all’assalto ai forni, prima da spettatore, poi da protagonista. A sera, stanco e frastornato, Renzo troverà un letto e un piatto di stufato, in una locanda: - Ecco se c'è il pane! - gridarono cento voci insieme…. - Giù quella gerla, - si grida intanto. Molte mani l'afferrano a un tempo: è in terra; si butta per aria il canovaccio che la copre: una tepida fragranza - Sarete servito, - disse l'oste a Renzo; e al garzone: - servite questo forestiero -.E s'avviò verso il cammino. - Ma... - riprese poi, tornando verso Renzo: - ma pane, non ce n'ho in questa giornata. - Al pane, - disse Renzo, ad alta voce e ridendo, - ci ha pen- si diffonde all'intorno. - Siam cristiani sato la Provvidenza - E tirato fuori il terzo e anche noi: dobbiamo mangiar pane anche ultimo di que' pani raccolti sotto la croce di noi, - dice il primo; prende un pan tondo, san Dionigi, l'alzò per aria, gridando: - ecco l'alza, facendolo vedere alla folla, l'adden- il pane della Provvidenza! … ta: mani alla gerla, pani per aria. … - Ma, - soggiunse subito Renzo, - non vor- A. Manzoni, I Promessi Sposi, XII-XIII rei che lor signori pensassero a male. Non è ch'io l'abbia, come si suol dire, sgraffi- Nel mondo occidentale il pane è l’elemento gnato. L'ho trovato in terra; e se potessi essenziale della vita e della civiltà: base trovare anche il padrone, son pronto a dell’alimentazione, a volte unico sostenta- pagarglielo. mento per la povera gente, nella storia ha L’ennesima riprova della semplicità e del- assunto valore assoluto, caricandosi di l’ingenuità del giovane uomo, poco avvezzo significati. Pane simbolo di vita, del lavoro alla violenza del mondo. · 24 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 25 MANZONI • I PROMESSI SPOSI Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 26 NEFF RICETTE DA LEGGERE · RICETTE DA R A C C O N TA R E PANE DELLA PROVVIDENZA AL FARRO Ingredienti: - Per la biga: Farina Lievito Acqua - Per l’impasto: Farina Farina di farro Acqua Sale Lievito Zucchero g g g 300 10 150 g g g g g g 300 400 420 22 20 10 Procedimento: Impastare con cura tutti gli ingredienti per la biga. Porre in una ciotola l’impasto e lasciarlo riposare per 12/15 ore. Impastare la biga e gli altri ingredienti, tranne il sale che verrà aggiunto a metà impasto. Lasciar riposare l’impasto 45/50 minuti. Dopo 20 minuti riprendere l’impasto e lasciar riposare per altri 20/25 minuti. Spezzare del peso desiderato. Avvolgere la pezzatura e lasciar riposare per 20 minuti, su tavole infarinate con farina di farro. Lasciare lievitare per circa 50 minuti, coperto, su teglia. Infornare con vapore a 220°. Dopo 10 minuti abbassare la temperatura a 200° e continuare la cottura per altri 10 minuti. • Per ottenere un pane morbido e dorato, si consiglia il forno Neff B 1644, con 11 modalità di funzionamento, tra cui quella Lievitazione e Panificazione. E per i più appassionati, sono disponibili come accessori il piano per pizza e pane Z 1912 e il set cottura a vapore N 8640. · 26 · Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 27 R A C C O N TA R E RICETTE DA LEGGERE PROSCIUTTO IN SALSA DI SCALOGNO DELLA FAMIGLIA BUDDENBROCK storia del fiorire e del decadere della borghesia tedesca dell’Ottocento. Le vicende dei personaggi si svolgono nella Lubecca di fine secolo e la vita di ognuno è strettamente intrecciata a quella della famiglia e dell’intera città. La riunione di famiglia settimanale si svolge con regolarità intorno ad una tavola riccamente imbandita: è il momento in cui i fili della narrazione si raccolgono. Il pranzo diventa lo specchio della situazione della famiglia e ne sottolinea via via la fortuna e la prosperità, e poi la cattiva sorte, fino alla rovina; ma il pranzo è Di nuovo furono cambiati i piatti. E com- anche, più semplicemente, uno spaccato parve un enorme prosciutto, rosso matto- della Germania dell’epoca, quadro delle ne, affumicato e bollito con una salsa di abitudini, dei gusti e della cucina di quei scalogno bruna e acidula e una tale quantità di verdure che ogni piatto sarebbe bastato a saziarli tutti. Lebrecht Kröger si assunse l’incarico di scalcare. Alzando leggermente i gomiti, gli indici distesi sul dorso del coltello e della forchetta, tagliò i pezzi sugosi con molta circospezione. tempi. Tra le ricette raccontate in questo romanzo troviamo il piatto russo, un misto piccante di frutta sotto spirito, il budino di amaretti, lamponi e crema, il pane con l’uva, il plum-pudding alla fiamma. Ma è il prosciutto in salsa di scalogno il piatto forte del banchetto con cui si apre la narrazione: la gravità del gesto del vecchio Thomas Mann, I Buddenbrook, cap. V console Kröger nella preparazione del cibo riassume lo spirito e l’opulenza di quella Una grande tavolata riunisce tre generazioni borghesia; l’odore acre di scalogno che di Buddenbrook: la famiglia è nel pieno del- impregna i corridoi ancora a distanza di l’ascesa sociale ed economica, grandi sono giorni simboleggia quasi il limite di quel i progetti e grandi le speranze. Non sarà potere e di quella ricchezza, in un parallelo sempre così: la storia dei Buddenbrook è la cibo-vita che ancora una volta stupisce. · 27 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 28 THOMAS MANN • I BUDDENBROOK Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 29 R A C C O N TA R E RICETTE DA LEGGERE PROSCIUTTO IN SALSA DI SCALOGNO DELLA FAMIGLIA BUDDENBROCK Ingredienti e dosi per 15 persone: Prosciutto senza osso (Kg 3 o 4) n° 1 Bottiglia di vino rosso nobile oppure Marsala, Porto n° 1 Scalogni puliti kg 3 Burro g 50 Zucchero g 50 Qualche cucchiaio di aceto tipo balsamico Sale Procedimento: Legare il prosciutto. Bollirlo a fuoco dolce per un’ora e mezza circa in acqua non salata. Porlo in una casseruola dai bordi alti e cuocerlo a fuoco dolce nel suo grasso con coperchio per 3 ore circa. Durante la cottura bagnare con il vino scelto e glassare spesso con il liquido di cottura che si forma. A metà cottura unire gli scalogni, il burro, lo zucchero, l’aceto e salare. Il prosciutto deve risultare ben cotto e lucido così come gli scalogni. Il fondo di cottura deve risultare ristretto e lucido. • Per avere a disposizione un ampio spazio di lavoro, si consiglia il piano cottura Neff T 2866 con larghezza 70 cm. Per chi predilige i piani elettrici, ottima la scelta del piano T 5443 di Neff, con timer per ogni zona di cottura. · 29 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 30 NEFF RICETTE DA LEGGERE · RICETTE DA R A C C O N TA R E RISOTTO ALLA MILANESE COME LO MANGIAVA GIANNI BRERA avvenire per mestoli, di modo che il riso non ne venga annegato. Si versa il brodo poco a poco e rimescola col cucchiaione di legno, sempre. (…)” Gianni Brera, La pacciada, mangiarebere in pianura padana, 1973 Il maestro ha già detto tutto ciò che c’è da dire sul risotto: si fa così, e si manteca, alla fine e fuori dal fuoco, con burro e parmigiano. Se qualcuno sostiene qualche variante a queste regole ferree sta prepa“(…) L’atteggiamento della massaia di rando sì un piatto con il riso, ma di sicuro fronte al risotto dev’essere religioso. Il non ha nulla a che vedere con il risotto. tegame è il suo calice sacro. Non avrai Piatto lombardo per eccellenza, nutrimento altro tegame all’infuori di questo, le cui principale dei contadini della pianura pada- reazioni finirai per conoscere – alla lunga na da secoli, la preparazione ha raggiunto – in ogni minimo particolare… La cipolla livelli di eccellenza e di creatività notevoli viene messa a soffriggere e subito si nel corso degli anni, ma ha mantenute aggiunge il midollo… La cipolla non intatte le sue caratteristiche originarie, dev’essere dorata, altrimenti va oltre rimanendo, nella sua autentica sostanza, durante la cottura del riso. Il quale va un piatto povero e intenso, invernale, rugato continuamente… La miglior cosa è sostanzioso e dal sapore deciso. non dargli requie, così la tostatura dei Gianni Brera gli ha regalato dignità, come chicchi non riesca diseguale. Sul riso era solito fare con i piatti della sua terra, quasi tostato, l’estratto di carne e di ver- ed ha reso poetica una ricetta ripetuta da dure, ovviamente stemperato nell’acqua secoli, immobile, cadenzando con frasi caldissima… Completata la tostatura, si sublimi i gesti sapienti delle massaie di procede al travaso del brodo: il quale deve allora e di oggi. · 30 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 31 GIANNI BRERA • LA PACCIADA Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 32 NEFF RICETTE DA LEGGERE · RICETTE DA R A C C O N TA R E RISOTTO ALLA MILANESE COME LO MANGIAVA GIANNI BRERA Ingredienti e dosi per 4 persone: Riso superfino g Midollo di bue g Burro g Cipolla g Vino bianco secco dl Zafferano n° Brodo di carne l Parmigiano grattugiato g Sale 300 40 80 40 1/2 2 bustine 1 60 Procedimento: Tritare finemente la cipolla e farla appassire in un tegame sul fuoco, con il midollo e 20 grammi di burro. Aggiungere il riso e farlo tostare per un minuto mescolando con un cucchiaio di legno. Bagnarlo con il vino bianco e farlo evaporare. Versare poco alla volta il brodo bollente, mescolando di tanto in tanto. Cuocere il riso per 18 minuti. A metà cottura, aggiungere lo zafferano stemperato in poco brodo caldo. Salare se necessario. Togliere il tegame dal fuoco, aggiungere il burro rimasto, il formaggio e mantecare all’onda. Servire. • Per ottenere un risotto morbido e saporito, si consiglia il piano a gas Neff in vetroceramica T 2586, con cinque zone cottura e regolatori incorporati. Per chi predilige i piani elettrici, il piano T 1543, con selettore unico a magnete Twistpad. · 32 · Ricette da raccontare (4) S C O 12:20 L T R A Pagina 33 E N E F F - R I C E T T E D A A 2-04-2004 · 33 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 34 NEFF R I C E T T E D A A S C O LTA R E · RICETTE DA R A C C O N TA R E FAGIANO DON GIOVANNI AL PROFUMO DI ERBE E SALSA AL MARZEMINO donnaiolo per antonomasia, Don Giovanni è anche responsabile di atti efferati come l’assassinio del Commendatore, padre di Donna Elvira, una delle giovani cadute nella rete del seduttore. Quando Don Giovanni si imbatte nel monumento funebre del Commendatore, in spregio alla giustizia umana e divina, lo invita a cena. Pur dichiarando che “non si pasce di cibo mortale chi si pasce di cibo celeste”, il “convitato di pietra” si presenterà puntualmente per rispettare l’invito, suscitando meraviglia nello stesso Don Giovanni (“non l’avrei giammai creduto”). Prima del tragico finale, in cui l’insolito ospi- DON GIOVANNI Versa il vino (Leporello versa il vino nel bicchiere) Eccellente Marzemino! LEPORELLO (a parte) Questo pezzo di fagiano piano piano vo’ inghiottir. DON GIOVANNI Sta mangiando quel marrano; fingerò di non capir. te trascinerà il malfattore tra le fiamme dell’inferno, l’allestimento del banchetto è un ultimo assaggio della giocosa irriverenza del protagonista. Anche il servo Leporello, che tra poco sarà in preda al più nero terrore, approfitta della situazione per godersi il buon cibo e mangiare di nascosto un po’ di cacciagione: l’ottimo fagiano è accompagnato da vino Marzemino, un rosso del Trentino, e dalla musica di un gruppo di suonatori Don Giovanni, musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, libretto di Lorenzo Da Ponte, atto II, scena XVII ingaggiati dal padrone di casa. Il sapore della cacciagione, il profumo del vino, la suggestione della musica potrebbero far pensare ad un finale diverso: e se il “convitato di La scena del convito nel Don Giovanni di Mozart è forse uno dei momenti più famosi del teatro operistico. La storia di Don Giovanni è universalmente nota: libertino e pietra” avesse fatto la sua minacciosa apparizione per poi sedersi a tavola e cedere ingolosito alla tentazione di un piatto pronto prelibato? · 34 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 35 MOZART • DON GIOVANNI Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 36 NEFF R I C E T T E D A A S C O LTA R E · RICETTE DA R A C C O N TA R E FAGIANO DON GIOVANNI AL PROFUMO DI ERBE E SALSA AL MARZEMINO Ingredienti e dosi per 4 persone: Fagiano n° 1 Fette sottili di lardo n° 4 Sedano, carote, cipolle in brunoise Marzemino dl 2 Fondo bruno dl 1 Sale Pepe Erbe aromatiche Poco burro Procedimento: Salare, pepare e profumare l’interno del fagiano con le erbe aromatiche; ricoprirne il petto con le fettine di lardo. Legarlo. Arrostirlo in forno a 200° per 20 minuti circa. Separare il busto dalle cosce. Conservare il busto in luogo caldo e proseguire la cottura delle cosce per 20/30 minuti, unendo le verdure. Conservare in caldo. Sgrassare con il vino il fondo di cottura rimasto. Ridurre della metà e unire il fondo bruno. Filtrare. Trinciare la carne ricavandone 8 pezzi: 4 dal busto e 4 dalle cosce. Montare la salsa ben calda con una noce di burro freddo e verificarne il sapore. Servire la carne con la salsa a parte. • Per operare con più facilità all’interno del forno, si consiglia il forno SLIDE®&HIDE® B 1881 di Neff, con porta a scomparsa salva-spazio e maniglia basculante, che ruota seguendo il naturale movimento della mano. · 36 · Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 37 R A C C O N TA R E R I C E T T E D A A S C O LTA R E SPAGHETTI BELLINIANI ALLA CATANESE volta al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831. Nella Gallia dominata dai Romani, Norma, sacerdotessa dei Druidi, è divenuta l’amante segreta del proconsole Pollione. Ma Pollione si innamora della giovane sacerdotessa Adalgisa e tenta di rapirla: scoperto il fatto, la legge vuole che il proconsole sia ucciso. Norma sceglie di accusare se stessa e di morire col proprio uomo. Drammaticità e classicità sono gli ingredienti principali di quest’opera: a Catania il nome di Bellini, e in particolare di Norma, sono sinonimo di grandioso e perfetto. Si OROVESO racconta che un giorno Nino Martoglio, Ite sul colle, o Druidi, commediografo siciliano, davanti ad un Ite a spar ne' cieli piatto di spaghetti condito con melanzane Quando il suo disco argenteo fritte, La nuova Luna sveli! pomodoro, ricotta e basilico esclamò: “ma questa è Norma!”. Di qui, Ed il primier sorriso secondo la tradizione, il nome del piatto. Del virginal suo viso Sicuramente gli spaghetti alla Norma sono Tre volte annunzi il mistico di origine catanese - come testimoniano gli Bronzo sacerdotal! ingredienti fondamentali della ricetta - ed altrettanto sicuramente il nome del piatto è Vincenzo Bellini, Norma una dedica della città al Maestro. (1801-1835) Con queste parole si apre il primo atto della Norma: l’opera, scritta su testi del librettista Romani e tratta da una tragedia di Soumet, fu rappresentata per la prima · 37 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 B E L L I N I • 12:20 Pagina 38 N O R M A Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 39 R A C C O N TA R E R I C E T T E D A A S C O LTA R E SPAGHETTI BELLINIANI ALLA CATANESE Ingredienti e dosi per 4 persone: Spaghetti g 350 Melanzane lunghe n° 2 Basilico tritato 1 pizzico Ricotta stagionata e grattugiata g 50 Olio extra vergine d’oliva g 50 Aglio 1 spicchio Pomodori maturi g 500 Olio per friggere Sale Pepe Procedimento: Lavare e tagliare a fette sottili le melanzane, disporle su di un’asse, cospargerle di sale e lasciarle spurgare per circa un’ora. Lavare e asciugare i pomodori, privarli dei semi e ridurli a tocchetti. Porre sul fuoco un tegame con l’olio e lo spicchio d’aglio schiacciato; non appena l’aglio comincerà a colorire, unire i pomodori con il basilico, salare e pepare. Cuocere a fuoco basso per quindici minuti circa. Sciacquare le fette di melanzane sotto l’acqua corrente, asciugarle e friggerle in una padella con abbondante olio ben caldo. In una grossa pentola portare a bollore abbondante acqua salata e versare gli spaghetti. Quando le melanzane saranno cotte e croccanti, scolarle, passarle nella carta assorbente e salarle leggermente. Scolare gli spaghetti al dente, raccoglierli in un piatto di portata, condirli con il sugo di pomodori e con le melanzane fritte. Cospargere con la ricotta grattugiata, mescolare e servire immediatamente. • Per una delicata frittura delle melanzane, si consiglia la friggitrice Neff da piano N 1362, da combinare per questa ricetta al piano a gas Neff T 2186 con WOK. In alternativa, è ottimo anche il piano elettrico T 1243. · 39 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 40 NEFF R I C E T T E D A A S C O LTA R E · RICETTE DA R A C C O N TA R E TOURNEDOS “ROSSINI” italiano della prima metà del XIX secolo: buongustaio per vocazione, dimostrò nel corso della sua vita che le sue doti creative non si limitavano alla musica, ma si estendevano anche alla gastronomia. Nel 1823 si trasferì in Francia, dove visse fino alla fine dei suoi giorni, e proprio qui ebbe modo di mettere alla prova il suo talento culinario, ricevendo ogni settimana nella sua casa di Chaussée d’Antin amici, cantanti, esponenti del bel mondo, ed offrendo cene che presto divennero celebri. Entrò anche in contatto con i più illustri chef e Giuseppe Radiciotti, biografo di Rossini, gastronomi della Francia dell’epoca. E’ a racconta come una sera, al termine di un questo periodo che risalgono creazioni concerto cui aveva assistito, una signora come i tournedos o i maccheroni alla avvicinò il celebre compositore per render- Rossini (per farcirli il maestro utilizzava una gli omaggio: “Oh, Maestro!” disse la donna speciale siringa d’argento e avorio), ricette “Posso finalmente contemplare quel volto che sono divenute dei “classici” tanto geniale, che non conoscevo se non nei quanto le sue più celebri opere musicali. E ritratti! Non è possibile sbagliare: avete con la musica di Rossini queste ricette nel cranio proprio il bernoccolo della musi- hanno in comune la fantasiosa vivacità, la ca; eccolo là”. “E che ve ne pare di que- perfezione tecnica, la capacità di piacere a st’altro, signora?” rispose Rossini batten- tutti nel tempo e il “crescendo” dei sapori. dosi il ventre “Non potete negare che sia ancor più visibile e sviluppato. Infatti il mio vero bernoccolo è quello della gola”. Gioacchino Rossini (1792-1868), nato a Pesaro, non fu solo il più grande operista · 40 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 R O S S I N I 12:20 Pagina 41 Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 42 NEFF R I C E T T E D A A S C O LTA R E · RICETTE DA R A C C O N TA R E TOURNEDOS “ROSSINI” Ingredienti e dosi per 4 persone: Tournedos da g 180 circa n° 4 Lardo vergine g 180 Burro chiarificato g 80 Burro fresco g 60 Madera o Porto g 150 Fegato grasso fresco g 200 Tartufo nero g 12 Fondo bruno g 100 Scalogno n° 1 Spago da cucina Sale Pepe Procedimento: Pelare e affettare lo scalogno. Ridurre di 2/3 la metà del Madera con lo scalogno e filtrare. Avvolgere i tournedos con le fettine di lardo e legare. Tagliare 4 fette di fegato dello spessore di 1 cm. Tagliare a julienne il tartufo nero. Cuocere al sangue col burro chiarificato i tournedos salati e pepati. Deglassare col Madeira il fondo di cottura, filtrare e aggiungere il fondo bruno, il tartufo nero, la riduzione di Madera ed emulsionare a caldo con burro fresco. Nel frattempo saltare in una padella antiaderente caldissima il fegato grasso. Disporre il filetto su piatti piani caldi, adagiarvi il fegato e nappare con la salsa. • Per esaltare i sapori di questo piatto, si consiglia il piano a gas Neff T 2346, con robuste griglie in ghisa, oppure il piano ad induzione T 1543, per dare calore solo dove è necessario. · 42 · Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 43 R A C C O N TA R E R I C E T T E D A A S C O LTA R E INSALATA TIEPIDA “BONGUSTO” va fino a tardi; a Detroit c’erano sguardi, amore e musica, notti memorabili, notti che non torneranno mai più; a Detroit c’era Lola. Ora invece è diverso: ora la gente non capisce, la gente si limita a guardare e ridere, perché non può capire, perché non ha vissuto le notti di Detroit, perché non ha conosciuto Lola, e non può piangere per lei. Ora non c’è più nemmeno voglia di mangiare. L’America è lontana, l’America è un sogno o un ricordo, un concetto, un’idea che sa di gangster e di jazz; in America le donne sono bellissime, da perdere la testa; in Spaghetti, pollo, insalatina America si vive davvero, si vive la notte. e una tazzina di caffè L’Italia è presente e concreta, un piatto di a malapena riesco a mandar giù spaghetti e una tazzina di caffè. Invece ti ricordi In un’opposizione stilizzata e di maniera, che appetito insieme a te proprio i sapori noti della cucina di casa a Detroit. rappresentano l’Italia, punto di partenza e Guardavi solo me di ritorno; quel pollo e quell’insalatina mentre cantavi “China Town” mandati giù a fatica rappresentano il desi- l'orchestra ripeteva “Schubi-du”. derio di andare via, ma allo stesso Mi resta solo un disco tempo… come si fa a non avere appetito per tornare giù da te davanti a qualcosa di tanto buono? a Detroit. Un omaggio alla cucina italiana e alla grande passione, in un connubio cibo-amore Fred Bongusto, Spaghetti a Detroit, 1967 immutabile nel tempo. A Detroit era tempo di follie, a Detroit si mangiava, si beveva, si cantava e si balla- · 43 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 44 F R E D B O N G U S T O • S PA G H E T T I A D E T R O I T Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 45 R A C C O N TA R E R I C E T T E D A A S C O LTA R E INSALATA TIEPIDA “BONGUSTO” Ingredienti e dosi per 4 persone: Petto di pollo g Pinoli g Uvetta passa g Scalogni n Olio extravergine d’oliva dl Brodo di pollo dl Poco prezzemolo tritato Mazzetto di rucola pulita n° Insalatine novelle g Aceto di vino bianco Sale e pepe 500 40 40 4 1 1 1 80 Procedimento: Ammollare l’uvetta in acqua tiepida per 30 minuti. Tostare i pinoli in una padella ben calda sino a renderli dorati. Pulire ed affettare sottilmente gli scalogni. Affettare sottilmente la carne e cuocerla a vapore. Scaldare in padella poco olio e rosolare a fuoco medio gli scalogni per 4 o 5 minuti. Bagnare con il brodo di pollo e completare la cottura. Condire con olio, aceto, sale, pepe, pinoli e uvetta ben sgocciolata. Mescolare le insalatine e la rucola e condire con olio, aceto sale e pepe. Servire le fettine di petto di pollo tiepide con le insalatine. • Per l’utilizzo contemporaneo di più pentole, si consiglia il piano cottura a gas Neff T 2950, con 92 cm di larghezza. Se si desidera inoltre una cottura a vapore perfetta, è ottima la scelta del forno Neff B 1881 con set vapore N 8640, che mantiene la carne morbida e gustosa. · 45 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 46 NEFF R I C E T T E D A A S C O LTA R E · RICETTE DA R A C C O N TA R E ‘A CIMMA DI FABRIZIO leggera cos'altro fare cos'altro dare al cielo Cielo sereno terra scura carne tenera non diventare nera non ritornare dura e nel nome di Maria tutti i diavoli da questa pentola andate via Poi vengono a prendertela i camerieri ti lasciano tutto il fumo del tuo mestiere tocca allo scapolo la prima coltellata mangiate mangiate non sapete chi vi mangerà Fabrizio De Andrè, Le nuvole, 1990 'A CIMMA (LA CIMA) Ti sveglierai sull'indaco del mattino quando la luce ha un piede in terra e l'altro in mare ti guarderai allo specchio di un tegamino il cielo si guarderà allo specchio della rugiada metterai la scopa dritta in un angolo che se dalla cappa scivola in cucina la strega a forza di contare le paglie che ci sono la cima è già piena è già cucita Cielo sereno terra scura carne tenera non diventare nera non ritornare dura Bel guanciale materasso di ogni ben di Dio prima di battezzarla nelle erbe aromatiche con due grossi aghi dritti in punta di piedi da sopra a sotto svelto la pungerai aria di luna vecchia di chiarore di nebbia che il chierico perde la testa e l'asino il sentiero odore di mare mescolato a maggiorana E’ l’arte di De Andrè far diventare poesia gesti semplici e quotidiani. Un ennesimo omaggio a Genova, alle sue tradizioni, ai suoi contrasti, ai colori forti e definiti, ai profumi leggeri e sfumati: terra e mare, storie e momenti, vissuti, immaginati o sognati, prendono la concretezza della lingua e dei sapori di questa città. Carne, maggiorana e aghi per cucire diventano i protagonisti di una poesia insieme forte e delicata, di un’immagine che sottende altri significati: gli ingredienti e la preparazione di questo classico piatto della cucina genovese si caricano di nuovi significati, e allo stesso tempo trasmettono a tutto quello che li circonda il valore antico e immutabile di una ricetta che si tramanda di generazione in generazione da secoli. Il testo originale della canzone, scritto in collaborazione con Ivano Fossati, è in dialetto genovese. · 46 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 47 FA B R I Z I O D E A N D R È • ‘ A C I M M A Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:20 Pagina 48 NEFF R I C E T T E D A A S C O LTA R E · RICETTE DA R A C C O N TA R E ‘A CIMMA DI FABRIZIO Ingredienti e dosi per 8/10 persone: Pancetta di vitello kg 1,2 Spezie Polpa di vitello g 100 Parmigiano grattugiato Poppa (tettina) g 80 Cervella 1/2 Qualche pezzetto di filone 1 pizzico Uova n° 8 Aglio 1 spicchio Granelli (testicoli) n° 2 Sale Burro g 50 Piselli 1 manciata Pinoli 1 manciata Funghi secchi 1 manciata Maggiorana 1 pizzico Brodo di verdure l 2 Procedimento: Utilizzare la pancetta di vitello con la sacca già pronta, preparata dal macellaio: lavarla, lasciarla sgocciolare e asciugarla. Preparare il ripieno: far rosolare nel burro tutti i tipi di carne, scolarli e disporli su un tagliere. Tritare finemente la polpa, la poppa e l’animella; tagliare il resto a pezzetti. Raccogliere il tutto in un recipiente aggiungendo i piselli, i pinoli, l’aglio schiacciato, la maggiorana e i funghi ammollati e strizzati. Sbattere le uova e aggiungerle al composto ormai freddo; insaporire con sale, spezie e abbondante parmigiano grattugiato. Mescolare bene. Riempire con il composto i due terzi della sacca della pancetta; cucire l’apertura della sacca, avvolgere e legare la cima in un pezzo di tela bianca. Metterla a cuocere nel brodo caldo per un’ora a tegame scoperto; incoperchiare e lasciar bollire per due ore. Lasciar raffreddare. Servire. • Per il ripieno, si consiglia il piano a gas Neff in cristallo T 2486, con accensione elettronica a una mano. Ottimo anche il piano elettrico Neff T 1543, grazie al suo indicatore digitale elettronico. · 48 · Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:20 Pagina 49 R A C C O N TA R E R I C E T T E D A A S C O LTA R E SORBETTO DEL CONTE AL LIMONE Un uomo e una donna, le atmosfere sensuali e ondeggianti di un jazz sospeso tra la Parigi degli anni ’30 e un Sudamerica senza tempo, le suggestioni di un universo che si estende tra la più ovvia quotidianità e l’assurdo più fantastico. La musica è ponte tra due mondi, la parola è ponte tra la musica e le immagini. Un uomo che offre ad una donna, come in un sogno, colori, suoni e il sapore familiare di un gelato al limon. Un uomo che offre ad una donna una doccia ai bagni diurni, che son degli abissi di tiepidità, dove come Un gelato al limon oceani notturni rimbombano le voci della gelato al limon gelato al limon sua città; e le offre la luna del pomeriggio sprofondati in fondo a una città per il sogno arabo che lei ama; e c’è anche un gelato al limon è vero limon. una stretta forte della sua mano, per quel- Ti piace? la donna che non gli scapperà più e, ovvia- Mentre un’altra estate passerà mente un gelato al limon: un gusto definito libertà e perline colorate e certo, una presenza sicura, una nota ecco quello che io ti darò fredda nel caldo di quest’incontro e di que- e la sensualità delle vite disperate st’estate. Ma nel gioco dei contrasti, si sa, ecco il dono che io ti farò è il ghiaccio a sciogliersi nel calore, e la donna che stai entrando nella mia vita concretezza si perde nel vortice dell’imma- con una valigia di perplessità ginazione: ah, non avere paura che sia già finita e ti offro l’intelligenza degli elettricisti ancora tante cose quest’uomo ti darà. cosi almeno un po’ di luce avrà E un gelato al limon la nostra stanza negli alberghi tristi dove la notte calda ci scioglierà. Paolo Conte, Un gelato al limon, 1979 Come… un gelato al limon… · 49 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 Pagina 50 PA O L O C O N T E • G E L AT O A L L I M O N E Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:21 Pagina 51 R A C C O N TA R E R I C E T T E D A A S C O LTA R E SORBETTO DEL CONTE AL LIMONE Ingredienti: Acqua g 625 Succo limone g 190 Zucchero g 300 Glucosio g 80 Bucce limoni n° 2 Meringa g 15 Procedimento: In un pentolino portare ad ebollizione acqua, zucchero e glucosio. Quando questi avranno raggiunto l’ebollizione toglierli dal fuoco, unire le bucce dei limoni e lasciar raffreddare. Unire il succo allo sciroppo freddo, filtrare il tutto a un colino e far girare in gelatiera. Quando il sorbetto sarà quasi pronto unire la meringa e lasciar girare ancora per qualche minuto. • Per ottenere un sorbetto gustoso e rinfrescante, si consiglia il piano a gas Neff T 2344, adattabile ad ogni tipo di esigenza in cucina. · 51 · Ricette da raccontare (4) U A R D A R 12:21 E N E F F - R I C E T T E D A G 2-04-2004 · 52 · Pagina 52 Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:21 Pagina 53 R A C C O N TA R E RICETTE DA GUARDARE TIMBALLO DEI LAMPEDUSA E’ il 1860, e molti giovani si arruolano volontari: tra questi Tancredi, figlio del Principe don Fabrizio di Salina e fidanzato, col consenso dello zio, della bella Angelica, figlia di un nuovo ricco. Come avviene ogni anno, i Salina si sono trasferiti per la bella stagione nel palazzo di Donnafugata. Come sempre l’arrivo dei principi è salutato da una cena sfarzosa e solenne, testimonianza di potere e di rispetto per le tradizioni, a partire da quelle culinarie: il timballo di maccheroni è preparato secondo Titolo: Il Gattopardo Regia: Luchino Visconti Fotografia: Giuseppe Rotunno Musica: Nino Rota Nazione: Italia-Francia Anno: 1963 Durata: 205’ Con: Burt Lancaster, Alain Delon, Claudia Cardinale, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Romolo Valli, Mario Girotti, Pierre Clementi, Lucilla Morlacchi, Giuliano Gemma, Ida Galli, Ottavia Piccolo, Carlo Valenzano, Brock Fuller, Anna Maria Bottini, Lola Braccini, Marino Masé, Hovard N. Rubien, Tina Lattanzi, Marcella Rovena, Rina De Liguoro. una rigorosa ed antichissima ricetta Siciliana. La ricetta originale è un misto di dolce e salato, di ingredienti che poco hanno a che fare tra loro ma che - insieme - formano un unicum insuperabile. Alla cena segue il grande ballo che il principe dà nel suo palazzo di Palermo, occasione per l’aristocrazia di festeggiare lo scampato pericolo della rivoluzione. La sequenza del ballo è il momento culminante del film, carico di rimpianto e di nostalgia. Dal romanzo capolavoro di Tomasi di Lampedusa, un affresco di una Sicilia sospesa, nella sua immobilità, tra Borboni e Garibaldi e le sue Camicie Rosse sono sbarcati in Sicilia, e avanzano verso l’entroterra. Savoia, tra un passato che non può tornare e un futuro che forse non arriverà mai. · 53 · Ricette da raccontare (4) I L 2-04-2004 12:21 G A T T O P A R D O Pagina 54 Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:21 Pagina 55 R A C C O N TA R E RICETTE DA GUARDARE TIMBALLO DEI LAMPEDUSA Ingredienti e dosi per 6/8 persone: - Per il timballo: Farina 00 g 200 Burro g 100 Acqua g 30 Tuorli n° 2 Sale fino - Per il ripieno: Maccheroncini g 300 Salsa besciamella dl 6 Salsa di pomodoro dl 1 Ciliegie di mozzarella n° 8 Uova di quaglia sode n° 8 Piccole polpette di carne n° 24 Prosciutto a cubetti g 40 Piselli lessati g 80 Tartufo nero a cubetti g 40 Parmigiano g 40 Sale Pepe Procedimento: Lavorare la farina con il burro morbido tagliato a pezzetti. Dopo pochi minuti unire l’acqua fredda, i tuorli ed il sale e lavorare sino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Far riposare al fresco per un’ora circa. Stendere la pasta e foderare una tortiera di 30 cm di diametro; porvi sul fondo un foglio di carta oleata e riempirla di fagioli secchi. Cuocere in forno a 180° per 10/12 minuti circa. Sformare ed eliminare la carta e i fagioli. Nel frattempo lessare la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolarla e raffreddarla. Condirla con tutti gli ingredienti sopra indicati. Riempire lo stampo e livellarlo. Spolverare la superficie con poco parmigiano grattugiato. Gratinare in forno a 200° per 10 minuti circa. Lasciar intiepidire per qualche minuto. Sformare e servire a fette. • Per la preparazione della pasta si consiglia il forno Neff SLIDE®&HIDE® B 1881, con 9 modalità di funzionamento, tra cui la Funzione Lievitazione e Preparazione Yogurt. Per lessare la pasta si consiglia invece il piano a gas T 2736, con quattro zone cottura disposte a trapezio, per una migliore visibilità sul piano di lavoro. · 55 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 Pagina 56 NEFF RICETTE DA GUARDARE · RICETTE DA R A C C O N TA R E LE QUAGLIE NEL NIDO SECONDO BABETTE presa e abitudine; la piccola comunità opposta - e circondata - al mondo esterno; destini che per un attimo si intrecciano per poi allontanarsi. La profuga Babette Hersan, cuoca francese, viene accolta da due anziane sorelle norvegesi; le due signorine, donne pie e profondamente religiose, saranno ricompensate per aver aperto la loro casa a chi aveva bisogno. Molti anni dopo, infatti, Babette investe una grossa somma vinta alla lotteria nell’allestimento di un pranzo, un autentico banchetto francese, per rinTitolo: Il pranzo di Babette (Babettes gaestebud) graziare le due sorelle. Zuppa di tartaruga, blinis Demidoff, cailles en sarcophage, vini squisiti: il pranzo offerto da Babette non è Regista: Gabriel Axel solo delizioso e sontuoso per abbondanza Anno: 1987 e varietà, ma è anche un capolavoro di bel- Nazione: Danimarca lezza, e le immagini del film rendono giusti- Durata: 102' zia alle capacità della cuoca. Con: Stéphane Audran, Jarl Kulle, Bodil Il gioco degli eccessi si stempera nelle Kjer, Brigitte Federspiel, Bentt Rothe, atmosfere delicate di una fiaba nordica. Jean-Philippe Lafont, Bibi Andersson. L’adattamento cinematografico del racconto di Isak Dinesen (pseudonimo di Karen Il senso del destino, le responsabilità indi- Blixen) è considerato un classico non solo viduali; il contrasto tra le scelte dell’uomo per le tematiche trattate, per il garbo con e il capriccio della sorte; il rapporto tra l’uo- cui sono affrontate o per la bellezza delle mo e Dio, tra la realtà multiforme e l’unità immagini: la forza del film è anche nel della fede; i desideri del corpo opposti a lasciare lo spettatore affamato e desidero- quelli dello spirito, la fame dell’anima che so di provare i manicaretti di Babette, tutti si accosta all’appetito del palato; malinco- frutto di un amore quasi maniacale per l’al- nia e stupore, frugalità e magnificenza, sor- ta cucina francese. · 56 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 IL PRANZO DI BABETTE Pagina 57 Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 Pagina 58 NEFF RICETTE DA GUARDARE · RICETTE DA R A C C O N TA R E LE QUAGLIE NEL NIDO SECONDO BABETTE Ingredienti per 6 persone: Pasta sfoglia g 600 Scalogno n° 3 Quaglie grosse n° 6 Madera o porto ml 150 Vitello g 250 Fondo bruno di quaglie g 100 Salsiccia (luganega) g 100 Burro Foie gras d’oca g 180 Aglio (spicchi) n° 1 Tartufo nero g 25 Rosmarino (rametti) n° 1 Pan carrè n° 2 Burro chiarificato g 50 Uova n° 1 Prezzemolo g 50 Procedimento: Stendere la pasta sfoglia a 3 mm. di spessore e formare 6 vol-au-vent ovali e grossi. Spennellare d’uovo e cuocere per 12/15 minuti a 220° Disossare le quaglie tenendole intere. Tritare il vitello, la salsiccia il pan carrè messo a bagno nel latte e mezzo scalogno. Tagliare lo scalogno rimanente e fare una riduzione col Porto fino ad ottenere 1/3 del volume. Finire la farcia amalgamando col prezzemolo tritato e aggiustare di sale. In ogni quaglia introdurre poi la farcia, un bastoncino di foie gras e una lamina di tartufo. Cucire le quaglie, bardare di lardo e cuocere per 30 minuti circa a 200° in forno col burro chiarificato aromatizzato con l’aglio in camicia e il rosmarino. Preparare la salsa con la riduzione filtrata e il fondo di quaglia. Emulsionare a caldo col burro fresco al momento dell’utilizzo. La quaglia verrà servita nel vol-au-vent, accompagnata dalla salsa. • Per un perfetto controllo della cottura, si consiglia il nuovo forno NeffLight® B 1644, con sistema di illuminazione a specchi, per una perfetta visuale su tutti i ripiani. Per ottenere una salsa gustosa, ottima la scelta del piano a gas Neff T 2576. · 58 · Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:21 Pagina 59 R A C C O N TA R E RICETTE DA GUARDARE CIOCCOLATA MAYA PICCANTE Fine anni Cinquanta, un piccolo borgo di provincia, una tranquilla comunità un po’ bigotta, una giovane e intraprendente signora, un soffio di vita nuova, il cioccolato e le spezie. Il progetto della donna di aprire una cioccolateria in paese viene duramente ostacolato dal sindaco, dal parroco e dai benpensanti, che vedono nell’atteggiamento disinvolto della giovane un pericolo per la moralità e la stabilità del villaggio. La bella Vianne non si lascia per nulla intimorire, e il cioccolato le apre la strada per conquiTitolo: Chocolat (Id.) stare la gente del posto: nonostante l’op- Regista: Lasse Hallström posizione di chi la condanna, Vianne offre Nazione: Gran Bretagna – USA a tutti, insieme ai suoi cioccolatini, com- Anno: 2001 prensione e conforto, donando dolcezza e Durata: 1h. 57' gioia di vivere a chiunque ne abbia bisogno. Sceneggiatura: Robert Nelson Jacobs Al di là dei messaggi e dei significati del Fotografia: Roger Pratt film, le due anime del cioccolato sono al Con: Juliette Binoche, Johnny Depp, Lena centro della vicenda: il dolce e l’amaro, l’in- Olin, Judi Dench, Alfred Molina, Peter nocenza e il peccato, il male e il bene. Il Stormare, Carrie-Anne Moss, Leslie Caron, cioccolato, protagonista in tutte le sue John Wood, Victoire Thivisol, Aurèlien forme, seduce e affascina, semina discor- Parent-Koenig, Peter Stormare, Hugh dia, a tratti spaventa, ma infine guarisce, O'Conor, Antonio Gil-Martinez, Hélène concilia, mette pace ed è semplicemente Cardona, Harrison Pratt, Gaelan Connell, delizioso. E la ricetta della cioccolata calda Elisabeth Commelin, Ron Cook, Michèle al peperoncino rimane nella mente, e nei Gleizer, Dominique MacAvoy. desideri, di chi guarda... · 59 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 C H O C O L A T 12:21 Pagina 60 Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:21 Pagina 61 R A C C O N TA R E RICETTE DA GUARDARE CIOCCOLATA MAYA PICCANTE Ingredienti e dosi per 2 persone: Cioccolato fondente g 40 Latte q.b per 2 tazze Zucchero, a piacere Peperoncino in polvere Procedimento: Tagliate la cioccolata a scaglie e riscaldatela, a fuoco basso, in un pentolino con un po' di latte tiepido e il peperoncino. Può essere solo un’idea, oppure sentirsi intensamente, a seconda del Vostro gusto. Si sente solo il retrogusto, quindi non esagerate almeno all’inizio. Quando la cioccolata si è ammorbidita, toglietela dal fuoco e, con l'aiuto di un cucchiaio di legno, amalgamate bene in modo da ottenere una pasta soffice. Aggiungete poi il latte caldo a cucchiai in modo da sciogliere bene la cioccolata e poi potete versarla tutta in una volta. Il segreto affinché l'aroma del cioccolato rimanga intatto, è quello di non farlo mai bollire. • Per questo piccolo piacere quotidiano, si consiglia il modello domino Neff a due gas N 2262, soluzione ideale per piccoli spazi o anche solo come supporto al piano cottura già esistente. · 61 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 Pagina 62 NEFF RICETTE DA GUARDARE · RICETTE DA R A C C O N TA R E POMODORI VERDI FRITTI DEL WHISTLE STOP CAFE’ età, quando in una casa di riposo per anziani stringe amicizia con Ninny, vivace ed energica ottantanne. La vecchia signora racconta ad Evelyn una storia di molti anni prima, la storia di due giovani amiche, Igdy e Ruth. Il Sud razzista e violento degli Stati Uniti negli anni Trenta opprime, avvilisce ed emargina i più deboli come i neri, ovviamente, e le donne. Idgy, fiera e ribelle, e Ruth, dolce e delicata, gestiscono, nei pressi della fermata di un treno che non esiste più, il Whistle Stop Cafè, dove si può Titolo: Pomodori verdi fritti alla fermata gustare la specialità del posto, i pomodori del treno (Fried Green Tomatoes at the verdi a fette infarinati e fritti, e dove ger- Whistle Train Stop) mogliano idee sulla lotta non violenta e sui Nazione: USA diritti delle minoranze. Idgy frequenta Anno: 1991 ambienti malfamati, Idgy lotta contro il Ku Regia: Jon Avnet Klux Klan, Idgy non si lascia fermare da Con: Kathy Bates, Stan Shavy, Jessica niente e da nessuno, Idgy sta accanto al Tandy, Mary-Louise Parker, Mary Stuart bambino di Ruth come “un padre”, Idgy Masterson, Cicely Tyson, chris O’Donnel, può arrivare persino a rubare… Tim Scott. I racconti dell’anziana Ninny spingono Durata 130' Evelyn a riprendere in mano la propria vita, a ripartire portandosi a casa la nuova Frustrata da un matrimonio in crisi, da un amica. marito che non le dà attenzioni, da un Due piani temporali, presente e passato, corpo troppo grasso, da tanti motivi piccoli l’ospizio e il Whistle Stop Cafè, Idgy e e grandi, depressa e sola in un mondo osti- Ninny: l’intersezione, il fulcro di tutto, sono le: così si sente Evelyn, donna di mezza proprio i gustosi pomodori. · 62 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 Pagina 63 P O M O D O R I V E R D I F R I T T I A L L A F E R M ATA D E L T R E N O Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 Pagina 64 NEFF RICETTE DA GUARDARE · RICETTE DA R A C C O N TA R E POMODORI VERDI FRITTI DEL WHISTLE STOP CAFE’ Ingredienti e dosi per 4 persone: Pomodori verdi, grandi n° 6 Farina q.b. Olio di oliva per friggere Sale Procedimento: Lavate bene i pomodori e tagliateli a fette spesse un dito. Passateli nella farina e fateli poi friggere in una padella in un dito di olio ben caldo. Abbassate la fiamma e dopo circa 5 minuti rigirate le fette che saranno diventate belle dorate e finite la loro cottura. Passateli su un foglio di carta paglia e fateli sgocciolare. Mangiateli caldi, salandoli all'ultimo. • Per questo piatto sfizioso, si consigliano due moduli Neff particolari: il WOK N 2462 e la friggitrice N 1362. Due piccoli ma importanti aiuti in cucina. · 64 · Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:21 Pagina 65 R A C C O N TA R E RICETTE DA GUARDARE UN AMORE DI ZUPPA AL POMODORO lasciano il tempo per nient’altro, tanto meno per una vita sentimentale; Martha non desidera una storia d’amore e non è interessata ad avere un uomo al suo fianco: il suo tempo e la sua mente sono occupati da un unico grande amore, la cucina; la sua vita ha un unico scopo, la creazione di piatti perfetti. Ma nessun lavoro può contrastare la forza della vita che irrompe nelle storie di ognuno: alla morte della sorella, Martha deve accogliere nella sua casa la nipotina Lina. La bambina non accetta la situazione e manifesta il suo rifiuto verso la Titolo: Ricette D'amore Titolo Originale: Drei Sterne Anno: 2001 Nazione: Austria/Germania/Italia/Svizzera Regista: Sandra Nettelbeck Con: Martina Gedeck, Sergio Castellitto, Maxime Foerste, Martina Gedeck, Sibylle Canonica, August Zirner, Ulrich Thomsen, Olivier Broumis, Diego Ribon, Katja Studt, Idil Uner, Antonio Wannek, Michael Wittenborn Foerste. Soggetto: Sandra Nettelbeck Sceneggiatura: Sandra Nettelbeck Fotografia: Michael Bertl Durata: 105‘ zia smettendo di mangiare. Martha tenta invano di rintracciare il padre della piccola, un italiano che forse non ha nemmeno idea di avere una figlia. Ma Lina non è l’unica nuova presenza nella vita di Martha: la padrona del Lido assume uno chef italiano, Mario, che in poco tempo riuscirà a farsi amare da tutti, persino dalla bambina che ricomincerà a mangiare. L’abilità ai fornelli è la caratteristica principale della protagonista di questa vicenda: la passione e l’amore che Martha infonde ai suoi piatti sono pari all’aridità che la donna manifesta nei sentimenti. Ma un nuovo talento gastronomico, geniale e sregolato come quello di Mario, è la chia- Martha, chef del prestigioso ristorante Lido, è una donna sola: il suo lavoro, e la passione con cui la donna lo svolge, non ve perché la forza del sentimento rompa le mura della cucina per invadere il mondo esterno di sapori e passione. · 65 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 RICETTE D’AMORE 12:21 Pagina 66 Ricette da raccontare (4) NEFF · RICETTE DA 2-04-2004 12:21 Pagina 67 R A C C O N TA R E RICETTE DA GUARDARE UN AMORE DI ZUPPA AL POMODORO Ingredienti e dosi per 6 persone: Pomodori maturi kg 1 Pane toscano raffermo g 350 Olio extra vergine d’oliva g 100 Brodo l 1,5 Aglio n° 4 spicchi Basilico fresco n° 1 rametto Sale Pepe Procedimento: Lavare e privare dei semi i pomodori, tagliarli a pezzetti e cuocerli a fuoco moderato; a cottura ultimata passarli al setaccio. Tagliare a fette il pane raffermo e farlo tostare in forno. Mettere sul fuoco il brodo ed aggiungere i pomodori passati, le fette di pane, l’olio, il rametto di basilico intero, sale e pepe. Lasciar cuocere finché il liquido non si sarà consumato quasi del tutto, continuando a mescolare perché il pane assuma la consistenza di una pappa. Eliminare il basilico, irrorare con un filo di olio e servire a piacere caldo o freddo. • Per assaporare tutta la pienezza del gusto semplice, si consiglia il piano Neff T 2766, a cinque fuochi con WOK centrale, per garantire una fiamma potente e uniforme. Per tostare il pane ottima la scelta del forno B 1544, fornito anche del comodo sistema di pulizia EsayClean®. · 67 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 · 68 · Pagina 68 Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 Pagina 69 Indice INTRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 L’OPERA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 COSTATE OMERICHE ALLA GRIGLIA CON SALSA PICCANTE . . . . . . . . . . . . . . 15 TORTA SATYRICON AL FORMAGGIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 TORTELLINI DEL BENGODI IN BRODO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 PANE DELLA PROVVIDENZA AL FARRO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 PROSCIUTTO IN SALSA DI SCALOGNO DELLA FAMIGLIA BUDDENBROCK . . . . . 27 RISOTTO ALLA MILANESE COME LO MANGIAVA GIANNI BRERA . . . . . . . . . . . 30 FAGIANO DON GIOVANNI AL PROFUMO DI ERBE E SALSA AL MARZEMINO . . . . 34 SPAGHETTI BELLINIANI ALLA CATANESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 TOURNEDOS “ROSSINI” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 INSALATA TIEPIDA “BONGUSTO” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 ‘A CIMMA DI FABRIZIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 SORBETTO DEL CONTE AL LIMONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49 TIMBALLO DEI LAMPEDUSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 LE QUAGLIE NEL NIDO SECONDO BABETTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 CIOCCOLATA MAYA PICCANTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 POMODORI VERDI FRITTI DEL WHISTLE STOP CAFE’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 UN AMORE DI ZUPPA AL POMODORO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 · 69 · Ricette da raccontare (4) 2-04-2004 12:21 Neff ringrazia tutte le persone che hanno collaborato alla realizzazione di “Ricette da raccontare”, e in particolare: Ideazione e progetto: Anna Prandoni Testi: Daniela Guaiti, Anna Prandoni Fotografie delle ricette: Marco Giberti Grafica: Emanuela Savietto Styling: Sara Gianotti, Fabio Zago PR: Paola Sordi Le ricette sono dello chef Fabio Zago. 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