PROPOSTE DELLA
FEMCA CISL
PER IL
RINNOVO CONTRATTUALE:
TESSILI VARI
E DEL CAPPELLO
Roma, 9 ottobre 2009
Premessa
Il contesto nel quale avviene il rinnovo del contratto nazionale di lavoro degli addetti
delle aziende aderenti alla Federazione dei Tessilivari è caratterizzato da due elementi:
a) la grave crisi produttiva e dei consumi che ha colpito tutte le economie e che ha
avuto gravi ricadute sul settore;
b) la riforma del sistema contrattuale sottoscritta il 15 aprile 2009 che fornisce
nuove regole con l’obiettivo di rendere più lineari e certi i rinnovi contrattuali.
La crisi in cui si dibatte il sistema produttivo ha origine dagli sconvolgimenti finanziari,
dalla caduta dei consumi sui principali mercati esteri e sul quello nazionale. Essa
tuttavia ha fatto riemergere tutti gli elementi di criticità del nostro sistema a partire dal
difficile accesso al credito per le imprese, e dalla difficoltà di realizzare gli interventi di
politica industriale e commerciale indispensabili per permettere al sistema produttivo di
competere efficacemente. La crisi ha avuto gravi conseguenze per i lavoratori con
l’esplosione della cassa integrazione, dei contratti di solidarietà e della mobilità e ha
provocato una consistente perdita di posti di lavoro.
Per la Cisl la riforma degli assetti contrattuali deve permettere di:
-
difendere meglio e aumentare le retribuzioni attraverso una sempre migliore
articolazione fra il 1° e il 2° livello e una sempre maggiore diffusione della
contrattazione decentrata;
-
garantire normative contrattuali adeguate per garantire sempre meglio i diritti
individuali e collettivi dei lavoratori e nello stesso tempo promuovere e sostenere
l’innovazione e lo sviluppo delle imprese;
-
fra crescere con strumenti adeguati la partecipazione dei lavoratori ai processi
d’impresa e migliorare le relazioni industriali;
-
sviluppare con la bilateralità forme integrative, generali ma anche rivolte alle
figure più deboli e in difficoltà, facendo crescere le prestazioni offerte e la
responsabilità individuale.
Il rinnovo del contratto è allora una occasione per rafforzare e migliorare, all’interno
di un sistema di regole condivise, quanto di positivo è stato costruito, a vantaggio di
imprese e lavoratori, nel settore nel corso di questi anni a partire dalle scelte di
innovazione industriale e di qualificazione delle imprese.
La Femca intende affrontare la fase del rinnovo con coerenza rispetto al quadro di
regole definito, per innovare la struttura contrattuale con un nuovo equilibrio tra
contratto nazionale e contrattazione decentrata, per sviluppare le politiche
industriali necessarie al settore e per realizzare, nei tempi previsti dalle regole,
risultati sul piano economico e dei diritti secondo le attese dei lavoratori.
Per questo la Femca-Cisl avanza le seguenti proposte per il rinnovo del CCNL:
Informazioni
Ente Bilaterale Nazionale
Per realizzare un più alto sistema di relazioni fondato sulla partecipazione e la
codecisione e rendere più efficace anche tutto quanto previsto dagli articoli contrattuali
su Osservatorio e O.B.N. si richiede la costituzione di un Ente Bilaterale Nazionale,
avente natura giuridica, con i seguenti scopi:
 gestire l'Osservatorio Nazionale
 incentivare e promuovere studi e ricerche sul settore
 promuovere, progettare e/o gestire, anche attraverso convenzioni, iniziative in
materia di formazione continua, formazione e riqualificazione professionale
 promuovere studi e ricerche relative alla materia della salute e sicurezza sul
lavoro nell'ambito delle norme di legge e della contrattazione collettiva, nonché
sul rapporto con l'ambiente esterno all'impresa
 sviluppare e gestire tutte le altre tematiche che le Parti decideranno di affidargli.
Per garantire il funzionamento dell’Ente Bilaterale Nazionale si richiede di definire le
modalità per il suo finanziamento da parte delle imprese.
Relazioni Industriali e Partecipazione
Al fine di migliorare le Relazioni Industriali e la Partecipazione dei lavoratori alla vita
dell’impresa si richiede l’individuazione di linee guida da assumere poi a livello
aziendale per stabilire normative atte a:
a) realizzare la responsabilità sociale dell’impresa in relazione a quanti operano al
suo interno e rispetto al territorio.
b) Concretizzare forme di partecipazione dei lavoratori anche attraverso l’istituzione
di appositi organismi di governance.
Contrattazione di secondo livello
Oltre a quanto già previsto dal vigente ccnl in materia, al fine di estendere e qualificare
all’insieme del settore la contrattazione di II° livello, coinvolgendo anche le piccole
imprese, e per concorrere a realizzare il miglioramento delle condizioni di produttività,
qualità, redditività, efficacia, innovazione, efficienza organizzativa ed altri elementi
rilevanti ai fini del miglioramento della competitività nonché ai risultati legati
all’andamento economico delle imprese e per riconoscere ai lavoratori la ripartizione dei
benefici ottenuti, si richiede:
1. La definizione delle materie riservate alla contrattazione aziendale.
2. La formulazione a livello nazionale e/o territoriale, di parametri significativi e
caratteristici delle attività aziendali utili per la definizione di modelli di premio da
3.
4.
5.
6.
adattare alle esigenze delle singole imprese o alle realtà di uno specifico
territorio.
L’introduzione della contrattazione territoriale alternativa a quella aziendale.
Inserire il salario per obiettivi tra gli elementi componenti la struttura della
retribuzione nazionale (garantita secondo il concetto costituzionale dell’equa
retribuzione).
Il salario per obbiettivi sarà negoziato nel suo valore a livello aziendale con
apposito accordo seguendo le modalità e le procedure contrattualmente previste.
Qualora non venga contrattato e definito a livello aziendale, esso potrà essere
sostituito da quanto pattuito dalla contrattazione territoriale o dall’elemento
perequativo previsto dall’art.4 dell’accordo interconfederale 15 aprile 2009.
La riduzione a tre anni della durata degli accordi.
La definizione delle procedure secondo quanto previsto dall’Accordo sulla
Riforma degli Assetti Contrattuali del 12 gennaio 2009 e l’Accordo
Interconfederale del 15 aprile 2009.
Inquadramento
Le trasformazioni dell’organizzazione del lavoro, l’esigenza di prodotti qualitativamente
sempre più elevati, la necessità di fornire al cliente un servizio efficiente impongono,
per riconoscere ai lavoratori il reale apporto fornito ai processi, la definizione di un
nuovo inquadramento professionale in grado di superare la logica della professionalità
unicamente legata al concetto di mansione.
Vanno riconosciuti il ruolo svolto dalle persone, la competenza acquisita, l’autonomia, la
responsabilità, l’interdipendenza, la partecipazione ai corsi di formazione, la mobilità
verticale e orizzontale. Partendo da questi concetti, in grado di arricchire il concetto di
mansione, vanno individuate le aree professionali, le figure professionali e i criteri
oggettivi che presiedono allo sviluppo della professionalità e vanno definiti a livello
nazionale i costi di tale riforma.
Tutto questo attraverso la definizione dei passaggi, delle forme, dei tempi, delle
modalità di verifica, per la realizzazione del nuovo inquadramento.
Bilateralità e Welfare contrattuale
Al fine di rafforzare la responsabilità sociale dell’impresa e per definire nuove forme di
sostegno alla condizione dei lavoratori si richiede la istituzione di un Fondo di
Solidarietà.
La regolamentazione del Fondo sarà definita dal CCNL e i benefici potranno essere
indirizzati verso le seguenti prestazioni:
- Pagamento in tutto o in parte dei tickets previsti dal servizio sanitario nazionale
per visite specialistiche e accertamenti diagnostici.
-
La formulazione di una “indennità scolastica” a favore dei dipendenti per
sostenere l’istruzione dei propri figli.
Il sostegno al reddito per i lavoratori gravemente ammalati per il periodo in cui
vengono a cessare o a ridursi i trattamenti economici di malattia.
Sostegno al reddito dei lavoratori con carichi di famiglia sospesi per lungo tempo
dal lavoro.
Il Fondo sarà finanziato dalle Aziende con un versamento mensile per ogni dipendente.
Per l’accesso alle prestazioni previste, i lavoratori non iscritti alle OO.SS. dovranno
versare una somma da definire.
Addetti alla distribuzione commerciale
Definire norme contrattuali specifiche per i lavoratori occupati nei negozi e negli spacci
aziendali.
Formazione Professionale
Al fine di migliorare la fruibilità dell’utilizzo delle proposte formative e riconoscere al
lavoratore i percorsi formativi si richiede:
-
-
la possibilità di utilizzare i periodi di minore attività produttiva (esempio quelli
coperti da CIG) per lo svolgimento dei piani formativi aziendali prevedendo
un’integrazione alle coperture concesse dagli ammortizzatori sociali per i
lavoratori che partecipano ai corsi formativi;
estendere le agibilità e il diritto individuale dei lavoratori per la formazione;
definire l’impegno delle aziende a costruire e realizzare progetti formativi con
la partecipazione delle RSU e delle OO.SS. territoriali.
Apprendistato
Si richiede di ridurre i tempi di durata dell’apprendistato previsti dall’attuale CCNL.
Diritti
Al fine di migliorare i diritti dei lavoratori e renderli coerenti con le evoluzioni sociali si
richiede:
a) Malattia
- riconoscimento del ricovero in day hospital come ricovero ospedaliero a tutti
gli effetti contrattuali
- Adeguare, anche con uno specifico allungamento del periodo di
conservazione del posto, l’attuale normativa sulla conservazione del posto in
caso di malattia lunga per garantire l’effettivo pieno reinserimento al lavoro.
b) Servizio civile e di volontariato
Si richiede la possibilità, per i lavoratori di entrambi i sessi, di poter usufruire di
aspettative non retribuite per partecipare a progetti di volontariato e
cooperazione nazionale ed internazionale.
c) Pari opportunità
Si richiede di promuovere, anche con l’azione formativa, la valorizzazione del
lavoro femminile in relazione alle opportunità offerte dal nuovo sistema
classificatorio, favorendo la conciliazione dei tempi di formazione con il lavoro
e il tempo di vita.
d) Congedi parentali
Inserire nel contratto quanto previsto dalla Legge in materia, integrato dalle
indicazioni dell’Accordo Sindacale Europeo.
e) Orario
Definire il diritto del lavoratore ad accumulare nel tempo giornate di riposo
retribuito previste contrattualmente, per poter usufruire di periodi di congedi
retribuiti di lunga durata da utilizzare a fronte di esigenze personali e/o
familiari.
Ambiente e sicurezza
Al fine di rendere sempre più stringente l’impegno per la sicurezza sui luoghi di
lavoro si richiede di implementare la normativa esistente con i seguenti punti:
a) istituzione del libretto formativo per la registrazione dei corsi sostenuti dalle
RLSA;
b) prevedere nel documento di valutazione dei rischi di considerare anche i rischi
particolari e fra questi anche quelli collegati allo stress-lavoro;
c) prevedere che le RLS possano assumere una competenza in relazione alle
tematiche ambientali conservando il ruolo di RLSA.
d) Prevedere 16 ore di formazione per le tematiche ambientali.
e) Prevedere la costituzione per le aree di piccola impresa, delle Rappresentanze
territoriali lavoratori per la sicurezza.
Previdenza Integrativa
Si richiede:
 Di recepire la possibilità di aderire al fondo, con le modalità già decise da
PREVIMODA, dei familiari a carico;
 Di incrementare il contributo aziendale al fondo di previdenza complementare
PREVIMODA
Richiesta economica
a) Incrementi economici
Si richiede, in base alle regole previste dall’Accordo del 15 aprile 2009, un
incremento economico medio di 108 Euro.
b) Elemento di garanzia retributiva
Si richiede l’istituzione di un “Elemento perequativo” di 20 Euro mensili per le
aziende che non svolgono contrattazione aziendale.
c) Riallineamento
Definire tempi e modi di recupero in termini di variazione dei minimi
contrattuali degli eventuali scostamenti fra inflazione prevista e quella reale.
Stampa e distribuzione Contratti - Quota di partecipazione
spese contrattuali
Siamo a confermare la norma sulla distribuzione gratuita ad ogni dipendente di una
copia del Contratto.
Si richiede a tutti i lavoratori non iscritti ed alcuna OO.SS. di contribuire alle spese
del rinnovo del CCNL versando una quota una – tantum del valore di 40.00 Euro con
le stesse modalità utilizzate nei precedenti rinnovi contrattuali.
Roma, 9 ottobre 2009
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