25-07-2014 Data DOPPIOZERO.COM (WEB) Pagina 1/4 Foglio Sostieni doppiozero HOME SPECIALI BLOG RUBRICHE CHE-FARE DOPPIOZERO BOOKS L'ultima volta che leggo, la prima volta che parto Giacomo Giossi Indice del sito Chi siamo Mi piace Cerca nel sito Iscriviti alla newsletter Si parte, si chiude, si prende tempo, si smette di lavorare e si sta all’aria aperta. E soprattutto si legge. I libri appena usciti, quelli che abbiamo in casa, quello appena comprato o quelli consigliati e accumulati. Gli autori doppiozero Codice abbonamento: 043788 Bollati Boringhieri DOPPIOZERO.COM (WEB) 25-07-2014 Data Pagina 2/4 Foglio Probabilmente sono due o tre i libri che leggerò, ma non so ancora bene quali e così me ne sto valigie aperte a fissare la libreria, ogni tanto un occhio al pavimento e alle pile di libri sul tavolo. Fa caldo, domani parto, la finestra è aperta, per strada pochi rumori, ma già mi distraggono. Italic la nuova narrativa italiana a cura di Astrea & Celadon LIBRI Silvia Ballestra. Amiche mie Eleonora Zucchi Maria Prophetissa, leggendaria alchimista del I secolo d.c., affermava le proprietà mistiche e magiche del numero 4, che per secoli verrà offuscato dal 3, numero... DOPPIOZERO BOOKS Nessun rimorso a cura di L. Grazioli e G. Giossi Biennale Architettura Rivolte Quest’anno nessuna vacanza in Liguria, ma ripenso a La spiaggia di Cesare Pavese, forse il meno riuscito dei suoi romanzi, un libro piccolo, più che il racconto di una vacanza il ritratto di un’attesa, un’ansia fredda, un tempo lunghissimo tra collina e mare prima dell’amore e dell’amicizia che non arriveranno, se non a tratti; utili soltanto a rilanciare una nuova attesa, a rimandare per il tempo dell’estate ogni inevitabile scelta. Ma ora devo scegliere mentre cerco il libretto che avevo negli Oscar Mondadori con copertina (bellissima) di Ferenc Pinter. Bollati Boringhieri cheFare premio per la cultura, 100.000 euro Codice abbonamento: 043788 a cura di E. Manera e G. Solla DOPPIOZERO.COM (WEB) Data 25-07-2014 Pagina Foglio 3/4 Lo cerco e trovo la quasi autobiografia di John Cassavetes, Un’autobiografia postuma (minimum fax, 2014): una collezione di interviste, citazioni del meraviglioso regista americano, quasi una traduzione in forma di parole del suo stile filmico. I dialoghi lunghissimi, quasi delle session, un libro dal ritmo incredibile, malinconico ma vitalissimo. Cassavetes è forse uno degli ultimi registi romantici americani (da vedere la sua esibizione con Peter Falck e Ben Gazzara al Dick Cavett Show, un piccolo saggio della sua geniale follia). Cinema Odeon a cura di Roberto Manassero Il teatro di Scene a cura di Massimo Marino Contemporanea. Filosofia oggi a cura di Riccardo Panattoni Ma cerco una storia, e proprio Cassavetes (attore protagonista nel bellissimo e dimenticato Gli intoccabili di Giuliano Montaldo) mi fa tornare la voglia di affrontare un grande classico come Dashiell Hamett, faccio passare la pila e come al solito da La chiave di vetro a L’uomo ombra da Piombo e sangue non faccio che rimandare e ritornare, li apro, li chiudo. E continuo a rimandare. Sul tavolo rivedo il libretto di George Saunders, L’egoismo è inutile (minimum fax), discorso tenuto dall’autore agli studenti della Syracuse University, un testo amabilmente lontano dall’ardore fanatico di Steve Jobs il cui titolo mi riporta alla mente un libro diversissimo quale Tutta la solitudine che meritate Clic. Fotografia a cura di Elio Grazioli (Humboldt) con i testi di Claudio Giunta e le fotografie di Giovanna Silva. Due libri diversi, ma allo stesso modo gentili e quieti. Un viaggio in Islanda quello di Silva e Giunta. Delle foto impressiona il bianco panna del cielo che si fa sfondo e palcoscenico di uno spazio –quello islandese – che Silva racconta in equilibrio tra Gabriele Basilico e Martin Parr: l’irriverenza necessita sempre di precisione. Ma anche in questo caso passo oltre e mi cade l’occhio sulla ben ritrovata Iris Murdoch (ormai i romanzi pubblicati da Rizzoli sono introvabili). L’incantatore (Il saggiatore) nella nuova traduzione di Gioia Guerzoni si candida a uno spazio in valigia. Ritrovare la Murdoch, ecco cosa può spingermi oltre i Bolle di sapone Michele Dantini finestrini del treno verso le pagine di un libro. Arricchito da una prefazione di Peter Cameron, L’incantatore è il racconto di un prevedibile, presunto e a tratti ostentato fallimento. Un romanzo di lotta che avrebbe tutte le caratteristiche per essere un film di Cassavetes. E anche lui rientra in valigia. Malinteso a Mosca (Ponte alle Grazie, traduzione e cura di Isabella Mattazzi) di Simone de Bauvoir sarebbe perfetto, ma inizio già a leggerlo e così me lo tengo per la sera. Addormentarmi in compagnia del Castoro è una vecchia tentazione. Ora la ricerca si fa più frenetica, ho bisogno di libri! Quasi urlo mentalmente. Quindi? Rivolta e rassegnazione (Bollati Boringhieri) irride la mia ansia e illumina con l’imprevedibile vitalismo di Jean Campioni. Poesia a cura di Andrea Cortellessa Amery le contraddizioni tra paura e speranza, tra verità e riconoscibilità. Un libro che rifiuta il suicidio, un libro non sulla morte, ma sul morire, sull’invecchiamento come presa di coscienza. I collegamenti con Saunders sono evidenti. Sarebbe quasi da costruirci un percorso aggiungendoci Questa è l’acqua di David Foster Wallace per tornare al durissimo Levar la mano su di sé (Bollati Boringhieri) sempre di Amery. Bella la copertina di Tutto il tempo del mondo (Mondadori) di E.L. Doctorow, racconti, storie, nessun legame se non la lotta perenne dei suoi personaggi indolenti e intransigenti, ribelli a se stessi, prima che al Ars a cura di Stefano Chiodi Codice abbonamento: 043788 loro ruolo imposto dall’ordine sociale. Bollati Boringhieri Data DOPPIOZERO.COM (WEB) 25-07-2014 Pagina Foglio 4/4 Domani parto, come al solito troppi libri in borsa, e in più l’e-reader, un bagaglio pesante dentro al sottile lettore: New Grub Street (Fazi) di George Gissing, una dissacrazione del mondo culturale, pubblicato nel 1891, anticipatore dell’orrorifico mondo culturale contemporaneo ridotto ormai a ridicolo sipario della società dello spettacolo. Poi Mappe e leggende (Indiana) di Michael Chabon, che nella saggistica letteraria breve brillante è decisamente meglio che nei romanzi e poi altre centinaia di titoli da cui scegliere. Al ritorno poi chissà cosa effettivamente avrò letto, intanto chiudo qui con quelli chiusi in valigia, tra cui è rientrato in extremis anche Tutta la solitudine che meritate, un po’ stretto nella tasca Tavoli a cura di Marco Belpoliti e Giovanna Silva esterna della valigia, un po’ come avvertimento, un po’ un’indicazione su dove andare. Web Analysis a cura di Bertram Niessen Apocalittici e integrati a cura di Gianfranco Marrone Sala insegnanti a cura di Enrico Manera Welfare stories Tags dell'articolo: Libri in viaggio Letteratura Libri Relazioni Articolo Cesare Pavese Claudio Giunta David Foster Wallace Gabriele Basilico George Gissing George Saunders Gioia Guerzoni Giovanna Silva Giuliano Montaldo Iris Murdoch Isabella Mattazzi Jean Améry John Cassavetes Martin Parr Michael Chabon Simone de Beauvoir Materiali di Dorothea Brooke 25 luglio 2014 Articoli correlati Riga Books di Marco Belpoliti e Elio Grazioli Ho creato un incubo. Un caso studio di t... Vincenzo Storie d’amore (che durano un po’) Daniele Martino Torino e i libri. Una scelta politica?... Marco Belpoliti Storytelling Marco Belpoliti Fortuna e storia di un titolo Tutti i segreti del Presidente Ugo Stille. L'uomoConfidare ancora nato due volte... nei galantuomini? Marco Belpoliti Giorgio Boatti Giorgio Boatti Andrea Cortellessa Primo Levi, uno e bino Marco Belpoliti Parallelo Codice abbonamento: 043788 politica & società Bollati Boringhieri