Milano cronaca 49 il Giornale 쐌 Sabato 4 febbraio 2006 DOMANI TUTTI A PIEDI Non accenna a diminuire l’emergenza smog. Anche ieri i valori degli inquinanti sono rimasti altissimi, quasi quattro volte sopra i limiti fissati. Sono in arrivo le multe della Ue che fissano in 35 i giorni concessi per i superamenti dei livelli (In Lombardia siamo già a 32) e domani scatta il blocco antismog per tutti i comuni dell’area critica fissato dalla Regione. Auto ferme dalle 8 alle 20. Il governatore Formigoni aveva anche chiesto alla lega calcio di spostare in serata la partita dell’Inter a San Siro ma non è stato possibile Pm10 sempre più alle stelle: fra tre giorni «esaurito» il bonus europeo per l’inquinamento. Domani c’è il blocco Giovanni Buzzatti 쎲 Il «bonus» va speso in un anno, Milano l’ha bruciato in poco più di un mese. Nel 2006 sono già 32 i giorni con le polveri sottili oltre la soglia di attenzione. L’Unione Europea concede 35 «superamenti» l’anno con la minaccia (finora rimasta tale) di multare gli Stati inadempienti. Anche per questo, mezza Regione domani andrà a piedi. Alle 8 scatta il blocco totale del traffico. Smog alle stelle. Giovedì il Pm10 (le polveri sottili) ha raggiunto in città i 220 microgrammi al metro cubo, oltre quattro volte la soglia di attenzione, fissata a 50. L’inquinante è destinato a mantenersi «su valori elevati» anche oggi e domani. Qualcosa potrebbe cambiare a inizio settimana per l’arrivo di venti freddi. E bisognerà capire se il blocco delle auto di domani frenerà la corsa delle polveri. Strade vietate. Dalle 8 alle 20 nelle vie della città di altri 137 comuni lombardi potranno circolare solo i mezzi ecologici (elettrici, a gpl o metano), gli Euro4 a benzina (nel libretto è indicata la conformità alla direttiva 98/69/CE-B) e i diesel più recenti dotati di filtro antiparticolato (la direttiva di riferimento è la stessa, serve un certificato o la scritta nel libretto che conferma la presenza del filtro). Per informazioni si possono chiamare Regione (840.000.005), vigili (800.368.636 o 02-7727.0398) e Comune (02-8845.3301). Partita al Meazza. Domani alle 15 a San Siro è in programma Inter-Chievo. Le auto che arrivano dalle tangenziali potranno circolare lungo due «corridoi» dalle 13 alle 15 e dalle 17 alle 18,30. Si potranno percorrere le vie Polveri 4 volte sopra i limiti In arrivo le multe della Ue Sant’Elia, Diomede, Ippodromo, Patroclo, fino ai parcheggi dello stadio. Oppure le vie Novara e via San Giusto. La Regione aveva chiesto di posticipare l’inizio della partita ma la Lega Calcio ha risposto che non era possibile per esigenze televisive. Roberto Formigoni e Adriano Galliani hanno discusso ieri del problema. Domenica 26 è in programma da mesi un altro stop al traffico, a San Siro si giocherà Inter-Udinese e potrebbero non essere concessi i «corridoi» come stavolta. «Le squadre discutono di diritti tv, sarebbe giusto inserire la possibilità per Milan e Inter di posticipare gli incontri in caso di blocchi», è l’idea trasmessa a Galliani. Domani, intanto, i tifosi interisti che vivono in città dovranno arrivare allo stadio con i mezzi. Più bus e treni. Le Ferrovie Nord e l'Atm potenzieranno il servizio nelle ore del blocco. I convogli delle Nord saranno più lunghi, sono previsti nove treni aggiuntivi sulle linee Milano-Varese-Laveno, Milano-Como, MilanoNovara e Milano-Asso. In città circoleranno più mezzi di superficie e metrò. Per potenziare trasporti e informazioni la Regione ha stanziato 88.250 euro. A Milano ne andranno 15mila, 35mila alla provincia. Proteste e polemiche. Il Pirellone risponde alle lamentele dei panificatori milanesi, arrabbiati per «la decisione di far chiudere i piccoli negozi domani». «Non si capisce di cosa si lamentino, i rappresentanti dei commercianti hanno espresso pieno sostegno alla decisione di fermare le auto. Noi, poi, non abbiamo introdotto variazioni sull’apertura dei negozi». ESPERIMENTO ESPERIMENTO L’occasione per tinteggiare con la pittura «mangia smog» la media Parini è arrivata dalla ristrutturazione della scuola. «Le vernici non sono tossiche spiega un tecnico della ditta che produce la pittura - anzi aiutano a mantenere lontani i batteri Vernice ecologica per la scuola: lo smog scende del 30 per cento 쎲 Legambiente vorrebbe far diventare le medie di via Solferino «la prima scuola ecologica della città». Si è partiti dalle pareti di aule e corridoi, dipinte con una speciale pittura «mangia smog». A produrla è la Global Engineering, la ditta milanese che con un altro tipo di vernice, basata sullo stesso principio cattura-inquinamento, ha rivestito negli ultimi due anni il tunnel di viale Porpora, i parcheggi della fiera di Rho Pero, ospedali, palazzi, fabbriche oltre a decine di strade e marciapiedi da Londra a Singapore. Più nuova è invece la vernice per interni, che, spiega la ditta e conferma Legambiente, «nelle aule di via Solferino ha ri- Il prodotto utilizzato nelle medie Parini. Legambiente: «Ridotte di un terzo le sostanze inquinanti». Il costo? Come una buona pittura dotto del 30 per cento i compisti organici volatili pericolosi per la salute». Rispetto all’esterno, poi, «l’inquinamento si è ridotto del 40 per cento». L’occasione, racconta Laura Cerruti di Legambiente, è arrivata con la ristrutturazione della scuola. Si è scelto di dipingere le pareti con la nuova «eco-pittura» in grado, EMERGENZE Scuole e sedi del Comune I ghisa chiedono le chiavi Silvia Villani 쎲 Nel comando di polizia locale a Cinisello Balsamo, c'è un quadro dove sono appese un centinaio di chiavi che dovrebbero aprire le porte di tutti gli edifici pubblici della città. Peccato che molte di esse siano troppe vecchie e non siano state sostituite da quelle nuove. I vigili, infatti, in caso di emergenza non possono entrare nelle scuole e nelle sedi del comune. Solo poche sere fa, le forze dell'ordine sono state chiamate da una passante che stava attraversando piazza Costa. La signora si era accorta che le porte della scuola elementare erano state lasciate aperte. Gli agenti di polizia locale avvertiti del fatto si sono precipitatti ma la serratura era stata sostituita quando l'istituto era stato ristrutturato, quindi il mazzo che avevano in mano era totalmente inutile. È dovuto arrivare un professore residente in Brianza per chiudere l'edificio, visitato solo qualche mese fa dai ladri che hanno fatto razzia di computer. Poche sere dopo l'inconveniente si è ripetuto. Nella scuola di via Ortigara è suonato l'allarme. Le forze dell'ordine però non hanno potuto disattivarlo perché le chiavi in loro possesso non gli permettevano di aprire. Con buona pace dei residenti che hanno dovuto dormire con i tappi nelle orecchie. grazie a una reazione chimica favorita dalla luce, di trattenere e rendere innocui alcuni inquinanti presenti nell’aria. Per una settimana gli strumenti di una ditta esterna, la Conal-Analisi ambientali, hanno confrontato l’aria delle aule di via Solferino, un distaccamento della scuola media Parini di via Santo Spirito, con quelle della sede principa- le. Si è visto così che nelle stanze di via Solferino c’era un terzo in meno di composti organici volatili, «residui di combustione di motori e caldaie» spiega l’autore delle misurazioni. «Le polveri sottili? Quelle non è stato possibile misurarle - aggiunge -. Abbiamo visto però che grazie alla vernice è calato anche il benzene». Per presentare i risultati è arrivato anche il preside. Parla in un’aula dalle pareti bianche e rosa, all’apparenza normali. «Le vernici non sono tossiche, anzi, aiutano a tenere lontani i batteri - interviene Claudio Terruzzi, responsabile della Global Engineering -. Il costo? Come quello di una vernice di buona qualità. Grazie a questa eco-pittura, inol- SEGRATE «Abbasso lo smog e mi separo da Milano» 쎲 I comuni del Bresciano minacciano di uscire dall’area omogenea (la zona dove scattano i blocchi) perché «fermare la auto nei paesi, per di più la domenica, non migliora l’aria e crea solo disagi». Anche Segrate spera di poterlo fare, «ma non per protesta, perchéla qualità dell’aria è migliorata». Il sindaco, Adriano Alessandrini, spiega che l’obiettivo è stato indicato da tempo. «Stiamo rivestendo strade e palazzi con vernici mangia smog, la caldaie sono tutte a metano. Non appena avremo la certezza che questi sforzi hanno ridotto stabilmente le polveri sottili chiederemo di uscire dall’area omogenea». Questo significa niente blocchi domenicali, niente divieti per le auto più inquinanti... «Anche se fermare i diesel, obbligarli a montare i filtri anti Pm10 e mettere al bando l’olio combustibile sono cose da fare, la Regione sta agendo bene - aggiunge il sindaco -. Il problema, per noi, è la vicinanza con Milano. Lì ci sono ancora fabbriche o caldaie che bruciano prodotti inquinanti e gli effetti negativi rica- BLOCCHI Segrate non ci sta Il sindaco: «Fuori dalla zona omogenea quando l’aria migliora» tre, le pareti si macchiano più difficilmente. E l’aria migliora, come succede in strade e ospedali trattati con i nostri prodotti». In via Solferino, ora, si pensa a nuove rastrelliere per le bici, progetti per la raccolta differenziata, corsi di educazione ambientale. «Deve diventare la prima scuola ecologica di Milano». dono anche su di noi». Ma come sono visti i blocchi del traffico nell'hinterland? «Per funzionare andrebbero fatti durante la settimana. Nelle strade di Segrate il sabato e la domenica non c’è nessuno» racconta Alessandrini, a capo di una giunta di centrodestra. In città, due vie (Matteotti e Morandi) sono state ricoperte con una vernice «mangia smog». Secondo la ditta che la produce, gli inquinanti sarebbero ora il 60-70 in meno rispetto alle strade vicine. «L’obiettivo è di far abbassare i valori del Pm10 - conclude il sindaco -. A quel punto non servirà più stare nell’area omogenea». [GBu] [GBu] L’ARCIVESCOVO AGLI AMMINISTRATORI LOCALI «Un buon politico deve essere fedele ai cittadini» 쎲Ieri sera il cardinale Dionigi Tettamanzi ha incontrato, come ogni anno, gli amministratori locali della Diocesi di Milano. Un lungo e intenso discorso sul senso dell’amministrazione, sulla responsabilità individuale e sociale di chi ricopre cariche politiche, ricco di citazioni che vanno dal Vangelo di Luca a Sant’Ambrogio, dall’Enciclica di Giovanni Paolo II a Paolo VI. Tettamanzi: «Ancora troppe forme di grave ingiustizia e di corruzione» Con le sue parole il vescovo colpisce nel segno e, forse, nelle coscienze degli amministratori, senza risparmiare accenni alla situazione politica attuale. A parlare è Giovanni Paolo II attraverso la sua Veritatis splendor: «Di fronte alle gravi forme di ingiustizia sociale ed economica e corruzione politica di cui sono investiti interi popoli e nazioni, cresce l’indignata reazione di moltissime persone calpestate e umiliate nei loro fondamentali diritti umani». Queste le parole del Papa che precedono la stoccata dell’Arcivescovo di Milano: «Forse oggi non sempre si mantiene un’“ indignata reazione”. Ma ciò non toglie che la situazione sia sempre la medesima e che continuino a sussistere le gravi forme di ingiustizia e di corruzione politica». Cosa può fare allora l’amministratore? Essere fedele al patto che ha stipulato con i cittadini, proprio perché in una democrazia autentica il potere appartiene al popolo e il popolo lo assegna ai suoi rappresentanti. «L’amministratore - ammonisce il cardinale - è un servo, non è il padrone, non è chi ha il potere ultimo... Dunque è nella fedeltà alla causa dei cittadini che si iscrivono i valori e le esigenze della verità e della giustizia». Il concetto di fedeltà, cardine di tutto il discorso di Tettamanzi, è legato alla responsabilità civile e sociale che l’amministratore ha assunto e deve avere sempre presente. Il buon politico, dunque, proprio in forza dell’impegno quotidiano alla fedeltà alla cittadinanza che l’ha eletto, «non deve arrendersi alle accelerazioni della storia, né deve lasciarsi mai mettere INCONTRO Il cardinale Dionigi Tettamanzi ha incontrato gli amministratori locali della Diocesi di Milano. Un lungo e intenso discorso sul senso dell’amministrazione, sulla responsabilità individuale e sociale di chi ricopre cariche politiche, ricco di citazioni che vanno dal Vangelo di Luca a Sant’Ambrogio, dall’Enciclica di Giovanni Paolo II a Paolo VI. «Chi governa è un servo non un padrone. Deve rispettare i valori della verità» fuori gioco dalla stanchezza e dall’usura del tempo e dell’abitudine», dice il cardinale, così come, e qui il discorso si fa in prima persona, «non dobbiamo lasciarci abbagliare dalle luci della ribalta né coinvolgere dal clamore mediatico». Il cerchio si chiude con l’augurio finale che il porporato rivolge agli amministratori, «servi» della società: «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere». [MBr]