Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Istituto Comprensivo di Pontoglio viale Dante 22 – 25037 Pontoglio (BS) tel.: 030737053 - fax: 030737053 e-mail uffici [email protected] PROGETTO INTERCULTURA a.s. 2011/2012 1 Premessa L'I.C. di Pontoglio è situato nel territorio orientale della provincia di Brescia a ridosso del confine interprovinciale Brescia/Bergamo. Costituito da tre scuole, infanzia - primaria e secondaria di primo grado, l’I.C. serve un territorio di 11,3 Km2 in cui risiedono 7006 abitanti. Come evidenziato anche dagli studi del CIRMiB (Centro Interuniversitario di Ricerca sulle Migrazioni - Brescia), la realtà socio-economica del territorio sul quale insiste l’Istituto è caratterizzata da intensi flussi immigratori determinati dall’alta concentrazione di attività produttive. In particolare, la provincia di Brescia si conferma la seconda provincia dopo Milano per quanto riguarda la densità della presenza di cittadini stranieri. Nel nostro Istituto la presenza di alunni stranieri nelle classi incide mediamente intorno al 23% con picchi che arrivano al 38% con forte diversificazione delle nazionalità. È evidente che un simile scenario demografico, multietnico e multiculturale, imponga l’adozione di strategie operative ad hoc. Col progetto “intercultura a scuola” l’I.C. di Pontoglio intende, coerentemente con le proprie funzioni istituzionali, ottimizzare il servizio scolastico al fine di soddisfare i bisogni dell’utenza. Inoltre, come membro del CTi3, l’I.C. di Pontoglio, collaborerà ai progetti finalizzati a favorire una efficace integrazione socio-culturale delle diverse comunità presenti sul territorio di competenza del CTi3 allo scopo di promuovere un virtuoso processo di vicendevole conoscenza e arricchimento. Coerentemente con la propria mission l’I.C di Pontoglio rappresenta non solo il presidio territoriale, per quanto concerne il comune di Pontoglio, del sistema di istruzione ma si connota come agenzia educativa in senso lato costituendosi, di fatto, come primario luogo di socializzazione ed educazione al dialogo interculturale. Superato il modello di integrazione secondo l’ottica del melting pot oggi il multiculturalismo sembra la strategia più efficace ed eticamente più corretta per la gestione delle relazioni interetniche. Nuclei fondanti di questo approccio alla convivenza delle diverse culture, delle diverse religioni e dei diversi costumi, è la conoscenza, la valorizzazione e il rispetto reciproco. Col progetto intercultura l’I.C. di Pontoglio intende proseguire sulla strada intrapresa negli scorsi anni verso una scuola realmente multiculturale, nella quale le persone possano veramente agire il proprio vissuto, i propri abiti culturali, religiosi ed etnici imparando a definire il proprio spazio di libertà e autodeterminazione nel rispetto del contesto nel quale vivono. La Commissione Intercultura Struttura del progetto: # Protocollo di accoglienza alunni stranieri; # Alfabetizzazione linguistica in italiano L2 e Piano di studio personalizzato; # Centro di documentazione “Didateca interculturale”; # Comunicazione con le famiglie. Destinatari: Alunni stranieri; Famiglie straniere; Alunni Italiani; Famiglie italiane; Figure coinvolte: DS Funzione Strumentale Intercultura Commissione Intercultura Docenti Istituto Comprensivo Mediatori culturali 2 Soggetti coinvolti: Ente Locale CTI3 di Chiari Associazione genitori AGE Cooperativa Il Nucleo di Chiari ASL (Distretto di Palazzolo s/O) Tavolo Zonale dei Comuni CAG di Pontoglio USP di Brescia Gruppo di progetto Funzione Strumentale per l’Intercultura Commissione intercultura # PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI FINALITÀ GENERALI Armonizzare l’organizzazione delle attività amministrative e didattiche dell’I.C. ai dettati normativi vigenti, alle esigenza specifiche dell’utenza, alle risorse realmente umane e materiali realmente disponibili; Aggiornare il protocollo di accoglienza; Perfezionare le procedure di accoglienza già in atto; Creare sinergie per una cooperazione duratura ed efficace tra le scuole dell’Istituto al fine di favorire l’integrazione degli alunni stranieri. OBIETTIVI Attraverso le azioni di progetto si intendono raggiungere i seguenti obiettivi: Definire pratiche condivise all’interno delle scuole dell’I.C. in tema d’accoglienza degli alunni stranieri; Facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; Favorire l’incontro con le altre culture; Sensibilizzare gli operatori della scuola all’inserimento, all’accoglienza e all’integrazione degli alunni stranieri; Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuole del CTi3 sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato; Monitorare la situazione relativa all’inserimento degli alunni stranieri nelle diverse scuole. RISULTATI ATTESI Al termine del progetto si prevedono i seguenti risultati: Condivisione delle modalità di accoglienza e gestione degli alunni stranieri tra operatori delle diverse scuole dell’I.C.; Creazione e/o adozione di strumenti per: a. migliorare le competenze linguistiche degli alunni stranieri, b. favorire l’educazione ad una cultura delle differenze. DURATA Una volta approvato il protocollo diventerà operativo per un intero anno scolastico, quindi soggetto a verifica e monitoraggio. RISORSE DI GESTIONE Personale docente: riunioni della commissione intercultura, docenti impiegati nelle attività di alfabetizzazione Personale ATA: assistente amministrativo 3 Personale esterno: eventuale mediatore culturale, facilitatore Materiale di consumo: cancelleria, fotocopie, telefonate, fax, libri, riviste, modulistica e libretto plurilingue STRUTTURA DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Il Protocollo d’Accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni di nazionalità straniera, definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse possibili fasi d’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana; individua percorsi non rigidi ma flessibili e operativi, pronti ad essere attivati in caso di necessità. Il Protocollo delinea prassi condivise di carattere: amministrativo e burocratico (l’iscrizione) comunicativo e relazionale (prima conoscenza) educativo-didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, educazione interculturale, insegnamento dell’Italiano L2) sociale (rapporti e collaborazioni con il territorio) Il protocollo deve prevedere: Procedure di prima accoglienza L’individuazione di una persona in segreteria che accolga la prima domanda di iscrizione e metta in contatto lo studente straniero e/o i suoi genitori con il Dirigente e/o un docente referente Un docente referente, che dialogando con la famiglia, raccolga le prime informazioni; Un docente (o un gruppo di studenti) che accompagni e accolga lo studente in classe; Un docente che si occupi dell’archivio studenti stranieri (per seguire il loro percorso all’interno della scuola, i successi e gli insuccessi); Un docente che si occupi dell’archivio dei materiali didattici utili in classe quando è presente un alunno straniero (alcuni compiti in elenco possono essere assolti dallo stesso insegnate) o nel laboratorio di italiano L2; Una figura di riferimento (o un gruppo di docenti) che tenga i rapporti con i genitori stranieri. PROCEDURE DI PRIMA ACCOGLIENZA All’arrivo dei familiari per l’iscrizione, il Collaboratore Scolastico e/o il Referente Intercultura li accompagna in segreteria e li affida all’Assistente Amministrativo incaricato delle iscrizioni. ISCRIZIONE L’Assistente Amministrativo incaricato delle iscrizioni accoglie i familiari e convoca, se presenti, il Referente Intercultura e il servizio di mediazione linguistico-culturale, se necessario e se disponibile, in caso di indisponibilità del referente e/o del mediatore linguistico l’assistente amministrativo: 1. Procede all’adempimento delle pratiche d’iscrizione facendo riferimento alla normativa vigente (DPR 31/8/99 n° 394 “Iscrizione scolastica”). 2. Fornisce il fascicolo per l’iscrizione comune a tutti gli alunni e affianca i familiari nella compilazione utilizzando il supporto di moduli in lingua, se necessario. 3. Fotocopia il passaporto o il documento d’identità dell’alunno; in sostituzione verifica l’iscrizione dell’alunno sul documento del genitore oppure si procede all’autocertificazione. 4. Fotocopia il permesso di soggiorno, se rilasciato (in sua mancanza, l’iscrizione di un minore va in ogni caso eseguita in base alle leggi vigenti). 5. Fotocopia l’eventuale libretto sanitario o il certificato di vaccinazione (in mancanza del certificato di vaccinazione, s’interpella la ASL locale). 6. Ritira la certificazione scolastica precedente (pagella o altro). 7. Fornisce le prime informazioni ai genitori o a chi ne fa le veci sull’organizzazione dell’Istituto e in generale sul sistema scolastico italiano. 8. Il D.S. fissa un colloquio iniziale con la famiglia e l’alunno, il mediatore culturale (o l’insegnante di lingua), i coordinatori per l’assegnazione alla classe. 4 COLLOQUIO INIZIALE Il colloquio può essere realizzato all’atto dell’iscrizione o in un momento successivo tra il Dirigente Scolastico, il Referente Intercultura e la famiglia. Da valutare caso per caso è la presenza anche del nuovo alunno/a in quanto il colloquio iniziale rappresenta un momento estremamente importante per il futuro approccio con la classe/sezione d’inserimento e con le attività didattiche. In alcune situazioni il colloquio iniziale costituisce un momento quasi unico per raccogliere informazioni sulla storia dell’alunno/a e della famiglia, sulle aspettative scolastiche a breve e a lungo periodo e sul progetto d’emigrazione che ha spinta la famiglia a trasferirsi. Se la lingua parlata lo consente, anche attraverso l’utilizzo della mediazione, può essere occasione per un primo approccio comunicativo per informare la famiglia sulle finalità della scuola, sull’organizzazione, sulle attività didattiche e iniziative, sugli orari, sulle risorse a disposizione per facilitare il percorso d’inserimento e integrazione. Utile può essere visionare assieme il vademecum di presentazione della scuola. Dal colloquio può scaturire la proposta di una prima visita guidata per conoscere gli spazi, per esplorare le aule, i laboratori, l’entrata e l’uscita. Con il colloquio si possono inoltre ridurre anche le eventuali ansie che di frequente accompagnano l’inserimento in una realtà nuova e a volte sconosciuta. D’importanza fondamentale, quindi, è l’utilizzo della mediazione. Per il colloquio, che deve essere il più possibile informale e centrato sulla libera conoscenza, si deve utilizzare la scheda-dati. ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE/SEZIONE 1) In presenza di documentazione certa. Il DS, esaminato il fascicolo dell’alunno, assegna lo stesso alla classe di destinazione nel rispetto della normativa vigente. 2) In caso di situazioni non chiare, di iscrizioni in corso d’anno o di scelta tra più sezioni. Il D.S. può assegnare l’alunno ad una classe di prima accoglienza, al fine di consentire una più adeguata valutazione dei livelli di formazione dell’alunno e del suo potenziale di recupero rispetto alle competenze medie richieste al gruppo classe nel quale è stato inserito per poi, in un secondo momento valutare un’assegnazione definitiva alla classe più adeguata alle competenze dell’alunno. COMUNICAZIONE DELL’ASSEGNAZIONE ALLA SEZIONE/CLASSE Ad assegnazione avvenuta, il Dirigente Scolastico comunica all’Assistente Amministrativo incaricato la sezione/classe d’inserimento e le modalità di accoglienza per il primo giorno di scuola. L’Assistente Amministrativo incaricato provvede a darne comunicazione: - ai genitori dell’alunno - ai docenti di sezione/classe (ai quali invia copia del fascicolo per l’iscrizione). La Commissione Intercultura, in accordo con i docenti di classe, organizza le modalità d’accoglienza per il primo giorno di scuola. ACCOGLIENZA NELLA CLASSE/SEZIONE Per l’arrivo nella classe/sezione del/la nuovo/a alunno/a si consiglia di preparare il gruppo classe all’accoglienza. Oltre che alla creazione di un clima favorevole all’incontro e alla prima conoscenza potrebbero rivelarsi utili una serie di attività specifiche adatte all’età dell’alunno/a. Occorre ricordare, infatti, che la dimensione cognitiva dei processi di insegnamento/apprendimento deve affiancarsi ad altre, quali quelle dell’affettività, poiché la scuola è il luogo deputato alla crescita individuale e all’apprendimento della relazioni interpersonali. Approntare un protocollo di accoglienza efficace significa limitare il rischio che si formino atteggiamenti rigidi sul piano emotivo e cognitivo sia da parte del gruppo classe accogliente che da parte del nuovo alunno. A tal fine può essere utile individuare modalità operative per strutturare percorsi interculturali in alcuni ambiti: • della musica, dell’arte figurativa, delle fiabe, della poesia, della narrativa, che pongono solide basi per una conoscenza reciproca delle diverse culture; 5 • della conoscenza dei flussi migratori che hanno caratterizzato l’evolversi della società italiana negli ultimi due secoli, in modo da favorire atteggiamenti speculari nei confronti dei nuovi venuti; • del confronto di abitudini, usanze, festività proprie delle varie culture • della lettura o dell’ascolto di vicende di vita, dell’uso di immagini, foto che servano semplicemente a “narrare” l’altro; • dei giochi di ruolo e di simulazione utilizzati come strumenti che consentano di comprendere e di osservare le dinamiche che si generano nell’incontro tra culture diverse. # ALFABETIZZAZIONE LINGUISTICA IN ITALIANO L2 E PSP1 La Commissione Intercultura, in questa fase del progetto, come supporto all’azione diretta dei docenti accoglienti, predisporrà prove d’ingresso diversificate a seconda dell’ordine e del grado di ogni Istituto Scolastico, atte a valutare secondo i criteri propri del Quadro di Riferimento Europeo per l’apprendimento delle lingue straniere, i livelli d’ingresso e gli esiti del processo di alfabetizzazione. In particolare, verrà fornito materiale atto a valutare: 1. le competenze nella lingua d’origine, se necessario avvalendosi del mediatore culturale; 2. le competenze disciplinari e trasversali ( se l’alunno non conosce o conosce poco l’italiano tali prove dovranno essere non verbali); 3. il livello di conoscenza di una seconda lingua; 4. le competenze linguistiche in italiano L2. Test per valutare le competenze nella lingua d’origine per accertare - la scorrevolezza nella lettura - la comprensione del testo letto - la velocità e la sicurezza nella scrittura Test per valutare le competenze disciplinari e trasversali Test aventi lo scopo di accertare le seguenti abilità cognitive (necessarie per affrontare lo studio delle diverse discipline ): - discriminazione - associazione - seriazione - classificazione - orientamento spazio-temporale - simbolizzazione - memoria Test per valutare le competenze in italiano L2 Con gli alunni che si trovano in Italia già da alcuni mesi sarà opportuno somministrare prove in grado di fornire informazioni sulle competenze in Italiano L2 secondo il Framework Europeo [allegato 3] in merito a: - comprensione della lingua orale; - comprensione della lingua scritta; - produzione della lingua orale; - produzione della lingua scritta. Test per valutare le competenze in una seconda lingua straniera rispetto alla lingua d’origine Per gli alunni neo-arrivati e scolarizzati nel paese d’origine si possono accertare le conoscenze in una seconda lingua straniera in merito a: - comprensione della lingua orale; - comprensione della lingua scritta; - produzione della lingua orale; - produzione della lingua scritta 1 Piano di Studio Personalizzato 6 REGISTRAZIONE DEI LIVELLI RILEVATI Al fine di omologare i criteri di valutazione si propone l’impiego di adottare: 1) il fascicolo personale elaborato dal CTi3 2) una scheda di rilevamento del comportamento linguistico La Commissione Intercultura suggerisce ai consigli di classe che accolgono alunni stranieri di mettere a disposizione degli stessi, se ritenuto opportuno: a) un vocabolario bilingue (lingua madre italiano, se possibile); b) quaderni attivi per esercizi; c) libri di lettura in doppia lingua. DEFINIZIONE DEL PERCORSO SCOLASTICO E DEGLI INTERVENTI DI FACILITAZIONE Lo studente, in base al profilo di competenze linguistiche e cognitive rilevato in ingresso, qualora non raggiunga i livelli previsti per il diretto inserimento nella classe, viene avviato ai Corsi di Formazione L2 di 1° livello o di 2° livello. Le ore da destinare all’alfabetizzazione saranno determinate dal DS in sede di contrattazione integrativa di istituto. Il Consiglio di Classe: Rilevati i profili di competenza linguistica dell’alunno: 1. può proporre l’elaborazione di un curricolo per l’apprendimento dell’Italiano L2 (entro il primo mese di scuola) alternativo a quello proposto dalla commissione intercultura; 2. stabilisce, se necessario, i tempi di presentazione dei PSP per le singole discipline; 3. semplifica, se necessario, i testi di studio per ogni disciplina; 4. favorisce l’integrazione nella classe promuovendo attività di piccolo gruppo eterogeneo e coinvolgendo gli alunni in momenti d’intercultura; 5) richiede, se necessario, l’intervento del mediatore linguistico e/o culturale; 6) richiede, se necessario, l’intervento di altre figure professionali (psicologo, ass. sociale ecc.); 7) informa i rappresentanti della commissione intercultura sulle decisioni prese in merito ai punti precedenti mediante sintetica relazione; I rappresentanti della Commissione Intercultura di ogni scuola Per gli alunni di nuovo inserimento informano il Dirigente Scolastico sulle decisioni prese dal Consiglio di Classe e a loro comunicate mediante sintetica relazione (vedi punto 7 del precedente paragrafo). PROPOSTE OPERATIVE La commissione intercultura, al fine di offrire spunti operativi comuni, seleziona e produce sussidi didattici da proporre ai docenti che si occupano di alfabetizzazione in italiano L2 e ai colleghi che operano in classi che accolgono alunni stranieri. # CENTRO DI DOCUMENTAZIONE “DIDATECA MULTICULTURALE” FINALITÀ La commissione intercultura, con la collaborazione di tutto il corpo docente, avvierà la raccolta e la catalogazione di sussidi e strumenti didattici (libri, schede, software, audiovisivi ecc.) allo scopo di realizzare un database al quale ogni docente possa attingere per la progettazione e realizzazione di esperienze didattica finalizzate alla integrazione e formazione degli alunni stranieri. Tale database, dunque, ha lo scopo di capitalizzare le risorse e le esperienze che il corpo docente matura quotidianamente nell’ambito dell’educazione all’interculturalità e nella didattica “speciale” rivolta agli alunni stranieri, in modo da rendere riproducibili le migliori pratiche e disponibili le migliori risorse selezionate nel corso degli anni. Il database potrà essere consultato online nella sezione intercultura del sito web. OBIETTIVI Gli obiettivi prioritari della didateca sono: Documentare le esperienze attraverso i sussidi utilizzati; Consentire ai docenti l'accesso a sussidi classificati per caratteristiche e funzionalità; Favorire nei docenti lo sviluppo di competenze operative specifiche dell’ambito interculturale. 7 PROPOSTE OPERATIVE La commissione selezionerà del materiale didattico e lo classificherà in base ai seguenti criteri: funzionalità; materie; lingue; livelli di scolarità. TEMPI La costituzione del database verrà avviata a partire da gennaio 2012 e la consultazione sarà possibile a partire da febbraio 2012. # COMUNICAZIONE CON E TRA LE FAMIGLIE FINALITA’ GENERALI Il progetto persegue le seguenti finalità: - promuovere iniziative interculturali per sostenere l’integrazione di genitori stranieri; - costruire opportunità sociali ed educative per tutti i genitori; - promuovere il senso della scuola-comunità; - creare sinergie e mantenere nel tempo una cooperazione efficace tra Scuola/Famiglia. OBIETTIVI Attraverso le azioni di progetto si intendono raggiungere i seguenti obiettivi: sensibilizzare attivamente i genitori creando le opportunità di un diretto coinvolgimento sul percorso formativo ed educativo dei propri figli; offrire alle famiglie dei momenti di consulenza e di incontro nella scuola per agevolare momenti di integrazione; creare momenti di incontro tra famiglie di origine italiana e famiglie di origine straniera allo scopo di favorire il dialogo e la conoscenza delle rispettive culture. RISULTATI ATTESI Al termine del progetto i risultati attesi si prevede siano: creazione di sinergie per una cooperazione efficace fra i partner coinvolti (scuola, famiglia, comunità) affinché la problematica dell’integrazione possa essere affrontata secondo le specificità di ciascuno; attuazione di attività finalizzate a promuovere ed apprezzare l’educazione interculturale dei genitori affinché possano acquisire una visione positiva delle diversità e apprezzare culture e lingue diverse; realizzare uno spazio ascolto per scoprire ciò che abbiamo in comune; attivare lo sportello Starg@te. AREE DI INTERVENTO Accoglienza e inserimento nelle associazioni genitoriali; Acquisizione delle competenze linguistiche; Acquisizione dei servizi del territorio e delle prassi di accesso; Promozione scambi interculturali MODALITA’ OPERATIVE Organizzazione di un incontro tra rappresentanti dei genitori degli alunni (italiani e stranieri) allo scopo di favorire il dialogo e la condivisione di scelte relative all’istruzione dei figli, con la consulenza del Dott. Valli dell’ASL di Palazzolo sull’Oglio. Attivazione di uno sportello d’ascolto in collaborazione con la Cooperativa “Il Nucleo” di Chiari allo scopo di offrire informazioni e consulenza ai genitori degli alunni stranieri su vari temi; 8 Organizzazione, in cooperazione con il CTi3 e la Cooperativa “Il Nucleo” , enti locali e Oratorio, della settimana dell’intercultura (ipotesi ancora allo studio); SOGGETTI COINVOLTI Enti Locali CTi3 Associazione genitori AGE Cooperativa Il Nucleo di Chiari ASL (Distretto di Palazzolo s/O) CAG di Pontoglio USP di Brescia Oratorio (comunità parrocchiale) TEMPI I singoli eventi programmati verranno calendarizzati dopo la definizione dei dettagli organizzativi. MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE Monitoraggio dei processi di alfabetizzazione, di integrazione e delle attività interculturali d’Istituto: a) Riunioni tra DS e docenti impegnati nelle attività di alfabetizzazione per rilevare l’andamento dei processi di alfabetizzazione e i risultati dei gruppi di alunni coinvolti allo scopo di validare le modalità operative o ristrutturarle qualora necessario; b) Confronto e reporting bimestrale tra i diversi attori coinvolti nella realizzazione del progetto al fine di verificare l’efficacia delle azioni svolte e la progressione delle fasi di realizzazione; c) Effettuazione periodica delle verifiche attraverso la somministrazione di prove per la rilevazione del miglioramento delle competenze linguistiche, strutturate secondo il Quadro Europeo delle Lingue; d) Griglia di osservazione del comportamento degli alunni stranieri tra la fase iniziale, intermedia e finale e) Monitoraggio adesione e partecipazione dei genitori agli incontri con la Commissione Intercultura. Strumenti per il monitoraggio e la valutazione Osservazioni sistematiche Quadro Europeo delle Lingue Test orali Verifiche Prove disciplinari Questionari Monitoraggio offerto dall’attività della Commissione Intercultura Relazioni Al termine dell’anno scolastico Somministrazione questionari soddisfazione per famiglie straniere Somministrazione questionari soddisfazione per docenti Somministrazione questionari soddisfazione per alunni Tabulazione e restituzione dei dati rilevati con i questionari di monitoraggio al Collegio Docenti per un’adeguata considerazione e riflessione per una ri-progettazione migliorativa. Indicatori di efficacia del Progetto 1) Adozione sistematica del protocollo di accoglienza; 2) Utilizzo della didateca; 3) Partecipazione dei genitori al laboratorio di dialogo interculturale; 4) Fruizione dello sportello starg@te; 5) Adesione agli accordi di Rete (CTI3 di Chiari) 6) Soddisfazione dei genitori, degli alunni e dei docenti per la qualità del servizio; La Commissione Intercultura 9