IL TEST L’APPROFONdiMENTO L’INTERVISTA LA CURIOSITà Sei predisposto ai cambiamenti? Il balletto degli orologi Il trasformista con le regole rigide Il corteggiatore per noia Trova il tuo profilo: entusiasta, ansioso o arrendevole ALL’INTERNO Le conseguenze del buio che piomba ALL’INTERNO sui nostri pomeriggi Arturo Brachetti e la cioccolata: ALL’INTERNO solo lei sa tentarmi Avance in ufficio? Non illudetevi, lo fa per passare il tempo ALL’INTERNO giovedì 6 ottobre 2011 il punto E se restassimo con l’orologio avanti di un’ora? D icono che lo fanno per risparmiare energia, regalando a tutti un’ora di luce in più, che val la pena di sopportare il balletto delle lancette degli orologi: sette mesi perennemente un’ora avanti, il resto dell’anno al ritmo del sole. Certo, tutto era cominciato per necessità, a Londra nel 1916 – in piena prima guerra mondiale – quando risparmiare energia voleva dire sopravvivere. Ma oggi continuare a credere che sia ancora e solo per quello non è così semplice. Le cifre ufficiali – in Italia – parlano di due miliardi e mezzo di chilowattora risparmiati in quattro anni: in soldoni, circa 300 milioni di euro. Dunque, meno di un terzo del bilancio di un anno di Montecitorio. Tutto per regalarci un po’ di stress, soprattutto a fine ottobre, quando si tornerà all’ora solare e in un sol giorno vedremo scombussolati i nostri ritmi e piombare il buio sui nostri pomeriggi. Circa venti milioni di italiani, due su tre, soffrono di questa sindrome da lancette spostate e lontano da qui va ancora peggio, se ad esempio in Russia il presidente Dmitry Medvedev (e prima di lui lo ha fatto il venezuelano Hugo Chavez) ha deciso che va bene l’ora legale ma tornare indietro «è un’inutile fonte di stress». Per carità, si parla sempre di problemi riassorbibili in pochi giorni, eppure non si placa il dibattito sulla reale necessità di questo balletto. Secondo un recente sondaggio promosso dal Codacons, otto italiani su dieci sarebbero favorevoli a lasciare per sempre l’ora legale. Tanto, al di là dello scarso risparmio, ormai a beneficiarne sono soprattutto i consumi. Un’ora di luce in più stuzzica lo shopping: crisi permettendo, le lancette spostate servono soprattutto a questo. (s.t.) © riproduzione riservata a cura di STEFANO TAMBURINI Ora solare, non ti reggo più! I 60 minuti che sconvolgono il nostro quieto vivere Quasi due italiani su dieci soffrono di questa sindrome ma c’è il modo per prevenirla… Il professor Ferini Strambi: «Con il buio si abbassano i livelli di serotonina e subentra la malinconia» di Fiammetta Cupellaro È vero che bambini e anziani soffrono di più? «Certo, perché sono le categorie più legate ai “marcatempo”, ossia le loro attività durante l’arco della giornata sono scandite più regolarmente, rispetto a quelle di una persona adulta. I bambini potrebbero anche avere qualche problema di concentrazione nella prima parte della giornata, a scuola. Per questo sarebbe meglio che farli rimanere all’aperto il pomeriggio tutti i giorni almeno per 20 minuti». Cosa si può fare per diminuire i problemi legati al sonno, che possono insorgere in autunno? «Si possono cambiare abitudini alimentari, magari per il pasto serale. Ad esempio, è meglio evitare una cena piccante, oppure alimenti carichi di sodio come i salatini e i cibi in scatola. Queste sostanze tendono ad allungare i tempi di adattamento al riposo, mentre la pasta, il riso, le uova bollite, i formaggi freschi, yogurt aiutano a rilassarsi». Ma quei sessanta minuti che ci regala il ritorno dell’ora solare non hanno anche qualche effetto positivo? «Intanto, possiamo sfruttare al meglio le ore luminose e meno fredde della giornata e poi recuperiamo un’ora di sonno. Dormire altri sessanta minuti è sempre un bene». nn Questa estate, una fra le più lunghe degli ultimi 150 anni, ci ha fatto quasi dimenticare di essere entrati nell’autunno già da qualche settimana. Mentre la temperatura segna ancora picchi sopra la media e solo da poco abbiamo messo in soffitta i costumi da bagno, è ora di fare i conti con le giornate che diventano più corte, segno evidente del cambio di stagione. Domenica 30 ottobre infatti dovremo rimettere indietro di sessanta minuti le lancette dell’orologio. E, se da una parte ci viene restituita l’ora solare, che rimarrà in vigore fino al prossimo 27 marzo, e per quella notte potremo dormire un’ora di più, dall’altra per un paio di settimane questo cambiamento potrebbe provocarci disturbi psico-fisici. Una specie di jat-lag (cambio di fuso orario) “annuale” che può provocare effetti collaterali a cominciare dall’umore. Questo per gli esperti è il periodo in cui insorge il Seasonal affective disorder, la “depressione autunnale”. La difficoltà a svegliarsi al mattino e il senso di affaticamento, che dura per tutta la giornata, sono i sintomi più comuni. Oltre ai riflessi sull’umore, dunque per la maggior parte delle persone, il cambio di orario provoca disturbi nel dormire che incidono sul ciclo sonno-veglia. Secondo il professor Luigi Ferini Strambi, primario del centro di Medicina del sonno dell’istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano, il 15-20 per cento della popolazione soffre di patologie legate al sonno che si aggravano proprio in questo periodo dell’anno. Professore ma come è possibile che una sola ora di differenza, nell’arco della nostra giornata, possa avere effetti tanto intensi? «Non c’è dubbio che il buio anticipato possa avere rifles- si negativi almeno per diverso tempo. Durante l’estate restiamo esposti alla luce del sole più a lungo e questo incide sui livelli di serotonina, una sostanza che svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del sonno, della sessualità e dell’appetito. Quel particolare disagio che sentiamo quando cominciano ad accorciarsi le giornate dipende dalla serotonina che si abbassa. Insomma, in questo periodo possiamo sentirci un po’ malinconici. Ma dura solo qualche giorno, al massimo un paio di settimane. Se continua si tratta di qualcosa di diverso e conviene consultare il medico». Ci sono persone più sensibili al cambiamento di orario? «Solo un terzo della popolazione presenta disturbi importanti. La maggioranza delle persone si adatta nel giro di una settimana al nuovo ciclo del sonno-veglia. A risentirne di più sono comunque le persone con abitudini mattutine, portate a un risveglio precoce e a una più intensa attività nelle prime ore del giorno, mentre le persone che tendono ad addormentarsi più tardi, si adattano prima». © riproduzione riservata 02 il test » tu e le novità Testata 6 ottobre 2011 A cura della dottoressa Giuliana Proietti psicoterapeuta - www.psicolinea.it Ti senti predisposto ai cambiamenti? Rispondi alle domande, segui il percorso e scoprirai se sei entusiasta, ansioso o arrendevole Dopo le ferie ti eri appena riabituato ai ritmi dell’ufficio, quando ti si prospetta una nuova vacanza: come la prendi? {1} Benissimo: magari sempre così. {2} Mi infastidisce un po’ cambiare i programmi, ma alla fine... Hai un appuntamento di lavoro, ma la persona che dovevi vedere è in ritardo. Cosa pensi? 1 {1} Avrà avuto qualche imprevisto: un punto a mio favore. {2} Uhhmmm… Non è un buon segnale. 2 1 {1} Vado al cinema. {2} Resto a casa. 2 Il Circolo degli Amici, vicino a casa si trasferisce a cinque chilometri di distanza. Ci andrai ancora? {1} Orgoglioso di avercela fatta ed entusiasta del nuovo lavoro. {2} Un po’ ansioso: chi lascia la strada vecchia per la nuova... {3} Depresso, ma non si poteva fare altrimenti. {1} Di più: la nuova sede sarà migliore della precedente. {2} Mi mette un po’ pensiero non poterci andare a piedi. {3} Sarà ben difficile che io possa continuare a frequentarlo. {1} Dovrò fare grandi provviste, per tutte le necessità. {2} Mi metterò a dieta. 2 1 2 {1} Che stress! {2} Non fa per me: lo userò senza studiare, anche se non ci capirò molto. 1 2 {1} È un’occasione per fare le ferie nella propria città: una settimana in albergo! {2} Chiederò ospitalità anche se la cosa mi imbarazza. {3} Mi laverò di meno e mi profumerò di più. Che altro posso fare? 3 1 2 {1} Scusami, ma la cosa mi inibisce. {2} Per amore tuo farò questo sacrificio. ANSIOSO 2 1 Sei una persona particolarmente ansiosa e ogni occasione di cambiamento mette a dura prova le certezze acquisite, anche se le novità ti incuriosiscono, nella stessa misura in cui ti spaventano. Ti adatti ai cambiamenti, ma con grandi sforzi personali e dopo aver superato notevoli stress. profilo 3 ARRENDEVOLE Il tuo programma Tv preferito è stato spostato a ora più tarda. Esattamente quando in genere vai a dormire. 1 Sei un campione del pensiero positivo e imbattibile nel rinnovare, a ogni occasione, il tuo entusiasmo per la vita, anche quando le condizioni potrebbero sembrare avverse. I cambiamenti per te non sono mai un problema, perché hai spirito di adattamento, intelligenza brillante e capacità comunicative. profilo 2 2 Al nuovo partner piace fare sesso alla luce del giorno: tu eri abituato alle atmosfere della notte: cosa gli dici? 1 ENTUSIASTA Per una settimana non ti arriverà l’acqua. Come farai con la tua doccia quotidiana? 3 Hai comprato un nuovo cellulare e hai un libretto di 300 pagine da memorizzare. {1} Sì: può succedere a tutti, è una cosa simpatica. {2} No, ho trovato una scusa. 2 Hai dato le dimissioni e tra poco comincerai a lavorare in una nuova azienda. Come ti senti nel frattempo? 2 1 1 3 Il supermercato sotto casa non è più aperto all’ora di pranzo, per diminuzione di personale. {1} È la conferma di aver sposato una persona fantastica. {2} Sarebbe stato comunque meglio informarmi: è stata una decisione azzardata. 2 1 partenza Questa sera dovevi andare a teatro, ma la rappresentazione è stata annullata: che fare? 1 profilo 1 Questa mattina la tua sveglia non ha suonato e sei arrivato tardi in ufficio. Hai detto la verità? È il tuo decimo anniversario di nozze: avevate deciso di non festeggiarlo e invece hai trovato la casa piena di amici. Come la prendi? {1} Lo vedrò in replica su Internet, anche se non sarà la stessa cosa. {2} Per vederlo dovrò rinunciare a preziose ore di sonno. 2 I cambiamenti decisamente non ti piacciono e li vedi come il fumo negli occhi. A essi reagisci con pazienza, come a un male necessario, pensando che il presente può essere, sì, peggio del passato, ma forse è meglio del futuro. Con malinconica rassegnazione, ti “adatti” alle novità. il tema del mese In Giappone non c’è e i più non la vogliono così hanno aggirato l’ostacolo anticipando l’apertura degli uffici… Il ritorno dell’ora solare notte La sera in cui entrerà in vigore l’ora solare è bene cercare di cenare e dormire un po’ più tardi in modo da “digerire” meglio il nuovo ritmo sonno-veglia di Ludovico Fraia nn I più sfortunati – a proposito degli effetti dell’ora legale – sono certamente i giapponesi. Si dirà: certo, non ce l’hanno. Ebbene no. Le industrie e le banche nipponiche sconfitte dal persistente no dei contadini e dal ricordo popolare che dopo la guerra l’ora legale fu imposta dai vincitori americani senza consultare nessuno, non si sono arresi: hanno tentato semplicemente di far entrare d’estate impiegati e operai un’ora prima per sfruttare la luce. È stato un disastro: i lavoratori non se ne vanno un’ora prima, dormono meno, si stancano di più, sono nervosi e lavorano peggio. Si cominciò per necessità Quest’effetto paradossale su quelli che sono probabilmente gli abitanti più disciplinati della Terra dimostra che l’ora legale, specie nei momenti di passaggio, checché se ne dica, ha conseguenze piuttosto apprezzabili sulla vita degli esseri umani. Il concetto stesso di ora legale, che quando nacque si chiamava “British summer time” è frutto di una situazione drammatica come la prima guerra mondiale: per l’Inghilterra del 1916, e poi gli altri Paesi che la imitarono, il risparmio energetico era una tragica priorità dovuta al conflitto. Quali effetti? Prima di tutto bisogna distinguere tra le due fasi di passaggio. La più difficile – vedremo perché – è quella del ritorno all’ora solare in autunno. Si sommano soprattutto due effetti: a) l’alterazione dei ritmi stabiliti dal ciclo di 24 ore (appunto i cosiddetti ritmi circadiani) cui sono legate molte funzioni fisiologiche; b) il corrispondere di questo passaggio con quello che gli anglosassoni chiamano “Seasonal affective disorder” (letteralmente disturbo affettivo stagionale) che altro non è che una forma di depressione legata soprattutto all’alterazione del fotoperiodo, cioè della quantità di luce. Il buio all’improvviso Una dimostrazione di questo? Molto semplice: chi non è rimasto scioccato, proprio con il ritorno dell’ora solare, dall’arrivo improvviso del buio, un’ora prima del solito, sera Moderare il consumo di alcol, caffè o altri cibi e bevande eccitanti che altererano il sonno. No ai cibi troppo grassi che rallentano la digestione POMERIGGIO Stare all’aperto per 20 minuti meglio se passeggiando perché la luce naturale sincronizza i ritmi circadiani Alle tre di notte si sposta la lancetta indietro di un’ora cambio d’ora IN CASO DI INSONNIA Alzarsi e dedicarsi ad attività rilassanti come la lettura o l’ascolto di musica e aspettare che il sonno torni notte giorno consigli per riadattarsi DOPO PRANZO Se il cambio d’ora altera il ritmo sonno-veglia la soluzione migliore è concedersi un riposino per recuperare il debito di sonno MATTINA Meglio svegliarsi con la luce naturale, fare docce alternate caldo-freddo e colazione con cibi ricchi di L-triptofano (latte, banane) e cereali integrati Il balletto degli orologi e i disturbi del sonno Ne vale davvero la pena? nei pomeriggi tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre? È un colpo psicologico che avvertono anche persone molto solide e che ha effetti molto forti sul ciclo sonno-veglia, un equilibrio decisivo per il benessere di chiunque nella vita di tutti i giorni e in particolare nel lavoro (come, abbiamo visto, ci insegnano i “maestri” giapponesi). Il disturbo del sonno, del resto, è stato preso molto sul serio negli studi fatti dagli stessi giapponesi per vedere se valeva la pena di provare ad applicare l’ora legale malgrado le forti opposizioni. Lo studio è stato affidato nel 2005 all’Associazione nazionale scientifica del sonno che ha documentato i rischi di insonnia per un gran numero di giapponesi. La risposta, ancora un secco diniego. Gli scienziati, infatti, hanno detto: «Diciamo no. È un attentato alla salute psicofisica della popolazione». Per ora dunque industrie e ban- che hanno di nuovo perso la partita. Per noi italiani, anzi, per tutti gli europei la decisione è stata presa dall’Europa e senza troppe resistenze. E risulta addirittura che oltre la metà degli italiani sarebbe favorevole a estendere l’ora legale a tutto l’anno. Perché così si eliminerebbe il problema dei passaggi, in particolare quello autunnale. Consigli per evitar guai Nel frattempo, per il pas- TESTATA 6 ottobre 2011 03 LA SCHEDA Ma c’è anche chi non la vuole L’unico Paese industrializzato dove non c’è – ma c’è stata – l’ora legale è il Giappone. C’è stata perché fu imposta dagli americani durante l’occupazione militare dopo la sconfitta nipponica nella seconda guerra mondiale. Nel 1952 i giapponesi, finalmente liberi di decidere l’abolirono, forse per ripicca. L’ora legale non c’è in quasi tutta l’Africa e l’Asia nei Paesi che coincidono con l’equatore (perché il vantaggio sarebbe minimo) cioè per esempio in Congo, in Somalia, in Kenia, Tanzania, Angola, Mozambico, in Etiopia, ma non c’è anche in Sud Africa, Arabia Saudita, nello Yemen, Vietnam, in Laos e in Tailandia, nelle Filippine, in Malesia e in Indonesia. In Sud America manca, per gli stessi motivi, per esempio in Venezuela e in Guyana. Benché sia circondato da Paesi che l’adottano o l’hanno adottata, l’ora legale non c’è mai stata in Afghanistan. LA STORIA Il risparmio energetico è veramente ridotto In Italia l’ora legale fu introdotta nel 1965 e inizialmente andava da maggio a settembre. Poi intervenne la Comunità europea, che spostò e rispostò la durata con varie Direttive altalenanti per uniformarla in tutta Europa, da ultimo con quella del 2000 con la quale si è stabilito che l’ora legale va dall’ultima domenica di marzo all’ultima domenica di ottobre in tutti i Paesi europei. Inizialmente l’ora legale, allungando il periodo di luce serale, consentiva un risparmio di energia perché le fabbriche e gli uffici avevano un orario lungo, spesso con lungo intervallo tra fine mattinata e pomeriggio. Oggi c’è l’orario di lavoro continuato o, comunque, i lavoratori staccano quasi sempre tra le ore 17 e le 19, quando ci sarebbe ancora luce con l’ora naturale primaverile o estiva, quindi il risparmio energetico praticamente non esiste. saggio autunnale, qualcosa si può fare, senza sconvolgere le proprie abitudini. Gli esperti hanno elaborato una serie di regole, alcune delle quali banalissime, come quella di sistemare tutti gli orologi con il nuovo orario la sera prima di andare a letto. Ma anche di mangiare leggero la sera prima e di assicurarsi almeno otto ore di sonno sicure. Evitare troppi grassi che si digeriscono con più lentezza e che rendono più difficile il sonno. Esporsi per una ventina di minuti al giorno alla luce del sole, nelle ore in cui è possibile, perché – come le piante e gli animali – ne abbiamo bisogno e ci aiuta a riprendere il ritmo. Ultima regola, fondamentale: le ore del passaggio devono essere vissute con la massima naturalezza possibile. Per cui, evitare l’alcol, i troppi caffè e altri eccitanti, come il fumo, ci farà solo bene. © riproduzione riservata 04 Testata 6 ottobre 2011 le ricette Ricette a cura di Alessandro Gubbini Come rendere gustose le verdure tre proposte da leccarsi i baffi con latte e mentuccia sapore delicato la tisana Cupola di melanzane in versione light Cipolle ripiene al forno con noci e gorgonzola l ingredienti per 4 persone 800 g di melanzane n 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva n 4 uova n 80 g di parmigiano grattugiato n 30 g di farina n 1 litro di latte n 1 rametto di mentuccia n sale e pepe q.b. l ingredienti per 4 persone 4 grosse cipolle bianche n 200 g di polpa di zucca n 50 g di gorgonzola n 1 fetta di pane di segale n 40 g di noci n 10 g di olio n 1 rametto di Tagliare le melanzane a pezzi e farle bollire per 2 minuti in acqua salata. Sgocciolarle, asciugarle con un canovaccio e tritarle. In una padella rosolare le melanzane con l’olio di oliva. Unire la farina, mescolando per evitare che si formino grumi. Aggiungere il latte e sempre mescolando portare a cottura il composto. Aggiustare di sale e pepe. In una ciotola amalgamare il composto al Parmigiano Reggiano, i tuorli, la mentuccia e infine gli albumi montati a neve. Versare il tutto in uno stampo da sufflè e informare a 160°C per 30 minuti. l i conteggi nutrizionali sono per persona Disporre le cipolle su una placca da forno per cuocerle a 200 °C per un’ora, fino a che non risulteranno ben dorate. Sfornarle e privarle della calotta, della buccia e con un coltellino affilato svuotarle. Tagliare finemente con una grattugia a fori larghi la polpa della zucca, rosolarla con l’olio e il rosmarino, salare e pepare. Aggiungere la cipolla tritata e amalgamare. Con una forchetta lavorare il gorgonzola, unirvi i gherigli di noci tritati, le verdure e il pane sminuzzato. Farcire le cipolle con il composto e infornarle a 180°C per 10’. l i conteggi nutrizionali sono per persona calorie 400 grassi 23 colesterolo 0,39 fibra 5,5 rosmarino n sale e pepe q b calorie 156 grassi 12 colesterolo 0,03 fibra 10 Tisana d’autunno Per aumentare le difese immunitarie in vista della stagione fredda Fiori di Echinacea purpurea (30%), radici di Polmonaria (20%), radici di Inula helenium (30%), fiori di Timus vulgaris (20%). Da assumere due volte al giorno nel periodo che va da metà settembre alla fine di ottobre. facile da preparare l ingredienti per 4 persone 200 g di lattuga n 200 g di lenticchie rosse n 125 g di ricotta n 1 uovo n 1 scalogno n 1 cucchiaio d’olio n alloro n 20 g di parmigiano grattugiato n sale, pepe e burro q.b. Tenere in ammollo le lenticchie per mezz’ora, poi cuocerle per 10’ con mezzo litro d’acqua e sale. Mondare la lattuga e affettarla. Disporla in una padella e rosolare con lo scalogno tritato, l’olio e una foglia di alloro. Scolare le lenticchie, unirle alla lattuga e cuocerle insieme per qualche minuto, aggiustare di sale e pepe. Togliere dal fuoco, aggiungere la ricotta, l’uovo e il Parmigiano Reggiano. Versare il composto in uno stampo a ciambella precedentemente imburrato e infornare a 180g per 10’ l i conteggi nutrizionali sono per persona grassi 9 colesterolo 0,12 Benzina preziosa per l’inverno di alessandro gubbini* Lattuga e lenticchie sformato di qualità calorie 246 IL COMMENTO del nutrizionista fibra 8 nn Nel periodo autunnale possiamo iniziare a mettere delle solide basi per cercare di aiutare il nostro corpo a passare indenne il periodo invernale dai classici mali di stagione portati dal freddo imminente. A tavola diventerà importante, quindi, consumare cibi ricchi di vitamine e antiossidanti. Per nostra fortuna la natura ci viene incontro, in questi mesi troviamo una vasta varietà di frutta e verdura: mele, pere, prugne, melograni, kaki, uva, melone d’inverno e poi broccoli, cavoli, carote, verza, bieta, finocchio, fagiolini, funghi, sedano, porri, rucola e zucca. Consumando cinque porzioni al giorno tra frutta e verdura e cercando di variarne il più possibile la tipologia, assicureremo al nostro organismo elevati apporti di quei micronutrienti che ci aiuteranno a rinforzare le nostre difese immunitarie in vista dei freddi mesi invernali. * Biologo nutrizionista e dottore di ricerca in neuroscienze, Torgiano (Pg) (http://nutrizionistaperugia.it/) © riproduzione riservata LA STORIA ARTURO BRACHETTI » C abarettista, Il jet lag? Basta aspettare che arrivi la notte per andare a dormire… Le tentazioni? Ah be’, sì, in effetti la cioccolata… di Sara Ficocelli re è far finta che quella notte sia una delle tante che perdiamo a casa nostra. Da quella successiva si ricomincerà a dormire regolarmente. Almeno a me succede così». Mi danno 35 anni Sarà grazie a questo atteggiamento positivo e pragmatico che, come ammette lui stesso, in scena gli danno 35 anni. «Ma molto è dovuto al fatto che vivo una vita ascetica – precisa – il mio più grande piacere è lo spettacolo, non ne conosco altri che mi rendano così felice. Questo mi porta a rinunciare più facilmente anche alle tentazioni della tavola. Mangio molto riso in bianco, senza condimento. Un alimento completo che però, a dirla tutta, non è poi così gustoso!». Per tenere alto il suo livello di preparazione, Brachetti non deve superare i 75 chili di peso, altrimenti non entra nei costumi e impiega più tempo a cambiarsi. Un grammo in più, un leggero rigonfiamento all’addome, e lo spettacolo perde parte della sua magia, poiché tutto si gioca sul filo dei secondi. Qualche peccatuccio 05 Trasformista e Regista Teatrale Cambio faccia 80 volte nel giro di due ore ma a tavola regole rigide nn Cinquantaquattro anni e non sentirli. Né, tantomeno, dimostrarli. Arturo Brachetti, l’artista che nel mondo ha raccolto l’eredità del grande Leopoldo Fregoli e riportato in auge l’arte del trasformismo, tanti ne compie il 13 di ottobre, eppure non si direbbe con quel fisico atletico e, soprattutto, con quel temperamento più che mai energico, contraddistinto con il “marchio di fabbrica” del ciuffo-antenna. Non potrebbe essere diversamente: solo una forma psicofisica perfetta permette di sostenere i ritmi di un lavoro come il suo, tra esercizi fisici e di concentrazione che ogni volta sfidano nuovi record. E la valigia sempre pronta per il viaggio. Non soffro l’aereo Reduce da oltre due mesi di successo a Parigi, Brachetti comincerà il 18 ottobre il suo ultimo spettacolo, “Ciak si gira!”, in collaborazione con il Festival internazionale del film di Roma e con Radio2 Rai, dando il via a un tour che fino all’11 dicembre lo porterà in giro per l’Italia. Spostamenti che per lui, abituato ai lunghi viaggi transoceanici, soprattutto verso gli Stati Uniti, sono bazzecole. «Ormai mi sono abituato a stare in aereo anche 10, 12 ore di fila, e quando arrivo a terra non faccio una piega», racconta. Il segreto di tanta resistenza al jet lag è naturalmente l’allenamento, condito da qualche “trucco” che per un mago dei travestimenti è quasi obbligatorio adottare. «Appena arrivo – spiega – di solito non vado a dormire, tiro a dritto fino alla notte successiva. Può capitare anche nel proprio Paese di saltare una dormita, magari per motivi di insonnia o di lavoro, quindi la cosa miglio- TESTATA 6 ottobre 2011 però se lo concede anche lui, di tanto in tanto: «Adoro la cioccolata – ammette – quella fondente però, amara. I biscottini al cioccolato amaro non fanno ingrassare e sono una delizia per il palato e la psiche». Un’ora di palestra al giorno Per il resto, il trasformista segue le regole che tutti dovremmo imporre a noi stessi: niente carboidrati la sera e un’ora di palestra al giorno. Una sola, ma immancabile. «Anche io spesso e volentieri non ho voglia di farla, la ginnastica – racconta – la scheda Una star di livello internazionale Regista per Aldo, Giovanni e Giacomo Arturo Brachetti, nato a Torino il 13 ottobre del 1957, è attore, cabarettista, trasformista e regista teatrale. Ha riportato in auge l’arte del trasformismo, scomparso dalla morte di Leopoldo Fregoli, nel 1936, raccogliendo premi e riconoscimenti. Dal 2006 è nel Guinness dei primati come il trasformista più veloce del mondo, unico attore a riuscire a rappresentare 80 trasformazioni in uno spettacolo di due ore in una continua tournée internazionale. Canta e recita in tutti i ruoli con scene di interazione e di dialogo fra i vari personaggi. Ancor oggi non rivela i segreti della sua arte. Ha lavorato in tutto il mondo – soprattutto negli Stati Uniti – e in Italia lo si è visto anche in tv, nello show televisivo “Al Paradise” su Rai1. Nel 2008 ha partecipato come giurato alla trasmissione televisiva “Fantasia”. In teatro, fra le altre cose, ha firmato la regia dello spettacolo del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, “Anplagghed”, del quale è poi uscita anche la versione cinematografica. e capisco chi si lascia andare e rinuncia, o ci va solo una volta ogni tanto. Ma bisogna sempre ricordare che quello che non fai oggi lo pagherai per i prossimi tre giorni. Di solito penso a questo e trovo l’energia giusta per allenarmi». Addominali, flessioni, esercizi di stretching e tanto pilates, questa la ricetta che gli ha permesso, finora, di prendersi gioco del tempo e arrivare a dimostrare 20 anni meno di quelli che ha. Oltre, naturalmente, alla grande passione per il trasformismo e il palcoscenico, fonte di adrenalina e giovinezza che lo rigenera ogni volta. «Il rapporto col pubblico è la cosa più bella che mi offre il mio lavoro – spiega – quando salgo sul palco e la gente mi guarda provo un’ebbrezza che non so spiegare. È come se qualcuno si innamorasse di me ogni giorno». Indiscrezioni rivelano che, dopo aver portato il suo spettacolo a Londra, il prossimo obiettivo è New York. In attesa di sapere dei suoi successi nella Grande Mela, prepariamoci a vederlo in Italia. © riproduzione riservata 06 Testata 6 ottobre 2011 lo sapevate che... ANTICONCEZIONALI La par condicio della pillola Pillola anticoncezionale: dove sta scritto che debbano prenderla solo le donne? Per garantire la par condicio la scienza sta lavorando anche a quella per il sesso forte, il cui nome scientifico è Bms189453: il “pillolo” per uomini è stato creato nei laboratori del Columbia university medical Center grazie al team della dottoressa Debra Wolgemuth. Non ha effetti collaterali e agisce limitando la produzione di spermatozoi: con la sua assunzione l’uomo interrompe temporaneamente la propria fertilità, andandola a ripristinare una volta smesso di assumere il farmaco. Per il momento lo studio è stato condotto soltanto su topi, dimostrandosi molto efficace. CON LA PELLE DELLE RANE Un nuovo anti-tumori Viscida e bruttina ma certo non inutile: secondo uno studio della Queen’s university di Belfast (Irlanda del Nord), proteine estratte dalla pelle dell’anfibio giocherebbero un ruolo fondamentale nella terapia di cancro, diabete e ictus, in quanto contenenti sostanze in grado di regolare la formazione dei vasi sanguigni. Bloccando lo sviluppo dei vasi, la proteina isolata dalla pelle della rana arborea (Hyla arborea) potrebbe contrastare la formazione dei tumori, quella ottenuta dal rospo Bombina maxima, stimolando la crescita dei vasi sanguigni, aiuterebbe a combattere ulcere diabetiche o ictus, situazioni in cui è necessario ricostruirli. Un collega vi corteggia? Non illudetevi troppo, potrebbe farlo per noia Al contrario, le donne non legano i loro comportamenti al livello di soddisfazione sul lavoro nn In ufficio il collega più interessante vi fa l’occhiolino o comunque vi fa capire il suo interesse? Care signore, non montatevi la testa. Secondo uno studio dell’Università del Surrey (Regno Unito) condotto su oltre 200 persone fra i 21 e i 68 anni, quel collega particolarmente galante quasi certamente sta solo cercando di ammazzare il tempo. I ricercatori sono giunti a questa conclusione chiedendo a tutti i partecipanti al test se avessero mai flirtato con colleghi o colleghe, e quanto fossero soddisfatti della propria vita professionale. Dai risultati è emersa una corrispondenza, negli uomini, tra noia e “tendenza ai comportamenti ambigui”. Le donne, al contrario, fanno gli occhi dolci indipendentemente dal livello di soddisfazione sul lavoro. Insomma, se lo fanno non lo fanno certo per noia. (s.f.) © riproduzione riservata DA PARTE DEI GIOVANI Sole e pelle, poca prudenza Nove studenti su dieci hanno sentito parlare dei tumori della pelle, il 50 per cento riconosce le cause e solo uno su due applica la giusta protezione. È la conclusione di uno studio della Clinica dermatologica dell’Università dell’Aquila, presentato all’86° congresso della Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse. Le ragazze si sono però dimostrate più informate dei maschi. In negativo, dalla relazione emerge come molte di esse si concedano qualche lampada di troppo. Da qui la necessità di una maggior sinergia informativa fra dermatologi, medici di base e le famiglie. QUESTIONE DI ELETTRICITÀ Sogni, perché si ricordano Alcuni sogni al risveglio li ricordiamo e altri no: come mai? La risposta arriva da uno studio italiano pubblicato sul Journal of Neuroscience, che ha individuato i meccanismi che fanno sì che il cervello “registri” solo in certe occasioni. Secondo i ricercatori del dipartimento di Psicologia della Sapienza, dell’Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca e delle università dell’Aquila e di Bologna, si è in grado di ricordare il sogno solo se le aree frontali mediali della corteccia cerebrale vengono attraversate da oscillazioni elettriche lente (tra i 5 e i 7 Hz, chiamate “onde theta”) durante la fase Rem (a movimenti oculari rapidi). domande & risposte Se dopo sette anni il desiderio cala nn Ho una relazione stabile con la mia compagna da 7 anni e siamo sempre stati felici. La amo, ma da tempo non ho voglia di fare l’amore con lei. Da cosa dipende? (Nicola, 43 anni, Rimini) Pentita di un vecchio tatuaggio, come posso eliminarlo? Gentile dottore, a 19 anni mi sono fatta fare un piccolo tatuaggio sulla caviglia. Ora, però, lo vorrei togliere. Come posso fare? (Giovanna, 33 anni, Viareggio) ➤ Risponde la sessuologa Francesca Romana Tiberi, presidente dell’Associazione italiana di sessuologia e psicologia relazionale, Roma. Spesso in una relazione lunga, il desiderio cala nonostante l’amore sia invariato. In realtà il desiderio sessuale non è costante ma ciclico, quindi, in alcuni periodi della relazione è più alto e in altri più basso. Queste oscillazioni sono fisiologiche e solitamente non nascondono problemi. Se però il calo si protrae a lungo, è utile parlarne in coppia, evitando reciproche accuse, ma cercando una nuova “creatività” sessuale dove, luoghi, circostanze e momenti diversi dal solito riaccendano il desiderio. Inizi provando nuovi posti dove fare l’amore, un luogo diverso vi porterà a cambiare anche tempi e posizioni, stimolando così le fantasie erotiche, fondamentali per riaccendere il desiderio. Come sarà quest’anno l’epidemia d’influenza? nn Appartengo a una categoria a rischio influenza, per via di una malattia respiratoria cronica che mi mette in apprensione quando si arriva nel periodo in cui si comincia ad avere la possibilità di contrarla. RISPONDE IL CHIRURGO PLASTICO ALFREDO BORRIELLO, NAPOLI la lettera del mese Esiste un particolare laser in grado di eliminare i tatuaggi, si chiama Q-switched ed emette impulsi molto brevi ma di elevata energia per la rimozione di quelli monocolore (legge colori come blu e nero). Il principio di funzionamento è quello della fototermolisi selettiva, grazie al quale il laser è in grado di frammentare bersagli come particelle colorate del tatuaggio localizzate sotto la pelle e cellule superCome si preannuncia quest’anno l’epidemia? (Ornella F. 42 anni, Genova) ➤ Risponde il professor Fabrizio Pregliasco, virologo, Università di Milano. Per fortuna avremo a che fare con un’epidemia di medio livello, simile a quella dello scorso anno. Il virus principale sarà sempre H1 N1 e proviene dall’Australia e dalla California. Arrivo previsto per fine anno. Quindi il suggerimento è indirizzato a ripetere per tempo la profilassi, secondo quanto le consiglierà il medico di fiducia. Attacchi di panico? Si può guarire nn Gentile dottore, da un po’ di tempo mio figlio, che ha 14 anni, soffre di attacchi di panico. Mi hanno consigliato una cura farmacologica ma ho molti dubbi in proposito: cosa mi consiglia? (Giovanna, 44 anni, Padova) ➤ Risponde lo psicologo psicoterapeuta Orazio Caruso, Pisa. Di attacchi di panico si può guarire. Oltre ad avere conferme in tal senso dalla personale esperienza clinica, ce lo dice la più recente letteratura scientifica, secondo la quale un approccio psicologico centrato su tecniche di tipo cognitivo comportamentale congiunto a una terapia farmacologica può essere la terapia vincente. L’aspetto psicologico è importante perché capace di incidere su abitudini, stili di vita e automatismi che il paziente mette in atto in maniera ficiali contenenti melanina. Le strutture adiacenti, inclusa la rete vascolare, rimangono inalterate. Infatti, visto l’alto grado di selettività del trattamento, viene eliminato il danneggiamento non specifico del tessuto, riducendo al minimo o eliminando completamente gli eventuali sanguinamenti post-trattamento. Si rendono necessarie molte sedute, almeno ogni quattro settimane, ovviamente dipende dal tipo e dalle dimensioni del tatuaggio, certe volte si può impiegare anche un anno per la completa rimozione del disegno. Alla fine del trattamento, può capitare che rimanga un alone più chiaro, che poi con il tempo migliora. inconsapevole. È importante che venga guidato a prendere coscienza di questi aspetti e a modificare i comportamenti. Non tema nemmeno i farmaci, perché si tratta di psicofarmaci di ultima generazione, efficaci, mirati, utilizzati per periodi limitati che riducono al minimo il rischio di effetti collaterali. L’ulcera allo stomaco peggiora in autunno nn Soffro d’ulcera allo stomaco e in autunno avverto sempre un peggioramento. Cosa devo fare? (Giacomo, 55 anni, Modena) ➤ Risponde il dottor Michele Bertoni, gastroenterologo, Azienda ospedaliera universitaria pisana. Quanto riferisce rappresenta un dato clinico comprovato: le mezze stagioni sono sempre l’anello debole. Ne parli ogni volta con il medico di fiducia per eventuali aggiustamenti della cura. Verifichi anche la presenza dell’Helycobacter pilori. In caso positivo, una mirata scelta antibiotica può eliminare la causa di un possibile peggioramento. Prurito alle gambe, Come farlo passare? nn Da circa due mesi soffro di prurito alle gambe e non so sa cosa dipenda. Ho fatto test allergologici e provato a usare antistaminici ma non passa. (Sabrina, 44 anni, Nuoro) ➤ Risponde il dottor Giulio Franceschini, specialista in dermatologia e direttore sanitario di Villa Salus Medical Skin & Antiaging Center, Perugia. TESTATA 6 ottobre 2011 07 Il prurito può essere causato, oltre che da allergie, da fenomeni irritativi e circolatori. Di conseguenza, se le prove allergiche sono negative, la causa potrebbe essere l’utilizzo di saponi o creme che provocano irritazione. Sopra i 50 anni il fenomeno potrebbe essere causato da stasi venosa da cure ormonali. Potrebbe essere utile anche fare un esame eco color dopler per valutare lo stato della circolazione delle gambe. Consiglio poi di usare pomate lenitive al gel di aloe, o, nei casi più fastidiosi, al cortisone. Psoriasi, uno su tre avrà anche l’artrite nn In forma leggera soffro di psoriasi, in pratica ho solo alcune chiazze ai gomiti. Mi dicono che anche così sono a rischio di sviluppare artrite. Mi devo preoccupare? (Antonio, 47 anni, Mestre) ➤ Risponde il professor Giampiero Girolomoni, Università di Verona. La psoriasi non è solo una malattia della pelle. Un terzo dei pazienti va incontro ad artrite psoriasica, anche invalidante, obesità, ipertensione, aumento dei grassi e degli zuccheri nel sangue, steatosi epatica e dunque maggior rischio d’infarto. Quindi è necessario un costante raccordo con lo specialista. Sono in corso ricerche per verificare se il dimagrimento può evitare il peggioramento della malattia, anche in assenza di farmaci.