La Musica nella Storia Lezione di mercoledì 14 novembre 2012 Wagner: il Ring (I parte) Brani e testi Richard Wagner (1813-1883) Der Ring des Nibelungen Bühnenfestspiel in tre giornate e una vigilia Libretto di Richard Wagner Das Rheingold Vigilia in quattro scene Prima rappresentazione: Monaco, Teatro Reale, 22 settembre 1869 SCENA PRIMO – Preludio SCENA QUARTA – La maledizione dell’anello LOGE (zu Wotan) Ist er gelöst? LOGE (a Wotan) È riscattato? WOTAN Bind' ihn los! WOTAN Scioglilo! (Loge löst Alberich vollends die Bande) (Loge scioglie tutti i legami ad Alberico) LOGE (zu Alberich) Schlüpfe denn heim! Keine Schlinge hält dich: frei fahre dahin! LOGE (a Alberico) A casa, quatto, quatto! Nessun legame ti tiene: vattene, libero! ALBERICH (sich erhebend) Bin ich nun frei? (wütend lachend) Wirklich frei? So grüss' euch denn meiner Freiheit erster Gruss! Wie durch Fluch er mir geriet, verflucht sei dieser Ring! Gab sein Gold mir Macht ohne Mass, nun zeug' sein Zauber Tod dem, der ihn trägt! Kein Froher soll seiner sich freun, keinem Glücklichen lache sein lichter Glanz! Wer ihn besitzt, den sehre die Sorge, und wer ihn nicht hat, den nage der Neid! Jeder giere nach seinem Gut, ALBERICH (alzandosi) Sono libero ora? (con riso rabbioso) Veramente libero?... Vi saluti, dunque, della mia libertà il primo saluto!... Come per maledizione a me giunse, così sia maledetto l'anello! Donò il suo oro a me potere senza misura, così doni la sua magìa morte a colui che lo porta! Nessun gioioso dovrà di lui godere; a nessun felice rida il suo fulgore! Chi lo possiede lo consumi la cura, e chi non l'ha lo roda il rovello! Ognuno si strugga di possederlo, 1 doch keiner geniesse mit Nutzen sein! Ohne Wucher hüt' ihn sein Herr; doch den Würger zieh' er ihm zu! Dem Tode verfallen, fessle den Feigen die Furcht: solang er lebt, sterb' er lechzend dahin, des Ringes Herr als des Ringes Knecht: bis in meiner Hand den geraubten wieder ich halte! So segnet in höchster Not der Nibelung seinen Ring! Behalt' ihn nun, (lachend) hüte ihn wohl: (grimming) meinem Fluch fliehest du nicht! (Er verschwindet schnell in der Kluft. Der dichte Nebelduft des Vordergrundes klärt sich allmählich auf) ma nessuno gioisca con frutto di lui! Che il suo signore senza profitto lo serbi; ed esso l'assassino a lui guidi! Consacrato alla morte, lo spavento vincoli il vile: finché viva, muoia struggendosi, dell'anello signore dell'anello servo; finché in mia mano il rapito nuovamente io non tenga!... Così consacra nella sua pena estrema il Nibelungo il suo anello: conservalo, (ridendo) custodiscilo bene: (truce) non fuggirai la mia maledizione! (Scompare rapido nel crepaccio. La densa nebbia del fondo si chiarisce a poco a poco) SCENA QUARTA – Wotan davanti al Walhalla WOTAN Abendlich strahlt der Sonne Auge; in prächtiger Glut prangt glänzend die Burg. In des Morgens Scheine mutig erschimmernd, lag sie herrenlos, hehr verlockend vor mir. Von Morgen bis Abend, in Müh' und Angst, nicht wonnig ward sie gewonnen! Es naht die Nacht: vor ihrem Neid biete sie Bergung nun. (wie von einem grossen Gedanken ergriffen, sehr entschlossen) So grüss' ich die Burg, sicher vor Bang' und Grau'n! (Er wendet sich feierlich zu Fricka) Folge mir, Frau: in Walhall wohne mit mir! WOTAN Serótino splende l'occhio del sole; in ardore stupendo esulta la rocca lucente. Nell'albore del mattino, superba splendente, stava senza signore, brama sublime davanti a me. Da mattina a sera, con fatica ed affanno, non soavemente fu vinta da noi! La notte s'appressa: contro la sua invidia offra ella dunque rifugio. (come preso da un gran pensiero, con ferma decisione) Che la rocca io saluti, scevro d'ansia e terrore! (si volge solennemente a Fricka) Séguimi, donna, nel Walhalla dimora con me! FRICKA Was deutet der Name? Nie, dünkt mich, hört' ich ihn nennen. FRICKA Che significa il nome? Mai, mi sembra, l'udii pronunziare. WOTAN Was, mächtig der Furcht, mein Mut mir erfand, wenn siegend es lebt, leg' es den Sinn dir dar! (Er fasst Fricka an der Hand und WOTAN Quel che, signore della paura, l'animo mio ha trovato, se con vittoria vivrà, ti spiegherà quel senso. (Prende Fricka per la mano e s'avvia 2 schreitet mit ihr langsam der Brücke zu; Froh, Freia und Donner folgen) lentamente con lei verso il ponte; Froh, Freia e Donner seguono) LOGE (im Vordergrunde verharrend und den Göttern nachblickend) Ihrem Ende eilen sie zu, die so stark in Bestehen sich wähnen. Fast schäm' ich mich, mit ihnen zu schaffen; zur leckenden Lohe mich wieder zu wandeln, spür' ich lockende Lust: sie aufzuzehren, die einst mich gezähmt, statt mit den Blinden blöd zu vergehn, und wären es göttlichste Götter! Nicht dumm dünkte mich das! Bedenken will ich's: wer weiss, was ich tu'! (Er geht, um sich den Göttern in nachlässiger Haltung anzuschliessen) LOGE (rimanendo sul davanti della scena e seguendo gli dèi con lo sguardo) Alla loro fine essi s'appressano, essi che così forti nel loro durare si credono. Quasi mi vergogno, d'aver a che fare con loro; in fiamma guizzante nuovamente di trasformarmi ritrovo la voglia tentante: di consumarli costoro che un giorno mi domarono, invece che con [loro] ciechi scioccamente perdermi, e fossero anche tra gli dèi i più divini!... Non mi sembrerebbe stupido questo! Ci voglio pensare: chi sa che farò? (Si incammina con aria dinoccolata per ricongiungersi agli dèi) DIE DREI RHEINTÖCHTER (in der Tiefe des Tales, unsicktbar) Rheingold! Rheingold! Reines Gold! Wie lauter und hell leuchtest hold du uns! Um dich, du klares, wir nun klagen: gebt uns das Gold! O gebt uns das reine zurück! LE TRE FIGLIE DEL RENO (dal profondo della valle, invisibili) Oro del Reno! Oro del Reno! Oro puro! Come limpido e lucente e dolce a noi lucevi! Per te, luminoso, ora facciamo lamento: dateci l'oro! Oh! rendeteci quel puro! WOTAN (im Begriff, den Fuss auf die Brücke zu setzen, hält an und wendet sich um) Welch' Klagen klingt zu mir her? WOTAN (in procinto di porre il piede sul ponte si trattiene e si volta) Quale lamento sale verso me? LOGE (späht in das Tal hinab) Des Rheines Kinder beklagen des Goldes Raub! LOGE (spiando giù per la valle) Le Figlie del Reno lamentano il ratto dell'anello! WOTAN Verwünschte Nicker! (zu Loge) Wehre ihrem Geneck! WOTAN Nixe maledette! (a Loge) Il loro gridío reprimi! LOGE (in das Tal hinabrufend) Ihr da im Wasser, was weint ihr herauf? Hört, was Wotan euch wünscht! Glänzt nicht mehr euch Mädchen das Gold, in der Götter neuem Glanze sonnt euch selig fortan! LOGE (dando voce verso la valle) Voi, costà, nell'acqua! Che piangete verso quassù? Udite il voto che fa Wotan per voi! Non più splenderà a voi fanciulle l'oro; nel nuovo splendore degli dèi da quest'ora su voi meriggerà sereno! (Die Götter lachen und beschreiten mit dem Folgenden sie (Gli dèi ridono e durante quel che segue passano sul 3 Brücke) ponte) DIE DREI RHEINTÖCHTER Rheingold! Rheingold! Reines Gold! O leuchtete noch in der Tiefe dein laut'rer Tand! Traulich und treu ist's nur in der Tiefe: falsch und feig ist, was dort oben sich freut! LE TRE FIGLIE DEL RENO Oro del Reno! Oro del Reno! Oro puro! Oh! lucesse ancora, nel profondo il tuo puro gioco! Schietto, fedele solo è nel profondo: falso e vile è quel che lassù trionfa! (Während die Götter auf der Brücke der Burg zuschreiten, fällt (Mentre gli dèi s'avviano sul ponte verso la rocca, cala der Vorhang) la tela) Der Ring des Nibelungen Bühnenfestspiel in tre giornate e una vigilia Libretto di Richard Wagner Die Walküre Prima giornata in tre atti Prima rappresentazione: Monaco, Teatro Reale, 26 giugno 1870 ATTO I - SCENA TERZA – Inno alla primavera SIEGMUND (in leiser Entzückung) SIEGMUND (in lieve incantamento) Keiner ging doch einer kam: siehe, der Lenz lacht in den Saal! Nessuno è uscito... pure alcuno è entrato: vedi, la primavera sorride entro la sala! (Siegmund zieht Sieglinde mit sanfter Gewalt zu sich auf das Lager, so dass sie neben ihm zu sitzen kommt. Wachsende Helligkeit des Mondscheines) (Siegmund trae con dolce violenza Sieglinde a sé sul giaciglio, così che ella viene a sedersi vicino a lui. Crescente chiarore di luna) Winterstürme wichen dem Wonnemond, in mildem Lichte leuchtet der Lenz; auf linden Lüften leicht und lieblich, Wunder webend er sich wiegt; durch Wald und Auen weht sein Atem, weit geöffnet lacht sein Aug': aus sel'ger Vöglein Sange süss er tönt, holde Düfte haucht er aus; seinem warmen Blut entblühen wonnige Blumen, Keim und Spross entspringt seiner Kraft. Cedono le bufere invernali alla voluttuosa luna,... in mite luce luce il nuovo tempo;... su tiepide aure, teneramente e gratamente, meraviglie tessendo egli si culla; per foreste e per campi spira il suo respiro; ampio, aperto ride il suo occhio:... del canto di uccelli gioiosi dolce esso risuona, soavi profumi esso esala: dal suo caldo sangue fioriscono fiori di voluttà, germi e virgulti dalla sua forza sorgono. 4 Mit zarter Waffen Zier bezwingt er die Welt; Winter und Sturm wichen der starken Wehr: wohl musste den tapfern Streichen die strenge Türe auch weichen, die trotzig und starr uns - trennte von ihm. Zu seiner Schwester schwang er sich her; die Liebe lockte den Lenz: in unsrem Busen barg sie sich tief; nun lacht sie selig dem Licht. Die bräutliche Schwester befreite der Bruder; zertrümmert liegt, was je sie getrennt: jauchzend grüsst sich das junge Paar: vereint sind Liebe und Lenz! Con grazia di armi graziose costringe egli il mondo; inverno e bufera cedono all'impetuoso assalto:... ben dovette ai suoi coraggiosi colpi cedere anche la porta crudele, la insolente e rigida, che noi... da lui separava... Alla sua sorella egli incontro si slanciava; Passione allettò il tempo nuovo: nel nostro petto profonda ella si celava; serena sorride ora alla luce. La fidanzata sorella liberò il fratello; spezzato giace quel che mai li separava; giubilante si saluta la giovane coppia: congiunti sono passione e nuovo tempo! SIEGLINDE SIEGLINDE Du bist der Lenz, nach dem ich verlangte in frostigen Winters Frist. Dich grüsste mein Herz mit heiligem Grau'n, als dein Blick zuerst mir erblühte. Fremdes nur sah ich von je, freudlos war mir das Nahe. Als hätt' ich nie es gekannt, war, was immer mir kam. Doch dich kannt' ich deutlich und klar: als mein Auge dich sah, warst du mein Eigen; was im Busen ich barg, was ich bin, hell wie der Tag taucht' es mir auf, o wie tönender Schall schlug's an mein Ohr, als in frostig öder Fremde zuerst ich den Freund ersah. Il tempo nuovo tu sei, verso il quale anelai, nel gelido tempo d'inverno. Te salutò il mio cuore con sacro brivido, quando primamente mi fiorì il tuo sguardo. Straniero mondo solo e sempre io vedeva, né m'era amico il vicino a me; come se mai l'avessi conosciuto era, quel che tuttavia a me veniva. Ma te io conobbi limpido, luminoso: appena il mio occhio ti vide, mio possesso fosti; quel che nel mio seno ascondevo, quel ch'io sono, luminoso come il giorno mi sorse, come sonante ritmo percosse il mio orecchio, quando, in gelido solitario esilio, primamente scorsi l'amico. (Sie hängt sich entzückt an seinen Hals und blickt ihm nahe ins Gesicht) (Ella s'appende estasiata al suo collo, e così stretta lo guarda in viso) SIEGMUND (mit Hingerissenheit) SIEGMUND (con trasporto) O süsseste Wonne! O seligstes Weib! O dolcissima gioia! O gioiosissima donna! SIEGLINDE (dicht an seinen Augen) SIEGLINDE (occhi negli occhi) 5 O lass in Nähe zu dir mich neigen, dass hell ich schaue den hehren Schein, der dir aus Aug' und Antlitz bricht und so süss die Sinne mir zwingt. Oh lasciami vicina verso te inclinare, che chiara io scorga l'augusta luce che a te dallo sguardo, e dal viso esulta e così dolce a me i sensi costringe. SIEGMUND SIEGMUND Im Lenzesmond leuchtest du hell; hehr umwebt dich das Wellenhaar: was mich berückt, errat' ich nun leicht, denn wonnig weidet mein Blick. Nella luna primaverile tu limpida luci; maestosa ti cinge l'onda dei capelli: quel che m'inebria, facilmente ora indovino... poiché di piacere si pasce il mio sguardo. SIEGLINDE (schlägt ihm die Locken von der Stirn zurück und betrachtet ihn staunend) SIEGLINDE (gli ritrae i riccioli dalla fronte e lo contempla stupita) Wie dir die Stirn so offen steht, der Adern Geäst in den Schläfen sich schlingt! Mir zagt es vor der Wonne, die mich entzückt! Ein Wunder will mich gemahnen: den heut' zuerst ich erschaut, mein Auge sah dich schon! Come a te la fronte sta aperta, e delle vene la trama sulle tempie s'intesse! Dalla voluttà io tremo che m'inebria!... Meraviglia mi vuol ricordare: te che oggi per la prima volta ho visto, già vide il mio sguardo. SIEGMUND SIEGMUND Ein Minnetraum gemahnt auch mich: in heissem Sehnen sah ich dich schon! Un sogno d'amore me pure ricorda: in ardente anelito già io ti vidi! SIEGLINDE SIEGLINDE Im Bach erblickt' ich mein eigen Bild und jetzt gewahr' ich es wieder: wie einst dem Teich es enttaucht, bietest mein Bild mir nun du! Nel ruscello io scorsi la mia propria immagine... ed ora nuovamente la scorgo: come un giorno ella emerse dallo stagno, così tu oggi l'immagine mia rimandi! SIEGMUND SIEGMUND Du bist das Bild, das ich in mir barg. Tu sei l'immagine che in me nascondevo. SIEGLINDE (den Blick schnell abwendend) SIEGLINDE (distogliendo rapida lo sguardo) O still! Lass mich der Stimme lauschen: mich dünkt, ihren Klang hört' ich als Kind - Oh taci! lasciami la voce ascoltare: mi sembra, il suo suono avere udito bambina... 6 (aufgeregt) (esaltandosi) Doch nein! Ich hörte sie neulich, als meiner Stimme Schall mir widerhallte der Wald. Ma no! or ora l'ho udita, quando il suono della mia voce mi riecheggiò la foresta! SIEGMUND SIEGMUND O lieblichste Laute, denen ich lausche! O amorosissimi suoni, cui io ascolto! SIEGLINDE (ihm wieder in die Augen spähend) SIEGLINDE (spiando nuovamente nei suoi occhi) Deines Auges Glut erglänzte mir schon: so blickte der Greis grüssend auf mich, als der Traurigen Trost er gab. An dem Blick erkannt' ihn sein Kind schon wollt' ich beim Namen ihn nennen! Del tuo occhio il baleno balenò già a me: così il vecchio guardava su di me, salutando, quando donò conforto alla dolente. Allo sguardo lo riconobbe sua figlia... già stavo per chiamarlo per nome! (Sie hält inne, und fährt dann leise fort) (interrompendosi, quindi proseguendo sommessa) Wehwalt heisst du fürwahr? Wehwalt veramente ti nomini? SIEGMUND SIEGMUND Nicht heiss' ich so, seit du mich liebst: nun walt' ich der hehrsten Wonnen! Non così mi nomino, da che tu m'ami: della più nobile dolcezza dominatore ora io sono! SIEGLINDE SIEGLINDE Und Friedmund darfst du froh dich nicht nennen? E Friedmund non puoi tu felice nominarti? SIEGMUND SIEGMUND Nenne mich du, wie du liebst, dass ich heisse: den Namen nehm' ich von dir! Nominami tu, come tu ami, ch'io mi nomini: il nome io prendo da te! SIEGLINDE SIEGLINDE Doch nanntest du Wolfe den Vater? Pure Wolfe tu chiamasti il padre? SIEGMUND SIEGMUND Ein Wolf war er feigen Füchsen! Doch dem so stolz strahlte das Auge, wie, Herrliche, hehr dir es strahlt, der war: - Wälse genannt. Un lupo egli fu alle volpi vili! Ma colui, al quale così superbo l'occhio raggiava, come, o stupenda, a te nobile raggia, egli era:... Wälse chiamato. SIEGLINDE (ausser sich) SIEGLINDE (fuori di sé) War Wälse dein Vater, Se Wälse fu tuo padre, 7 und bist du ein Wälsung, stiess er für dich sein Schwert in den Stamm so lass mich dich heissen, wie ich dich liebe: Siegmund so nenn' ich dich! e un wälside tu sei, per te egli infisse la sua spada nel fusto... lascia, dunque, ch'io ti nomini, com'io t'amo: Siegmund... così io ti nomino! SIEGMUND (springt auf dem Stamm zu und fasst den Schwertgriff) SIEGMUND (balzando verso il tronco ed afferrando l'elsa della spada) Siegmund heiss' ich und Siegmund bin ich! Bezeug' es dies Schwert, das zaglos ich halte! Wälse verhiess mir, in höchster Not fänd' ich es einst: ich fass' es nun! Heiligster Minne höchste Not, sehnender Liebe sehrende Not brennt mir hell in der Brust, drängt zu Tat und Tod: Notung! Notung! So nenn' ich dich, Schwert Notung! Notung! Neidlicher Stahl! Zeig' deiner Schärfe schneidenden Zahn: heraus aus der Scheide zu mir! - Siegmund mi nomino e Siegmund io sono! Lo provi la spada che senza timore impugno! Wälse mi promise che in prova suprema l'avrei un giorno trovata: ecco io l'afferro! D'un sacro amore suprema angoscia, d'un bramoso amore consumante angoscia, chiara m'arde nel petto, mi spinge ad agire ed a morire. Notung! Notung! così, o spada, io ti nomino... Notung! Notung! Lama invidiabile! Della tua finezza mostra il tagliente filo: fuori del fodero a me!... (Er zieht mit einem gewaltigen Ruck das Schwert aus dem Stamme und zeigt es der von Staunen und Entzücken erfassten Sieglinde) (Con poderoso sforzo estrae la spada dal tronco e la mostra a Sieglinde presa dallo stupore e dall'entusiasmo) Siegmund, den Wälsung, siehst du, Weib! Als Brautgabe bringt er dies Schwert: so freit er sich die seligste Frau; dem Feindeshaus entführt er dich so. Fern von hier folge mir nun, fort in des Lenzes lachendes Haus: dort schützt dich Notung, das Schwert, wenn Siegmund dir liebend erlag! Siegmund, il wälside, tu vedi, o donna! Dono nuziale questo brando ti porta: così egli sposa conquista lo dolcissima donna; alla nemica dimora così egli t'invola. Lontano di qui ora seguimi, via, della primavera nella ridente dimora: colà ti proteggerà Notung, la spada, se Siegmund per amor tuo soccomberà! (Er hat sie umfasst, um sie mit sich fortzuziehen). (Egli l'ha abbracciata per trascinarla fuori con sé) SIEGLINDE SIEGLINDE 8 (reisst sich in höchster Trunkenheit von ihm los und stellt sich ihm gegenüber) (si scioglie da lui, al colmo dell'ebrezza, e gli si pone innanzi) Bist du Siegmund, den ich hier sehe Sieglinde bin ich, die dich ersehnt: die eigne Schwester gewannst du zu eins mit dem Schwert! Se tu sei Siegmund, ch'io qui vedo... Sieglinde io sono che t'ha sospirato: la sorella tua schietta in uno hai conquistato con la spada! SIEGMUND SIEGMUND Braut und Schwester bist du dem Bruder so blühe denn, Wälsungen-Blut! Sposa e sorella sei tu al fratello... così dunque fiorisca il sangue dei Wälsidi! (Er zieht sie mit wütender Glut an sich; sie sinkt mit einem Schrei an seine Brust. - Der Vorhang fällt schnell) (La trae a sé con furente ardore; ella cade con uno strido al suo petto. - La tela cala rapidamente) ATTO III - SCENA PRIMA – Cavalcata delle Valchirie DRITTER AUFZUG ATTO TERZO VORSPIEL UND ERSTE SZENE Auf dem Gipfel eines Felsenberges. PRELUDIO E SCENA PRIMA Sulla vetta di un monte roccioso. (Rechts begrenzt ein Tannenwald die Szene. Links der Eingang einer Felshöhle, die einen natürlichen Saal bildet: darüber steigt der Fels zu seiner höchsten Spitze auf. Nach hinten ist die Aussicht gänzlich frei; höhere und niedere Felssteine bilden den Rand vor dem Abhange, der - wie anzunehmen ist - nach dem Hintergrund zu steil hinabführt. - Einzelne Wolkenzüge jagen, wie vom Sturm getrieben, am Felsensaume vorbei. - Gerhilde, Ortlinde, Waltraute und Schwertleite haben sich auf der Felsspitze, an und über die Höhle gelagert, sie sind in voller Waffenrüstung.) (Una foresta d'abeti limita la scena a destra. A sinistra, l'ingresso di una caverna rocciosa, che forma per sua natura una sala: sopra di essa la roccia sale al suo più alto culmine. Verso la parte posteriore, la vista è interamente libera; macigni più o meno alti formano orlo davanti al pendìo, il quale - comè da supporre - scende ripidamente verso il fondo. - Strie di nubi passano, ad una ad una, precipitosamente, come spinte dalla tempesta, davanti all'orlo delle rocce. Gerhilde, Ortlinde, Waltraute e Shwertleite si sono poste a giacere sulla vetta rocciosa, presso e sopra la caverna: sono in pieno assetto di guerra) GERHILDE (zu höchst gelagert und dem Hintergrunde zurufend, wo ein starkes Gewölk herzieht) GERHILDE (distesa sul punto più alto e chiamando verso il fondo, dove passa una densa nuvolaglia) Hojotoho! Hojotoho! Heiaha! Heiaha! Helmwige! Hier! Hieher mit dem Ross! Hojotoho! Hojotoho! Heiaha! Heiaha! Helmwige! Qui! Qui col cavallo! HELMWIGES STIMME (im Hintergrunde) VOCE DI HELMWIGE (nel fondo) Hojotoho! Hojotoho! Heiaha! Hojotoho! Hojotoho! Heiaha! (In dem Gewölk bricht Blitzesglanz aus: eine Walküre zu Ross wird in ihm sichtbar: über ihrem Sattel hängt ein erschlagener Krieger. Die Erscheinung zieht, immer näher, am Felsensaume von links nach rechts (Erompe dalla nube un bagliore di lampo; vi si vede dentro una Walkiria, a cavallo: sulla sua sella, penzoloni, un guerriero ucciso. L'apparizione passa sempre più vicino, lungo l'orlo delle rocce, da sinistra 9 vorbei) verso destra) GERHILDE, WALTRAUTE UND SCHWERTLEITE (der ankommend entgegenrufend) GERHILDE, WALTRAUTE E SCHWERTLEITE (accogliendo con gridi la sopraggiungente) Heiaha! Heiaha! Heiaha! Heiaha! (Die Wolke mit der Erscheinung ist rechts hinter dem Tann verschwunden) (La nuvola con l'apparizione è scomparsa verso destra, dietro gli abeti) ORTLINDE (in den Tann hineinrufend) ORTLINDE (gridando verso gli abeti) Zu Ortlindes Stute stell deinen Hengst: mit meiner Grauen grast gern dein Brauner! Presso la cavalla di Ortlinde poni il tuo stallone; con la Bigia bene pasce il tuo Bruno! WALTRAUTE (hineinrufend) WALTRAUTE (gridando c.s.) Wer hängt dir im Sattel? Chi ti pende in sella? HELMWIGE (aus dem Tann auftretretend) HELMWIGE (uscendo dagli abeti) Sintolt, der Hegeling! Sintolt l'hegelingo! SCHWERTLEITE SCHWERTLEITE Führ' deinen Brauen fort von der Grauen: Ortlindes Mähre trägt Wittig, den Irming! Conduci il tuo Bruno via dalla Bigia: la cavalla d'Ortlinde porta Wittig l'Irmingo! GERHILDE (ist etwas näher herab gestiegen) GERHILDE (è discesa un poco più vicina) Als Feinde nur sah ich Sintolt und Wittig! Sempre nemici io vidi Sintolt e Wittig! ORTLINDE (springt auf) ORTLINDE (balzando) Heiaha! Die Stute stösst mir der Hengst! Heiaha! La cavalla mi respinge lo stallone! (Sie läuft in den Tann) (corre tra gli abeti) SCHWERTLEITE, GERHILDE UND HELWIGE (lachen laut auf) SCHWERTLEITE, GERHILDE E HELWIGE (ridono forte) 10