Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Istituto Comprensivo di Pontoglio
viale Dante 22 – 25037 Pontoglio (BS)
tel.: 030737053 - fax: 030737053
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PROGETTO INTERCULTURA
a.s. 2011/2012
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Premessa
L'I.C. di Pontoglio è situato nel territorio orientale della provincia di Brescia a ridosso del confine
interprovinciale Brescia/Bergamo.
Costituito da tre scuole, infanzia - primaria e secondaria di primo grado, l’I.C. serve un territorio di 11,3
Km2 in cui risiedono 7006 abitanti.
Come evidenziato anche dagli studi del CIRMiB (Centro Interuniversitario di Ricerca sulle Migrazioni - Brescia), la realtà
socio-economica del territorio sul quale insiste l’Istituto è caratterizzata da intensi flussi immigratori
determinati dall’alta concentrazione di attività produttive. In particolare, la provincia di Brescia si conferma
la seconda provincia dopo Milano per quanto riguarda la densità della presenza di cittadini stranieri.
Nel nostro Istituto la presenza di alunni stranieri nelle classi incide mediamente intorno al 23% con picchi
che arrivano al 38% con forte diversificazione delle nazionalità.
È evidente che un simile scenario demografico, multietnico e multiculturale, imponga l’adozione di
strategie operative ad hoc. Col progetto “intercultura a scuola” l’I.C. di Pontoglio intende, coerentemente
con le proprie funzioni istituzionali, ottimizzare il servizio scolastico al fine di soddisfare i bisogni
dell’utenza. Inoltre, come membro del CTi3, l’I.C. di Pontoglio, collaborerà ai progetti finalizzati a favorire
una efficace integrazione socio-culturale delle diverse comunità presenti sul territorio di competenza del
CTi3 allo scopo di promuovere un virtuoso processo di vicendevole conoscenza e arricchimento.
Coerentemente con la propria mission l’I.C di Pontoglio rappresenta non solo il presidio territoriale, per
quanto concerne il comune di Pontoglio, del sistema di istruzione ma si connota come agenzia educativa in
senso lato costituendosi, di fatto, come primario luogo di socializzazione ed educazione al dialogo
interculturale.
Superato il modello di integrazione secondo l’ottica del melting pot oggi il multiculturalismo sembra la
strategia più efficace ed eticamente più corretta per la gestione delle relazioni interetniche. Nuclei fondanti
di questo approccio alla convivenza delle diverse culture, delle diverse religioni e dei diversi costumi, è la
conoscenza, la valorizzazione e il rispetto reciproco. Col progetto intercultura l’I.C. di Pontoglio intende
proseguire sulla strada intrapresa negli scorsi anni verso una scuola realmente multiculturale, nella quale le
persone possano veramente agire il proprio vissuto, i propri abiti culturali, religiosi ed etnici imparando a
definire il proprio spazio di libertà e autodeterminazione nel rispetto del contesto nel quale vivono.
La Commissione Intercultura
Struttura del progetto:
# Protocollo di accoglienza alunni stranieri;
# Alfabetizzazione linguistica in italiano L2 e Piano di studio personalizzato;
# Centro di documentazione “Didateca interculturale”;
# Comunicazione con le famiglie.
Destinatari:
 Alunni stranieri;
 Famiglie straniere;
 Alunni Italiani;
 Famiglie italiane;
Figure coinvolte:
 DS
 Funzione Strumentale Intercultura
 Commissione Intercultura
 Docenti Istituto Comprensivo
 Mediatori culturali
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Soggetti coinvolti:
 Ente Locale
 CTI3 di Chiari
 Associazione genitori AGE
 Cooperativa Il Nucleo di Chiari
 ASL (Distretto di Palazzolo s/O)
 Tavolo Zonale dei Comuni
 CAG di Pontoglio
 USP di Brescia
Gruppo di progetto
 Funzione Strumentale per l’Intercultura
 Commissione intercultura
# PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
FINALITÀ GENERALI
 Armonizzare l’organizzazione delle attività amministrative e didattiche dell’I.C. ai dettati normativi
vigenti, alle esigenza specifiche dell’utenza, alle risorse realmente umane e materiali realmente
disponibili;
 Aggiornare il protocollo di accoglienza;
 Perfezionare le procedure di accoglienza già in atto;
 Creare sinergie per una cooperazione duratura ed efficace tra le scuole dell’Istituto al fine di
favorire l’integrazione degli alunni stranieri.
OBIETTIVI
Attraverso le azioni di progetto si intendono raggiungere i seguenti obiettivi:
 Definire pratiche condivise all’interno delle scuole dell’I.C. in tema d’accoglienza degli alunni
stranieri;
 Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale;
 Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;
 Favorire l’incontro con le altre culture;
 Sensibilizzare gli operatori della scuola all’inserimento, all’accoglienza e all’integrazione degli alunni
stranieri;
 Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuole del CTi3 sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato;
 Monitorare la situazione relativa all’inserimento degli alunni stranieri nelle diverse scuole.
RISULTATI ATTESI
Al termine del progetto si prevedono i seguenti risultati:
 Condivisione delle modalità di accoglienza e gestione degli alunni stranieri tra operatori delle
diverse scuole dell’I.C.;
 Creazione e/o adozione di strumenti per:
a. migliorare le competenze linguistiche degli alunni stranieri,
b. favorire l’educazione ad una cultura delle differenze.
DURATA
Una volta approvato il protocollo diventerà operativo per un intero anno scolastico, quindi soggetto a
verifica e monitoraggio.
RISORSE DI GESTIONE
Personale docente: riunioni della commissione intercultura, docenti impiegati nelle attività di alfabetizzazione
Personale ATA: assistente amministrativo
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Personale esterno: eventuale mediatore culturale, facilitatore
Materiale di consumo: cancelleria, fotocopie, telefonate, fax, libri, riviste, modulistica e libretto plurilingue
STRUTTURA DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti.
Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli
alunni di nazionalità straniera, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse possibili
fasi d’accoglienza e delle attività di facilitazione per
l’apprendimento della lingua italiana; individua percorsi non rigidi ma flessibili e operativi, pronti ad essere
attivati in caso di necessità.
Il Protocollo delinea prassi condivise di carattere:
 amministrativo e burocratico (l’iscrizione)
 comunicativo e relazionale (prima conoscenza)
 educativo-didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, educazione interculturale,
insegnamento dell’Italiano L2)
 sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio)
Il protocollo deve prevedere:
 Procedure di prima accoglienza
 L’individuazione di una persona in segreteria che accolga la prima domanda di iscrizione e metta in
contatto lo studente straniero e/o i suoi genitori con il Dirigente e/o un docente referente
 Un docente referente, che dialogando con la famiglia, raccolga le prime informazioni;
 Un docente (o un gruppo di studenti) che accompagni e accolga lo studente in classe;
 Un docente che si occupi dell’archivio studenti stranieri (per seguire il loro percorso all’interno della
scuola, i successi e gli insuccessi);
 Un docente che si occupi dell’archivio dei materiali didattici utili in classe quando è presente un
alunno straniero (alcuni compiti in elenco possono essere assolti dallo stesso insegnate) o nel
laboratorio di italiano L2;
 Una figura di riferimento (o un gruppo di docenti) che tenga i rapporti con i genitori stranieri.
PROCEDURE DI PRIMA ACCOGLIENZA
All’arrivo dei familiari per l’iscrizione, il Collaboratore Scolastico e/o il Referente Intercultura li accompagna
in segreteria e li affida all’Assistente Amministrativo incaricato delle iscrizioni.
ISCRIZIONE
L’Assistente Amministrativo incaricato delle iscrizioni accoglie i familiari e convoca, se presenti, il Referente
Intercultura e il servizio di mediazione linguistico-culturale, se necessario e se disponibile, in caso di
indisponibilità del referente e/o del mediatore linguistico l’assistente amministrativo:
1. Procede all’adempimento delle pratiche d’iscrizione facendo riferimento alla normativa vigente
(DPR 31/8/99 n° 394 “Iscrizione scolastica”).
2. Fornisce il fascicolo per l’iscrizione comune a tutti gli alunni e affianca i familiari nella compilazione
utilizzando il supporto di moduli in lingua, se necessario.
3. Fotocopia il passaporto o il documento d’identità dell’alunno; in sostituzione verifica l’iscrizione
dell’alunno sul documento del genitore oppure si procede all’autocertificazione.
4. Fotocopia il permesso di soggiorno, se rilasciato (in sua mancanza, l’iscrizione di un minore va in
ogni caso eseguita in base alle leggi vigenti).
5. Fotocopia l’eventuale libretto sanitario o il certificato di vaccinazione (in mancanza del certificato di
vaccinazione, s’interpella la ASL locale).
6. Ritira la certificazione scolastica precedente (pagella o altro).
7. Fornisce le prime informazioni ai genitori o a chi ne fa le veci sull’organizzazione dell’Istituto e in
generale sul sistema scolastico italiano.
8. Il D.S. fissa un colloquio iniziale con la famiglia e l’alunno, il mediatore culturale (o l’insegnante di
lingua), i coordinatori per l’assegnazione alla classe.
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COLLOQUIO INIZIALE
Il colloquio può essere realizzato all’atto dell’iscrizione o in un momento successivo tra il Dirigente
Scolastico, il Referente Intercultura e la famiglia.
Da valutare caso per caso è la presenza anche del nuovo alunno/a in quanto il colloquio iniziale rappresenta
un momento estremamente importante per il futuro approccio con la classe/sezione d’inserimento e con le
attività didattiche.
In alcune situazioni il colloquio iniziale costituisce un momento quasi unico per raccogliere informazioni
sulla storia dell’alunno/a e della famiglia, sulle aspettative scolastiche a breve e a lungo periodo e sul
progetto d’emigrazione che ha spinta la famiglia a trasferirsi. Se la lingua parlata lo consente, anche
attraverso l’utilizzo della mediazione, può essere occasione per un primo approccio comunicativo per
informare la famiglia sulle finalità della scuola, sull’organizzazione, sulle attività didattiche e iniziative, sugli
orari, sulle risorse a disposizione per facilitare il percorso d’inserimento e integrazione.
Utile può essere visionare assieme il vademecum di presentazione della
scuola. Dal colloquio può scaturire la proposta di una prima visita guidata per conoscere gli spazi, per
esplorare le aule, i laboratori, l’entrata e l’uscita.
Con il colloquio si possono inoltre ridurre anche le eventuali ansie che di frequente accompagnano
l’inserimento in una realtà nuova e a volte sconosciuta. D’importanza fondamentale, quindi, è l’utilizzo
della mediazione. Per il colloquio, che deve essere il più possibile informale e centrato sulla libera
conoscenza, si deve utilizzare la scheda-dati.
ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE/SEZIONE
1) In presenza di documentazione certa.
Il DS, esaminato il fascicolo dell’alunno, assegna lo stesso alla classe di destinazione nel rispetto della
normativa vigente.
2) In caso di situazioni non chiare, di iscrizioni in corso d’anno o di scelta tra più sezioni. Il D.S. può assegnare
l’alunno ad una classe di prima accoglienza, al fine di consentire una più adeguata valutazione dei livelli di
formazione dell’alunno e del suo potenziale di recupero rispetto alle competenze medie richieste al gruppo
classe nel quale è stato inserito per poi, in un secondo momento valutare un’assegnazione definitiva alla
classe più adeguata alle competenze dell’alunno.
COMUNICAZIONE DELL’ASSEGNAZIONE ALLA SEZIONE/CLASSE
Ad assegnazione avvenuta, il Dirigente Scolastico comunica all’Assistente Amministrativo incaricato la
sezione/classe d’inserimento e le modalità di accoglienza per il primo giorno di scuola.
L’Assistente Amministrativo incaricato provvede a darne comunicazione:
- ai genitori dell’alunno
- ai docenti di sezione/classe (ai quali invia copia del fascicolo per l’iscrizione).
La Commissione Intercultura, in accordo con i docenti di classe, organizza le modalità d’accoglienza per il
primo giorno di scuola.
ACCOGLIENZA NELLA CLASSE/SEZIONE
Per l’arrivo nella classe/sezione del/la nuovo/a alunno/a si consiglia di preparare il gruppo classe
all’accoglienza. Oltre che alla creazione di un clima favorevole all’incontro e alla prima conoscenza
potrebbero rivelarsi utili una serie di attività specifiche adatte all’età dell’alunno/a.
Occorre ricordare, infatti, che la dimensione cognitiva dei processi di insegnamento/apprendimento deve
affiancarsi ad altre, quali quelle dell’affettività, poiché la scuola è il luogo deputato alla crescita individuale
e all’apprendimento della relazioni interpersonali.
Approntare un protocollo di accoglienza efficace significa limitare il rischio che si formino atteggiamenti
rigidi sul piano emotivo e cognitivo sia da parte del gruppo classe accogliente che da parte del nuovo
alunno. A tal fine può essere utile individuare modalità operative per strutturare percorsi interculturali in
alcuni ambiti:
• della musica, dell’arte figurativa, delle fiabe, della poesia, della narrativa, che pongono solide basi per una
conoscenza reciproca delle diverse culture;
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• della conoscenza dei flussi migratori che hanno caratterizzato l’evolversi della società italiana negli ultimi
due secoli, in modo da favorire atteggiamenti speculari nei confronti dei nuovi venuti;
• del confronto di abitudini, usanze, festività proprie delle varie culture
• della lettura o dell’ascolto di vicende di vita, dell’uso di immagini, foto che servano semplicemente a
“narrare” l’altro;
• dei giochi di ruolo e di simulazione utilizzati come strumenti che consentano di comprendere e di
osservare le dinamiche che si generano nell’incontro tra culture diverse.
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ALFABETIZZAZIONE LINGUISTICA IN ITALIANO L2 E PSP1
La Commissione Intercultura, in questa fase del progetto, come supporto all’azione diretta dei docenti
accoglienti, predisporrà prove d’ingresso diversificate a seconda dell’ordine e del grado di ogni Istituto
Scolastico, atte a valutare secondo i criteri propri del Quadro di Riferimento Europeo per l’apprendimento
delle lingue straniere, i livelli d’ingresso e gli esiti del processo di alfabetizzazione.
In particolare, verrà fornito materiale atto a valutare:
1. le competenze nella lingua d’origine, se necessario avvalendosi del mediatore culturale;
2. le competenze disciplinari e trasversali ( se l’alunno non conosce o conosce poco l’italiano tali prove
dovranno essere non verbali);
3. il livello di conoscenza di una seconda lingua;
4. le competenze linguistiche in italiano L2.
Test per valutare le competenze nella lingua d’origine per accertare
- la scorrevolezza nella lettura
- la comprensione del testo letto
- la velocità e la sicurezza nella scrittura
Test per valutare le competenze disciplinari e trasversali
Test aventi lo scopo di accertare le seguenti abilità cognitive (necessarie per affrontare lo studio delle
diverse discipline ):
- discriminazione
- associazione
- seriazione
- classificazione
- orientamento spazio-temporale
- simbolizzazione
- memoria
Test per valutare le competenze in italiano L2
Con gli alunni che si trovano in Italia già da alcuni mesi sarà opportuno somministrare prove in grado di
fornire informazioni sulle competenze in Italiano L2 secondo il Framework Europeo [allegato 3] in merito a:
- comprensione della lingua orale;
- comprensione della lingua scritta;
- produzione della lingua orale;
- produzione della lingua scritta.
Test per valutare le competenze in una seconda lingua straniera rispetto alla lingua d’origine
Per gli alunni neo-arrivati e scolarizzati nel paese d’origine si possono accertare le conoscenze in una
seconda lingua straniera in merito a:
- comprensione della lingua orale;
- comprensione della lingua scritta;
- produzione della lingua orale;
- produzione della lingua scritta
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Piano di Studio Personalizzato
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REGISTRAZIONE DEI LIVELLI RILEVATI
Al fine di omologare i criteri di valutazione si propone l’impiego di adottare:
1) il fascicolo personale elaborato dal CTi3
2) una scheda di rilevamento del comportamento linguistico
La Commissione Intercultura suggerisce ai consigli di classe che accolgono alunni stranieri di mettere a
disposizione degli stessi, se ritenuto opportuno:
a) un vocabolario bilingue (lingua madre italiano, se possibile);
b) quaderni attivi per esercizi;
c) libri di lettura in doppia lingua.
DEFINIZIONE DEL PERCORSO SCOLASTICO E DEGLI INTERVENTI DI FACILITAZIONE
Lo studente, in base al profilo di competenze linguistiche e cognitive rilevato in ingresso, qualora non
raggiunga i livelli previsti per il diretto inserimento nella classe, viene avviato ai Corsi di Formazione L2 di
1° livello o di 2° livello.
Le ore da destinare all’alfabetizzazione saranno determinate dal DS in sede di contrattazione integrativa
di istituto.
Il Consiglio di Classe:
Rilevati i profili di competenza linguistica dell’alunno:
1. può proporre l’elaborazione di un curricolo per l’apprendimento dell’Italiano L2 (entro il primo mese di
scuola) alternativo a quello proposto dalla commissione intercultura;
2. stabilisce, se necessario, i tempi di presentazione dei PSP per le singole discipline;
3. semplifica, se necessario, i testi di studio per ogni disciplina;
4. favorisce l’integrazione nella classe promuovendo attività di piccolo gruppo eterogeneo e coinvolgendo
gli alunni in momenti d’intercultura;
5) richiede, se necessario, l’intervento del mediatore linguistico e/o culturale;
6) richiede, se necessario, l’intervento di altre figure professionali (psicologo, ass. sociale ecc.);
7) informa i rappresentanti della commissione intercultura sulle decisioni prese in merito ai punti
precedenti mediante sintetica relazione;
I rappresentanti della Commissione Intercultura di ogni scuola
Per gli alunni di nuovo inserimento informano il Dirigente Scolastico sulle decisioni prese dal Consiglio di
Classe e a loro comunicate mediante sintetica relazione (vedi punto 7 del precedente paragrafo).
PROPOSTE OPERATIVE
La commissione intercultura, al fine di offrire spunti operativi comuni, seleziona e produce sussidi didattici
da proporre ai docenti che si occupano di alfabetizzazione in italiano L2 e ai colleghi che operano in classi
che accolgono alunni stranieri.
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CENTRO DI DOCUMENTAZIONE “DIDATECA MULTICULTURALE”
FINALITÀ
La commissione intercultura, con la collaborazione di tutto il corpo docente, avvierà la raccolta e la
catalogazione di sussidi e strumenti didattici (libri, schede, software, audiovisivi ecc.) allo scopo di
realizzare un database al quale ogni docente possa attingere per la progettazione e realizzazione di
esperienze didattica finalizzate alla integrazione e formazione degli alunni stranieri.
Tale database, dunque, ha lo scopo di capitalizzare le risorse e le esperienze che il corpo docente matura
quotidianamente nell’ambito dell’educazione all’interculturalità e nella didattica “speciale” rivolta agli
alunni stranieri, in modo da rendere riproducibili le migliori pratiche e disponibili le migliori risorse
selezionate nel corso degli anni.
Il database potrà essere consultato online nella sezione intercultura del sito web.
OBIETTIVI
Gli obiettivi prioritari della didateca sono:

Documentare le esperienze attraverso i sussidi utilizzati;

Consentire ai docenti l'accesso a sussidi classificati per caratteristiche e funzionalità;

Favorire nei docenti lo sviluppo di competenze operative specifiche dell’ambito interculturale.
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PROPOSTE OPERATIVE
La commissione selezionerà del materiale didattico e lo classificherà in base ai seguenti criteri:
 funzionalità;
 materie;
 lingue;
 livelli di scolarità.
TEMPI
La costituzione del database verrà avviata a partire da gennaio 2012 e la consultazione sarà possibile a
partire da febbraio 2012.
#
COMUNICAZIONE CON E TRA LE FAMIGLIE
FINALITA’ GENERALI
Il progetto persegue le seguenti finalità:
- promuovere iniziative interculturali per sostenere l’integrazione di genitori stranieri;
- costruire opportunità sociali ed educative per tutti i genitori;
- promuovere il senso della scuola-comunità;
- creare sinergie e mantenere nel tempo una cooperazione efficace tra Scuola/Famiglia.
OBIETTIVI
Attraverso le azioni di progetto si intendono raggiungere i seguenti obiettivi:
 sensibilizzare attivamente i genitori creando le opportunità di un diretto coinvolgimento sul percorso
formativo ed educativo dei propri figli;
 offrire alle famiglie dei momenti di consulenza e di incontro nella scuola per agevolare momenti di
integrazione;
 creare momenti di incontro tra famiglie di origine italiana e famiglie di origine straniera allo scopo di
favorire il dialogo e la conoscenza delle rispettive culture.
RISULTATI ATTESI
Al termine del progetto i risultati attesi si prevede siano:
 creazione di sinergie per una cooperazione efficace fra i partner coinvolti (scuola, famiglia, comunità)
affinché la problematica dell’integrazione possa essere affrontata secondo le specificità di ciascuno;
 attuazione di attività finalizzate a promuovere ed apprezzare l’educazione interculturale dei genitori
affinché possano acquisire una visione positiva delle diversità e apprezzare culture e lingue diverse;
 realizzare uno spazio ascolto per scoprire ciò che abbiamo in comune;
 attivare lo sportello Starg@te.
AREE DI INTERVENTO
 Accoglienza e inserimento nelle associazioni genitoriali;
 Acquisizione delle competenze linguistiche;
 Acquisizione dei servizi del territorio e delle prassi di accesso;
 Promozione scambi interculturali
MODALITA’ OPERATIVE
 Organizzazione di un incontro tra rappresentanti dei genitori degli alunni (italiani e stranieri) allo scopo
di favorire il dialogo e la condivisione di scelte relative all’istruzione dei figli, con la consulenza del Dott.
Valli dell’ASL di Palazzolo sull’Oglio.
 Attivazione di uno sportello d’ascolto in collaborazione con la Cooperativa “Il Nucleo” di Chiari allo
scopo di offrire informazioni e consulenza ai genitori degli alunni stranieri su vari temi;
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
Organizzazione, in cooperazione con il CTi3 e la Cooperativa “Il Nucleo” , enti locali e Oratorio, della
settimana dell’intercultura (ipotesi ancora allo studio);
SOGGETTI COINVOLTI
 Enti Locali
 CTi3
 Associazione genitori AGE
 Cooperativa Il Nucleo di Chiari
 ASL (Distretto di Palazzolo s/O)
 CAG di Pontoglio
 USP di Brescia
 Oratorio (comunità parrocchiale)
TEMPI
I singoli eventi programmati verranno calendarizzati dopo la definizione dei dettagli organizzativi.
MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE
Monitoraggio dei processi di alfabetizzazione, di integrazione e delle attività interculturali d’Istituto:
a) Riunioni tra DS e docenti impegnati nelle attività di alfabetizzazione per rilevare l’andamento dei
processi di alfabetizzazione e i risultati dei gruppi di alunni coinvolti allo scopo di validare le modalità
operative o ristrutturarle qualora necessario;
b) Confronto e reporting bimestrale tra i diversi attori coinvolti nella realizzazione del progetto al fine di
verificare l’efficacia delle azioni svolte e la progressione delle fasi di realizzazione;
c) Effettuazione periodica delle verifiche attraverso la somministrazione di prove per la rilevazione del
miglioramento delle competenze linguistiche, strutturate secondo il Quadro Europeo delle Lingue;
d) Griglia di osservazione del comportamento degli alunni stranieri tra la fase iniziale, intermedia e finale
e) Monitoraggio adesione e partecipazione dei genitori agli incontri con la Commissione Intercultura.
Strumenti per il monitoraggio e la valutazione

Osservazioni sistematiche

Quadro Europeo delle Lingue

Test orali

Verifiche

Prove disciplinari

Questionari

Monitoraggio offerto dall’attività della Commissione Intercultura

Relazioni
Al termine dell’anno scolastico

Somministrazione questionari soddisfazione per famiglie straniere

Somministrazione questionari soddisfazione per docenti

Somministrazione questionari soddisfazione per alunni

Tabulazione e restituzione dei dati rilevati con i questionari di monitoraggio al Collegio Docenti per
un’adeguata considerazione e riflessione per una ri-progettazione migliorativa.
Indicatori di efficacia del Progetto
1)
Adozione sistematica del protocollo di accoglienza;
2)
Utilizzo della didateca;
3)
Partecipazione dei genitori al laboratorio di dialogo interculturale;
4)
Fruizione dello sportello starg@te;
5)
Adesione agli accordi di Rete (CTI3 di Chiari)
6)
Soddisfazione dei genitori, degli alunni e dei docenti per la qualità del servizio;
La Commissione Intercultura
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Progetto in PDF - Osservatorio Regionale per l`integrazione e la